Tag: Coppa Italia

  • Coppa Italia: highlights Inter – Juventus 2-1

    L’Inter approda in semifinale di Coppa Italia vincendo in rimonta contro la Juventus per 2-1 nella partita che dovrebbe sancire il divorzio tra Ferrara e Vecchia Signora, anche se ancora non c’è nulla di ufficiale.
    Le reti della qualificazione nerazzurra sono state realizzate da Lucio e da Balotelli nei minuti finale che ribaltano lo svantaggio iniziale siglato da Diego grazie alla collaborazione di Toldo che riesce a farsi sfuggire dalle mani il tiro docile del brasiliano.

  • Coppa Italia: Inter – Juventus 2-1. Balotelli nel finale regala la semifinale ai nerazzurri

    L’Inter approda in semifinale di Coppa Italia vincendo in rimonta contro la Juventus per 2-1 nella partita che dovrebbe sancire il divorzio tra Ferrara e Vecchia Signora, anche se ancora non c’è nulla di ufficiale.
    Le reti della qualificazione nerazzurra sono state realizzate da Lucio e da Balotelli nei minuti finale che ribaltano lo svantaggio iniziale siglato da Diego grazie alla collaborazione di Toldo che riesce a farsi sfuggire dalle mani il tiro docile del brasiliano.
    A parte la prima frazione del primo tempo in cui la Juventus riesce a trovare il gol del vantaggio con Diego, è l’Inter a prendere in mano le redini della gara anche se i nerazzurri si fanno vedere poco dalle parti di Buffon; l’Inter reclama un rigore per fallo di mani di Felipe Melo in area su cross di Maicon con il direttore di gara che non decreta la massima punizione scatenando le ire di Mourinho. I padroni di casa impostano, i bianconeri ripartono in contropiede ma senza pungere: questo è l’andazzo di tutto il primo tempo.

    Nel secondo tempo la squadra di Mourinho si sveglia con l’ingresso in campo di Milito che tiene in scacco tutta la difesa bianconera consentendo a Balotelli di inserirsi negli spazi. L’acuto della Juventus che poteva chiudere i conti arriva con un colpo di testa di Chiellini che, suo malgrado, incoccia il palo.
    Il pareggio arriva al 72′: calcio di punizione di Sneijder, deviazione di Amauri in barriera che spiazza Buffon e Lucio con la punta dello scarpino mette in rete. La Juventus termina il carburante e va ko ad un minuto dal termine della gara quando Balotelli, scattato sul filo del fuorigioco, raccoglie la corta respinta di Buffon sulla conclusione da fuori di Thiago Motta per il 2-1 finale che chiude, con molta probabilità, l’avventura sforunata di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus. Il pugile va al tappeto senza che nessuno dei suoi (dirigenti e giocatori) lo aiuti a rialzarsi. Da domani Zaccheroni potrebbe sostenere già il suo primo allenamento, si attendono sviluppi in merito.

    Il tabellino
    INTER – JUVENTUS 2-1
    10′ Diego (J), 72′ Lucio (I), 89′ Balotelli (I)
    INTER (4-3-1-2): Toldo; Maicon, Materazzi, Lucio, Santon; Zanetti, Cambiasso (61′ Milito), Thiago Motta; Sneijder (92′ Cordoba); Pandev (80′ Muntari), Balotelli.
    A disposizione: Julio Cesar, Cordoba, Samuel, Thiago Motta, Quaresma, Arnautovic, Milito.
    Allenatore: Mourinho
    JUVENTUS (4-4-1-1): Buffon; Grygera, Chiellini, Cannavaro, Grosso; Candreva, Melo, Sissoko, De Ceglie (91′ Paolucci); Diego, Amauri.
    A disposizione: Manninger, Zebina, Legrottaglie, Marrone, Yago, Paolucci, Boniperti.
    Allenatore: Ferrara
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Maicon (I), Chiellini, Melo, Cannavaro (J)
    Espulsi: nessuno

  • Inter – Juve: le interviste. Mou solidale con Ferrara, Ciro accusa il guardalinee

    Jose Mourinho: “Siamo molto contenti per il risultato, ma dobbiamo assolutamente dimenticare il primo tempo. Abbiamo giocato male ed è meglio scordarci tutto. L’ingresso di Milito è stato decisivo per la vittoria finale, ci ha dato una grandissima mano. Siamo riusciti a chiudere una Juventus in netta difficoltà nella propria metà campo. Quello che è successo all’ultimo minuto del priomo tempo – dice il Mou riferendosi al rigore non fischiato sul mani di Melo – meglio che lo dimentichiamo, perché se non dimentichiamo, non so cosa dobbiamo fare altro. Ferrara? Non mi piace l’atmosfera che si è creata attorno a lui. Sono state dette molte cose false sul suo conto. In molti non lo rispettano. Io si”.


    Ciro Ferrara:
    “Nel secondo tempo il guardalinee ha sbagliato partita. L’Inter è una grossa squadra ma se l’arbitro avesse fischiato il fuorigioco di Milito ad inizio dell’azione non ci sarebbe stato il gol di Balotelli. Domani dirigerà l’allenamento? “Ancora non ho ricevuto nessuna comunicazione della società e per questo domani sarò a Vinovo”

    Esteban Cambiasso: “Dopo la vittoria di domenica, ci voleva anche questa vittoria. Ci tenevamo alla Coppa Italia e l’abbiamo dimostrato. È andata bene, nonostante le difficoltà: però non dobbiamo andare sempre in rimonta, può diventare pericoloso. Non dobbiamo abituarci. Loro avevano molta voglia di fare bene, soprattutto perché sono in difficoltà in campionato, e ce l’hanno messa tutta, ma anche noi abbiamo fatto altrettanto. Ma con una mentalità tosta ce l’abbiamo fatta. Ce la siamo meritata la vittoria”.

    Massimo Moratti: “Sono molto contento, dopo l’eccezionale prestazione di domenica scorsa abbiamo visto un’altra bella prova dei ragazzi e ciò è stato fantastico, una grande dimostrazione di concentrazione, disciplina e serietà. I calciatori sono stati bravi a reagire alla difficoltà iniziale e a recuperare il risultato, bravi. Il risultato è giustissimo tra l’altro, abbiamo raggiunto l’obiettivo senza distrazioni nè stanchezza, così si fa. Bravo anche Mourinho a tenere alta la concentrazione. Andare avanti in coppa è importante e ci teniamo, essere in pista per tutti i trofei è bello per tutti, per noi e per i tifosi. Sneijder bravissimo, un motorino che corre per tutto il campo, utilissimo. Pandev? Serio e pratico”.

  • Coppa Italia: stasera Inter – Juventus per l’ultima di Ferrara sulla panchina bianconera?

    Giornali, televisioni ed esperti di mercato lo danno già per esonerato e sostituito in panchina da Zaccheroni già a partire da domani mattina: questo è il triste e segnato destino di Ciro Ferrara che a San Siro contro l’Inter, a dispetto di quanto detto in conferenza stampa ieri (l’ultima in bianconero?), guiderà per l’ultima volta la Juventus in occasione dei quarti di finale di Coppa Italia. Indipendentemente dal risultato di stasera, Ciro svuoterà il suo armadietto, raccoglierà le sue ultime cose e lascerà la sua scrivania al traghettatore Zac, che ieri sera ha dato il suo placet per portare a termine una stagione fino ad ora fallimentare e salvare il salvabile firmando un contratto di soli 4 mesi con il club di Corso Galileo Ferraris.
    Ferrara ha già detto di non sentirsi esonerato fin quando qualcuno della società glielo comunica e di andare in panchina con la solita professionalità di sempre. In campo si torna al 4-4-2 con Del Piero non convocato: in attacco Diego farà coppia con Amauri mentre in mezzo a centrocampo ci saranno Sissoko e Felipe Melo con Candreva e De Ceglie sugli esterni.
    Per quanto riguarda l’Inter, Josè Mourinho, che ieri ha speso parole di sostegno al suo collega Ferrara, ha confermato l’interesse di proseguire il cammino in Coppa Italia dimostrando di non snobbare la competizione schierando la formazione tipo con la sola eccezione del portiere: infatti a difendere i pali ci sarà Toldo e non Julio Cesar mentre in attacco Balotelli sostituisce Pandev per far coppia con Milito.
    Anche se il valore della competizione è minore, è pur sempre un attesissimo derby d’Italia.

    Probabili formazioni INTER – JUVENTUS (ore 21:00)

    INTER (4-3-1-2): Toldo; Maicon, Lucio, Materazzi, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari; Sneijder; Balotelli, Milito.
    Allenatore: Mourinho.
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Candreva, Sissoko, Felipe Melo, De Ceglie; Amauri, Diego.
    Allenatore: Ferrara.

  • Milan – Udinese: le interviste

    Leonardo: “E’ stata una gara giocata alla pari, anche se abbiamo fatto qualche fatica sulla loro velocità, sulla manovra. Nella ripresa è mancata la spinta e abbiamo poi preso un gol che ci ha compromesso la gara”, ha detto l’allenatore del Milan. Colpa del derby? “Credo di no, perché abbiamo una maturita’ sufficiente per gestire queste situazioni”. “La Coppa Italia è un’altra competizione, non credo sia stato un problema gestire una sconfitta. Noi non abbiamo alzato il ritmo, neppure l’Udinese però”.
    La nota positiva è il ritrovato Abbiati, mentre Huntelaar e Inzaghi si sono pestati i piedi. “Quello di Abbiati è un ottimo rientro, una note positiva. In merito all’attacco, abbiamo fatto davvero fatica a trovare soluzioni d’attacco, ma tutto il reparto”, ha concluso nel post partita dai microfoni della Rai.

    De Biasi: ‘Abbiamo fatto molto bene’. Il tecnico è decisamente soddisfatto dei suoi: ‘Direi che era una partita importante – ha spiegato ai microfoni di Rai Sport – ci tenevamo a fare una buona figura. Abbiamo concretizzato meno di quanto abbiamo prodotto, ma la squadra mi è piaciuta molto’.

  • Coppa Italia: highlights Milan – Udinese 0-1. Decide Inler

    Dopo la sconfitta in campionato contro l’Inter il Milan subisce un altra sconfitta in Coppa Italia ad opera dell’Udinese di De Biasi. Sin dalle formazioni in campo si capisce che sono i friulani a creder di più nei sogni di coppa, l’ex tecnico di Brescia e Torino manda in campo la formazione tipo, con il ritrovato D’Agostino in mezzo al campo con Inler e Di Natale a sinistra del tridente con Floro Flores e Sanchez. Leonardo sceglie un ampio turnover dando spazio ai recuperati Abbiati, Bonera e Zambrotta.

  • Coppa Italia: Inler regala la semifinale all’Udinese. Al Milan è finito l’entusiasmo

    Dopo la sconfitta in campionato contro l’Inter il Milan subisce un altra sconfitta in Coppa Italia ad opera dell’Udinese di De Biasi. Sin dalle formazioni in campo si capisce che sono i friulani a creder di più nei sogni di coppa, l’ex tecnico di Brescia e Torino manda in campo la formazione tipo, con il ritrovato D’Agostino in mezzo al campo con Inler e Di Natale a sinistra del tridente con Floro Flores e Sanchez. Leonardo sceglie un ampio turnover dando spazio ai recuperati Abbiati, Bonera e Zambrotta.

    L’avvio dei friulani è veemente e solo la voglia di mettersi in mostra da parte del portierone rossonero a non fa capitolare il Milan nel primo tempo. Sanchez, Floro Flores e Di Natale mettono a ferro e fuoco la difesa e Inler dalla distanza dimostra di aver ottime doti balistiche, il Milan impegna Handanovic solo con tiri dalla distanza di Jankulovsky e Flamini ma Inzaghi e Huntelaar sono praticamente inoperosi. Nel secondo tempo il Milan sembra di poter chiudere meglio e poter ripartire grazie anche all’ingresso di Pirlo per uno spento Di Gennaro ma un errore di Antonini questa volta regala il gol vittoria a Inler.

    Leo butta nella mischia prima Borriello e poi il giovane Verdi ma Handanovic non deve far alcun intervento per salvare i suoi, è Abbiati invece a mettersi ancora in mostra salvando due volte su Isla. L’Udinese ottiene il riscatto sperato e raggiunge la Roma in semifinale, per il Milan un altra sconfitta che può pregiudicare il proseguo della stagione. Il modulo entusiasmo inizia ad aver delle lacune.

    IL TABELLINO
    Milan-Udinese 0-1
    11′ st Inler (U)
    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Zambrotta, Bonera, Kaladze, Antonini; Gattuso (26′ st Verdi), Flamini, Jankulovski; Di Gennaro (9′ st Pirlo); Inzaghi, Huntelaar (15′ st Borriello). A disposizione: Roma, De Vito, Thiago Silva, Ambrosini. All. Leonardo
    Udinese (4-3-3): Handanovic; Isla, Zapata, Coda, Pasquale; D’Agostino (26′ st Lodi), Inler, Sammarco; Sanchez, Floro Flores (33′ st Pepe), Di Natale (45′ st Zimling). A disposizione: Belardi, Cuadrado, Corradi, Chara. All. De Biasi
    Arbitro: Gervasoni
    Ammoniti: Antonini, Zambrotta (M), D’Agostino (U)
    Espulsi: –

  • Ciro Ferrara: “fino a quando nessuno mi comunica niente io devo continuare a lavorare. Non mi dimetto”

    Ciro Ferrara: “fino a quando nessuno mi comunica niente io devo continuare a lavorare. Non mi dimetto”


    Torna a parlare Ciro Ferrara nella conferenza stampa di preparazione del big match di Coppa Italia in programma domani sera contro l’Inter di Mourinho. Nonostante pare sia ormai certo un suo avvicendamento in panchina domani sera il tecnico napoletano non perde la calma e la tranquillità che lo ha sempre contraddistinto. Di seguito vi riportiamo alcuni passi della conferenza stampa tratti da Juvemania

    “In quest’ultimo periodo non sto leggendo tantissimo ma basta accendere la TV per capire quello che sta accadendo. Io non ho ricevuto comunicazioni da parte della società. Quindi vado a San Siro con la stessa professionalità. Come quando ero calciatore. Poi quando mi verrà comunicato qualcosa di diverso mi comporterò di conseguenza. Io devo avere rispetto e professionalità per una società dalla quale ho ricevuto tanto e ho dato tantissimo. Questo è il mio spirito. Io leggo e ascolto ma fino a quando nessuno mi comunica niente io devo continuare a lavorare. Non ci penso nemmeno a dimettermi, la mattina quando mi guardo allo specchio sono tranquillo. Ho agito secondo coscienza, ecco perché non ho dato io le dimissioni o perché non ho preso una strada diversa. Se avessi avuto società, ambiente o giocatori contro forse ci avrei pensato, ma tutti sono dalla mia parte. Devo solo migliorare la situazione lavorando di più. Non ci sono riuscito fino ad ora ma non è una vergogna”.

    Si dice tranquillo Ciro Ferrara e soprattutto in perfetta sintonia con la società e con i “colori” bianconeri”. «Non provate a farmi dire qualcosa contro la Juve. Neanche se la Juve deciderà di cacciarmi. Per me non sarà un problema. A me di questo non interessa nulla. Da calciatore e da dirigente sono sempre stato considerato bene. In questi 20 anni di Juve è il primo momento così difficile e lo accetto, ma non per questo me la prendo con la mia società. L’unica cosa che ha fatto la Juve è quella di non avermi fatto più bello. Non ho pensato ad altri possibili ruoli. Io non credo che il club mi abbia delegittimato di fronte alla squadra. Ho a disposizione professionisti e pur vivendo un momento difficile devono sapere che fino a quando non è finita non bisogna dire che non è finita. Tutti si comporteranno come professionisiti».

    La ricetta per uscire dalla crisi?
    Sempre la stessa, secondo Ferrara: lavorare e lavorare tanto. Non è questione di uomini o di allenatore. Bisogna solo lavorare di più.
    «I motivi della crisi? Potrebbero essere tanti e ci potrebbero essere anche tanti alibi, ma non li voglio. Dobbiamo uscire da questa situazione ed è un’esperienza molto utile per il mio futuro. Gli infortunati? Ce ne sono stati tanti l’anno scorso e quest’anno ce ne sono stati altrettanti. Come sento in giro anche le altre squadre stanno subendo la stessa sorte. Gli infortunati della Juve sta diventando una barzelletta, ma noi non siamo gli unici ad infortunarsi. Dobbiamo distinguere tra infortuni muscolari e quelli che sono traumi e contusioni che sono scontri di gioco. In quel caso non possiamo parlare di preparazione. Si fa il conto solo con gli infortunati della Juventus».

    Contro l’Inter la Juventus ha bisogno di una vera e propria impresa.
    «Inter-Juve?
    C’è bisogno della testa, dell’intelligenza tattica, del cuore, del gioco che l’Inter ti permette di fare perché un po’ ti lascia giocare perché si prende qualche rischio. Loro stanno bene, non la scopriamo certo oggi come valore. Non si discute ma a prescindere dalla sfida contro il Milan. È la squadra da battere e domani ci proveremo. Non servono molte parole, ci si carica autonomamente. Non sarà facile contro l’Inter ma noi ce la giocheremo con le nostre qualità e forze attuali cercando di fare la nostra partita. Boniperti convocato? Ormai è abituato a portare questo cognome così importante. Per lui sarà la prima volta; è venuto ad allenarsi con noi ogni tanto però è ovvio che un pizzico di emozione possa esserci. Niente Immobile, è infortunato.»

    I tifosi? Ciro li sente ancora vicini, dalla sua parte.
    «Devo essere sincero. Il tifoso ama la sua squadra e chiaramente il momento negativo influisce su tutti però io continuo a sentire il pubblico bianconero molto vicino. Tutt’ora sento il loro affetto».

  • Coppa Italia: c’è Milan – Udinese. L’obiettivo è ripartire! Turnover per i rossoneri, ancora out D’Agostino

    Milan e Udinese si incontrano questa sera con il chiaro obiettivo di mettersi alle spalle le deludenti sconfitte di domenica. In casa rossonera è fondamentale ripartire subito e continuare sulla scia dell’entusiasmo a cercare gioco e risultati. Il match di oggi è importantissimo proprio per questo motivo, la sconfitta contro i nerazzurri all’andata infatti contribuì a far cadere le convinzioni nei giocatori che inanellarono poi parecchi risultati deludenti. Leonardo sa dell’importanza della partita e sta caricando i suoi a dovere per non correre rischi e regalare ai presenti a San Siro le semifinali contro la Roma.

    Tornerà in campo dal primo minuto Cristian Abbiati fermo ormai da più di un anno per infortunio e scalzato dai pali dal recupero di Dida, sarà un occasione per mettersi in mostra per Bonera e Kaladze. Dovrebbe esserci anche Zambrotta finalmente recuperato, a centrocampo si rivedranno Gattuso e Flamini mentre in avanti agiranno gli scontenti Inzaghi e Huntelaar con Di Gennaro alle spalle.

    La situazione in casa Udinese non è delle più semplici il cambio in panchina da Marino a De Biasi non ha portato gli effetti sperati e c’è da risolvere il caso D’Agostino, il playmaker bianconero vive ormai da separato in casa e anche questa sera partirà dalla panchina. Turno di riposo per Di Natale in avanti Sanchez farà coppia con Floro Flores.

    Probabili Formazioni:
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Zambrotta, Bonera, Kaladze, Antonini, Flamini, Gattuso, Jankulovski, Di Gennaro, Huntelaar, Inzaghi. All: Leonardo A disposizione: Roma, Abate, De Vito, Thiago Silva, Ambrosini, Pirlo, Borriello
    Udinese (4-4-2): Belardi, Pasquale, Basta, Zapata, Coda, Pepe, Lodi, Inler, Isla, Sanchez, Floro Flores. All: De Biasi. A disposizione: Handanovic, Chara, Quadrado, Sammarco, D’Agostino, Di Natale, Corradi

  • Juventus: il traghettatore è Zaccheroni, a giugno Benitez

    La Juventus ha già definito il suo futuro che non avrà più Ciro Ferrara in panchina; l’allenatore, è sotto gli occhi di tutti, è stato lasciato solo a difendersi da mille critiche dalla dirigenza bianconera che nel vertice di domenica sera gli ha praticamente dato il benservito. Ferrara sarà presente nella partita di Coppa Italia di domani sera contro l’Inter già da allenatore esonerato in attesa di un suo sostituto per portare a termine una stagione a dir poco fallimentare.
    Dopo la candidatura dell’ex ct dell’Under 21 Gentile e l’ipotesi Trapattoni, la Juventus ha scelto il suo traghettatore in Alberto Zaccheroni che avrà l’arduo compito di risollevare una società gloriosa come la Vecchia Signora ormai in balia delle onde ed ingovernabile. L’ex tecnico di Milan e Inter è stato già contattato e nelle prossime ore si dovrebbe ratificare il tutto.
    E poi? La proprietà per giugno sta preparando a sferrare l’assalto a Rafa Benitez, che pare che a fine stagione chiuda l’esperienza al Liverpool. Ipotesi molto suggestiva e mirata: il tecnico spagnolo ha sicuramente il carisma e l’esperienza di guidare una grande squadra come la Juventus ad ambire allla conquista di numerosi traguardi.
    Ferrara pagherà per la sua inesperienza ma il vero fallimento resta sempre il progetto del presidente “dittatore” Blanc, il vero artefice di questa situazione diventata ormai insostenibile per i tifosi bianconeri.