Tag: Claudio Marchisio

  • Juventus, Marchisio rinnova. Contratto fino al 2016

    Juventus, Marchisio rinnova. Contratto fino al 2016

    In una Juventus in piena crisi d’identità si cercano quelli che potranno essere punti di riferimento per il prossimo futuro. Dopo la telenovela (sin troppo lunga) relativa al rinnovo del contratto di Del Piero arriva oggi un’altra riconferma importante: Claudio Marchisio si è infatti legato alla “Vecchia Signora” per altri 5 anni siglando un contratto da circa 2,5 milioni a stagione.

    UNA VITA INSIEME – Nel comunicato ufficiale la società bianconera mette l’accento sul lunghissimo rapporto col giocatore, cresciuto nel vivaio bianconero: “Diciotto anni già trascorsi insieme e altri cinque da vivere fianco a fianco. Claudio Marchisio sarà bianconero almeno sino al 2016. Il centrocampista ha firmato questa sera, nelle Sala Coppe della Juventus, il rinnovo del contratto, legandosi ancora una volta a doppio filo alla squadra in cui ha mosso i primi passi, fin da quando aveva sette anni, in cui è cresciuto ed è diventato grande“. E vedere oggi la riconferma di uno dei talenti del settore giovanile fa pensare ad un altro campioncino nato in casa Juve ma costretto ad emigrare a Parma (Giovinco) per trovare le fortune che si merita.

    GIOIA MARCHISIO – “E’ una giornata importantissima per me e la dedico alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto. La mia storia con la Juventus è iniziata nel ‘93 e sono felice che possa continuare ancora a lungo. Si era parlato a lungo di questo rinnovo nei mesi scorsi, ma sia da parte della società che da parte mia non c’è mai stato nessun atteggiamento che potesse far pensare ad un’interruzione del nostro rapporto”  ha dichiarato il centrocampista piemontese. E non manca un pensiero sulle ambizioni da ritrovare in casa Juve: “Sono felice che la società abbia fiducia in me e ora voglio ricambiarla vincendo. In questa sala ci sono molti trofei e il mio sogno più grande è poterne alzare uno il prima possibile. Un sogno che voglio realizzare anche per i nostri tifosi che ci sono sempre stati vicini anche nei momenti difficili e che meritano di essere ripagati

    L’ennesima nuova Juventus riparte dunque da uno che la Juventus la conosce bene, con la speranza che la mentalità vincente in cui è cresciuto possa essere trasmessa a chi quella maglia dovrà indossarla per riportare in alto i bianconeri.

  • Marchisio presenta il suo sito: un mosaico di pixel e sguardo al futuro

    Marchisio presenta il suo sito: un mosaico di pixel e sguardo al futuro

    La presentazione del suo sito Internet gli ha fornito la conferma dell’ affetto che i tifosi bianconeri gli rivolgono, una conferma direttamente proporzionale al suo attaccamento alla maglia della Juventus, che ha vestito dai pulcini alla prima squadra, crescendo alle porte di Torino e respirando – da sempre – aria bianconera. Parliamo di Claudio Marchisio, uno dei pilastri del centrocampo bianconero, che nella gestione Del Neri ha aggiunto la flessibilità e la duttilità tattica alle sue già numerose qualità tecniche.

    Il termometro dell’affetto e dell’attenzione dei tifosi nei suoi confronti, è l’incredibile successo dell’ operazione “pixel”, lanciata in occasione della presentazione del suo sito internet, dando la possibilità ai tifosi – navigatori di prenotare un pixel che costiuisce la sua immagine nella pagina di apertura del sito, inserendo un motto personale, o una frase particolarmente significativa. Un mosaico “working progress”, che cresce tassello dopo tassello, così come passo dopo passo, è cresciuto questo ragazzo giovane rivelazione, divenuto presto papà, ed oggi 25 enne certezza della Juventus e della Nazionale Italiana.

    Questo ruolo appare ormai prettamente consolidato, al punto che molti tifosi bianconeri lo hanno già eletto Capitano del futuro, nel post (lontano) Alex Del Piero. Dall’alto di questa posizione conquistata, quindi, Claudio Marchisio può stilare un bilancio personale della stagione quasi giunta al termine, una stagione disputata su buoni livelli, seppur nel contesto del deludente andamento complessivo della squadra, in cui – per rispondere pienamente alle esigenze del suo tecnico Gigi Del Neri – ha accettato di fare anche l’esterno sinistro, e questo gli ha permesso di trovare il pieno riscatto dopo le difficoltà del Mondiale Sud Africano in maglia Azzurra, dovute ad una non perfetta condizione di forma fisica.

    Nell’iniziativa dei pixel, il motto più gettonato nelle scelte dei tifosi è il suo motto, che ha voluto tatuare anche sulla pelle: ” Impossible is nothing “, un inno alla voglia di migliorarsi, alzando l’asticella ed il coefficiente di difficoltà, non fermandosi di fronte ai propri limiti, non arrendersi e lottare con tenacia, determinazione e carattere. Sono queste le caratteristiche del Dna bianconero che Marchisio possiede, che lo spingono – per questa stagione – a non accontentarsi dell’ obiettivo minimo, ossia l’ Europa League (attualmente abbastanza vicino), ma puntando a dare il massimo per le ultime tre partite, sulla spinta psicologica della vittoria in casa della Lazio, ed approfittando anche del calendario più agevole rispetto alle rivali per il quarto posto.

    L’obiettivo, dunque, per la Juventus è di fare bottino pieno, nove punti in tre gare, ed attendere i risultati della altre squadre, con la consapevolezza di aver fatto il proprio dovere almeno nello sprint finale, anche in considerazione del vantaggio negli scontri diretti con le tutte le dirette concorrenti, per addolcire i rimpianti per una stagione che ai blocchi di partenza doveva promettere maggiori soddisfazioni. Ma sono proprio quelle le caratteristiche caratteriali che inducono “il Principino” a voler puntualizzare, con calma e pacatezza, sul fatto che la Juventus di questa stagione abbia avuto uno dei più bassi numeri di rigori a favore.

    Questo il presente, l’attualità immediata. Il domani per Claudio Marchisio, però, non sarà diverso dall’ oggi: il numero otto bianconero è fiducioso sul prossimo rinnovo contrattuale, che dovrebbe avvenire prima delle vacanze estive, abbandonando, così, quegli screzi sulla sua situazione contrattuale risalenti all’ anno scorso, accentuati dalla delusionedel post Mondiale.

    Una strada ben delineata, dunque, la sua. Naturale che, quindi, Claudio Marchisio si esprima anche sulle prospettive di mercato della Juventus, elogiando l’ intento della proprietà, comunicato da John Elkann, di voler  intraprendere nuovi investimenti: per rafforzare la Juve, secondo Marchisio, servirebbero almeno due o tre campioni, spendendo nel miglior modo possibile le risorse a disposizione e sfruttando, se possibile, le occasioni che il mercato proporrà.

    Un nome su tutti: Andrea Pirlo. Claudio Marchisio si vedrebbe molto bene al suo fianco.

  • Juve. Del Piero e Marchisio, ecco i rinnovi! Montolivo in pole

    Juve. Del Piero e Marchisio, ecco i rinnovi! Montolivo in pole

    Il capitano e la storia bianconera, Alex Del Piero ed il futuro capitano juventino Claudio Marchisio, sono pronti a legarsi a vita con il club bianconero.

    Per Del Piero il rinnovo è una storia che si è allungata un po’ troppo considerato il blasone e l’ importanza che riveste il n. 10 bianconero. Tempo fa il capitano dichiarò di essere pronto a firmare in bianco, rivelazione che spiazzò la dirigenza juventina che voleva disfarsene già dal prossimo anno, “costringendola” al rinnovo pasquale. Per quanto riguarda Claudio Marchisio il discorso è diverso, il “principino” ha la Juve tatuata sulla pelle essendo cresciuto nella Primavera, quindi per il n. 8 il rinnovo sarà un progetto per la vita in bianconero con la scadenza fissata nel 2014 e con un ritocco sostanziale dello stipendio.

    Per quanto riguarda il mercato, la trasferta di Firenze sembra non aver portato solo cattive notizie sotto la Mole. Marotta con l’ occasione, ha incontrato sia i vertici della viola che Riccardo Montolivo per l’ approdo del centrocampista viola alla corte della Vecchia Signora. L’ accordo con il giocatore già c’e’, si deve trovare la giusta formula con la società viola, con l’ ipotesi Martinez più conguaglio la soluzione più concreta.

  • Roma – Juventus, le probabili formazioni. Si ferma anche Buffon

    Roma – Juventus, le probabili formazioni. Si ferma anche Buffon

    La Juventus perde anche Gigi Buffon nella super sfida di questa sera contro la Roma dell’Olimpico. Il portierone bianconero è costretto al forfait da un attacco febbrile ma nonostante il comunicato ufficiale della Juventus, in molti ipotizzano un assenza pilotata per le varie indiscrezioni che vogliono Buffon primo acquisto dell’era DiBenedetto.

    Stringono i denti Bonucci e Marchisio, Del Neri dovrebbe schierare il tridente in attacco con Pepe e Krasic a supporto di Matri. Nella Roma bocciatura per Borriello e Menez, torna titolare Vucinic. In difesa Burdisso preferito a Cassetti sulla destra.
    PROBABILI FORMAZIONI
    ROMA (4-2-3-1):
    Doni; N. Burdisso, Juan, Mexes, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti.
    A disp. Lobont, Cassetti, Castellini, Brighi, Simplicio, Menez, Borriello. All. Montella.

    Juventus (4-3-3): Storari; Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso; Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Krasic, Matri, Pepe.
    A disp.: Manninger, Sorensen, Grygera, Traoré, Salihamidzic, Toni. All. Del Neri.

  • Roma – Juventus: ansia per Bonucci e Marchisio, Borriello ancora out

    Roma – Juventus: ansia per Bonucci e Marchisio, Borriello ancora out

    Il tanto atteso giorno è arrivato: Roma – Juventus, posticipo di questa sera, rivelerà chi delle due squadre può credibilmente rincorrere l’obiettivo che ricerca, ossia l’Europa.Il quarto posto per la qualificazione in Champions League per la Roma, l’Europa League per la Juventus, anche se Del Neri ha dichiarato di voler credere ancora nel quarto posto.

    E’ stata una vigilia insolita per questo match, solitamente accompagnato solitamente da provocazioni e dichiarazioni pepate, testimonianza della storica rivalità fra i due club che risale alle sfide degli anni ’80: la situazione di classifica attuale, però, sembra aver sopito le antiche diatribe, focalizzando l’attenzione sulle problematiche imminenti da affrontare.

    Mancherà, com’è noto un protagonista fondamentale, il capitano Alex Del Piero – infortunatosi in allenamento, rientrerà fra 15 giorni – così come Giorgio Chiellini, fermato da un infortunio in Nazionale.

    Del Neri, chiamato in causa per commentare gli ennesimi stop stagionali, ha assolto il campo di Vinovo (e l’umidità) dalle responsabilità degli infortuni, rilevando che si tratta spesso “di infortuni traumatici”. Lievi acciacchi per Bonucci e Marchisio, che sono comunque partiti per Roma ma che dovrebbero stringere i denti per essere in campo dal primo minuto. “Bonucci e Marchisio hanno riportato lievi acciacchi. Il centrocampista ha subito un trauma al collo in uno scontro di gioco, mentre il difensore ha lamentato dolore all’alluce del piede sinistro. Ha già fatto una radiografia che é risultata negativa”.

    Del Neri ha preparato la partita in modo diverso dal solito, accantonando il suo classico 4-4-2 per provare un 4-3-3 utile a sopperire le defezioni in attacco, con Krasic, Pepe e Matri in attacco, con le ali chiamate a ruoli offensivi per supportare l’ex attaccante del Cagliari, che staattraversando un buon momento di forma ed è galvanizzato anche dal primo gol in maglia Azzurra segnato la scorsa settimana.

    In alternativa, nell’eventualità negativa che Marchisio non dovesse farcela proprio all’ultimo minuto, Pepe verrebbe arretrato a centrocampo, con l’inserimento di Toni in attacco al fianco di Alessandro Matri.

    La formazione bianconera sarà la seguente: Buffon; Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso; Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Krasic, Matri, Pepe. In panchina siederanno Storari, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Toni, Libertazzi.

    Più che la tattica, però, in casa Juve è l’aspetto psicologico ad apparire la chiave decisiva del match, il fattore su cui far leva per risollevarsi dall’attuale momento delicato, anche – e soprattutto – alla luce delle dichiarazioni di alcuni protagonisti (da Buffon a Chiellini a Marchisio), che hanno segnalato come in maglia bianconera la loro autostima si riduca notevolmente (rispetto a quando giocano con la maglia della Nazionale) a causa delle numerose difficoltà affrontate nelle ultime stagioni.

    La Roma di Montella, invece, scenderà in campo con un 4-2-3-1 con Perrotta e Vucinic alle spalle di capitan Totti, l’uomo più in forma del momento. Doni; N. Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Menez, Perrotta, Vucinic; Totti. In panchina andranno Lobont, Cassetti, Rosi, Simplicio, Brighi, Taddei, Borriello. L’unica possibile variazione potrebbe riguardare l’inserimento di Taddei al posto del francese Menez, ma appare probabile che il brasiliano siederà in panchina.

    L’allenatore romanista, che ancora non conosce quali saranno le sue sorti per il prossimo campionato, alla vigilia si è dichiarato ottimista e fiducioso, dichiarando di ritenere la sua squadra superiore all’avversaria, rispettando la Juventus ma con la consapevolezza di poter far leva su alcuni evidenti limiti dei bianconeri.

  • Ucraina – Italia 0-2, le pagelle. Conferma Rossi, Giovinco da applausi

    Ucraina – Italia 0-2, le pagelle. Conferma Rossi, Giovinco da applausi

    Viviano: 5 E’ incerto nelle uscite e sembra sorpreso sul tiro in avvio di Rakytskiy. Merita comunque altre occasioni.

    Maggio: 6 E’ meno esplosivo rispetto alla Slovenia. Ha comunque il merito di bloccare Yarmolenko, sulla carta uno degli ucraini più pericolosi.
    1′ st Santon: 5 Prandelli lo premia convocandolo ma è il lontano parente di quel giovane ragazzo che due anni fa conquistò tutti.

    Gastaldello: 6 L’avvio è un pò stentato forse a causa dell’emozione, poi però si comporta da veterano. Non è giovanissimo ma può esser ancora utile.

    Chiellini: sv
    17′ pt: Astori: 5 Non è bruttissima la sua partita, ma la secondo ammonizione è una ingenuità colossale

    Criscito: 5,5 Svolge il compitino in maniera svogliata.

    Montolivo: 6,5 E’ quella la sua posizione. Gestisce bene il pallone e si smarca sempre in aiuto del compagno.
    43′ st Parolo giusto il tempo per il debutto
    Marchisio: 7 Il rigore tattico di Del Neri lo limita parecchio, in azzurro ritrova brillantezza e smalto.

    Nocerino: 6 Potrebbe esser il nuovo Gattuso ma deve ancora crescere.

    Aquilani: 6 ci impiega un pò a calarsi nel ruolo di trequartista poi si rende utile, può e deve far di più.
    1′ st Giovinco: 7 Siamo sicuri non valga un Martinez? La Formica Atomica sfrutta al massimo l’opprtunità dimostrando di saper esser decisivo anche a partita in corso.

    Rossi: 7
    Che deve dimostrare ancora? E’ il miglior attaccante italiano e merita la Nazionale.
    17′ st Matri: 6,5 Ha un buon feeling con il gol, tornerà utile agli azzurri.

    Gilardino: 6
    Vuol segnare a tutti i costi ma la porta per lui adesso è stregata.
    21′ st Bonucci: sv

    Prandelli: 7
    Cambiano gli interpreti ma non l’interpretazione. E’ la strada giusta

    Ucraina (4-5-1):
    Shovkovskiy 6,5; Fedetskiy 6, Tiymoschuk 5,5, Rakytskiy 6, Oshipko 6; Gusiev 5, Rotan 5,5, Aliev 5 (9′ st Dedic 6,5), Stepanenko 5,5, Yarmolenko 6,5; Selezniov 6. A disp.: Pyatov, Mandziuk, Khudobiak, Kravets, Romanchuk, Oliynyk. All.: Kalytvyntsev 6

  • Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Andrea Agnelli ha preso la situazione di petto e dopo aver esternato la sua delusione alla stampa due giorni fa ieri ha tenuto per l’intera giornata squadra e staff tecnico a rapporto, predicando concentrazione e unità d’intenti.

    Piena fiducia nel progetto iniziato in estate e nella triade formata da Del Neri, Marotta e Paratici ma da adesso si è tutti sotto osservazione e da qui al termine della stagione ognuno dovrà dimostrare di esser da JUve per guadagnarsi la riconferma.

    Il presidente ha convinto Nedved a rimettere la tuta e seguire da vicino la squadra aiutando Del Neri a spronare la squadra dal punto di vista caratteriale. L’ex tecnico doriano intanto sembra esser pronto a rivoluzionare la squadra in vista del Bologna, giocare con il doppio attaccante implica i cross dalle fasce e per questo potrebbero tornare titolari Motta e Traorè in difesa con il ritorno di Chiellini al centro.

    A centrocampo potrebbe rifiatare Aquilani con l’inserimento di Martinez e lo spostamento di Marchisio in regia.

  • La rabbia di Agnelli “adesso vinciamole tutte”

    La rabbia di Agnelli “adesso vinciamole tutte”

    E’ arrabbiato Andrea Agnelli e deluso della prova incolore dei suoi a Lecce. Il presidente e lo staff dirigenziale non riescono a capire questo inatteso ko sopratutto alla luce dell’ottima prestazione fornita appena otto giorni addietro contro l’Inter

    I nostri giocatori non hanno corso, non si sono nemmeno fatti la doccia. Adesso dobbiamo vincere tutte le partite. Se tra un anno avremo gli stessi punti, allora sarebbe davvero un problema”

    “Lo staff tecnico e la squadra sono uniti. Da parte mia e di tutti i tifosi della Juventus c’è il dispiacere per il risultato, ma soprattutto per la prestazione. La squadra scesa in campo era la stessa vista contro l’Inter, quindi la formazione era ottimale. Dobbiamo crescere da questo punto di vista e renderci conto che, ogni volta che andiamo in campo dobbiamo dare il massimo. Delneri non ha scaricato la responsabilità della prestazione sui giocatori. In società, da me, a tutto lo staff tecnico e lo staff dirigenziale c’è un gruppo unito, coeso che ha ben presente quelli che sono gli obiettivi ambiziosi della società”.

    Ennesima rifondazione in vista? “Non c’è nessun programma di rifondazione. Abbiamo iniziato l’estate scorsa un lavoro importante; abbiamo ancora un’altra metà del lavoro da svolgere l’estate prossima. Riparliamone il prossimo anno di questo periodo, sapevamo che avremmo dovuto gestire una situazione delicata. Dobbiamo ridare ai giocatori una mentalità che io e i tifosi vogliamo perché vogliamo giocatori che vadano in campo in ogni partita e dare il massimo”.

    Ultima battuta su Del Piero e Marchisio e gli spinosi rinnovi “Del Piero sa che è il benvenuto in questo club, sarà lui a dirci se vorrà continuare con noi. Lo stesso discorso vale per Marchisio che non ha solo un altro anno di contratto con noi, ma diversi altri. E’un giocatore eccellente, un vero juventino, uno che sente le partite, soffre quanto me e tutti i tifosi a casa. Ha ben presente cosa significa rappresentare la maglia della Juventus, cosa vuol dire avere dodici milioni di tifosi che ti seguono, andare a Lecce ed avere una curva intera che tifa Juventus e camminare per ogni strada, di ogni provincia italiana e sapere cosa significa avere dietro questo affetto”.

  • Inter Pazzesca, Paletta un disastro

    Inter Pazzesca, Paletta un disastro

    Consueto appuntamento settimanale con la nostra rubrica Liscio e Sbalascio, col quale trattiamo gli eventi salienti del week end calcistico:

    Senza nulla togliere a Cavani, già citato settimana scorsa e ancora una volta mattatore con un’altra tripletta, questa settimana poniamo al primo posto dei nostri Lisci Pazzini, il neo arrivato in casa Inter già diventato l’idolo dei tifosi per la sua performance nella gara contro il Palermo. Entrato all’inizio del secondo tempo quando la sua squadra era sotto 0-2, capovolge da solo il risultato mettendo a segno una doppietta e procurandosi il rigore che permette ai nerazzurri di completare la rimonta e vincere la partita. Una partita da vero “pazzo”, e con lui l’Inter crede nella rimonta ai cugini in fuga.

    Secondo posto per la meravigliosa rete messa a segno da Marchisio nel posticipo contro l’Udinese. Mezza rovesciata e palla all’angolino, roba da vero fuoriclasse, peccato che il suo gol non sia servito poi alla Juve per vincere la partita. Sicuramente sarà uno dei gol candidati all’Oscar del Calcio dell’anno venturo.

    Terzo gradino del podio per la categoria portieri, che questa volta nel confronto faccia a faccia dal dischetto hanno avuto la meglio. Ben 4 i rigori parati, altrettanto quelli segnati, ma fa più notizia la grande giornata dei portieri. In Cagliari – Bari sia Agazzi che Gillet respingono i rigori calciati rispettivamente da Rudolf e Acquafresca; Julio Cesar si supera evitando il tracollo dell’Inter spianandone la strada verso la rimonta parando il rigore a Pastore sul 1-2 per i rosanero; Rosati infine ha ipnotizzato Budan ma questo non è bastato al portiere leccese a mantenere inviolata la porta, in quanto nel recupero il miracolo fatto precedentemente è stato vanificato dal gol di Bogdani allo scadere.

    Tra i peggiori di giornata troviamo in primis Gabriel Paletta, difensore del Parma, autore ieri di una partita disgraziata. L’argentino, infatti, non solo fa fallo di rigore su Floro Flores, ma dopo il pareggio dei suoi conduce la partita sui binari del Genoa insaccando nella propria porta un cross innocuo di Criscito. I tifosi del parma non gliele avranno di certo mandate a dire…

    Secona piazza tra gli Sbalasci per l’arbitro Rizzoli, l’arbitro di Inter – Palermo, il quale ha preso degli abbagli clamorosi su alcuni episodi cruciali: non vede il tocco di mano di Thiago Motta in area e di conseguenza non fischia un rigore al Palermo; la punizione su Lucio, dalla quale poi verrà su cross di Maicon il gol del pareggio di Pazzini, è alquanto dubbia, ma sembra che il difensore dell’Inter accentui la caduta; infine il rigore decretato a favore dell’Inter non andava fischiato poichè Pazzini commette per primo fallo su Munoz, il quale poi lo spinge provocando così il rigore. Decisioni che lasciano un pò perplessi gli addetti ai lavori, che potrebbe scatenare reazioni sulla “tutela” delle big.

    Ultima piazza per la Fiorentina, apparsa molle e noiosa sul campo della Lazio. Una stagione fino a questo momento deludente per la Viola, la quale ha deluso le aspettative di tutti nonostante abbia una rosa di buon livello. Nella gestione Mihajlovic pochissime volte abbiamo assistito a prestazioni eccellenti come quelle con Prandelli sulla panchina viola. Che i tifosi lo rimpiangano?

  • Marchisio illude, Juve di nuovo nel baratro. Blitz dell’Udinese a Torino

    Marchisio illude, Juve di nuovo nel baratro. Blitz dell’Udinese a Torino

    Continua a meravigliare l’Udinese di Guidolin che, seppur non abbia espresso un buon calcio stasera a differenza delle precedenti uscite (vedi vittoria con l’Inter di 7 giorni fa e pareggio 4-4 a San Siro contro il Milan capoclassifica) riesce ad espugnare l’Olimpico di Torino al cospetto di una Juventus caduta in una nuova (vecchia ndr) crisi e che a questo punto è costretta a ridimensionare i propri obiettivi facendo scoppiare le ire dei tifosi.

    Nel primo tempo le due squadre non si fanno male, sono poche infatti le occasioni da gol capitate da ambo le parti: Isla per i friulani fa venire i brividi a Buffon, il solito Del Piero per la Vecchia Signora, costretto ancora a portare il peso della squadra sulle sue spalle, impensierisce Handanovic con una staffilata da fuori area.

    Nella ripresa l’Udinese si scuote e comincia ad assaltare la porta bianconera, Di Natale è impreciso, ma anche sfortunato, e scattato sul filo del fuorigioco sfiora il palo alla sinistra di Buffon. Ed ecco che impietosa sull’Udinese si abbatte la dura legge del gol: Gol mangiato, gol subito. E’ Marchisio infatti, fin lì non pervenuto, che estrae dal cilindro una giocata incredibile e di rovesciata dal limite dell’area trafigge Handanovic. Un gesto atletico bellissimo quello del centrocampista juventino.
    Ma il peggio per la Juve deve ancora arrivare: l’Udinese trova immediatamente il pari con una zampata di Zapata, al suo secondo gol consecutivo dopo quello segnato all’Inter, che di tap-in batte l’incolpevole Buffon il quale pochi attimi prima si era superato su un bolide di Di Natale. La Juventus si inchina a 5 minuti dal termine all’azione tutta di prima che vede protagonista Sanchez, il migliore in assoluto, che orchestra e finalizza: 2-1 e Vecchia Signora al tappeto. Nel finale espulsi Bonucci per un fallo di frustrazione su Sanchez e lo stesso attaccante cileno per doppia ammonizione dopo una scorrettezza su Del Piero.

    Al triplice fischio finale all’Olimpico scoppia la contestazione: tornano ad aleggiare i vecchi fantasmi della scorsa stagione. Domani è l’ultimo giorno di mercato (chiusura alle 19:00) la dirigenza ha il dovere di intervenire sul mercato (se non è già troppo tardi) se non vuole assistere da spettatore in poltrona per il secondo anno consecutivo alla Champions League. Sarebbe imperdonabile.

    Il tabellino
    JUVENTUS – UDINESE 1-2
    60′ Marchisio (J), 67′ Zapata, 85′ Sanchez (U)
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Aquilani (85′ Sissoko), Felipe Melo, Marchisio (89′ Libertazzi); Martinez, Del Piero.
    Panchina: Storari, Sorensen, Barzagli, Salihamidzic, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler (66′ Denis), Asamoah, Armero (92′ Coda); Sanchez, Di Natale (70′ Abdi).
    Panchina: Belardi, Pasquale, Badu, Abdi, Corradi.
    Allenatore: Guidolin
    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Martinez, Grosso (J)
    Espulsi: Bonucci (J); Sanchez (U)