Incredibile a San Siro, l’Udinese dopo aver eliminato l’Inter negli ottavi fa fuori anche l’altra milanese nei quarti di finale di Coppa Italia. (altro…)
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Coppa Italia, il Milan per crescere, l’Udinese per rialzarsi
Una partita importante quella che andrà in scena questa sera alle 21 a San Siro valevole per i quarti di finale di Coppa Italia: il Milan di Seedorf per confermare il passettino avanti visto domenica sera con il Verona, l’Udinese di Guidolin per cercare di uscire dalla crisi.
Una gara ad eliminazione diretta che permetterebbe alle due compagini, vista la difficile posizione in classifica in campionato, di poter continuare a cullare qualche sogno europeo per la prossima stagione.
La squadra che uscirà vincente da questo scontro se la vedrà poi in semifinale contro la vincente di Fiorentina – Siena in programma domani.Il tecnico olandese dovrebbe continuare ad utilizzare il modulo 4-2-3-1 senza rinunciare ad alcuni titolari fondamentali come Balotelli o Kakà.
In difesa, viste le assenze di Mexes e Bonera, potrebbe esserci spazio per il rinforzo di gennaio Rami, che però al momento parte in svantaggio nel ballottaggio con Silvestre e Zapata, anche se non è da escludere uno spostamento del francese sulla destra al posto di un De Sciglio che non sembra al meglio della condizione.
A centrocampo Seedorf potrebbe inserire il giovane Cristante e dare una maglia da titolare a Birsa sulla trequarti in sostituzione del giapponese Honda.Guidolin, che si trova a vivere uno dei momenti più complessi nella sua avventura sulla panchina dell’Udinese, ha dichiarato di tenerci a questa competizione, anche se molto probabilmente pur non rinunciando al suo consueto modulo 3-5-1-1, effettuerà un po’ di turnover.
Muriel, rivistosi in campo contro la Lazio, dovrebbe posizionarsi al centro dell’attacco relegando Totò Di Natale in panchina.
In difesa turno di riposo per Domizzi, al suo posto Naldo, mentre a centrocampo dovrebbero partire dalla panchina Basta e Pinzi con Widmer e Badu a ricoprire i loro ruoli.Probabili Formazioni
MILAN (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Silvestre, Emanuelson; De Jong, Cristante; Birsa, Kakà, Robinho; Balotelli.
Allenatore: Clarence SeedorfUDINESE (3-5-1-1): Brkic, Heurtaux, Danilo, Naldo; Widmer, Badu, Allan, Lazzari, Gabriel Silva; Nico Lopez; Muriel.
Allenatore: Francesco GuidolinArbitro: Marco Guida
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Coppa Italia, Rivincita Roma nella bolgia dell’Olimpico
La Roma si vendica del 3-0 di campionato del 5 gennaio, battendo 1-0 la Juve all’Olimpico. La Roma ha giocato meglio e l’ha sbloccata al 79′ (altro…)
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Coppa Italia Roma-Juve, la rivincita del campionato
Ore 20.45, Stadio Olimpico. La partita più attesa del dopo Juve-Roma è proprio Roma-Juve, stavolta in Coppa Italia, però. (altro…)
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Coppa Italia: Catania eliminato da un Siena incontenibile
Passa il Siena ai quarti di finale di Coppa Italia, imponendosi al “Massimino” per 4-1. Decisive le reti di Paolucci,Valiani, Pulzetti e Rosseti, dopo l’illusorio vantaggio del Catania con Leto.
De Canio sceglia di praticare un robusto turnover pensando al campionato, lasciando a riposo molti titolari e preferendo la “linea verde” in panchina. Il Siena, invece, schiera una formazione d’esperienza, con Rosina dietro Paolucci e Giannetti.La partita si accende subito, dopo pochi secondi è per il destro di Paolucci la prima palla gol, ma Andujar respinge con i pugni. Passano due e l’ incontro si sblocca: Dellafiore commette fallo al limite dell’ area su Maxi Lopez, calcio di punizione per i rossazzurri, batte Lodi, la barriera senese respinge e Leto lascia partire un bolide che si insacca all’ incrocio dei pali, Catania in vantaggio.
Al 10° Farelli, lascia la porta sguarnita, ne approfitta Lodi dai 30 metri, ma il pallone è alto sulla traversa. La gara è frizzante, le due squadre giocano tranquille e l’ intensità agonistica è latente.
Al 24° arriva il pareggio del Siena: Rosina serve Angelo nello spazio, che crossa, respinge maldestramente l’ estremo difensore catanese e Paolucci non ci pensa su due volte, zampata vincente ed è 1-1.Non succede molto di più prima del termine del primo tempo, il Siena si spinge in avanti provando qualche tirpo dalla distanza, il Catania hanno una buona occasione nel finale, ma il primo tempo finisce così sul risultato di 1-1
Il secondo tempo riprende con una cambio da parte del Catania, Keko prende il posto di Monzon. La partita va avanti e qunado tutto sembra che il pareggio sia il risultato finale, ecco Valiani, che sfrutta una pennellata di Rosina e con un tocco impercettibile batte Andujar.
Il Catania reagisce furiosamente, ci prova Leto in acrobazia, ma il portiere bianconero è bravo a sventare il pericolo, pochi secondi dopo ci prova Keko che si libera in area e calcia di potenza, ma la palla si stampa sul primo palo ospite.Negli ultimi venti minuti ci provano anche Legrottaglie e ancora Keko, poi Leto e Capuano ma il Siena eregge un muro insuperabile.
Il forcing del Catania è inarrestabile, è praticamente un monologo rossoblu, ma proprio nel finale la squadra di Beretta sfrutta gli spazi lasciati dai siciliani e mette il sigillo sulla gara con il goal di Pulzetti.
Nel recupero, mette la sua firma sull’ incontro anche Rossetti, la partita finisce 4-1 in favore dei bianconeri che guadagnano i quarti di finale che li vedrà affrontare la Fiorentina.
CATANIA-SIENA 1-4 (1-1)
Catania (4-3-3): Andujar; Peruzzi, Legrottaglie, Gyomber, Capuano; Guarente (60° Boateng), Lodi, Rinaudo (68° Garufi); Leto, Maxi Lopez, Monzon (46° Keko).
All.: De Canio.Siena (3-4-3): Farelli; Dellafiore, Giacomazzi, Matheu; Angelo, Schiavone, Valiani, Feddal; Rosina (77° Vergassola), Paolucci (90° Scapuzzi), Giannetti (55° Rosseti).
All.: Beretta.Arbitro: Peruzzo di Schio
Marcatori: 4° Leto (C), 24° Paolucci (S), 60° Valiani (S), 91° Pulzetti (S), 93° Rossetti (S))
Note: ammoniti: Feddal (S), Angelo (S))
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Coppa Italia: il Napoli supera l’Atalanta e avanza
Diciamo subito che il risultato finale (3-1) non rende giustizia alla buona prova offerta dall’Atalanta in un campo difficile come quello di Napoli. Decisivo l’episodio che si verifica in occasione del 2-1 realizzato da Lorenzo Insigne, quando De Marco ed i suoi assistenti non fischiano il fuorigioco evidente a Higuain, la palla era indirizzata a lui. Tanta contestazione sulla quale ne farà poi le spese Yepes espulso per somma di ammonizioni. Ma andiamo con ordine.
Dopo i primi minuti di studio, la prima frazione si accende all’improvviso. Al 14° l’Atalanta passa in vantaggio. Benalouane esce palla al piede dalla propria zona di competenza e con un lancio lunghissimo pesca Livaja sulla sinistra, l’attaccante croato vede in mezzo e serve a De Luca una palla impossibile da sbagliare e il piccolo fantasista nerazzurro segna. La gioia bergamasca però si smorza dopo un solo minuto. Réveillère da sinistra effettua un cross pennellato per Callejón che si coordina magistralmente e dal vertice destro dell’area piccola colpendo di mezzo collo esterno al volo batte Polito sul palo opposto.
Un’occasione per parte prima di terminare il primo tempo è il resto che questa prima frazione regala, l’Atalanta potrebbe passare in vantaggio grazie a Britos che per anticipare De Luca ancora un po’ e combina un pasticcio, mentre il Napoli sfiora il vantaggio in pieno recupero, con Yepes che si immola evitando che Zapata colpisca a botta sicura dopo il preciso assist di Maggio.
Nella ripresa l’Atalanta controlla il match o almeno prova a farlo e ci riesce fino a quando Benitez mette dentro Hamsik per uno spento Pandev. La mossa del tecnico non pare dare i frutti sperati perché il Napoli sfiora il gol solo su palle inattive. Insigne al 64° colpisce l’incrocio dei pali a Polito battuto con una punizione incredibile da una ventina di metri. Al 73° ecco il fattaccio che cambia la gara irrimediabilmente spezzando un bell’equilibrio. Réveillère mette in area per Higuain in evidente posizione irregolare. La palla però rimbalza sulla schiena di Del Grosso fermo a chiedere il fuorigioco e carambola verso Insigne che, solo soletto in area essendosi la difesa bergamasca fermata, mette in rete facilmente. Atalanta inviperita con De Marco. Ne fa le spese Yepes, che viene espulso per proteste.
La partita si chiude definitivamente all’ 80°, con Callejón che sigla il punto del 3-1 con un piatto al volo su assist di Inler, stesso schema del lancio su Higuain di sette minuti prima ma con esito vincente stavolta poiché Del Grosso è in palese ritardo e fuori posizione.
Napoli – Atalanta 3 – 1 (1 – 1) 14° De Luca (A), 15° Callejón (N), 72° Insigne (N), 80° Callejón (N)
Napoli (4-2-3-1): Rafael 6; Maggio 6, Albiol 5,5, Britos 5,5, Réveillère 7; Inler 6,5, Radošević 5,5; Callejón 8 (84° Bariti sv), Pandev 6 (59° Hamšík 6), Insigne 6,5; Zapata 5,5 (71° Higuain 6).
All. Benitez 6,5
Atalanta (4-4-2): Polito 6; Nica 6, Yepes 5,5, Benalouane 6,5, Del Grosso 4; Giorgi 6,5 (84° Cigarini sv), Baselli 6 (73° Stendardo sv), Cazzola 6, Kone 5,5; De Luca 7 (62° Marilungo 6), Livaja 6,5.
All. Colantuono 6
Arbitro: Andrea De Marco (sezione di Chiavari) 5
Ammoniti: Benalouane (A), Cazzola (A), Albiol (N), Livaja (A) Espulsi: Yepes (A) per proteste
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Coppa Italia: il Milan cala il tris e vola ai quarti
La prima gara del dopo Allegri ha un sapore molto dolce, i rossoneri infatti si impongono agevolmente contro lo Spezia in Coppa Italia ma il Malato Milan vede ancora lontana la guarigione. (altro…)
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Coppa Italia: doppio Perea e la Lazio è ai quarti
In vista dei prossimi impegni in campionato Reja sceglie, per questo match di Coppa Italia, una formazione con molte seconde linee. Restano fuori nella Lazio infatti ben otto titolari tra assenze forzate e scelte tecniche (Biava, Dias, Ledesma, Gonzalez, Candreva, Klose, Lulic ed Hernanes) rimpiazzati da altrettanti giocatori che fino ad oggi hanno avuto poco spazio per mettersi in luce (Ciani, Novaretti, Onazi, Biglia, Felipe Anderson, Keita, Ederson e Perea).
Il Parma scende a Roma per giocarsi la partita a viso aperto, magari cercando di sfruttare il momento non felice della Lazio e prima che la mano dell’allenatore possa modellare la squadra. All’ Olimpico i gialloblù si presentano con un tridente offensivo formato da Sansone, Cassano e Biabiany, mentre Amauri si accomoda in panchina.
La Lazio nei primi 20′ mette sotto i ducali, creando almeno tre nitide palle gol non sfruttate, mettendo a frutto una evidente supremazia a centrocampo. I biancocelesti sfiorano il vantaggio con Keita e due volte con Perea. E’ proprio il giovane attaccante colombiano che trova la rete del vantaggio sfruttando una respinta corta di Bajza su un sinistro potente di Felipe Anderson.
Il Parma reagisce, prima con Parolo che costringe Berisha a superarsi, poi Biabiany pareggia i conti sfruttando un’ amnesia difensiva dei padroni di casa. Per la Lazio è tutto da rifare.
Il secondo tempo della gara assume un tono più maschio e con ritmi elevati che fanno risaltare la stanchezza fisica degli uomini di Reya, infatti avendo allestito una formazione con molte riserve, gli stessi non hanno i ’90 minuti nelle gambe. Non è un caso che le uniche due occasioni da gol capitano sui piedi di Sansone, che alla prima, l’ attaccante del Parma non, riesce a dare forza alla sua conclusione che diventa un passaggio a Berisha, nella seconda Salsone si fa anticipare prima di concludere a rete da Ciani.
Quando tutti sono ormai convinti che si dovrà andare ai supplementari ecco la svolta. Su un cross senza pretese di Candreva, la difesa parmense buca e il più lesto ad approfittarne è Perea che con un delicato pallonetto supera Bajza in uscita disperata. Una rete del tutto insperata che toglie le castagne dal fuoco a una squadra in manifesta apnea fisica e che rischiava anche di capitolare da un momento all’altro. Adesso i biancocelesti affronteranno, nei quarti di finale di Coppa Italia, la vincente della sfida Napoli-Atalanta
LAZIO-PARMA (1-1) 2-1 (Perea 25°, 91°: Biabiany 43°)
Lazio (4-2-3-1): Berisha 6; Konko 6, Ciani 6, Novaretti 5,5 (76° Dias 6), Radu 6 (57° Cavanda 6); Onazi 6,5, Biglia 6; Felipe Anderson 6,5, Ederson 5,5 (67° Candreva 6), Keita 6; Perea 7. A disp. Strakosha, Guerrieri, Biava, Vinìcius, Ledesma, Gonzalez, Klose, Floccari.
All.Reja 6.
Parma (4-3-3): Bajza 5,5; Cassani 6, Paletta 6, Felipe 5,5, Gobbi 6; Gargano 5,5, Marchionni 6, Parolo 6; Sansone 5,5, Cassano 6, Biabiany 6,5 (67° Palladino 6). A disp.Mirante, Coric, Mesbah, Lucarelli, Rosi, Kone, Acquah, Galloppa, Munari, Mendes, Amauri.
All.Donadoni 6.
Arbitro: Gervasoni.
Note: Ammoniti Biglia (L), Perea (L); Felipe (P). -
Coppa Italia: Torosidis regala i quarti alla Roma
Ottavi di finale intensi per la Roma di Rudi Garcia che affrontava, tra le proprie mura la Sampdoria. Gara resa suggestiva dal fatto che era quella dell’esordio per Nainggolan e per il fatto che in palio c’era il passaggio ai quarti di finale contro la già qualificata Juventus e quindi una chance immediata dal sapore di vendetta.
I liguri partono senza alcun timore reverenziale e cercano di prendere in mano l’iniziativa, la Roma dal canto suo ha una missione primaria che è quella di dimenticare in fretta la sconfitta dello Juventus Stadium di domenica sera.
Le formazioni di entrambe le compagini sono farcite di seconde linee che potrebbero dare qualche indicazione in più sul loro stato di forma ai due tecnici per questi ottavi di Coppa Italia. Nonostante la partenza migliore della Sampdoria che non capitalizza un paio di traversoni la Roma però è più determinata, e al 6° passa con Torosidis, rapido a sfruttare una deviazione corta di Fiorillo.
La Sampdoria è presente, dimostra di avere una propria identità e di essere arrivata a Roma con l’intento di giocarsi la partita e a parte uno svarione difensivo che al 19° può mettere in condizione Ljajic di farle male tiene i giallorossi a bada.
Al 25° Ljajic serve al debuttante Nainggolan il pallone del raddoppio, ma il belga manca il gol all’esordio. Il serbo è la chiave per aprire una retroguardia blucerchiata non irresistibile, e alla mezz’ora impegna Fiorillo. Ora la Sampdoria fatica a uscire dalla sua metà campo e la Roma regala i dieci minuti finali all’attacco, solo un doppio miracolo di Fiorillo (uno dei migliori in campo per i suoi) su Florenzi nega il raddoppio ai giallorossi.
Nella ripresa le due squadre giocano a ritmi più alti e la Sampdoria con il passare dei minuti prende sempre più campo, ma è un predominio sterile e lo rimane quando al 60° Sinisa Mihajlovic inserisce Petagna al posto di un Pozzi deludente. La partita di Nainggolan termina al 69° e possiamo confermarvi che potrà essere un acquisto molto utile per la Roma, vista la sua prova di carattere e con una già ottima intesa con i compagni.
Il risultato non cambierà più fino alla fine e l’unica occasione degna di nota nella ripresa è per la Roma, Torosidis vede fuori dai pali Fiorillo, prova a sorprenderlo con un pallonetto dal vertice sinistro dell’area di rigore, ma il portiere è bravo e con un colpo di reni sfiora il pallone quel tanto che basta a deviare in angolo.
ROMA – SAMPDORIA 1 (1) – (0) 0
ROMA (4-3-3):
Skorupski 6; Torosidis 7, Burdisso 6,5, Castan 6,5, Dodò 6,5 (92° BenatiaSv); Nainggolan 6,5 (69° Strootman 6), De Rossi 6 , Taddei 5,5; Florenzi 5,5 (75° Gervinho (5,5), Destro 6, Ljajic 6,5. A disp.: De Sanctis, Lobont, Jedvaj, Maicon, Marquinho, Ricci, Totti, Caprari.
All.: Garcia.
SAMPDORIA (4-2-3-1):
Fiorillo 7; M. Rodriguez 5,5, Salamon 5,5, Fornasier 6, Castellini 6; Maresca 5,5 (80° Gentsoglou 6), Obiang 6; Wszolek 6,5, Bjarnason 5,5 (89° Gavazzi 6), Sansone 5; Pozzi 5 (60° Petagna 5,5). A disp.: Da Costa, Mustafi, Palombo, De Silvestri, Poulsen, Renan, Krstcic, Eramo, Soriano, Gabbiadini, Eder.
All.: Mihajlovic.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa
Note: Ammoniti Obiang, Rodriguez (S), Nainggolan (R) -
Coppa Italia, la Fiorentina supera il Chievo e vola ai quarti
La Fiorentina di Montella accede ai quarti di finale di Coppa Italia grazie ad una prestazione sicura e convincente.
Troppo molle il Chievo che ha messo contro i viola solo tanta corsa e poche idee. Il match è deciso dalle reti di Joaqìn e Rebic entrambe nel primo tempo.Corini per questa trasferta decide per un coperto 4-5-1 che nei primi venti minuti di gioco porta i clivensi ad avere un ottimo possesso palla ed una occasione per portarsi in vantaggio con Paloschi che impegna Neto.
La Fiorentina lentamente cresce e una volta riuscita a prendere in mano il pallino del gioco si porta in vantaggio. Al 30° Wolski mette in mezzo dalla sinistra per Joaquín che incrocia al volo infilando imparabilmente il portiere ospite. Il 2-0 arriva al secondo minuto di recupero del primo tempo quando Rebić di testa ribatte in rete, sulla respinta di Silvestri, una punizione di Borja Valero.
Nella ripresa Matias Fernandez sfiora il tris, colpendo la traversa. Al 68° avviene l’episodio che chiude definitivamente una gara che comunque già pareva poco incline a cambiare il suo trend. Il Chievo resta in dieci uomini, Sardo rimedia il secondo giallo per un’ingenua simulazione.
La Fiorentina controlla il gioco e al 76° addirittura, con il neo entrato Ryder Matos metterebbe in cassaforte la terza rete, l’arbitro Irrati però annulla per fuorigioco.
A sei minuti dal termine l’arbitro ristabilisce la parità numerica, Ambrosini viene ammonito per la seconda volta e Irrati di conseguenza estrae il cartellino rosso.
La Fiorentina passa così ai quarti di Coppa Italia agevolmente dove affronterà la vincente della sfida tra Catania e Siena. Non c’è stata una chiave di lettura del match in particolare, semplicemente sono stati espressi i valori che le due compagini hanno a disposizione, tuttavia il Chievo è apparso, seppur combattivo, in controtendenza con le ultime uscite offerte in campionato.
FIORENTINA 2 (2) – (0) 0 CHIEVO – Joaquìn 30°, Rebic 47°
Fiorentina (4-3-2-1):Neto; Roncaglia, Rodriguez, Compper (81° Vecino), Tomović; Ambrosini, Matias Fernandez, Borja Valero; Wolski (69° Pizarro), Joaquín; Rebić (64° Matos). A disposizione: Munúa, Lezzerini, Vargas, Savić, Capezzi, Olivera, Iakovenko, Ilicić, Empereur.
All.:Vincenzo Montella.
Chievo (4-5-1): Silvestri; Sardo, Dainelli, Cesar, Pamić (40′ Dramé); Sestu (53° Théréau), Bentivoglio, Hetemaj, Radovanovic, Estigarribia; Paloschi (71° Frey). A disposizione: Squizzi, Bernardini, Dos Santos, Acosty, Pellissier, Papp, Lazarević, Mbaye.
All.: Eugenio Corini
Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia.
Note – Ammoniti: Radovanović (C), Ambrosini (F), Cesar (C), Borja Valero (F), Sardo (C), Hetemaj (C). Espulsi: Sardo (C) e Ambrosini (F) per doppia ammonizione. Recupero: 2 pt; 3 st.