Le vacanze sono finite da un pezzo e tra poco più di venti giorni la Serie A riapre i battenti per dar il via alla nuova stagione ricca di buoni propositi e di un campionato ancora più livellato dove almeno sei squadre hanno le credenziali per lottare per il titolo. Ma a render incerta l’attesa è ancora l’annoso problema del rinnovo contrattuale, l’Assocalciatori, per bocca del suo presidente Tommasi, ha annunciato la linea dura sin dall’avvio promuovendo uno sciopero alla prima gionata se non arriverà la firma definitiva.
“E’ necessario che venga firmato -dice Tommasi- l’accordo relativo al contratto collettivo prima dell’inizio dei campionati di serie A e serie B, altrimenti sono fortemente a rischio. Non si tratta di soldi, ma semplicemente della necessità che vengano messi nero su bianco i diritti dei giocatori. E’ un concetto che trova conforto anche nel pensiero del presidente della Figc ed in quello del 90% dei calciatori che sono stato a trovare in ritiro”. La serrata non può che provocare disagi alla Lega Calcio per un calendario già fitto d’impegni e con l’Europeo in prgramma l’estate prossimo non troppo suscettibile a cambiamenti.
Il presidente dell’ Assocalciatori, l’ex centrocampista della Roma e della Nazionale, Damiano Tommasi esprime il suo dissenso nei confronti della Lega di serie A per la vicenda legata al contratto collettivo dei calciatori. legaseriea.it Secondo Damiano Tommasi, infatti, la Lega Serie A non avrebbe rispettato gli impegni presi con l’Assocalciatori e con il presidente Federale Abete discussi lo scorso mese di dicembre. In particolare, Damiano Tommasi ha rivelato che tali difficoltà sono legate al fatto che l’Aic avrebbe firmato il contratto, mentre la Lega non lo avrebbe fatto, a causa di divergenze interne all’ Assemblea stessa. Giancarlo Abete, presidente della Figc, però, ha voluto replicare alle dichiarazioni del presidente dell’Aic sostenendo che l’ Assemblea della Lega serie A ha individuato solo alcuni aggiustamenti e, pertanto, non è appropriato parlare di “passi indietro” sull’ accordo. Due versioni leggermente contrastanti sulla vicenda ma quel che è certo, è che la definizione dell’ accordo collettivo non è giunta ancora in dirittura d’arrivo.
Il contratto collettivo dei calciatori sta diventando realtà. Dopo la delega ricevuta dal presidente in carica dell’ Aic, Damiano Tommasi, il presidente onorario dell’ Assocalciatori, oltre che storico protagonista di battaglie epocali per il Sindacato, Sergio Campana, nella giornata di ieri ha annunciato la firma – da parte sua in rappresentanza dell’Aic – del contratto collettivo, che ora dovrà essere controfirmato da Maurizio Beretta, presidente della Lega Serie A.
Non dovrebbero esserci sorprese negative a proposito della firma da parte di Maurizio Beretta, anche perchè il presidente della Lega ha voluto sottolineare come questo contratto collettivo sia “soddisfacente”: “Ci soddisfa, rispecchia l’accordo di massima raggiunto a dicembre e contiene innovazioni importanti”.
Il giorno della controfirma da parte della Lega di Serie A dovrebbe essere, dunque, il prossimo 6 Giugno, quando la Lega discuterà e valuterà ulteriormente il contratto nel corso dell’Assemblea.
L’ultima questione da risolvere è quella relativa all’ articolo 7, che concerne gli allenamenti separati, ma anche per tale punto si prospetta a breve una soluzione, poichè il presidente della Ferdercalcio Giancarlo Abete ha preso l’ impegno di presentare una proposta in tempi brevi, che possa essere gradita sia all’Aic sia alla Legacalcio, al fine di modificarlo. Anche per questo, Claudio Lotito, consigliere federale oltre che presidente della Lazio, assicura un accordo definitivo in tempi brevi.
Anche nell’ ultimo incontro, tenutosi in giornata tra le parti in causa, non sembra esservi schiarita all’ orizzonte della stipula del contratto collettivo dei calciatori e lo sciopero è ormai situazione molto vicino alla realtà.
Infatti entrambe le parti, rappresentate dal segretario generale dell’ AIC Gianni Grazioli e dal Presidente della Lega Serie A Beretta, restano ferme sui propri punti e l’ ultimo tentativo per scongiurare il tanto temuto sciopero, verrà effettuato dalla Federcalcio.
“Lo sciopero resta dietro l’angolo e il 30 novembre prenderemo le nostre decisioni”. Così Gianni Grazioli, segretario generale dell’AIC, dopo l’incontro avuto oggi con il Presidente della Lega Serie A Beretta e il Presidente federale Abete. “La federcalcio – ha precisato Grazioli – vuol fare un ultimo tentativo ed entro la fine della settimana ci proporrà un accordo sugli otto punti di cui si è molto discusso dall’inizio delle trattative, osserveremo con attenzione il documento che ci sottoporrà Abete, ma restiamo contrari sui fuori rosa e sui trasferimenti obbligatori”.
Con molta probabilità, quindi, il 30 novembre verrà indicata la data dello sciopero salvo miracoli da parte di Abete, presidente della FIGC.