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  • NBA: Sessions ai Cavs, West ai T-Wolves e McGrady è vicino ai Bulls

    Ultime ore di mercato molto frenetiche in NBA.
    Nella notte si è concluso, dopo lunghissime trattative, lo scambio tra Minnesota Timberwolves e Cleveland Cavaliers, che ha visto il passaggio di Delonte West e Sebastian Telfair a Minneapolis e l’arrivo invece in Ohio di Ramon Sessions e Ryan Hollins. Inoltre i Cavs dovranno dare ai “Lupi” anche una seconda scelta al Draft (quella del 2013).
    In questo modo i Cavs iniziano a ricostruire il dopo LeBron James, anche se il roster appare sempre molto carente, i T-Wolves dal canto loro riducono drasticamente il loro monte ingaggi visto che i 2 giocatori, alla fine dell’anno, saranno free agent, ottima mossa visto che a Minneapolis stanno ricostruendo dai giovani di talento ma con contratti molto bassi. Ci vorrà del tempo (3-4 anni sicuramente) ma le basi per un buon futuro ci sono tutte.

    Intanto Tracy McGrady pare molto vicino ai Chicago Bulls, anche se voci dell’ultima ora dicono che l’ultimo allenamento ha visto gli osservatori dei “Tori” storcere il naso di fronte ad alcuni movimenti atletici dell’ex Houston Rockets. Tuttavia il basso ingaggio che chiederà T-Mac farà andare a buon fine la trattativa.

    E’ ufficiale la firma del lituano Linas Kleiza con i Toronto Raptors.

    I Boston Celtics stanno ripensando ad Eddie House, soprattutto ora che hanno perso Tony Allen. Sviluppi della trattativa nelle prossime ore.

    Shaquille O’Neal è tornato a parlare con gli Atlanta Hawks dopo che negli ultimi giorni era stato contattato dai Boston Celtics. Nonostante la firma di Josh Powell, ex Lakers, i “Falchi” paiono decisi a rinforzare ancora di più il reparto lunghi, vero tallone d’Achille della squadra della Georgia. L’accordo non dovrebbe essere poi così tanto distante.

  • NBA: Matt Barnes sceglie i Lakers

    Dopo aver rifiutato la corte dei Toronto Raptors, dei Cleveland Cavaliers, dei Miami Heat e anche di qualche altra franchigia che ha lavorato per lui sottotraccia, Matt Barnes ha finalmente deciso: giocherà nella squadra campione della NBA, ovvero i Los Angeles Lakers del nemico Kobe Bryant.
    Gran colpo per i californiani che mettono sotto contratto uno dei difensori più forti della Lega, probabilmente per contrastare lo strapotere offensivo dei Miami Heat in una ipotetica finale. Assieme a Bryant, Artest e Gasol dovrà limitare, se i pronostici verranno rispettati e la Finale NBA sarà tra le favorite Lakers ed Heat, il trio James, Bosh, Wade. Cosa non facile ma ora si può anche provare a farlo viste le attitudini difensive del roster dei campioni in carica.
    Barnes, come Artest lo scorso anno, decide di andare a giocare da uno dei più acerrimi rivali di sempre, quel Kobe Bryant che quest’anno lo ha punzecchiato durante le partite contro gli Orlando Magic, visto che la marcatura di Barnes ha sfiorato i limiti del legale. Ora si ritroveranno a giocare nella stessa squadra, come già un’anno fa è accaduto tra “Ron Ron” ed il numero 24: la convivenza tra loro 2 è stata ottimale ed ha portato al tanto agognato titolo, resta ora da vedere se anche questa situazione andrà a buon fine per lo squadrone gialloviola. Il contratto di Barnes sarà di 2 anni dietro un compenso di 3,6 milioni di dollari.
    Sempre per quanto riguarda i Lakers, dopo la perdita di Josh Powell, partito per Atlanta in direzione Hawks, i californiani hanno preso nello stesso ruolo Theo Ratliff: contratto per un anno al minimo salariale.

    Intanto per quanto riguarda le altre trattative Antoine Wright domani firmerà un contratto di un anno con i Sacramento Kings, molto probabilmente al minimo salariale.

    Kurt Thomas ha firmato per i Chicago Bulls: il centro, veterano, alla 15esima stagione NBA, sarà il cambio di Joakim Noah vista la partenza di Brad Miller andato agli Houston Rockets.

    I Boston Celtics hanno prolungato di un anno il contratto scaduto di Marquis Daniels, per lui un compenso di 2,5 milioni di dollari.

  • NBA: Anche Magic Johnson critica LeBron James

    Pochi giorni fa era stato Michael Jordan, da sempre ritenuto il più forte giocatore di basket di tutti i tempi, a criticare la scelta di LeBron James di andare a giocare ai Miami Heat di Dwyane Wade e Chris Bosh (che era stato messo sotto contratto da pochi giorni), dicendo in sostanza (leggi l’articolo) che mai gli sarebbe passato per la mente di unirsi in una ipotetica super squadra ai suoi “rivali” sui parquet Magic Johnson e Larry Bird (ciò è accaduto solo in Nazionale, ma è anche ovvio!), ora, sulla stessa lunghezza d’onda, si inserisce anche uno dei giocatori citati da Jordan nel suo esempio, ovvero proprio Magic Johnson.
    L’ex superstar dei Los Angeles Lakers ha infatti dichiarato:

    • Non lo capisco! Io per esempio sin dal college ho sempre voluto affrontare e battere Larry Bird, e non avrei mai fatto come lui (James, per inciso), andando in una squadra dove già il talento non mancava di certo per vincere facile“.

    In poche parole l’ex Lakers concorda con le dichiarazioni fatte dal suo ex compagno di Nazionale alle Olimpiadi di Barcellona 1992 (dove arrivò l’oro condito da super prestazioni da parte di tutti i componenti del Dream Team), aggiungendosi alla lista di quelli che reputa la decisione di James come un modo comodo di sviare dalle difficoltà che il basket mette sulla strada, scegliendo la strada più facile per vincere.

    Per completezza ricordiamo che anche Jason Kidd, playmaker dei Dallas Mavericks, si è espresso con parole piuttosto forti nei confronti dei Miami Heat (leggi l’articolo), non giudicando, quindi, la scelta di LeBron James in sè stessa, ma quella della franchigia che ha portato via da Cleveland e Toronto i suoi 2 protagonisti sui parquet, con un probabile disinteresse, da parte delle 2 città, del basket NBA.

  • NBA: Kobe Bryant primo nella classifica degli sportivi più amati degli U.S.A.

    Kobe Bryant ha scalato la classifica degli sportivi più amati degli U.S.A. arrivando a dividere il primo posto nella speciale graduatoria con Tiger Woods, golfista di colore, che dominava incontrastato dal 2006.
    E’ il responso dell’annuale sondaggio della Harris Interactive, che l’anno scorso piazzava la star dei Los Angeles Lakers solo in quarta posizione. Dietro la coppia Bryant-Woods c’è Derek Jeter, capitano dei New York Yankees, la franchigia più famosa per quanto riguarda il baseball.
    In caduta libera Michael Jordan, precipitato dal secondo al settimo posto, e LeBron James, terzo l’anno passato e ora sesto: il sondaggio però è stato effettuato tra il 14 e il 21 giugno, prima della ormai discussa e criticatissima scelta dell’M.V.P. NBA in carica di lasciare i Cleveland Cavaliers per i Miami Heat: non ci sarebbe da scandalizzarsi se il nuovo numero 6 degli Heat in futuro perdesse qualche altra posizione, vista l’impopolarità che ne è conseguita dopo la scelta professionale!

    Nella classifica femminile dominano invece le sorelle Williams: Serena è sicuramente la più amata, con Venus che si deve accontentare della piazza d’onore.

  • NBA: Jason Kidd, veleno sui Miami Heat

    Dopo Michel Jordan, che certamente non le ha mandate a dire a LeBron James riguardo alla scelta professionale fatta qualche giorno fa (leggi l’articolo sulle dichiarazioni di Michael Jordan), stavolta a parlare è stato il playmaker dei Dallas Mavericks Jason Kidd, il quale non è certo stato tenero e delicato nei confronti della franchigia della Florida, i Miami Heat, che stanno facendo man bassa sul mercato di tutti i migliori giocatori in circolazione.
    Ecco le sue parole sulla questione:

    • Penso a città come Cleveland e Toronto che prima facevano il tutto esaurito per vedere quei ragazzi (James a Cleveland, Bosh a Toronto) e adesso non so se sarà ancora così!“.

    Poi ha aggiunto:

    • E’ logico che quest’anno, ovunque andranno, gli Heat faranno il Sold Out (tutto esaurito), ma questo non è un bene per l’NBA. In altre città per 82 partite gli spettatori mancheranno e si sfioreranno i record minimi di affluenza nelle Arene! Sicuramente tutto ciò porterà ad incassi minori, sarebbe stato meglio vedere una Lega equilibrata, con la suddivisione del talento in giro per la Nazione, e non un ammasso di fenomeni in una sola squadra! Ma ormai è andata così e dovremo adattarci tutti, squadre, giocatori, pubblico e dirigenti di Lega“.

    Parole molto forti e taglienti quelle del veterano playmaker, 2 volte finalista NBA con i New Jersey Nets. Intanto sponda Miami e anche sponda LeBron James, tutto tace!

  • NBA: Paul vuole andare via dagli Hornets

    Chris Paul non vuole più giocare per i New Orleans Hornets. E’ quanto ha dichiarato il giocatore in un’intervista in cui ha fatto capire che la situazione della sua squadra che non gli permetterà nei prossimi anni di battersi per il titolo NBA, lo ha portato a questa decisione.
    Paul vorrebbe essere scambiato per andare a giocare o ai New York Knicks, o agli Orlando Magic, oppure ai Los Angeles Lakers, seguendo l’esempio di James e Bosh che si sono uniti a Wade ai Miami Heat per fare piazza pulita dei prossimi campionati.
    Il numero 3 dei “Calabroni” ha il contratto in scadenza nel 2013-2014 ma teoricamente andrà in scadenza l’anno prima visto che nel 2012-2013 potrà decidere se continuare a percepire il suo normale contratto oppure se svincolarsi con un anno di anticipo (un pò come James e Bosh quest’anno). La situazione è delicata e ora la palla passa alla sua squadra, gli Hornets, che dovranno valutare bene la situazione e decidere il da farsi. Ma sono poche le speranze di rivedere Chris Paul con la maglia azzurra di New Orleans.

    Rashad McCants invece sarebbe stato contattato dai Cleveland Cavaliers per il ruolo di ala piccola, ruolo per il quale sono anche in trattativa per Matt Barnes, visto che in quella posizione c’è un enorme buco lasciato vuoto da LeBron James. McCants, che è stato vicino alla madre ammalata di cancro, alla fine potrebbe decidere di firmare con la franchigia dell’Ohio.

    I Portland Trail Blazers hanno fatto sapere a Rudy Fernandez che è quasi improbabile che venga ceduto in Europa. Se vorrà andare via da Portland dovrà scegliersi un’altra squadra NBA in modo che i Blazers possano ricevere una contropartita tecnica di valore.

  • NBA: Miami Heat scatenati, preso anche Juwan Howard

    Non sembrano fermarsi più i Miami Heat del nuovo trio delle meraviglie LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh.
    Pat Riley, Presidente delle operazioni di mercato, ha messo sotto contratto un altro giocatore, nuovo tassello per il completamento del puzzle, riuscendo a firmare il veterano Juwan Howard, reduce da una stagione molto buona ai Portland Trail Blazers.
    Con Howard è in via di completamento il reparto “lunghi” degli Heat che quindi guardano al futuro con illimitata fiducia visti i colpi di mercato di questa Estate.

    Per quanto riguarda le altre notizie è ufficiale l’acquisto dei Chicago Bulls di Ronnie Brewer che quindi ritrova i suoi ultimi compagni di squadra agli Utah Jazz, ovvero Carlos Boozer e Kyle Korver. Sempre i Bulls, scoperti nel ruolo di riserva di Derrick Rose vista la trade che ha portato Kirk Hinrich ai Washington Wizards, prendono dai Golden State Warriors tramite “sign and trade” il playmaker C.J. Watson. In cambio ai Warriors va una seconda scelta futura e al giocatore un contratto di 3 anni per 10 milioni di dollari complessivi.

    Una notizia invece che era data come ufficiale adesso invece non è più tanto sicura: stiamo parlando del fantomatico passaggio di Matt Barnes ai Toronto Raptors. Ieri il trasferimento era dato per certo, con il giocatore che avrebbe anche messo nero su bianco. Oggi però si sono rifatti vivi i Cleveland Cavaliers, alla disperata ricerca di un’ala piccola che non sostituirà certamente come talento LeBron James ma almeno occupi il ruolo in squadra. Inoltre la concorrenza su Barnes si è fatta ancora più agguerrita visto che anche la ex squadra del giocatore, gli Orlando Magic, hanno riallacciato trattative per tenerlo in squadra, accompagnati degnamente dai soliti Miami Heat che stanno giocando un pò ad “asso piglia tutto” sul mercato NBA.
    Staremo a vedere l’evolversi della situazione.

  • NBA: Le ultime voci di mercato e trattative [19 luglio 2010]

    Poche le voci di mercato in NBA visto che quasi tutti i free agent hanno trovato la squadra per cui giocare il prossimo anno.
    Vediamo in dettaglio le più importanti: Ronald “Flip” Murray sembra vicino a firmare per i Cleveland Cavaliers. Sul giocatore ci sono i soliti Miami Heat ed anche i Los Angeles Clippers e Chicago Bulls.

    Rudy Fernandez continua ad essere l’oggetto del desiderio di Mike D’Antoni e dei New York Knicks.

    Minnesota avrebbe proposto ai Cavs uno scambio significativo: Ramon Sessions, playmaker da sempre apprezzato in Ohio, ed il nuovo arrivato dai Jazz, Kosta Koufos per la guardia Delonte West. Cleveland ci sta pensando su ma lo scambio potrebbe anche concludersi a breve. Intanto si sta spargendo la voce dell’interesse dei Cavaliers per il free agent Matt Barnes, ottimo difensore che potrebbe prendere il posto in quintetto di LeBron James andato ai Miami heat.

    Shannon Brown ancora non ha trovato un punto d’incontro con i Lakers, ma a breve la situazione dovrebbe sbloccarsi.

    Sofoklis Schortsanitis, reduce dalla Summer League con i Los Angeles Clippers che detengono i diritti del giocatore in NBA, se non sarà tenuto a roster dai californiani, verrà dato molto probabilmente al Panathinaikos, in Grecia, dopo che il centro ha disputato le ultime 5 stagioni con la maglia dell’Olympiacos Pireo!

    Nuova puntata della telenovela Shaquille O’Neal-Atlanta Hawks: la franchigia della Georgia starebbe per rifirmare Jason Collins, il centro di riserva e questo potrebbe precludere l’arrivo di Shaq ad Atlanta, a meno che questa non sia una mossa tattica per far abbassare le pretese al centro veterano che ancora non ha trovato una squadra dove giocare il prossimo anno.

  • NBA: Jordan contro LeBron James, nuovo attacco al “Re”

    Non accennano a placarsi le polemiche e le critiche sulla decisione di LeBron James di lasciare i Cleveland Cavaliers e trasferirsi a Miami dall’amico Dwyane Wade in compagnia di Chris Bosh per cercare di sbaragliare la concorrenza e vincere (teoricamente) a mani basse i prossimi titoli NBA.
    Ultimi in ordina di tempo 2 leggende del basket professionistico americano, Charles Barkley e Michael Jordan unico grande atleta riconosciuto unanimamente come il più grande di sempre della storia del basket.
    Jordan, che nei primi anni di carriera si era “preso cura” di leBron, quasi come un figlio, consigliandolo sempre per il verso giusto e facendolo crescere sia come atleta che come uomo, questa volta non le ha mandate a dire. Queste le sue parole dopo aver partecipato a un torneo di golf per beneficenza a Las Vegas:

    • Io non mi sarei mai neanche lontanamente sognato di telefonare a Larry Bird e Magic Johnson e dire loro: hey, che ne dite di metterci insieme e giocare in una sola squadra? Credo però che le cose siano diverse ora. Certo, loro adesso hanno una grande opportunità. Io però in tutta onestà ero troppo impegnato a cercare di battere Larry e Magic per pensare di giocare con loro“.

    Chiaro il pensiero del numero 1 di sempre che piuttosto che giocare nella stessa squadra con gli altri 2 maggiori esponenti del basket degli anni 90 preferiva batterli sul campo e dimostrare di essere il migliore vincendo quasi da solo le partite.
    Certamente Larry Bird e Magic Johnson erano campioni di tutt’altra pasta rispetto a Chris Bosh e Dwyane Wade, ma il paragone non fa una piega. La NBA a cavallo degli anni 80-90 infatti risorse grazie alle rivalità sui parquet NBA del trio Jordan-Johnson-Bird, visto che in quel periodo la Lega era snobbata da più parti, pubblico, televisioni e sponsor. Gli epici duelli tra le 3 superstar ne fecero crescere gradualmente ma inesorabilmente l’interesse, facendone la prima attrazione sportiva non solo degli Stati Uniti, ma del mondo intero. La storia è conosciuta, sappiamo tutti ciò che fece vincere Magic Johnson ai Los Angeles Lakers, stesso discorso vale per Larry Bird dei Boston Celtics, ma chi è riuscito a metterli sotto e rimanere nella leggenda è sempre e solo lui, Michael Jordan con i suoi Chicago Bulls.
    Anche Charles Barkley, ex stella dei Philadelphia 76ers, Phoenix Suns, e Houston Rockets, ha detto la sua:

    • Io e Michael siamo d’accordo al 100% su questo punto. Se tu sei il 2 volte M.V.P. in carica non vai da nessuna parte. Sono gli altri a dover venire da te. Quello che è successo è ridicolo. LeBron mi piace, è un grande giocatore. Ma non penso che nella storia dello sport si sia mai visto un 2 volte M.V.P. lasciare la sua squadra per andare a giocare con altra gente

    Poi sferra il colpo finale che risulta tagliente come la lama di una ghigliottina (che decapita il “Re”):

    • LeBron non sarà mai come Jordan. Non scherziamo. Potrà vincere tutti i titoli che vorrà, ma questa sua scelta lo toglie completamente da ogni paragone con M.J. Sarebbe stato onorevole restare a Cleveland e cercare di vincere come “The Man”. Se solo avesse vinto un anello a Cleveland, sarebbe stata una grandissima cosa, un’impresa veramente da ricordare visto ciò che è diventata Cleveland nella storia degli sport professionistici. Ma ora non mi interessa quanti titoli potrà vincere a Miami. Perché Miami è chiaramente la squadra di Dwyane Wade“.

    Insomma, piovono ancora critiche sul “Prescelto”, e l’unica cosa certa in tutta questa storia è che non finiranno di certo qui.

  • Shaq O’Neal tra Knicks ed Hawks, McGrady verso i Clippers

    Continuano senza sosta le voci e le trattative in NBA.
    Ecco le più importanti e rilevanti: Shaquille O’Neal sarebbe stato contattato dai New York Knicks per sondare la sua disponibilità a trasferirsi nella “Grande Mela”. I Cavaliers vorrebbero un “sign and trade” per il loro centro. Su Shaq ci sono sempre gli Atlanta Hawks a cui i Cavs hanno chiesto la stessa formula (dello scambio) inserendo magari Marvin Williams, ala piccola che dovrebbe prendere il posto di LeBron James in squadra, ma la proposta non è gradita agli Hawks. Nelle prossime ore si attendono comunque sviluppi.

    Sembra molto seria invece la trattativa che potrebbe portare il free agent Tracy McGrady ai Los Angeles Clippers. Sul giocatore c’è l’interesse anche dei Chicago Bulls e dei Miami Heat, ma nei prossimi giorni (se non addirittura nelle prossime ore) McGrady dovrebbe decidere la sua futura destinazione.

    Chicago, Boston, Portland, Utah, Washington e Cleveland hanno espresso interesse verso il free agent Ronnie Brewer, soprattutto i Bulls potrebbero acquisire la guardia se Orlando dovesse pareggiare l’offerta fatta da Chicago nei giorni scorsi a J.J. Redick.

    Cleveland dopo l’offerta fatta a Kyle Lowry (ma fonti sicure dicono che Houston pareggerà l’offerta fatta dai Cavs al playmaker per tenerlo in Texas) sta sondando il terreno dei registi per dare un valido cambio a Mo Williams: nel mirino ci sono Mike Conley dei Memphis Grizzlies e Ramon Sessions dei Minnesota Timberwolves.

    Miami dopo l’acquisizione di Mike Miller continua a cercare dei tiratori di sicuro affidamento: Rasual Butler (un ex) è in cima alla lista).

    Larry Hughes vorrebbe restare con i Charlotte Bobcats e in queste ore sta trattando un eventuale rinnovo con la squadra del North Carolina.