Tag: commissione disciplinare

  • Moratti deferito dalla Disciplinare per accuse arbitrali

    Moratti deferito dalla Disciplinare per accuse arbitrali

    Il presidente dell‘Inter Massimo Moratti aveva alluso alla malafede arbitrale nel post partita della gara di domenica scorsa tra Inter ed Atalanta, persa per 3-4 a San Siro dagli uomini di mister Stramaccioni, quando era apparso fortemente irritato per il rigore concesso ai bergamaschi dall’arbitro Gervasoni, reo di aver visto qualcosa di “inesistente” e di essersi preso “una responsabilità incredibile nell’assegnare un rigore all’Atalanta che non esisteva proprio” che, poi, ha avuto un peso rilevante nel determinare il risultato del campo, ossia la sconfitta maturata dall’Inter. La Commissione Disciplinare della Federcalcio ha provveduto, così, a deferirlo per “giudizi lesivi” sugli arbitri, oltre che a deferire l’Inter per responsabilità diretta. Le accuse di Moratti, dunque, non sono passate inosservate, considerando il provvedimento della Commissione Disciplinare che va a “colpire” proprio le parole orientate a dipingere la malafede arbitrale: “non credo più nella buona fede degli arbitri perchè il rigore era inesistente e ha cambiato faccia alla partita” ed, ancora, rifiutandosi di commentare la gara aveva focalizzato l’attenzione esclusivamente sul discorso-rigori, sottolineando che: “da 21 giornate di campionato che non ci danno un rigore ed è statisticamente impossibile che in tutto questo tempo non ci sia stato un episodio da rigore per noi”.

    Moratti deferito | © Claudio Villa Getty Images
    Moratti deferito | © Claudio Villa
    Getty Images

    Pertanto, la Commissione Disciplinare ed il procuratore Stafano Palazzi hanno comunicato, come era prevedibile, di aver deferito il presidente nerazzurro per aver espresso, mediante dichiarazioni pubblicate su organi di informazione,“giudizi e rilievi lesivi della buona fede e dell’imparzialità degli ufficiali di gara e, conseguentemente, della regolarità del campionato” ed, inoltre, anche la credibilità dell’istituzione Federale. La reazione del presidente Moratti alla notizia del deferimento subito non è stata affatto sorpresa e le sue parole hanno rispecchiato proprio tale stato d’animo: “il deferimento era ovvio e conseguente”.

    Si attendono ulteriori sviluppi ma, dopo il deferimento, sussiste il rischio di eventuali inibizioni o squalifiche a tempo che potrebbero compromettere l’esercizio di alcune funzioni.

  • Napoli: Disciplinare verso -2, Cannavaro e Grava 6 mesi

    Napoli: Disciplinare verso -2, Cannavaro e Grava 6 mesi

    Lunga riunione in camera di consiglio per la Commissione Disciplinare al fine di prendere una decisione circa la posizione del Napoli, e dei suoi calciatori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava in merito all’inchiesta calcioscommesse che li coinvolge in virtù della confessione di Matteo Gianello, ex portiere di riserva del Napoli che, nel Maggio 2010, provò a realizzare una combine sulla gara di campionato Sampdoria-Napoli, ottenendo però il rifiuto dei due calciatori.

    Nei giorni scorsi, il procuratore federale Stefano Palazzi aveva formulato le sue richieste di penalizzazione per la società partenopea – coinvolta per responsabilità oggettiva – di un solo punto in meno in classifica, mentre per i due calciatori aveva proposto nove mesi di squalifica, oltre che tre anni e tre mesi per Gianello, ritenuto comunque un teste credibile per le sue dichiarazioni che “scagionarono” Fabio Quagliarella, all’epoca dei fatti attaccante del Napoli, da ogni possibile coinvolgimento.

    Napoli, la Disciplinare verso -2 e sei mesi a Cannavaro e Grava
    Napoli, la Disciplinare verso -2 e sei mesi a Cannavaro e Grava | © Ed Jones/AFP/GettyImages

    Sempre la commissione Disciplinare aveva, inoltre, rifiutato di accordare il patteggiamento a Gianello sconfessando quanto, invece, concesso da Palazzi che in tal caso gli avrebbe ridotto la squalifica a soli sedici mesi. Nella giornata di oggi, le richieste di Palazzi potrebbero essere ulteriormente modificate dalla stessa Disciplinare alla luce del fatto che la penalità di un solo punto per responsabilità oggettiva del Napoli viene considerata troppo morbida e in netta controtendenza rispetto a circostanze simili: finora, infatti, non si era mai scesi sotto i due punti di penalità in caso di responsabilità oggettiva di una società e, pertanto, la Disciplinare nella sua sentenza dovrebbe attribuire i due punti di penalizzazione al Napoli.

    Nel caso di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, invece, si va verso uno sconto della squalifica per omessa denuncia dai nove mesi inizialmente proposti dal procuratore federale Palazzi a sei mesi, in virtù di quella che – anche secondo l’attendibile Gianello – è stato il “netto e risentito rifiuto” alla proposta di illecito.