Tag: claudio lotito

  • Delio Rossi lascia la Lazio. E’ duello Zenga-Ballardini per la panchina

    Delio Rossi lascia la Lazio. E’ duello Zenga-Ballardini per la panchina

    Il prossimo anno non sarò più l’allenatore della Lazio e questa sera comunicherò la mia decisione a Lotito“. Così esordisce Delio Rossi a “Radio Incontro” facendo marcia indietro a quanto dichiarato nei giorni scorsi.
    L’allenatore stava aspettando una chiamata dal presidente biancolceleste Lotito per rinnovare il contratto; chiamata Delio Rossiche fino ad ora non è arrivata sebbene Rossi quest’anno abbia vinto la Coppa Italia, primo trofeo conquistato dalla Lazio da quando Lotito è alla guida della società: “Dopo due settimane non è arrivata nè una risposta di Lotito nè un appuntamento – spiega il tecnico – quando ho visto il presidente abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati quindici giorni, questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. Io non ho fretta, ma la sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assure le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni. E ci sono tempi e modi per farlo. Domani, molto probabilmente, convocherò una conferenza per comunicare alla stampa la mia decisione“.
    Sulla panchina della Lazio è ballottaggio tra l’ex tecnico del Catania Walter Zenga e l’ex tecnico del Palermo Davide Ballardini, che entrambi hanno rotto con le rispettive società a fine campionato.

  • La Lazio riparte da Zenga, Abate Dzemaili e Julio Cruz

    La Lazio riparte da Zenga, Abate Dzemaili e Julio Cruz

    Il presidente Lotito ha le idee chiare, vuol riportare l’entusiasmo intorno alla sua Lazio per tentare l’attacco ai posti Champions il prossimo anno. Dopo la vittoria della Coppa Italia i rapporti con Delio Rossi sembravano potessero esser ricuciti ma nelle ultime ore il divorzio sembra l’ipotesi piu reale. Al suo posto in pole-position, dopo un eccellente stagione al Catania, c’è Walter Zenga.julio-cruz L’ex portiere dell’Inter e della Nazionale dopo aver annunciato l’addio alla panchina siciliana vorrebbe misurarsi in una realtà piu importante e la Lazio potrebbe far al caso suo, per proseguire l’esperienza in attesa di una chiamata della sua amata Inter. Scelto il tecnico Lotito, dovrà cercar di sostituire due pezzi da novanta dei biancazzurri in partenza. Pandev e Ledesma infatti a fine stagione lasceranno la capitale in cerca di nuove avventure, su di loro è bagarre: sul macedone l’interesse della Juventus è quello piu concreto a quanto pare anche il Milan ha manifestato interesse per il forte attaccante. Su Ledesma c’è la Fiorentina desiderosa di aumentare la qualità del suo centrocampo. E’ concreto però l’interesse per Julio Cruz per l’attacco, l’argentino è in scadenza di contratto all’Inter e il rinnovo non è piu cosi sicuro. Per sostituire Ledesma e per rinforzare il centrocampo Lotito vorrebbe pescare in casa Toro, i granata sono ad un passo dalla B e sarà difficile tenere i pezzi pregiati nella serie cadetta, Dzemaili e Abate sono gli oggetti del desiderio. Dzemaili è stato riscattato completamente da Cairo e potrebbe portare nelle casse granata sui 5 milioni di euro, piu complicato arrivare ad Ignazio Abate in comproprietà tra Torino e Milan, ma come scritto sopra potrebbe esser usato come contropartita di scambio da parte dei rossoneri per arrivare a Pandev e al terzino destro De Silvestri.

  • Mercato Juve: Le trattative in corso

    Mercato Juve: Le trattative in corso

    La Juventus deve ricostruire in fretta se non vuole che tutti i propri big facciano le valigie per sistemarsi altrove. Presi Diego e Cannavaro, sull’agenda di Blanc e Secco sono segnati molti appuntamenti; il più importante al momento è quello con i dirigenti della Lazio per discutere di Pandev. La Juve è pronta al sacrificio economico e Goran Pandevoffre 10 milioni di euro più l’intero cartellino di Almiron e propone al macedone un contratto da 2.5 milioni netti a stagione per 4 anni (la Lazio può arrivare ad 1.6 milioni). Nella trattativa però si è inserito anche il Bayern Monaco che ha sempre seguito le gesta dell’attaccante biancoceleste; le società interessate a lui possono sfruttare la scadenza del contratto del giocatore che terminerà a giugno dell’anno prossimo, quindi Lotito non potrà giocare al rialzo, perchè rischia di perderlo a costo 0.
    Ma la Juve non tratta solo Pandev con la Lazio: i dirigenti bianconeri hanno chiesto informazioni anche per Kolarov e De Silvestri per rinforzare le corsie laterali difensive. L’interessamento per il serbo è fortissimo e come contropartita la Lazio chiede De Ceglie e Marchisio, quest’ultimo però difficilmente sarà ceduto perchè è considerato uno dei pilastri della nuova Juve. Se Marchisio dovesse partire la Juve punterebbe a D’Agostino dell’Udinese.
    Per quanto riguarda l’attacco si stringe per portare a Torino l’esterno Salvio del Lanus; costo dell’operazione 10 milioni di euro. Inoltre è molto vicino l’acquisto di Quagliarella sempre dai friulani dopo aver superato la concorrenza dell’Inter; l’attaccante napoletano è in pole per rinforzare il reparto avanzato, considerato che Lavezzi è sempre più vicino al Liverpool e Tevez, a detta del presidente Cobolli Gigli è più di un sogno. Interessa anche Dentinho, ventenne esterno sinistro del Corinthians. AmauriDel Piero, Iaquinta (confermato dal presidente dopo che era stato dato per partente destinazione Tottenham) non si muoveranno, mentre la partenza di Trezeguet è ormai certa.
    Infine il difensore serbo Knezevic non verrà riscattato e tornerà al Livorno; verrà sostituito dal connazionale Rajkovic del Chelsea in prestito al Twente.

  • Finale di Coppa Italia: stasera la gara che vale una stagione

    Finale di Coppa Italia: stasera la gara che vale una stagione

    Lazio e Sampdoria si giocano l’accesso alla nuova coppa Uefa

    Rossi e Mazzarri potrebbero regalare uno storico trofeo ai propri tifosi prima dell’addio, infatti i due tecnici sono in forte dubbio sulla riconferma per la prossima stagione, Mazzarri, come ha ammesso il ds della Samp Marotta, vorrebbe far il salto di categoria allenando una squadra con piu alte ambizioni, zarateRossi continua a vivere un rapporto strano con Lotito e alla fine ci potrebbe esser il divorzio. Vincere la Coppa Italia però oltre a salvare la stagione potrebbe far cambiare idea ai due allenatori. La Samp se vincesse potrebbe finire nella stessa Europa del Genoa, annullando di fatto in un sol colpo i derby persi e la classifica del campionato, col Genoa tornato avanti, pensate, dopo addirittura 32 anni. Se invece vincesse la Lazio il derby europeo sarebbe ancora più maligno. Perché la Roma in Europa non è affatto sicura di poterci arrivare, e con il 6.o posto poi, ci sarebbe l’accesso solo ai preliminari alla futura Uefa, l’Europa League. Sarà la sfida tra Zarate e Cassano, i due avranno il compito di illuminare il gioco ed esser decisivi per la propria squadra, ma un altra sfida interessante tra Palombo e Ledesma a centrocampo. Rossi recupera Pandev checassano partirà titolare al fianco di Zarate con Rocchi in panchina, Mazarri si affida alla coppia d’oro Cassano-Pazzini e dovrà sciogliere due dubbi Lucchini o Gastaldello al centro della difesa e a chi affidare la fascia destra con Raggi in vantaggio su Padalino e Stankevicius. L’ultima curiosità: le due squadre hanno vinto 4 Coppa Italia a testa ma con un uomo in comune:il Mancio, oltre ad esser un ex illustre per entrambe le squadre è riuscito a vincere 4 trofei con la Samp da giocatore e tre con la Lazio due da giocatore ed una da tecnico.

    Le probabili formazioni:

    Lazio (4-4-2): 86 Muslera, 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 22 Rozehnal, 3 Kolarov, 5 Brocchi, 6 Dabo, 24 Ledesma, 18 Foggia, 10 Zarate, 19 Pandev. (1 Carrizo, 29 De Silvestri, 32 Radu, 23 Meghni, 11 Mauri, 81 Del Nero, 18 Rocchi).
    All.: Rossi.
    Sampdoria (3-5-2): 1 Castellazzi, 16 Campagnaro, 6 Lucchini, 5 Accardi, 84 Raggi, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 Franceschini, 46 Pieri, 99 Cassano, 10 Pazzini. (83 Mirante, 28 Gastaldello, 3 Ziegler, 20 Padalino, 88 Dessena, 23 Stankevicius, 89 Marilungo).
    All.: Mazzarri.

  • Lazio: il derby per placare l’ira di Lotito.

    Lazio: il derby per placare l’ira di Lotito.

    La Lazio è una polveriera, la squadra non ha piu convinzione nei propri mezzi e sembra che il rapporto con il tecnico sia ormai rotto. Dopo l’ennesima sconfitta contro il Siena è sempre piu palese il distacco dalla squadra e dalla società di Delio Rossi. Il presidente Lotito è furioso piu che mai, ha deciso per il ritiro ferreo di Norcia, ha minacciato di non pagare gli stipendi e siamo sicuri che se le aquile non dovessero avere una reazione la prossima mossa sarà quella del cambio di allenatore con Papadopulo che potrebbe esser il traghettatore in attesa della prossima stagione. lotitoQuello che è difficile da spiegare è l’involuzione della Lazio rispetto alla prima parte della stagione, nella prima parte della stagione la squadra mostrava un ottima personalità e un modulo che premiava le peculiarità di Zarate e Pandev. Adesso la squadra denota limiti caratteriali, al primo errore i giocatori perdono le proprie convinzioni lasciando il fianco agli avversari. Adesso paradossalmente per fortuna c’è il derby di Roma che per i tifosi della capitale è la partita, per questo una vittoria potrebbe far ritornare l’entusiasmo ad un ambiente che ha necessità di cambiar rotta per concludere bene la stagione. Rossi che proprio nel derby festeggierà la 500° panchina in carriera sa di esser all’ultima spiaggia ma non si tirerà indietro, lui è uno di quelli che ci mette sempre la faccia. Vada come vada però anche la società dovrebbe interrogarsi sui propri errori per programmare al meglio l’immediato futuro. Colpi al cuore come quello di Macheda, eroe dell’Old Trafford ed ex giocatore delle giovanili laziali non si devono ripetere. Perchè una squadra che per ammissione del suo presidente non può permettersi di competere con le big per acquistare i piu bravi deve riuscir a crearsi i talenti in casa propria e far di questi il cardine per continuare a lottare a certi livelli. Aver una rosa di 40 giocatori è una pazzia, sarebbe meglio averne la metà ma con qualcuno capace di far la differenza: nell’organico della Lazio l’unico pezzo pregiato di qualità è Pandev, per il resto Zarate deve esser riscattato, Ledesma è in scadenza di contratto, Matuzalem è in prestito. Per il ruolo di portiere sarebbe stato meglio affidarsi al made in Italy vista la sciagurata stagione di Carrizo e le continue amnesie di Muslera.

  • Lotito condannato per aggiotaggio

    Titoli Lazio, Lotito condannato a 2 anni reclusione

    MILANO – Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è stato condannato a Milano a due anni di reclusione e l’ imprenditore Roberto Mezzaroma a un anno e 8 mesi. I due erano accusati di aggiotaggio manipolativo e informativo e di ostacolo all’attività agli organi di vigilanza.
    I giudici della seconda sezione penale del tribunale hanno inoltre condannato Lotito e Mezzaroma a una multa rispettivamente di 65 mila e 55 mila euro e tutti e due all’interdizione dai pubblici uffici per un anno. Il pm Laura Pedio aveva chiesto al collegio di condannare il presidente della Lazio a 1 anno e 8 mesi e 20 mila euro di multa e l’imprenditore romano a 1 anno e 4 mesi e 20 mila euro di multa. Le accuse mosse dalla Procura riguardano il titolo della società calcistica romana. Secondo la ricostruzione del pm tra Lotito e Mezzaroma c’era stato un accordo “interpositorio” che il 30 giugno 2005 aveva portato l’imprenditore ad acquistare il 14,61% di azioni della Lazio per conto di Lotito in modo tale che quest’ultimo non apparisse titolare del pacchetto in base al quale doveva lanciare l’Opa in quanto “sforato” il 30%. In questo modo hanno ingannato il mercato portando così ad una alterazione del prezzo del titolo. I difensori dei due, gli avvocati Gian Michele Gentile e Matteo Uslenghi dopo la lettura del dispositivo hanno dichiarato: “Siamo meravigliati e confidiamo che la corte d’appello voglia restituire il processo al giudice naturale che é a Roma e riconosca l’inesistenza delle accuse contestate”. Le difese poco prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio avevano di nuovo chiesto il trasferimento del processo nella Capitale. Tale istanza era già stata respinta dal tribunale l’anno scorso.

    fonte:Ansa