Tag: Coppa Italia

  • Juventus, parata di “Stelle” per la festa scudetto. Il Programma

    Juventus, parata di “Stelle” per la festa scudetto. Il Programma

    Protagonista assoluta di domenica scorsa e, ancor di più, dell’intero Campionato, la Juventus neo laureata Campione d’Italia si prepara a festeggiare al meglio il ritorno alla vittoria, quella che conta, con il tricolore conquistato ufficialmente sul campo neutro di Trieste contro il Cagliari. Domenica 13 Maggio i campioni d’Italia affronteranno l’Atalanta allo Juventus Stadium che per l’occasione ha registrato il tutto esaurito, il 21° della stagione per l’esattezza. I bianconeri tenteranno di chiudere la stagione in bellezza mantenendo l’imbattibilità prima di concentrarsi per l’ultimo appuntamento stagionale contro il Napoli in programma domenica 20 Maggio allo Stadio Olimpico di Roma per la sfida che vale la Coppa Italia.

    Tuttavia c’è grande attesa per quella che sarà la grande festa per il tricolore e mentre imperversano le polemiche con la Federcalcio per la terza stella, la società di corso Galileo Ferraris ha definito quello che sarà il programma per i festeggiamenti.

    Juventus Campione d'Italia festeggia il triolore | © Getty Images

    Domenica dopo la conclusione della 38° giornata i Campioni riceveranno la Coppa che, con molta probabilità, sarà alzata dal Capitano Alessandro Del Piero alla sua ultima partita con la maglia bianconera dopo 19 anni di fedeltà (a meno di improbabili colpi di scena dell’ultimo momento). Dopo la cerimonia allo Juventus Stadium la società ha organizzato un programma “stellare” per le vie di Torino che, secondo alcune stime saranno affollate da 100 mila tifosi provenienti da ogni parte d’Italia. La squadra salirà infatti sul pullman scoperto su cui, sembra, siano state apposte 30 scudetti, per raggiungere il centro di Torino e festeggiare il trionfo con i propri tifosi. Porta Susa, intorno alle 20.00, saluterà i Campioni d’Italia che proseguiranno lungo Via Cernaia, Piazza Castello, Via Po, Piazza Vittorio Veneto, Corso Cairoli e Corso Massimo D’Azeglio, fino al parco del Valentino, dove verso le 22.00 si concluderà la parata di stelle. Questo il comunicato apparso sulla pagina ufficiale della Juventus:

    “Torino si colora ancora una volta di bianconero e impazzisce di gioia per la Juventus. Lo ha fatto domenica scorsa, non appena è arrivato il fischio finale della partita di Trieste. Lo farà ancora domenica prossima, dopo l’ultima fatica di campionato contro l’Atalanta.

    C’è lo scudetto da festeggiare, c’è la Coppa da alzare allo stadio e da mostrare orgogliosi a tutto il popolo bianconero. Ed è quanto faranno Conte e i suoi ragazzi che, dallo Juventus Stadium, porteranno la festa per le vie della città.

    Domenica la squadra salirà infatti sul pullman scoperto per raggiungere il centro di Torino e festeggiare il tricolore con i propri tifosi. Porta Susa, intorno alle 20.00, saluterà i Campioni d’Italia che proseguiranno lungo Via Cernaia, Piazza Castello, Via Po, Piazza Vittorio Veneto, Corso Cairoli e Corso Massimo D’Azeglio, fino al parco del Valentino, dove verso le 22.00 si concluderà la parata di stelle. Di tre stelle…“.
    N.B: Il percorso del pullman potrebbe subire variazioni, che verranno comunicate tempestivamente attraverso Juventus.com.

  • Finale Tim Cup, biglietti Juventus Napoli

    Finale Tim Cup, biglietti Juventus Napoli

    In vista della Finale Tim Cup fra Juventus Napoli, prevista per il 20 Maggio allo stadio Olimpico di Roma, con fischio d’inizio alle ore 21:00, la Lega Calcio ha diramato un comunicato informativo circa l’organizzazione della finale che sarà, appunto, a cura della stessa Lega Nazionale Professionisti seria A. Un comunicato chiarificatore, in merito a diversi aspetti cruciali inerenti la gara, a partire dalla definizione della squadra che, a livello formale, giocherà in casa: dopo il sorteggio effettuato, infatti, è stato deciso che sarà la Juventus di Conte la padrona di casa pro formae, pertanto, la finale sarà indicata come “Juventus-Napoli”.

    Inoltre, il comunicato ha formalizzato la classificazione dei biglietti previsti per la gara, con le relative fasce di prezzo: si parte da un minimo di 30,00 euro per le curve Nord e Sud, ai 50,00 euro per il settore Distinti, ai 130,00 per le tribune Monte Mario e Tevere, in cui sarà applicata la riduzione per gli Under 14, con un prezzo pari a 70,00 euro. Gratuiti saranno, invece, i tagliandi per gli “invalidi di guerra, non deambulanti e invalidi al 100% con accompagnatore”: i soggetti diversamenti abili potranno accreditarsi dal 7 all’11 Maggio inviando una mail all’indirizzo [email protected], gli invalidi di guerra, invece, potranno accreditarsi direttamente il giorno della gara, dietro presentazione della necessaria documentazione. Infine, sarà applicata l’esenzione – senza diritto di posto – per i bambini, di statura inferiore ad un metro.

    Coppa Italia | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

    La vendita degli ambiti tagliandi scatterà giovedì 26 Aprile, alle ore 10:00, rispettando le seguenti modalità: dal 26 Aprile al 2 Maggio verrà applicata la prelazione per gli abbonati di Juventus e Napoli, in modalità digitale e con caricamento sulla tessera del tifoso, con rilascio contestuale del segna posto; dal 2 Maggio vi sarà la prelazione per i possessori di Juventus Membership e Napoli Club Azzurro Card, sempre in modalità digitale con caricamento sulla tessera del tifoso e rilascio del segna posto; dal 9 Maggio, infine, scatterà la vendita “libera”, con modalità cartacea, che seguirà procedure che verranno comunicate nei prossimi giorni. In ogni caso, per la vendita digitale è prevista l’abilitazione del sito www.listicket.it, mentre per la vendita cartacea è prevista l’abilitazione per “almeno un punto vendita in ogni capoluogo di provincia di tutto il territorio italiano” e tale elenco sarà consultabile sullo stesso sito listicket nell’apposita sezione “punti vendita LisTicket” sotto la voce “Biglietteria finale Tim Cup 2012”.

    La suddivisione dei posti fra le due tifoserie sarà la seguente: ai sostenitori della Juventus veranno riservati i posti di Curva Sud, Distinti Sud e Tribuna Monte Mario (denominata tribuna Juventus), mentre ai tifosi del Napoli saranno riservati i posti di Curva Nord, Distinti Nord e Tribuna Tevere (denominata tribuna Napoli).

    Per ricevere accrediti stampa, per gli accrediti delle emittenti radio televisive, e per gli accrediti fotografi, ci sarà tempo fino alle 18:00 di Martedì 15 Maggio, inviando una mail, rispettivamente, all’Ufficio stampa della Lega Calcio Serie A, ed all’Ufficio Emittenti della Lega Calcio Serie A. Infine, i titolari delle Tessere Coni e Tessere Figc per la Tribuna d’Onore, valide per l’anno 2012, avranno accesso alla Tribuna d’Onore destra, ed i tagliandi saranno consegnati, seguendo modalità che verranno comunicate nei prossimi giorni, dietro presentazione della tessera personale fino ad esaurimento dei posti disponibili.

  • Finale Coppa Italia, Juventus – Napoli a Roma

    Finale Coppa Italia, Juventus – Napoli a Roma

    La finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli, in programma il 20 maggio, si disputerà allo stadio Olimpico di Roma. Si è risolta con una semplice telefonata dunque la querelle che durava da ieri tra il presidente della Lega Maurizio Beretta e quello del Coni Gianni Petrucci. Ma facciamo un passo indietro e ripercorriamo la vicenda. Nella tarda mattinata di ieri infatti la Lega ufficializza la scelta di Roma come sede per la finale del 20 maggio ma non fanno i conti con il presidente del Coni Gianni Petrucci, infastidito dalle troppe diatribe tra i club riguardo alla scelta dell’Olimpico, secondo qualcuno addirittura considerando non adatto ad ospitare il match.

    Come se fosse un impianto diverso da quello che appena qualche anno fa ospitò la finale di Champions League tra Barcellona e Manchester United. “Stiamo pensando di non concedere lo stadio Olimpico – aveva dichiarato ieri Petrucci -. Troppi litigi, e poi non abbiamo ancora avuto la conferma”. Pronta la replica di Maurizio Beretta. “La finale di Coppa Italia è un evento di straordinario richiamo e merita uno stadio che consenta al maggior numero di tifosi di assistervi – aveva risposto -. Noi lavoriamo perchè questo si realizzi e abbiamo uno scambio formale di corrispondenza con il Coni per la disponibilità della tradizionale sede dello stadio Olimpico. Considerato lo straordinario richiamo di una sfida tra Juventus e Napoli, stiamo cercando di costruire tutte le condizioni perchè il massimo numero di tifosi assista all’evento. Mi pare evidente che la definizione di tutti questi aspetti è importante al fine della scelta. A tutela di tutti gli sportivi deve essere chiaro che nessun biglietto è ancora stato messo in vendita. Sarà la Lega ad avviare la procedura e ad annunciarla ufficialmente“.

    Gianni Petrucci © Paolo Bruno/Getty Images

    Nella mattinata di oggi, dopo le parole pepate di Beretta, Petrucci è stato protagonista di una controreplica. Una risposta che sembrava aver chiuso definitivamente le porte dell’Olimpico alla finale tra le due squadre, ironia del destino, di fronte proprio domenica sera per il match di campionato. “Per noi il discorso è chiuso, pensassero ad un altro stadio. Pensavo che le lettere di richiesta per l’utilizzo dello stadio e le riunioni svolte dalla Lega all’Olimpico fossero ufficiali, non formali. Altrimenti non avrei nemmeno risposto accogliendo le richieste. Beretta dimentica che l’anno scorso Inter-Palermo ha fatto registrare il tutto esaurito all’Olimpico. Ha voluto mettere una toppa ma non s’è accorto che è rimasto il buco” ha affermato Petrucci.

    Quindi la telefonata tra i due che finalmente ha risolto il tutto: la finale Coppa Italia tra Juventus e Napoli, il prossimo 20 maggio, si affronteranno all’Olimpico, e la decisione sembra trovare concordi anche le due società. “La Coppa Italia è definita da alcuni anni Coppa del Presidente della Repubblica quindi è naturale che la sede della finale sia a Roma. Appena tre anni fa si è disputata allo Stadio Olimpico la finale Barcellona Manchester United, non si vede per quale motivo non si possa giocare Juventus-Napoli” ha dichiarato il presidente dei bianconeri Andrea Agnelli. “Io sono d’accordo con Andrea Agnelli quando dice che bisogna giocare a Roma. Per noi l’importante e’ garantire la presenza dei nostri tifosi, quelli che hanno la tessera del tifoso ma anche i tanti che non la hanno, che sono venuti a sostenerci per tutta la stagione e che sono venuti con noi in giro per l’Europa” ha poi aggiunto Aurelio De Laurentiis a Radio Marte.

  • Finale Coppa Italia, Olimpico troppo piccolo per Juventus Napoli?

    Finale Coppa Italia, Olimpico troppo piccolo per Juventus Napoli?

    La finale Coppa Italia del 20 maggio prossimo tra Juventus e Napoli potrebbe cambiare clamorosamente sede, infatti sembra che lo stadio Olimpico di Roma, designato per ospitare l’evento, sia troppo piccolo per poter ospitare la marea di tifosi Juventini e Napoletani che vorranno assistere alla partita e per risolvere il problema sembra che la Lega di serie A sia orientata a trasferire la sfida in uno stadio più grande optando per il Meazza di Milano.
    Ai microfoni di ‘Radio Marte’, il patron partenopeo De Laurentis lancia la provocazione: “Perchè non trasportare l’ultimo atto della Coppa Nazionale a Londra o a Parigi?” Lasciando chiaramente intendere di non gradire la possibilità di questa nuova scelta.

    Lunedì e a poco meno di due mesi dalla sfida i due presidenti delle due squadre finaliste si incontreranno per prendere una decisione e per stabilire anche il prezzo dei biglietti ed evitare il bagarinaggio.
    Ad ogni modo c’è da ricordare che qualsiasi sia la sede scelta per la finale, i biglietti saranno venduti solo ai tifosi che saranno in possesso della tessera del tifoso, e aggiungiamo che nessuno Stadio potrebbe comunque accontentare i circa 160 mila tifosi che vorranno assistere dal vivo all’evento.

    La finale Coppa Italia tra Juventus e Napoli dimostra ancora una volta quanto una manifestazione spesso bistrattata alla fine può cambiare le sorti di una stagione rendendola da magica a quasi perfetta, sia i bianconeri che gli azzurri infatti sono stati protagonisti di una stagione super e adesso rincorrono insieme obiettivi diversi e un sogno comune, quello di tornare ad alzare una coppa.

  • Imbattibilità Juve si alza lo scontro Marotta replica a Galliani

    Imbattibilità Juve si alza lo scontro Marotta replica a Galliani

    Ci avevamo visto lungo quando alla fine Juventus Milan bellissimo match di Coppa Italia finito soltanto ai supplementari raccogliemmo la voce della rete scrivendo dell’imbattibilità Juve come nuovo tema di rivalità tra rossoneri e bianconeri ma non ci saremmo mai aspettati che la querelle diventasse cosi alta coinvolgendo addirittura i dirigenti facenti funzione maggiori delle due società. Le due squadre un tempo alleate in questa stagione scontrandosi per la vittoria del campionato sono state più volte allo scontro frontale anche se poi le dirigenze hanno preferito non abbandonare il rispettivo aplomb lasciando sparare di mortaio i due tecnici che dialetticamente si sono “divertiti” ad alzare la tensione. Dopo la partita di campionato fu il gol di Muntari il pretesto per far alzare i toni dello scontro, adesso è invece l’eurogol di Mirko Vucinic che oltre a regalare la finale alla Juventus permette alla Vecchia Signora di mantenere l’imbattibilità stagionale.

    Adriano Galliani contesta l'imbattibilità Juve | © Getty Images

    A dire il vero l’imbattibilità Juve è stata messa in discussione prima dai tifosi perché il pareggio di Vucinic è arrivato nei tempi supplementari e poi confutata dal regolamento delle scommesse che pagarono vincente il 2 del Milan al 90′. In realtà fonti ufficiali come l’Uefa e autorevoli come l’album Panini scriveranno nei propri annali il 2-2 come risultato finale facendone perder traccia dei tempi supplementari. Il motivo di vanto della Vecchia signora, come dicevamo, ha però disturbato Adriano Galliani che letta la Gazzetta dello Sport si è presa la briga di scriverle per ribadire che il risultato al 90′ premia il Milan e a tal proposito l’imbattibilità Juve è venuta meno.


    “Tenuto conto dei 90′ regolamentari, la Juve ha perso la sua imbattibilità. Questa conclusione mi pare possa essere ricavata dalla Regola 7 del Regolamento del Giuoco del Calcio vigente, che prevede per l’appunto che “la gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno, a meno che una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra l’arbitro e le due squadre”. Tale però non è il caso del nostro, l’aggiunta dei supplementari è derivata nel caso specifico dal Regolamento della competizione. Conclusione ne è che, esclusivamente ai fini del record di imbattibilità, non può dirsi che la Juventus l’abbia mantenuto”.

     

    Puntuale come un orologio svizzero arriva la risposta di Marotta, il quale tiene a precisare la veridicità di quanto scritto dalla Gazzetta confermando la volontà bianconera di continuare a fregiarsi del “titolo” d’imbattibilità.

    “Mi sembra che la Gazzetta abbia già spiegato cosa conti a livello di statistiche. In caso di supplementari va archiviato il risultato finale e non quello parziale dei 90′. e francamente mi sembra una cosa anche logica. Dopo il 2-1 di Maxi Lopez non eravamo fuori e sapevamo di poter contare su un’altra mezz’ora di gioco se non avessimo fatto sciocchezze entro il 90′. In campionato rimetti la palla al centro e carichi subito a testa bassa, in una gara situazione come quella capitata a noi il discorso è inevitabilmente diverso. Si gestisce tutto con maggiore freddezza proprio perché sai di avere più tempo grazie ai supplementari”.

    Polemica sterile e forse anche inutile ma che dimostra ancora una volta come ogni pretesto sia buono per destabilizzare l’avversario e avvantaggiarsi nella corsa al titolo. Quello si che conta più di una semplice imbattibilità.

  • Coppa Italia Primavera, trionfo Roma. Con la Juve basta lo 0-0

    Coppa Italia Primavera, trionfo Roma. Con la Juve basta lo 0-0

    La Coppa Italia Primavera va alla Roma. Grazie allo 0 a 0 nella finale di ritorno contro la Juventus disputata allo stadio Olimpico, i giovani giallorossi allenati da De Rossi, grazie al 2 a 1 ottenuto all’andata allo Juventus Stadium, portano a casa il prestigioso trofeo a 18 anni dall’ultima volta. Ad assistere al match oltre al tecnico della prima squadra Luis Enrique anche parte della società, in particolare Baldini, Fenucci e Sabatini. Ma la cornice è ben più ampia, con circa ventimila spettatori presenti sugli spalti. De Rossi si affida ad alcuni dei ragazzi più rappresentativi, su tutti Viviani e Piscitella i quali vantano anche presenze in prima squadra. Dall’altro lato Baroni schiera il trio formato da Spinazzola, Bouy e De Silvestro in appoggio all’unica punta Padovan.

    Juventus chiamata ad attaccare visto che per ribaltare la sconfitta dell’andata serve una vittoria per due reti a zero. Ma la prima grossa occasione è di marca giallorossa: al 18’ infatti Ciciretti avanza dopo un buon pallone conquistato a centrocampo e prova la conclusione dalla distanza che, smorzata da Gouano, si stampa sul palo. Roma che il gol lo trova al 26’, quando Politano, sfruttando al meglio un assist di Piscitella, insacca di sinistro, ma il guardalinee ravvisa un fuorigioco. La Juventus però non sta guardare e poco dopo la mezz’ora, complice anche un errore di Pigliacelli, portiere di casa, Bouy per poco non insacca, con Sabelli che è provvidenziale nello sventare la minaccia.

    Roma Primavera © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ed è proprio Bouy che ad inizio ripresa esce dal campo per far spazio a Beltrame. La formazione di Baroni entra in campo con un altro piglio mettendo in difficoltà la compagine di De Rossi il quale a sua volta getta nella mischia Cittadino al posto di Ciciretti. Il tecnico bianconero invece appena dopo si giocherà il tutto per tutto con l’ingresso in campo di Libertazzi per Padovan. Ma nonostante la Juve spinga è la Roma a sfiorare il vantaggio: Verre serve Tallo il quale da posizione molto invitante si vede sbattere la porta in faccia da Branescu, il quale si ripeterà poco dopo su Nego presentatosi a tu per tu. Frediani rileva uno stanco Politano e al 25’ la Juventus potrebbe passare: Chisbah sugli sviluppi di un calcio piazzato avrebbe la palla del vantaggio ma da posizione favorevole calcia a lato. L’ingresso di Ruggiero al posto di De Silvestro non cambia le cose per i bianconeri, con De Rossi che risponde togliendo Piscitella ed inserendo Leonardi. Gli assalti finali dei bianconeri sono vani: la Coppa è della Roma. Una serata però macchiata da un gesto poco edificante dei tifosi di casa che nel primo tempo hanno intonato cori contro Gianluca Pessotto.

    Il tabellino di Roma Juventus:
    ROMA (4-2-3-1): Pigliacelli; Sabelli, Orchi, Barba, Nego; Viviani, Verre; Politano (25’st Frediani), Ciciretti (10’st Cittadino), Piscitella (36’st Leonardi); Tallo. In panchina: Proietti Gaffi, Carboni, Rosato, Nico Lopez. Allenatore: De Rossi.
    JUVENTUS (4-2-3-1): Branescu; Untersee, Gouano, Rubin, Liviero; Appelt, Chibsah; De Silvestro (33’st Ruggiero), Bouy (1’st Beltrame), Spinazzola; Padovan (10’st Libertazzi). In panchina: Sluga, Schiavone, Margiotta. Allenatore: Baroni
    ARBITRO: De Benedictis di Bari

  • Coppa Italia, Napoli – Siena 2-0. Azzurri in finale dopo 15 anni

    Coppa Italia, Napoli – Siena 2-0. Azzurri in finale dopo 15 anni

    Sarà il Napoli di Walter Mazzarri a sfidare la Juventus nella finale di Coppa Italia in programma il 20 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Gli azzurri infatti hanno superato per 2 a 0 il Siena di Sannino, ribaltando così la sconfitta per 2 a 1 patita all’andata. Un pizzico di fortuna ha aiutato i partenopei, capaci di trovare il vantaggio grazie ad un autogol e a raddoppiare in contropiede con Cavani. A nulla valgono i tentativi dei toscani, i quali vedono sfumare un traguardo storico. Traguardo che il Napoli ritrova cosi a distanza di quindici anni. Per quanto riguarda le squadre scese in campo Mazzarri recupera Maggio e Lavezzi schierando così l’undici titolare che bene ha fatto in questa stagione sia in campionato che in Champions. Il Siena dal canto suo fa tanto turnover rinunciando a molti titolari. Le uniche novità rispetto alla vigilia sono gli inserimenti di Pesoli e Brienza.

    Napoli che comincia subito ad attaccare e al 5’ su cross basso di Zuniga tocca a Cavani concludere verso la porta di Brkic. Palla che però si perde sul fondo. Al 10’ il vantaggio dei partenopei: punizione di Lavezzi dalla trequarti lato destro, a centro area Vergassola tenta di anticipare gli avversari ma gonfia la rete della propria porta. La reazione del Siena è immediata ma l’ex di turno Mannini sfiora il pareggio, con Campagnaro che è bravo a sventare il pericolo in scivolata. Pronta la risposta di Cavani su assist di Lavezzi, ma Brkic è attento e para. Campani che continuano a tenere in mano il pallino del gioco ma che curiosamente alla mezz’ora trovano il gol del raddoppio in azione di contropiede: Cavani fa ripartire la squadra allargando per Lavezzi, quest’ultimo serve Hamsik il quale continua nella propria corsa servendo a centro area l’accorrente Cavani per il 2-0. Inler va subito vicinissimo al tris, ma è ancora una volta Brkic a sventare il pericolo. Unico neo nel primo tempo del Napoli l’infortunio, l’ennesimo, capitato a Maggio. Al suo posto c’è Dossena.

    Esultanza Napoli © Paolo Bruno/Getty Images

    Ad inizio ripresa il Siena capisce che bisogna osare un po’ di più per puntare a conquistare, quanto meno, i tempi supplementari. Ma nonostante tutto le occasioni da rete latitano. Dal canto suo Mazzarri cambia, inserendo Dzemaili al posto di Gargano in modo da dare maggiore dinamicità in mezzo al campo. Sannino getta nella mischia i centimetri di Bogdani, ma per lui i palloni giocabili saranno pochi. A 12’ dalla fine ci prova Lavezzi, servito da Hamsik, ma la conclusione è da dimenticare. Brienza invece tenta di incunearsi in area di rigore e dopo aver vinto un rimpallo si fa anticipare dalla difesa campana. Di contro Hamsik non sfrutta a dovere un contropiede. Nel finale tanto possesso palla ma occasioni inesistenti per il Siena. Alla fine fa festa solo il Napoli.

    Le pagelle di Napoli Siena
    Cavani 7: Il solito trascinatore. E’ lui ad iniziare e concludere l’azione del raddoppio. Una prova maiuscola la sua visto che quando c’è da dare una mano dietro lo fa senza problemi.
    Campagnaro 6.5: Se la difesa dei partenopei non rischia mai nulla è anche grazie a lui. Sempre pulito e preciso, non commette mai errori.
    Inler 6.5: Sfiora il tre a zero che avrebbe evitato la sofferenza finale, ma la sua qualità in mezzo al campo si fa sentire.
    Lavezzi 6.5: Gli manca solamente il gol, poiché è molto attivo tanto che i difensori del Siena fanno fatica a frenarlo.
    Brkic 7: Grazie ad un paio di sue parate il Siena continua a rimanere in vita. Sui gol non può fare veramente nulla
    Terzi 5: Soffre maledettamente la tecnica e la rapidità degli attaccanti campani. Una serata da dimenticare per lui.
    Vergassola 5.5: Tanta sfortuna sicuramente, ma il suo autogol spiana la strada al Napoli.
    Brienza 6.5: E’ l’unico, davanti, a fare qualcosina di buono, anche se non riesce mai a trovare la porta difesa da De Sanctis.

    Il tabellino di Napoli Siena
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6, Aronica 6; Maggio sv (41′ Dossena 6), Inler 6.5, Gargano 6 (18′ st Dzemaili 6), Zuniga 6; Hamsik 6.5, Lavezzi 6.5 (38′ st Pandev sv); Cavani 7. In panchina: Rosati, Britos, Fernandez, Vargas. Allenatore: Mazzarri 6.5
    Siena (4-3-2-1): Brkic 7; Pesoli 5.5, Terzi 5, Contini 5, Belmonte 5.5 (21′ st Bogdani 6); Vergassola 5.5, Parravicini 5.5, Rossi 6; Mannini 6 (32′ st Sestu sv), Brienza 6.5; Larrondo 6 (34′ st Gonzalez sv). In panchina: Farelli, Vitiello, Codrea, Gazzi. Allenatore: Sannino 5.5

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  • Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Dopo la cocente eliminazione in Champions League avvenuta appena una settimana fa il Napoli di Walter Mazzarri si giocherà questa sera al San Paolo la possibilità di approdare in finale di Coppa Italia. Per farlo tuttavia dovrà battere il Siena, ribaltando cosi il risultato di 2 a 1 in favore dei ragazzi di Sannino uscito fuori dopo l’incontro di andata disputato all’Artemio Franchi. I bianconeri toscani intravedono uno storico traguardo, ma sanno che non è facile, considerando che ai partenopei basterebbe una vittoria per 1 a 0. Si prevede dunque un match aperto sino all’ultimo, a meno che una delle due squadre non vada avanti di un paio di gol e faccia pendere il discorso della qualificazione dalla propria parte.

    walter mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le due formazioni se da un lato gli azzurri si presentano con l’undici titolare dall’altro lato nel Siena, complice anche le numerose defezioni, giocheranno coloro che sinora sono stati meno utilizzati sin qui in stagione, complice anche qualche defezione di troppo. Mazzarri schiererà i suoi con il consueto 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, Campagnaro, Cannavaro e Aronica sulla linea di difesa. A centrocampo Inler, Gargano in mezzo, con Maggio e Zuniga esterni. Hamsik agirà dietro le due punte Lavezzi e Cavani. Dall’altro lato Sannino, privo dello squalificato Grossi e di Angelo, D’Agostino, Bolzoni, Destro e Calaiò schiera i suoi con un 3-5-2. In porta largo a Brkic. In difesa agiranno Belmonte, Terzi e Contini. In mezzo al campo Parravicini, Codrea e Gazzi giocheranno in mezzo con Mannini e Rossi esterni. In attacco Larrondo e Gonzalez, con Bogdani che partirà dalla panchina.

    Napoli Siena, le probabili formazioni:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik; Lavezzi, Cavani. In panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili, Dossena, Pandev, E. Vargas. Allenatore: Mazzarri

    SIENA (3-5-2): Brkic; Belmonte, Terzi, Contini; Mannini, Parravicini, Codrea, Gazzi, M. Rossi; Larrondo, P. Gonzalez. In panchina: Farelli, Pesoli, Del Grosso, Vergassola, Sestu, Brienza, Bogdani. Allenatore: Sannino

  • Vucinic salva imbattibilità Juve? E’ caos nel web

    Vucinic salva imbattibilità Juve? E’ caos nel web

    Oltre alla finale di Coppa Italia conquistata, Conte può sorridere anche per un altro aspetto, l’imbattibilità della Juventus continua. I numeri non sono tutto, ma a volte riescono a spiegare abbastanza bene la stagione di una squadra. In Italia non accadeva da anni che un club arrivasse a marzo inoltrato senza aver subito una sconfitta. Se lo ricorderanno i tifosi del Milan, che all’inizio degli anni ’90 firmò la striscia record di 58 risultati utili consecutivi in campionato. Nel frattempo in internet impazza la polemica fra le due tifoserie di Juve e Milan in merito al match di ieri sera che ha visto i rossoneri chiudere i primi 90′ minuti avanti per 2-1. Il Diavolo recrimina, le statistiche però sono a favore dei bianconeri.

     

    CARTA CANTA – Il regolamento parla chiaro e gli esempi a riguardo sono particolarmente significativi. L’imbattibilità della Juventus è salva perché le statistiche del calcio non si interrompono al 90° quando il match in questione prevede lo svolgimento anche dei tempi supplementari o i rigori. Quindi l’incontro andato in scena a Torino fra Juventus e Milan verrà registrato negli almanacchi come 2-2 d.t.s. , e non 1-2 per la squadra di Allegri. E’ un concetto razionale, lo esige la logica. Se ad esempio noi volessimo sfogliare la bibbia del calcio e conoscere il risultato di Italia – Germania, non vedremo mai l’1-1 dei primi 90′ minuti, ma leggeremo il leggendario 4-3 maturato durante i tempi supplementari.

    La stessa partita di ieri sera mostra un altro concetto fondamentale, ovvero che i 30′ minuti aggiuntivi non costituiscono una partita a sé ma continuano ad essere considerati il prolungamento naturale dei 90′ minuti di gioco. Infatti qualora il Milan avesse segnato un gol nei tempi supplementari, sarebbero stati i rossoneri a conquistare il pass per la finale, grazie alla regola dei gol segnati in trasferta. Nel caso i supplementari fossero giudicati una partita isolata, la gara si sarebbe conclusa ai calci di rigore se i rossoneri avessero risposto al gol di Vucinic.

    mirko vucinic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    MONDO SCOMMESSE – Le scommesse sportive la pensano invece in maniera totalmente differente, poiché le puntate valgono soltanto per i 90′ minuti di gioco, anche qualora la partita dovesse proseguire con i tempi supplementari. Tutti coloro che avevano puntato sul 2 del Milan hanno regolarmente vinto, dal momento che il punteggio al termine dei 90′ era fissato sul 2-1 per il Diavolo, mentre hanno perso gli scommettitori che hanno puntato sul pareggio. Però ai fini delle statistiche del calcio le scommesse non contano, e quindi l’imbattibilità della Juventus è salva.

    CHI MEGLIO DELLA JUVE? – In Serie A c’è però chi ha fatto ancora meglio della squadra bianconera. E’ il Milan degli Invincibili, targato Sacchi prima e (sopratutto) Capello poi. Iniziò tutto al termine della stagione ’90-91, l’ultima (o quasi) di Sacchi in rossonero, per poi sfociare nell’incredibile annata successiva con Capello nel ’91-92, dove il Milan vinse il campionato senza subire una sola sconfitta. La striscia positiva proseguì anche all’inizio della stagione ’92-93, e fu l’attaccante del Parma Asprilla a mettere fine all’incredibile sequenza di 58 risultati utili consecutivi degli uomini di Capello (il destino volle che il gol realizzato dal colombiano entrasse in porta al 58° minuto dell’incontro, Milan Parma 0-1).

    SEMPRE MILAN JUVE – E’ sempre Milan – Juve. Lo scontro sull’imbattibilità bianconera è soltanto l’ultimo di una lunga serie. Galeotto fu quel gol fantasma di Muntari nel corso del primo tempo del big match disputato a San Siro un mese fa. Antonio Conte non ha mai nascosto il proprio orgoglio nell’essere ancora imbattuto, ricordandolo anche dopo il pareggio di Bologna che ha permesso al Milan di allungare in classifica. I tifosi rossoneri possono mettersi il cuore in pace, mentre i tifosi della Juve possono anche segnarsi un altro dato statistico: nessuna squadra che ha pareggiato 15 volte nell’arco dello stesso campionato ha poi vinto lo scudetto (i bianconeri sono fermi a quota 14). Però in fondo si sa, il calcio non è soltanto una questione di numeri.

  • Juventus – Milan 2-2, le pagelle. Genio Vucinic, male Ibra

    Juventus – Milan 2-2, le pagelle. Genio Vucinic, male Ibra

    La Juve torna in finale di Coppa Italia a distanza di 8 anni dall’ultima volta, pareggiando 2-2 con il Milan nella semifinale di ritorno giocata allo Juventus Stadium. I bianconeri passano con Del Piero ma nella ripresa il Milan riesce a ribaltare il risultato e a ristabilire la parità con il 2-1 conquistato dalla Juve all’andata con Mesbah e Maxi Lopez portando la gara ai supplementari. Negli extra time la squadra di Conte trova il gol qualificazione con una splendida conclusione di Vucinic dalla distanza. Gran bella partita Juventus Milan, con le due squadre disposte a tutto in campo pur di superarsi e primeggiare in una stagione che le vede assolute protagoniste. La Vecchia Signora alla fine del match può vantarsi di aver mantenuto l’imbattibilità grazie all’eurogol di Vucinic e fregiarsi di aver nettamente vinto il confronto con il Milan nel 2012. La Juve in finale attende la vincente dell’altra semifinale Napoli – Siena, andata 1-2 in programma questa sera.

    Juventus – Milan 2-2, la partita

    PAGELLE JUVENTUS

    Storari 6,5 – Sui gol è incolpevole, ma ha il merito di farsi trovare pronto e preparato in tutti gli altri interventi.

    Lichtsteiner 6 – Meno lucido del solito sbaglia qualche appoggio e nn sempre riesce a chiudere dalle sue parti, stanco viene sostituito. (Dal 91’ Caceres 6,5 – Molto meglio del compagno si vede sia in fase difensiva ma è pericoloso anche quando attacca).

    Bonucci 5,5 – L’errore sul gol di Maxi Lopez macchia la sua prova fino a quel momento senza sbavature.

    Chiellini 6 – Anche lui sbaglia sul gol di Lopez ma in compenso si rende protagonista di moltissime chiusure in tutte le zone del campo, molto bene su Ibrahimovic.

    De Ceglie 6 – Pochissimi errori molta corsa ma si vede quasi solamente in difesa, infatti appoggia poco la manovra d’attacco.

    Pirlo 7 – Doveva essere un giocatore finito, a 33 anni e con quasi tutte le partite disputate da titolare in questa stagione tra campionato, Coppa Italia e Nazionale fornisce palloni con la solita classe e anche nei supplementari non si ferma mai.

    Vidal 6,5 – Molta sostanza, motorino infaticabile recupera moltissimi palloni è il primo a fare pressing, finisce zoppicando.

    Giaccherini 6,5 – Corre e gioca in tutte le parti del campo sia a sinistra sia a destra che al centro, fondamentale per gli schemi di Conte, ha il demerito di mangiarsi un gol solo davanti ad Amelia.

    Pepe 5,5 – Perde Mesbah in occasione dell’1-1 e sbaglia molti appoggi, non riesce mai a mettere un cross al centro dell’area avversaria, non è in grande forma e si vede. (Dal 63’ Marchisio 6 – Mette ordine a centrocampo, cerca qualche inserimento senza fortuna).

    Mirko Vucinic © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Vucinic 8 – Sigla un gol fantastico e regala la finale alla sua Juventus, delizia la platea con giocate di classe, a volte si intestardisce e perde qualche pallone ma se lo va a riconquistare, finalmente è un giocatore ritrovato.

    Del Piero 6,5 – Non tradisce le attese, lotta come un leone e sigla l’ennesimo gol al Milan, finchè rimane in campo non sbaglia un pallone, fa salire la squadra e la fa rifiatare nel momento del bisogno, esce tra gli applausi generali del pubblico presente . (Dal 74’ Borriello 4,5 – Al novantesimo minuto solo davanti ad Amelia si mangia il gol che avrebbe evitato i supplementari e non si rende utile nei seguenti 30 minuti di extra time).

    Allenatore Conte 6,5 – Disegna bene la squadra da mandare in campo, tranne il black out del secondo tempo indovina tutte le mosse compreso il 4-4-2 del finale che ha congelato il risultato.

    PAGELLE MILAN

    Amelia 7 – Salva il risultato in almeno un paio di circostanze su Giaccherini e su Borriello.

    Antonini 5,5 – Spinge poco e spesso viene saltato da Vucinic sulla sua corsia.

    Mexes 5,5 – In occasione del gol di Del Piero si lascia andare con molta leggerezza, cresce con il passare dei minuti ma spesso va in confusione; ha dalla sua un grande giocatore come Thiago Silva che ne limita i danni.

    Thiago Silva 7 – E’ sicuramente il migliore in campo dei rossoneri, non sbaglia mai un intervento e chiude in tutte le zone della difesa, eroico rimane in campo zoppicando.

    Mesbah 6,5 – Sigla un bel gol sfuggendo a Pepe e beffando tutta la retroguardia bianconera, poche volte va in affanno chiude in difesa e si propone in attacco, acquisto azzeccato.

    Muntari 6 – Inizia bene pressando tutti e tutto, ma piano piano diventa poco lucido ci prova sempre dalla distanza con pochissima fortuna.

    Seedorf 6,5 – Molti giovani hanno tanto da imparare da questo fuoriclasse che, al rientro da un infortunio, rimane in campo per 120 minuti sempre con la stessa classe; in campo si vede pure l’uomo perché è sempre il primo a chiedere scusa sui falli commessi, lui si che è lontano dalla provocazione.

    Aquilani 5 – Nervosissimo e spesso ridicolizzato in mezzo al campo, Vucinic gli nasconde il pallone e lui lo scalcia da tergo, fallo di frustrazione è sicuramente il peggiore in campo del Milan (Dal 68’ Nocerino 6 – Meglio del compagno ma non decisivo come al solito).

    Emanuelson 6,5 – Il primo tempo è un disastro, nel secondo tempo cambia posizione e cambia marcia alla partita.

    Ibrahimovic 5 – Poco incisivo come del resto tutto il Milan nel primo tempo, viene sostituito e la partita cambia in bene per i rossoneri (Dal 46’ M. Lopez 6,5 – In un solo colpo si beve la difesa bianconera e porta in vantaggio il Milan, molto più mobile di Ibrahimovic, ci prova in tutte le maniere).

    El Shaarawy 5,5 – Un passo indietro rispetto alle ultime gare disputate non incide mai. (Dal 78’ Inzaghi 5,5 – Tanta grinta, non basta, si accascia al suolo facendo temere il peggio, per fortuna sono solo crampi allo stomaco).

    Allenatore Allegri 5 – Cerca di fare pretattica facendoci rimanere con il dubbio Ibrahimovic dal primo minuto, il risultato è pessimo, si gioca troppo presto le sostituzioni finendo la partita con Inzaghi e Thiago Silva a mezzo servizio, un grande allenatore non dovrebbe fare questi errori da principiante, invece delle solite lamentele dovrebbe fare il mea culpa.

    JUVENTUS MILAN 2-2 VIDEO YOUTUBE

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