Tag: Claudio Marchisio

  • Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio

    Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio

    La polemica tra il Napoli e la Juventus sembrava, ormai, una storia finita perchè, a ben vedere, non avrebbe più ragione di esistere considerando che è ormai avvenuto il chiarimento con Claudio Marchisio, che ha spiegato anche alla trasmissione di Italia Uno “le Iene” le ragioni della sua frase sana antipatia sportiva” adoperata nei confronti della squadra partenopea nel corso di un’intervista al mensile Style, e negando  così ogni tipo di “odio” verso la città o verso la squadra partenopea. Probabilmente, però, c’è chi non vuol capire, o preferisce continuare a cavalcare in prima persona l’ondata di astio, rinfocolandola con episodi riprovevoli come quello accaduto ieri sera nei pressi del centro sportivo di Vinovo, dove si allena la Juventus.

    Sui muri dell’impianto sportivo, infatti, nelle ore notturne (quando la squadra non era presente, ndr) sono apparse alcune scritte connotate da insulti e minacce all’indirizzo della Juventus, ed in particolare del mister Antonio Conte e dei calciatori Claudio Marchisio e Luca Marrone, rei di aver osato sottolineare la rivalità sportiva tra la Juventus e la squadra azzurra di Walter Mazzarri, connessa soprattutto alla finale di Coppa Italia dello scorso anno vinta dal Napoli ed alla rivincita della gara di Supercoppa Italiana di Pechino vinta, invece, dalla Juventus che avevano indotto Marchisio ad affermare che “quando mi trovo a giocare contro il Napoli scatta qualcosa, soprattutto dopo le due finali”, ed avevano spinto il giovane compagno di squadra Marrone ad associarsi alle sue parole e dichiarare “anche io odio Napoli sportivamente, ma non è odio vero ma solo antipatia sportiva, è quasi un complimento perchè è antipatico chi vince”.

    Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio, Conte e Marrone | immagini dal web
    Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio, Conte e Marrone | immagini dal web

    Le scritte ingiuriose hanno un autore che si firma “Chiuto artista napoletano”, che ha pensato di “farsi giustizia da solo” armato di bomboletta spray e compiendo quest’atto vandalico nel quale descrive Claudio Marchisio come “un fessacchiotto che dice che siamo antipatici”, dedicandogli anche una scritta offensiva in dialetto napoletano, assurgendo a motivazione di tali offese di “non aver rispetto per chi tocca Napoli e i napoletani”: una sorta di vendetta, dunque, con la quale l’artista in questione ha deciso di imbrattare i muri di Vinovo con tali improperi. L’episodio, inoltre, è stato anche “documentato” da un video diffuso sul web, ma poi rimosso, in cui lo stesso autore descrive la propria “azione”.

    L’episodio è stato sottolineato anche in via “ufficiale” dalla Juventus che ne ha in qualche modo sottolineato l’irritazione ed il fastidio per una polemica che, a questo punto, dovrebbe essersi sgonfiata ma che, a causa di alcuni “estremismi” continua a vivere in maniera becera, proseguendo sulla scia dell’ applicazione per smartphone pubblicata online nei giorni scorsi dal titolo più che eloquente “Picchiamo Marchisio”, che rappresenta i giocatori del Napoli intenti a inseguire in maniera minacciosa il centrocampista juventino per menarlo.

    Ci si augura che, dunque, che questo sia davvero l’ultima puntata di una polemica realmente poco edificante, in particolar modo se espressa in queste modalità, assolutamente da stigmatizzare affinchè non si ripeta.

  • App “picchiamo Marchisio”, prosegue polemica napoletana

    App “picchiamo Marchisio”, prosegue polemica napoletana

    Evidentemente, le scuse di Claudio Marchisio a seguito della polemica con il Napoli scaturita dalla sua intervista alla rivista Style, il mensile del Corriere della Sera, in cui professava la sua “sana antipatia sportiva verso il Napoli” non sono bastate ai tifosi partenopei che hanno mal digerito quelle parole, anche dopo la rettifica del diretto interessato, che si è reso disponibile ad un chiarimento partecipando anche ad un simpatico siparietto con la Iena partenopea Rosario Rosanova, che lo invitava a parlare in dialetto napoletano per evitare ulteriori incomprensioni linguistiche. Claudio Marchisio, però, si è mostrato ben disposto a prestarsi al “gioco”, con tanto di “cari napoletani me chiagne ‘o core” in un dialetto senz’altro maccheronico, che lascia trapelare il suo accento torinese, ma con il sorriso sulle labbra di chi vuole evitare che la polemica prosegua e per questo vuole chiarire bene che il senso delle sue parole è stato “storpiato” da chi ha sottolineato il suo presunto “odio per i napoletani” che, invece, è del tutto infondato. A questo si era aggiunta, poi, anche la voce del padre di Claudio Marchisio che in un’intervista radiofonica aveva ulteriormente precisato che l’affermazione del figlio era di significato prettamente calcistico, senza alcun intento di offesa al Napoli ed alla città, che la famiglia Marchisio ama molto, scegliendola anche come meta per qualche giorno di vacanza durante il trascorso periodo natalizio. Nonostante ciò, in queste ore sugli smartphone è comparsa un’ app dal titolo più che eloquente: “picchiamo Marchisio”, che rappresenta sullo schermo i calciatori napoletani che inseguono il centrocampista juventino proprio con l’intento di picchiarlo.

    Online l'app "Picchiamo Marchisio" | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Online l’app “Picchiamo Marchisio” | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    L’applicazione in questione è stata creata da un tifoso napoletano che, nella descrizione, riporta anche le motivazioni che lo hanno spinto a crearla: “Il nome dice tutto, il noto calciatore ha dichiarato pubblicamente che il Napoli e i suoi tifosi gli sono antipatici e per questo nasce ‘picchiamo Marchisio’, un modo divertente per dimostrare il nostro affetto al calciatore”. 

    A ben vedere, però, di divertente c’è ben poco, anche perchè – pur considerando la goliardia alla base dell’applicazione – il messaggio che propone non è dei più edificanti, considerando che riporta ad un intento violento, almeno dal punto di vista virtuale e, dunque, se tanto erano state criticate (e travisate) le parole di Marchisio, ancor di più la diffusione di tale applicazione “picchiamo Marchisio” dal titolo senz’altro eloquente, non può essere vista positivamente e le recensioni dei tifosi juventini risultano essere dai toni molto indignati.

  • Marchisio nella bufera per antipatia napoletana

    Marchisio nella bufera per antipatia napoletana

    La vicenda che contrappone Claudio Marchisio al Napoli appare come una polemica più cercata che reale, andando a enfatizzare dichiarazioni che, nell’intento iniziale, potevano avere sì un po’ di pepe ma che, a giudicare anche dall’indole del loro autore, non apparivano offensive o lesive.

    I fatti sono i seguenti e non richiedono grandi interpretazioni, essendo sufficiente limitarsi a considerarne il significato più letterale, diretto ed immediato. Il centrocampista della Juventus, infatti, nel corso di un’intervista rilasciata nei giorni scorsi alla rivista Style ha risposto ad una domanda molto precisa: “Ci sarà qualche giocatore che al solo trovarselo davanti le suscita una vena di sana antipatia?” 

    Domanda diretta, risposta diretta e schietta di Marchisio:Non qualche faccia in particolare, ma una squadra, soprattutto dopo le finali ruvide di Coppa Italia e Supercoppa: il Napoli. Quando me li trovo di fronte scatta qualcosa“. Si parlava, dunque, di una “sana” antipatia, connessa a fatti sportivi, circoscritta al campo da gioco e, in particolare, a due match disputati fra la Juventus ed il Napoli che hanno lasciato qualche scoria nei protagonisti in campo, tra cui Marchisio stesso: la prima gara, lo scorso 20 Maggio, con i partenopei di Walter Mazzarri che furono bravi strappare la Coppa Italia ai freschi vincitori dello scudetto, lasciando amaro in bocca alla truppa di Conte che sognava la “doppietta”; il secondo, invece, fu “la rivincita” della Juventus che, nella prima gara di questa stagione, conquistò a Pechino la Supercoppa Italiana, in una gara molto dura e tirata, con un 4-2 finale maturato nei supplementari, tra le polemiche per le due espulsioni che costrinsero il Napoli a finire la gara in nove uomini con i cartellini rossi di Pandev e Zuniga e l’amarezza dei partenopei per una doppia rimonta subita.

    Marchisio bufera per antipatia napoletana | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Marchisio bufera per antipatia napoletana | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Insomma, i due match citati direttamente da Marchisio hanno contribuito a rinfocolare una rivalità mai sopita tra la Juventus ed il Napoli che affonda le proprie radici in questioni ben più antiche rispetto alla faziosità calcistica e che si intrecciano anche con la Storia d’Italia e delle rispettive città di appartenenza e l’atavico conflitto Savoia-Borboni: questioni che, dunque, quando tornano in auge non possono che sollevare grandi polveroni. Pertanto, è da leggere in tal senso l’ondata polemica del popolo azzurro che si è diffusa in poche ore sul web, e che la società Napoli ha voluto cavalcare con un comunicato sul proprio sito ufficiale: “Le dichiarazioni di Marchisio a Style rappresentano una grave offesa al Napoli e al calcio italiano“, proseguendo, poi, a sottolineare la “sorpresa” per il fatto che tali dichiarazioni siano giunte da un calciatore “della sua statura che gioca in una squadra così prestigiosa”, auspicando, infine, che si tratti di un fraintendimento e che ci possa essere presto un chiarimento da parte della società Juventus e del calciatore.

    Nella parte finale dell’auspicio, dunque, appare proprio la parola “fraintendimento” che, ad una lettura attenta, pare essere la chiave di volta della questione, così come la stessa replica della Juventus ha voluto evidenziare: “un’ opinione riferita alla sana competizione agonistica”, aggiungendo, poi, che il “non comprenderlo significa creare una polemica inesistente”. 

  • Conte diktat dopo il ko: “Non deve più accadere”

    Conte diktat dopo il ko: “Non deve più accadere”

    Non deve più accadere”: quattro parole, dal tono perentorio, che suonano come un diktat per lo spogliatoio bianconero. Questo il discorso-monito di Antonio Conte alla sua Juventus dopo la cocente sconfitta contro la Sampdoria nel match di domenica scorsa, maturata in maniera clamorosa nonostante i doriani fossero in inferiorità numerica ed in svantaggio. Una sconfitta che brucia, forse ancor di più degli altri due stop subiti in campionato contro Inter e Milan, proprio perchè una squadra affamata e feroce come quella del mister salentino non aveva abituato a “rese” del genere.

    Per questo, dunque, Conte ha posto l’accento sull’obbligo di pronto riscatto da parte dei suoi, nel match di Coppa Italia in programma domani sera allo Juventus Stadium contro il Milan che vale l’accesso alle semifinali. Un match importante contro un avversario che stimola già da solo le motivazioni ma che, in particolare dopo la sconfitta contro la Sampdoria, è bene preparare al meglio, soprattutto dal punto di vista mentale per evitare cali di tensione e di concentrazione.

    Mister Conte, come lui stesso ha più volte rivelato, impiega due giorni per smaltire la delusione per le sconfitte e, dunque, vuole che la sua squadra interiorizzi e faccia proprie la sua amarezza e delusione per quella brutta prova, e trovi dentro di sè la forza feroce della reazione, il moto d’orgoglio per ripartire ed archiviare quella brutta prova, in particolare dai calciatori che solitamente trovano meno spazio e che, in Coppa Italia, potranno avere una vetrina importante: Marrone verrà provato nel ruolo di Andrea Pirlo, mentre rientrerà Arturo Vidal, e Giaccherini prenderà il posto di Pogba, che nel match di campionato contro il Parma giocherà da titolare al posto di Marchisio.

    Conte e il suo diktat: "Non deve più accadere" | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Conte e il suo diktat: “Non deve più accadere” | © Valerio Pennicino/Getty Images

     

    Il Principino sarà assente a causa dell’infortunio rimediato contro la Samp che, fortunatamente, si è rivelato molto meno grave del previsto, trattandosi di una contusione alla rotula e di un edema che verrà smaltito in pochi giorni. La difesa vedrà l’impiego di Storari al posto di Buffon e la riproposizione di Caceres, Bonucci e Barzagli, con Peluso che andrà ad agire da esterno sinistro: sul suo esordio pesa qualche sbavatura di troppo, ma mister Conte si dichiara soddisfatto del suo processo di inserimento in squadra, “anche se alcune situazioni tattiche vanno ancora migliorate”. In avanti, invece, vi saranno Giovinco e Matri, perchè Quagliarella è squalificato e Conte non ha alcuna intenzione di rischiare ancora Vucinic che sta curando il suo problema alla caviglia, anche se “è in via di miglioramento”.

    Il discorso del “miglioramento”, però, non sembra riguardare solo l’ultimo arrivato ma, secondo Conte, deve riguardare l’intera squadra perchè soltanto con  il duro lavoro e la voglia di crescere sempre è possibile riconfermarsi – nonostante sia “difficilissimo nonostante i cinque punti di vantaggio sulla seconda” – e scacciare via quei “gufi” che sembrano aleggiare nel cielo di Vinovo. A tal proposito, però, Conte non sembra affatto turbato ed, anzi, rimarca ancora una volta un concetto più volte citato: “noi abbiamo lo scudetto sul petto e chi vince provoca rivalità, gelosia e invidia”.

    Infine, insolitamente le parole di Antonio Conte regalano uno spiraglio in tema mercato ed, in particolare, in riferimento a Drogba: qualche giorno fa il tecnico salentino aveva negato ogni trattativa della Juventus per l’ivoriano, mentre oggi il mister ammette che “è giusto che Marotta sondi le situazioni di mercato in base alle risposte che ottiene e alla disponibilità economica”. Uno spiraglio dialettico che, però, viene chiuso molto presto: è tempo di pensare alla sfida con il Milan, è tempo di ritrovare il coltello tra i denti e riscattare una prestazione davvero troppo deludente.

  • Juventus-Atalanta 3-0, tutto facile per la fuga d’inverno

    Juventus-Atalanta 3-0, tutto facile per la fuga d’inverno

    Il trend del freddo pomeriggio torinese, illuminato da un pallido sole, che fa da sfondo a Juventus-Atalanta appariva chiaro già prima del fischio d’inizio dell’arbitro Massa, con una straordinaria coreografia-scenografia dello Juventus Stadium dedicata al tecnico Antonio Conte, alla prima in campionato sulla panchina casalinga, con tanto di messaggio “Con…te”, oltre che una grande foto di Alessio e Riccardo, i due calciatori delle giovanili bianconere scomparsi il 15 Dicembre 2006. Un tripudio di bianco e nero che sembrava annunciare un grande pomeriggio per la Juventus in campo contro l’Atalanta e tali premesse sono state rispettate fin dal primo minuto di gioco, con una grande invenzione di Giovinco sulla trequarti a liberare il compagno di reparto Mirko Vucinic che è bravo a stoppare la palla e battere con un pregevole tiro a giro il portiere Consigli: neanche 90 secondi e la Juventus realizza l’1-0.

    Due minuti dopo, al 4′, pericolo Atalanta su errore di Marrone che, tradito probabilmente dal campo di gioco, libera Denis a tu per tu con Buffon: il portierone, però, è fenomenale nel suo intervento e riesce a bloccare a terra il tiro dell’argentino.

    Al 13′ altra emozione bianconera, con un calcio di punizione calciato da Andrea Pirlo dai 25 metri: una vera e propria magia, una pennellata che si infila sotto l’incrocio di pali beffando un incolpevole Consigli: 2-0.

    E’ una Juventus dilagante che a tratti sembra un rullo compressore, non accontentandosi del doppio vantaggio e continuando a pressare, ripartire, giocare a memoria, con pregevoli tocchi del suo numero 21 Pirlo, in grande giornata: al 26′ arriva, così, il terzo gol bianconero che era già nell’aria, con un perfetto tiro dal limite dell’area di Claudio Marchisio: 3-0.

    Al 31′ altro episodio-chiave del match sfavorevole all’Atalanta con l‘espulsione per doppia ammonizione di Manfredini, autore di un ingenuo fallo su Chiellini per evitarne la ripartenza anche se – leggendo bene l’azione – l’intervento del centrale nerazzurro risulta inutile data la lontananza dalla porta dell’azione. L’Atalanta resta, così, in dieci uomini e sotto di tre gol e sul finire del tempo rischia di subire il quarto gol su iniziativa di Vidal ma, in quel caso, il portiere Consigli si fa trovare pronto.

    Nel secondo tempo di Juventus-Atalanta le emozioni e gli episodi decisivi lasciano spazio alla razionalità della squadra di Conte che costruisce gioco ma in maniera intelligente gestisce la gara, anche con gli opportuni cambi di Quagliarella per Vucinic, e poi gli ingressi di Padoin e Giaccherini. Al 58′ gol annullato a Giovinco per fuorigioco su assist di Lichtsteiner, mentre al 68′ è ancora una rete annullata a negare il poker alla Juventus, questa volta con il neo entrato Fabio Quagliarella.

    Juventus-Atalanta 3-0, Vucinic, Pirlo e Marchisio in gol | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Juventus-Atalanta 3-0, Vucinic, Pirlo e Marchisio in gol | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    La gara termina, così, proprio come era iniziata, con la curva che invoca a gran voce il suo allenatore Antonio Conte, e la squadra che festeggia con il consueto saluto ai tifosi: tre punti pesanti, tre punti che permettono una fuga per il titolo di campione d’inverno approfittando della sconfitta dell’Inter di ieri ed in attesa del posticipo del Napoli di questa sera.

    L’Atalanta, invece, esce ridimensionata dallo Stadium, ma contro questa Juventus c’era poco da fare anche per un’ammazza-grandi.

    Juventus-Atalanta, le pagelle:

    Vucinic 7 Dopo novanta secondi sblocca il risultato ed incanala la gara sui binari giusti: gol pesante, come sempre

    Marchisio 7 Nel primo tempo Conte lo incita ad infilarsi negli spazi e lui obbedisce realizzando così il gol del 3-0 che chiude i giochi

    Chiellini 7 Imperioso in difesa, solido e attento, prova anche qualche sortita in attacco

     Pirlo 8 Pregevoli i suoi tocchi, meraviglioso il suo calcio di punizione dai 25 metri con cui realizza il gol del 2-0. Ispiratissimo

    Manfredini 4.5 Ingenuo sulla seconda ammonizione per fallo su Chiellini con cui lascia l’Atalanta in dieci

    Denis 5 Fallisce dopo quattro minuti il potenziale 1-1 facendosi ipnotizzare da Buffon, rimanendo con il rimpianto di non aver riaperto la gara

    Juventus-Atalanta, il tabellino:

    Juventus (3-5-2): Buffon 6.5; Barzagli 6.5 (63′ Padoin), Marrone 6, Chiellini 7; Lichtsteiner 6.5, Vidal 6, Pirlo 8, Marchisio 7 (70′ Giaccherini), Asamoah 6; Vucinic 7 (55′ Quagliarella), Giovinco 6.5.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6,5; Bellini 6, Manfredini 4.5, Lucchini 5, Peluso 6; Schelotto 5.5, Cigarini 5 (74′ Cazzola), Radovanovic 5 (46′ Biondini), Bonaventura 5 (39′ Stendardo); Moralez 5.5; Denis 5.

    Espulsi: Manfredini

    Ammoniti: Manfredini

    Marcatori Juventus-Atalanta 3-0: 2′ Vucinic, 13′ Pirlo, 26′ Marchisio

    Video Juventus-Atalanta 3-0:

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  • Marchisio: “Porta fortuna esser campioni d’Inverno”

    Marchisio: “Porta fortuna esser campioni d’Inverno”

    Il Natale si avvicina e, così, anche nel mondo del calcio si diffondono i buoni sentimenti e le iniziative di beneficenza. Nel caso di Claudio Marchisio, però, non si tratta di una buona azione sporadica, considerando il suo impegno costante in prima persona per l’ospedale Sant’Anna di Torino, al fine di migliorare una struttura tanto importante per le cure dei bambini, di Torino e d’Italia. Il centrocampista della Juventus e sua moglie Roberta, ieri sono stati protagonisti di una lodevole raccolta fondi, e lo stesso Marchisio ha donato un assegno da 15 mila euro ricavato dalle vendite della sua autobiografia.

    Ma, oltre alla serata dedicata al Sant’Anna, Claudio Marchisio ha voluto cogliere l’occasione per tracciare il cammino della Juventus da qui fino alla fine del 2012, ossia per altre due giornate ancora, negli impegni contro l’Atalanta di domenica prossima e contro il Cagliari di venerdì 21 Dicembre: obiettivo sei punti, due vittorie per poter chiudere l’anno in testa alla classifica, perchè “porta bene”, per poi chiudere in testa il girone d’andata e laurearsi campioni d’inverno, come accadde lo scorso anno e fu preludio alla vittoria finale.

    In tal senso, Claudio Marchisio ritiene che i prossimi due impegni di campionato non debbano essere sottovalutati, per poter andare in vacanza serenamente e tenere a distanza di sicurezza le inseguitrici e provare anche ad allungare il margine. Secondo Marchisio, però, l’anti-Juve non può essere indicata in una sola delle inseguitrici, perchè “dietro di noi ci sono squadre che possono lottare fino alla fine per lo scudetto, e ogni settimana ne esce una diversa”, pertanto la Juventus deve pensare soltanto al proprio campionato.

    Marchisio: "campioni d'Inverno porta bene" | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Marchisio: “campioni d’Inverno porta bene” | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Tema Conte – Il ritorno di mister Antonio Conte sulla panchina bianconera è ancora una novità per questa stagione, considerando che contro l’Atalanta sarà la terza panchina stagionale per il mister salentino e, dunque, Marchisio racconta quelle che sono state le difficoltà durante la lunga squalifica del tecnico, rivelando che il momento maggiormente complesso era l’intervallo, quando le indicazioni del tecnico divengono fondamentali. Ma ora Conte è tornato e “la squadra può ancora crescere tanto” sognando i più grandi traguardi, anche quelli europei.

    Sogno Champions – Claudio Marchisio, in tal senso, si limita a fare un parallelo tra la Juventus ed il Chelsea dello scorso anno, che partiva da outsider ed alla fine centrò la vittoria della Coppa dalle grandi orecchie contro ogni pronosticoLa forza di quella squadra era il gruppo, la solidità e la compattezza del collettivo, proprio come accade in casa Juventus e, pertanto, “se giochiamo con convinzione come abbiamo fatto nel girone nessun obiettivo è precluso, anche se ci sono squadre con più qualità di noi”.

    Top player – Il mercato di Gennaio si avvicina e, dunque, in casa Juventus riprenderà il tormentone estivo in merito all’arrivo del top player in attacco, con Didier Drogba che sembra essere il principale obiettivo. Sul tema, il Principino bianconero ha le idee molto chiare e sembrano essere orientate al conservatorismo, “preferisco tenermi  i miei attaccanti, prima di pensare a nuovi arrivi è meglio valutare i tempi di recupero di Bendtneranche perchè nella rosa bianconera figura un talento assoluto come Mirko Vucinic che “anche se non segna sforna assist d’oro”. 

  • Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Dopo due gare interne senza vittorie la Juventus torna a “violare” il proprio stadio e lo fa in una delle sfide più sentite dai propri tifosi, ovvero il derby contro il Torino. Un successo netto in favore dei bianconeri, rimasti per quasi un’ora in superiorità numerica e che per un tempo non erano riusciti a sbloccare il punteggio fallendo anche un calcio di rigore. Nella ripresa però Marchisio (doppietta) e Giovinco, due talenti nativi proprio di Torino e cresciuti nel vivaio bianconero, sbloccano la gara chiusa poi sul 3-0 permettendo di allungare, sebbene momentaneamente, su Napoli, Inter e Fiorentina.

    Per il Torino si allunga la striscia di derby consecutivi senza vittorie, ma la differenza di valori tra le due compagini è stata davvero grande. Unica nota stonata della serata uno striscione apparso in uno dei settori riservati ai padroni di casa che richiamava, in maniera ironica, la strage di Superga. Episodio questo che costerà non solo a livello di immagine ma anche pecuniario alla formazione bianconera che appena una settimana prima si era indignata per il pessimo gesto dei tifosi del Milan che avevano esposto uno striscione irriverente verso Pessotto. Tornando alla gara è poca storia con i bianconeri a fare il match e i granata chiusi in difesa. Il tutto nonostante il cambio di modulo di Conte che sorprende tutti schierando i suoi con il 4-3-3, rinunciando a Chiellini ed inserendo Lichtsteiner e De Ceglie come esterni bassi di difesa mentre in avanti Vucinic e Giovinco scalzano tutti gli altri.

    In avvio il predominio territoriale bianconero è piuttosto marcato, ma si fatica a concludere, con il Torino che invece sta bello rintanato sfiorando anche il vantaggio con Giaccherini che però apre troppo un bel diagonale da distanza ravvicinata. Pogba, complice un pasticcio di Gillet, potrebbe trovare anche la via del gol ma Rocchi lo ferma tra lo stupore generale per un fallo che non ha fatto. Troppo evidente invece quello che di li a poco commette Glik su Giaccherini in mezzo al campo: rosso diretto per il giocatore ospite e Juve in superiorità dal 36’. Una manciata di minuti dopo Basha, già ammonito, ferma irregolarmente Pogba in piena area di rigore. Rocchi grazia il granata ma concede il penalty che Pirlo, manco fosse Salas, calcia dritto dritto in tribuna.

    L'esultanza di Claudio Marchisio
    L’esultanza di Claudio Marchisio © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ad inizio ripresa però Alessio prova ad alzare ancora di più il baricentro mettendo in avanti i centimetri di Bendtner al posto di Giaccherini. La Juve cinge d’assedio il Torino puntano continuamente su cross dal fondo. Ed è su uno di questi, ad opera di Giovinco, che la Juve passa con un colpo di testa di Marchisio. Solo accademia a questo punto per i bianconeri che prima con Giovinco di destro e poi con un sinistro di Marchisio chiudono i conti, in entrambi i casi su assist di Vucinic, senza considerare alcuni interventi risolutori di Gillet che evitano il peggio. Torino ancora una volta si tinge di bianconero: d’altronde il granata da queste parti non si vede da quasi 17 anni.

    Le pagelle di Juventus-Torino
    Marchisio 8: Il protagonista assoluto del match e non solo per i due gol, per giunta decisivi, ma per come trascini la squadra in un match che lui, torinese, probabilmente sente più degli altri.
    Pogba 7: Calcia, appena ne ha l’occasione. Si inserisce, appena può, e conquista anche un calcio di rigore. Ancora una prova di alto profilo per lui che sostituisce alla grande Vidal.
    Giovinco 7,5: Come Marchisio anche lui è di Torino e probabilmente questa vittoria assume un contorno particolare, anche perché è condita da un assist e da un gol. Stavolta probabilmente il suo zampino è più decisivo.
    Glik 4: Un folle. Un’entrataccia su Giaccherini che a lui costa l’espulsione ma al Torino un derby che sino a quel momento aveva gestito rischiando poco.
    Basha 4,5: Meriterebbe il secondo giallo, e dunque il rosso, sul fallo da rigore. Ma l’arbitro lo grazia. Al di là di questo episodio è assolutamente fuori gara.
    Santana 6: Corre e si propone parecchio. In un Torino abulico in fase offensiva si fa notare per volontà.

    Il tabellino di Juventus-Torino
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Barzagli 6, De Ceglie 6 (16′ st Asamoah 6); Pogba 7, Pirlo 6,5, Marchisio 8; Giaccherini 6 (1′ st Bendtner 5,5), Vucinic 6,5, Giovinco 7,5 (34′ st Matri sv). In panchina: Storari, Marrone, Lucio, Chiellini, Isla, Padoin, Pepe, Vidal, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 5,5, Glik 4, Ogbonna 5,5, D’Ambrosio 5,5; Basha 4,5, Gazzi 6; Cerci 5,5 (34′ st Sansone sv), Bianchi 5 (18′ st Stevanovic 5,5), Meggiorini 5,5 (40′ pt Di Cesare 5,5), Santana 6. In panchina: L. Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini video di Juventus-Torino
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  • Bonucci e Marchisio, pace su Twitter

    Bonucci e Marchisio, pace su Twitter

    La sconfitta della Juventus contro il Milan sembra aver evidenziato qualche nervo scoperto di troppo in casa Juventus, dopo la reazione di Fabio Quagliarella al momento di lasciare il campo sostituito da Giovinco, con tanto di malcontento urlato all’indirizzo di Angelo Alessio con il viso coperto dal bavero del giubbotto. Oltre a questo, anche il presunto battibecco avvenuto alla fine del primo tempo, quando la Juventus era già in svantaggio a seguito del rigore realizzato da Robinho, che ha coinvolto Bonucci e Marchisio. 

    Al momento di rientrare negli spogliatoi, infatti, alcune voci hanno riportato di uno scontro verbale tra il centrocampista ed il difensore, con Claudio Marchisio che avrebbe attribuito le responsabilità della sconfitta che stava maturando proprio al difensore: “Stiamo perdendo per colpa tua”. Un episodio che ha suscitato molto scalpore, soprattutto alla luce del fatto che in casa bianconera – in particolar modo durante la gestione di Antonio Conte – non si era mai verificato, considerando che il mister salentino tiene molto all’unità dello spogliatoio e degli intenti di squadra che ritiene un presupposto fondamentale per la gestione della sua Juventus.

    Bonucci e Marchisio, pace su Twitter
    Bonucci e Marchisio, pace su Twitter | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    L’episodio, però, è stato ben presto chiarito dagli stessi diretti interessati che, come ormai accade frequentemente, hanno scelto i social network per dare la loro versione dei fatti, anche per avere una maggiore immediatezza e visibilità nella comunicazione. Su Twitter, i due hanno deciso per un rapido quanto efficace scambio di battute finalizzato a spiegare l’accaduto e, soprattutto, a ridimensionare il presunto clima di nervosismo: Marchisio, il cui nickname è “ClaMarchisio8” si rivolge a Bonucci, “leo19” domandandogli:Leo, hai letto del nostro presunto litigio? Mah…” Alla domanda di Marchisio, giunge così la risposta di Bonucci che mette “un punto” alla vicenda: “Sono rimasto stupìto anch’io!!!..mah…ci vediamo al campo”

    Una smentita diretta, dunque, quella di Bonucci e Marchisio che contiene un duplice “mah”, esclamazione che racchiude stupore e, probabilmente, fastidio per una voce che li ha riguardati in prima persona e che – se fosse stata inventata “ad arte” – avrebbe potuto avere proprio l’intento di destabilizzare un ambiente che sta vivendo un periodo particolare.

  • Cos’ha detto Quagliarella ad Alessio? Nervi tesi in casa Juve

    Cos’ha detto Quagliarella ad Alessio? Nervi tesi in casa Juve

    Le sostituzioni, con annesso malcontento da parte di chi è costretto ad uscire anzitempo dal campo, sono una costante che si ripropone molto spesso, e che le Tv tendono sempre a sottolineare ed enfatizzare alla ricerca del particolare rivelatore che possa far trapelare dissidi e screzi all’interno dello spogliatoio. In casa Juventus, però, un simile episodio fa notizia considerando la filosofia del club bianconero in merito alla gestione delle problematiche interne orientata al vecchio adagio “i panni sporchi si lavano in casa”. Per tal motivo, l’episodio accaduto in Milan-Juventus durante la sostituzione di Fabio Quagliarella per lasciar spazio a Sebastian Giovinco ha suscitato grande meraviglia e curiosità, a tratti morbosa.

    Il “fatto” in questione è il seguente: Fabio Quagliarella viene richiamato in panchina, dopo una prestazione incolore condizionata dal rendimento insufficiente di tutta la squadra, esce dal campo visibilmente contrariato, con il capo chino. Prima di raggiunge la panchina, indossa il giubotto nero, e nella sua camminata lenta e rabbiosa, alza il bavero del piumino fino a coprire la bocca e volge la testa in direzione di Angelo Alessio, che si trova in piedi con lo sguardo volto verso il campo. Questo è ciò che le immagini hanno permesso di scrutare ma, a ben guardare, proprio nel momento in cui Quagliarella alza il bavero del giubotto, l’attaccante napoletano rivolge qualche parola all’indirizzo del vice di Conte e, a giudicare dalla mimica facciale, l’ umore del calciatore non è dei migliori, giusto per usare un eufemismo.

    Fabio Quagliarella contrariato dopo la sostituzione in Milan-Juventus
    Fabio Quagliarella contrariato dopo la sostituzione in Milan-Juventus | © Marco Luzzani/Getty Images

    Ovviamente non è dato sapere quali siano state le parole pronunciate da Quagliarella, ma ciò che appare con certezza è il suo nervosismo per una sostituzione che non ha digerito, forse anche a causa della frustrazione per non aver potuto incidere sulla gara a causa di una prestazione complessivamente molto opaca. Quel che pare molto probabile, è che le parole pronunciate da Quagliarella siano state l’espressione di un malcontento per aver dovuto lasciare il campo, sentendosi nuovamente “in discussione”.

    Tuttavia, a tal proposito, è necessario focalizzare l’attenzione sulle parole dello stesso attaccante napoletano nel post gara del match contro il Chelsea di martedì scorso, quando Conte lo ha schierato titolare e lui ha realizzato la rete del 2-0 contro i blues: complice l’euforia per la vittoria e la soddisfazione per la rete personale, Quagliarella aveva svelato un significativo retroscena che riguardava proprio le gerarchie ed i meccanismi di scelta del parco attaccanti bianconero, sottolineando la chiarezza adoperata da mister Antonio Conte fin dal ritiro estivo, preparando la squadra al fatto che in attacco non ci sono inamovibili e che tutti “gireranno”, come si usa dire in gergo calcistico. Per tal motivo, è chiaro che Fabio Quagliarella, così come tutti gli altri componenti del reparto offensivo della Juventus, sia ben conscio del fatto che il posto “fisso” non può essergli garantito e, dunque, la sua reazione di ieri è frutto di un malessere connesso a tale consapevolezza, un modo per rimarcare: “perchè devo uscire io e non qualcun’altro?” 

    Nel post gara Angelo Alessio ha cercato di minimizzare l’accaduto, affermando di “esser stato concentrato alle dinamiche di gioco e di non aver sentito cos’abbia detto Quagliarella. Questo, naturalmente, rientra nell’impostazione bianconera orientata a risolvere le problematiche al riparo da occhi ed orecchie indiscrete ma, con tutta probabilità, alla ripresa degli allenamenti la questione verrà affrontata direttamente da mister Conte che non avrà affatto gradito perchè la disciplina e l’autocontrollo sono per lui un requisito fondamentale. Ma il nervosismo di Quagliarella ed il presunto battibecco Marchisio-Bonucci, con il centrocampista che accusa il difensore dicendogli “stiamo perdendo per colpa tua”, sono segnali che il mister bianconero deve analizzare con molta attenzione prima che l’unione di intenti della squadra venga compromessa.

  • E’ tornata la vecchia Juve. Adesso tocca battere il Chelsea

    E’ tornata la vecchia Juve. Adesso tocca battere il Chelsea

    Il riscatto serviva e il riscatto è arrivato. La Juventus si impone allo Juventus Stadium con un secco 4-0 ai danni del Nordsjaelland, una vittoria che serve a dare la carica ed entusiasmo all’ambiente bianconero dopo la brutta prestazione di sabato contro l’Inter, entusiasmo che però viene smorzato dalla notizia al 94′ della vittoria del Chelsea sul Shakhtar Donetsk.

    Una Juve alla vecchia maniera, aggressiva, feroce, concentrata è quella che ha praticamente annullato gli avversari nei primi 5 minuti di gara, quando Marchisio, servito da un Isla devastante preferito a Lichtsteiner per occupare la fascia destra, si inserisce centralmente spianando la strada alla goleada bianconera. E’ sempre il principino che va vicinissimo al raddoppio ma questa volta Hansen non si fa sorprendere e si fa trovare pronto sul tiro di destro del centrocampista respingendo su Giovinco che dal limite dell’area spara alto sopra la traversa.

    Passano pochi minuti e arriva il raddoppio su rapina di Vidal che sfrutta una leggerezza difensiva dei danesi per poi battere Hansen da posizione defilata. La Juventus dilaga complice anche l’atteggiamento del Nordsjaelland in versione completamente rivisitata rispetto alla gara in Danimarca. I Danesi tutti chiusi nella loro metà campo nulla possono di fronte la fame di vittoria degli uomini di Conte. Prova ad andare a segno Isla, Matri deve arrendersi alla traversa ed infine arriva il colpo della sicurezza con Giovinco che sugli sviluppi di un contropiede scodella un gioello di destro dal limite, siglando la sua prima rete in Champions League. Si chiude sul punteggio di 3-0 il primo tempo.

    Claudio Marchisio
    Claudio Marchisio apre le marcature in Juventus-Nordjaelland © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nel secondo tempo la Juventus, forte del risultato gia acquisito, rallenta la pressione sugli avversari e si concentra soprattutto nel tentativo di mandare in rete Matri il quale anche nel secondo tempo ha potuto godere della fiducia di Mister Conte che decide di prelevare Giovinco per l’inserimento di Quagliarella. Ed è proprio l’attaccante partenopeo che lancia Matri in un “a tu per tu” con Hansen salvo poi facendosi recuperare da Okore, sciupando tutto. Chi invece trova la reta, la quarta e conclusiva, è proprio Quagliarella, di testa, su sponda proprio di Matri. Finisce così, con un perentorio 4-0 con un Nordsjaelland che in 93′ ha fatto visita solo una volta dalle parti di Buffon.

    Il ko con l’Inter ormai è un ricordo così come da domani lo sarà la prima vittoria in Champions perchè il pensiero è già al 20 Novembre quando lo Juventus Stadium accoglierà il Chelsea con un solo imperativo: Vincere!

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-NORDSJAELLAND

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6 (24′ st Lucio 6); Isla 7, Vidal 7 (8′ st Pogba 6), Pirlo 7, Marchisio 7.5, Asamoah 6.5; Matri 5.5, Giovinco 6.5 (15′ st Quagliarella 6.5).
    Allenatore: Alessio 6.5.
    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): Hansen 7; Parkhurst 5, Okore 5.5, Runje 5, Mtiliga 5; Adu 5 (1′ st S. Christensen 6), Stokholm 5; Lorentzen 5.5, Laudrup 5 (1′ st A. Christiansen 5.5), John 5; Beckmann 5.5 (27′ st Nordstrand sv).
    Allenatore: Hjulmand 5.

    VIDEO JUVENTUS-NORDSJAELLAND 4-0

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