Dopo il litigio negli spogliatoi durante l’intervallo di Juventus-Lecce tra Mauro Camoranesi e il tecnico bianconero Claudio Ranieri, a parlare è l’agente dell’italo-argentino, Sergio Fortunato, che, intervenendo a “Radio Radio” dice: “Ci vuole piu’ rispetto per giocatori di un certo spessore dopo otto anni di militanza alla Juventus, per Camoranesi non ci saranno strascichi, ma lo si deve capire: ieri ha giocato in un ruolo non suo e aveva diritto di chiedere un appello nel secondo tempo giocando da esterno, come sa fare. E’ comprensibile il nervosismo di tutta la squadra, che si e’ vista sfumare il secondo posto e rischia di perdere anche il terzo”. Situazione delicata in casa Juventus a meno di una settimana dall’attesissima sfida di domenica sera a “San Siro” contro il Milan per la conquista della piazza d’argento.
Tag: claudio ranieri
-
Lite con Camoranesi negli spogliatoi, è crack Ranieri-Juve
Nervi a fior di pelle in casa Juventus durante e dopo la partita di domenica pomeriggio, pareggiata 2-2 contro il Lecce. Sembra che durante l’intervallo ci sia stato un durissimo scontro muso contro muso tra Camoranesi e Ranieri con l’italo-argentino che non avrebbe gradito la sostituzione; infatti nell’intervallo il tecnico bianconero apportava i le modifiche cambiando Camoranesi per Marchionni e Del Piero con Poulsen. Il capitano non faceva una piega mentre l’ala destra reagiva in malo modo. Ranieri rispondeva all’attacco del suo giocatore e tra i due volavano parole grosse, sentite da tutti negli spogliatoi; Buffon, irritato dal pessimo primo tempo della squadra e desideroso di richiamare i compagni e l’allenatore all’ordine, lasciava dopo solo 4 minuti gli spogliatoi e si dirigeva verso il terreno di gioco, cominciando un riscaldamento tutto particolare: insulti ed urla per caricarsi e frasi del tipo “Se perdiamo non torniamo a casa”.
Il giocattolo Juve s’è rotto irreparabilmente anche se Ranieri parla ancora di gruppo compatto e sulle sostituzioni di Camoranesi e Del Piero dice: “Un allenatore deve avere gli attributi per fare delle scelte impopolari”.
E’ evidente ormai che il gruppo non sta più con l’allenatore (vedi Del Piero, Trezeguet e ora anche Camoranesi) e che quindi a fine stagione ci sarà sicuramente l’avvicendamento in panchina con il tecnico del Bari Antonio Conte in pole position per il dopo Ranieri. Ma perchè non mandarlo via prima? In effetti l’amministratore delegato bianconero Blanc subito dopo la fine della partita sarebbe sceso negli spogliatoi chiedendo al tecnico se volesse lasciare, ricevendo come risposta “siete voi che dovete cacciarmi”. Ma la verità è che la nuova dirigenza non vuole discostarsi dal principio che ha accompagnato da sempre lo stile della Juventus, ovvero far proseguire nel lavoro tecnico gli allenatori fino alla fine della stagione. -
Due indizi fanno una prova? E’ Conte il prossimo allenatore della Juve
Dopo le parole di amore dette da Antonio Conte per la sua Vecchia Signora ad avallare un suo possibile approdo sulla panchina bianconera è il ds del Bari Perinetti che afferma di voler tener Conte per la prossima stagione sulla panchina pugliese ma di non poter far molto se arrivassa il richiamo della Juventus. La situazione in casa bianconera sembra sempre piu nel caos, la proprietà pronta ad entrare in campo scavalcando e cosi deleggittimando la posizione del presidente Cobolli Gigli e dell’amministratore delegato Blanc. L’involuzione di gioco e di risultati ha evidenziato qualche crepa nell’organizzazione societaria ed è per questo che si fa sempre piu insistente il ricorso ad una nuova triade per i bianconeri: “Lippi, Ferrara e Conte” figlia dei successi juventini dell’era Moggi. Conte ha dato dimostrazione di aver idee chiare sia in sede di programmazione, le sue scelte per la campagna acquisti del Bari si sono rilevate azzeccate ed hanno portato i galletti ad un passo dalla A, sia nella gestione del gruppo e nell’innovazione degli schemi di gioco dimostrando di poter esser belli e vincenti.
-
Juve è notte fonda!Ranieri adesso rischia davvero
Zarate e Kolarov stendono la Vecchia Signora
La gara di ritorno della semifinale della Coppa Italia ha emesso il verdetto: per la Juver è crisi nera. Dopo l’uscita di scena in Champions e l’inaspettato tracollo in campionato anche l’ultimo minimo traguardo della Coppa Italia è stato perso, chiudendo cosi la stagione con due mesi di anticipo. Le motivazioni fanno la differenza ad inizio gara, Rossi carica al massimo i suoi forse per poter regalare un ultima giornata di gloria ai suoi tifosi nella finale di Roma prima di andar via, Ranieri invece è sempre piu in balia degli eventi e la sua insicurezza arriva in pieno alla squadra apparsa ancora una volta senza idee e uno schema tattico. Nel primo tempo i bianconeri non hanno nemmeno un occasione, il pressing asfissiante del centrocampo laziale costringe la Juve a lanci lunghi senza grosse pretese, la Lazio invece punge in contropiede con Zarate, Foggia e Rocchi e che riesce anche a trovar il vantaggio con una intuizione del genio di Zarate colpo da fuori a togliere le ragnatele dall’incrocio. La ripresa inizia con due cambi Nedved e Camoranesi per Giovinco e Marchionni ma mentre la Juve cerca di riorganizzarsi Kolarov con un altro tiro da fuori questa volta deviato porta sul doppio vantaggio la Lazio chiudendo la partita. Entra Del Piero a dar la scossa ai suoi, segnando con un colpo di alta classe ma la Juve non riesce ad affondare, Muslera sventa delle buone occasioni su Trezeguet e Del Piero a fermare Nedved ci pensa il palo. A chiudere definitivamente la partita è l’ennesimo sciagurato gesto di Camoranesi che viene ammonito e poi espulso per le reiterate proteste lasciando per l’ennesima volta la Juve in dieci. Il fantasma di Conte inizia a veleggiare sempre piu su Ranieri e sulla Juve, adesso realmente è ora di far quadrato e programmare il futuro dei bianconeri. Della Lazio vien da dire PECCATO!!! I biancocelesti nelle ultime partite hanno dimostrato di poter esser competitivi contro qualunque avversario, ma le troppe pause durante il campionato hanno tolto la possibilità di lottare per la Champions.
TABELLINO
JUVENTUS-LAZIO 1-2 (38’ Zarate, 51’ Kolarov, 64’ Del Piero)
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Mellberg, Ariaudo, De Ceglie; Marchionni (46’ Camoranesi), Tiago, Marchisio, Giovinco (46’ Nedved); Iaquinta (60’ Del Piero), Trezeguet. A disposizione: Manninger, Knezevic, Molinaro, Poulsen. All. Ranieri
LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichsteiner, Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi (55’ De Silvestri), Ledesma, Matuzalem (72’ Dabo), Foggia (62’ Mauri); Rocchi, Zarate. A disposizione: Carrizo, Radu, Meghni, Del Nero. All. Rossi
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
AMMONITI: Marchisio (J), Matuzalem (L)
ESPULSI: Camoranesi (J) -
Semifinali di Coppa Italia: Ranieri vs Rossi chi salverà la panchina?
Nella semifinale di andata la Juve era ancora in lotta su tre fronti e ad esser in bilico era Delio Rossi perchè la sua Lazio quest’anno come non mai terribilmente incostante. Dopo un periodo di appannamento che aveva compromesso il rapporto con Lotito e il conseguente ritiro punitivo imposto dal presidente la squadra sembra aver ritrovato compattezza e grazie agli spunti del grande Zarate è riuscito a battere la Roma nel derby e lo spettacolare Genoa di Gasperini. Ranieri adesso sembra esser messo in discussione anche dalla dirigenza, le ultime tre partite hanno aumentato il malcontento dei tifosi e l’incontro di Blanc con Lippi e l’acquisto di Cannavaro sembrano delegittimare la sua posizione in favore di Conte che sta volando in B con il Bari verso la A.
Stasera è l’occasione per la Juve di dar una sterzata, lo svantaggio di una rete è ampimente recuperabile anche se la Coppa Italia non servirebbe a salvare una stagione. Mancheranno il convalescente Amauri e Chiellini alle prese con problemi muscolari, saranno a disposizione rispetto a Domenica Camoranesi e Marchisio ancora panchina per Trezeguet. Nella Lazio non ce la fa Pandev, in attacco Rocchi farà compagnia a Zarate con Foggia preferito a Mauri alle loro spalle. A centrocampo torneranno disponibili Brocchi e MatuzalemProbabili formazioni:
JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro, Camoranesi, Marchisio, Tiago, Giovinco, Del Piero, Iaquinta. All. Ranieri
A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Knezevic, Poulsen, Nedved, Marchionni, Trezeguet
Indisponibili: Sissoko, Salihamidzic, Zanetti, Ekdal, Manninger
LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Kolarov; Brocchi, Ledesma, Matuzalem, Foggia; Zarate, Rocchi. All. Rossi
A disposizione: Carrizo, De Silvestri, Cribari, Dabo, Meghni, Mauri, Del Nero
Indisponibili: Inzaghi, Manfredini, Pandev -
Juve-Inter: Mourinho vs Ranieri 2-0
Dopo la bella vittoria dell’andata i nerazzurri se ancora ce ne fosse bisogno hanno dimostrato di non aver rivali nel campionato italiano. Il pari premia oltre ogni merito la squadra di Ranieri che nelle ultime 5-6 partite ha avuto una brutta involuzione tattica mettendo in dubbio anche il secondo posto. I nerazzurri dopo un primo tempo di studio ma con una grande occasione di Balotelli che buca Buffon in uscita ma la sua conclusione viene respinta sulla linea di porta da Tiago, nella ripresa leggittimano la propria superiorità schiacciando i bianconeri nella propria metà campo. J. Zanetti sull’out di destra non fa rimpiangere l’assenza di Maicon, ottime la sua prova insieme a quella di Muntari autore anche dell’assist per il gol del vantaggio di Balotelli al termine di una bellissima azione in contropiede. Nella Juve iniziano ad esser palesi le divisioni interne allo spogliatoio, Ranieri è sempre in confusione e non riesce a leggere la partita, i big sembrano giocare senza motivazioni, Trezeguet continua a partire dalla panchina e come se non bastasse dopo la bravata di Camoranesi della settimana scorsa anche Tiago dimostra di non saper controllare la tenzione lasciando per l’ennesima volta i bianconeri in 10. E’ solo lo spirito Juve che si può salvare di questa partita, tutti questi indizi dovrebbero far riflettere la società sulle strategie future, mettendo in discussione anche Ranieri perchè se gli infortuni possono esser un parafulmine sulla brillantezza in alcune partite, sbagliare nei momenti cruciali della stagione non lo può essere.
IL TABELLINO
Juventus-Inter 1-1
Juventus (4-4-2): Buffon ; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (18’st De Ceglie); Marchionni (28’st Trezeguet ), Tiago , Poulsen , Nedved ; Del Piero (35’st Giovinco), Iaquinta. A disposizione: Chimenti, Mellberg, Zebina, Knezevic. All.: Ranieri
Inter (4-3-3): Julio Cesar; Zanetti , Cordoba, Samuel , Chivu; Stankovic, Cambiasso, Muntari (33’st Burdisso ); Figo (43’st Cruz ), Ibrahimovic , Balotelli (31’st Vieira). A disposizione: Toldo, Santon, Materazzi, Maxwell. All. Mourinho
Arbitro: Farina (Stagnoli, Copelli)
Marcatori: 19’st Balotelli (I), 46’st Grygera (J)
Ammoniti: Figo (I), Legrottaglie (J), Poulsen (J), Balotelli (I)
Espulsi: 30’st Tiago (J) -
Giovinco mette in crisi Ranieri. Spalletti si affida alla Primavera
Per far giocare la formica Ranieri potrebbe affidarsi al 4-3-3.
Il big match della 29° giornata è il match degli assenti. La Juve deve rinunciare a Legrottaglie, Marchisio, Camoranesi, Sissoko ed Amauri, la Roma ancora senza il suo capitano dovrà fare a meno anche di Cicinho, Cassetti, Juan, Taddei, Aquilani, Perrotta, e degli squalificati De Rossi, Diamoutene, Motta e Pizzarro. Spalletti in conferenza stampa si è comunque dimostrato fiducioso e consapevole che nelle difficoltà la sua Roma è capace di dare qualcosa in piu. Il centrocampo giallorosso è praticamente da reinventare, Brighi è l’unico di ruolo disponibile, Tonetto verrà ancora riproposto come interno sinistro per il ruolo di centrale il peso cadrà sul giovane primavera Filipe Gomes Riberio. Il giovane brasiliano hamesso in mostra un ottima personalità nei 25 minuti concessi da Spalletti contri il SIena e domani sarà alla prova del nove ma nell’ambiente giallorosso tutti hanno fiducia in lui. In difesa verrà rispolverato Loria al fianco di Mexes con Panucci sull’out destro, attacco con Vucinic, il polemico Baptista e il giovane Menez. La Juve recupera Trezeguet dall’infortunio diplomatico, ma il francese dovrebbe partire dalla panchina, e Nedved. Le ultime grandi prestazioni di Giovinco però mettono un pò in crisi Ranieri che per dar ancora fiducia alla formica atomica potrebbe modificare il suo caro e fidato 4-4-2, per dar spazio alla genialità di Giovinco alle spalle di Del Piero e Iaquinta. Visto l’importanza della partita non è escluso che il tecnico si giochi da subito il tidente sacrificando uno tra Tiago e Poulsen a centrocampo.
- Roma-Juventus sabato ore 20.30
Roma (4-3-2-1): Doni; Panucci, Loria, Mexes, Riise; Filipe, Brighi, Tonetto; Baptista, Menez; Vucinic. A disposizione: Artur, Brosco, Malomo, Crescenzi, Stojan, D’Alessandro, Montella. All. Spalletti Juventus (4-4-2): Buffon, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Poulsen, Nedved; Giovinco, Iaquinta, Del Piero. A disposizione: Chimenti, Zebina, Knezevic, Ariaudo, Tiago Marchionni, Trezeguet. All. Ranieri.
-
Cassano ha scelto la Juve.
La polemica Trezeguet-Ranieri apre nuovi scenari. Per Milito è asta in tutta Europa.
Negli ambienti bianconeri inizia a circolare con sempre maggiore insistenza l’arrivo del Pibe de Bari nella prossima stagione. A quanto pare il talento blucerchiato dopo la redenzione di Genova vuole rilanciarsi in un grande club, per far capir a tutti di esser maturato e di esser pronto a diventare un leader. Quelli piu informati dicono che stia già cercando casa alla periferia di Torino, una villa con piscina per gli allenamenti della sua fidanzata. I tifosi seppur non discutono il valore di Cassano, sono convinti che la Juve in quel ruolo è abbondantemente coperta, le prestazioni di Del Piero sempre ad alto rendimento e la definitiva esplosione di Giovinco. La formica atomica ha risvegliato l’attacco Juventino nella sfortunata serata di Champions contro il Chelsea ed è stato decisivo ieri nello scardianare il fortino bolognese nell’anticipo. Dopo il mercoledi di coppa è scoppiata la querelle Trezeguet-Ranieri, al francese non è andata giu la sostituzione e lo ha manifestato palesemente alla stampa, la società ha scelto Ranieri e in settimana il bomber sarà multato. Ma queste esternazioni pubbliche potrebbero cambiare gli scenari, il nome del francese è stato accostato subito al Milan, visto che la critica rimprovera ai rossoneri la mancanza di una prima punta di peso. Ma Ancelotti ha fatto capire che i rossoneri finalmente attueranno un altra strategia, si opterà per un ringiovanimento della rosa con giovani di belle speranze e di sicuro affidamento per non correre il rischio di aver giocatori logori e infortunati nei momenti cruciali della stagione, seppur non si discute il valore di Trezeguet i rossoneri sembrano orientati a dar fiducia allo sfortunatissimo Boriello. Sul francese si è lanciato anche il Lione per sostituire il partente Benzema, Trezeguet è sempre stato un pallino del presidente Aulas. Quagliarella a questo punto potrebbe tornare ad esser un obiettivo bianconero anche se sull’udinese c’è la forte concorrenza della Roma. Il Principe Milito a suon di gol e prestazioni convincenti ha creato un asta intorno al suo nome, la sua quotazione è sui 30 milioni, ma il suo valore c’è tutto. L’Inter ha fatto il primo sondaggio e anche Mourinho è convinto che con Ibra formerebbero una grande coppia, naturalmente anche il City è interessato, cosi come il Barcellona e in un primo momento anche il Lione. E’ Marzo e il mercato può subire stravolgimenti, ma è sicuro che ci divertiremo.
-
Scoppia il caso Trezeguet
Il francese non ha digerito la sostituzione contro il Chelsea, arriva la risposta del tecnico
Nella conferenza stampa di Vinovo, il tecnico della Juventus Claudio Ranieri risponde, senza giri di parole, alle dichiarazioni rilasciate dall’attaccante fransese David Trezeguet in seguito allla sostituzione nella partita contro il Chelsea: “Se lui parla tramite i giornali io rispondo tramite i giornali” afferma il tecnico. “Mi hanno dato molto fastidio le sue parole. Contro il Chelsea l’ho sostituito perché non stavamo giocando in 10 contro 11 (Chiellini era stato espulso) ma in 9 contro 11, visto che Trezeguet aveva toccato 6 palloni nel primo tempo e 6 nel secondo. Avevo bisogno di Amauri che provasse a far gol. Ho fatto giocare Trezeguet 80 minuti nella partita più importante della stagione, ho sempre avuto la massima considerazione di lui ma forse lui non l’ha avuta di me”.
“Trezeguet – continua Ranieri – mi ha deluso come uomo, più che come giocatore, che è anche peggio. Si è comportato come un bambino viziato” – e cita poi Scholes e Giggs quali esempi da seguire perché non si lamentano quando stanno in panchina. “Ogni tanto fa così, lo aveva fatto anche in Serie B, poi era rimasto, quindi non credo che questo sia un addio”.
Intanto il francese non è stato convocato per la partita con il Bologna a causa di un affaticamento muscolare patito durante l’allenamento. Strana coincidenza…sarà addio tra i 2 a fine stagione? -
Inter, Juve e Roma:non avete vinto!!
Galliani:”Se non avremo gli stadi di proprietà cadremo nel baratro”.
L’Italia sparisce dalla Champions League, dal 2002 nei quarti non andava così male, ma nel 2003 ci fu la rivincita con tre italiane in semifinale.Adesso però la situazione sembra peggiore, perchè come ricavi siamo dietro Inghilterra e Spagna e c’è la tendenza ad andare ancora piu giu. Nel ranking Uefa siamo si sempre quarti ma prima a ridosso delle prime guarda caso Inghilterra e Spagna appunto adesso dobbiamo difenderci dall’attacco alle spalle del calcio tedesco. Galliani oggi in un intervista ha subito trovato la diagnosi dei nostri problemi:”Hanno ricavi di molto superiori ai nostri ma non solo le squadre inglesi, anche le spagnole. Dieci anni fa eravamo nettamente i più forti e fatturavamo più di tutti ora non è così, dobbiamo cedere il passo. Se non avremo anche noi stadi di proprietà non potremo più competere ai massimi livelli”. Questo in parte è vero ma è altrettanto vero che le gestioni tecniche e societarie sono retrograde e quindi per prima loro devono inseguire il calcio del nuovo millennio. Il nuovo calcio si basa sull’entusiasmo, su poche polemiche sulla capacità di non abbattersi anche nelle tante difficoltà, ma sopratutto rischiando sui giovani di belle speranze piuttosto che giocatori dal grande passato ma in fase calante. Se davvero riuscissimo a metterci in testa questo, potremmo dire si è perso ma siamo usciti a testa alta imparando qualcosa per il suo futuro. Ieri Mourinho in una delle sue solite e mai scontate interviste ha esternato di aver vinto, noi in parte non ci sentiamo di dargli torto: l’Inter ieri all’Old Trafford ha giocato la migliore in Champions degli ultimi ventanni, per la prima volta è riuscita a non esser schiacciata ed a non perdere la testa, il portoghese continua dicendo “avevo capito da tempo che la mia squadra in questo momento non è ancora pronta per primeggiare in Europa, ma siamo sulla buona strada, sarà il mio compito trovare quello che ci possa far fare il salto di qualità e comunicarlo al presidente”.Tutto questo è vero, verissimo ma dovrebbe anche dire che quest’anno ha sbagliato ad indicare gli acquisti al suo presidente, perchè Quaresma e Mancini si sono rilevati solo due mega operazioni fallite, Ibra è ancora latitante in Europa, Muntari è un ottimo gregario e può esser valido in un campionato non tecnico come quello italiano, ma in Europa ci vuole un leader a centrocampo che non abbia paura di aver la palla nei piedi.Anche Ranieri può esser soddisfatto della sua Juve per due motivi, il primo per aver dimostrato una volta per tutti di saper legger la partita(in molti gli criticano sempre i tardivi cambi) la sostituzione Giovinco-Iaquinta è stata geniale. Secondo indubbiamente la Juventus con l’organico a disposizione ha fatto molto piu del preventivabile, grazie ai suoi senatori e al cuore e alla grinta che ha chiunque si trova ad indossare quella maglia, adesso però la Juve deve pareggiare il gap nei confronti delle altre big e per farlo non può acquistare giocatori di seconda fascia, piuttosto ad un buon organico, che in estate si priverà di Nedved per il suo ritiro, bisogna inserire uno due innesti mirati e di qualità. Per la Roma e per Spalletti il discorso è inverso rispetto alla Juve, i giallorossi dispongono di tanta qualità in mezzo al campo De Rossi, Pizzarro ed Aquilani ma hanno una rosa troppa striminzita per poter competere ai vertici e far fronte agli eventuali infortuni (come quest’anno) nei momenti cruciali della stagione.