Tag: Coppa Italia

  • Spogliarello Marika Fruscio Coppa Italia Napoli. Video

    Spogliarello Marika Fruscio Coppa Italia Napoli. Video

    Per Marika Fruscio ogni occasione è buona per mettersi in mostra. Diventata famosa per le presunta liason con un giocatore del Milan la prorompente soubrette brianzola si è conquistata poi ospitate fisse nelle varie trasmissioni sportive regalando spesso qualche upskirt alle telecamere. Con i successi del Napoli di Aurelio De Laurentiis e Mazzarri è diventata di partita in partita una sorta di madrina di Lavezzi e compagni promettendo spesso uno spogliarello per i successi. L’ultimo in ordine di tempo è stato prima della finalissima di Coppa Italia vinta dal Napoli contro la Juventus e festeggiato con un spogliarello in diretta tv. Marika Fruscio questa volta però ha preferito uno stile più sobrio e casto rimanendo con un succinto costume azzurro al termine della trasmissione.

    Video Spogliarello Marika Fruscio su Canale Italia
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  • Fischi all’inno nazionale, Napoli multato

    Fischi all’inno nazionale, Napoli multato

    Il Giudice Sportivo ha sanzionato il Napoli con un’ammenda di 20 mila euro a causa dei fischi dei suoi tifosi durante l’esecuzione dell’inno nazionale ad opera di Arisa. Sanzione giusta ma che non cancella l’episodio deplorevole accaduto allo stadio Olimpico di Roma domenica scorsa durante la finale della Tim Cup 2011/2012.

    Prima dell’inizio di Juventus-Napoli la cantante Arisa ha fatto il suo ingresso in campo per cantare l’inno italiano. Alcuni sostenitori partenopei hanno turbato l’esecuzione dell’inno con ininterrotte bordate di fischi. Episodio davvero da dimenticare che non può essere giustificato nonostante sia alla luce del giorno la situazione particolare che vive l’Italia negli ultimi mesi. L’inno nazionale deve essere un momento di aggregazione di tutto il popolo italiano.

    Arisa canta l'inno nazionale © Claudio Villa/Getty Images

    Per fortuna gli stessi tifosi che hanno fischiato l’inno di Mameli sono rinsaviti pochi minuti dopo quando lo stadio ha tenuto un minuto di silenzio in onore della ragazza uccisa nell’attentato di Brindisi e dei 7 morti a causa del terremoto che ha colpito l’Emilia. Alla luce di questo si è intuito che quei fischi erano di malcontento verso chi rappresenta il popolo italiano e non a caso allo stadio Olimpico domenica scorsa erano presenti tantissime autorità dello Stato.

    Ritornando alla sanzione comminata dal Giudice Sportivo al Napoli, la multa di 20 mila euro è scaturita non solo per i fischi all’inno ma anche per il fatto che alcuni sostenitori partenopei durante lo svolgimento della partita hanno lanciato numerosi fumogeni, petardi e bengala nel proprio settore, nel recinto e sul terreno di gioco. Stesso dicasi per i tifosi della Juventus e ciò costerà alla società di Andrea Agnelli una multa di 10 mila euro. Oltre alle ammende per le due società finaliste di Tim Cup il Giudice Sportivo ha sanzionato con tre giornate di squalifica il calciatore della Juventus Fabio Quagliarella, reo di aver colpito con una gomitata al volto il calciatore del Napoli Salvatore Aronica. Una giornata di squalifica invece per Marco Borriello e Marco Storari in quanto erano diffidati e hanno ricevuto la seconda sanzione durante la finale.

  • Juventus Napoli 0-2, pagelle. Hamsik taglia la cresta

    Juventus Napoli 0-2, pagelle. Hamsik taglia la cresta

    Nel calcio c’è veramente poco di scontato. Lo ha scoperto il Milan perdendo da assoluta favorita lo scudetto, lo ha scoperto il Bayern Monaco vedendosi sfilare la Champions League da un mai domo Chelsea tra le mura amiche e lo ha scoperto questa sera la Juventus che da fresca Campione d’Italia e imbattuta trova la sconfitta contro un gagliardo Napoli rovinando in parte la festa di addio Alessandro Del Piero. La partita non eccelsa dal punto di vista tecnico ha invece entusiasmato per grinta e carattere delle due squadre che non si sono risparmiate sul campo dando vita ad una bellissima finale Coppa Italia 2012. La Juventus ha pagato forse un leggero appagamento dopo una stagione condotta alla grandissima, il Napoli invece ha ritrovato la carica dei giorni migliori conquistando il trofeo dopo quindici stagione e affievolendo il rammarico per non aver raggiunto la Champions League. Analizziamo adesso, la prova delle due squadre attraverso le pagelle.

    Finale Coppa Italia pagelle Juventus

    Storari: 5,5 Inizia la partita con un grande intervento su Zuniga. Ingenuo sul fallo di rigore sul Lavezzi che ha di fatto rotto l’equilibrio.
    Barzagli: 6,5 Ancora una volta perfetto. Lavezzi e Cavani dal suo lato hanno vita dura.
    Bonucci: 5 Durante la festa scudetto è stato uno dei più euforici ed ha forse pagato in concentrazione. Sbaglia tantissimi appoggi e anche in difesa è meno attendo del solito.
    Caceres: 5 L’assenza di Chiellini lo costringe a spostarsi a sinistra nella difesa a tre. Lui ci mette tanta grinta ma pecca di concentrazione.
    Lichtsteiner 5,5: Alterna buone giocate ad assurde proteste nei confronti dell’arbitro.
    Estigarribia 5: si limita a fare il compitino senza pungere né rendersi protagonista di spunti degni di nota
    Vidal: 5 Il guerriero questa volta corre a vuoto
    Pirlo: 6 Nei momenti in cui lui gira la Juventus torna a far paura, peccato che sia meno brillante del solito
    Marchisio: 6 La condizione non è al massimo ma sopperisce con tanta grinta.
    Alessandro Del Piero: 10 L’ultima partita in bianconero avrebbe meritato forse altro epilogo. La sua classe merita un bel 10.
    Marco Borriello: 5 Avrà anche convinto Conte ma continuo a vederlo avulso dal gioco della Juventus.
    Mirko Vucinic: sv Questa volta non riesce a cambiare la Juventus
    Simone Pepe: 6 Forse avrebbe meritato una maglia da titolare.
    Fabio Quagliarella: 4 Pensa bene di risolvere i problemi con la sua ex squadra facendosi espellere.

    Marek Hamsik taglia la cresta

    Finale Coppa Italia pagelle Napoli

    Morgan De Sanctis: 7 Davanti a Prandelli mura quattro sassate bianconere blindando forse definitivamente un posto all’Europeo.
    Hugo Campagnaro: 7 Festeggia la prima convocazione in Nazionale con una prova maiuscola. Perfetto in difesa, semina il terrore anche nelle sortite offensive.
    Paolo Cannavaro: 6,5 Guida bene la difesa, anticipa spesso Borriello ed è bravo a far compattare la squadra durante la reazione bianconera.
    Salvatore Aronica: 6,5 Combatte con il coltello tra i denti facendo perder la pazienza a Quagliarella.
    Cristian Maggio: 6,5 Una spina nel fianco sull’out sinistro bianconero.
    Camillo Zuniga: 7 Corre per cinque ed è pericoloso anche in area bianconera.
    Gokhan Inler: 7,5 Un baluardo davanti alla difesa. Taglia e cuce il gioco che è una meraviglie
    Blerim Dzemaili: 7,5 Alla solita qualità abbina tanta corsa e grinta.
    Marek Hamsik: 8 Dovrà tagliare la cresta ma il gol è ancora una volta un gioiello di grande classe.
    Ezequiel Lavezzi: 7,5 Fischiato per il possibile addio ma prezioso per il Napoli come solo Maradona ha saputo esserlo.
    Edinson Cavani: 7 Freddo dal dischetto, corre sempre in aiuto a chiunque.
    Goran Pandev: 7 Si è ritagliato un bel posticino in questo Napoli merita assolutamente la conferma.
    Dossena e Britos: sv

  • Napoli, una festa attesa 22 anni

    Napoli, una festa attesa 22 anni

    Napoli fa festa. La vittoria in Coppa Italia contro la Juventus consegna agli azzurri il primo trofeo dopo un digiuno lungo 22 anni. Un’intera città si è riscoperta grande. Scene di pura gioia hanno invaso ogni vicolo del capoluogo campano. Da Roma a Napoli, il passo è stato breve. Quando ancora all’Olimpico i ragazzi di Mazzarri erano circondati dalla folla oceanica partenopea, a 200 km di distanza le urla dei tifosi facevano sobbalzare anche chi era all’oscuro di tutto ciò che stava succedendo. E’ passato quasi un quarto di secolo dall’ultimo trionfo in campionato del dream team guidato da Maradona, ma il film andato in scena questa notte non è stato diverso rispetto a quello girato nel ’90. Passato, presente e futuro, quale sarà il destino di questo Napoli?

    EMOZIONI AZZURRE – Tra creste rasate e lacrime argentine, trova spazio l’orgoglio del tecnico livornese. Un successo speciale, contro la nemica numero uno. Vittoria che arriva al termine di una stagione ricca di emozioni, forse superiori rispetto allo scorso anno, quando la qualificazione alla Champions League sembrava essere il punto più alto raggiunto da questa squadra. Nonostante sia arrivato solo il quinto posto in Serie A, il Napoli è riuscito a regalare notti indimenticabili ai suoi sostenitori. Il trionfo in Coppa Campioni contro il Manchester City, la serata di Villareal, l’incredibile successo con i Blues campioni d’Europa, e ora la conquista della Coppa Italia.

    ORGOGLIO – Per il tifoso napoletano battere la Juventus è sempre motivo di orgoglio. Negli ultimi anni in campionato Torino è stata spesso terra di conquista per la banda Mazzarri. Quest’anno l’affronto nel match di ritorno, quando allo Stadium i bianconeri intonarono O’ surdato nnamorato all’indirizzo degli ospiti in tono di scherno. Ieri la rivincita, la più bella, con cui la Vecchia Signora perde l’imbattibilità dopo una serie impressionante fatta registrare in questa stagione. Ad agosto Juventus e Napoli torneranno a sfidarsi, stavolta per la Supercoppa Italiana. Sarà ancora festa azzurra?

    NAPOLI, UNA FESTA ATTESA 22 ANNI
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    LE IMMAGINI DELLA FESTA DEL NAPOLI


  • Coppa Italia al Napoli, Juve perde finale e imbattibilità nell’ultima di Del Piero

    Coppa Italia al Napoli, Juve perde finale e imbattibilità nell’ultima di Del Piero

    Nel calcio c’è veramente poco di scontato. Lo ha scoperto il Milan perdendo da assoluta favorita lo scudetto, lo ha scoperto il Bayern Monaco vedendosi sfilare la Champions League da un mai domo Chelsea tra le mura amiche e lo ha scoperto questa sera la Juventus che da fresca Campione d’Italia e imbattuta trova la sconfitta contro un gagliardo Napoli rovinando in parte la festa di addio Alessandro Del Piero.

    Questa sera a scrivere una pagina importante nella storia è il Napoli che esattamente 22 anni dopo riporta la Coppa Italia nella città campana, battendo esattamente la stessa finalista di allora. Si tratta del primo trofeo per l’era De Laurentiis e della prima sconfitta per Antonio Conte che, a fine gara, non nasconderà di essere arrabbiato per la sconfitta.
    Lo stadio scelto per la finalissima è l’Olimpico di Roma che ha radunato oltre 64 mila tifosi equamente suddivisi per squadra. In tribuna d’onore anche il presidente del Senato Schifani sul prato, prima del fischio d’inizio, Arisa ad intonare a cappella l’inno di Mameli, Inno che verrà accompagnato dai fischi degli spalti, fischi duri e ignobili all’indomani di due tragedie come quelle che hanno colpito il nostro Paese nell’arco di tempo di meno di 24h l’una dall’altra.

    Parte subito forte il Napoli di Mazzarri che nei primi 10′ di gara aggredisce gli uomini di Conte. Ci prova per primo Zuniga a sorprendere Storari che, con un gran rifesso, mette fuori l’insidioso colpo di testa del difensore azzurro. Qualche minuto dopo è ancora il Napoli a rendersi pericoloso con Lavezzi il cui tiro in diagonale esce di poco a lato. I partenopei pressano i campioni d’Italia che, forse presi dai troppi festeggiamenti settimanali, non hanno dimostrato la stessa cattiveria e grinta delle ultime giornate di campionato. All’11’ minuto Cavani viene fermato per un fuorigioco le cui immagini alla moviola non ne chiariranno il dubbio.

    La prima reazione bianconera all’ottima organizzazione del Napoli si avrà il 18′ quando Marchisio sfiora la rete con un destro violento che De Sanctis manderà in calcio d’angolo. E’ l’ora per la Juve di giocare da Juve e guidati dai tocchi di un Del Piero meno incisivo rispetto alle ultime uscite e di un Pirlo che prova a mettere ordine a centrocampo, inizia l’assalto bianconero. Marchisio ancora prova a sfondare la difesa azzurra ma questa volta viene fermato in maniera poco lecita e goffa da Aronica. Per Brighi è tutto regolare ma l’arbitro, alla sua ultima direzione di gara, valuta erroneamente l’intervento e la Juve ha tutto da reclamare. Finisce sullo 0-0 il primo tempo e tutto sommato il risultato, nonostante il rigore netto negato, sembra il risultato più giusto.

    Il Napoli vince la Coppa Italia © Claudio Villa/Getty Images

    Al rientro dagli spogliatoi è ancora il Napoli più in partita rispetto gli avversari. La partita si fa più nervosa e Brighi, dal suo canto, non ne azzecca una di decisione scontentando entrambe le compagini. Su un’innocua rimessa laterale Bonucci si addormenta, Lavezzi punta la porta e Storari prova a fermarlo ma lo tocca in area. Per l’arbitro questa volta non ci sono dubbi, si tratta di rigore che el Matador Cavani non fallisce. E’ il tripudio per i 30 mila napoletani sugli spalti.
    Lo svantaggio porta Conte alla scelta di due cambi, fuori Del Piero, che così dice definitivamente addio alla Juventus, dentro Vucinic e fuori Lichtsteiner per Pepe. E’ proprio quest’ultimo a rendersi pericoloso al 32′ penetrando nell’area avversaria e concludendo con un sinistro e solo un miracolo di De Sanctis nega la gioia del gol. La Juventus si riversa tutta nella metà campo del Napoli che a questo punto altro non fa che cercare di arginare la rabbia degli avversari. Ci prova ancora la Juve questa volta con Bonucci che si traveste da attaccante ma il suo tiro finisce di poco a lato. Al 38’ però i Campioni d’Italia vedono definitivamente svanire il sogno di fare il double, il Napoli infatti trova l’occasione per il raddoppio. Pandev entrato al posto di Lavezzi si invola in contropiede e con un passaggio filtrante invita Hamsik a chiudere definitivamente il match. E’ 2-0 per il Napoli e la città vesuviana ormai è in festa. Il finale è segnato dall’espulsione di Quagliarella, da poco subentrato a Borriello, che, stuzzicato dalla solita irriverenza di Aronica, rifila una gomitata all’avversario. Lo Juventino accetta il cartellino senza protestare e, ancora una volta Aronica, tra i più fallosi del match, se la cava senza alcun cartellino.

    VIDEO JUVENTUS – NAPOLI 0-2

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  • Juve – Napoli finale di Coppa Italia. L’ultima di Del Piero in bianconero

    Juve – Napoli finale di Coppa Italia. L’ultima di Del Piero in bianconero

    Manca ormai poco all’ultimo appuntamento della stagione calcistica, la finale di Coppa Italia che vedrà difronte la Juventus fresca campione d’Italia e il Napoli classificata quinta in campionato. La gara è importante per le entrambe le due squadre che puntano a portare a casa il trofeo: il Napoli perché vinse l’ultima coppa (la supercoppa Italiana ai danni proprio dei bianconeri) 22 anni fa,  la Juventus invece vuole continuare a vincere e accoppiare la Coppa Italia (sarebbe il decimo trofeo e la prima squadra Italiana a riuscire nell’impresa) allo Scudetto, finendo la stagione da squadra imbattuta.

    Nel corso della competizione è stato più tortuoso il cammino per i Campioni d’Italia che ha incontrato ed eliminato Bologna, Roma e Milan, rispetto a quello dei Napoletani più agevole avendo incontrato Cesena, Inter e Siena.
    Nonostante le accuse lanciate  al mister Antonio Conte dal “pentito” Carobbio in merito allo scandalo del calcio scommesse, la società bianconera non vuole perdere la concentrazione evitando di tornare sull’argomento. Ciò che conta è chiudere in positivo la stagione 2011/2012, stagione che ha visto il ritorno alla vittoria della società “fraudata” da Calciopoli.

    Antonio Conte deve rinunciare a Chiellini infortunatosi nell’ultima di campionato contro l’Atalanta, al suo posto giocherà Caceres nel 3-5-2 mentre sulla corsia di sinistra Estigarribia dovrebbe sostituire l’altro infortunato, De Ceglie.  Il portiere sarà Storari che ha giocato tutta la competizione da titolare, mentre ad affiancare Vucinic sarà Alex Del Piero che giocherà la sua ultima gara in bianconero. E a proposito del Capitano dei bianconeri, la società ha deciso di omaggiare la sua bandiera con la maglia che la squadra indosserà stasera all’Olimpico, una maglia che avrà impresso uno scudetto speciale. Così la società ha spiegato in una nota ufficiale:

    Alessandro Del Piero © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    12 settembre 1993, 20 maggio 2012 due date, un unico amore. Quello che ha legato e legherà sempre Alessandro Del Piero e la Juventus. Le date sono quelle della prima partita del capitano in bianconero, quasi 19 anni fa, contro il Foggia e quella dell’ultima, domenica sera, contro il Napoli. Saranno impresse sulla patch che verrà cucita sulle maglie indossate dai giocatori durante la finale di Coppa Italia, insieme a una scritta, One Love. E’ così che la società e i compagni lo onoreranno: con un gesto semplice, ma che riassume nel modo migliore quanto Alex e la Juventus rappresentino uno per l’altra: 19 anni di un unico amore, scolpiti su un’unica maglia e nel cuore“.

    Il tecnico Mazzarri, che deve fare a meno soltanto dello squalificato Gargano, ha un solo dubbio da sciogliere ovvero quello che riguarda il reparto offensivo tra Lavezzi e Pandev, con l’argentino in vantaggio per far coppia con Cavani, mentre sulla fascia sinistra Dossena sembra essere preferito al colombiano Zuniga. Per il resto, solito assetto a cinque a centrocampo, con Dzemaili-Inler-Hamsik in mezzo e il recuperato Cannavaro al centro della retroguardia.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – NAPOLI

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Bonucci, Barzagli, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia; Vucinic, Del Piero.
    Panchina: Buffon, Marrone, Giaccherini, Pepe, Quagliarella, Borriello, Matri.
    Allenatore: Conte.

    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Dzemaili, Inler, Hamsik, Dossena; Cavani, Lavezzi.
    Panchina: Rosati, Britos, Fernandez, Zuniga, Ammendola, Vargas, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.

  • Finale Coppa Italia, chiave tattica Juventus – Napoli

    Finale Coppa Italia, chiave tattica Juventus – Napoli

    Domani sera, allo stadio Olimpico di Roma, Juventus Napoli daranno vita alla finale di Coppa Italia. Da una parte i neo campioni d’Italia, pronti a bissare il successo anche nella competizione nazionale, dall’altra parte gli “azzurri di Walter Mazzarri, altalenanti in questa parte finale di stagione.

    La Juventus di Conte, come abbiamo potuto osservare in questa stagione, fa della corsa, tenacia e dinamismo le sue arme migliori. Nonostante l’assenza di un grande bomber, la Juventus vanta un pacchetto offensivo di tutto rispetto, basti pensare che nel corso di questo campionato i bianconeri hanno mandato in goal ben 20 uomini. Da ciò che abbiamo potuto osservare, i bianconeri hanno in Vucinic il loro massimo esponente di qualità e fantasia, basti pensare al goal qualificazione contro il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Per “alzare” al cielo questa Coppa Italia, ci sarà sicuramante bisogno non solo del suo estro e delle sue giocate, ma della collaborazione di tutti.

    Passiamo al Napoli. I partenopei hanno il vantaggio di essere un gruppo assortito già da due anni e mezzo . Mazzarri ha creato una macchina da guerra devastante, fatta di grinta, cuore, ma anche di tanta qualità. La stagione era iniziata nei migliore dei modi per gli “azzurri”, sorprendentemente secondi nel girone di Champions League. Solo un grande Chelsea, agli ottavi di finale, è riuscito a spegnere i sogni europei di questo Napoli.

    Juventus – Napoli © Marco Luzzani/Getty Images

    Per Lavezzi e compagni, la Tim Cup è un’occasione per riassaporare il gusto della “vittoria” che manca oramai a Napoli dai tempi di Maradona. Il fiore all’occhiello di questa squadra si sa, è rappresentato da i “tre tenori”, Hamsik, Lavezzi, Cavani. Un tridente d’attacco capace di far innamorare non solo i tifosi partenopei, ma anche moltissime squadre Europee. Nonostante il “Pocho” sia in rotta di collisione con società e tifosi, darà sicuramente un contributo fondamentale ai partenopei.

    Le Chiavi del Match:

    Se la Juventus riuscirà a far girar palla lungo la linea mediana per poi proporre le solite imbucate offensive, sarà dura per i partenopei riuscire ad arginare la mole di gioco bianconera. Il Napoli, dal canto suo, dovrà cercare di limitare l’estro di Pirlo e puntare tutto sulle solite ripartenze in contropiede. Occhio a Cavani e all’assenza di Chiellini, la quale potrebbe giocare un ruolo fondamentale nell’evolversi del match.

     

  • Moratti e Zanetti criticano la terza stella

    Moratti e Zanetti criticano la terza stella

    Calciomercato, Conte implicato nel filone di calcioscommesse, finale di Coppa Italia, terza stella, Del Piero via dalla Juve e potremmo continuare per ore e ore. In questi giorni di qualunque cosa si parli, c’è sempre la Juventus come unico filo conduttore e come potrebbe essere altrimenti se non per il fatto che dopo anni bui la Vecchia Signora è tornata campione e l’ha fatto da vera squadra grazie ad un’organizzazione di gioco ed un’unione di intenti fuori dal comune.

    Soffermandoci sulla questione terza stella nella giornata odierna, a margine della presentazione della crociera nerazzurra 2013, ha parlato ad Appiano Gentile il capitano nerazzurro Javier Zanetti e a chi gli chiedeva un parere sulla questione terza stella ecco come risponde il 38enne argentino: “Se son contenti la mettano pure. Tutti sappiamo come sono andate le cose, ognuno nella sua coscienza sa cosa bisogna fare. Comunque ripeto i miei complimenti alla Juve per il campionato che ha vinto”.

    Massimo Moratti © Paolo Bruno/GettyImages

    Nella giornata di ieri anche il presidente nerazzurro Massimo Moratti ha detto la sua in merito: “Se la Juventus metterà la terza stella sulla maglia ci sarà una grande fantasia da parte di ogni squadra, come è fantasia la loro. Ognuno potrà fare quello che vuole”.

    Tra 48 ore ci sarà l’ultimo atto di una stagione perfetta nella quale la squadra di Antonio Conte non ha mai incassato una battuta d’arresto. La finale di Coppa Italia contro il Napoli, in programma domenica sera allo stadio Olimpico di Roma, potrebbe consolidare l’egemonia bianconera nell’ambito nazionale. Per la Juventus vincere la coppa nazionale vorrebbe dire anche vincerla per la decima volta con conseguente esposizione della stella d’argento, che rappresenta l’unica terza stella che sarà possibile esporre sulle maglie bianconere nella prossima stagione. Le sentenze d’altronde non lasciano scampo a voli pindarici e non possono essere stravolte se non da chi è chiamato a farlo. Con buona pace del popolo juventino che nel prossimo futuro saprà certamente conquistare la terza stella sul campo e onestamente.

  • Il Questore di Roma minaccia di far saltare Juve – Napoli

    Il Questore di Roma minaccia di far saltare Juve – Napoli

    Ancora polemiche sulla finale di Coppa Italia in programma domenica sera a Roma tra Juventus e Napoli. E ancora una volta non si tratta di schermaglie tra le due società, bensì di questioni extracalcistiche. Stavolta ad innescare le polemiche è il Questore di Roma Francesco Tagliente, il quale in un fax inviato al Viminale, al Prefetto di Roma, al Campidoglio e all’Atac, l’azienda che si occupa del trasporto urbano nella Capitale, ha minacciato di far saltare la gara nel caso in cui proprio quest’ultima non metterà a disposizione le proprie navette nella giornata di domenica.

    O l’Atac fornisce le navette per i tifosi che andranno alla finale di Coppa Italia o non ci sono le condizioni per far disputare la partita. Bisogna – si legge nel fax – assicurare la gestione della sicurezza in occasione della gara Juventus – Napoli”. Determinato dunque il Questore, che prima di inviare il fax ha cercato, invano, soluzioni alternative. “Sentiti i rappresentanti delle Forze di Polizia, Amministrazioni, Enti ed Aziende circa eventuali ipotesi alternative che possano consentire in condizioni di sicurezza, in assenza di navette, un afflusso e deflusso dei tifosi, non è stato possibile individuare soluzioni idonee” si legge nella nota. In chiusura quindi la stilettata. “Si prega di valutare l’opportunità di adottare un provvedimento interdittivo dello svolgimento dell’incontro di calcio per carenza di condizioni di sicurezza”.

    Insomma si teme che si possa creare del caos nella Capitale in un week end piuttosto intenso considerando anche che si stanno svolgendo gli Internazionali d’Italia di tennis e che comunque l’Olimpico sarà tutto esaurito, con tantissimi tifosi napoletani provenienti dalla vicina Campania e supporters bianconeri che arriveranno da ogni parte d’Italia. Certo è che con i problemi e le polemiche scaturite quest’anno, dalla prossima stagione ci sarà più di un dubbio nell’assegnare, già da inizio stagione, la finale della competizione alla città di Roma.

  • Marchisio e lo “scudetto di tutti” pensando alla Coppa Italia

    Marchisio e lo “scudetto di tutti” pensando alla Coppa Italia

    Il tempo dei festeggiamenti scudetto è già archiviato in casa Juventus – almeno per ora – considerando che ieri la squadra è tornata a Vinovo per preparare la finale di Coppa Italia in programma allo stadio Olimpico di Roma domenica sera contro il Napoli: obiettivo “double”, dunque, per chiudere al meglio un’annata straordinaria e renderla super, per salutare ancora una volta il Capitano con un trofeo da alzare al cielo. Tutti questi sono i temi della finale dell’Olimpico in casa bianconera, ma anche la fame di Conte che, di certo, non si sazia solo con la vittoria del campionato, considerando che il tecnico ha ridato all’ambiente la mentalità giusta per vincere, dopo tanti anni di digiuno, facendo leva proprio su “quel fuoco e quella voglia che ci hanno portato a compiere questo percorso che è iniziato con lo scudetto ma che vogliamo portare avanti con la Coppa Italia”.

    Questa l’analisi compiuta da uno dei maggiori protagonisti del campionato bianconero, Claudio Marchisio, già proiettato alla finalissima di domenica, di cui sottolinea la temibilità dell’avversario partenopeo, rimarcando la difficoltà delle partite disputate in campionato contro la squadra di Walter Mazzarri, sia nella gara di andata che di ritorno, definendo le due gare contro gli azzurri “due periodi importanti del nostro campionato”: all’andata il centrocampista osservò la gara dalla tribuna, percependo la difficoltà del match, che poi terminò con un rocambolesco pareggio, mentre al ritorno – allo Juventus Stadium lo scorso 1 Aprile – osservò dal campo la vittoria bianconera, che segnò un passo fondamentale verso l’obiettivo finale.

    Claudio Marchisio con la coppa © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La serata di domenica sarà, dunque, un match da vivere appieno, ma con la consapevolezza delle difficoltà che potrà riservare, data la forza degli avversari e le loro motivazioni in campo; pertanto, la Juventus dovrà puntare ancora una volta sulle sue caratteristiche migliori, ossia la voglia di vincere, la solidità del gruppo ed il gioco, le tre “chiavi di volta” della stagione bianconera, che ha avuto diverse impronte, come lo stesso Marchisio ricorda nell’intervista rilasciata a Sky, sottolineando, in particolare, il contributo di coloro che hanno avuto meno visibilità, ma che sono stati comunque determinanti ed “impressionanti” secondo il centrocampista bianconero. In particolare, gli arrivi del mercato di Gennaio, Marco Borriello (in gol a Cesena) e Martin Caceres (determinante proprio nelle gare di coppa Italia), ma anche Emanuele Giaccherini, rivelatosi duttile e prezioso quando è stato chiamato in causa, ed il giovane Marrone, che ha trovato il gol nella passerella finale contro l’Atalanta mostrando ottime prospettive future.

    Se quello della Juve è stato lo “scudetto di tutti”, secondo il “Principino”, il merito è anche loro, così come è stato fondamentale il contributo “delle persone che ci hanno sempre dato una grossa mano, che hanno fatto sì che non ci mancasse nulla, dimostrando grande amore nei nostri confronti”.
    Il percorso intrapreso è appena cominciato e merita di essere portato avanti, aprendo un ciclo – in accordo con quanto sostenuto dal compagno di reparto Andrea Pirlo – e puntando a rinforzarsi anno dopo anno, per competere al livello delle più grandi, considerando il ritorno della Juventus nell’Europa che conta, ossia la Champions League.