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  • Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Domani la Juventus si troverà ad affrontare due sfide decisive per il prosieguo sereno e positivo dell’intera stagione. Infatti il club bianconero sarà impegnato su due fronti, diversi fra loro, ma estremamente collegati dal punto di vista psicologico che potrebbero, qualora si concludessero nel migliore dei modi, dare immensa gioia a tutto il popolo bianconero.

    In serata ci sarà l’esordio allo Juventus Stadium in Champions League contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk , una partita decisiva per proseguire il cammino in Champions dopo l’ottimo pareggio conseguito in casa del Chelsea, ma prima succederà qualcosa d’importante per il tecnico della Vecchia Signora Antonio Conte.

    Nel pomeriggio infatti ci sarà la tanto attesa sentenza del Tnas (Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo) che dovrà decidere, nel suo terzo grado di giudizio, la colpevolezza o l’assoluzione di Antonio Conte in merito alla presunto combine del match Albinoleffe – Siena che ha costretto il tecnico leccese a subire una squalifica di 10 mesi in primo grado e confermata anche dalla Corte Federale d’Appello in una sentenza, quella di secondo grado, a dir poco agghiacciante dal punti di vista giuridico.

    Antonio Conte ©Claudio Villa/Getty Images

    L’atmosfera nell’entourage di Antonio Conte sembra abbastanza serena, i legali del tecnico bianconeri sono estremamente fiduciosi nell’esito positivo della decisione dei giudici del CONI e puntano addirittura ad una clamorosa assoluzione. Ricordiamo per prima cosa che il giudizio davanti al Tnas è sostanzialmente un arbitrato ed i giudici del CONI saranno chiamati a rivalutare in toto tutta la posizione di Antonio Conte a prescindere dal valutare situazioni di illegittimità o errori di diritto e potranno essere inseriti dei testimoni dando così, quella garanzia costituzionale di difesa all’imputato, che in primo e secondo grado è sostanzialmente mancata considerato che la giustizia sportiva italiana permette in primo e secondo grado alla stessa parte (la federazione) di essere organo inquirente, con il procuratore Palazzi ed organo giudicante in un medesimo giudizio.

     

  • Mimmo Criscito gioia archiviazione, rabbia per l’Europeo

    Mimmo Criscito gioia archiviazione, rabbia per l’Europeo

    Il difensore dello Zenit, l’ex giocatore del Genoa Mimmo Criscito un delinquente, un poco di buono addirittura un criminale degno di subire una perquisizione alle sei di mattina a Coverciano da parte della Polizia vede adesso restituita la sua dignità di uomo da parte di un Giustizia che in Italia funziona sempre più come un telecomando alla ricerca del programma più seguito.

    Ebbene si, siamo costretti a dire questo dopo che un giocatore, ma soprattutto un uomo ha visto la propria faccia accostata allo scandalo del calcioscommesse estivo ed associato ai peggiori criminali dell’Est Europeo protagonisti di questa triste e vergognosa vicenda.

    Il 21 maggio la Polizia arriva a Coverciano all’alba desiderosa di perquisire la camera di Criscito alla ricerca di non si sa che cosa, arrivano le telecamere ed in un amen finisce il sogno di un calciatore di disputare il suo primo europeo con la nazionale perché considerato dalla Federazione “non idoneo dal punto di vista psicologico” a partecipare nella massima competizione europea per le nazionali di calcio.

    Una decisione assurda presa dai vertici del calcio italiano come del resto siamo ormai abituati da tempo, una gestione ridicola della vicenda che diventa adesso addirittura paradossale a causa della notizia dell’archiviazione della posizione di Criscito più altri tre giocatori del Genoa (Palacio, Milanetto e Dainelli) tutti indagati per frode sportiva in merito al derby della lanterna fra Genoa e Sampdoria dell’8 maggio 2011, terminato 2-1 per i rossoblù da parte del Pm di Genova, Biagio Mazzeo.

    Domenico “Mimmo” Criscito ©Claudio Villa/Getty Images

    L’archiviazione è stata decisa dal Pm in quanto convinto dalle dichiarazioni del capitano rossoblù Marco Rossi e dell’ex doriano Luciano Zauri, che hanno negato di essere a conoscenza di qualsiasi ipotesi di combine saltata fuori quest’ultima, dall’intercettazione dell’ultrà genoano Massimo che parlava appunto, di una presunta combine del match Genoa-Sampdoria del maggio del 2011 concordata dai due capitani.

    Mimmo Criscito ha perso in questi mesi la sua dignità che per fortuna gli è stata restituita oggi ma non potrà più recuperare un Europeo toltogli inopinatamente da parte di una Federazione sempre più inadatta ad affrontare in maniera seria e credibile i problemi di giustizia sportiva ed ordinaria di questi ultimi anni.

  • L’ex Parma Bravo accusa: Truccata Parma Juve del 96/97

    L’ex Parma Bravo accusa: Truccata Parma Juve del 96/97

    Proprio adesso che le prime sentenze emesse nell’ambito dello scandalo del calcio scommesse facevano presagire ad una quasi totale amnistia per i club coinvolti, ecco un’altra bomba ad orologeria scoppiata a causa di una dichiarazione rilasciata al sito sportivoYahoo Sport, dall’ex calciatore del Parma, il francese Daniel Bravo.

    Parma – Juventus del campionato 1996/1997, fu truccata”. Ecco la rivelazione molto forte che l’ex centrocampista dei ducali fa uscire allo scoperto con 15 anni di ritardo.

    La partita incriminata era valevole per la 32esima giornata di campionato ed i ducali erano in corsa per il titolo quando, secondo le dichiarazione del francese, nell’intervallo fra il primo ed il secondo tempo si decise per il risultato di 1-1.

    Ecco le dichiarazioni dell’ex calciatore francese:“Nell’ultima partita importante per il Parma eravamo in corsa per il titolo e si decise per il pari nell’intervallo, di comune accordo. Io non capivo, dissi: “Voi siete matti, si può vincere”. E gli altri: “In Italia si fa così, lascia stare.

    In quella stagione la Juventus si laureò campione d’Italia con due punti di vantaggio proprio sul Parma. La partita “incriminata”, secondo Bravo, terminò 1-1 (autogol di Zidane e gol su rigore di Amoruso per la Juventus).

    Uno scontro di gioco in Parma Juventus ©Grazia Neri/ALLSPORT

    Adesso bisogna però porsi alcune domande: per prima cosa, come mai si può arrivare a raggiungere un accordo in una partita della massima divisione professionistica italiana e per giunta nel corridoio dello spogliatoio nel corso dell’intervallo? Poi, che motivi aveva il Parma di accettare una simile combine che per giunta andava esclusivamente a vantaggio della Juventus impedendo al club ducale di vincere uno scudetto storico per la città di Parma e per finire, come mai il buon Bravo esce allo scoperto con soli 15 anni di ritardo per denunciare una combine che avrebbe avuto all’interno del panorama calcistico italiano degli effetti catastrofici?

    Come al solito non siamo noi a dare delle risposte, diamo solamente qualche spunto di riflessione e lasciamo a chi legge l’articolo, la possibilità di trovarle secondo il proprio buon senso.