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  • Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Turno positivo per le tre italiane in Europa League, il Milan ha aperto la serata con un buon pareggio in casa del Lille, nelle gare delle 21 Napoli e Roma hanno entrambe vinto per 2-0 con gli azzurri in testa al gruppo ed i giallorossi matematicamente ai sedicesimi.

    Partiamo dal Milan che senza Ibrahimovic e Leao ha comunque giocato una buona gara in Francia, ha trovato il vantaggio con Castillejo ed è stata raggiunta da Bamba, reti entrambe nella ripresa.

    Un punto prezioso che permette ai rossoneri di mantenere il secondo posto alle spalle del Lille con però lo Sparta Praga, vittorioso sul Celtic, a solo un punto di distanza.

    Tutto fatto per la Roma che in casa del Cluj parte con un gran turnover, anche a casa degli infortuni in difesa, gestisce serenamente il primo tempo e poi dopo l’ingresso di Veretout nella ripresa piazza l’uno-due che vale successo e qualificazione matematica ai sedicesimi di Europa League.

    Concludiamo con il Napoli, in una serata particolarmente triste, la prima dopo la scomparsa di Maradona, gli azzurri non riescono ad imprimere un gran ritmo però sfruttano un autorete nel finale di primo tempo per chiudere avanti 1-0 sul Rijeka. Nella ripresa Gattuso inserisce i titolarissimi e Lozano piazza il 2-0 che chiude la gara e manda il Napoli in testa al gruppo, a causa anche dello 0-0 tra Az Alkmaar e Real Sociedad.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida del Milan in casa del Lille.

    Partenza equilibrata con le due squadre non interessate ad alzar troppo i ritmi. Al 10° ottimo cross dal fondo di Hernandez, Rebic però colpisce male, occasione sprecata. Risposta dei francesi con Yazici che sfrutta un errore di Tonali ma non trova la porta. Al 24° gran ripartenza del Milan con Hauge che perde il tempo per servire Rebic, occasione sprecata.

    Si vede il Lille al 36° con un bel tiro di Araujo alzato in corner da Donnarumma. Sfida che si ripete al 42° e che ha lo stesso esito, calcio d’angolo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia con una grande accelerazione di Rebic che entra in area, serve Castillejo che deposita in rete. Il Lille aumenta la pressione ma è ancora il Milan aver la palla buona con Calhanoglu che però trova solo l’esterno della rete.

    Il Milan spreca l’occasione del raddoppio, dopo una gran giocata di Brahim Diaz, e al 66° arriva il pareggio di Bamba bravo a girare in rete il tocco di David. Dopo il pareggio si vedono più cami che emozioni, le squadre paiono non voler rischiare. Finisce in parità, il Milan rimane al secondo posto del girone.

    LILLE – MILAN 1-1 (47° Castillejo (M), 66° Bamba (L))

    Lille (4-4-2): Maignan; Pied (79° Djalo), Fonte, Botman, Mandava; Luis Araujo (75° Lihadji), Xeca (64° Soumare), Andre, Bamba; Yazici (64° Ikonè), David.

    Allenatore: Galtier.

    Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Dalot, Gabbia, Kjaer, Hernandez; Tonali, Bennacer; Castillejo, Calhanoglu (61° Brahim Diaz), Hauge (77° Krunic); Rebic (61° Colombo).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Pawson.

    Ammoniti: Pied (L), Xeca (L), Bennacer (M), Soumare (L), Brahim Diaz (M).

    Passiamo alla sfida in trasferta della Roma in casa del Cluj.

    Partenza senza grande intensità, con la Roma che prova a gestire i ritmi e tentare qualche ripartenza. Con il passare dei minuti i padroni di casa provano a crescere ma senza creare niente.

    I minuti passano, la Roma ci prova con il tiro di Mayoral che però non crea grattacapi al portiere.

    Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Veretout per Pellegrini nella Roma. I giallorossi passano subito in vantaggio, punizione buttata in mezzo da Veretout e toccata nella propria porta da Debeljuh. Il Cluj non riesce a creare niente, la Roma ne approfitta e conquista un calcio di rigore grazie a Mkhitaryan, dal dischetto Veretout è infallibile.

    Il raddoppio rasserena i giallorossi che riescono a controllare serenamente la partita. Non succede molto altro, la Roma vince in casa del Cluj e conquista la matematica qualificazione

    CLUJ – ROMA 0-2 (49° aut. Debeljuh (C), 67° rig. Veretout)

    Cluj (4-2-3-1): Balgradean; Susic, Manea, Burca, Camora; Djokovic, Itu (51° Chipchiu); Rondon, Paun-Alexandru (71° Carnat), Pereira; Debeljuh (71° Vojtus).

    Allenatore: .

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Spinazzola (64° Mkhitaryan), Cristante, Juan Jesus; Bruno Peres, Villar, Diawara (77° Milanese), Calafiori; Pellegrini (46° Veretout), Carles Perez (84° Tripi); Mayoral (64° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Lechner.

    Ammoniti: Itu (C), Paun-Alexandru (C), Djokovic (C), Diawara (R), Camora (C), Dzeko (R).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa contro il Rijeka.

    Partenza migliore per il Napoli ma la prima occasione è per il Rijeka con Tomecak che calcia alto da buona posizione. Dopo 20 minuti troppo lenti si vede il Napoli con Petagna che sfrutta un errore e calcia, tiro debole e centrale. Ottimo inserimento di Politano al 27°, sul suo tocco è bravo il portiere a chiudere in uscita bassa.

    Il Rijeka non sta solo a guardare, sfrutta gli errori del Napoli e riparte rendendosi insidioso con Muric. Al 41° Zielinski entra in area e mette palla rasoterra dal fondo, Anastasio nel tentativo di anticipare Politano la tocca nella propria rete. Reazione immediata del Rijeka che ci prova due volte con Loncar, salva in corner Meret. Si va al riposo con il Napoli avanti 1-0.

    La ripresa parte senza cambi nelle due squadre. Subito occasione per Demme, la sua conclusione però non trova la porta per poco. La gara rimane in bilico, i croati provano a non mollare e fanno paura con le ripartenze. Al 72° Petagna s’inserisce e colpisce, palla fuori non di molto, due minuti dopo è Maksimovic a sprecare al volo da due passi.

    Il gol è solo rimandato, inserimento di Lozano che controlla, prende la mira e piazza la palla in rete. Al 90° grande azione del Napoli con Insigne che non riesce a superare il portiere che chiude bene lo specchio.

    Finisce 2-0, il Napoli nel giorno del ricordo di Diego Armando Maradona porta a casa 3 punti che valgono la vetta del gruppo di Europa League.

    NAPOLI – RIJEKA 2-0 (41° aut. Anastasio (R), 75° Lozano)

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Demme (69° Lobotka), Bakayoko; Politano (65° Insigne), Zielinski (65° Lozano), Elmas (69° Mertens); Petagna (81° Fabian Ruiz).

    Allenatore: Gattuso.

    Rijeka (5-4-1): Nemistic; Tomecak, Velkovski, Galovic, Smolcic, Anastasio (80° Braut); Muric (78° Yateke), Gnezda Cerin (87° Hodza), Loncar, Stefulj; Andrijasevic (87° Frigan).

    Allenatore: Rozman.

    Arbitro: Ozkahya.

    Ammoniti: Anastasio (R).

  • Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Serata dai due volti per le tre italiane in Europa League, la Roma ha vinto segnando una cinquina al Cluj, il Napoli ha sofferto è andato sotto e poi ha ribaltato il risultato con il Rijeka, il Milan è totalmente crollato con il Lille.

    Nonostante il classico turnover di coppa, meno pesante stavolta, i ragazzi di Fonseca hanno subito messo in discesa la gara con il Cluj e poi hanno completato l’opera, da segnalare i primi due gol in giallorosso di Borja Mayoral.

    Se Fonseca è stato felice della prestazione, molto meno lo è stato Gattuso che, nonostante il successo in Croazia, non ha gradito l’approccio del suo Napoli che nella prima mezz’ora ha sofferto ed è andato sotto, i gol di Demme a fine prima frazione e l’autorete di Braut nella ripresa hanno rimesso il risultato sui giusti binari.

    Serata totalmente da dimenticare per il Milan che contro il Lille è sembrato spento sin dal primo minuto. I francesi hanno concretizzato con il rigore di Yazici nel primo tempo. Nella ripresa nel giro di 3 minuti lo stesso Yazici ha completato la sua tripletta stendendo definitivamente i rossoneri di Pioli.

    Veniamo al racconto della sfida tra il Rijeka ed il Napoli.

    Partono subito bene i padroni di casa che vanno subito alla conclusione con Menalo, Meret è bravo a deviare in corner. Il Rijeka è molto pericoloso in ripartenza, la difesa del Napoli fatica a chiudere. Al 14° i croati passano in vantaggio, Kulenovic appoggia per Muric che dal limite fa partire il tiro vincente. L’autore del gol è incontenibile e al 17° sfiora il raddoppio con il colpo di tacco.

    Il Rijeka perde il suo miglior calciatore, Muric, ma non perde l’entusiasmo e al 25° va al tiro con Kulenovic, dopo una bella azione, Meret respinge. Gli azzurri fanno possesso palla ma giunti sulla trequarti non riescono a creare pericoli. Al 43° però arriva il pareggio, sul secondo palo Mertens controlla il pallone e mette in mezzo un rasoterra che trova all’appuntamento Demme.

    Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa comincia senza cambi, il Napoli sembra più aggressivo ma al 48° dopo un pasticcio di Koulibaly, serve il palo a salvare Meret sul tiro di Menalo. Al 53° bella combinazione tra Mertens ed Elmas, Nemistic è attento e respinge. Ci prova Mertens su punizione laterale, Nemistic la tocca sulla parte alta della traversa.

    Un pizzico di fortuna aiuta il Napoli al 62°, Petagna buca un bel cross, la palla sbatte su Braut e s’infila in porta. Il Rijeka non sembra avere le energie e le idee per reagire, il Napoli controlla e prova a trovare il terzo gol. Al 87° ci prova Zielinski in spaccata, gran riflesso di Nemistic. Arriva il fischio finale, il Napoli rimonta e porta a casa 3 punti preziosissimi.

    RIJEKA – NAPOLI 1-2 (14° Muric (R), 43° Demme (N), 62° aut. Braut (R))

    Rijeka (5-3-2): Nemistic; Tomecak, Escoval, Velkovski, Smolcic, Braut (65° Stefulj); Muric (24° Yateke (65° Raspopovic)), Gnezda Cerin, Loncar; Kulenovic, Menalo.

    Allenatore: Rozman.

    Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80° Ghoulam); Lobotka, Demme (60° Fabian Ruiz), Elmas (60° Insigne); Politano, Petagna (80° Zielinski), Mertens.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Gestranius.

    Ammoniti: Politano (N), Smolcic (R), Braut (R), Koulibaly (N).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma ed i rumeni del Cluj.

    Partenza super della Roma che dopo due minuti trova subito il gol, cross perfetto di Spinazzola e colpo di testa vincente di Mhkitaryan. Risponde il Cluj con un bel tiro di Djokovic, Pau Lopez salva. Brutta palla persa da Villar al 23°, Rondon va al tiro, Pau Lopez risponde, sul fronte opposto il Cluj rischia di farsi autorete e sul susseguente corner Ibanez stacca e di testa segna il raddoppio.

    Il raddoppio agevola la Roma, Veretout va al tiro la palla respinta s’impenna, Bruno Peres vede Mayoral e gli serve di testa un perfetto assist, al 34° è 3-0 per i giallorossi. Il primo tempo si chiude con la Roma agevolmente avanti per 3-0.

    La ripresa comincia con 5 cambi, tre per la Roma e due per il Cluj. Il parziale del primo tempo agevola il controllo della gara da parte dei giallorossi. Doppia occasione per Borja Mayoral tra il 65° ed il 67° ma prima trova una respinta e poi calcia fuori. Al 73° occasione per il Cluj, ci pensa Kumbulla a salvare a due passi dalla linea.

    Arriva un’altra gioia per Mayoral che al 84° dentro l’area controlla e scarica il destro vincente, doppietta per lui. Cinquina giallorossa al 89°, Milanese imbuca in verticale per Pedro che non ha problemi a battere il portiere avversario. Finisce così, la Roma vince 5-0 e consolida il primo posto in vetta al gruppo A di Europa League.

    ROMA – CLUJ 5-0 (2° Mhkitaryan, 24° Ibanez, 34°, 84° Mayoral, 89° Pedro)

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Fazio, Ibanez (61° Smalling) Kumbulla; Bruno Peres, Cristante (73° Milanese), Veretout (46° Pedro), Spinazzola (46° Juan Jesus); Villar, Mhkitaryan (46° Pellegrini); Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Cluj (4-1-3-2): Balgradean; Susic (80° Latovlevici), Manea, Ciobotariu, Camora; Hoban; Deac (46° Paun-Alexandru), Itu (46° Pereira), Djokovic; Rondon (90° Joca), Debeljuh (67° Carnat).

    Allenatore: Petrescu.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Hoban (C).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa contro il Lille.

    Partenza piuttosto equilibrata con i ritmi che non tendono a salire, con il Milan più propenso a far la gara. Dopo una serie di potenziali occasioni per il Milan, si fa vedere il Lille con una ripartenza di David, salva Donnarumma, pochi secondi e Romagnoli commette fallo da rigore, dal dischetto va Yazici che spiazza il portiere.

    Al 25° violenta punizione di Ibrahimovic, Maignan la respinge col corpo. I francesi prendono coraggio e provano a rendersi pericolosi con la difesa rossonera un po’ distratta. Troppo poco Milan, si va al riposo con i francesi avanti per 1-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Leao e Calhanoglu per Castillejo e Krunic. I rossoneri non riescono ad alzare i ritmi, il Lille non corre rischi. Al 55° arriva il raddoppio dei francesi, tiro da fuori di Yazici, Donnarumma sbaglia l’intervento e la palla s’infila.

    Passano solo 3 minuti e Yazici va a finalizzare una ripartenza calciando comodamente appena dentro l’area, tripletta per lui.

    Squillo rossonero con Rebic al 64°, respinge Maignan. Il gol che potrebbe riaprire la gara non arriva e nemmeno le opportunità anzi sono i francesi a rischiare di segnare il quarto, clamoroso l’errore di Bamba nel finale.

    Finisce così, il Milan, dopo una lunga serie di imbattibilità, cade pesantemente in casa contro un Lille trascinato da Yazici.

    MILAN – LILLE 0-3 (22° rig., 55°, 58° Yazici)

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Romagnoli, Kjaer, Hernandez; Kessie, Tonali (62° Bennacer), Krunic (46° Calhanoglu); Castillejo (46° Leao) , Ibrahimovic (62° Rebic), Brahim Diaz (78° Hauge).

    Allenatore: Pioli.

    Lille (4-4-1-1): Maignan; Celik, Fonte, Botman, Bradaric; Yazici (80° Ylmaz), Renato Sanches (80° Soumare), Xeca (65° Andre), Bamba (84° Mandava); Ikone (65° Lihadji); David.

    Allenatore: Galtier.

    Arbitro: Frankowski.

    Ammoniti: Xeca (L), Celik (L), Romagnoli (M).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

  • Europa League: la Lazio cade a Cluj, la Roma cala il poker

    Europa League: la Lazio cade a Cluj, la Roma cala il poker

    Esordio dolce amaro per le due romane impegnate in questa Europa League 2019/20.

    La Lazio di Simone Inzaghi ha giocato un’ottima prima parte di gara in casa del Cluj, ha trovato anche il vantaggio ma poi, come già successo contro la Spal nell’ultimo turno di Serie A, si è spenta ed ha permesso la rimonta che ha regalato i tre punti alla compagine rumena.

    Discorso totalmente opposto per la Roma, i giallorossi di Fonseca hanno giocato un primo tempo totalmente sottotono, chiuso comunque avanti per uno sfortunato autogol di Caicara. Nella ripresa i padroni di casa hanno accelerato e non hanno sostanzialmente lasciato speranza al Basaksehir. Dzeko prima, Zaniolo poi ed infine Kluivert nel recupero hanno permesso ai giallorossi di esordire in Europa League con un bel poker.

     

    Veniamo al racconto dell’esordio in Europa League della Lazio.

    Si parte con i biancocelesti che prendono subito il comando delle operazioni ed al 11° Milinkovic ci prova con un perfetto inserimento, ottima la risposta del portiere avversario. Jony sembra davvero in grande serata ed è logico che da un suo cross, su azione di corner al minuto 25, arrivi il gol firmato da Bastos. Al 31° Lazzari ha l’occasione per trovare il raddoppio e mettere la gara in discesa ma da buona posizione l’esterno ex Spal calcia alto. La Lazio sembra in controllo della gara ma al 41° Lucas Leiva trattiene Djokovic, è rigore che Deac trasforma. Negli ultimi istanti della frazione Jony, il migliore dei suoi, pennella un cross per Milinkovic ma il colpo di testa del serbo non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa vede un copione totalmente diverso, la Lazio non sembra la squadra sicura del primo tempo mentre i padroni di casa sembrano crescere. Al 51° Omrani spreca una grandissima occasione davanti a Strakosha. L’inerzia però pare esser cambiata ed al 75° il Cluj trova il vantaggio con un gol certamente particolare: Omrani liberato in area calcia al volo ma centra la traversa, la palla rimane giocabile, Strakosha esce ma trova sulla sua strada un avversario, sul pallone si fionda lo stesso Omrani che con il colpo di testa trova un pallonetto che bacia il palo interno ed entra. La Lazio sembra quella di Ferrara ed al 88° rischia di subire il 3-1 ma Deac colpisce debolmente. Al 90° super occasione per Cataldi che calcia al volo ma trova sulla sua strada un grande intervento di Arlauskis. Finisce così, vince il Cluj per 2-1, i blackout già visti in campionato costano carissimi alla Lazio anche in Europa League.

     

    CLUJ – LAZIO 2-1 (25° Bastos (L), 41° rig. Deac (C), 75° Omrani (C))

    Cluj (5-3-2): Arlauskis; Peteleu, Burca, Boli, Cestor, Camora; Bordeianu, Djokovic, Paun-Alexandru (83° Culio); Traore (46° Omrani), Deac (90° Golofca).

    Allenatore: Petrescu.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos (80° Adekanye); Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Berisha (67° Cataldi), Jony (80° Lulic); Correa, Caicedo.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Stefanski.

    Ammoniti: Lucas Leiva (L), Cataldi (L), Milinkovic-Savic (L), Arlauskis (C), Cestor (C).

     

    Passiamo ora alla prima gara di questa Europa League 2019/20 della Roma.

    L’inizio sembra davvero promettente per la Roma con un paio di conclusioni insidiose firmate da Zaniolo e Cristante nei primissimi minuti. L’illusione di una gara semplice svanisce subito perché il Basaksehir non ci sta a fare la vittima sacrificale e non solo chiude gli spazi ma cerca di rendersi pericoloso non appena può. Serve un episodio per sbloccare il match e l’episodio arriva al 42°: Spinazzola mette in mezzo una palla innocua, Caicara è in traiettoria e infila la propria porta. Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.

    La ripresa ha la stessa partenza del primo tempo ma questa volta la Roma preme forte sull’acceleratore, Dzeko impegna subito il portiere, si vede annullare un gol in fuorigioco al 55°, trova ancora Gunok a dirgli di no al 56° ma poi al 58°, dopo una super giocata di Zaniolo, deposita in rete la palla del 2-0. La partita si mette totalmente in discesa tant’è che al 71° Dzeko restituisce il favore a Zaniolo che col diagonale trova la rete del 3-0. Al 89° doppia chance per Kalinic, fermato in entrambi i casi dal portiere, poi nel recupero arriva anche il gol di Kluivert che si accentra e lascia partire il tiro che batte Gunok.

     

    ROMA – BASAKSEHIR 4-0 (42° aut Caicara, 58° Dzeko. 71° Zaniolo. 93° Kluivert)

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante (72° Veretout), Diawara; Zaniolo, Pastore (64° Pellegrini), Kluivert; Dzeko (74° Kalinic).

    Allenatore: Fonseca.

    Basaksehir (4-3-3): Gunok; Caicara, Ponck, Tekdemir, Clichy; Aleksic (69° Okechuckwu), Topal, Kahveci; Visca, Gulbrandsen (78° Ba), Arda Turan (64° Crivelli).

    Allenatore: Buruk.

    Arbitro: Estrada Fernandez.

    Ammoniti: Juan Jesus (R), Veretout (R).

  • L’Inter stende il Cluj 3-0, Guarin avvisa il Milan

    L’Inter stende il Cluj 3-0, Guarin avvisa il Milan

    L’Inter torna dalla Transilvania con il sorriso sulle labbra, rifilando un secco 3-0 ai padroni di casa del Cluj, attuando inoltre un turn over “light” in vista del derby di domenica sera. Mancava da troppo tempo la vittoria fuori dalla mura casalinghe di San Siro, e ci volevano le giocate di Cassano e Alvarez per ritrovare quella qualità in mezzo al campo smarrita negli ultimi match. Certamente il Milan non è il Cluj (e la sfida con il Barcellona dimostra come i rossoneri in questo momento non siano inferiori a nessuno), ma Stramaccioni può comunque tornare a sorridere dopo le pesantissime critiche post Fiorentina. Sbrigata la pratica Europa League, con il tabellone che regala un gran big match negli ottavi, con Tottenham-Inter, rimangono un paio di giorni per studiare le mosse giuste per provare a giocarsi il derby alla pari. Cassano, Palacio, Guarin e Alvarez saranno le armi in più di questa Inter. Da segnalare un infortunio di Ranocchia nel finale che lascia un po’ tutto l’ambiente nerazzurro con il fiato sospeso in vista del derby.

    LA PARTITA

    Stramaccioni sorprende un po’ tutti evitando quel turn over che si poteva prevedere, schierando sia Cassano e sia Palacio dal primo minuto, con Alvarez e Guarin ad agire alle loro spalle. Il Cluj si affida a Maah e Rui Pedro davanti.

    Fredy Guarin © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Fredy Guarin © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nei minuti iniziali la squadra di Stramaccioni mostra ancora una volta quelle insicurezze che si erano palesate nel match contro i viola, subendo un paio di percussioni sulle corsie laterali e rischiando più del dovuto. Così nel buio del gioco nerazzurro ad accendere la luce ci pensa Ricky Alvarez: al 22’ dopo una grande giocata a centrocampo trova una verticalizzazione perfetta per Palacio, che serve a centro area Guarin per il tap in vincente. Il Cluj non reagisce e subisce il contraccolpo del gol fuori casa. Non bastasse ci pensa Felgueiras (il portiere dei padroni di casa) a complicare ulteriormente la partita dei suoi, quando nei minuti finali perde inspiegabilmente un pallone in uscita, facendosi rubare palla da Alvarez che cede l’assist a Guarin per la rete del 2 a 0.

    Nella ripresa, riposo cautelare per Palacio, in vista del derby, al cui posto entra Benassi. Il Cluj è sfortunato in un paio di occasioni quando potrebbe trovare il gol della bandiera, anche grazie a splendide parate di Handanovic (tra cui una di viso, con una pallonata violentissima in faccia). Stramaccioni dosa le forze mandando a riposo anche Alvarez e Guarin disegnando un centrocampo classe ’94 con Kovacic, Benassi e Pasa. A dieci dal termine piove sul bagnato per i padroni di casa, perché Camora viene espulso per fallo da ultimo uomo su Benassi lanciato a rete. Proprio il giovanissimo centrocampista della primavera nerazzurra al 43’ trova la sua prima rete da professionista, ringraziando Cassano per lo splendido assist e allungandosi di punta per battere Felgueiras. Fischio finale e l’Inter tornando a vincere lontano da San siro chiude la pratica Europa League qualificandosi agli ottavi di finale.

    PAGELLE CLUJ-INTER

    Felgueiras 4 Inguardabile. Niente da dire sul primo gol, ma sul 2 a 0 il merito è tutto suo. Si fa sfuggire il pallone dalle mani come nei migliori video di Paperissima story

    Maah 5,5 Corre come un forsennato, cercando di mettere in difficoltà Zanetti. Qualche volta ci riesce, ma non trova mai la percussione vincente.

    Hora 6 Ci prova e in un paio di occasioni sfiora il gol della bandiera. La prima sparando sul viso di Handanovic da due metri, la seconda provando con un tiro da fermo a scavalcare il portiere nerazzurro, colpendo la traversa.

    Alvarez 7,5 Ricky Maravilla fa valere una volta ogni tanto il suo soprannome argentino, meravigliando il pubblico locale con ottime giocate e due assist vincenti. È atteso per una conferma al derby.

    Guarin 7 Doppietta personale senza troppi fronzoli, anche se non è stata la sua miglior partita

    Cassano 7 Inventa e diverte, anche se troppo spesso cammina in campo, forse risparmiandosi per il derby. Geniali gli assist che regala a Benassi.

    Benassi 6,5 Fa espellere un giocatore avversario e realizza il suo primo gol da professionista nei sedicesimi di finale di Europa League. Che vuoi di più dalla vita?

    CLUJ(3-5-2): Felgueiras 4 ; Cadù 5 , Piccolo 5, Rada 5,5 (36′ Kapetanos 5); Ivo Pinto 6 , Muresan (9′ Hora 6 ), Goedemeche 5,5 , Spesi 6 , Camora 4,5 ; Maah 5,5, Rui Pedro 5 ,(71′ Valente 5,5)

    INTER(4-3-1-2): Handanovic 7 ; Zanetti 6 , Ranocchia 6, Juan Jesus 6 , Pereira 6,5 ; Cambiasso 5,5 , Kovacic 5,5 , Guarin 7 (66′ Mbaye 6) ; Alvarez 7,5 (54′ Pasa 6,5); Cassano 7, Palacio 6,5 (46′ Benassi 6,5)

    VIDEO PRIMO GOL DI GUARIN IN CLUJ-INTER

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  • Cluj-Inter: Stramaccioni vara la staffetta Cassano-Palacio

    Cluj-Inter: Stramaccioni vara la staffetta Cassano-Palacio

    Con il morale ai minimi storici l’Inter di Stramaccioni cerca nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Cluj, il riscatto che manca dopo la sonora sconfitta esterna contro la Fiorentina. Il tecnico nerazzurro ha nuovamente incassato la fiducia del patron Massimo Moratti, ma secondo le parole dello stesso presidente, l’Inter non può permettersi altre figuracce simili. Mal di trasferta è questa la malattia che ha colpito la banda Stramaccioni, tanto che i numeri parlano da sé: in nove gare lontano da San Siro, l’Inter ha collezionato 8 sconfitte e un pari (1 a 1 contro la Roma), senza considerare le sole sei reti realizzate e le ben ventuno subite. Numeri da incubo. In palio oltre alla qualificazione (con il 2 a 0 dell’andata a garanzia del passaggio del turno)i tifosi e lo stesso Massimo Moratti sono ansiosi di vedere una risposta sul campo, con una prestazione da vera Inter.

    Cluj Inter © Claudio Villa Getty Images Sport
    Cluj Inter © Claudio Villa
    Getty Images Sport
    CLUJ- I padroni di casa sono alla ricerca del colpaccio, sfruttando il fattore casalingo e il mal di trasferta dei nerazzurri, cercheranno di fare una partita assolutamente votata all’attacco. L’allenatore portoghese della formazione romena, ha caricato i suoi credendo di riuscire a fare l’impresa nello stadio di casa. Spazio a un 3-5-2 o a un più tradizionale 4-4-2, con Ivo Pinto, Cadu, Piccolo e Rada. In mediana spazio a Muresan, Godemeche, Sepsi e Hora. Davanti vista l’indisponibilità del centravanti greco Kapetanos, e di Weldon si apre il ballottaggio a due tra due ex italiani come Maah e Bjelanovic, con il primo favorito a vestire una maglia da titolare al fianco di Rui Pedro.

    INTER- Stramaccioni getta un occhio al derby, considerando come dopo ogni turno di Europa League coincida con una disfatta sul suolo italico, si sente odore di turn over. Non in dosi massicce poiché la rosa è decimata dagli infortuni e dagli indisponibili, a cui si aggiunge anche Silvestre che avrebbe dovuto partire dal primo minuto al centro della difesa. Il tecnico interista si affida nuovamente alla linea difensiva a quattro con un modulo ad un’unica punta, un 4-5-1, con la staffetta già programmata con Cassano e Palacio a dividersi un tempo a testa. Nel dettaglio l’undici titolare dovrebbe essere così composto: al centro della difesa torna Chivu, affiancato da Ranocchia con Juan Jesus a riposo forzato; sulle corsie laterali spazio al mai convincente Jonathan con Pereira sul versante opposto. Mentre in mediana dovrebbero esserci grosse sorprese con l’inserimento di Benassi, di Alvarez che si gioca l’ennesima chance, insieme a Kovacic che a Firenze come tutto il resto della squadra non ha certamente brillato. Davanti è certa la staffetta tra Cassano e Palacio, con l’argentino pronto dal primo minuto mentre l’attaccante barese dovrebbe subentrare nella ripresa. Rimane il mistero dell’acquisto del vice Milito, Tommaso Rocchi ancora mai utilizzato con un minutaggio normale dopo l’acquisto nel mercato di gennaio.

    PROBABILI FORMAZIONI CLUJ INTER :

    CLUJ (4-4-2): Felgueiras; Ivo Pinto, Cadu, Piccolo, Rada; Hora, Godemeche, Muresan, Sepsi; Maah, Rui Pedro.

    INTER (4-5-1): Handanovic; Jonathan, Ranocchia, Chivu, Pereira; Zanetti, Kovacic, Benassi, Cambiasso, Alvarez; Palacio.

  • Diego Milito: lesione al crociato, stagione finita

    Diego Milito: lesione al crociato, stagione finita

    Diego Alberto Milito che esce in barella al 7′ della gara d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League: è questa la terribile immagine che è rimasta negli occhi dei tifosi nerazzurri. Poco importa se l’Inter ha facilmente domato il Cluj imponendosi per 2-0 grazie alla doppietta di Palacio, subentrato proprio al Principe della Milano nerazzurra. Le immagini televisive facevano già presagire il peggio per Milito e, gli accertamenti del fine gara, hanno confermato questa sensazione. Eppure sembrava un normale contrasto di gioco con il diretto avversario ma così non è stato. Il ginocchio dell’attaccante nerazzurro ha avuto un brutto movimento e ha fatto sì che Milito si coricasse a terra dolorante. L’ingresso dei medici, l’uscita in barella e tantissime smorfie di dolore per un giocatore di 34 anni appena rientrato da un periodo di stop. Pensare che domenica sera contro il Chievo Milito tornò a giocare dopo alcuni problemi fisici: con lui l’Inter era tornata a vincere imponendosi per 3-1 contro il Chievo. Adesso Stramaccioni si potrebbe trovare in difficoltà perchè in attacco i giocatori sono contati. Milito è out, Livaja è stato venduto quindi restano Cassano, Palacio e Rocchi con quest’ultimo che però non potrà giocare l’Europa League in quanto non presente nella lista. Cambio di modulo in vista? Ipotesi da non escludere vista la carenza di materie prime che ha adesso l’Inter.

    Per Milito la stagione termina nel peggiore dei modi | © ALBERTO PIZZOLI/Staff / Getty Images
    Per Milito la stagione termina nel peggiore dei modi | © ALBERTO PIZZOLI/Staff / Getty Images

    TORNA CAMPIONE – Il mondo dello sport è molto dispiaciuto per l’infortunio che ha colpito Milito. Anche il Milan, noto rivale dell’Inter, ha voluto fare gli auguri di pronta guarigione sul proprio sito al Principe: “Tutto l’A.C. Milan, profondamente dispiaciuto per il grave infortunio subito, è vicino al grande campione Diego Milito, straordinario avversario di molte sfide, e si augura di rivederlo presto in campo“. Grandissimo gesto di sportività dell’ambiente rossonero. Oltre ai cugini anche Stramaccioni nel dopo partita si è preoccupato molto del suo giocatore tanto che la vittoria dell’Inter è passata in secondo piano. Analizzando meglio l’infortunio, il bollettino medico recita, come riportato da Gazzetta.it, una lesione al crociato anteriore e al collaterale esterno con interessamento della capsula del ginocchio sinistro. Veramente un brutto colpo da subire oltretutto all’età non più verdissima per un attaccante di 34 anni. Rivedremo Milito sui campi da gioco? Sicuramente non in questa stagione che è ovviamente finita per il Principe. In futuro è difficile dare giudizi: certo è che sarà difficile per un trentaquattrenne rientrare e ritornare sui suoi livelli. Milito, conoscendo il carattere, ha le carte in regola caratterialmente per tornare ad essere il Principe. [jwplayer config=”15s” mediaid=”171100″]

  • Champions League, rimonte vincenti di Celtic e Galatasaray

    Champions League, rimonte vincenti di Celtic e Galatasaray

    Ieri sera è andata in archivio la Fase a gironi di Champions League edizione 2012-2013. Non sono mancate come sempre le emozioni che hanno visto protagoniste diverse outsider del calcio europeo. Forse la sorpresa più grande è arrivata proprio dal girone E, dove la Juventus è andata a violare il campo dello Shakhtar di Mircea Lucescu, fin qui imbattuto davanti al proprio pubblico, scalzando gli stessi ucraini dal primo posto nel girone e regalandosi così un sorteggio sulla carta meno faticoso rispetto a quanto sarebbe stato qualora il piazzamento finale fosse stato il secondo posto, alle spalle degli ucraini. Sempre nel girone E si registra quindi l’eliminazione del Chelsea, a cui non sono bastati dieci punti per ottenere il pass agli ottavi di finale.

    OUTSIDER – Agli ottavi invece ci vanno il Celtic e il Galatasaray, due squadre che rientrano sotto l’etichetta di outsider e che potrebbero creare più di un’insidia in futuro. Gli scozzesi hanno ottenuto la qualificazione grazie alla vittoria sullo Spartak per 2-1, giunta nel finale con il penalty di Kris Commons. Niente da fare per il Benfica, che non va oltre lo zero a zero sul campo del Barcellona. I portoghesi dovranno accontentarsi della retrocessione in Europa League.

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    L’irrefrenabile gioia di Yilmaz, eroe nella notte portoghese del Galatasaray | ©MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    IN RIMONTA – Più o meno lo stesso copione si è svolto nel girone H, dove i turchi allenati da Fatih Terim hanno superato in rimonta il Braga grazie alla doppietta di Yilmaz nella ripresa. Totalmente inutile quindi il successo del Cluj all’Old Trafford, con il Galatasaray davanti ai romeni per via degli scontri diretti. Al Cluj rimane il contentino dell’Europa di Serie B.

    ADDIO LILLE – Nel girone F invece, con la qualificazione agli ottavi già decisa, ci si aspettava il miracolo del Lille, che però non è arrivato. I francesi perdono anche in casa contro il Valencia, condannati così all’ultimo posto del girone, offrendo il via libera ai bulgari del Bate per l’accesso in Europa League.

  • Champions League, Benfica e Celtic a caccia degli ottavi

    Champions League, Benfica e Celtic a caccia degli ottavi

    Si conclude oggi la fase a gironi di Champions League. Dopo le quattro partite di ieri sera che hanno sancito il primo posto del Psg e l’eliminazione da “qualsiasi Europa” del Manchester City, sono attesi altrettanti importanti verdetti nella giornata odierna. A partire dal Girone E, dove la Juve rischia tantissimo a Donetsk, con i padroni di casa guidati da Lucescu vogliosi di far divertire per l’ultima volta quest’anno il proprio pubblico, sempre che il Chelsea di Benitez non si suicidi allo Stramford Bridge contro i norvegesi del Nordsjaelland. Proprio dall’Inghilterra potrebbe arrivare la sorpresa di giornata, con i campioni d’Europa in carica clamorosamente fuori al primo turno, cosa mai verificatasi in passato nella massima competizione europea per club.

    ATTENZIONE AL LILLE– Nel Girone F c’è da decidere ancora chi tra Bayern e Valencia si aggiudicherà il primo posto del gruppo. I bavaresi affronteranno il Bate, attualmente terzo in classifica, in una sfida chiaramente a senso unico per i padroni di casa. Impegno tutt’altro che agevole invece per il Valencia, che in trasferte a Lille potrebbe soccombere di fronte alla furia agonistica dei francesi, che battendo gli iberici e sperando nel ko del Bate conquisterebbero l’accesso ai sedicesimi di Europa League.

    SL Benfica v Celtic FC - UEFA Champions League
    Samaras e l’ambizione del Celtic di centrare la qualificazione agli ottavi di Champions League | ©Julian Finney/Getty Images

    BENFICA O CELTIC – Alle spalle del Barcellona già qualificato, impazza la lotta tra Benfica e Celtic per l’ultimo posto utile che significherebbe ottavi. Favoriti gli scozzesi, che in casa con il fanalino di coda dello Spartak dovrebbero riuscire a conquistare quei tre punti che consentirebbero la qualificazione al turno successivo. Dall’altra parte i portoghesi devono sperare di uscire indenni dal Camp Nou e contemporaneamente che il Celtic non vinca contro i russi.

    CE LA FA TERIM? Situazione analoga nel Girone H, dove c’è una squadra (il Braga) senza alcuna speranza di conquistare nemmeno il terzo posto, e dall’altra parte invece due squadre (Cluj-Galatasaray) appaiate a quota sette punti che mantengono ancora intatte le speranze di qualificazione agli ottavi. Considerata la proverbiale grinta e fame di vittoria dei turchi, siamo sicuri che il Galatasaray darà fondo a tutte le sue energie per cogliere i tre punti su un campo difficile come quello dei portoghesi, mentre il Cluj attenderà buone notizie dal fronte Braga sperando che lo United si prenda un giorno di riposo.

  • Champions League, in quattro vanno agli ottavi. Il Barça è già primo

    Champions League, in quattro vanno agli ottavi. Il Barça è già primo

    Il quinto martedì di Champions League ha regalato quattro nuove squadre qualificate agli ottavi di finale. Valencia, Bayern Monaco, Barcellona e Shakhtar Donetsk infatti hanno staccato il pass per il turno successivo con una giornata di anticipo. Per le altre invece ci sarà da sudare sino all’ultima giornata dove non mancheranno le lotte a distanza con un occhio alla propria partita e l’altro a quella della diretta avversaria.

    GRUPPO E
    Lo Shakhtar tra le polemiche sbanca il campo del Nordsjaelland e conquista con un turno di anticipo la qualificazione agli ottavi. Una vittoria netta per 5-2 ma macchiata da un brutto episodio di mancato fair play da parte degli ucraini che sotto di un gol anziché restituire palla agli avversari, con tutta la squadra danese ferma, vanno in gol con Luiz Adriano. Nel bene o nel male è comunque lui il protagonista di giornata con una tripletta messa a segno che si unisce ai due gol di Willian. Il Nordsjaelland avanti due volte prima con Nordstrand e poi con Lorentzen, è costretto ad arrendersi e a perdere ogni speranza anche di terzo posto. Alla squadra di Lucescu nell’ultimo turno basterà un pari per chiudere al primo posto

    Nordsjaelland – Shakhtar Donetsk 2-5
    24′ Nordstrand (N), 26′, 53′ e 81′ Luiz Adriano (S), 29′ Lorentzen (N), 44′ e 50′ Willian (S)

    Juventus – Chelsea 3-0
    38′ Quagliarella, 61′ Vidal, 91′ Giovinco

    Classifica: Shakhtar Donetsk 10, Juventus 9, Chelsea 7, Nordsjaelland 1

    GRUPPO F
    Tutto facile per Valencia e Bayern Monaco che scese in campo con la consapevolezza che un pareggio sarebbe bastato visto il ko del Bate Borisov contro il Lille fanno 1-1 e passano agli ottavi. Nel finale il gol spagnolo con Feghouli e la replica tedesca di Muller, con le due formazioni che si giocheranno il primo posto, a distanza, nell’ultimo turno. Nettamente favoriti i tedeschi sia perché giocano in casa e sia perché a  parità di punti hanno dalla loro gli scontri diretti. A Borisov invece impresa riuscita a metà al Lille che per sperare in un posto nell’Europa League doveva vincere con tre gol di scarto. Le cose si erano messe bene nella prima mezz’ora grazie a Sibide e Bruno, ma non è arrivata la terza zampata che poteva risultare decisiva. A casa i bielorussi che per puntare agli ottavi dovevano forzatamente vincere.

    Bate Borisov – Lille 0-2
    14′ Sidibe, 31′ Bruno

    Valencia – Bayern Monaco 1-1
    77′ Feghouli (V), 82′ Muller (B)

    Classifica: Bayern Monaco e Valencia 10, Bate Borisov 6, Lille 3

    Leo Messi
    Leo Messi © ALEXANDER NEMENOV/AFP/Getty Images

    GRUPPO G
    Il Barcellona vince facilmente a Mosca grazie al gol di Dani Alves e alla doppietta di Messi centrando in un sol colpo primo posto nel girone e ottavi di finale con un turno di anticipo. Alle spalle dei blaugrana è testa a testa tra Benfica e Celtic: lo scontro diretto di ieri sera va ai lusitani grazie ai gol di John e Garay, intervallati da quello di Samaras, ma il discorso per il passaggio del turno è tutto da vedere. A parità di punti il Benfica è al momento avvantaggiato dagli scontri diretti ma nell’ultima giornata i portoghesi dovranno far visita al Barcellona mentre il Celtic riceveranno un già eliminato Spartak Mosca.

    Spartak Mosca – Barcellona 0-3
    16′ Daniel Alves, 27′ e 39′ Messi

    Benfica – Celtic 2-1
    7′ John (B), 31′ Samaras (C), 71′ Garay (B)

    Classifica: Barcellona 12, Benfica e Celtic 7, Spartak Mosca 3

    GIRONE H
    Si deciderà nell’ultimo turno la seconda squadra qualificata agli ottavi insieme al Manchester. E sarà lotta a distanza tra Galatasaray e Cluj con i turchi che però appaiono favoriti. Non tanto per la vittoria di ieri sera sullo United arrivata grazie a Yilmaz ma per via degli scontri diretti favorevoli rispetto ai rumeni che nell’ultima giornata dovranno recarsi ad Old Trafford. E non sarà facile come contro il Braga, battuto 3-1 grazie ad uno scatenato Pedro che di fatto ha messo fuori da ogni gioco europeo i portoghesi in gol con Alan.

    Cluj – Sporting Braga 3-1
    7′,15′ e 34′ Pedro (C), 17′ Alan (S)

    Galatasaray – Manchester United 1-0
    54′ Yilmaz

    Classifica: Manchester United 12, Cluj e Galatasaray 7, Sporting Braga 3

  • Champions, Valencia-Bayern promette spettacolo. Il Barça vede gli ottavi

    Champions, Valencia-Bayern promette spettacolo. Il Barça vede gli ottavi

    Eccezion fatta per il girone H, dove il Manchester United è già qualificato e per il secondo posto bisognerà attendere l’ultimo turno, negli altri tre gironi potrebbero venir fuori già stasera i verdetti riguardanti le squadre qualificate agli ottavi di Champions League. Con un turno di anticipo infatti potrebbero strappare il pass Shakhtar e Chelsea nel raggruppamento E, Valencia e Bayern Monaco nel girone F, Barcellona e Celtic nel gruppo G. Si tratta solamente di ipotesi sottostanti al verificarsi di alcune condizioni che di seguito indicheremo.

    Nordsjaelland-Shakhtar Donetsk
    Potrebbe arrivare già stasera la qualificazione agli ottavi di finale per gli ucraini dello Shakhtar. In caso di vittoria  e di contemporanea sconfitta della Juventus contro il Chelsea la formazione di Lucescu strapperebbe il passa con una giornata d’anticipo. E’ questa l’unica combinazione che lancerebbe gli ucraini agli ottavi già da oggi. Nordsjaelland praticamente fuori da una possibile prosecuzione mentre per sperare nel raggiungimento dell’Europa League bisognerà vincere. Ma la cosa appare improbabile.

    Bate Borisov-Lille
    Vincere per continuare a sognare. Il Bate Borisov crede ancora alla qualificazione ma per farlo dovrà battere il Lille. Un successo contro i francesi consentirebbe di rimanere a ruota, se non di agganciare, chi sta davanti. Dall’altro lato i transalpini hanno poco da chiedere alla sfida: possono ancora sperare nell’Europa League ma dovrebbero vincere con tre gol di scarto. Il pareggio invece non servirebbe a nessuna delle due.

    Bastian Schweinsteiger
    Bastian Schweinsteiger copy; CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Valencia-Bayern Monaco
    E’ una delle sfide più affascinanti della serata. E probabilmente una delle più decisive. Il Valencia ha in mano qualificazione e primo posto: per raggiungere tale traguardo gli basterà vincere 1-0 o con due gol di scarto. Un pareggio potrebbe qualificare entrambe in caso di contemporaneo passo falso del Bate Borisov. Bayern Monaco che in caso di vittoria potrebbe qualificarsi nel caso in cui il Bate non vinca, ma in ogni caso i tre punti eventualmente conquistati in Spagna potrebbero voler dire qualificazione ad un passo.

    Spartak Mosca-Barcellona
    Potrebbe arrivare già alle 20 la qualificazione per il Barcellona impegnato a Mosca. Un successo spianerebbe la strada ai blaugrana indipendentemente da quanto accadrà nell’altro match del girone. Un pareggio invece potrebbe voler dire rinviare tutto all’ultimo turno ma in caso di successo del Celtic nell’altra sfida entrerebbe in ballo la differenza reti e il primo posto sarebbe in pericolo. Lo Spartak si gioca il tutto per tutto: o vince o è fuori, anche dall’Europa League nel caso di successo del Benfica sul Celtic.

    Benfica-Celtic
    Non ha alternative il Benfica: vincere o addio Champions League. Solo i tre punti infatti consentirebbero ai portoghesi di continuare a sperare nonostante nell’ultimo turno bisognerà andare al Camp Nou e fare risultato anche li. Entrambe giocheranno conoscendo il risultato di Mosca e ciò renderà ancora più spettacolare la sfida.  Se il Benfica vince passa in avanti negli scontri diretti ma un pareggio, specie se con gol, lancerebbe gli scozzesi agli ottavi di finale qualora lo Spartak non farà risultato alle 18. Per il Benfica dunque l’impresa è ardua.

    Galatasaray-Manchester United
    Inglesi già qualificati come primi ma che dovranno far visita ai turchi, intenzionati a vincere per ipotecare il secondo posto. Un pareggio rischierebbe di costare carissimo alla formazione giallorossa che sa di poter mettere una grossa ipoteca sulla qualificazione in caso di tre punti.

    Cluj-Sporting Braga
    Vero e proprio spareggio, in primis per gli ottavi e poi per l’Europa League tra Cluj e Braga. Entrambe devono vincere per sperare di andare avanti ed un pareggio rischierebbe di fare il gioco del Galatasaray. Chi perde tra l’altro rischia di arrivare ultimo e di fatto finire fuori anche dai giochi per il terzo posto.