Tag: Claudio Marchisio

  • Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    C’era grande attesa per il big match Juve Roma dove gli uomini di Antonio Conte, con una grande prova di forza, ipotecano una buona parte di scudetto nella sfida del posticipo della trentaquattresima giornata di serie A. Dopo lo scivolone in casa del Milan contro il Bologna, la Juventus allunga le mani sul tricolore battendo con grande autorità una Roma quasi del tutto assente all’appuntamento allo Juventus Stadium, portandosi a +3 dai rossoneri a 5 giornate dalla fine.

    Parte subito a mille all’ora la Vecchia Signora e a Vidal bastano appena 8 minuti per sfoderare una doppietta: il primo goal arriva al 5′ di sinistro su cross di De Ceglie, il secondo invece è un potente destro diagonale su appoggio di Vucinic. La scelta di Luis Enrique di preferire De Rossi al centro della difesa al fianco di Kjaer (escludendo Heinze), e di inserire Rosi e Perrotta (quest’ultimo non in perfette condizioni fisiche) non si è dimostrata molto sensata, e infatti la Juventus dilaga. Al 26′ Marchisio si trova tutto solo davanti a Stekelenburg grazie ad un raffinato lancio di Vucinic, il centrocampista si allunga il pallone ma il numero uno giallorosso alza il ginocchio quel tanto che basta per far fischiare all’arbitro il calcio di rigore con conseguente, eccessiva, espulsione. Luis Enrique è costretto a richiamare in panchina Borini per consentire l’ingresso di Curci il quale ha il merito di parare il rigore calciato da Pirlo prima che lo stesso, sulla respinta, ridabisca in rete il il colpo del 3-0.

    Arturo Vidal doppietta in Juventus – Roma | GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude senza alcun accenno di risposta da parte della Roma che già nella ripresa sa che può solo cercare di limitare i danni. Come non detto perchè la Juve di questo anno ha più volte dimostrato di non volersi risparmiare e così al 52′ un colpo di tacco di Vucinic libera un gran tiro di Marchisio che di precisione chiude definitivamente il match sul 4-0. A risultato ormai acquisito (ma a dire il vero non è mai stato in pericolo) Conte pensa già al prossimo impegno con il Cesena per il recupero della 33° giornata, per questo sul finale c’è spazio anche per Giaccherini, Borriello e Del Piero al posto di Vidal Quagliarella e Vucinic, ma il loro ingresso non cambia il risultato anche perchè la Juventus ormai è soddisfatta della grande impresa e la Roma rassegnata attende solo il fischio della fine. Unica nota stonata in una partita perfetta è la querelle che ha visto protagonisti Lamela e Lichtsteiner: il primo avrebbe sfoderato all’indirizzo dell’avversario  le sue migliori doti da lama (il suo sputo potrebbe passare al vaglio della prova TV) come conseguenza del famoso gesto del 4 (ricordate quello di Totti a Tudor nel 2004?) che lo svizzero avrebbe esibito al giocatore giallorosso.

    La Juventus si sbarazza anche dell’ultimo ostacolo grande del campionato, mancano solo 15 punti per la conquista del tricolore, il primo dell’era post Calciopoli. E se finora per Conte la parola scudetto era un sogno da raggiungere, ora quel sogno comincia ad avvicinarsi alla realtà. Intanto la vittoria contro la Roma ha decretato per i  bianconeri la certezza di aver raggiunto la qualifica alla prossima Champions League. La Roma invece perde la buona occasione di avvicinarsi al terzo posto rimanendo a 50 punti, -5 dalla Lazio.

  • Piermario Morosini, il cordoglio del mondo del calcio su Facebook e Twitter

    Piermario Morosini, il cordoglio del mondo del calcio su Facebook e Twitter

    Il pomeriggio di Sabato 14 Aprile 2012 rimarrà a lungo nella mente e nei cuori di molti: doveva essere una normale giornata di anticipi di campionato, di parole “leggere” su tematiche sportive, ed invece si è trasformato in una giornata di sgomento e tristezza, incredulità e commozione per la morte di un ragazzo di appena 25 anni, accasciatosi al suolo mentre giocava una partita di calcio, a Pescara. Un ragazzo già sfortunato nella vita, Piermario Morosini, che aveva perso i genitori quand’era ancora minorenne, ed il fratello disabile qualche tempo dopo, e che la vita ha voluto strappare ingiustamente, proprio mentre calcava il terreno verde, sotto gli occhi del pubblico incredulo, sotto gli occhi dei compagni di squadra e degli avversari. Inevitabile, per chi lo conosceva e per chi aveva condiviso con lui qualche momento importante, rivolgergli un pensiero, un ultimo saluto, un messaggio. Poche righe – diffuse dai social network – ma significative, perchè in questi casi, per chi vive questo mondo dall’interno, è immediato identificarsi.

    In primis il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, che esprime il dolore e lo sgomento di tutta la società: “Siamo tutti a terra. Per noi è un momento durissimo, dal quale dovremo provare a uscire tutti insieme. Dobbiamo avere coraggio ma adesso siamo in stato confusionale. Purtroppo contro il destino non c’è niente da fare”. Di seguito, il Pescara, la squadra avversaria nella gara di ieri, che ha voluto esprimere solidarietà alla “consorella Livorno“, per “un altro angelo volato in cielo troppo presto. Riposa in pace Piermario”.

    Un pensiero commosso anche da parte del presidente della Reggina Lillo Foti, che aveva conosciuto “Moro” durante la sua militanza in maglia amaranto: “Ciao Moro, mi sarà impossibile dimenticarti. Ho avuto la fortuna di conoscerti ed averti avuto, seppure per un breve periodo, all’interno del nostro club. Porterò sempre con me il patrimonio di straordinari valori umani e morali che possedevi e riuscivi a trasmettere. In questo momento di incommensurabile dolore vorrei solo dirti che ti voglio un bene dell’anima. Con affetto e riconoscenza”.

    Molto toccante, poi, il post lasciato sulla sua pagina Facebook da parte di Claudio Marchisio: “Non so cosa dire, pensare ad un amico oltre che collega, morire così su un campo di calcio! Non sono sicuramente la persona che lo conosceva meglio ma posso dire che era un ragazzo straordinario! Quante sfide fatte con lui nel settore giovanile, io con la maglia bianconera e lui con quella dell’Atalanta…poi l’under 21 insieme!! Ci mancherai tantissimo Piermario. Cordoglio anche dall‘Atalanta, dove il bergamasco Morosini ha militato per ben dieci anni nel settore giovanile: “Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta, attoniti e increduli, piangono la scomparsa di Piermario Morosini e si stringono affettuosamente ai suoi familiari. Ciao Piermario, resterai sempre nei nostri cuori” e da parte di Mino Favini, responsabile del settore giovanile dello stesso club bergamasco, che aveva visto crescere Piermario: “Pensavo che la vita l’avesse già provato fin troppo e invece è arrivata anche quest’ultima tragedia. Aveva perso la mamma che era un bambino e poi il papà, poi il fratello handicappato si è suicidato e gli era rimasta la sorella, anche lei con handicap. Era triste, ma dolcissimo e disponibile”.

    piermario morosini | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Struggente anche il messaggio di Roberto Baronio su Twitter: “Adesso potrai riabbracciare tutta la tua famiglia, ciao Mario!” così come quello di Stefano Mauri, che aveva giocato insieme a Morosini ai tempi dell’Udinese: “Ti ricordo ad Udine, compagno leale, sempre sorridente, un abbraccio Moro. RIP“.

    Cordoglio anche da parte del capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, sulla sua pagina Facebook: “ È morto in campo un ragazzo di 25 anni, Piermario Morosini. Torniamo a casa pensando a lui e al dolore di chi gli è vicino. Alessandro”; del capitano dell’Inter Javier Zanetti: ” Siamo veramente sconvolti per quello che è successo a Morosini. Siamo tutti colpiti nel profondo e ci dispiace tantissimo”; del milanista Kevin Prince Boateng: “Rest in peace Piermario”; dello Juventino Giorgio Chiellini “Davvero sconvolto e senza parole, non ci posso ancora credere”; il difensore Mimmo Criscito, che aveva condiviso con lui l’esordio in Under 17 “Ricordo la prima volta il under 17 quando dividevo la stanza con te, sei sempre stato un grande. Il destino è crudele, riposa in pace Mario”.

    Oltre che in Italia, anche a livello internazionale la tragedia di Piermario Morosini ha lasciato un segno profondo: messaggio di cordoglio dall’Inghilterra da parte di Rio Ferdinand, e soprattutto nella Liga spagnola, che ha voluto rendere omaggio al giovane Piermario, con diverse manifestazioni. Dal lutto al braccio del Barcellona, al Twit del Valencia, al minuto di silenzio al Santiago Bernabeu prima della gara fra Real Madrid e Sporting Gijon, annunciato anche su Twitter (le immagini nel video sottostante, ndr).

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  • Parma Juventus, out Lichtsteiner e Vucinic. Giovinco sfida i bianconeri

    Parma Juventus, out Lichtsteiner e Vucinic. Giovinco sfida i bianconeri

    Dopo la bella impresa di sabato scorso contro l’Udinese, la Juventus torna in campo alle 20.45 al Tardini per affrontare il Parma di Roberto Donadoni. Antonio Conte ha reso note le sue decisioni sui titolari che affronteranno gli emiliani nell’anticipo del turno infrasettimanale. Al termnine della rifinitura di ieri pomeriggio il mister bianconero ha sciolto ogni dubbio sulla formazione.
    Non compare tra i titolari Lichtsteiner costretto ad accomodarsi in panchina dopo la sostituzione di sabato scorso per un affaticamento agli adduttori. Lo svizzero dapprima sembrava dovesse stringere i denti visto che Caceres ancora non ha il transfer internazionale per disputare gare ufficiali.

    Forfait anche per Vucinic che non recupera dall’infortunio che l’ha costretto a saltare la partita di Coppa Italia contro la Roma e l’ultimo successo contro l’Udinese; in avanti quindi, toccherà presumibilmente alla stessa coppia di due giorni fa: Quagliarella-Matri con Borriello e Del Piero pronti per una eventuale staffetta.

    Krasic risulta nella lista dei non convocati e questo potrebbe far riaccendere nuove voci sull’imminente partenza del serbo. A proposito di mercato nella lista dei non convocati non figurano Pazienza  e Grosso.

    Marchisio e Matri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    A centrocampo ci saranno Marchisio e Pepe, mentre Estigarribia dovrebbe essere confermato al posto di Giaccherini che godrà di un turno di riposo.
    La Juventus dovrebbe confermare il modulo del 3-5-2 che ha portato i due succesii contro la Roma in Coppa Italia e contro i friuliani in campionato.

    Nel Parma ritorna Zaccardo dopo la squalifica, mentre tra i pali Pavarini sostituirà ancora l’infortunato Mirante. Sulla fascia sinistra a centrocampo Modesto potrebbe essere riconfermato a discapito di Gobbi. In avanti Biabiany-Giovinco a supporto di Floccari. Squalificato Ferrario, indisponibili per infortunio Pellè, Santacroce e Mirante, il modulo dovrebbe essere il 3-4-2-1

    Ecco la lista dei 20 giocatori convocati

    Parma (3-4-2-1): Mirante; Paletta, Lucarelli, Zaccardo; Valiani, Morrone, Galloppa, Modesto; Biabiany, Giovinco; Floccari

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pepe, Marchisio, Pirlo, Vidal, Estigarribia; Matri, Quagliarella. A disp.: Storari, De Ceglie, Lichtsteiner, Giaccherini, Marrone, Del Piero, Borriello. All.: Conte.

  • Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone 2011 di serie A, dopo aver analizzato la stagione di Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania e Cesena continuiamo il nostro cammino verso il nuovo anno con la seconda parte della nostra analisi. Tra le squadre sotto esame, sempre positiva la stagione del Chievo, in netta risalita quella della Juventus. Negative Fiorentina e sopratutto l’Inter.

    Chievo 6,5: Che sia ormai una realtà affermata della massima serie del nostro campionato è cosa certa, lo scorso anno la squadra degli asinelli si è mantenuta su livelli standard ottenendo una salvezza tranquilla con due giornate d’anticipo e impreziosita da risultati di prestigio come le vittorie su Inter e Napoli. Quest’anno dopo il cambio in panchina con il ritorno di Mimmo Di Carlo gli asinelli gialloblu stanno mantenendo fede alla loro fama di squadra arcigna e difficile da battere soprattutto in casa. La punta di diamante è sicuramente Sergio Pellissier, bomber di razza e bandiera della squadra veronese con il suo record di reti e presenze nella massima serie.

    Fiorentina 4,5: male molto la squadra viola che dopo l’addio del suo condottiero Prandelli ha perso la propria identità. Lo scorso anno sotto la guida di Mihajlovic, anche a causa della lunga assenza per cause diverse di giocatori talentuosi come Jovetic e Mutu, i risultati sono stati di gran lunga sotto le aspettative, la Fiore ha infatti chiuso il campionato ad un modesto nono posto che l’ha tenuta per la prima volta dopo l’era Prandelli, calciopoli a parte, fuori dalle competizioni europee. Quest’anno le cose dovevano essere migliori e invece dopo un inizio stentato ed una campagna acquisti molto al di sotto delle aspettative, con la perdita di giocatori importanti come il rumeno, a farne le spese è stato proprio il tecnico ex-catania, sostituito in corsa da Delio Rossi che a tutt’oggi sta faticando a trovare la quadratura del cerchio. Unica nota positiva il reintegro a tempo pieno del giovane talento montenegrino Jovetic che con qualche prestazione di alto livello sta regalando scampoli di felicità al deluso popolo viola.

    Claudio Marchisio| © Valerio Pennicino/Getty Images

    Genoa 5,5: doveva essere l’anno del rilancio dopo il mezzo fallimento di quello precedente che ha portato i grifoni ad ottenere risultati nettamente al di sotto delle aspettative d’inizio stagione, anche grazie ad un mercato molto ricco di colpi di livello. E invece anche quest’anno la compagine rossoblu non ha dato prova di grande valore, la poca compattezza e il poco gioco hanno portato il vulcanico presidente Preziosi ad un cambio in panchina proprio alla vigilia di Natale. Il tecnico Malesani è, infatti, stato rimosso dal proprio incarico e la squadra affidata all’ex Parma Pasquale Marino, una scelta difficile quella del patron che fino all’ultimo ha meditato sulla necessità o meno di dare nuova linfa ad una squadra apparsa abulica e poco determinata. L’unica nota positiva è stata l’esplosione del talento Merkel, tedesco scuola Milan e la conferma su ottimi livelli del bomber Rodrigo Palacio, trascinatore nella prima parte del campionato in corso dei grifoni genoani.

    Inter 6: solo la sufficienza per la squadra post triplete che ha deluso molto i suoi tifosi, solo la vittoria della coppa Italia, con alla guida il tecnico Leonardo, fuggito in estate a Parigi alla corte del Psg, ha dato lustro ad una stagione post triplete molto traumatica. Proprio questa instabilità ha portato l’armata milanese a perdere tutte quelle sicurezze che l’avevano portata sul tetto del mondo e i problemi si sono verificati anche in questo traumatico inizio di stagione, fino a poco più di un mese e mezzo fa l’Inter si trovava in posizioni molto poco nobili per il proprio rango, dopo il cambio in panchina, con Ranieri subentrato a Gasperini, le cose sembrano essere migliorate, ma se i meneghini vorranno tornare ai vecchi fasti post-calciopoli dovranno offrire qualcosa di più di quello visto fin’ora. Tra le note liete della nuova Inter, c’è soltanto, il che è tutto dire, la freschezza atletica dell’eterno capitan Zanetti, unico ed ultimo baluardo di una squadra che al momento sembra alla ricerca di una sua precisa identità

    Juventus 6,5: mezzo punto in più per la squadra del neo condottiero Antonio Conte, solo perchè i bianconeri sono stati bravi a risollevarsi in così breve tempo dopo due annate drammatiche chiuse entrambe al settimo posto e racimolando figure che cozzavano con il blasone della squadra torinese. Se si guarda al primo semestre del 2011 infatti, il voto non potrebbe essere superiore al 4, con pochissime note positive e con tanta amarezza, mentre quest’anno i giocatori di Madama, guidati da un uomo di carattere e dalla forte juventinità, sono riusciti in breve tempo a conquistare la vetta della classifica mostrando gradevoli sprazzi di gioco. I punti forti di questa Juve, sono due, il primo: è il ritorno a livelli di eccellenza del portiere numero uno al mondo Gigi Buffon, mentre il secondo è la rinascita o meglio la consacrazione di un grosso talento come Marchisio, acclamato ormai come erede del grande Marco Tardelli.

  • Udinese Juventus, vince la paura

    Udinese Juventus, vince la paura

    La Juventus strappa un punto al Friuli contro l’Udinese in una partita molto brutta dove ha vinto l’eccessivo tatticismo mostrato dai due tecnici.

    Antonio Conte, come nella trasferta al San Paolo contro il Napoli, schiera una Juve con un modulo a specchio rispetto alla squadra avversaria. Ecco quindi che mentre Guidolin schiera Abdi a supporto di Di Natale, Conte risponde con Pepe a supporto di Matri mentre Estigarribia e Lichtsteiner si sistemano alti sulle fasce per contrastare le discese di Isla ed Armero.

    Dura lotta al Friuli ©Dino Panato/Getty Images

    Ci si attendeva tanto spettacolo, ma la prima frazione è vara di emozioni con la Juventus che fa la partita rendendosi pericolosa in due occasioni, con Claudio Marchisio che manda fuori da ottima posizione su invito di Estigarribia e Pepe che calcia dal limite in bocca ad Handanovic. La difesa a tre della Juve chiude bene per tutti i 45’ con un solo svarione di Giorgio Chiellini che consente ad Isla di calciare con Buffon prontissimo a chiudere tutti gli spazi al cileno. Si chiude quindi un primo tempo con meglio la Juventus rispetto all’Udinese ma che rispecchia la tensione delle due compagini consapevoli di giocarsi molto in questo match.

    Il secondo tempo si apre senza novità fra i 22 in campo con lo spettacolo che continua ancora a latitare. L’Udinese tiene molto meglio il campo nei secondi 45’ con la Juventus che non riesce ad effettuare il pressing asfissiante del primo tempo. Tiri in porta pochissimi con Quagliarella che, subentrato ad uno spento Matri, impegna per due volte Handanovic senza ottenere i frutti sperati. Entra anche Del Piero a 10’ dalla fine ed è proprio il capitano juventino che serve una palla d’oro a Lichtsteiner che da buona posizione spedisce alto. Nel finale di partita c’e’ spazio anche per il nervosismo con l’espulsione di Guidolin che chiude in maniera non positiva un anno friulano veramente da incorniciare.

    Si chiude quindi a reti bianche una partita dalla posta in palio altissima che purtroppo non ha dato granchè ai cultori del calcio con le due squadre praticamente bloccate per tutti i 90’.

  • Roma Juventus: Conte ha scelto Estigarribia, Luis Enrique si affida a Totti

    Roma Juventus: Conte ha scelto Estigarribia, Luis Enrique si affida a Totti

    Ennesimo esame in trasferta per la squadra di Antonio Conte che è chiamata a riconquistare all’Olimpico, la vetta della classifica contro la Roma di capitan Totti, nel posticipo della 15° giornata alle 20.45, dopo la vittoria di ieri pomeriggio dell’Udinese sul Chievo.

    Totti rientra per Roma Juventus
    Roma Juventus, sfida molto insidiosa per i bianconeri, come confessa mister Conte che non si fida dei risultati negativi fin qui ottenuti e delle assenze in casa romanista, lo stesso mister ha avuto parole di elogio sul tecnico spagnolo Luis Enrique: «Per me lo spagnolo sta facendo un ottimo lavoro. Il problema, come al solito, sono i risultati ma a volte si dovrebbe guardare più in là. Nella Roma si vede la mano del tecnico. Averne allenatori così… I giallorossi hanno una chiara idea di gioco, è una squadra che vuole sempre fare la partita, proprio come noi».

    Sulla formazione probabile di stasera Conte non dà grosse indicazioni in conferenza stampa dichiara: «Il sostituto di Mirko ancora non l’ho scelto. C’è un allenamento che mi servirà per fare chiarezza. Visto che c’è stata una partita di Coppa Italia, non è che abbiamo avuto tutto questo tempo per provare la formazione anti-Roma. Nella mia idea dovrebbero essere due i potenziali sostituti di Vucinic ma potrebbero diventare tre, o forse uno solo. 1X2, diciamo» il tecnico ha poi aggiunto che «Ci sono degli equilibri da mantenere e quindi faremo le opportune valutazioni e sceglieremo il calciatore più adatto. Tanto alla fine, il discorso è facile: se trovo il giocatore più adatto, facciamo risultato, altrimenti no: è matematica».

    Estigarribia vice Vucinic | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    La sensazione è che sia Estigarribia ad aver conquistato la pole superando Giaccherini per la sostituzione di Vucinic, mentre Quagliarella dovrà accomodarsi ancora una volta in panchina, Conte rispetto all’ultima gara di campionato contro il Cesena il ritrova Andrea Pirlo, che contro i romagnoli ha scontato il turno di squalifica, per il resto la Juve dovrebbe essere uguale alla formazione scesa in campo Domenica scorsa contro il Cesena.

    Più complicato il discorso di Luis Enrique che tra infortuni e squalifiche dovrà inventarsi la formazione con i pochi uomini a disposizione. Inedito De Rossi nel ruolo di difensore centrale, a centrocampo, previsto l’esordio di Viviani, mentre in attacco, rientra Totti, in coppia con Osvaldo, con Lamela suggeritore nel probabile 4-3-1-2. Il tecnico asturiano in conferenza stampa ha avuto toni diversi dal solito denotando un certo disagio, comunque fisiologico, che però evidenzia il momento particolare in casa Roma che dalle partite contro Juventus e Napoli, domenica prossima, capirà le reali possibilità di competere per traguardi importanti in questa stagione.

    Le statistiche di Roma Juventus in 154 gare in campionato vedono 72 vittorie della Juventus (24 in trasferta l’ultima del 2011 vittoria per 0a2) 46 sono i pareggi con 36 vittorie giallorosse tra le mura amiche (ultima vittoria nel 2004 con il risultato di 4°0), arbitrerà il signor Orsato.

    Roma Juventus probabili formazioni
    Roma (4-3-1-2):
    Stekelenburg; Rosi, De Rossi, Heinze, Taddei; Perrotta, Viviani, Pjanic; Lamela; Totti, Osvaldo A disp.: Lobont, Cicinho, Jose Angel, Greco, Simplicio, Borriello, Caprari. All.: Luis Enrique
    Squalificati: Bojan (1), Gago (1), Juan (1)
    Indisponibili: Borini, Kjaer, Pizarro, Burdisso, Cassetti.

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Estigarribia. A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Quagliarella, Krasic, Del Piero. All.: Conte
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Vucinic

  • Roma Juventus, De Rossi vs Marchisio sfida nella sfida

    Roma Juventus, De Rossi vs Marchisio sfida nella sfida

    Verso Roma Juventus, il Monday Night dell’Olimpico, la sfida fra giallorossi e bianconeri si colora di un confronto nel confronto, a distanza, fra Claudio Marchisio e Daniele De Rossi che offuscano quella che, fino a qualche anno fa, era sempre stata la sfida nella sfida fra i due capitani-simbolo, ossia Alessandro Del Piero e Francesco Totti.

    Claudio Marchisio | © Valerio Pennicino/Getty Images

    I due centrocampisti sono accomunati, oltre che dalle sembianze fisiche, entrambi biondi e con gli occhi chiari, da un iter calcistico molto simile, e da un percorso lungo ed intenso nelle rispettive squadre, compiendo la classica gavetta, ossia la lunga trafila nelle formazioni giovanili, prima di approdare in prima squadra – in età comuque giovane – e dimostrare in campo la propria forza, il proprio attaccamento alla maglia ed ai tifosi.

    I due si stimano molto, e lo dimostrano anche pubblicamente: inevitabile che sia così, perchè – rivalità di campo a parte – è come se si specchiassero l’uno nell’altro, nei rispettivi cammini calcistici.

    Daniele De Rossi, classe 1983, approda a Trigoria all’età di dodici anni, Claudio Marchisio, classe 1986, approda al centro di allenaento bianconero, a Torino, a soli sette anni. Entrambi non si allontanano, però, da casa: De Rossi non si allontana dal mare della sua Ostia, mentre Marchisio rimane vicino ad Andezeno, alle porte di Torino, crescendo in una famiglia totalmente bianconera, come il suo Dna.

    Capitolo famiglia, altro elemento che li accomuna: entrambi divenuti papà molto giovani, del piccolo Davide, nato nel 2009, Claudio Marchisio, e della bionda Gaia, nata nel 2005, Daniele De Rossi.

    Entrambi fedeli alla maglia della squadra del cuore: Daniele De Rossi non ha mai abbandonato i colori giallorossi, Claudio Marchisio lo ha fatto solo per una stagione, andando a “farsi le ossa”, come si suol dire, ad Empoli, per poi tornare l’anno successivo nella Juve di Claudio Ranieri, riprendendo il “filo” del suo percorso bianconero dopo l’ottima stagione disputata nell’anno nero della serie B con Didier Deshamps in panchina.

    Altro punto di contatto fra i due, la tempistica necessaria prima di divenire punti fermi delle rispettive squadre: solo una stagione. De Rossi, soprannominato “Capitan Futuro”, osserva ed impara da Tommasi ed Emerson prima di appropriarsi del suo ruolo nel centrocampo giallorosso, Marchisio scalza la concorrenza e diventa imprescindibile, già nella Juventus di Ranieri, e poi in quella di Ferrara, Zaccheroni e Delneri, oltre che – oggi – in quella di Antonio Conte.

    Claudio Marchisio è attualmente l’uomo copertina della Signora, in un momento d’oro, anche in fase realizzativa, in cui gli riesce qualsiasi cosa, dai gol decisivi alle giocate di grande classe, ed il suo soprannome di “Principino” sembra più che mai appropriato.

    Daniele De Rossi, invece, nella Roma in difficoltà di Luis Enrique è uno dei pochi a mantenere un buon rendimento, anche se – si sa – nel calcio affinchè funzionino i singoli deve funzionare anche il collettivo.

    I due, amici fuori dal campo, alla vigilia della supersfida, non possono sottrarsi dal dichiarare cosa pensino l’uno dell’altro: parole al miele, naturalmente.

    Daniele De Rossi | © Getty Images
    De Rossi sostiene che Marchisio diventerà uno dei più forti centrocampisti del Mondo, perchè sta mostrando una crescita continua, anche quando si pensava che avesse completato la sua maturazione. Marchisio ritiene De Rossi un grande campione, augurandogli di chiudere la carriera in giallorosso e, dunque, di riuscire a raggiungere il rinnovo del contratto.

    Infatti, se per Marchisio – in passato considerato “uomo mercato” – il futuro è esclusivamente a tinte bianconere, per De Rossi c’è un’incertezza fastidiosa sul rinnovo contrattuale, anche se l’ambiente giallorosso vorrebbe a tutti i costi che rimanesse “a casa sua”, per poi vestire la fascia di capitano quando Totti gli vorrà dare il cambio.

    Dopo tanti confronti, paralleli e similitudini, è ovvio ricordare ciò che li accomuna maggiormente sul campo: la maglia Azzurra, nella Nazionale di Cesare Prandelli, dove entrambi rivestono un ruolo fondamentale, nel centrocampo guidato da Andrea Pirlo.

    De Rossi ha già vinto un mondiale, nel 2006, Marchisio ha partecipato alla sfortunata edizione Sudafricana nel 2010: l’augurio, anche in prospettiva Euro 2012, è che entrambi continuino a brillare nel loro percorso, per fornire anche in maglia Azzurra l’apporto fondamentale di cui sono capaci.

  • Juventus – Bologna 2-1, decide ancora Marchisio

    Juventus – Bologna 2-1, decide ancora Marchisio

    Davanti ad un nutrito pubblico accorso allo Juventus Stadium, rarità per una partita di Coppa Italia, la Juventus continua la sua marcia senza sconfitte e non si ferma neanche in questa competizione. Dopo 127 minuti combattutissimi (compresi recuperi e tempi supplementari) la squadra di Conte ha avuto la meglio per due reti a uno su un ottimo Bologna. La vittoria è arrivata ai tempi supplementari, visto che i novanta minuti regolamentari si erano chiusi con il risultato di 1-1, proprio come in campionato.

    Claudio Marchisio | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per i bianconeri continua la caccia alla decima Coppa Italia, vinta l’ultima volta nel 1995 con Antonio Conte, oggi il grande artefice del cambiamento della Vecchia Signora, in campo.
    La Juventus ha dominato la partita e solo una super prestazione del portiere avversario Agliardi ha impedito una larga vittoria dell’undici bianconero, anche se bisogna riconoscere che il Bologna ha comunque giocato una buona gara onorando l’uscita dalla Coppa Italia e rischiando addirittura di segnare altre reti, evitate solo grazie alla bravura di Storari in almeno un paio di circostanze.

    Primo tempo equilibrato con un maggior possesso palla per la Juve e con i Felsinei pronti a colpire in contropiede ma un centrocampo bianconero ben organizzato, affidato a Pazienza e Marrone, ha saputo bloccare le iniziative rossoblu.
    Nel secondo tempo, come prevedibile, le squadre si allungano a vantaggio dello spettacolo, i padroni di casa hanno diverse occasioni per portarsi in vantaggio ma Agliardi, che alla fine risulterà il migliore in campo, si rende protagonista del match sfoderando grandissimi interventi mantenendo il punteggio in parità.

    L’equilibrio del risultato viene spezzato al novantesimo da una travolgente azione personale di Giaccherini, tra i migliori in campo nella formazione bianconera, autore di un bellissimo gol dopo un’azione personale.
    Ma quando tutto sembrava finito, al quinto minuto di recupero su un calcio d’angolo (come in campionato) la difesa bianconera si addormenta e consente a Raggi di battere Storari di testa. L’azione che ha portato alla battuta del calcio d’angolo era stata fortemente contestata dai giocatori e dal pubblico juventino con attimi di tensione tra Conte e Pioli e tra alcuni giocatori in campo; i giocatori della Juventus si erano fermati perché Pulzetti, che poi sarà costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio lasciando il Bologna in 10 per il resto dell’incontro avendo Pioli esaurito tutti i cambi, era a terra, i Bolognesi invece di buttare fuori il pallone e consentire le cure al compagno hanno continuato a giocare conquistando il calcio d’angolo da cui poi è nato il pareggio.
    A mettere la parola fine ci ha pensato ancora una volta però Marchisio, entrato negli ultimi 10 minuti dei tempi regolamentari, a conclusione di una strepitosa azione personale siglando il suo settimo gol stagionale dopo i sei segnati in campionato.

    Deludentissima è stata la prova di Krasic, che appare sempre più lontano dal progetto Conte, bocciato a pieni voti così come De Ceglie che non riesce a rendersi utile come dovrebbe – Chiellini dovrà rassegnarsi a giocare tutta la stagione sulla fascia sinistra. Una nota particolare meritano i giovani Marrone e Sorensen, ottime le loro prove soprattutto quella del centrocampista che ha un futuro roseo davanti a sè.

    Una Juventus che anche oggi ha mostrato la sete di vittoria, onorando come meglio non si poteva una competizione che certo non sarà la Champions League ma che comunque serve ad accrescere le aspettative per il futuro. Ai quarti di Coppa Italia la Juve dovrà affrontare la vincente tra Roma e Fiorentina.

    PAGELLE JUVENTUS

    STORARI 6.5: quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto.
    SORENSEN 6.5: ottime chiusure sia sulla fascia sia nelle diagonali difensive.
    BARZAGLI 6.5: la solita sicurezza il migliore in difesa.
    BONUCCI 6: le solite amnesie alternate da buone chiusure.
    DE CEGLIE 5: sbaglia anche le cose più semplici.
    MARRONE 7: finchè ha avuto fiato è stato il migliore in campo.
    PAZIENZA 6: prezioso e generoso svolge il suo senza grossi errori.
    GIACCHERINI 7: ha cambiato il volto della partita ottima prova.
    KRASIC 4.5: deludente sbaglia anche un gol a porta vuota sostituito.
    QUAGLIARELLA 6: in ripresa sfiora in un paio di circostanze la rete.
    DEL PIERO 6.5: si è allenato poco in settimana, aveva ancora i segni dell’infortunio di domenica, ha giocato tutti i 120 minuti regolamentari più recupero, ha preso una gomitata sullo stesso punto dove gli sono stati applicati 8 punti di sutura, ma il Capitano è stato uno dei migliori in campo, ha mandato in porta Elia con un colpo di tacco volante strepitoso.

    Dal 64′ ELIA 5.5: Tocca pochi palloni si divora un gol su assist fantastico di Del Piero.
    Dal 67′ ESTIGARRIBIA 6: La sua velocità e la sua corsa sono sempre motivo di preoccupazione per l’avversario.
    Dal 78′ MARCHISIO 7: Pochi minuti ma lascia sempre il segno, ancora un gol in questa stagione che sembra quella della consacrazione.

    PAGELLE BOLOGNA

    AGLIARDI 8: il migliore in campo, salva il Bologna da un passivo più pesante.
    GARICS 5: gioca male, Pioli lo toglie al 10 della ripresa.
    RAGGI 6.5: bello lo stacco imperioso di testa per il gol dell’1-1, se la cava bene con Quagliarella.
    LORIA 5: qualche imprecisione di troppo in disimpegno, si fa saltare da Marchisio nel gol decisivo.
    CRESPO 6: sufficienza piena per il giovane terzino spagnolo ex Padova alla sua seconda apparizione assoluta in rossoblu.
    PULZETTI 6: purtroppo si fa male e lascia i suoi con un uomo in meno.
    PEREZ 6.5: il nazionale uruguagio, con la fascia di capitano al braccio, svolge il suo dovere in mezzo al campo.
    TAIDER 6: buon primo tempo, cala nella ripresa.
    GIMENEZ 6.5: vince il duello ravvicinato con De Ceglie.
    ACQUAFRESCA 5.5: fa a sportellate con Barzagli ma non punge quasi mai.
    VANTAGGIATO 6.5: è pimpante, fa tanto movimento lì davanti.

    Dal 55′ MORLEO 6: vince un paio di duelli importanti con Elia sulla sinistra.
    Dal 64′ KRHIN 5: non entra mai in partita.
    Dall’83’ PAPONI 5.5: si deve sacrificare tanto.

    VIDEO JUVENTUS – BOLOGNA 2-1

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  • Juventus Cesena 2-0, le pagelle. Marchisio, da “principino” a re

    Juventus Cesena 2-0, le pagelle. Marchisio, da “principino” a re

    Vittoria dal peso specifico inestimabile per la compagine di Antonio Conte che supera un cesena fin troppo rinunciatario grazie al sesto gol in campionato di Claudio Marchisio ed al rigore di Arturo Vidal.

    Juventus

    Claudio Marchisio Juventus Cesena | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Marchisio 7,5 Il principino è definitivamente maturato, sesto centro in campionato e partita da vero trascinatore.

    Lichtsteiner 6,5 altra prestazione convincente per il laterale destro svizzero, instancabile sulla fascia e migliorato tantissimo nei cross.

    Pazienza: 6 Sostituire Pirlo deve esser un compito difficile per chiunque figuriamoci per chi fa il debutto dal primo minuto allo Juventus Stadium davanti ai suoi nuovi tifosi. La sua prova è comunque ordinata e con qualche inserimento interessante.

    Vidal: 6,5 La sua settimana è stata tutt’altro che semplice, il cileno però dimostra di esser un professionista lasciando fuori dal rettangolo verde i problemi familiari giocando una buona partita per intensità e qualità.

    Vucinic e Matri 5,5 La coppia d’attacco titolare questa volta si prende una pausa costringendo Conte a ricorrere alla panchina per smuovere un attacco troppo disattento e nervoso

    Conte: 7 Questa vittoria vale per la Juve molto più del pari al San Paolo o della vittoria contro la Lazio e dimostra che la bontà del lavoro del tecnico.

    Cesena

    Antonioli 7 vero baluardo del Cesena che ha potuto resistere fino al gol di Marchisio grazie soprattutto alle parate del portiere ex Roma, espulso ingiustamente nel finale del match.

    Rossi 4,5 Decisamente una partita no. Spesso in ritardo sull’avversario, ricorre troppo spesso alle maniere forti meritando spesso il cartellino giallo.

    Parolo 5,5 E’ uno dei pochi a cercare geometrie e verticalizzazioni. E’ però lasciato troppo solo e viene trascinato nel baratro dall’atteggiamento troppo remissivo dei suoi compagni.

    Le pagelle di Juventus Cesena

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon s.v.; Lichtsteiner 6,5, Bonucci 6, Barzagli 6, Chiellini 6; Vidal 6,5, Pazienza 6, Marchisio 7,5; Pepe 6,5, Vucinic 6 (50’ Del Piero s.v. 55’ Giaccherini 6), Matri 5,5 (50’ Quagliarella 6). (Storari, De Ceglie,Krasic, Estigaribbia). All. Conte.

    CESENA (4-3-1-2): Antonioli 7; Rossi 4,5, Von Bergen 5, Rodriguez 5,5, Lauro 5; Ghezzal 5, Guana 5, Parolo 5,5; Martinho 4,5 (77’ Candreva s.v.), Bogdani 4,5 (46’ Malonga 5 77’ Eder s.v.), Mutu 5. (Calderoni, Ricci, Benalouane, Djokovic). All. Reja.

    VIDEO JUVENTUS CESENA 2-0

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    La Juve torna in vetta alla classifica domando un Cesena che ha resistito agli assalti dei bianconeri fino al 72′ prima di cedere sotto i colpi di Marchisio, al sesto centro in stagione, e Vidal che ha trasformato un calcio di rigore apparso inesistente per un presunto fallo di Antonioli sull’ex Giaccherini. La Vecchia Signora torna così al comando della Serie A toccando quota 29 punti, due in più della coppia Milan e Udinese che negli anticipi hanno vinto in trasferta in casa del Genoa (2-0) e dell’Inter (1-0).

    Juventus Serie A | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Primo successo sulla panchina della Fiorentina per Delio Rossi che coincide con il tracollo della Roma a Firenze. I viola battono i giallorossi di Luis Enrique, sempre più a rischio, per 3-0 con la Roma che termina la gara addirittura in 8 contro 11 per le espulsioni di Juan, Gago e Bojan e che salteranno così il big match della prossima giornata contro la Juventus. Le reti che regalano il primo sorriso a Rossi di Jovetic (rigore), Gamberini e Silva (altro rigore).

    Il Bologna ottiene un prezioso successo sul Siena grazie alla rete decisiva di capitan Di Vaio, pari a reti inviolate tra Chievo e Atalanta mentre il Cagliari espugna Catania nell’anticipo di mezzogiorno, splendido gol di Ibarbo. Stasera il posticipo è Parma – Palermo, domani Lazio e Novara saranno impegnate nel Monday Night.

    RISULTATI E MARCATORI 14 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    BOLOGNA – SIENA 1-0
    28′ Di Vaio
    CATANIA – CAGLIARI 0-1
    64′ Ibarbo
    CHIEVO – ATALANTA 0-0
    FIORENTINA – ROMA 3-0
    17′ Jovetic, 44′ Gamberini, 86′ rig Silva
    GENOA – MILAN 0-2
    56′ rig Ibrahimovic, 79′ Nocerino
    INTER – UDINESE 0-1
    73′ Isla
    JUVENTUS – CESENA 2-0
    72′ Marchisio, 83′ rig Vidal
    NAPOLI – LECCE 4-2
    26′ Lavezzi (N), 33′ Cavani (N), 41′ Dzemaili (N), 54′ Muriel (L), 81′ Cavani (N), 93′ Corvia (L)
    PARMA – PALERMO 0-0
    LAZIO – NOVARA 3-0
    15′ Biava, 22′ e 71′ Rocchi

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 29 13
    2. MILAN 27 13
    3. UDINESE 27 13
    4. LAZIO 25 13
    5. NAPOLI 20 13
    6. PALERMO 20 13
    7. CAGLIARI 17 13
    8. ROMA 17 13
    9. CATANIA 17 13
    10. FIORENTINA 16 13
    11. CHIEVO 16 13
    12. PARMA 16 13
    13. GENOA 15 12
    14. ATALANTA [-6] 15 13
    15. INTER 14 12
    16. SIENA 14 13
    17. BOLOGNA 14 13
    18. NOVARA 10 13
    19. CESENA 9 13
    20. LECCE 8 13

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    10 – Denis (Atalanta)
    9 – Di Natale (Udinese)
    8 – Ibrahimovic (Milan)
    7 – Giovinco (Parma), Cavani (Napoli)
    6 – Klose (Lazio), Jovetic (Fiorentina), Marchisio (Juventus), Matri (Juventus)
    5 – Calaiò (Siena), Osvaldo (Roma), Palacio (Genoa), Rigoni (Novara), Nocerino (Milan)
    4 – Moralez (Atalanta), Miccoli (Palermo), Pepe (Juventus)