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  • Siena-Juventus, c’è Giovinco con Vucinic

    Siena-Juventus, c’è Giovinco con Vucinic

    La Juventus cerca il riscatto a Siena dopo il mezzo passo falso in trasferta contro la Fiorentina e dopo la deludente prestazione casalinga contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League che ne ha minato il proseguio nella massima competizione europea. Siena-Juventus è una gara difficile e piena di punti comuni per le due società, non solo per via dei colori, ma anche perchè a Siena farebbe il suo ritorno Antonio Conte, autore del viaggio della promozione in A per i toscani, i due club sono legati anche dal conseguente scandalo del calcioscommesse che ha decreto una penalizzazione per la società toscana e una squalifica per l’allenatore juventino. Siena-Juventus potrebbe regalarci delle sorprese, il Siena vuole tornare alla vittoria dopo la disfatta contro la Lazio per riconfermare di essere uno tra i club in grado di dare maggiore fastidi agli avversari. Ne è consapevole Claudio Filippi che in conferenza stampa sottolinea: “Il Siena è la squadra rivelazione, perché senza penalizzazione avrebbe gli stessi punti di Fiorentina e Roma“.

    Serse Cosmi metterà in campo la sua migliore formazione dovendo ancora rinunciare agli infortunati Contini, Coppola e D’Agostino. 3-4-3 è il modulo che dovrebbe essere schierato con Pegolo fra i pali, Neto, Paci e Felipe nelle retrovie mentre Sestu, Vergassola, Rodriguez e Del Grosso a centrocampo. Rosina e Zé Eduardo sulla trequarti con Calaiò unica punta a completare il reparto offensivo.

    Sebastian Giovinco
    Sebastian Giovinco © Claudio Villa/Getty Images

    Per Carrera invece un po’ di turn over nonostante il preparatore dei portieri non ami pronunicare questa parola. Primo e certo cambio obbligato arriva dalla difesa dove Marrone prenderà il posto dello squalificato Bonucci, al suo fianco Barzagli e Chiellini a completare la linea difensiva con esterni Lichtsteiner e De Ceglie. Centrocampo con Pirlo, Marchisio con unico dubbio tra Vidal e Pogba, con il cileno che dovrebbe essere preferito al giovane francese. In attacco sarà Giovinco ad affiancare Vucinic con Matri e Bendtner che dovrebbero partire dalla panchina.

    PROBABILI FORMAZIONI SIENA-JUVENTUS

    Siena (3-4-2-1): Pegolo; Neto, Paci, Felipe; Sestu, Vergassola, Rodriguez, Del Grosso; Rosina, Zè Eduardo; Calaiò.
    A disp.: Farelli, Campagnolo, Dellafiore, Mannini, Bolzoni, Angelo, Rubin, Reginaldo, Verre, Valiani, Paolucci, Bogdani. All.: Cosmi
    Squalificati: Larrondo (dicembre 2012), Vitiello (settembre 2016), Terzi e Belmonte (febbraio 2016)
    Indisponibili: Contini, Coppola, D’Agostino

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Marrone, Chiellini; Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Giovinco, Vucinic.
    A disp.: Storari, Rubinho, Isla, Lucio, Asamoah, Caceres, Pogba, Padoin, Giaccherini, Bendtner, Matri, Qaugliarella. All.: Carrera
    Squalificati: Bonucci (1)
    Indisponibili: Pepe

  • Zeman frecciate a Carrera, Juventus-Roma è già infuocata

    Zeman frecciate a Carrera, Juventus-Roma è già infuocata

    Allo Juventus Stadium sarà l’ “ospite” più atteso ma meno desiderato, e l’intero stadio si preannuncia una bolgia, preparando coreografie e striscioni a lui dedicati ma, di certo, non dai toni affettuosi. Zdenek Zeman è abituato ad essere un personaggio scomodo, e nonostante appaia schivo e di poche parole, i fatti dimostrano, ed hanno sempre dimostrato, come non disdegni affatto il clamore suscitato dalle sue dichiarazioni, sempre orientate alla punzecchiatura ed alla provocazione e, secondo alcuni (Gianluca Vialli, ndr), finalizzate a compiere solo le battaglie che gli convengono, da “paraculo”.

    Alla vigilia della partitissima con la Juventus, dunque, i temi della gara finiscono in secondo piano per lasciare spazio a discorsi d’altro tipo, che spaziano da Ciro Ferrara alla questione Cagliari-Roma ed alle contestazioni del presidente dei rossoblu Massimo Cellino per la vittoria a tavolino dei giallorossi, alle frecciatine al tecnico in panchina della Juventus, Massimo Carrera.

    Dopo la gara di mercoledì sera, disputata all’Olimpico fra Roma e Sampdoria, Ciro Ferrara aveva risposto al boemo, che lo accusava di non averlo salutato, precisando che solitamente il saluto spetta ai “padroni di casa”, mentre lo stesso Zeman pretendeva il saluto da parte del tecnico dei blucerchiati perchè “più giovane”. Una querelle che costituì lo strascico delle polemiche nate nei giorni precedenti la gara, in riferimento ai rapporti tesi fra Zeman e gli juventini che militavano in bianconero a fine anni ’90, nella Juventus imbattibile di Marcello Lippi, nei confronti della quale Zeman sollevò il “caso doping”, gettando ombre e allusioni sui successi di quegli anni.

    Zdenek Zeman alla vigilia di Roma-Juventus | © Paolo Bruno/Getty Images

    Ciro Ferrara lo aveva accusato di aver leso la sua immagine e quella della Juventus, Zeman gli ha risposto di “prendersela con i tribunali e con se stesso” ; nella conferenza stampa odierna, il boemo riprende tale discorso con l’apparente volontà di chiudere la polemica ma, in realtà, non fa che riaccenderla alludendo inequivocabilmente al fatto che “sono i tribunali che per 10 anni si sono occupati di quei problemi”.

    Ecco, dunque, che il clima non può che surriscaldarsi nonostante il boemo rifiuti l’appellativo di “demagogo e provocatore” e preferisca definirsi solo “un uomo di sport”: uno sportivo che, però, non perde occasione per mostrare la sua spiccata vis polemica e che non compie alcuno sforzo per abbassare i toni in vista di un match tanto delicato, rivolgendosi agli stessi tifosi della Juventus per rispedire al mittente tali “aggettivi” non graditi, ma non trascurando qualche frecciatina velenosa anche per Massimo Carrera che, alla vigilia del big match non ha parlato in conferenza stampa lasciando spazio al preparatore dei portieri Claudio Filippi, per decisione di Antonio Conte che ha piacere che Carrera e Filippi dividano la scena nel raccontare le questioni inerenti la squadra; Zeman, tuttavia, non pare aver gradito tale decisione definendola con tre parole al vetriolo: “Mancanza di stile”.

    Chiuso il capitolo Juventus, Zdenek Zeman attacca a muso duro il presidente Cellino dopo la questione Cagliari-Roma, facendo leva sul fatto che le “regole ci sono e vanno rispettate” e che il presidente dei sardi non può definirsi arrabbiato in quanto “ha fatto un’azione grave, per cui ci sono molte persone arrabbiate con lui”.

    Dopo tanti riferimenti ben lontani alle questioni di campo e dalla sua Roma, il tecnico accenna alle potenzialità del suo gruppo, che reputa competitivo al punto da potersela giocare con tutti e puntare a “vincere lo scudetto“, pur riconoscendo che “al momento è la Juventus a sembrare la squadra più forte, ma le milanesi non sono tagliate fuori”. Per la serie i giochi sono aperti, la stagione è appena cominciata, i conti si faranno alla fine: almeno su questi temi, la dialettica zemaniana non sembra poi così originale ed incisiva.