Tag: claudio lotito

  • Lotito blocca Pablo Pintos, Lichtsteiner verso la Juve

    Lotito blocca Pablo Pintos, Lichtsteiner verso la Juve

    Stando alle indiscrezioni raccolte dal sito laziosiamonoi.it Claudio Lotito starebbe per concludere la trattativa con il San Lorenzo per l’esterno destro Pablo Pintos. Nome sconosciuto a molti ma non alla dirigenza laziale abile spesso a scovare giocatori in ogni parte del mondo e fondar su questi il futuro del club.

    Pinto, uruguaiano di 23 anni per movenze e caratteristiche ricorda da vicino l’interista Maicon. Ottima progressione, buona visione di gioco e facilità di calcio lo rendono un colpo appetibile e sopratutto di prospettiva. Il suo arrivo, avallato da Reja potrebbe far decollare la trattativa con la Juventus per Lichtsteiner.

    Con Del Neri in panchina la Vecchia Signora ha bisogno di esterni bravi ad accompagnare l’azione in fase di spinta e Spephan sembra esser al momento la prima scelta. Il costo dell’operazione per Pablo Pintos si aggira su 2 milioni di euro.

    Guarda il video:
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  • La Lazio chiude in bellezza, 3-1 all’Udinese

    La Lazio chiude in bellezza, 3-1 all’Udinese

    Va in archivio anche il campionato di Lazio e Udinese. Annata al di sotto delle attese con entrambe le squadre che hanno faticato per lunghi tratti della stagione e costrette a lottare fino a tre giornate dal termine per la salvezza. Due consolazioni su entrambi i fronti: i biancocelesti possono vantare la conquista della Supercoppa italiana vinta ad agosto, i bianconeri festeggiano Di Natale che, a meno di una rimonta impossibile di Milito (l’argentino è staccato di 8 reti), andrà a fregiarsi del titolo di capocannoniere della Serie A con 29 reti segnate, una valanga di gol.

    Il clima della partita, come prevedibile, è da amichevole con i due tecnici che preferiscono lasciare spazio a chi quest’anno ha giocato poco: dentro Berni, Scaloni, Hitzlsperger, Del Nero da un lato e Romo, Ferronetti e succesivamente Siqueira, Lodi e Cuadrado dall’altra.
    A sbloccare per prima il risultato è la Lazio con un tiro dalla lunga distanza dell’austraico acquistato a gennaio Hitzlsperger al quarto d’ora che in seguito sfiorerà il raddoppio sempre con la sua specialità, la conclusione da lontano. I friulani però possono contare sulla condizione strepitosa del proprio bomber Di Natale che pareggia i conti dopo una bella azione personale. La svolta della gara, fin li equilibrata, si ha a pochi minuti dal termine della prima frazione di gioco quando Isla si fa ammonire per la seconda volta nel giro di pochi secondi per proteste nei confronti del direttore di gara, che gli sventola il rosso, lasciando i suoi in inferiorità numerica: da li a poco infatti Floccari riportarà in vantaggio la Lazio con un bel destro a giro.

    Una beffa che stravolge i piani dell’Udinese che incassa il terzo gol in apertura di ripresa firmato Brocchi dopo una bellissima azione personale, non proprio il pezzo migliore del suo repertorio. I bianconeri sprecano l’occasione per riaprire il match con una palla messa al centro dell’area da di Di Natale e con Sanchez che a porta vuota spara alto sulla traversa. La partita va in ghiacciaia con il passare dei minuti; resta solo da segnalare l’impegno di Floccari alla ricerca del 13esimo gol in campionato per poter battere il suo record di 12 reti realizzate in una stagione.

    Marino saluta l’Udinese definitivamente dopo gli esoneri e i ritorni (per lui si sono fatte avanti Fiorentina e Parma) mentre per Reja, arrivato a febbraio al posto di Ballardini, il futuro resta in bilico: nei prossimi giorni ci sarà l’incontro con il presidente Lotito, contestato per l’ennesima volta dai presenti dell’Olimpico, per definire il futuro e decidere se continuare insieme o separarsi senza rancore dopo una stagione difficile.

    Il tabellino
    LAZIO – UDINESE 3-1
    16′ Hitzlsperger (L), 30′ Di Natale (U), 45′ Floccari (L), 53′ Brocchi (L)
    LAZIO (3-5-2): Berni; Siviglia, Dias, Biava; Scaloni, Brocchi (89′ Baronio), Ledesma, Hitzlsperger, Del Nero (74′ Diakité); Rocchi (66′ Zarate), Floccari.
    A disposizione: Iannarilli, Stendardo, Firmani, Cruz.
    Allenatore: Reja
    UDINESE (4-4-2): Romo; Ferronetti, Zapata (71′ Siqueira), Domizzi, Pasquale; Sanchez, Isla, Asamoah, Pepe (80′ Lodi); Di Natale, Floro Flores (42′ Cuadrado 6).
    A disposizione: Bucuroiu, Chara, Obodo, Corradi.
    Allenatore: Marino
    Arbitro: Guida
    Marcatori:
    Ammoniti: Siviglia, Diakité (L)
    Espulsi: Isla (U)

  • E’ scontro Capitale: la Sensi bacchetta Lotito

    Continuano i battibecchi a distanza tra Roma e Lazio dopo la partita dell’Olimpico che di fatto ha assegnato lo scudetto all’Inter. E’ la volta del Presidente Rossella Sensi rispondere attraverso un comunicato alle parole di Claudio Lotito:

    “In merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dopo Lazio-Inter dal Presidente Lotito, ricordo – ancora una volta – di aver rigorosamente disposto il silenzio di tutti i miei calciatori nella settimana di vigilia del derby, al fine di creare le piu’ corrette condizioni ambientali, registrando viceversa l’assenza di interventi analoghi sul fronte opposto, che si è distinto negativamente con provocazioni di ogni genere come sarà agevole riscontrare dalla numerosa rassegna stampa riferito a quel periodo.
    Ricordo a solo titolo di cronaca, e senza che ciò venga frainteso come una sterile polemica, che il Presidente Lotito si è manifestato sull’argomento solo a Milano, in Lega, venerdì 30 aprile, invitando con non poca enfasi, la stampa a pensare a Parma-Roma e non a Lazio-Inter.
    Prendo atto , a posteriori che aveva inequivocabilmente ragione.”

  • Proiettili e minacce di morte a Lotito. Ma a chi piace questo calcio?

    Ancora polemiche e colpi di scena susseguenti alla partita dell’Olimpico tra Lazio e Inter che ha destato tanto scalpore per la posizione netta e intransigente dei tifosi laziali schierati palesemente a favore dei nerazzurri e disposti a tifare contro la propria squadra.

    Un appendice ancor più spiacevole è quella che confessa nella serata di ieri Claudio Lotito all’Ansa. Il presidente dei biancazzurri ha svelato di aver ricevuto minacce di morte e proiettili di grosso calibro esortando il presidente a vincere la partita contro l’Inter.

    Di seguito vi riportiamo il comunicato rilasciato dalla società:
    “La polemica che è seguita all’incontro di calcio Lazio-Inter di ieri costituisce occasione per riprendere alcuni temi sui quali la Lazio, e il suo Presidente, si sono costantemente impegnati in questi anni – si legge – Abbiamo più volte ribadito la necessità che l’antagonismo sportivo rimanesse nei confini della dialettica civile, senza mai debordare in violenza verbale o fisica e senza offendere la dignità dell’avversario: invece abbiamo assistito a manifestazioni, specie in occasione dell’ultimo derby, che hanno profondamente ferito la tifoseria laziale e che hanno generato un clima di istigazione alla violenza che si è protratto per tutta la settimana”.

    ”A tali manifestazioni – ha proseguito il presidente biancoceleste – si è accompagnata la cassa di risonanza della stampa e delle radio locali; ci si è poi lasciati andare a vere e proprie minacce fisiche sia ai calciatori che al Presidente e ai dirigenti della Lazio, creando un clima di tensione che ha profondamente danneggiato l’immagine dello sport nella capitale e nel paese. La Lazio ed il suo Presidente ne sono stati vittime destinate: si è arrivati alla minaccia di morte (se non battete l’Inter siete finiti) inviata per posta, accompagnata da proiettile di grosso calibro, ma non per questo la battaglia contro un tal modo di intendere l’antagonismo sportivo è stata abbandonata”.

    “Stupisce, invece, che l’insulto e l’istigazione siano diventati bagaglio espressivo di dirigenti di altre società; riteniamo che il ruolo rivestito nel mondo del calcio debba costituire, sempre e comunque, un freno alla passione di parte e debba sempre prevalere, nel dirigente responsabile, il senso dell’istituzione e dell’esempio che le sue parole danno alla gente. A chi tale responsabilità non ha avvertito diciamo che la Lazio ed i suoi tifosi non accettano insulti, palesi o insinuati; che la sportività e lealtà della Lazio e dei suoi giocatori non può essere messa in dubbio da nessuno; che chi ha alimentato la tensione con comportamenti antisportivi e violenti non ha alcuna veste per impartire giudizi o lezioni di sportività. A certi rappresentanti – ha concluso – della classe politica che, dopo il degenerare delle polemiche, sono intervenuti con dichiarazioni pubbliche, la Lazio ricorda che la contesa sportiva non vuole invasioni di campo, da qualunque parte provengano; piuttosto la politica dovrebbe darsi carico di intervenire sugli aspetti col-laterali allo sport, dando alle società gli strumenti giuridici per garantire l’ordine a chi assiste alle partite, alle forze dell’ordine la possibilità di controllare i violenti ed isolarli, al giudice il potere di rendere effettivo il suo intervento dissuasivo nei confronti di chi va allo stadio solo per creare disordine. La Lazio non deve chiedere scusa a nessuno; deve piuttosto ricevere le scuse da parte di chi, ignorando le proprie responsabilità, ha lanciato sugli altri colpe inesistenti”.

    Se in primo momento avevano destato scalpore i cori dei laziali contro la propria squadra e verso il presidente adesso c’è davvero da interrogarsi se questo calcio è quello che ognuno di noi vuole.

  • C’era una volta… il calcio (la farsa lazio-inter)

    C’era una volta il calcio, quello vero, o forse non c’è mai stato, forse mai in Italia. Quello che si è visto ieri sera in campo dovrebbe chiamarsi calcio giocato, ma in realtà prendeva le sembianze di una pressione psicologica, di un ricatto, insomma, di tutto ciò che non è sport.

    Nel posticipo di ieri sera all’Olimpico, definito la “farsa” del campionato 2009/2010 non si è visto altro che un pubblico incitare i propri giocatori alla sconfitta e fischiarli se solo qualcuno si fosse azzardato a tirare in porta. E se Muslera per i primi 45 minuti ha ricordato l’eroico Poborsky, al rientro dagli spogliatoi anche lui si è dovuto arrendere all’abbandono del calcio giocato da parte dei suoi compagni; Zarate ci ha provato, solo contro tutti. Rocchi forse ha preferito starsene in panchina anziché partecipare ad una farsa, ma la versione ufficiale della sua assenza dovrebbe essere risentimento muscolare.

    L’inter passa in vantaggio all’Olimpico e il pubblico è in festa, striscioni contro i cugini, cori ad esaltare Mourinho “Mourinho uomo vero, in questo calcio finto” ai quali ribattono i tifosi dell’Inter contro Lotito “Lotito uomo di ….”.

    Fa pena tutto questo, fa vedere un presidente rassegnato in poltrona sentire i propri tifosi inneggiare gli avversari (che per carità non è un reato, anzi) e contestare la propria squadra.
    L’Inter non ha colpe, in fondo non si può pretendere lo spettacolo se in campo si vede solo una squadra, ma con la giornata di ieri, lo sport ha perso. C’era una volta il calcio in Italia….. Forse ora non c’è più!

  • Reja tranquillizza la Roma: “Massima correttezza contro l’Inter”

    A prendere la parola dopo la richiesta dei tifosi laziali sul sito di Ledesma, in cui per vendetta contro gli odiati cugini della Roma si intimava di perdere la prossima partita a favore degli amici interisti, è il tecnico biancoceleste Edy Reja che promette professionalità e correttezza sul risultato:

    I tifosi ci chiedono di perdere contro l’Inter? Dobbiamo vincere noi, non so se basteranno 43 punti, dunque non possiamo lasciare nulla per strada, nemmeno contro la squadra di Mourinho. Io voglio vincere la partita“.

    Anche il presidente della Lazio Claudio Lotito è in piena sintonia con l’allenatore specificando che la sua squadra farà del suo meglio contro l’Inter:

    E’ una domanda che mi offende. Io appartengo a un’altra categoria di persone: chi ha dubbi significa che pensa e applica queste cose, mentre io non le ho mai applicate“.

    Certamente la vittoria esterna conquistata ai danni del Genoa ha semplificato di molto il cammino salvezza consentendo ai biancocelesti di giocare le prossime partite con più tranquillità.
    Intanto però Reja non siederà in panchina contro l’Inter perchè fermato per un turno dal giudice sportivo per essere stato espulso durante l’ultima gara di campionato proprio contro il Genoa.

  • Serie A: Parma – Lazio 0-2. Le interviste

    Edy Reja: “Avevo detto ai ragazzi che non mi interessava tanto il risultato quanto lo spirito, anche se non butto certo a mare questo risultato. Ho avuto le risposte che cercavo e sono sempre più convinto che questa squadra non merita la classifica che ha. Se con l’esclusione di Zarate ho voluto mandare un messaggio al gruppo? No, è un grande giocatore e avevo pensato di inserirlo a gara in corso. Ho però cinque attaccanti da gestire e verrà per ciascuno di essi il loro turno. E non è detto che Zarate non possa giocare con Rocchi”.

    Francesco Guidolin: “E’ stata una giornata un po’ storta. In questa gara, comunque equilibrata, ha pesato sicuramente l’impegno infrasettimanale. Ingenui sulle palle inattive? Solo in un’occasione. E’ un momento delicato ma ne usciremo. I dati dicono che le mie squadre alla lunga tendono a calare? Ho anche esempi contrari, come in occasione della vittoria della Coppa Italia. A volte partiamo davvero forte, raccogliamo molti punti e poi caliamo, ma non sempre è così”.


    Claudio Lotito:
    Ballardini credo sia un grande professionista ma serviva una svolta e cosi’ è stato.
    Su Ledesma dico che la squadra vince col collettivo e non con il singolo, mi ha dato grande soddisfazione sentire Reja che ha detto che questa squadra è da quarto quinto posto e non si rendeva conto come potesse essere in questa situazione, significa che abbiamo lavorato bene anche in fase di costruzione della squadra.
    Ho detto alla squadra di mettersi tutti a disposizione del mister, dobbiamo fare il bene collettivo non del singolo. Ledesma non era fuori rosa altrimenti il collegio arbitrale gli avrebbe dato ragione, sono verità strumentali e mediatiche , le colpe non sono del precedente tecnico ma sono mie, non voglio fare altre polemiche, anzi mi è tornato il sorriso perchè la squadra ha vinto e i nostri tifosi sono contenti.”

  • Lazio: esonerato Ballardini, arriva Reja. Pomeriggio il primo allenamento

    Dopo le indiscrezioni di ieri stamattina è arrivata l’ufficialità: la Lazio ha deciso di cambiare la guida tecnica della squadra esonerando Ballardini e ingaggiando Reja che è arrivato a Roma in mattinata e dirigerà il suo primo allenamento nel pomeriggio quando poi ci sarà anche la presentazione alla stampa.
    L’ex tecnico del Napoli ha dovuto risolvere prima il contratto con l’Hajduk Spalato, squadra che allenava attualmente, e firmerà un accordo di 1 anno e mezzo fino a giugno 2011 che prevede 300 mila euro per questi ultimi mesi e 700 mila per la prossima stagione.

    Questo il comunicato della Lazio:

    La Lazio rende noto che è stato esonerato il tecnico Davide Ballardini e il suo staff. La guida tecnica della squadra è stata affidata all’allenatore Edoardo Reja“.

    Per risollevare i biancocelesti da una situazione difficile di classifica che li vedono al terz’ultimo posto in zona retrocessione, Reja avrebbe già detto al presidente Lotito di voler puntare fortemente su Ledesma e che quindi, con ogni probabilità, verrà reintegrato in rosa.

  • Lazio: Lotito vara il progetto salvezza. Reja l’armatore, Ledesma al timone

    Manca solo l’ufficialità al cambio sulla panchina della Lazio, Davide Ballardini lascia il posto all’ex tecnico napoletano Edy Reja. Il tecnico goriziano torna ad allenare in serie A dopo l’esonero dello scorso campionato che portò Donadoni sulla panchina del Napoli, persona schietta e decisa Reja è la persona giusta per far uscire dalla brutta situazione in classifica i biancocelesti.

    Edy fa del lavoro e del rispetto dei ruoli il suo cavallo di battaglia, ama la concretezza e anche per questo ha fatto bene Lotito ad affidarsi a lui. Non ha un modulo preferito anche se spesso le sue squadre optano per la difesa a tre con i due laterali bravi sia a contenere che ad offendere ma ancora molti hanno impresso il gioco spumeggiate del suo Cagliari del tridente Zola, Langella, Suazo.

    L’altra grossa novità in casa Lazio dovrebbe esser il reintegro di Ledesma, l’argentino dopo aver avuto un incontro con Lotito aver ammorbidito la sua posizione e se la sua forma lo consentirà sarà sicuramente utile alla causa laziale dettando i ritmi e i tempi dell’azione occupando la regia del centrocampo

  • Lazio: Contestazione a Formello

    Aria tesa a Formello, quartier generale della Lazio: circa 500 tifosi sono assiepati fuori dal centro sportivo per contestare la società. Al momento non si registrano incidenti, ad eccezione dell’esplosione di un paio di petardi, ma solo cori di protesta contro il presidente Lotito, il direttore sportivo Tare, e l’allenatore Ballardini.

    I giocatori non sono riusciti a scendere in campo per il consueto allenamento del martedì per la tensione creata dai tifosi che attendevano l’entrata in campo dei giocatori sul campo per contestare evidentemente anche loro. Sono infatti rimasti chiusi nello spogliatoio ad aspettare che si calmassero le acque. Ancora non ci sono novità se la sessione pomeridiana prenderà regolarmente luogo.