Tag: Claudio Marchisio

  • Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Ancora qualche ora di attesa e poi lo Juventus Stadium sarà teatro non solo del derby d’Italia numero 186 in campionato ma anche del match tra le attuali prime della classe della Serie A, ovvero Juventus e Inter. Una gara che da sempre, ma soprattutto dal 2006, ha un sapore particolare non solo per le tifoserie ma anche per le rispettive dirigenze dei due club che oggi più che mai, dopo lo scoppio di Calciopoli, si trovano una di fronte all’altra in una sfida che sa di scudetto.

    L’Inter infatti, dopo l’ottava vittoria consecutiva e la sesta in campionato, è stata etichettata, approfittando anche della flessione del Napoli, come la vera anti-Juve, unica attualmente a tenere il passo della squadra campione d’Italia che in campionato quest’anno si è dimostrata un rullo compressore, associazione motivata dalle 9 vittorie ottenute (e 1 pari) nelle 10 partite disputate che hanno permesso ai bianconeri di stabilire un record, quello della migliore partenza di sempre in assoluto nei campionati a girone unico a 20 squadre (dalla stagione ’94-’95). Ancora lontano invece quello della più lunga striscia di imbattibilità detenuto dal Milan che dal 1991 al 1993 riuscì a infilare 58 risultati utili consecutivi senza mai perdere in campionato, la Juve è a 49. Stramaccioni in conferenza stampa non si è nascosto affermando di non voler firmare per il pari consapevole di avere a propria disposizione i mezzi per interrompere la lunga imbattibilità dell’arci-rivale e di violare per la prima volta lo “Stadium”. Conferenza stampa disertata invece dalla Juventus, così come successo prima del Bologna nel turno infrasettimanale, per evitare di alimentare polemiche dopo la contestatissima direzione di gara di Catania in vista della partitissima di stasera.

    Juventus-Inter
    Juventus-Inter

    Centrocampo stellare dei bianconeri contro il tridente esplosivo dei nerazzurri. Saranno questi due settori le chiavi di volta del match. La Juve deve la sua forza principalmente ai suoi interpreti di centrocampo con il direttore d’orchestra Pirlo a dettare i tempi di gioco e la qualità e quantità di Marchisio e Vidal in mezzo al campo che fanno invidia ai più grandi club di tutta Europa; l’Inter ha in Milito un terminale offensivo letale e quasi senza eguali in Europa, Cassano sta dando spettacolo trascinando la squadra nerazzurra con i suoi gol e i suoi assist e Palacio non sta facendo rimpiangere affatto Sneijder. Il giovane tecnico nerazzurro però potrebbe non puntare sul suo tridente ben collaudato preferendo inserire un centrocampista in più, Guarin, al posto di Cassano rendendo la mediana più muscolare con Zanetti, Gargano e Cambiasso e Nagatomo largo a sinistra. Confermata la difesa a 3 con Ranocchia, Samuel e Juan Jesus. In porta il “para-rigori” Handanovic.

    In casa Juventus Antonio Conte non ha dubbi e conferma il 3-5-2. Rientrano, dopo il turnover contro il Bologna, Lichtsteiner, Chiellini, Vidal, che era squalificato, Marchisio, Asamoah, Giovinco e Vucinic. Linea difensiva quindi con Chiellini, Barzagli e Bonucci davanti a Buffon, sugli esterni il terzino svizzero e il centrocampista ghanese con Pirlo, Vidal e Marchisio, al rientro dall’infortunio alla cavaglia in mediana; le chiavi dell’attacco saranno affidate a Giovinco e Vucinic.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-INTER

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Lucio, Isla, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Matri, Bendtner, Quagliarella. All.: Alessio

    Inter (3-4-3): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Samuel; Zanetti, Cambiasso, Gargano, Nagatomo; Cassano, Milito, Palacio. A disp.: Castellacci, Belec, Pereira, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Guarin, Mudingayi, Duncan, Livaja. All.: Stramaccioni

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 11 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 11 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, undicesima giornata di serie A che viene dopo un turno infrasettimanale ricco di gol ed emozioni che speriamo abbia regalato a tutti voi tanti bonus grazie ai nostri consigli.

    Consigli Fantacalcio giornata 11 guida alla formazione
    Ovviamente il clou dell’undicesima giornata è il derby d’Italia fra Juventus ed Inter, le due compagini si sfideranno allo Juventus Stadium dove la formazione nerazzurra tenterà di scalfire l’imbattibilità bianconera che dura oramai da ben 49 partite. Molto interessanti saranno le sfide di Milan, Napoli e Roma che dovranno riscattare una turno infrasettimanale decisamente incolore.

    Milan-Chievo sabato ore 18:00
    I rossoneri all’ennesimo bivio di una stagione deludentissima, possibile occasione per Giampaolo Pazzini in attacco che non segna dalla tripletta inflitta al Bologna nelle prime giornate con Emanuelson e Montolivo a centrocampo. Fra gli ospiti consigliamo di schierarli solo se si è veramente costretti a farlo altrimenti panchina per tutti.

    Juventus-Inter sabato ore 20:45
    Prevediamo una partita bella e con tanti bonus, fra i bianconeri puntiamo su Vidal, Marchisio e Vucinic mentre per la squadra di mister Stramaccioni occhio al sempre pericoloso Milito e agli inserimenti di un Cambiasso in forma splendida.

    Pescara-Parma  domenica ore 12:45
    Puntiamo sui padroni di casa che deve invertire un trend negativo, Weiss e Quintero sono intoccabile con Vukusic possibile sorpresa. Nel Parma ci sentiamo di puntare esclusivamente su Rosi e Biabiany.

    Bologna-Udinese domenica ore 15:00
    Diamanti al rientro dopo la squalifica e Gilardino dovrebbero regalare tante gioie ai propri fantallenatori, inseriamo anche Morleo mentre fra i bianconeri spazio come al solito a Totò Di Natale e Dusan Basta al rientro dopo tanto tempo

    Napoli-Torino ore 15:00
    Tutto ruota intorno ad Edinson Cavani dato che il Napoli sente tantissimo l’assenza del Matador. Comunque non si toccano Campagnaro ed Hamsik mentre fra i granata puntiamo su Rolando Bianchi ed Alessio Cerci.

    Fiorentina-Cagliari ore 15:00
    Dopo la splendida prestazione contro il Genoa i viola vogliono dare continuità ed il Franchi si è dimostrato un vero e proprio fortino. Jovetic deve segnare, inseriamo anche Ljajic in ottima forma oltre all’insostituibile Pasqual. Nel Cagliari c’e’ il rientro di Cossu ma se è possibile, teniamo in panchina tutti i giocatori del presidente Cellino.

    Giampaolo Pazzini
    Giampaolo Pazzini ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Catania-Lazio ore 15:00
    Prevediamo tanti gol e quindi spazio al tridente padrone di casa con l’immancabile Lodi a centrocampo, in casa biancoceleste potrebbe essere la giornata buona per Sergio Floccari insieme al rientro di Hernanes dopo la squalifica.

    Sampdoria-Atalanta ore 15:00
    Ciro Ferrara è forte rischio esonero, l’ex allenatore dell’Under21 dovrà assolutamente vincere contro i bergamaschi. Maxi Lope, Eder e Gastaldello fra i padroni di casa possibili protagonisti mentre Peluso e Schelotto potrebbero essere le sorprese atalantine.

    Siena-Genoa ore 15:00
    Del Neri non è partito bene e per evitare la terza sconfitta in altrettante gare deve dare una svolta al suo Genoa, Ciro Immobile deve sbloccarsi ma consigliamo di puntare assolutamente su tutti i senesi presenti nelle vostre rose.

    Roma-Palermo domenica ore 20:45
    Come al solito sarà una partita ricca di gol ed emozioni, le due compagini si sfideranno a viso aperto e quindi spazio a tutti i giocatori dalla mediana in sù di ambedue le squadre. Evitiamo i reparti difensivi con l’unica eccezione di Piris e Mantovani.

  • La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    Fantastica iniziativa quella della Juventus che per l’occasione decide di vestirsi in maschera cogliendo al balzo l’arrivo di Halloween e ripetendo quanto fatto lo scorso anno quasi fosse diventato un atto scaramantico: sul sito ufficiale della squadra è apparsa nella giornata di lunedì una fotogallery chiamata “Happy Halloween II” che racchiude i giocatori in versione horror: il titolo non poteva essere più azzeccato e, per farsi ancora più nemici il tutto è racchiuso nella scritta “Una Juventus mostruosa… Continuiamo a far paura!”.

    Si parte con in copertina proprio il meno atteso: un Antonio Conte vestito da “Conte Dracula”, con tanto di canini affilati e mantello. Si passa poi ad Andrea Pirlo quasi irriconoscibile nelle vesta di Joker; Gianluigi Buffon è uno dei più azzeccati nei panni di Freddy Krueger con cappello in testa, guanto di rasoi in una mano e pallone ben saldo nell’altra. Nicklas Bendtner per l’occasione diventa Frankenstein mentre Arturo Vidal è imprigionato in una barella in versione Hannibal Lecter. Kwadwo Asamoah ricopre il ruolo di Blade, Claudio Marchisio quello di Jonathan Kramer, pazzoide protagonista di Saw, Leonardo Bonucci quello di Jason e Paul Pogba quello del mito di guerre stellari Darth Maul. Si arriva poi a Lucio, inserito nella gallery horror come Terminator, Stephan Lichtsteiner ne “La Mummia”, Sebastian Giovinco nei panni di Hellraiser ed infine Mirko Vucinic perfettamente inserito nel corpo di Benjamin Barker, diabolico parrucchiere di Fleet Street.

    Un modo simpatico per far capire che in ogni caso la squadra che comanda in questo campionato è ancora quella di Torino, nonostante tutto e tutti e soprattutto per scacciare ogni tipo di polemica che in questi giorni si era alzata nei confronti della Juventus. Tutto pronto dunque in casa bianconera che proprio questa sera, affronterà il Bologna per la decima giornata di andata della nuova stagione sperando che l’aver riproposto la gallery horror possa portargli fortuna anche sul campo.

    LA GALLERY COMPLETA:

  • Caceres e Pogba castigano il Napoli, Juve in fuga

    Caceres e Pogba castigano il Napoli, Juve in fuga

    Implacabile. La Juventus non sbaglia e batte anche il Napoli cancellando così quindi giorni di veleni e polemiche. Un successo sudato e sofferto per i bianconeri che grazie a Caceres e Pogba, giocatori subentrati nella ripresa, porta a casa tre punti d’oro quando ormai il match sembrava incanalato sullo 0-0. Bianconeri che in un sol colpo salgono a quota 47 risultati utili consecutivi in campionati, allungano a più tre sul secondo posto, fermano l’imbattibilità del Napoli e conquistano anche la miglior difesa. Una serata memorabile dunque per i bianconeri che ripagano con un successo la riaccesa passione dei propri tifosi, tornati a sostenere i propri beniamini dopo lo sciopero che aveva contraddistinto le ultime gare interne dei ragazzi di Conte.

    Cambi decisivi dunque al termine di una gara equilibrata e molto intensa, lottata a tutto campo con tanta grinta e determinazione. Di sicuro una grande iniezione di fiducia per i bianconeri a differenza dei napoletani che ancora una volta toppano nei match clou, in particolare quelli lontani dal San Paolo. Lo spettacolo, c’è da dire, non è stato dei migliori, ma la posta in palio, nonostante siamo solo all’ottava giornata di campionato, era alta, e nessuna delle due voleva perdere e dare il via libera in classifica all’altra. I bianconeri hanno dimostrato ancora una volta la propria dipendenza da Vucinic in attacco: se infatti Giovinco ha fatto la sua gara con tanto dinamismo e la solita combattività, Quagliarella è apparso spento, abulico. Nemmeno Matri, suo sostituto, ha brillato, e ancora una volta sono venuti fuori i limiti dei bianconeri. Limiti si, ma anche note positive: a partire dai cambi.

    Caceres e Pogba, appena entrati, hanno fatto centro, dimostrando che non basta un grande bomber per vincere gli incontri. Quel bomber che il Napoli ha, ovvero Cavani, ma che non è bastato. La sua traversa, il suo spirito di sacrificio, non sono stati utili ai partenopei per quel colpaccio che in molti sognavano. Ma nel reparto offensivo dei campani è stato l’unico a salvarsi: Hamsik come al solito in queste partite è assente ingiustificato, Pandev invece ha invertito quel trend che lo vedeva bestia nera della Juventus. Tornando alla gara non ci sono state sorprese nei due undici.

    Dopo un bel guizzo di Giovinco (che più in avanti sprecherà un regalo di Campagnaro), con annessa risposta di De Sanctis, il match promette spettacolo ma non è così. La Juve prova a prendere in mano il pallino del gioco ma con un Quagliarella spento e un centrocampo fermato dai dirimpettai azzurri, non è poi così facile. Mettici un problema al ginocchio per Bonucci e le cose non sembrano poi andare così lisce, anche se sulla sinistra Asamoah garantisce una spinta costante.

    Martin Caceres esulta
    Martin Caceres esulta © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il Napoli sembra preferire il contropiede ma è su punizione che costruisce la palla gol più grande della sua partita: un gran tiro a giro di Cavani centra in pieno la trasversale a Storari battuto. Le azioni da rete sono poche e prima della chiusura del tempo solo Giovinco ci prova con una bella conclusione dalla distanza: De Sanctis dice di no. Nella ripresa la Juve sembra calare e il Napoli prende fiducia. Alessio lancia Matri per Quagliarella ma è Giovinco ad avere una bella occasione calciando di poco a lato. Si illumina anche Pirlo che apre un’autostrada a Matri ma quest’ultimo, timidamente, favorisce l’uscita di De Sanctis.

    Nel giro di 2’ (30’ e 32’) Alessio cambia ancora inserendo Pogba e Caceres. E nel giro di 2’ (34’ e 36’) i due ricambiano la fiducia: prima l’uruguayano di testa su corner di Pirlo insacca, poi il secondo con un gran tiro dalla distanza insacca alle spalle di De Sanctis. Cala il buio pesto sul Napoli: per la lotta scudetto serve probabilmente qualcosa in più. Per la Juve invece una vittoria pesante che significa fuga solitaria al primo posto.

    Le pagelle di Juventus-Napoli:
    Asamoah 7: Una furia. Sulla fascia non ha rivali in velocità e ogni qualvolta punta il diretto avversario lo supera senza affanni.
    Pogba 7: Entra conquista palloni e segna il gol della sicurezza. Stavolta però lo fa da vice Vidal. E la cosa dovrebbe far riflettere chi lo vorrebbe come sostituto di Pirlo.
    Quagliarella 5: Alla vigilia aveva detto che non avrebbe esultato in caso di gol. Ma per andare a rete devi prima calciare in porta.
    Hamsik 5: Come al solito in queste gare è l’ombra di se stesso. Probabilmente sarà un problema psicologico, fatto sta che la pressione non gli fa un bell’effetto.
    Inler 6: Lotta in mezzo al campo e in più di un caso imbriglia i dirimpettai.
    Cavani 6.5: Lotta in ogni zona del campo, centra una splendida traversa su punizione. Un predicatore nel deserto.

    Il tabellino di Juventus-Napoli
    JUVENTUS (3-5-2): Storari 6; Barzagli 7, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Lichsteiner 6, Vidal 6 (30′ st Pogba 7), Pirlo 7, Marchisio 6,5, Asamoah 7 (32′ st Caceres 7); Quagliarella 5 (15′ st Matri 5,5), Giovinco 6. In panchina: Rubinho, Branescu, Lucio, Marrone, Padoin, Isla, Giaccherini, Bendtner. Allenatore: Alessio 7
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 5,5, Gamberini 5,5 (38′ st Insigne sv); Maggio 5.5, Inler 6, Behrami 5,5 (43′ st Dzemaili sv), Zuniga 6; Hamsik 5; Pandev 4,5, Cavani 6,5
    In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Uvini, Fernandez, Mesto, El Kaddouri, Donadel, Dossena, Vargas. Allenatore: Mazzarri 5,5

    VIDEO HIGHLIGHTS JUVENTUS-NAPOLI 2-0

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”157632″]

  • Buffon salta il Napoli. In dubbio anche Vucinic

    Buffon salta il Napoli. In dubbio anche Vucinic

    Non ce la fa. Buffon sarà costretto a dare forfait per lo scontro scudetto Juventus-Napoli di domani sera, valido per l’ottava giornata di Serie A. Il problema all’adduttore che non gli ha permesso di scendere in campo martedì con la Nazionale contro la Danimarca, si rivela più complesso del previsto. Brutta mazzata per Antonio Conte e per la squadra bianconera, che si ritrova così senza il suo capitano. In dubbio per il big match è anche Mirko Vucinic alle prese con un attacco influenzale che costringerà il montenegrino a sedersi solamente in panchina e magari entrare a gara in corso se la partita non dovesse prendere la strada giusta. Marchisio invece, uscito malconcio martedì, dovrebbe recuperare e partire dal primo minuto.

    Alla fine, ha avuto la peggio la Juventus da questa sosta delle Nazionali. Il popolo partenopeo probabilmente abbasserà i toni, dopo che nei giorni scorsi non reagirono positivamente sulla possibilità di vedere il loro portiere De Sanctis in campo con l’Italia a discapito dello juventino Buffon. L’infortunio c’era e continua ad esserci, risultando anche abbastanza difficile da superare. Pronto a prendere il posto del capitano di Juve e Nazionale sarà Marco Storari, estremo difensore di ottime qualità che avrebbe meritato una carriera da titolare in squadre di medio-alto livello (alla fine è stata sua la scelta di rimanere con i bianconeri alle spalle dell’ex Parma). In panchina, come secondo portiere ci sarà l’ex livornese Rubinho.

    Gianluigi Buffon
    Buffon non ci sarà nella sfida contro il Napoli © Giuseppe Cacace/Getty Images

    Con la possibilità che Vucinic parta dalla panchina, le restanti punte bianconere si giocano i due posti disponibili nell’undici iniziale. Sembrerebbe favorita la coppia d’attacco Quagliarella – Matri, con il napoletano sicuro del posto da titolare, mentre l’ex attaccante del Cagliari si giocherà il posto con Giovinco. A centrocampo Marchisio, pur dolorante alla spalla, dopo gli accertamenti potrà riprendere ad allenarsi e scenderà in campo dall’inizio nella sfida di sabato alle 18.

    Finalmente, dopo dieci giorni di critiche, siamo arrivati alla vigilia di Juventus-Napoli e tutto si può dire tranne che i bianconeri siano stati fortunati dopo il doppio impegno delle Nazionali, visto che si sono trovati con un Buffon in meno, un Vucinic a mezzo servizio (causa influenza beccata nel viaggio in Ucraina) e un Marchisio in campo ma dolorante. I partenopei, a parte la piccola grana di Cavani tornato leggermente in ritardo dall’Uruguay, saranno invece al gran completo.

  • Juve-Napoli, chi più stanco dopo le nazionali?

    Juve-Napoli, chi più stanco dopo le nazionali?

    Poco più di 3 giorni ci separano dal big match Juve-Napoli, la sosta per le nazionali volge al termine con la testa dei giocatori già proiettata al prossimo impegno di campionato. Tra una partita e l’altra delle varie nazionali però non sono mancate le polemiche con protagonisti i giocatori delle prime 2 squadre di Serie A, Juve e Napoli per l’appunto. La chiamata di De Laurentiis ad Abete, le spiegazioni di Prandelli su un presunto favoritismo ai bianconeri nazionali, il ballottaggio Buffon-De Sanctis davvero futile poichè riguardante i portieri, che giocando acquisiscono più fiducia che stanchezza. Insomma non ci siamo fatti mancare niente in questo mare di polemiche dove l’unico filo conduttore è la sfida al vertice di sabato sera. Ieri è andata in scena la seconda tornata dei match per le qualificazioni ai mondiali del 2014. Ecco che allora noi, trascinati da tutte le polemiche, vogliamo capirci di più. Tra Juve e Napoli chi ha riposato di più? Chi arriva meglio alla sfida al vertice? Il Napoli? O la Juve?

    Innanzitutto considerando anche la prima tornata di sfide nazionali, quelle giocate venerdì scorso per intenderci, è la Juve ad aver giocato di più con i suoi 1699′ totali, ben 120 minuti più del Napoli (1579′). Considerando invece solo le partite giocate ieri, il Napoli ha giocato in totale 729′ mentre i bianconeri 713′. 16 minuti di riposo in favore della Juve, faranno la differenza? Non dovrebbe essere così, ma per capirci di più possiamo continuare la nostra analisi facendo una distinzione importante che ci porterà a confrontare solo i minuti giocati dai titolari bianconeri e i minuti giocati dai titolarissimi di Mazzarri.

    Prima di tutto, la nostra analisi ha come punto di riferimento le formazioni tipo di Juve e Napoli di seguito elencate:

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Vidal, Asamoah; Vucinic, Giovinco

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Cannavaro, Campagnaro, Gamberini; Maggio, Inler, Behrami, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani

    Juventus FC v SSC Napoli - 2012 Italian Super Cup
    Cresce l’attesa per Juventus-Napoli © Lintao Zhang/Getty Images

    Dei 22 giocatori sopra elencati ieri non hanno giocato neanche un minuto Buffon, Bonucci, Vidal, Asamoah, Giovinco per la Juventus e Cannavaro, Gamberini, Maggio, Zuniga e Pandev per il Napoli. Questa prima analisi finita in pareggio (5-5) non soddisfa abbastanza la nostra curiosità. Quindi passiamo ad analizzare dettagliatamente i minutaggi di coloro che sono scesi in campo. Barzagli, Chiellini e Pirlo hanno giocato ieri la partita per intero così come Lichsteiner con la Svizzera. A questi aggiungiamo i 74′ giocati da Marchisio, uscito per una sublussazione alla spalla sinistra che non dovrebbe mettere a rischio la sua presenza contro il Napoli, e i 4 minuti giocati da Vucinic subentrato a Jovetic con il Montenegro. Se la matematica non è un’opinione i 6 titolari bianconeri in campo ieri hanno totalizzato 438 minuti. Per quanto concerne il Napoli partita intera per De Sanctis, Behrami, Inler e Hamsik. A loro si aggiungono Campagnaro, per lui 90′ in Cile-Argentina e la punta di diamante Cavani. El Matador è subentrato a Maxi Pereira al 37′ di Bolivia-Uruguay 4-1, senza riuscire però a cambiare l’inerzia della partita. In definitiva sommando i minutaggi dei 6 titolari azzurri vien fuori un totale di 503′, che genera una differenza di 65′ relativamente più grande rispetto al confronto fatto senza distinzione tra titolari e panchinari.

    Questo perchè molti possibili panchinari di Juve-Napoli ieri hanno giocato eccome. Partita piena per i juventini Isla, Marrone e Bendtner mentre Giaccherini ha visto il campo solo negli ultimi 5 minuti. Nel Napoli da segnalare i 90′ giocati da Insigne, i 36′ disputati da Vargas con il Cile, i 10′ di Dzemaili con la Svizzera e infine la partita intera di Fernandez nell’Argentina. I numeri dicono che i nazionali del Napoli hanno giocato leggermente in più, soprattutto ieri, ma è anche vero che alla Juve la nazionale ha restituito ben 3 titolari acciaccati vedi Buffon, Giovinco e Marchisio.

    Dopo aver dato i numeri è tempo di lasciar spazio al campo. Tra poco più di 72 ore il prato dello Juventus Stadium ci dirà il suo verdetto.

  • Pallone d’oro 2012, Pirlo guida il gruppo degli italiani

    Pallone d’oro 2012, Pirlo guida il gruppo degli italiani

    Arrivano dalla Gazzetta dello Sport le prime indiscrezioni riguardanti la lista dei giocatori che concorreranno alla conquista del Fifa Pallone d’oro 2012. Buone nuove per l’Italia che grazie a Pirlo, Marchisio, Buffon, Balotelli, De Rossi e Di Natale avrà ben 6 calciatori nelle liste ampie Fifa. Grande miglioramento per il nostro calcio, dato che l’anno scorso solo Di Natale rientrò nella lista dei 53 prima di essere scartato al secondo turno. Il 2012 è un’altra storia per l’Italia, che forte dell’ottimo europeo disputato in estate, piazza nella prima lista 6 giocatori, ben 3 della Juve a dimostrazione di come il campionato vinto da imbattuti non sia passato inosservato.

    Il magazine francese France Football diramerà la lista dei 23 superstiti il prossimo 30 ottobre e l’Italia ha buone probabilità di portarne un paio avanti, Pirlo su tutti seguito a ruota dal compagno di squadra Buffon e da Balotelli. Il 30 novembre invece, a San Paolo prima dei sorteggi per la Confederations Cup 2013 verranno svelati i nomi dei 3 finalisti che si contenderanno il Pallone d’oro 2012. Il vincitore verrà proclamato il 7 gennaio a Zurigo.

    Andrea Pirlo
    Andrea Pirlo © Claudio Villa/Getty Images

    Pallone d’oro allenatori, 6 italiani in lista. Non c’è Conte – L’Italia sorride anche grazie ai suoi tecnici. Nella lista degli allenatori in lizza per il Pallone d’oro 2012 sono presenti infatti ben 6 italiani: Di Matteo, Prandelli, Mazzarri, Guidolin, Spalletti e Mancini. Sicuramente avrete notato che in questa lista manca Antonio Conte, l’allenatore campione d’Italia. Il condottiero bianconero, pur avendo meritato sul campo, è stato escluso da questa ristretta lista di allenatori. Facile prevedere che la Fifa abbia preferito tenerlo fuori in virtù della squalifica che l’allenatore bianconero ha subito e dovrà scontare fino all’8 dicembre. Francamente però appare discutibile questa scelta che penalizza il miglior allenatore italiano dell’anno. A concorrere per il Pallone d’oro degli allenatori ci saranno anche Josè Mourinho, vincitore dell’ultima Liga e Vicente del Bosque, campione d’Europa con la Spagna e grande favorito per la vittoria finale.

    Pallone d’oro 2012, i favoriti – Per il quarto anno di fila trionferà Messi? O Cristiano Ronaldo bisserà il successo del 2008? Un campionato europeo giocato e vinto da protagonista basterà ad Iniesta per interrompere il dominio di Messi, suo compagno al Barcellona? 3 nomi, altrettanti interrogativi, uno solo vincerà il Pallone d’oro 2012. Negli ultimi 4 anni tale premio se lo sono ripartito i due giocatori più forti al mondo: Messi e Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese ha aperto le danze nel 2008 mentre il numero 10 blaugrana l’ha conquistato nelle ultime 3 stagioni. Messi va a caccia del quarto pallone d’oro, impresa mai riuscita a nessuno. Platini, Cruijff e Van Basten sono fermi a quota 3. Il campione argentino ha nei piedi le qualità per vincerne altri ma il 2012 sembrerebbe non essere l’anno buono per tale record. Se il pallone d’oro simboleggia il miglior giocatore dell’anno solare quest’anno il premio dovrebbe andare ad un suo compagno di squadra: Andres Iniesta. Il centrocampista delle furie rosse ha conquistato da protagonista con la Spagna i campionati europei, evento calcistico più rilevante del 2012. Le premesse per il primo pallone d’oro firmato Iniesta ci sono tutte, Messi permettendo.

  • Marchisio salva la Juve a Siena

    Marchisio salva la Juve a Siena

    E’ servito un colpo del genio e la grinta del principe per portare a casa i tre punti in una gara che ancora una volta ha evidenziato il calo di forma della Juventus. Nella sfida pomeridiana la Juve supera il Siena per 2-1 grazie alle reti siglate da Pirlo e Marchisio, dopo aver sofferto l’inziativa e la buona organizzazione degli uomini di Cosmi, quest’ultimo costretto, per proteste, a guardare la partita dalla tribuna accanto a Conte . Ma andiamo con ordine.

    Dopo la promozione in A della stagione 2010-2011 Antonio Conte ritorna (simbolicamente) a Siena trovando una squadra che ha tutte le premesse di voler rimetter il gioco nelle mani degli avversari. La Juve soffre, sembra svogliata e poco esaltata nei match che sulla carta dovrebbero esserle favorevoli. Il primo guizzo è per i bianconeri toscani con Rosina che da solo davanti a Buffon colpisce male mantenendo il risultato invariato. Per sbloccarlo bisognerà attendere il 14′ quando Pirlo sorprende Pegolo con un tiro rasoterra che beffa la barriera. Ci prova ancora gusto al 40′, anche questa volta su calcio di punizione, il regista bianconero che questa volta deve alla traversa la negazione alla sua prima doppietta stagionale. Esce la cattiveria del Siena che in più di un’ occasione mette in seria difficoltà i Campioni d’Italia con il trio Rosina-Ze’ Eduardo-Calaiò impreciso sotto porta.

    Al 42′ è Pegolo che salva il risultato su un bel tiro di Marchisio mandando in calcio d’angolo. L’episodio della mancata espulsione per somma di ammonizioni di Chiellini manda su tutte le furie Cosmi che viene prontamente invitato da Mazzoleni ad abbandonare il campo qualche minuto più tardi. Quando la prima parte di gara sembra chiudersi sull’1-0 arriva a gran sorpresa il pareggio per i padroni di casa: Angelo, che scappa a De Ceglie, serve Calaiò che di testa non fa sconti a Buffon. 1-1 e tutto da rifare per la Juventus.

    Marchisio salva la Juve a Siena | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nella ripresa Carrera cambia con Asamoah al posto di De Ceglie provando a portarsi in avanti schiacciando gli avversari senza fare però mai male veramente, anzi, al 57′ è Chiellini che chiama agli straordinari Buffon impegnandolo con un pericoloso colpo di testa all’indietro. Mentre Vucinic decide di proseguire nell’ombra la sua prestazione Giovinco preferisce cambiare passo sfiorando al 63′ il colpo del ko. Assedio degli ospiti dalle parti di Pegolo con Vidal e Marchisio, ma il portiere non si fa sorprendere fino a quando, di rabbia, il Principino decide che è ora di mettere in cassaforte i tre punti con il primo gol stagionale: uno potente tiro di destro al volo che fa rifiatare la Juventus regalandole il 46esimo risultato utile e la vetta della classifica solitaria in attesa del risultato di stasera tra Udinese e Napoli.

    Le pagelle di Siena-Juventus

    Siena

    Pegolo 7: Il portiere dei toscani incolpevole su entrambe le reti dei Campioni d’Italia, si fa trovare pronto nelle volte in cui gli uomini della Vecchia Signora gli fanno visita.

    Felipe 6,5: Marcare Vucinic oggi non sarebbe stato un compito difficile per chiunque, lui fa il suo dovere senza problemi aiutato dalla svogliatezza del montenegrino.

    Angleo 6,5: Al 47′ si beve De Ceglie riuscendo a servire Calaiò per il colpo che vale l’1-1.

    Rosina 6: Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi più di una volta ha fatto tremare la retroguardia juventina non riuscendo però a concretizzare.

    Juventus

    Chiellini 5: Il difensore è tra i più in diffocoltà del reparto arretrato, spesso si lascia sopraffare dall’intraprendenza di Angelo che in più di un’occasione lo costringe al fallo facendo urlare i toscani per la mancata espulsione. Al 57′ costringe Buffon agli straordinari su un colpo di testa all’indietro.

    Pirlo 7: In giornata favorevole anche perchè non soffre la marcatura morbosa del Siena e si vede: porta in vantaggio, rischia la doppietta e dai suoi piedi partono tutti gli spunti per i compagni.

    Marchisio 7,5: E’ l’anima di questa Juve, quello che è sempre l’ultimo ad arrendersi nonostante i sacrifici a cui è costretto ad ogni gara. Prodotto del vivaio bianconero è oggi tra i centrocampisti più forti e completi dell’intero panorama calcistico internazionale.

    Giovinco 6,5: Rispetto al compagno di reparto è lui a rendersi più pericoloso e a creare problemi alla difesa toscana, gli è mancata la cattiveria sottoporta.

    Vucinic 5: Il montenegrino si fa notare in campo per la sua svogliatezza piuttosto che per la conclusione che sfiora il palo. La Juventus risente dell’assenza delle sue giocate di classe.

    VIDEO SIENA-JUVENTUS 1-2

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”156202″]

  • La Juventus cancella Zeman. I bianconeri ne fanno quattro alla Roma

    La Juventus cancella Zeman. I bianconeri ne fanno quattro alla Roma

    Caterpillar Juventus. A distanza di quattro giorni dalla prova incolore contro la Fiorentina la formazione bianconera si riscatta alla grande schiacciando una Roma bruttissima. Un 4-1 netto e senza storie con i piemontesi che nei primi 20’ mandano in bambola la squadra del contestatissimo Zeman il quale lo Juventus Stadium se lo ricorderà non solo per i cori che gli sono stati intonati contro ma anche per il poker che gli è stato servito dalla formazione di Carrera.

    Sono bastati 18’ ai torinesi per mettere in cassaforte la gara grazie a Pirlo, Vidal e Matri. Nella ripresa Osvaldo prova a dare la scossa ma è solo illusione: nel finale infatti Giovinco chiude i conti rendendo ancora più pesante il passivo. Bianconeri che cosi rimangono in vetta alla classifica e fanno salire a 45 il numero di gare consecutive senza sconfitte. Per la Roma invece si interrompe la striscia di risultati utili esterni, che di fatto era stato il punto di forza dei capitolini sino al momento. Zeman dovrà cambiare veramente tanto. Tre sorprese nell’undici iniziale della Juventus: Carrera infatti sceglie Caceres, De Ceglie e Matri, tre che sin qui avevano giocato con il contagocce, lasciando fuori Isla, Asamoah e Quagliarella dati per titolari certi alla vigilia.

    Tre cambi che però non scalfiscono la forza della squadra bianconera a cui bastano 11’ per sbloccare la gara: dapprima Taddei commette fallo su Marchisio lanciato a rete con l’arbitro che tra la proteste dei torinesi toglie solo un cartellino giallo al giocatore ospite che commette però fallo da ultimo uomo. Ma ci pensa Pirlo con una punizione dal limite, complice uno Stekelenburg parecchio disattento, a far gioire i tifosi della Juventus Stadium.

    Esultanza Juventus © GABRIEL BOUYS/Getty Images

    Il gol fa crollare tutte le certezze della Roma che qualche minuto dopo subisce un altro duro colpo: Castan con una mano respinge un tiro di Matri in area di rigore e per l’arbitro non ci sono dubbi circa l’assegnazione del calcio di rigore che Vidal con freddezza glaciale trasforma. I giallorossi affondano definitivamente al 19’ quando Matri scatta sul filo del fuorigioco su un assist di Vidal e davanti al portiere non sbaglia. La Juventus a tratti sembra divertirsi mentre Zeman in panchina è letteralmente di sasso. Marchisio e Vucinic cominciano il “tiro alla traversa” ed è grazie ai legni che il passivo per gli ospiti, letteralmente storditi, non è ancora più pesante.

    Nel frattempo Balzaretti, ex di turno, accusa febbre alta ed è costretto ad uscire. Anche se Zeman, forse, avrebbe preferito cambiare anche gli altri al termine di un primo tempo nel quale la sua squadra è sembrata letteralmente in balia dei padroni di casa.
    Al rientro dagli spogliatoi la Juventus comincia a pensare alla gara di Champions in programma martedì contro lo Shakhtar e pensa bene di cominciare ad amministrare in vantaggio, anche se Vucinic e Matri provano a calare il poker.

    Zeman getta nella mischia Destro che quantomeno si da dare fare e si conquista anche un calcio di rigore che Osvaldo non sbaglia. Un fuoco di paglia però visto che la Juve non ha problemi e nel finale in contropiede Giovinco chiude i conti. Per la Roma c’è poco da fare: con una squadra cosi, e contro una Juve cosi, i discorsi scudetto sono rimandati. Almeno di un anno.

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-ROMA:
    Marchisio 7,5: I suoi inserimenti sono come una lama che si infilza nel burro. Sarà che la difesa della Roma vista allo Juventus Stadium è stata obbrobriosa, sarà che lui era in una serata super, tant’è che ha fatto ciò che ha voluto.
    Pirlo 7: Stavolta non è stanco né appannato. Trova il secondo gol stagionale su punizione ed è decisivo nell’avvio arrembante dei bianconeri.
    Matri 7: Dopo Quagliarella ecco Matri. Anche lui alla prima chance utile va in gol. Sfrutta al meglio l’occasione che gli viene concessa.

    De Rossi 4,5: Viene dato per recuperato, ma evidentemente non lo era. Sempre lontano dalla sua zona di competenza, gioca una pessima gara.
    Florenzi 6: Predicatore nel deserto. L’unico, ma anche Destro non è andato male nello spezzone di gara cui ha preso parte, a combinare qualcosa di buono in una squadra assai deludente.
    Totti 5: Deludente la sua prova. Ok che di palloni non gliene giungono tanti, ma lui non fa nemmeno cosi tanto per andare a conquistarseli.

    IL TABELLINO DI JUVENTUS-ROMA:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6; Caceres 6, Vidal 7,5, Pirlo 7, Marchisio 7,5 (31′ st Asamoah sv), De Ceglie 6,5 (39′ st Pogba sv); Matri 7 (30′ st Giovinco 6,5), Vucinic 6,5. In panchina: Storari, Lucio, Marrone, Isla, Lichtsteiner, Giaccherini, Padoin, Bendtner, Quagliarella. Allenatore: Carrera 7,5
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 5,5; Taddei 4,5, Burdisso 5, Castan 5,5, Balzaretti 5 (34′ Marquinhos 5,5); De Rossi 4,5, Tachtsidis 4,5 (19’ st Perrotta 6), Florenzi 6; Lamela 5, Osvaldo 5, Totti 5 (18’ st Destro 6,5). In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Marquinho, Piris, Romagnoli, Lopez. Allenatore: Zeman 4

    Le immagini di Juventus-Roma:
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”155161″]

  • Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Ancora Fabio Quagliarella. Dopo il preziosissimo gol di Stamford Bridge l’attaccante napoletano si ripete contro il Chievo Verona e permette alla Juventus, nonostante il turnover e un grande Sorrentino, di conquistare la quarta vittoria su quattro gare in campionato e di raggiungere una striscia di 43 risultati utili consecutivi in campionato. Un momento d’oro dunque per l’estroso attaccante che in estate sembrava più volte al passo d’addio e che invece, con il resto del reparto in vistoso affanno in termini realizzativi, si sta dimostrando decisivo.

    Un successo indubbiamente meritato per la formazione di Carrera, rimasta con i piedi per terra dopo la bella partita di Londra, contro un Chievo troppo brutto e rinunciatario, lontano parente di quella squadra che da tre anni era imbattuto contro i bianconeri. Non c’è stata storia con i piemontesi che sin da inizio gara si sino riversati nella metà campo avversaria ma per un’ora un grande Sorrentino ha bloccato ogni tentativo di realizzazione. Dopo i due gol pura accademia e spazio anche all’ultimo arrivato Bendtner che ha avuto cosi modo di saggiare la Serie A.

    Ma non è stato il solo ad aver debuttato, in maglia bianconera, in campionato. Lo ha fatto anche Lucio, autore di una bella prova in difesa. Spesso il difensore brasiliano si è avventurato palla al piede nella metà campo avversaria dimostrando grande personalità. Gara in crescita invece per Pogba, limitatosi alle cose semplici ma molto ordinato. Male invece Isla, in ritardo non solo di condizione ma anche di integrazione nei meccanismi della squadra. Poca roba invece il Chievo che Sorrentino a parte non ha entusiasmato. Specie davanti dove Pellissier non si è mai visto.

    Ma andiamo alla gara. Nessuna sorpresa nella Juventus che presenta quel parziale turnover della vigilia. Fuori dunque Barzagli, Lichtsteiner, Pirlo e Giovinco. Dall’altro lato Di Carlo lascia fuori Di Michele per dare spazio a Thereau. L’avvio della Juventus è tambureggiante, tanto da costringere il Chievo a stringere le maglie della difesa. Le stesse prova ad aprirle Quagliarella con un bel diagonale, ma in quel preciso momento comincia lo show di Sorrentino che di li a poco si ripeterà in sequenza su Giaccherini e un Asamoah tornato quello che tutti conoscevano dopo l’opaca prova di Stamford Bridge. Buffon invece si gusta la partita da spettatore non pagante.

    L’esultanza della Juventus © Marco Luzzani/Getty Images

    Bianconeri che comunque sembrano in parte soffrire dell’assenza di Pirlo: capita spesso infatti di vedere i difensori uscire palla al piede o lanciare lungo visto che Pogba, almeno nella prima frazione, sembra non andare oltre al compitino assegnatoli e Isla sulla destra è pressoché impalpabile. Nella ripresa dopo pochi minuti i bianconeri sostituiscono Vidal con uno spento Isla e il neo entrato occupa l’insolita posizione di esterno destro. Si alza ancora il baricentro e si cinge maggiormente d’assedio un Chievo che si difende con le unghie e con i denti. E quando la difesa ospite si dimentica di Chiellini su un calcio d’angolo, ci pensa Sorrentino a chiudere la saracinesca con un intervento sontuoso.

    Ma sul susseguente corner la mezza rovesciata di Quagliarella non lascia scampo nemmeno allo spider clivense che deve raccogliere la palla in fondo al sacco. E’ il game over per il Chievo che perde cosi la chance di portarsi a casa lo 0-0 ed in più non sembra in grado di poter creare delle situazioni ideali per tentare di concludere a rete una volta. Figuriamoci due visto che di li a poco è ancora Quagliarella show: stavolta il numero 27 salta Dainelli e insacca in rete facendo calare il sipario sul match. Trovano spazio per uno spezzone di gara Lichtsteiner e Bendtner ma solo per far rifiatare i compagni. La Juventus è un rullo compressore. La Fiorentina è avvisata.

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA
    LUCIO 6,5: Era all’esordio in campionato con la Juve e nonostante lo scetticismo dei tifosi ha disputato una grande prova, non tanto in fase difensiva visto che il Chievo da quelle parti non si è visto, ma per la volontà messa in fase di spinta.
    GIACCHERINI 6,5: Dove lo metti lui gioca, e lo fa bene. Stavolta Carrera lo mette in mezzo e non solo si danna l’anima per recuperare palloni ma più volte tenta la conclusione. E in una di queste solo super Sorrentino gli nega la gioia del gol.
    ASAMOAH 7: Era chiamato a riscattarsi dopo la brutta gara con il Chelsea. Sarà che stavolta non ha Ivanovic davanti ma punta l’uomo e lo salta che è una bellezza. E’ lui a servire l’assist per il 2-0.
    QUAGLIARELLA 8: E’ decisamente il suo momento. Altri due gol e soprattutto una grinta e una volontà che lo hanno fatto ritornare alla ribalta dopo un periodo di difficoltà. E pensare che in estate doveva essere merce di scambio. Che sia lui il top player offensivo della Juventus?
    SORRENTINO 7,5: Per un’ora o poco più è insuperabile. Le prende veramente tutte, ma la più bella parata è quella su Chiellini da distanza ravvicinatissima. Il suo muro però crolla quando Quagliarella lo infila per la prima volta: ma anche lì è andato vicinissimo al miracolo.
    VACEK 6,5: Tra i pochi a salvarsi nel Chievo. Dimostra grande personalità e lotta veramente tanto in mezzo al campo a differenza di qualche suo compagno apparso spento.

    IL TABELLINO DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv; Lucio 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Isla 5 (7′ st Vidal 6,5), Marchisio 6 (28′ st Lichtsteiner sv), Pogba 6, Giaccherini 6,5, Asamoah 7; Vucinic 6, Quagliarella 8 (35′ st Bendtner sv). In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, De Ceglie, Pirlo, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera 7
    CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino 7,5; Frey 5,5, Dainelli 6 (28′ st Sardo sv), Cesar 6, Jokic 6; Vacek 6,5, Hetemaj 5, L. Rigoni 5 (17′ st Cruzado 5); M.Rigoni 5,5, Thereau 5 (25′ st Moscardelli 5,5); Pellissier 5. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Cofie, Papp, Guana, Samassa, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo 5

    VIDEO JUVENTUS-CHIEVO 2-0

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”154454″]