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  • Cagliari-Roma 0-3 a tavolino? Cellino attacca Baldini

    Cagliari-Roma 0-3 a tavolino? Cellino attacca Baldini

    Chi è la parte lesa nella vicenda di Cagliari-Roma rinviata dal prefetto del capoluogo sardo per inagibilità dello stadio Sant’Elia? Domanda scontata, ma risposta non banale soprattutto considerando le aspre polemiche montate a seguito della decisione di non far disputare la gara nel pomeriggio di ieri. Polemiche strumentali, probabilmente, a cui seguono scenari complessi ed articolati che fanno riferimento ai necessari provvedimenti da prendere sulla questione.

    In un panorama tanto intricato, dunque, è bene far chiarezza analizzando le diverse posizioni. In primis, quella dello stadio Sant’Elia, dove – prima dell’orario previsto per il fischio d’inizio – è stato svolto un sopralluogo da parte dei Vigili del Fuoco che hanno rilevato la non conformità alle norme di sicurezza previste dal decreto Pisanu in termini di “impianti antincendio, strutture in cemento armato e in metallo”, che non lo renderebbero sicuro a tutelare la pubblica incolumità. La questione, però, non è nuova considerando che già nello scorso campionato il Cagliari è stato costretto a “traslocare” allo Stadio Nereo Rocco di Trieste per ovviare all’inagibilità del suo impianto: non si tratta di un problema nuovo, dunque, ma di una questione non risolta in cui a rimetterci maggiormente sono i tifosi e la squadra.

    Su Cagliari-Roma rischio 0-3 a tavolino, Cellino attacca Baldini | © Claudio Villa/Getty Images)

    Per quanto riguarda i tifosi, il Codacons ha presentato un esposto contro il presidente Massimo Cellino che, nonostante la partita dovesse esser giocata a porte chiuse, ha invitato i tifosi a recarsi ugualmente allo stadio, trattandoli come “carne da macello” secondo quanto sostenuto dallo stesso presidente del Codacons Rienzi: in tal senso, verrà lanciata una class action per far sì che chi ha pagato il biglietto per recarsi allo stadio possa far causa al club ed essere risarcito.

    Oltre a quello che è stato, è necessario guardare a quello che sarà, sia per quanto riguarda Cagliari-Roma nello specifico che per quanto concerne le prossime gara casalinghe della società sarda, considerando che lo stesso Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio, ha reso noto che – allo stato dei fatti – si è trovato il modo di evitare di giocare a Trieste, decidendo dopo le opportune verifiche di disputare le gare al Sant’Elia, dove il campo di gioco è agibile, ma a porte chiuse. E, nella specifica fattispecie della vicenda Cagliari-Roma, il presidente Beretta ha “passato la palla” alla giustizia sportiva per quanto concerne le dovute valutazioni in merito lasciando più che aperta la possibilità dello 0-3 a tavolino.

    Tali dichiarazioni hanno immediatamente suscitato la furente reazione della società cagliaritana. Il club rossoblu ha, così, diramato un comunicato ufficiale in cui rigetta l’eventualità di una sconfitta a tavolino e di un intervento in tal senso della giustizia sportiva facendo leva sul fatto che si tratta di una partita rinviata dall’autorità prefettizia e, dunque, cancellata dal calendario delle gare in programma per la quarta giornata. Il Cagliari, dunque, sostiene che “nessun pronunciamento è possibile da parte del giudice sportivo” ed ha, così, attaccato le parole del presidente Beretta, definendole “fuori luogo e fuori tempo, atte ad anticipare e sostituirsi al giudice sportivo che è organo terzo rispetto alla Lega”.

    Lo stesso presidente Massimo Cellino, in merito all’ipotesi di sconfitta a tavolino per il Cagliari, ha attaccato il direttore generale della Roma Franco Baldini – che aveva definito la “Roma parte lesa della vicenda” invocando lo 0-3 – paragonandolo ad un “avvoltoio” che spera di avvantaggiarsi dalle disgrazie altrui. Parole forti che contribuiscono a creare un clima ancor più teso ed incandescente attorno ad una vicenda che è tutto fuorchè edificante per l’immagine del calcio italiano.

    Occorrono certezze: urge trovare una soluzione definitiva ed in tempi celeri al “problema stadio”, per evitare che il Cagliari debba giocare tutte le partite in casa a porte chiuse; urge tutelare i tifosi e la squadra che deve scendere in campo, urge decidere quale sarà il destino di Cagliari-Roma rinviata a data da destinarsi. Ma, almeno su quest’ultimo punto, la decisione sarà celere considerando che già domani la serie A torna in campo, anche se potrebbe assumere le connotazioni di una vera e propria stangata per il Cagliari: la sconfitta a tavolino per 0-3 potrebbe essere decisa in virtù dell’articolo 17 del Codice di Giustizia Sportiva, per “responsabilità oggettiva in situazioni che abbiano impedito lo svolgimento della gara” , con l’ulteriore possibilità di una squalifica del campo. 

  • Caso Lazio – Inter: il Codacons invia esposto alla Figc per aprire inchiesta

    Anche il Codacons interviene in merito alla contestatissima partita di domenica sera Lazio – Inter la quale ha scatenato molte polemiche non solo nel mondo del calcio ma anche nella sfera politica. E lo fa inviando un esposto alla Procura Federale della Figc in cui chiede che venga aperta un’inchiesta per la partita in questione al fine di portare alla luce e di verificare eventuali irregolarità:

    La partita Lazio – Inter è finita sotto la lente di ingrandimento di tifosi, sportivi e politici. Di tutti, perché è come se la gara dell’Olimpico non fosse ancora finita. Gli strascichi velenosi ce li porteremo dietro per molto tempo. A Roma, nei prossimi derby; in Italia, in tutti gli stadi e purtroppo anche all’estero. I giornali stranieri sono stati, infatti, durissimi sul calcio italiano dopo il discusso match tra biancocelesti e nerazzurri. Forti le reazioni scatenate dall’incontro, con sospetti, accuse, e addirittura interrogazioni parlamentari.
    C’è chi parla di bluff o peggio ancora di marcio e di combine. Fin dall’ingresso in campo di Lazio e Inter sono piovute minacce, neanche troppo velate attraverso gli striscioni esposti in curva nord, dai “spostamosè” ai “se vincete ve menamò”. Alla luce di quanto esposto si rende necessaria una inchiesta per chiarire i fatti e dare risposte ai tanti dubbi sorti in queste ore chiedendo perciò alla Procura di avviare una indagine sull’incontro Lazio – Inter, convocando tutte le parti in causa anche al fine di valutare se possano configurarsi violazioni dell’art. 1 del regolamento di giustizia sportiva per violazione dei principi di lealtà, profili di responsabilità oggettiva a carico della Società Lazio e violazione dell’art. 6 regolamento giustizia sportiva (Illecito sportivo e obbligo di denunzia) per dare risposte ai tifosi e ai tanti soggetti che in questi giorni hanno sollevato dubbi e sospetti sulla regolarità della partita
    “.