Tag: Coppa America

  • Paraguay-Venezuela finisce in rissa. Video

    Paraguay-Venezuela finisce in rissa. Video

    Manca lo spettacolo alla Coppa America ma come da consuetudine non mancano le botte. Il Match tra Paraguay e Venezuela vintp dall’Albiroja ai calci di rigore regala una poco edificante appendice nel finale con gli organici delle due selezioni che trasformano il campo da gioco in un ring di battaglia dandosele di santa ragione e costringendo le forze dell’ordine al massiccio intervento.

    © Rodrigo Arangua/Getty Images
    Pare che alla base dello scontro ci sia l’eccessivo sfottò dei giocatori del Paraguay verso quelli del Venezuela ma sopratutto verso i supporter avversari sugli spalti. Guarda le immagini [jwplayer config=”180s” mediaid=”89428″]

  • Paraguay, vince il catenaccio. Venezuela, che rimpianti

    Paraguay, vince il catenaccio. Venezuela, che rimpianti

    Il Paraguay è in finale. L’undici di Martino senza vincere nemmeno una partita e con un tattica assolutamente difensivista riesce a centrare un storico traguardo cambiando però gli stereotipi di calcio mondiale che ha sempre abbinato alle squadre del sudamerica gol e spettacolo.

    © Rodrigo Arangua/Getty Images
    La piccola Venezuela è stata sfortunatissima colpendo tre legni e trovando un Villar ancora una volta in vena di miracoli. I tempi regolamentari nonostante qualche buona occasione è terminata senza reti, l’undici di Farias nei supplementari complice anche l’espulsione di Santana ha provato a metter sotto assedio il Paraguay colpendo altri due legni. Dal dischetto i paraguaiani si dimostrano cecchini infallibili segnando tutti i rigori, mentre Villar blocca la conclusione di Lucena regalando la finale di domenica ai suoi contro l’Uruguay. La partita, come spesso succede in sudamerica, è finita in rissa con una lotta tutti contro tutti indecorosa per una semifinale di Coppa America. [jwplayer config=”240s” mediaid=”89397″]

  • Uruguay-Peru 2-0, le magie di Suarez. Video

    Uruguay-Peru 2-0, le magie di Suarez. Video

    L’Uruguay di Tabarez è la prima finalista, questa volta il peso di favorita è stato rispettato e la Celeste grazie al Luis Suarez, suo bomber più prolifico supera il pur sorprendente Peru raggiungendo la finale.

    © Juan Mabromata/Getty Images
    La partita è stata decisa in avvia di ripresa dalla doppietta del bomber del Liverpool e dalla sapiente regia di Forlan sempre più motivatore e allenatore in campo della squadra. [jwplayer config=”180s” mediaid=”89247″]

  • Doppio Suarez, Peru ko. L’Uruguay vola in finale

    Doppio Suarez, Peru ko. L’Uruguay vola in finale

    La Coppa America nei quarti, ma anche la fase a gironi, aveva fatto le fortune degli scommettitori più arditi regalando sorprese su sorprese disattendendo di fatto i pronostici della vigilia. Dopo l’eliminazione di Argentina e Brasile lo scomodo ruolo di protagonista è andato di diritto all’Uruguay di Tabarez.

    © Sergio Goya/Getty Images
    La Celeste dopo il quarto posto in Sudafrica conferma quanto di esser l’organico più competitivo del Sudamerica centrando la finale avendo quindi la possibilità di staccare l’Argentina in testa alla classifica di più titoli conseguiti. L’undici di Tabarez è un mix interessante tra qualità e concretezza, senza fronzoli in difesa, l’Uruguay con l’assenza di Cavani pur perdendo una potenziale bocca di fuoco è ancora più coperta e difficile da metter in difficoltà. La partita con il Peru è stata tattica e senza acuti importanti per quasi un ora con le due squadre eccessivamente timorose. La svolta alla partita arriva nel primo quartod’ora del secondo tempo grazie alla straordinaria intesa tra Forlan (stranamente ancora a secco) e Suarez. Il bomber dei Sottomarini propizia la prima rete con una bomba non trattenuta da Fernandez sulla cui respinta arriva Suarez. Lo stesso attaccante del Liverpool raddoppia dopo pochi minuti evitando di fatto la reazione del Peru. L’Uruguay vola in finale e aspetta il match tra Paraguay e Venezuela di questa notte per sapere chi sarà la rivale. Il Peru di Makarian paga forse un atteggiamento troppo difensivista, nel finale di gara è stato espulso il viola Vargas.

  • Inter a Pechino senza i sudamericani

    Inter a Pechino senza i sudamericani

    L’uscita di scena prematura di Brasile e Argentina se ha mandato nella disperazione tifosi e giocatori non può che far piacere ai club. I giocatori, infatti, avranno più tempo per riposare o comunque torneranno prima a disposizione dei propri allenatori per preparare la nuova stagione.

    © Pablo Porciuncula/Getty Images
    In casa Milan ad esempio Yepes, Thiago Silva, Robinho e Pato rientreranno il 25 luglio aggregandosi al gruppo rossonero prima dell’Audi Cup in modo da preparare la trasferta di Pechino contro i cugini nerazzurri del 5 agosto. Come i rossoneri, anche Real Madrid e Barcellona avranno a disposizione le tante stelle sudamericane per prerare la Coppa spagnola in programma il 14 e il 17 agosto. Chi invece non cambia i suoi programmi è l’Inter con Gasperini che concederà, di comune accordo con la società, il riposo a Julio Cesar, Maicon, Lucio, Cambiasso, Milito e capitan Zanetti fino al 6 agosto decidendo di non puntare su di loro nel primo impegno stagionale. Obiettivamente la decisione è condivisibile ma affrontare il Milan senza giocatori cardine e sopratutto senza il capitano può esser una decisione rischiosissima che può compromettere l’intera stagione. Voi che ne pensate? Forse l’Inter non dà grosso peso alla Supercoppa preferendo far riposare i suoi giocatori per impegni più probanti.

  • Argentina, Lippi sostituirà Batista?

    Argentina, Lippi sostituirà Batista?

    L’Argentina doveva vincere la Coppa America per tantissimi motivi il principale forse per la presenza in squadra di Lionel Messi, il più grande giocatore dell’ultimo decennio, l’unico a potersi assurgere a sua maestà Diego Armando Maradona.

    © Oliver Morin/Getty Images
    La rassegna organizzata in patria doveva esser la ghiotta occasione per riportare l’Albiceleste a vincere un titolo che manca oramai da diverso tempo. Sembra oramai scontato l’allontamento in panchina di Batista e mentre i tifosi invocano un ritorno di Diego Armando Maradona prende quota il nome di Marcello Lippi. Il tecnico Campione del Mondo è alla ricerca di un progetto allettante che gli permetta di rimettersi in gioco e proprio qualche settimana fa aveva annunciato la possibilità di guidare una nazionale per preparare i Mondiali di Brasile 2014. L’Argentina sarebbe un’idea suggestiva e di primo piano e forse servirebbe a metter da parte le continue diatribe in seno alla federazione superando con una figura esterna le fazioni creatasi all’interno.

  • Incredibile, sbaglia 4 rigori su 4. Video

    Incredibile, sbaglia 4 rigori su 4. Video

    Quando si pensa alla squadra brasiliana viene subito in mente, lo spettacolo, l’elevato numero di giocolieri, la facilità di trovare la via della rete grazie a regole sopraffine. Questa notte Neymar e compagni dopo aver fatto i conti con un Villar, portiere del Paraguay, in versione superman hanno saggiato la difficoltà di andare in rete quando la sorte è avversa.

    © Daniel Garcia/Getty Images
    Se i 120′ infatti sono finiti sullo 0-0 è difficile immaginare che il Brasile non riesca a metter a segno nemmeno un tiro dal dischetto nella roulette russa dei rigori. Da Elano, entrato proprio per calciare il rigore, per passare al rossonero Thiago Silva fino all’ex bomber del Lione Fred. Una brutta figura che però ha delle attenuanti nel campo, davvero imbarazzante, e nell’errore di due giocatori paraguaiani. [jwplayer config=”180s” mediaid=”88785″]

  • Larissa Riquelme strip per il Paraguay e body painting per il Brasile

    IL Paraguay con una partita di sacrificio riesce a superare il Brasile aumentando i sogni di vittoria finale. Ad infiammare il popolo biancorosso ci pensa ulteriormente Larissa Riquelme oramai ribattezzata talismano per il Paraguay e pronta a regalre uno striptease ai suoi connazionali qualora si avverasse il sogno di vittoria.

    Larissa Riquelme
    Larissa Riquelme

    Ma per la prorompente paraguaina le occasioni di mettersi in mostra non finiscono mai, sembra infatti che presto, per consolare i tifosi brasiliani delusi dall’eliminazione farà un body painting al Maracanà.

  • Da Aguero a Sanchez, finita la Coppa America si apre il mercato

    Da Aguero a Sanchez, finita la Coppa America si apre il mercato

    Gli agenti di mercato paventavano nella fine della Coppa America il momento clou del calciomercato con le big pronte, finalmente, ad ufficilizzare i colpi in vista della prossima stagione. Ma come abbiamo avuto modo di dire l’imprevista e prematura dipartita delle squadre più accreditate delle vittoria finale permetterà il prematuro inizio della fase calda del calciomercato.

    Tutto si muove intorno al futuro di Alexis Sanchez e Sergio Aguero . Il Nino Maravilla voleva impressionare con il suo Cile ma la missione argentina è finita mestamente per mano del Venezuela di Farias, ma è pronto al “premio consolazione” trasferendosi al Barcellona dei miracoli. L’arrivo di Sanchez oltretutto sbloccherebbe Bojan alla Roma.

    Dal movimento di questi attaccanti dipenderà poi l’esito di tutto il mercato con le nostre italiane pronte a prender gli scarti delle big d’Europa sperando di aver fatto comunque un buon affare.
    Per un talento che arriva nella Liga un altro dovrebbe esser pronto a fare le valigia, il Kun Aguero, per mesi pallino della Juve e di Marotta sembra oramai destinato a rimpolpare l’attacco del Manchester City prendendo il posto dell’Apache Tevez in predicato di trasferimento con l’Inter interessatissima.

    In procinto di infiammare il mercato ci sono poi Javier Pastore, Arturo Vidal, i piccoli brasiliani Neymar e Ganso. Insomma dopo tante chiacchere aspettiamoci settimane intense e piene di colpi di scena.

  • Venezuela, la sorpresa più grande

    Venezuela, la sorpresa più grande

    In linea di massima, nonostante pathos ed incertezze, nel mondo del calcio a vincere sono sempre gli organici più blasonati, le squadre più attrezzate, i team migliori. Succede però, pochissime volte, che una rassegna diventi momento di rivincita di chi è da sempre chiamato al ruolo di comparsa.

    © Ronaldo Schemidt/Getty Images
    Nel 2004 a strabiliare tutti fu la piccola Grecia di Otto Rehhagel capace di metter in fila tutti fino a raggiungere l’oro nella finalissima contro i padroni di casa del Portogallo. In Coppa America, se è possibile, si sta assistendo ad un miracolo ancora più grande, dopo i colpi di scena con le eliminazioni delle quotate Argentina e Brasile questa notte è stato il Venezuela a compiere il più grosso miracolo della sua storia superando il quotato Cile scrivendo cosi per la prima volta il suo nome tra le prime quattro di una rassegna. Il Venezuela, per capirci, fino a qualche tempo fa era considerato alla stregua di Cipro o Malta, o delle piccole Isole Far Oer, soltanto tre vittorie nelle 53 presenze in Coppa America e da sempre con un ruolo di vittima sacrificale. Con queste premesse è facile intuire l’impresa dei Vinotinto caricati e convinti dallo stratega Farias e capaci di qualificarsi come seconda per differenza reti in un girone con Brasile e Paraguay e di compiere l’impresa superando con merito ed un pizzico di fortuna il Cile di Sanchez. L’undici di Borghi ha forse avuto il demerito di sottovalutare il Venezuela regalando completamente il primo tempo e limitandosi nella ripresa ad attaccare fino al gol del pari per poi scioglersi e mostrare il fianco ai Vinotinto. GLi eroi nazionali da ieri sera hanno il nome dei difensori Vizcarrondo e Cichero autori delle reti qualificazione.