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  • Juventus, inizia l’era Zaccheroni: “Bisogna voltare pagina, mi piacciono le sfide”

    Dopo aver diretto il primo allenamento al centro sportivo di Vinovo, Alberto Zaccheroni si presenta alla stampa da nuovo allenatore della Juventus. L’ex tecnico, tra le altre, di Milan, Inter e Torino subentra a Ciro Ferrara per traghettare fino a fine stagione la squadra bianconera per una pronta risalita in classifica e con l’obiettivo di centrare un posto in Champions League.
    Di seguito le dichiarazioni in conferenza stampa di Zaccheroni:

    È giusto voltare pagina: riconosco il lavoro precedente, perchè la Juve ha proposto un calcio vincente, ma non conosco caratterialmente la squadra. Mi piacciono le sfide, parte un ciclo nuovo. Porterò i miei accorgimenti, ma soprattutto sono convinto di riuscire a vincere questa sfida. L’organico è molto importante e non so quante squadre siano superiori alla Juve. Parto con grande determinazione e proverò a trasmettere questa mia voglia anche ai ragazzi. Se i ragazzi acquisiscono la convinzione degli obiettivi che possono raggiungere, arriveremo lontani. Qui c’è tanto talento. Alla squadra chiederò la disponibilità a metteremi a disposizione tutto questo talento.
    risultati non li aspettiamo ma dobbiamo andarli a prendere. Perchè darsi degli obiettivi? Prima riprendiamo la strada maestra e in base a quanto tempo impiegheremo a raddrizzare la stagione, poi potremo fissare dei traguardi da raggiungere.
    Ho incontrato Ferrara con grande piacere. Sono stato contento di aver parlato con lui e del fatto che lui abbia potuto salutare la squadra.
    Ho avuto una sola squadra di grande livello, il Milan, e questa Juve si avvicina molto.
    Ho accettato l’incarico con grande entusiasmo. Per me è un motivo di orgoglio essere qui. La Juventus è un top club. Andare a fare l’allenatore e sedersi sulla panchina della Juventus è il massimo. Il mio obiettivo? Vorrei mettere in difficoltà i dirigenti e provare a convincerli a tenermi anche oltre il prossimo 30 giugno
    “.

  • Mourinho non parla, annullata la conferenza stampa

    Se da un lato Ferrara si presenta ai giornalisti aggressivo più che mai, dall’altra parte della barricata sponda Inter, Josè Mourinho continua il suo “sciopero” nei confronti della stampa e, in accordo con la società, ha deciso di non presentarsi al confronto con i giornalisti, ne lui e ne il suo vice Baresi.
    Mourinho non sarà in panchina per la sfida contro l’Atalanta perchè squalificato e ricordiamo che non si presentò neanche nel dopo gara di Juventus – Inter terminata 2-1 per i bianconeri mentre mercoledì dopo la vittoria e conseguente qualificazione in Champions League ha rilasciato l’intervista solo ad una parte della stampa perchè obbligato dalla Uefa.

  • Ferrara all’attacco: “Basta con le critiche prevenute. Voglio una reazione immediata”

    Dopo la pesante sconfitta contro il Bayern Monaco che è costata l’eliminazione dalla Champions League, Ferrara si presenta nella consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Bari nervoso e aggressivo, una novità per i giornalisti che non erano abituati a vederlo con tale atteggiamento.
    Al tecnico non sono andate proprio giù le nomination per la sua successione sulla panchina bianconera (Mancini, Gasperini etc etc), ammettendo di non aver mai pensato a dimettersi dall’incarico e dichiarando di essere stufo delle critiche prevenute piovutegli addosso in tutti questi mesi da quando siede sulla panchina della Juventus:

    Le persone forti e intelligenti devono reagire. Ho sempre detto, nel bene e nel male, che bisogna andare avanti. Sopportare le critiche, rifiutare quelle prevenute o cattive e respingerle al mittente. Il resto ci sta tutto, dopo l’eliminazione non possiamo pretendere di essere elogiati. Anche all’inizio di questo campionato, nonostante le 4 vittorie di fila, si è sempre parlato delle occasioni concesse ai nostri avversari. Tutto questo non mi torna. Abbiamo giocato delle ottime partite, ma spesso si è parlato di quello che abbiamo rischiato. Da giocatore ne ho vissute di sconfitte brucianti. Non ci sarà nessuna revisione tattica, non cambio.
    Ci sono critiche costruttive e giuste dopo l’eliminazione. Ma anche chi va un pò più sul pesante, questo gioco non mi piace. Sto tranquillo finche rispedirò tutto al mittente, il libro nero l’ho aperto già da un pò. Le critiche le dobbiamo accettare, non tutte, perchè è inevitabile che sia così. Se mi sento come Ranieri l’anno scorso? Passiamo alla prossima domanda. Si è scritto e parlato anche troppo di modulo, mi sono anche rotto un pò. Se la squadra non fa quello che chiedo io? In alcune partite abbiamo incontrato difficoltà, possiamo fare meglio.
    La Champions? Sappiamo di aver sbagliato la partita contro il Bayern, forse sarebbe stata difficile da vincere visto che ci sono squadre più attrezzate di noi. Ma senza dubbio potevamo passare il turno, non abbiamo fatto cio’ che dovevamo. Ci prendiamo le mazzate e andiamo avanti. È in questi momenti che bisogna reagire, bisogna avere coraggio. Ho una rosa consapevole di cosa vuol dire giocare alla Juve. Non credo che ci siano stati giocatori che avevano paura contro il Bayern. Essere usciti è il fastidio più grande, il modo non ha aiutato.
    La società? Mi ha difeso. Non avevo dubbi, l’ho detto anche in altri momenti. Sento fortemente la stima e l’apprezzamento del mio lavoro da parte della dirigenza. Sappiamo che sono un allenatore alle prime armi e ho bisogno di crescere. Mi rendo conto che non c’è molto tempo a disposizione quindi devo crescere in fretta. Non ho fatto richieste per il mercato di gennaio. E non ho mai pensato di dimettermi, non ci penso. Non mi sento in bilico.
    Gol subiti su calci piazzati? Ne abbiamo presi troppi ultimamente. Non ha nulla a che vedere con la corsa o col modulo, ma serve solo maggiore attenzione. Poche scuse o alibi, lì dobbiamo assolutamente migliorare. I brasiliani hanno deluso? Siamo coinvolti tutti allo stesso modo, me compreso. Anche loro devono migliorare. Cosa chiedo ai giocatori? Penso che ognuno di noi conosca la situazione e il momento. Non dovrò parlare tanto.
    I prossimi impegni di campionato? Ci giochiamo qualcosa di importante tutti i giorni, sarà così anche in queste due settimane contro Bari e Catania. Siamo consapevoli ma sereni. Il Bari è una squadra agile, brava in difesa e veloce in attacco. Se avremo la stessa umiltà del Bari e la stessa intensità possiamo fare bene. Due partite decisive? Sono tutte importanti e decisive, sempre
    “.

  • Torna la Serie A, in campo Juve e Inter. Si rinnova la sfida a distanza tra Mourinho e Ferrara

    Torna la Serie A, in campo Juve e Inter. Si rinnova la sfida a distanza tra Mourinho e Ferrara

    Ciro FerraraDopo la sosta obbligata per dare spazio alle ultime partite di qualificazioni ai prossimi Mondiali, domani riparte la Serie A con gli anticipi delle due antagoniste per eccellenza che stanno lottando per la testa della classifica (senza nulla togliere alla Sampdoria): la prima a scendere in campo sarà la Juventus che affronterà la Fiorentina nella sfida delle 18 mentre in serata toccherà all’Inter che sarà impegnata nella difficile trasferta di Genova contro il Genoa.
    Ferrara ritrova il lungodegente e perno del centrocampo bianconero Sissoko, fermo ai box da 7 mesi e voglioso di tornare a calpestare l’erba dei campi di gioco. Il centrocampista maliano si siederà in panchina e non è escluso un suo utilizzo durante la partita. In difesa Cannavaro dovrebbe partire titolare dal primo minuto e guiderà la retroguardia bianconera insieme a Chiellini; sugli esterni Grygera e Grosso.
    A centrocampo oltre a Felipe Melo (criticato nei giorni scorsi per le ultime prestazioni sottotono) e Camoranesi ci saranno Poulsen e Diego, alla ricerca della migliore forma e desideroso di dimostrare quanto vale e di essere adatto al nostro campionato.
    Il reparto avanzato sarà formato dalla coppia Iaquinta-Trezeguet con la bocciatura di Amauri che partirà dalla panchina in attesa di trovare la migliore condizione psico-fisica.

    Questo quanto detto nella consueta conferenza stampa da Ferrara:

    Altro che Palermo, domani vedrete la vera Juventus. Domani sara’ un’altra storia. Abbiamo parlato della sconfitta subita due settimane fa, abbiamo discusso degli errori commessi e ora vogliamo dimenticare una gara negativa. Vogliamo tornare ad essere la squadra di inizio stagione con umilta’, cattiveria e determinazione. Vogliamo archiviare la brutta partita di Palermo: li’ non si e’ vista la vera Juventus. Penso che possiamo anche fare meglio di quanto abbiamo fatto nella gara vinta contro la Roma all’inizio del campionato.
    Il punto di forza della Fiorentina è la difesa. Credo che sia l’organizzazione di squadra il fattore che permette alla difesa di rischiare poco. Questo è un merito di Prandelli, un tecnico che stimo tantissimo. La quadratura che è riuscito a trovare ha permesso alla difesa di incassare pochi gol. Loro sono molto bravi sugli esterni e lavorano tantissimo con i cambi di gioco. Vargas è molto bravo a saltare l’uomo e crossare. E Gila è un vero opportunista. Chiaro che abbiamo lavorato anche su questo, dovremo cercare di limitarli. Gila ha fatto tre gol? Magari si riposa…. Arriva con il morale alle stelle, ma questo è positivo per i difensori che sanno che sta bene di testa e fisicamente.
    Sono in questo ambiente da anni, chi siede su questa panchina deve fare i conti con le critiche. Se pero’ guardo le cifre e i dati, vedo che non sono poi cosi’ negativi per quanto riguarda la prima fase della stagione. Il cammino e’ ancora lungo
    “.

    Jose MourinhoA Milano invece Mourinho dovrà fare i conti con l’assenza di Samuel Eto’o, lasciato a casa dal tecnico portoghese, e probabilmente dovrà fare a meno anche di Milito. Spazio dunque a Balotelli che affiancherà Suazo per un attacco atipico mentre per il resto la formazione sarà quella titolare con Lucio e Samuel a comandare la difesa nerazzurra con Chivu a sinistra e Maicon a spingere sulla corsia di destra; a centrocampo Cambiasso verrà sostenuto dall’insostituibile Stankovic e da capitan Zanetti mentre alle spalle del duo d’attacco agirà Sneijder.

    Questo quanto detto da Mourinho in conferenza stampa:

    Le partite contro il Genoa sono sempre un dialogo, mai un monologo. Mi aspetto il gioco di squadra perche’ grazie al collettivo siamo diventati campioni d’Italia e ora siamo in testa alla classifica quest’anno. Percio’ come squadra dobbiamo giocare a Genoa per portare a casa il risultato. Suazo in campo? E’ un attaccante molto veloce che se ha spazio diventa pericoloso e, in questo senso, la gara contro il Genoa potrebbe essere adatta alle sue carattistiche perche’ il nostro avversario non ha paura di giocare e non si chiude dietro la linea della palla.
    L’Inter deve entrare in campo come sempre per vincere, poi dipende anche dall’avversario. Il Genoa non e’ una squadra che ti permette di giocare 90 minuti nella sua meta’ campo, e’ troppo forte per lasciare la conduzione della partita all’avversario. Dovremo difendere molto bene perche’ e’ una squadra che quando si proietta in attacco e’ veloce e arriva con tanti giocatori. Noi siamo una squadra che segna sempre e cosi’ anche loro
    “.

  • La Juve presenta Ferrara: “Bisogna ritrovare gli stimoli”

    La Juve presenta Ferrara: “Bisogna ritrovare gli stimoli”

    “Alla squadra serviva una scossa”. Così Jean-Claude Blanc, nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Ciro Ferrara, chiarisce la decisione di esonerare Claudio Ranieri. L’amministratore delegato spiega le cause che hanno portato alla drastica decisione a sole 2 partite dalla fine del campionato: “Non è il nostro stile, ma anche Conferenza stampa Ciro Ferraramancare l’Europa non è da noi. Dopo gli ultimi risultati ci troviamo un solo punto avanti alla Fiorentina e cosi’ abbiamo deciso, giudicando tutta la stagione, di esonerare Claudio Ranieri – dice Blanc -. Adesso vogliamo chiudere bene, almeno al terzo posto, perche’ dobbiamo entrare in Champions League senza passare dai preliminari. E’ stata una scelta totalmente condivisa dall’intera societa’. La guida della squadra va a Ciro Ferrara per i prossimi due impegni, poi a fine stagione valuteremo cosa fare. Per adesso lui comunque è l’unico allenatore della Juventus: il futuro sono queste due partite. E basta. Ferrara ha dato la sua totale disponibilita’ e lo ringrazio. Non sara’ per lui una missione facile”.
    Poi, riferendosi alla squadra, aggiunge: “Avra’ da questa scelta una scossa, perche’ sono loro comunque che vanno in campo. Abbiamo preso la decisione ultima che si puo’ prendere quando una squadra non va bene. Siamo convinti che cosi’ arrivera’ ai giocatori un messaggio chiaro: queste ultime due partite sono fondamentali e vanno giocate al massimo. Tutti devono prendersi le loro responsabilità”.
    Infine sul nuovo tecnico Ferrara: “Ci aspettano due finali e abbiamo deciso di giocarci questo asso che avevamo in tasca. Adesso spetta anche al gruppo dimostrare che il lavoro fatto quest’anno si puo’ concludere in maniera giusta”.
    Ciro Ferrara si è presentato così in conferenza stampa, all’esordio da allenatore: “Non posso portare novità tecniche, ma solo motivazioni. Può essere rischioso, ma dovevo dare il mio contributo. Non ho paura di metterci la faccia in questo momento strano. Non mi tiro indietro e mi assumo le mie responsabilità. Farò delle scelte, come allenatore e non come amico o ex compagno di squadra. Ci vuole intelligenza da una parte e dall’altra, come è successo quando è arrivato Ancelotti. Non mi interessa se mi chiameranno mister o Ciro”. Non ho avuto nessun dubbio e mi sono messo a completa disposizione della società. C’e stata una forte emozione, ma non ho avuto nessun tentennamento. Credo che i giocatori devono capire il momento difficile che la societa’ sta attraversando. I giocatori devono ritrovare gli stimoli giusti per affrontare queste due ultime partite nella maniera giusta. Non ho ancora parlato con i giocatori ma chiederò loro di fare sette punti, se ne faremo sei andrà bene lo stesso… Era una battuta, non vi è piaciuta?”. “Non so quale sarà il mio futuro e se sarò ancora in panchina l’anno prossimo. Se la società decidesse di ingaggiare un altro allenatore non avrei problemi a farmi da parte. Dal 2 giugno sarò a disposizione della Nazionale per il momento mantengo questo impegno”.

  • Mourinho:torna all’antico. All’Old Trafford con 4-3-2-1

    A sorpresa dà fiducia a Mancini.Il brasiliano insieme a Stankovic  alle spalle di Ibra.

    Mourinho ancora una volta stupisce tutti. Chi pensava ad Adriano o Balotelli al fianco di Ibra è rimasto deluso, infatti il tecnico portoghese dopo aver scartato il suo modulo preferito per lunghi tratti di questa stagione, lo ripropone per la partita piu impotante. La formazione era per nove undicesimi fatta da diversi giorni, con le certezze Maicon e Santon sulle fascie in difesa, coppia centrale formata dal rientrante Samuel e dal colombiano Cordoba. A centrocampo sicuri di un posto il capitano, e il tuttofare Cambiasso, l’ultima maglia era in ballottaggio tra Muntari e Vierà, il secondo sembra averla spuntata per la scarsa condizione di questo periodo del nigeriano, ma anche per la grande esperienza internazionale del francese. Ferguson recupera Ferdinand in difesa che partirà dal primo minuto, i due dubbi che aveva in tecnico rigurdavano il centrocampo il primo era sulla fascia tra Giggs e Park, a spuntarla è stato il coreano dopo la buona prova dell’andata. L’altro tra Carrick e Anderson con il primo favorito, in attacco questa volta Rooney partirà titolare dal primo minuto al fianco di Berbatov. Singolare botta e risposta tra Mourinho e Ferguson in conferenza stampa il portoghese:“adesso batto il Manchester poi lo allenerò“. “Noi oggi siamo più forti”,dice Ferguson e ancora:”Io ho grande rispetto per il calcio ita­liano,il Milan è la squadra più forte dei tempi moderni. In questi ultimi vent’anni è arrivato a quota 7 trionfi in Champions League, the best. Quasi quasi mi verrebbe da dire che valgono più delle 9 conquistate dal Real Madrid quando i valori non erano livellati come oggi”.

    FORMAZIONI:
    MANCHESTER UNITED (4-4-2): Van der Sar; O’Shea, Ferdinand, Vidic, Evra; C. Ronaldo, Carrick, Scholes, Park; Rooney, Berbatov.
    A disposizione: Foster, Fabio, Evans, Anderson, Fletcher, Giggs, Tevez.All.Ferguson
    INTER (4-3-2-1): Julio César; Maicon, Cordoba, Samuel, Santon; J. Zanetti, Cambiasso, Vieira; Stankovic; Mancini, Ibrahimovic.
    A disposizione: Toldo, Rivas, Muntari, Figo, Jimenez, Balotelli, Adriano.All. Mourinho
    ARBITRO:Wolfgang Stark (GER), OLD TRAFFORD 20:45