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  • Il Barcellona umilia il Real. Guardiola serve la “manita” a Mourinho

    Il Barcellona umilia il Real. Guardiola serve la “manita” a Mourinho

    La “manita” è servita. Davanti a 100 mila spettatori il Barcellona da una lezione di calcio al Real Madrid di Mourinho che esce dal Camp Nou con le ossa rotte nel Clasico numero 161 della Liga: impietoso il risultato finale, 5-0 [guarda gli highlights] che non ammette repliche, undici marziani in campo che indossavano la maglia blaugrana e undici giocatori in completo bianco in balìa della furia degli uomini di Guardiola.
    Non funziona nulla nella squadra di Mourinho, o meglio, il Barcellona funziona a meraviglia: tocchi di prima, palleggio a centrocampo e mai una palla buttata via o spazzata verso la metà campo avversaria; i catalani si muovono con una sincronia tale da far impallidire le merengues e farebbe tremare qualsiasi squadra si presenti sul proprio cammino.

    Non c’è mai stata partita: il Barcellona, dopo aver preso un palo con Messi dopo appena 17 secondi dal fischio d’inizio, si porta avanti di due reti con un uno-due che taglia le gambe al Real: Xavi apre le danze al 10′, raddoppia Pedro 8 minuti più tardi che non deve far altro che spingere la palla in rete su un assist di Villa. Barça indemoniato, le stelle del Real, frastornate, rimangono a guardare quegli 11 giocatori che si passano la palla tra di loro in modo divino.

    Stesso identico copione nella ripresa: esattamente 10  minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gioco il Barcellona va in gol con Villa “Maravilla” che raddoppia tre giri di lancette più tardi su un assist al bacio di Messi. Una batosta, è un massacro; il Real è al tappeto. Il risultato potrebbe essere più tondo vista la quantità industriale di occasioni create dai padroni di casa mentre Victor Valdes continua ad essere inoperoso e ad indossare le vesti di spettatore non pagante.
    Nel primo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara, giunge il quinto sigillo che porta la firma della Cantera catalana: Bojan confeziona l’assist per Jeffren che regala la soddisfazione ai giocatori in campo e ai tifosi di fede blaugrana di festeggiare il cappotto inflitto al Real Madrid con la “manita”, il gesto della mano aperta che per gli spagnoli è lo sbeffeggio per eccellenza. E’ da incubo il primo Clasico di Mourinho, alla sua più pesante sconfitta nella sua vincente carriera da allenatore, se lo ricorderà a lungo.
    Sergio Ramos, nel finale, perde la testa e rischia, con un intervento ai limiti della galera, di spaccare una gamba a Messi, si accende una rissa con il laterale madridista, espulso, che mette le mani in faccia prima a Puyol e poi a Xavi (che era stato sostituito), suoi compagni in nazionale.

    Alla vigilia Ronaldo aveva detto “Voglio vedere se riescono a fare 8 gol a noi” riferendosi all’8-0 che la squadra di Guardiola aveva rifilato nel turno precedente all’Almeria. Beh, il Barcellona c’è andato vicino dimostrando di essere nettamente più forte dei loro acerrimi rivali sia sul campo che nella testa non cadendo nelle provocazioni e nelle trappole tese da Mourinho e dai suoi giocatori durante la settimana e pensando a fare solo la cosa più semplice e più naturale, giocare al calcio. Chapeau Barça.

    Il tabellino
    BARCELLONA – REAL MADRID 5-0
    10′ Xavi, 18′ Pedro, 55′ Villa 58′ Villa, 91′ Jeffren
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Alves, Puyol, Piqué, Abidal; Xavi (87′ Keita), Busquets, Iniesta; Messi, Villa (76′ Bojan), Pedro (87′ Jeffren).
    Panchina: Pinto, Maxwell, Mascherano, Alcantara.
    Allenatore: Guardiola
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo (60′ Arbeloa); Khedira, Xabi Alonso; Di Maria, Ozil (46′ L. Diarra), Ronaldo; Benzema.
    Panchina: Dudek, Albiol, M. Diarra, Granero, Leon.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Iturralde Gonzalez
    Ammoniti: Alves (B), Villa (B), Messi (B), Puyol (B), Ronaldo (R), Pepe (R), Xabi Alonso (R), Marcelo (R), Casillas (R), Carvalho (R), Khedira (R)
    Espulsi: Ramos (R)

    LE PAGELLE

  • Liga: Real Madrid – Barcellona senza Kakà e Ibrahimovic

    Real Madrid – Barcellona, il Clasico della Liga arrivata alla sua 160esima sfida, perde i suoi attori protagonisti, i colpi di mercato di merengues e blaugrana: Kakà da una parte e Ibrahimovic dall’altra infatti non sono stati convocati dai rispettivi tecnici Pellegrini e Guardiola a causa dei loro infortuni, il brasiliano non ha ancora recuperato dalla contrattura alla coscia sinistra, lo svedese è rimasto a casa per un problema muscolare che gli sta riservando non poche noie.

    Quella di domani dunque sarà la sfida di Cristiano Ronaldo contro Messi, in forma Mondiale e reduce dal poker rifilato all’Arsenal nei quarti di Champions League. Niente male comunque anche se con la presenza di Kakà e Ibrahimovic in campo ci saremmo gustati di più uno dei match simbolo del calcio europeo.
    Il Clasico di domani sera è anche la partita che può decidere il campionato quando mancano solo 8 giornate alla fine della Liga: Real e Barca infatti sono appaiate in vetta alla classifica e stanno facendo già da tempo corsa a due visto il ritardo abissale accusato dalle dirette inseguitrici (+21 sul Valencia terzo).
    I catalani si sono imposti negli ultimi 3 incontri ravvicinati, sarà una bella occasione per Ronaldo e compagni di dimostrare la propria forza e vendicare la sconfitta subita al Camp Nou per 1-0 (gol di Ibrahimovic) ma soprattutto il 6-2 di un anno fa al Santiago Bernabeu, una delle disfatte storiche del glorioso club madridista.