Tag: claudio gentile

  • Claudio Gentile, tackle duro sul sistema calcio

    Claudio Gentile, tackle duro sul sistema calcio

    Claudio Gentile è una furia, come un fulmine a ciel sereno si scaglia contro il “palazzo” e contro il sistema calcio incancrenito ormai da tempo. In una intervista rilasciata a Tv2000 qualche giorno fa non le manda a dire a chi, secondo lui, è artefice di un accerchiamento nei confronti della sua persona.

    In tre passaggi significativi, Gentile, tocca i punti nevralgici che rappresentano il marcio del nostro calcio, e inizia proprio dalla sua esperienza personale:

    “Per colpa di persone meschine mi hanno stroncato la carriera perché non abbassavo la testa. Ho detto no quando mi hanno proposto di far giocare in Nazionale Under21 ragazzi che non ritenevo all’altezza. Questo mi ha messo contro diverse società e soprattutto la Federazione. Così dopo essermi guadagnato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi con l’U21 sono stato mandato via”.

    Claudio Gentile | Foto Web
    Claudio Gentile | Foto Web

    Poi Claudio Gentile continua sulla vicenda che lo ha riguardato in prima persona manifestando la sua candidatura ad una panchina in Italia dove in effetti, ogni anno viene accostato a società più o meno importanti ma poi alla fine dei conti il suo nome sparisce dai rotocalchi:

    “Perché non alleno più? Ricevo molte richieste dall’estero ma non capisco perché non posso allenare qua in Italia. Mi hanno fatto terra bruciata intorno. Sono uno che non sta al sistema, quindi ci sono poche società che si prendono la bega di andare contro il potere del calcio. Non voglio mollare e non voglio andare all’estero, voglio allenare in Italia. E’ possibile che in questo Paese chi è onesto non trova mai una sistemazione e chi si vende le partite invece sì?”.

    Nel mirino di Gentile inoltre finiscono anche i calciatori stranieri e fa un’analisi dura anche del sistema attuale atto a far crescere negativamente i vivai dei club:

    “Non posso pensare bene del calcio italiano di oggi, negli anni ’80 e ’90, tutti gli stranieri da Zico a Maradona venivano nel campionato italiano per avere la prova di essere dei grandi giocatori. Adesso non vengono più i migliori. Le scuole calcio? Sono solo un pretesto per fare business. Il più grande errore è stato quello di aver tolto spazio agli oratori, è lì che si cresceva con il pallone. Si cominciava a giocare all’una e si tornava a casa alle otto di sera. E poi non ci sono tecnici all’altezza per creare ragazzi di un certo potenziale”.

    Insomma l’ex Campione del Mondo di Spagna ’82 ha lanciato l’ennesimo sasso in uno stagno che certo ultimamente non vive acque tranquille e visto l’imminente inizio di Euro 2016 non aveva certo bisogno di altri sconquassi.

    Claudio Gentile nella sua intervista a Tv2000 tocca temi che sono identificati quali principali problematiche del sistema calcio, a cominciare dalla meritocrazia dei protagonisti e per finire ai settori giovanili dei club. Il tutto con parole pesanti perché pronunciate da un personaggio che al calcio italiano ha portato moltissimo.

  • Morte Gheddafi, Gentile “la fine che meritava”

    Morte Gheddafi, Gentile “la fine che meritava”

    La morte di Gheddafi è stata accolta positivamente da tutta la comunità internazionale decretando la fine della guerra libica e di

    Claudio Gentile | © Stuart Franklin/Getty Images
    una dittatura che ormai da molto tempo opprimeva la Libia. A gioire per la fine della tirannia di Gheddafi c’è anche Claudio Gentile costretto a lasciare la Libia insieme a tanti altri italiani dopo il colpo di stato. “Sono felice per quello che è accaduto oggi, è la caduta, la fine di una dittatura che durava più di 40 anni. Migliaia di persone in Italia saranno contente di questo esito, sono certo che molti torneranno in Libia. C’era molto rancore nei confronti di Gheddafi che aveva colpito gente che non c’entrava niente. I miei zii mi hanno raccontato di aver dovuto lasciare tutto, dai soldi ai gioielli, è stato duro per la gente che lì si era costruita un futuro” Il campione del mondo dell’82 conferma poi la volontà di guidare la nazionale “Mi è stato chiesto se accettavo questo incarico, so che non è prestigioso ma lo faccio per una questione affettiva. Mi sento legato a questo Paese e se posso dare una mano, la do volentieri”.

  • Juventus: il traghettatore è Zaccheroni, a giugno Benitez

    La Juventus ha già definito il suo futuro che non avrà più Ciro Ferrara in panchina; l’allenatore, è sotto gli occhi di tutti, è stato lasciato solo a difendersi da mille critiche dalla dirigenza bianconera che nel vertice di domenica sera gli ha praticamente dato il benservito. Ferrara sarà presente nella partita di Coppa Italia di domani sera contro l’Inter già da allenatore esonerato in attesa di un suo sostituto per portare a termine una stagione a dir poco fallimentare.
    Dopo la candidatura dell’ex ct dell’Under 21 Gentile e l’ipotesi Trapattoni, la Juventus ha scelto il suo traghettatore in Alberto Zaccheroni che avrà l’arduo compito di risollevare una società gloriosa come la Vecchia Signora ormai in balia delle onde ed ingovernabile. L’ex tecnico di Milan e Inter è stato già contattato e nelle prossime ore si dovrebbe ratificare il tutto.
    E poi? La proprietà per giugno sta preparando a sferrare l’assalto a Rafa Benitez, che pare che a fine stagione chiuda l’esperienza al Liverpool. Ipotesi molto suggestiva e mirata: il tecnico spagnolo ha sicuramente il carisma e l’esperienza di guidare una grande squadra come la Juventus ad ambire allla conquista di numerosi traguardi.
    Ferrara pagherà per la sua inesperienza ma il vero fallimento resta sempre il progetto del presidente “dittatore” Blanc, il vero artefice di questa situazione diventata ormai insostenibile per i tifosi bianconeri.

  • La Juve ad un ex bianconero: potrebbe esser Gentile il traghettatore

    Non accenna a risolversi questa situazione di empasse nell’ambiente juventino, le certezze sono che la proprietà ha chiesto una svolta e tra le remore del presidente Jean Claude Blanc è ormai scontato che a pagare sia solo Ciro Ferrara. Si potrebbe discutere sull’opportunità di effettuare un cambio tecnico adesso e addirittura di voler aspettare giovedi sera dopo aver dato ancora una volta il tecnico napoletano in pasto a giornalisti e tifosi scontenti.

    La verità è che la società ancor più dell’allenatore non ha in mente quale sia il percorso più sensato per il rilancio di questa Juve, come si può arrivare a salvare il salvabile per poi tirare a giugno le somme, affidando il timone a Marcello Lippi. L’ipotesi traghettatore è quella più battuta al momento, Hiddink a questo punto pare destinato più al Liverpool che all’Italia e Rafa Benitez potrebbe esser il cavallo per ripartire nella prossima stagione.

    La confusione in casa bianconera permette ai giornalisti di cercar il nome più altisonante ma realmente i papabili restano Giovanni Trapattoni, Gianluca Vialli, Alberto Zaccheroni e Claudio Gentile. Vialli e Trapattoni cosi come Dino Zoff hanno per il momento rifiutato l’offerta. Quello che sarebbe pronto a scender in campo subito per un contratto a settimana è Gentile, l’ex difensore della Juve e allenatore dell’Under 21 è praticamente fermo da tre anni e mezzo e non vede l’ora di ributtarsi nella mischia. Sarebbe l’occasione per rientrare nel giro e non farebbe troppi problemi se la Juventus a fine stagione decidesse di guardarsi attorno.

  • Juventus: Ferrara al capolinea, con l’Inter in Coppa Italia l’addio poi Hiddink o traghettatore

    L’avventura di Ferrara sulla panchina della Juventus è arrivata al capolinea: questo quanto è trapelato dal vertice di ieri sera tra proprietà e dirigenza del club bianconero a cui non è bastata la buona partita di sabato sera contro la Roma e persa per 2-1 in cui si erano visti dei timidi miglioramenti.
    Ferrara rimarrà in panchina fino alla sfida di giovedì di Coppa Italia contro l’Inter con il destino già segnato e, indipendentemente dal risultato, si chiuderà il rapporto con il tecnico napoletano; poi verrà ufficializzato il nuovo allenatore che sarà Hiddink ma se non verrà trovato l’accordo economico con l’olandese allora Blanc virerà su un traghettatore; Carrera è il favorito alla successione di Ferarra ma tra i papabili ci sono anche Vialli (l’ex attaccante bianconero ha già rifiutato per rispetto al suo amico Ciro), Zaccheroni, Zoff, Laudrup e Gentile.

    Il progetto di Blanc di resistere con Ferrara per poi affidare la gestione tecnica del club a Lippi al termine del Mondiale è fallita, John Elkann ha imposto al presidente di cambiare immediatamente rotta per non perdere anche la qualificazione alla prossima Champions League.

    Una scelta più che discutibile, anche alla luce della prestazione offerta dalla Juventus contro la Roma, non esaltante ma sicuramente una delle migliori da inizio stagione perchè se deve essere esonero meglio cominciare a lavorare con il nuovo tecnico sin da subito e non farlo alla vigilia di una partita importante come la sfida con la Lazio, ma forse ai vertici di Corso Galileo Ferraris si tiene più alla Coppa nazionale che non al campionato e all’Europa, sintomo di una confusione mentale d’altri tempi. E in questi casi come di consuetudine alla fine il solo a pagare sarà l’allenatore.

  • Juventus, è il giorno del giudizio. Oggi si decide il futuro di Ferrara

    Potrebbe essere arrivata al capolinea l’avventura di Ciro Ferrara alla Juventus. Il vice dg Bettega deciderà oggi il destino dell’allenatore bianconero che ha trascorso la nottata indenne ma che a momenti potrebbe essere sollevato dall’incarico.
    La conferma che si sente aria di esonero sta nel fatto che nessuno della dirigenza juventina ha preso una posizione subito dopo la sconfitta subita contro il Milan, da questo si deduce che il tecnico, che aveva dichiarato di non avere nessuna intenzione di abbandonare il timone della squadra in questo momento di difficoltà, abbia davvero le ore contate.
    Se il “progetto” del presidente Blanc dovesse fallire, in pole per la panchina della Juventus c’è Hiddink, che però chiede troppo per le casse bianconere (circa 7 milioni per 18 mesi), oppure si opterà per un traghettatore in attesa che si liberi qualcuno su cui rifondare la squadra: per il ruolo di traghettatore si fanno i nomi di Zoff, Zaccheroni o Gentile.
    La decisione se continuare o non con Ferrara dovrà essere presa in fretta perchè mercoledì c’è già la partita di Coppa Italia contro il Napoli e poi la trasferta di Verona con il Chievo in campionato, partita fondamentale a questo punto della stagione considerato che anche la qualificazione per la prossima Champions League è stata messa a rischio (Napoli, Roma e Fiorentina sono li con i bianconeri).