Tag: Claudio Marchisio

  • Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    L’anno scorso Verona segnò l’inizio della fine dell’ennesima rinascita juventina dell’ultimo periodo, quest’anno i tifosi della Vecchia Signora si augurano che sia crocevia di qualcosa di più importante di un settimo posto. 21 i convocati da parte di Conte, il tecnico salentino ha pienamente recuperato De Ceglie e Giaccherini e ha deciso di lasciare a casa oltre ai soliti, anche Elia che pareva poter concorrere per una maglia da titolare e invece assisterà alla gara comodamente seduto sul divano. Chi dovrebbe tornare a far parte della formazione titolare a fianco a Vucinic, dovrebbe essere capitan Del Piero e questo vorrebbe dire ritornare al tanto caro modulo con due centrocampisti e due ali che molto verosimilmente saranno Pepe e Krasic atteso da tutti ad una prova migliore di quella contro il Milan e desideroso comunque di dimostrare di essere importante per il progetto bianconero, mentre in mezzo non si discute la presenza del duo nazionale Pirlo-Marchisio. 

    Antonio Conte | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dal canto suo Mimmo Di Carlo e anche il portiere Sorrentino hanno sottolineato come il Chievo quest’anno abbia cominciato forte in casa, battendo sempre tutte le capolista passate dal Bentegodi, la Juventus è quindi avvisata. Certo il tecnico dei clivensi ha ribadito l’importanza dell’avversario e il blasone della squadra, ma si è detto certo che i suoi ragazzi sopporteranno a pieno la pressione che danno certe partite, per bloccare l’avanzata bianconera l’allenatore gialloblu s’affiderà in attacco alla bestia nera juventina il capitano di grande esperienza Sergio Pellissier che sarà affiancato da Thereau, mentre sarà solo panchina per il giustiziere di Napoli e Genoa, Moscardelli. Per il resto la formazione dovrebbe essere confermata in blocco con qualche piccola variante solo in mediana probabili, infatti, le esclusioni di Bradley e Cruzado a beneficio di Sammarco  e Vacek, lo schieramento di questi due uomini consentirebbe di fatto alla compagine veneta di mantenere un assetto meno spregiudicato in attacco e più contenitivo affidando la fase offensiva alle ripartenze in contropiede.

  • Serbia-Italia 1-1, le pagelle. Bene Pirlo e Marchisio, Maggio a disagio

    Serbia-Italia 1-1, le pagelle. Bene Pirlo e Marchisio, Maggio a disagio

    L’Italia supera l’esame serbo mantenendo l’imbattibilità nel girone di qualificazione e dando una bella prova di carattere e qualità in un campo tutt’altro che semplice. La Serbia, infatti, aveva bisogno di far punteggio pieno per evitare il sorpasso dell’Estonia nella lotta al secondo posto. Prandelli nonostante una qualificazione raggiunta ha mandato in campo la migliore formazione possibile con il centrocampo tutto qualità che è sin dall’inizio il suo marchio di fabbrica. Proprio il centrocampo è in settore migliore con Pirlo e Marchisio autori ancora una volta di una partita maiuscola e De Rossi tornato finalmente ai suoi alti standard di rendimento. Qualche problema di tenuta in difesa e la mancanza di gol da parte degli attaccanti. Proviamo ad analizzare la partita attraverso le pagelle. Pagelle Serbia: Ivanovic: 7 Dimostra ancora una volta perchè Ancelotti stravedeva per lui, prezioso in fase difensiva riesce a trovare la rete del pari anche se in modo fortunoso. Kolarov: 7 Il calcio italiano lo rimpiange, la Juve lo cerca e anche ieri sera ha messo in luce le sue immense qualità. Stankovic: 5,5 Non è al meglio della condizione e si vede. Krasic: 6,5 Merita la sufficienza piena per la capacità di superare il diretto avversario in ogni occasione manca ancora però di cattiveria sotto porta. Tosic: 7 Un gran bel giocatore, macina km sulla sinistra e mette spesso in difficoltà Maggio.

    Pirlo vs Krasic | ©Claudio Villa/Getty Images
    Pagelle Italia Buffon: 6,5 Pochi interventi ma di alta qualità Maggio: 5 Con Chiellini difensore aggiunto avrebbe più libertà per affondare e metter il luce tutto il suo valore. Vive però una giornata storta condizionata anche dalla presenza di Tosic sul suo lato. Bonucci: 5,5 Fa tante, tantissime cose buone ma denota ancora qualche calo di concentrazione di troppo. Pirlo: 7 Abbiamo oramai consumato tutti gli aggettivi per elogiarlo. Fa sempre la differenza dà tranquillità al centrocampo. Marchisio: 7 Terzo gol consecutivo, il primo in azzurro e la consapevolezza di esser nella stagione della definitiva consacrazione. Montolivo: 5,5 Un pò sottotono rispetto alle ultime uscite azzurre. Manca di coraggio in due occasioni non sprigionando il suo tiro seppur da posizione favorevole. Giuseppe Rossi e Cassano: 5,5 Che cosa vogliamo dalle punte? Se il loro compito si limita ad allargare gli spazi per i centrocampisti e far respirare la squadra in alcune occasione allora meritano almeno un punto in più ma se devono anche segnare il loro apporto è insufficiente.

  • Marchisio ancora in gol, l’Italia supera l’esame serbo

    Marchisio ancora in gol, l’Italia supera l’esame serbo

    Per cultura, indole e anche un pò per scaramanzia la partita in Serbia per gli azzurri poteva esser una trappola insormontabile e invece, nonostante le defizioni, l’undici schierato da Prandelli ha gran lustro all’Italia emulando la sportività di Spagna e Germania giocando su alti ritmi e annichilendo l’aggressività dei serbi con un elegante ed equilibrato possesso palla.

    Claudio Marchisio | ©Andrej Isakovic/Getty Images
    In un Marakana infuocato sin dal prepartita gli azzurri partono con il piglio della grande squadra trovando il gol dopo nemmeno un minuto con la prima rete con la maglia della Nazionale di Claudio Marchisio in uno stato di forma eccezionale. L’ormai consueto tiki taka a centrocampo fa crollare i serbi e per almeno 25′ l’Italia è padrone del gioco sfiorando in più occasioni la seconda rete e andandoci vicinissimo con Giuseppe Rossi lancianto in profondità da un tocco illuminante di Antonio Cassano. Un pò a sorpresa sugli sviluppi di un calcio d’angolo la Serbia trova il pareggio grazie ad una fortunosa deviazione di Ivanovic. Il gol fa esplodere in apnea dopo la doccia gelata iniziale ma pericoli dalle parte di Buffon non se ne vedono. Nella ripresa i ritmi calano, la Serbia ci proca sopratutto sulle palle inattive grazie alla precisione balistica di Kolarov, l’Italia invece con qualche tiro dalla distanza di Antonio Cassano. Intorno alla metà della ripresa la partita si rianima con Montolivo che spreca da ottima posizione e il neo entrato Giovinco bloccato proprio al momento della conclusione. La Serbia ci prova con le palle alte per Pantelic e Zigic ma la partita non si sblocca e adesso per la Serbia è tutto in salita mentre per gli azzurri la conferma che la strada intrapresa è quella giusta.

  • Juventus-Milan 2-0 video

    Juventus-Milan 2-0 video

    © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Una Juventus più grintosa e più combattiva vince meritatamente il posticipo della sesta giornata di Serie A battendo nella nuova casa, lo Juventus Stadium, i campioni d’Italia in carica del Milan per 2-0 con la doppietta di Marchisio. Grande prova di carattere per i bianconeri di Conte che accumulano occasioni su occasioni riuscendo a trovare la via del gol soltanto nel finale e con le due palle gol più rocambolesche: sul primo Bonera rinvia in scivolata mandando la palla sui piedi di Marchisio al termine di un’azione iniziata da lui e con tocchi tutti di prima in stile Barcellona, sul secondo incide la papera di Abbiati che si fa sfuggire la sfera dalle mani sotto le gambe dalla conclusione centrale e innocua da fuori del centrocampista. La Juve si riporta in testa alla classifica, primato da dividere con l’Udinese a quota 11 punti mentre il Milan resta ancorata nei bassifondi con soli 5 punti conquistati in altrettante gare disputate. Il campionato però è ancora lungo. [jwplayer config=”120s” mediaid=”98794″]

  • Juventus-Milan 2-0, le pagelle. Stratega Conte, Pirlo tenore

    Juventus-Milan 2-0, le pagelle. Stratega Conte, Pirlo tenore

    Pagelle Juventus Buffon 6,5 una sola parata salva-risultato, per il resto viene chiamato in causa dai fraseggi con i compagni di reparto. Lichtsteiner 7,5 inesauribile motorino mette le ali sulla corsia destra difende-attacca con quantita’ e qualita’, corre dal primo al 96esimo minuto

    Antonio Conte ©Marco Luzzani/Getty Images
    Bonucci 6,5 un paio di chiusure poche sbavature, rischia di andare in rete; contribuisce alla vittoria Barzagli 7 e’ lui a comandare la difesa con i tempi e i movimenti giusti sempre attento non sbaglia un solo intervento Chiellini 7 lottatore, anticipa gli avversari, e chiude sia sulla fascia sia al centro della difesa, anche se l’unico pericolo della partita viene dalla sua zona di competenza Krasic 5 unica nota stonata di questa Juve, non entra mai in partita: non difende e attacca poco e male senza un ruolo tattico in campo Pirlo 7,5 tutti i palloni passano dai suoi piedi, splendide aperture e cambi di gioco, e’ lui a cambiare il ritmo e a dettare i tempi di gioco; un giocatore unico, stasera ha recuperato molti palloni. Marchisio 8 non soltanto i 2 gol ma una gara perfetta sotto tutti i punti di vista. Pepe 7,5 a volte incontenibile corre, attacca, difende allo stesso modo, salva su Ibra lanciato a rete Vidal 7 è l’uomo in più a centrocampo, è lui che non fa ripartire l’azione del Milan pressando costantemente i portatori di palla rallentandone le ripartenze, si propone al tiro un paio di volte Vucinic 7 cerca gli scambi veloci, attacca gli spazi e chiude il triangolo per la rete dell’uno a zero; colpisce l’incrocio dei pali e sfiora la rete in altre 3 occasioni – Giaccherini 6,5 salta l’uomo, porta palla e fraseggia con i compagni, quello che si chiedeva a Krasic per 55 minuti – Matri e Pazienza sv Conte 8 non sbaglia una mossa
    Delusione Abbiati ©Oliver Morin/Getty Images
    Pagelle Milan Abbiati 4 E’ vero, il suo errore non incide sul risultato ma è il secondo stagionale. Bonera 4 E’ sempre il tappabuchi e di solito svolge senza infamia e senza lode il suo compitino. Questa volta però lascia il segno, in negativo. Nesta 5,5 La mancanza di una punta di peso lo manda spesso fuori giri. Thiago Silva 6 E’ sempre lucido Zambrotta 4,5 Aver a che fare con Krasic sembra un compito agevole ma quando dalle sue parti arriva Pepe inizia a balbettare. Perde tantissimi palloni. Nocerino 5 Dovrebbe metterci almeno il suo dinamismo invece manca di posizione e sbaglia tantissimi appoggi. Van Bommel 5 Qual è il vero Van Bommel? Il combattente della scorsa stagione o il giocatore che il Bayern ha lasciato andar via? Seedorf 5 Di solito queste partite lo esaltano, questa sera invece non entra mai in partita non riuscendo a dar il suo apporto alla manovra. Boateng 4 Doveva esser il messia, il guardiano di Pirlo invece complica i piani rossoneri rimendiando un rosso da pollo. Cassano 5,5 L’attacco rossonero è lasciato troppo solo e il barese ne soffre parecchio, dai suoi piedi però nasce l’unica occasione. Ibrahimovic 5 Litiga con tutti i compagni e si limita a far a sportellate con difensori bianconeri. – Emanuelson 4 Qual è il suo ruolo? Siamo sicuri sia un giocatore da Milan? Sbaglia tutto – Antonini 5 Potrebbe dar dinamismo e altenative alla manovra fa invece tanta confusione – Ambrosini sv Allegri 4,5 Le assenze possono esser un attenuante ma il Milan non convince sul piano fisico e non convincono le sue scelte iniziali e durante la partita.

  • Troppa Juve per questo Milan. Marchisio fa esplodere l’entusiasmo

    Troppa Juve per questo Milan. Marchisio fa esplodere l’entusiasmo

    Cinque partite son troppo poche per bollare il Milan ed esaltare la Juventus ma la partita di questa sera può esser un doppio campanello d’allarme per i campioni d’Italia in carica e per tutti le contendenti allo scudetto: la Vecchia Signora ha ritrovato la sua anima. Antonio Conte dimostra ancora una volta di esser un tecnico valido e camaleontico cambiando ancora una volta la sua Juventus con lo slittamento a sinistra di un ritrovato Chiellini e affidando un pò a sorpresa all’inedita coppia Barzagli Bonucci il centro della difesa. In avanti Vucinic funge da unica punta con Pepe e Krasic esterni e Marchisio e Vidal a supporto. La regia, ovviamente, ad Andrea Pirlo. In casa Milan Allegri sceglie il jolly Bonera come sostituto di Abate e affida la traquarti al rientrante Boateng.

    La gioia di Marchisio ©Alberto Pizzoli/Getty Images
    La partita sin dall’avvio vede i padroni di casa propensi a far la partita occupando tutti gli spazi e cercando di metter la partita sull’agonismo e l’aggressività. Il Milan, invece, cerca di giocare a ritmi bassi affidandosi ad uno sterile possesso palla. Nonostante la grande aggressività bianconera il primo vero pericolo per Abbiati arriva al 36′ con Vucinic che inventa una palombella dal limite che centra la traversa. Nella ripresa, tutti si aspettano la reazione del Milan ma è ancora invece la Juve a spingere con Pirlo che si beve Nocerino servendo un assist d’oro per Bonucci con Abbiati a compiere un miracolo. L’unica e sottolineo l’unica occasione rossonera della partita arriva da un assist di Cassano per il piattone di Boateng che trova la pronta respinta di Buffon. Poi è solo un mologo bianconero con Vucinic che sfiora senza fortuna il gol in più di una occasione e Vidal che spreca due ghiotte palle dal limite. Quando la partita sembra incanalarsi sul binario dello 0-0 la Juve trova finalmente la fortuna con Marchisio che sfrutta una carambola di Bonera per bucare Abbiati e far esplodere il Juventus Stadium al termine però di un azione che non ha nulla da invidiare a quelle del Barcellona. In pieno recupero il centrocampista azzurro trova poi anche il raddoppio con la complicità questa volta di un incerto Abbiati. La JUve vince e convince mantenendo la vetta per un altra settimana. In casa Milan è il secondo ko in uno scontro diretto e la percezione che forse qualcosa non va.

  • Highlights Juventus – Parma 4-1 [video]

    Highlights Juventus – Parma 4-1 [video]

    © Claudio Villa/Getty Images
    Esordio vincente per la Juventus di Antonio Conte alla prima nel nuovo stadio. I bianconeri travolgono il Parma nell’anticipo dell’ora di pranzo con un netto 4-1 e lanciano chiari segnali alle avversarie. Di Lichtsteiner il primo gol ufficiale, che passerà alla storia, nella nuova casa bianconera su un’invenzione di Pirlo poi nella ripresa arrotondano il risultato Pepe, Vidal, entrato in campo solo qualche minuto prima, e sigillo finale di Marchisio. Di Giovinco su calcio di rigore, concesso in pieno recupero, la rete della bandiera dei ducali. Gli highlights di JUVENTUS – PARMA 4-1  [jwplayer config=”120s” mediaid=”95668″]

  • Juve, via Giovinco e dentro Giaccherini, ultima follia di Marotta

    Juve, via Giovinco e dentro Giaccherini, ultima follia di Marotta

    ©Massimo Paolone / Iguana Press/Getty Images
    A poco più di una settimana dalla fine del calciomercato, la Juventus deve ancora sistemare una rosa che, nelle amichevoli estive, ha dimostrato enormi lacune. Con gli acquisti di Lichsteriner, Vucinic, Vidal ed i riscatti di Quagliarella, Matri e compagnia bella, la compagine bianconera è il club che, insieme a Barcellona, Manchester City e Real Madrid ha mosso più soldi in tutta Europa. Ma, a differenza delle squadre appena nominate, nemmeno lontanamente paragonabili alla Vecchia Signora, Beppe Marotta deve lavorare, ed anche molto, per fornire ad Antonio Conte una rosa competitiva per ben figurare in Campionato, unico obiettivo stagionale del cub di Corso Galileo Ferraris. La rincorsa al difensore centrale, ma soprattutto dell’esterno sinistro di centrocampo, sta prendendo giorno dopo giorno, i connotati di una vera e propria barzelletta. la difesa traballa e non poco, Barzagli è un ottima riserva, Chiellini sta vivendo un momento delicato con il bisogno di avere a fianco una guida sicura nel reparto arretrato guida che, al momento, non può essere rappresentata da Leonardo Bonucci impacciato nelle ultime uscite e sicuramente giocatore sopravvalutato ai tempi del suo acquisto. si spera nell’arrivo di Alex negli ultimi giorni di mercato anche se, bisognerebbe domandare al Dg bianconero, perchè aspettare fino all’ultimo momento per cercare di sistemare un reparto molto delicato quale è quello difensivo. l’acquisto di Vidal, al momento, risulta veramente incomprensibile. il cileno o gioca al posto di Pirlo o Marchisio, oppure si dovrebbe cambiare modulo per trovargli il posto, situazione provata nel Trofeo Berlusconi dove il nazionale cileno è stato provato a sinistra fornendo una prestazione assolutamente imbarazzante con Abate che ha vissuto una serata di assoluta libertà. Le due fasce rimangono il vero nodo, l’effetto sorpresa di Milos Krasic sembra essere svanito e nelle ultime uscite, il serbo sembra essere spaesato nella continua ricerca della posizione voluta da Antonio Conte, ma è sulla sinistra che si sta per consumare l’ultima follia Marottiana con l’arrivo praticamente certo di Giaccherini, soluzione a dir poco discutibile considerando che la Juventus ha cresciuto ed avuto per le mani un giocatore simile ma di livello sicuramente superiore come Sebastian Giovinco lasciato partire, ed ancora non si conosce il perché, alla corte di Colomba a Parma.

  • Scambio Marchisio – Vucinic? Si può ma i tifosi bianconeri protestano

    Scambio Marchisio – Vucinic? Si può ma i tifosi bianconeri protestano

    Prende sempre più quota l’ipotesi di uno scambio tra Roma e Juventus che dovrebbe portare a Torino Mirko Vucinic e nella capitale Claudio Marchisio. Il tecnico giallorosso Luis Enrique infatti ha chiesto a Walter Sabatini il centrocampista bianconero per liberare l’attaccante montenegrino pallino dell’allenatore Juve Antonio Conte.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Non a caso stamattina Sabatini ha confermato che ci sono alte possibilità di una partenza di Vucinic viste le richieste che provengono sia dall’estero che da alcune società italiane (Juve, appunto, e Inter ndr). Il ds giallorosso ha lanciato un chiaro segnale al collega bianconero Beppe Marotta affermando che “l’unico giocatore che prenderei dalla Juventus è Marchisio“. Per il centrocampista torinese che ha fatto tutta la trafila delle giovanili della Juventus fino a diventarne uno dei perni dell’attuale rosa della Vecchia Signora, c’è il serio rischio di dover cambiare aria per poter giocare con continuità: a far coppia con Pirlo, titolare inamovibile, in mezzo al campo nel modulo di Conte sarà il nuovo acquisto Arturo Vidal che dovrebbe relegare il “Principino” in panchina. E nonostante tutti vedono in Marchisio il degno erede di Conte, è proprio quest’ultimo che è restìo sull’impiego del giocatore mentre invece spinge per avere a sua disposizione Vucinic per farlo giocare largo a sinistra: nel 4-4-2 provato fino ad ora dal tecnico bianconero, Marchisio ha agito da esterno sinistro, tra l’altro offrendo buone prestazioni, con Michele Pazienza preferito al numero 8 nel ruolo di centrale. Ma nell’ambiente bianconero non la pensano tutti come Conte e Marotta: appena appresa l’indiscrezione dello scambio, i tifosi juventini hanno preso d’assalto la pagina ufficiale Facebook di Marchisio esprimendosi in suo favore e opponendosi alla sua possibile cessione “Marchisio non si tocca“, “Claudio non andartene“, “Giù le mani di Marchisio” e “Se va via Marchisio Marotta vergognati” sono alcuni dei messaggi che i fan hanno lasciato sul suo profilo. L’affetto del popolo bianconero nei confronti di Marchisio è totale.

  • La carica di Marchisio: voglio vincere come Conte

    La carica di Marchisio: voglio vincere come Conte

    Claudio Marchisio e l’arte di adattarsi. Ormai, il binomio è più che collaudato, con ottimi risultati peraltro, e pare destinato a proseguire anche nella gestione di Antonio Conte.

    © Fabio Muzzi/Getty Images
    In partenza, lui, nonostante sia uno dei pilastri dello spogliatoio e nonostante sia stato da tempo designato come il capitano del post-Del Piero, non ha mai la garanzia del posto fisso in squadra: deve guadagnarselo a suon di allenamenti convincenti e di prestazioni di forma e di sostanza, così come ha fatto nelle ultime stagioni. Tutto questo, appunto, potrebbe ricapitare anche quest’anno, anche perchè la dirigenza è attiva sul mercato per cercare delle pedine importanti proprio nel ruolo da esterno sinistro, che Marchisio ha spesso ricoperto con Del Neri, e da mediano, il suo ruolo. Chiunque arriverà, comunque, per Marchisio è ben accetto, perchè sarà un rinforzo per il bene della Juve, ciò che davvero sta a cuore al Principino, uno che è cresciuto con i valori bianconeri impressi a fuoco nella mente. Ecco perchè, anche con Conte, si adatterà ad abbandonare il suo ruolo naturale, quello di mezz’ala, che nel gioco del tecnico salentino non è contemplato, e lo farà di buon grado, per dare comunque il suo contributo alla causa. Ha già iniziato, nei primi scampoli di partite, a testarsi come esterno offensivo ed ha dimostrato di poterlo fare egregiamente, segnando, offrendo assist preziosi ed inserendosi bene. Per lui, quel che conta non è il posto fisso o il posto nel suo ruolo, ma sentirse parte importante del progetto di squadra, sudando in settimana in allenamento e rendendo al meglio in partita: Antonio Conte ha già mostrato il suo grande apprezzamento per lui, affermando con convinzione che Claudio diventerà più forte di lui. Marchisio incassa l’auspicio e precisa: “Vorrei vincere quanto ha vinto lui”. Spirito Juve, senza ombra di dubbio.