Tag: claudio ranieri

  • Occasione sprecata, Inter – Atalanta a reti bianche

    Occasione sprecata, Inter – Atalanta a reti bianche

    Noia e molti sbadigli a San Siro, con un’Inter che non regala grandi emozioni, impattando contro l’Atalanta di Colantuono. Ranieri ha sempre meno attenuanti, con una squadra che insieme ai risultati, cerca un gioco che manca totalmente. Da segnalare l’ennesimo rigore fallito da Milito, e un pesante episodio che penalizza gli orobici, su netto fallo da rigore di Lucio su Gabbiadini non ritenuto tale da Gava. Guardando le altre partite, rimane un pizzico di speranza per il terzo posto, considerando la caduta della Lazio a Catania, e rimanendo in attesa del match tra Udinese e Napoli.

    Nel dettaglio la sintesi della partita Inter Atalanta:

    Ranieri punta sui giovani, schierando in mediana Poli e Obi ai lati di Cambiasso. Forlan parte dalla panchina, e davanti titolari Pazzini Milito. Colantuono scegli un modulo più contentivo, utilizzando Marilungo come unica punta vista l’assenza di Denis.

    Javier Zanetti © Claudio Villa Getty Images Sport

    PRIMO TEMPO – Partita che stenta a decollare nei primi minuti. Zero occasioni degne di nota, con l’Inter che fa girare palla e l’Atalanta che si difende con ordine e quando può prova le ripartenze veloci soprattutto con Schelotto.  Al 22’ arriva la possibile  svolta della partita per i nerazzurri con Bellini che abbraccia vistosamente e atterra Pazzini in area. Gava non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Va  Milito dagli undici metri, ma calcia con poca decisione e come contro il Chievo sbaglia nuovamente. Sugli sviluppi del corner successivo Samuel colpisce di testa da un passo ma trova un ottimo posizionamento di Consigli che mantiene il risultato sullo 0 a 0. Buona Inter in questa fase che tiene un ritmo molto elevato, cercando di sfondare spesso sugli esterni, senza riuscire a trovare l’ultimo passaggio utile per arrivare alla via del gol. Ultima occasione prima del finale dei 45 minuti, sui piedi di Pazzini, che fa partire un diagonale rasoterra  in area, facilmente neutralizzato da Consigli.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa e si riparte con gli stessi uomini della prima frazione di gioco. Brutto infortunio per Marilungo al 7’su un contrasto di gioco con Lucio, con l’attaccante atalantino che urla di dolore toccandosi  il ginocchio, lasciando il campo in barella. Colantuono corre ai ripari inserendo Gabbiadini, vista la condizione non proprio ottimale di Tiribocchi, appena recuperato. Buona conclusione dalla distanza di Poli al 12’, sui cui c’è una pronta respinta di Consigli ad allontanare il pallone.Pericolosi  i bergamaschi con Gabbiadini che al 17’ gira di testa un bel cross di Bellini, mettendo in seria difficoltà il portiere nerazzurro, costretto a volare in tuffo per mantenere inviolata la sua rete. Al 18’ Ranieri toglie uno spento Milito per inserire Zarate. Solo un minuto dopo, splendida progressione del capitano Javier Zanetti, che partendo dalla difesa fa fuori mezza squadra avversaria prima di scaricare su Zarate. Altro cambio con Obi che lascia il campo per Faraoni al 20’. Ultima sostituzione per il tecnico nerazzurro che toglie Poli per inserire un attaccante come Castaignos, cercando di sbloccare un risultato congelato. Proteste accese dell’Atalanta  al 35’ su un intervento molto scomposto di Lucio su Gabbiadini con Gava che fa segno di proseguire: le immagini mostrano un rigore solare non concesso. Orobici che crescono nel finale e ci provano con discreta pericolosità. Cinque minuti di recupero con l’Inter che non si rende praticamente mai pericolosa, evidenziando una sterilità offensiva e una latitanza di gioco davvero preoccupanti. Fischio finale sullo 0 a 0, con un’occasione sprecata vista la sconfitta della Lazio.

  • Inter Atalanta, ballottaggio Obi Forlan

    Inter Atalanta, ballottaggio Obi Forlan

    L’Inter di Claudio Ranieri si rituffa nel clima campionato, per archiviare la scottante eliminazione degli ottavi di Champions League contro il Marsiglia. Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta di Colantuono, il tecnico interista parla del momento no della sua squadra, cercando di trovare il bicchiere mezzo pieno, nell’analisi degli ultimi due risultati: 2 vittorie consecutive, nonostante la seconda abbia di fatto sancito l’eliminazione dalla Champions. La corsa al terzo posto rimane un sogno, più che un obiettivo, ma chiudere nel migliore dei modi questo campionato è un dovere che lo stesso tecnico e i giocatori interisti devono a tutti i tifosi e al presidente nerazzurro. Obiettivi ridefiniti dunque, ma nonostante tutto l’Inter deve rialzarsi per cercare di salvare il salvabile.

    Claudio Ranieri © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    INTER- Ranieri ha le idee molto confuse e gli uomini contati, poiché all’infortunio di Sneijder (rimediato proprio in coppa) che lo terrà fuori molto probabilmente anche contro la Juventus, si aggiungono i forfait di Stankovic e Chivu, dove il primo è alle prese con un affaticamento muscolare, mentre il secondo ha accusato un dolore al ginocchio. Spazio dunque al 4-4-2, con molte incognite sui possibili interpreti da utilizzare. Si pensava potesse farcela Andrea Ranocchia, ma viste le condizioni fisiche non eccellenti, dovrebbe partire dalla panchina, quindi in difesa nonostante l’erroraccio contro il Marsiglia, ancora spazio a Lucio, in coppia con Samuel. Sugli esterni agiranno Maicon e Nagatomo, mentre in mediana rimangono i dubbi maggiori: Cambiasso centrale affiancato da Poli, con Obi e Zanetti più larghi, ma salgono le quotazioni di Palombo, fin ad ora poco utilizzato. Rimane anche l’incognita di un Forlan esterno di centrocampo, in supporto del ritrovato duo Pazzini-Milito.

    ATALANTA-La squadra di Colantuono, cerca vista la pesante penalizzazione iniziale, di mettere in cascina ulteriori punti, per cercare di arrivare il prima possibile alla quota 40, che vorrebbe dire salvezza. Il tecnico degli atalantini smorza gli entusiasmi, nonostante l’Inter stia vivendo un momento difficile, rimane un avversario da affrontare con le giuste motivazioni, cercando di sbancare con umiltà e buona determinazione uno stadio importante come quello di San Siro. Orobici in forte emergenza viste le grosse indisponibilità per il match di domani: out il bomber Denis per un problema muscolare al gemello, come lo stesso Peluso per sintomi influenzali e Brighi. Largo dunque a una formazione con il 4-4-2 speculare a quello interista, dove davanti a Consigli agiranno Ferri e Manfredini al centro della difesa con Raimondi sulla corsia destra e Bellini sul versante opposto. In mediana spazio a Carmona e Cigarini, con la velocità dell’oriundo Schelotto da un lato, e dal frasquito Maxi Moralez dall’altro. Nella zona offensiva, peserà non poco l’assenza del capocannoniere degli atalantini German Denis, che verrà sostituito dalla giovanissima coppia d’attacco composta da Marilungo, insieme al trascinatore della nazionale under 21 Gabbiadini.

     PROBABILI FORMAZIONI INTER ATALANTA:

    Inter (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo ; Zanetti, Cambiasso, Poli, Forlan; Milito, Pazzini.

    A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Faraoni, Palombo, Obi, Castaignos, Zarate.

    All.: Ranieri.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Chivu, Guarin, Sneijder , Stankovic

    Atalanta (4-4-2): Consigli; Bellini, Ferri, Manfredini, Raimondi; Schelotto, Carmona, Cigarini, Moralez; Marilungo, Gabbiadini

    A disp.: Frezzolini, Stendardo, Minotti, Cazzola, Bonaventura, Carrozza,  Tiribocchi.

    All.: Colantuono.

    Squalificati: Doni.

    Indisponibili:, Lucchini, Capelli, Brighi, Denis, Peluso

  • Inter, Sneijder si ferma e salta Atalanta e Juventus

    Inter, Sneijder si ferma e salta Atalanta e Juventus

    Non bastasse la cocente eliminazione sul finale del match contro l’Olympique Marsiglia, continuano i guai in casa Inter, dove è arrivata la conferma dell’indisponibilità di Wesley Sneijder per la prossima partita di campionato. Il numero dieci olandese, uscito anzitempo nella sfida di Champions contro i francesi per un problema fisico, è stato sottoposto come di routine a degli esami strumentali che hanno evidenziato un risentimento al retto femorale della coscia destra.

    Proprio nella seduta di allenamento odierna, il trequartista olandese ha svolto una sessione di lavoro differenziata, calcolando come salterà di sicuro il prossimo match in programma contro l’Atalanta. Rimangono piccole speranze di recuperarlo in vista del big match successivo, dove l’Inter dovrà vedersela contro i rivali storici della Juventus a Torino. Dopo la buona prova di Chievo, torna a riempirsi di ombre il futuro del giocatore olandese, fischiato e rimproverato (per l’eccesivo tempo passato su Twitter) dai suoi tifosi,  sembra essere a questo punto il primo indiziato a salutare Milano in estate, nonostante le continue dichiarazioni d’amore per i colori nerazzurri.

    Wesley Sneijder © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    REBUS FORMAZIONE- Vista l’indisponibilità dell’unico vero trequartista puro della squadra, Ranieri potrebbe tornare alle origini, riproponendo il famoso 4-4-2, che gli permise di agguantare il suo record personale di sette vittorie consecutive sulla panchina nerazzurra. In mediana non dovrebbero farcela nemmeno Alvarez, ancora alle prese con i guai al ginocchio, e il nuovo acquisto portoghese, Fredy Guarin, che nonostante abbia svolto parte del lavoro con il gruppo, difficilmente dovrebbe essere arruolabile per la partita contro i bergamaschi. Spazio dunque a Poli e Obi nella linea di centrocampo, sfruttando il fattore freschezza atletica, con l’esperienza di Zanetti e Cambiasso, o Stankovic per completare il reparto. Mentre in avanti i dubbi sono di meno, con Forlan, sommerso di fischi dopo la brutta prestazione contro il Marsiglia, che dovrebbe accomodarsi in panchina, lasciando il posto da titolare a Pazzini, capace di andarsi a trovare e poi realizzare il rigore del 2 a 1 contro i francesi.

  • Inter, Moratti è pronto per la Rifondazione nerazzurra

    Inter, Moratti è pronto per la Rifondazione nerazzurra

    Dopo la cocente eliminazione dalla Champions League ai danni di un non certo imbattibile Olympique Marsiglia, l’ Inter deve rialzarsi per chiudere nel migliore dei modi una stagione assolutamente insufficiente. Moratti ha parlato ai microfoni dei giornalisti dopo la sconfitta con i francesi spiegando  come con la fine di questo ciclo, non ci sarà da aspettarsi una rivoluzione totale, con la cacciata dei grandi giocatori che con questa maglia hanno vinto praticamente tutto. Mercato bloccato dunque? Niente affatto, ma si cercherà di puntellare la squadra attuale con giocatori nuovi in grado di reggere sin da subito il palcoscenico internazionale:

    “Oltre alla capacità di giocatori nuovi con più corsa, serve l’esperienza. Parecchi rimarranno, qualcosa di nuovo prenderemo”.  

    Obiettivi assolutamente ridimensionati, poiché il terzo posto utile alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League è ormai quasi un miraggio e lo stesso presidente Moratti consapevole delle difficoltà sprona i suoi a provare a compire un’impresa:

    “È quasi impossibile. Speriamo di farcela, sarebbe una dimostrazione di carattere da parte della squadra”.

    FUTURO- Rimangono molte incognite sul futuro dell’Inter, con le indiscrezioni giornalistiche che si susseguono a lasciare aperti nuovi scenari inaspettati. L’Adnkronos riferisce come da ambienti sportivi molto vicini al club il presidente Massimo Moratti avrebbe incaricato una delle banche primarie di sondare il terreno per la vendita di alcune quote della società. Un segnale forte che come aveva anticipato la Gazzetta dello Sport poche settimane fa, si tradurrebbe in una ricerca di nuovi soci, magari proprio in Oriente per rilanciare l’Inter ai vertici dell’Europa.

    Massimo Moratti © Claudio Villa/Getty Images

    CHI RESTA CHI VA? Ranieri dopo le lacrime e le belle parole, ha ormai le ore contate sulla panchina nerazzurra, con la solita margherita di nomi da sfogliare per capire chi sarà il suo sostituto alla guida della squadra: Andrè Villas Boas in pole su tutti, considerando anche la cena privata con Moratti, poi c’è Laurent Blanc apprezzatissimo da Massimo Moratti, e infine rimane più defilata l’ipotesi Pep Guardiola, poiché il rinnovo con il Barcellona sembra divenire giorno dopo giorno sempre un affare più probabile. La ‘rifondazione’ colpirà oltre al tecnico anche numerosi calciatori, già con la valigia in mano. Il posto fisso è roba per pochi, considerando come gli inamovibili a questo punto sarebbero solo Javier Zanetti, Cambiasso, Samuel, Ranocchia, Poli (che verrà sicuramente riscattato), Alvarez e altre giovani di prospettiva come Obi, Faraoni e Castaignos. Molte le incognite sugli altri giocatori, con Lucio che dopo le pessime prestazioni, nonostante il biennale firmato potrebbe valutare le ipotesi estere, Maicon ha ancora estimatori importanti come Mancini e Mourinho, ovviamente con un costo del cartellino sicuramente alleggerito. Chivu molto probabilmente non vedrà rinnovarsi il contratto, così come Zarate che visto il costo dell’operazione (15 milioni di euro per il riscatto) non vestirà la maglia nerazzurra nella prossima stagione. Sneijder è il primo imputato per la cessione che potrebbe dare respiro alle casse interiste, ma la scelta spetterà al prossimo allenatore. Capitolo finale con l’attacco, dove Forlan non ha mai convinto, Pazzini ha deluso e Milito con il passare degli anni non potrà che abbassare la sua media gol. Da chi si riparte quindi? Juan Jesus, Caldirola che dovrebbe tornare dal Brescia, e Coutinho che sta dimostrando il suo reale valore con l’Espanyol. I sogni di mercato parlano dell’arrivo di Lucas e il sogno proibito Lavezzi, ma prima di pensare a giugno c’è un campionato da finire provando ad agganciare quel sogno chiamato Champions.

  • Inter – Marsiglia 2-1, Brandao gela San Siro

    Inter – Marsiglia 2-1, Brandao gela San Siro

    Doveva arrivare l’impresa, così non è stato per l’Inter eliminata in maniera crudele dalla Champions League dal Marsiglia di Didier Deschamps che riesce a beffare nuovamente Claudio Ranieri. A gelare i nerazzurri e i 70 mila accorsi a San Siro per spingere idealmente la squadra a ribaltare il risultato dell’andata, la rete nell’ultimo minuto di recupero di Brandao che pareggia quella illusoria di Milito che permette ai francesi di approdare ai quarti di finale. Solo per le statistiche, e per incrementare di qualche decimo il Ranking Uefa, il gol della vittoria a tempo abbondantemente scaduto di Pazzini su calcio di rigore.

    La delusione al triplice fischio finale è visibile sui volti dei giocatori nerazzurri che, a fronte di una prestazione non brillantissima, avevano comunque creduto in una possibile rimonta soprattutto dopo il gol dell’attaccante argentino che aveva riportato la situazione in perfetto equilibrio. Le lacrime liberatorie di commozione di Ranieri venerdì nella gara vinta con il Chievo lasciano spazio a quelle di dolore di stasera.

    Eppure l’Inter era partita a mille all’ora creando già nei primissimi minuti di gara due palle gol clamorose, la prima con Sneijder, schierato dal tecnico romano a ridosso delle due punte, che a colpo sicuro dal limite dell’area piccola trova il miracolo di Mandanda strepitoso anche sulla seconda occasionissima capitata a Milito che ribadisce verso la porta di petto su un cross teso proveniente dalla destra dell’olandese anzichè andarci di testa che avrebbe impresso più forza alla sfera.

    Brandao © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    L’avvio a razzo dell’Inter non deprime il Marsiglia che non accusa il colpo, anzi, si sveglia dal torpore iniziale prendendo le misure ai padroni di casa che fanno fatica a trovare sbocchi negli ultimi 16 metri, con Diarra e Mbia che prendono il controllo completo del centrocampo. I francesi sfondano sulla corsia di competenza di Nagatomo dove la catena di destra composta da Azpilicueta e Amalfitano mettono in difficoltà il terzino nipponico che va sistematicamente in affanno quando viene puntato dall’avversario. Valbuena si muove bene tra le linee sebbene non sia al 100% della condizione fisica e il rapido Remy non è un cliente facile per Lucio e Samuel. Nonostante il buon primo tempo, dopo la sbandata iniziale, il Marsiglia si fa vedere dalle parti di Julio Cesar soltanto per due volte, con un colpo di testa di Remy e con una bordata dalla distanza di Morel entrambe fuori dallo specchio della porta e controllate dall’estremo difensore nerazzurro.

    La ripresa comincia male per l’Inter che dopo pochi minuti perde per problemi muscolari Sneijder, Ranieri ne approfitta, quasi a non vederne l’ora, per passare al suo caro 4-4-2 inserendo Obi e Pazzini al posto dell’olandese e dell’evanescente Forlan. Il Marsiglia da l’impressione di controllare il match e di poter portare a casa tranquillamente la qualificazione perchè il countdown non fa altro che rendere l’Inter sempre più confusionaria presa dalla frenesia di trovare il gol del pareggio. Ma ad un quarto d’ora dal termine Milito torna a fare il Milito del Triplete siglando l’1-0 che fa esplodere di gioia San Siro facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto dopo un batti e ribatti in area di rigore. I nerazzurri con la rete dell’attaccante argentino trovano nuova linfa e cominciano a crederci, il Marsiglia di Deschamps tira i remi in barca impaurito cercando di congelare il risultato ma proprio quando le due squadre di preparano al supplementare ecco al 92′, negli ultimi 60 secondi di match, l’errore difensivo di Lucio che consente al nuovo entrato Brandao di aggiustarsi la palla sul sinistro e di fulminare Julio Cesar per il gol che condanna l’Inter. Prima del fischio finale c’è tempo ancora per lo scatto d’orgoglio di Pazzini che entra in area e si procura un calcio di rigore, causando l’espulsione di Mandanda, che lui stesso trasforma rendendo più amara la vittoria.

    E ora? A Ranieri non restava che arrivare più lontano possibile in Champions, considerato che il campionato è ormai andato e il terzo posto resta comunque difficile da centrare, per ottenere una riconferma sulla panchina nerazzurra. Al tecnico romano, che ha comunque l’alibi di aver preso una squadra già in difficoltà, non resta che appellarsi ai santi per restare anche per la prossima stagione al timone di una nave che rischia di inabissarsi se non si dovessero riparare tempestivamente quelle falle apertesi negli ultimi anni e sulle quali non si è deciso di intervenire. La ricostruzione dell’Inter dovrà partire per forza di cose già da domani, a cominciare dai piani alti.

  • Inter – Marsiglia, l’impresa è possibile

    Inter – Marsiglia, l’impresa è possibile

    Quale occasione migliore se non quella di stasera contro il Marsiglia nella gara di ritorno degli ottavi di Champions League per dimostrare quanto vali, Inter? L’ora della verità è scoccata, dopo tante chiacchiere è arrivato il momento per Ranieri e company di prendere per le corna una stagione che definirla deludente, finora, è alquanto riduttivo. Dopo gli incoraggianti recenti risultati con Catania e Chievo, i nerazzurri vedono la luce in fondo al tunnel dal quale non riuscivano più ad uscire dal mese di gennaio.

    Stasera solo un risultato è ammesso, vincere. Bisognerà lottare per tutti i 90 minuti per cercare di capovolgere l’1-0 dell’andata e centrare la qualificazione ai quarti di finale di Champions che poi, sperando in un sorteggio benevolo, potrebbe lanciare i nerazzurri verso una semifinale insperata e inimaginabile fino a qualche settimana fa che darebbe lustro e a Ranieri la certezza della riconferma sulla panchina dell’Inter anche per la prossima stagione.

    L’impresa è possibile perchè di fronte ci sarà un Marsiglia moralmente a pezzi reduce da 4 ko di fila in Ligue 1 senza neanche riuscire a segnare, l’ultima rete dei transalpini, che porta la firma di Ayew, infatti è stata realizzata proprio in occasione dell’andata degli ottavi di Champions disputata al Velodrome lo scorso 22 febbraio. I francesi arrivano a San Siro per difendere con le unghie e con i denti il vantaggio, minimo, ottenuto nel primo confronto. Il tecnico Didier Deschamps vorrà evitare un’altra debacle che, alla luce anche della situazione difficile in cui versa la squadra in campionato, potrebbe costare la panchina all’ex centrocampista della Juventus e della nazionale francese campione del Mondo nel ’98 e d’Europa nel 2000.

    Inter © Dino Panato/Getty Images

    Per quanto concerne le formazioni che tra poco meno di due ore scenderannno in campo, Ranieri, confortato dalle ultime prestazioni di Sneijder, opta per il 4-3-1-2; il fantasista olandese sarà a sostegno della coppia offensiva Milito e Forlan con Pazzini che verrà accantonato in panchina; a centrocampo Stankovic sarà il play basso, a dargli man forte nel reparto il giovane Poli, che ha conquistato poco a poco la fiducia del tecnico romano, e Cambiasso. In difesa, davanti a Julio Cesar, Lucio e Samuel mentre saranno importanti le sgroppate sulla fascia di Maicon e di capitan Zanetti sul fronte opposto a quello del brasiliano.

    Deschamps ritrova Valbuena e Remy, quest’ultimo assente nella gara d’andata per infortunio. Se per il primo un suo utilizzo fin dal primo minuto appare difficile, per il secondo il suo impiego al centro dell’attacco nel 4-3-3 è scontato. Al fianco del giovane attaccante francese che in questa stagione ha già segnato 17 reti tra campionato e coppe, Amalfitano e il giustiziere dell’andata Ayew, figlio di Abedi Pelè che giocò nel Torino. In mediana agiranno Diarra, Cheyrou e Mbia, Diawara e Nkolou sarà la coppia di difesa mentre toccherà ad Azpilicueta e Morel arginare le avanzate di Maicon e Zanetti.

    A San Siro saranno almeno in 70 mila a spingere i nerazzurri verso la conquista dei quarti, in più a fare il tifo da lontano ci sarà Josè Mourinho che a Milano ha lasciato il cuore e che durante la conferenza stampa alla vigilia di Real Madrid – Cska Mosca ha voluto dedicare un pensiero alla sua ex squadra.
    Quella di stasera è una gara che vale una stagione che potrà far ritrovare all’Inter morale e la via smarrita. E’ assolutamente vietato sbagliare.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER – MARSIGLIA

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Poli, Stankovic, Cambiasso; Sneijder; Milito, Forlan.
    Panchina: Castellazzi, Nagatomo, Ranocchia, Palombo, Obi, Pazzini, Zarate.
    Allenatore: Ranieri.

    MARSIGLIA (4-3-3): Mandanda; Azpilicueta, Diawara, Nkolou, Morel; Diarra, Mbia, Cheyrou; Amalfitano, Rémy, A. Ayew.
    Panchina: Bracigliano, Traoré, Fanni, Kaboré, Valbuena, Brandao, J. Ayew.
    Allenatore: Deschamps

  • Inter, Coutinho doppietta e l’Espanyol se lo gode

    Inter, Coutinho doppietta e l’Espanyol se lo gode

    In attesa di sapere quale sarà il futuro della prossima Inter, e di chi sarà il prossimo tecnico per il nuovo progetto di rifondazione nerazzurro, le migliori promesse interiste fioriscono lontano da Milano. Philippe Coutinho, baby talento brasiliano acquistato dall’Inter addirittura all’età di 16 anni, quando militava nelle file del Vasco da Gama, con un costo del cartellino di 3,5 milioni di euro, proprio lontano dai colori nerazzurri sta facendo intravedere le sue qualità migliori. Non avendo rispettato le aspettative dei tecnici interisti, è finito a gennaio in prestito alla seconda squadra di Barcellona, l’Espanyol guidato da Pochettino, cercando in questo modo di non perdere il treno per l’Olimpiade di Londra. Prestito che ha di fatto rigenerato un giocatore di qualità che ad Appiano Gentile durante gli allenamenti riusciva ad inventare giocate da grande campione, puntualmente mai ripetute in partite ufficiali. Qualche buono spunto nei match giocati in Serie A, trovando anche una bella rete contro il Cagliari, ma senza la fiducia e la continuità il giocatore non trova lo spazio adeguato a far esplodere le sue potenzialità. L’esperienza spagnola rappresenta un’enorme opportunità per dimostrare a tutti il suo reale valore, e Coutinho non se la lascia scappare dimostrando di essere un vero fuoriclasse.

    Philippe Coutinho © Jasper Juinen/Getty Images Sport

    Nell’ultimo match della Liga il suo Espanyol demolisce il Rayo Vallecano per 5 a 1, grazie anche a una sua doppietta che di fatto lo fa diventare uno degli idoli dei suoi sostenitori. Il primo gol arriva al minuto 9’ con la firma del raddoppio dopo il gol del vantaggio messo a segno da Uche (altro gioiellino arrivato in prestito nel mercato di gennaio), dove il talento carioca deve solo toccare in rete da due passi. La sua seconda marcatura invece è una perla di rara bellezza arrivata al minuto 22, quando da posizione defilata si incunea tra due avversari, riuscendo a dribblare con il sinistro e ad anticipare il portiere con un colpo di destro di precisione assoluta. Al minuto 73’ viene sostituito e si prende una standing ovation meritatissima, a testimoniare come sia entrato sin da subito nel cuore dei tifosi spagnoli. Nonostante la formula del prestito sia senza diritto di riscatto, con una formula secca, rimangono molti dubbi sul suo ritorno a Milano, proprio perché in Spagna sembra aver trovato l’ambiente più idoneo alla sua crescita calcistica.

    Da segnalare inoltre anche il primo gol di Khrin con la maglia del Bologna contro lo Lazio, a testimoniare nuovamente come forse prima di parlare di progetto e rifondazione la dirigenza nerazzurra debba guardarsi in casa propria anziché cercare lontano le nuove stelle. Destro ne è l’esempio lampante, poiché il giovane attaccante inforza al Siena, dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile nerazzurro sta dimostrando il suo valore in toscana, dopo essere stato ceduto al Genoa nell’affare Milito. Ora il ritorno di fiamma per Destro da parte dell’Inter  non fa altro che denotare come l’assenza di programmazione e di pazienza nel vedere i giovani maturare sia davvero un gesto di puro autolesionismo. La dirigenza nerazzurra si faccia una domanda e si dia una risposta.

     

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  • Verso Inter – Marsiglia, Ranieri si gioca tutto

    Verso Inter – Marsiglia, Ranieri si gioca tutto

    L’Inter guidata da Claudio Ranieri si appresta a giocarsi domani sera l’ultima chance per il proprio cammino in Champions League. I nerazzurri  dopo aver interrotto il digiuno dei tre punti che durava da oltre un mese, trovando  la vittoria per 2 a 0 in trasferta a Chievo, riescono ad arrivare con il morale risollevato al match di ritorno contro i francesi dell’Olympique Marsiglia. Situazione completamente capovolta rispetto al match di andata, dove l’Inter arrivava bastonata dalla striscia di risultati negativi inanellati in campionato e in Coppa Italia, poiché stavolta è proprio la squadra guidata da Deschamps a risultare leggermente sfavorita, nonostante l’1 a 0 casalingo che pesa sulle sorti del match.

    L’OM sta vivendo un momento speculare a quello nerazzurro, venendo da quattro sconfitte consecutive, in cui pesa moltissimo l’assenza di reti realizzate. In aiuto di Deschamps in vista di domani c’è il rientro di un top player come Remy, assoluto bomber dei suoi. Importante anche il rientro di Valbuena, che ha smaltito i dolori muscolari e sarà utilizzabile sin dal primo minuto. I francesi giocheranno molto probabilmente abbottonati, in attesa di trovare gli spazi che l’Inter offrirà riversandosi davanti. Servirà il giusto equilibrio per non subire un gol che potrebbe di fatto chiudere il match prima della fine dei 90 minuti.

    Claudio Ranieri ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Umore diverso per Ranieri che tira una boccata d’aria fresca dopo la vittoria contro il Chievo, lasciandosi scappare una lacrima liberatoria per tutte le pressioni subite a bocca cucita. Gran parte della sua stagione rimane ancora in bilico, e proprio il match di domani sarà lo spartiacque del suo viatico in nerazzurro. Portare l’Inter ai quarti, potrebbe anche garantirgli un sorteggio agevole che potrebbe far continuare a sognare il presidente i tifosi. C’è chi vocifera come il raggiungimento del terzo posto e/o di un’ipotetica semifinale di Champions potrebbero valergli il normale rispetto del contratto di due anni, facendolo accomodare in panchina anche nella prossima stagione.

    I suoi uomini sembrano non volerlo abbandonare proprio adesso, e la ritrovata verve di Sneijder e di uno della vecchia guardia come Stankovic rappresentano un segnale di carica e motivazioni fortissimi. Rimangono i dubbi sull’eventuale formazione da schierare, considerando come Maicon nonostante abbia accusato qualche problemino fisico dovrebbe essere nell’undici titolare, direttamente dalle parole di Ranieri. Possibile che si riveda l’Inter formato triplete, con un modulo a rombo a centrocampo, Sneijder nel suo ruolo naturale di trequartista, per riprendersi le redini della sua squadra. Dubbi in attacco dove Ranieri scioglierà le ultime perplessità solo domani, con Milito unico titolare inamovibile, e Pazzini e Forlan a giocarsi una maglia in due. Rimangono fuori dalla lista dei convocati Guarin, (non utilizzabile in Champions) che esordirà probabilmente domenica contro l’Atalanta e Alvarez non ancora recuperato per il problema al ginocchio.

  • Ranieri in lacrime Chievo Inter 0-2

    Ranieri in lacrime Chievo Inter 0-2

    La vittoria dell’orgoglio, la reazione di un gruppo vero ad un momento difficile. L’Inter torna alla vittoria dopo 47 giorni superando il Chievo al Bentegodi ritrovando entusiasmo e convinzioni in vista dell’importantissimo match di Champions League in programma martedì a San Siro contro il Marsiglia in cui servirà una prestazione super per ribaltare il risultato e continuare a dar un senso ad una stagione al momento decisamente compromessa. Ranieri in lacrime nel finale sconfessa in qualche modo il suo credo tattico dando finalmente riposo a Cambiasso dopo la contestazione ma affidando sopratutto a Sneijder le chiavi del gioco nerazzurro. L’olandese risponde con una ottima prestazione impreziosita dai suoi soliti assist illuminanti e una traversa.

    Ranieri in lacrime Chievo Inter | ©Dino Panato/Getty Images
    Chievo Inter 0-2, la partita I nerazzurri ritrovano vittoria e gioco nel giorno del 104° compleanno confermando di aver ancora orgoglio e voglia di riacciuffare una stagione nata male e quasi compromesse. Al Bentegodi l’Inter gioca da Inter comandando per tutto l’arco del match la gestione della palle e lasciando al pur ostico Chievo solo qualche ripartenza. Sneijder guida il gioco nerazzurro ma è l’intera squadra a voler dare dimostrazione di impegno e determinazione ai tifosi e alla società tutta. Tante le occasioni create nel primo tempo la più ghiotta dagli undici metri con Milito, il principe però non angola troppo e Sorrentino tiene partita i suoi. Il rigore sbagliato poteva esser un altro segnale di una annata decisamente no ma l’Inter questa volta non si disunisce e nel finale di partita trova un incoraggiante doppietta con Samuel e Milito. Ottima la prestazione di capitan Zanetti che risponde alle contestazione dimostrando tutto il suo valore.

    Chievo Inter 0-2 le pagelle
    Sneijder: 7
    L’olandese dopo tanti infortuni e prestazioni incolori dimostra di star ritrovando la condizione e sopratutto la determinazione dei giorni migliori.
    Sorrentino: 7 ci prova in tutti i modi a tener in partita il Chievo, respinge un calcio di rigore.
    Zanetti: 6,5 Il capitano non si discute. Risponde alle critiche con la solita determinazione.
    Pellissier: 5Il capitano inizia a perder colpi. Poco lucido e quasi mai pericoloso.
    Forlan: 5,5 Gira spesso a vuoto
    Andreolli: 5 Crolla nel finale dimenticandosi prima Samuel e poi Milito

    Video Chievo Inter highlights
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  • Chievo – Inter, Ranieri recupera Maicon e sceglie Sneijder

    Chievo – Inter, Ranieri recupera Maicon e sceglie Sneijder

    Nel giorno del suo 104esimo compleanno, l’Inter cerca in trasferta contro il Chievo, una vittoria fondamentale per rompere una striscia negativa che dura da troppo, gettando al tempo stesso un occhio  alla gara di coppa contro l’Olympique Marsiglia. Ranieri incassata la fiducia a tempo determinato, non dovrebbe avere le stesse pressioni degli ultimi giorni, poiché il banco di prova fondamentale per la sua permanenza fino a giugno sarà proprio nel ritorno di Champions League contro i francesi. A meno di una debacle clamorosa, la sfida contro il Chievo dovrebbe rappresentare, un’occasione utile a portare in alto il morale prima della sfida decisiva europea. Occhio però, perchè i gialloblu sono storicamente un avversario ostico per i colori nerazzurri, con Pellissier che vede proprio in Julio Cesar una delle sue vittime preferite. Moratti si aspetta i tre punti per festeggiare nel migliore dei modi il compleanno della sua Pazza Inter. Solo il campo dirà se Ranieri si presenterà alla festa con o senza regalo.

    Maicon Inter Chievo © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    CHIEVO- Di Carlo, vorrà sicuramente approfittare del momento negativo dei nerazzurri, considerando inoltre come il Chievo al Bentegodi  rappresenti un avversario duro da affrontare per qualsiasi squadra. Accortezza tattica, ordine e ripartenze veloci per innescare una prima punta di valore come Sergio Pellissier, in grado ogni anno di arrivare in doppia cifra. Out Sardo, infortunatosi nel riscaldamento pre partita contro la Juventus, Di Carlo non dovrebbe regalare sorprese schierando l’undici visto in campo contro i bianconeri. Nel dettaglio il modulo scelto dovrebbe essere il 4-3-2-1 con Sorrentino tra i pali, la coppia centrale Andreolli-Acerbi mentre sulle corsie laterali spazio a Frey e Dramè. In mediana per fermare le avanzate nerazzurre, agiranno l’americano Bradley supportato da Rigoni e Luciano. Leggermente più avanzato nelle vesti del trequartista spazio a Thereau in aiuto della coppia Paloschi Pellissier ad insidiare l’area interista.

    INTER– Ranieri deve fare a meno dei soliti indisponibili: Guarin, Alvarez che accusa ancora dolori al ginocchio e Ranocchia. Recuperato e arruolabile un pezzo da novanta come Maicon, che tornerà a riappropriarsi della sua fascia destra , permettendo a Zanetti di avanzare in mediana. Per il modulo rimangono alcuni dubbi, con l’utilizzo di un possibile 4-3-1-2, provando nuovamente Sneijder nella sua posizione di trequartista puro. Nel dettaglio: davanti a Julio Cesar linea a quattro uomini con Lucio e Samuel centrali, il rientro di Maicon a destra e Nagatomo sul lato opposto in ballottaggio con Chivu. In mediana ci saranno i cambiamenti più evidenti con il turno di riposo quasi obbligato per Cambiasso, dopo l’episodio sgradevole dello scorso turno. Al suo posto dovrebbe giocare Poli, apparso in buonissima condizione, affiancato da Obi e il rientrante Stankovic. Più avanzato a ridosso delle due punte, spazio dal primo minuto per il numero dieci Wesley Sneijder,  ad innescare il ‘double Diego’ : Milito e Forlan.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO – INTER

    Chievo (4-3-2-1): Sorrentino; Frey, Andreolli, Acerbi, Dramé; Bradley, L.Rigoni, Luciano; Thereau; Pellissier, Paloschi.

    A disp.: Squizzi, Dainelli, Cesar, Cruzado, Hetemaj, Sammarco, Moscardelli.

    All.: Di Carlo.

    Inter (4-3-1- 2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Obi, Stankovic, Poli; Sneijder; Forlan, Milito.

    A disp.: Castellazzi, Chivu, Faraoni, Palombo, Zanetti, Cambiasso, Pazzini

    All.: Ranieri