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  • Milan: il modulo “entusiasmo” mostra delle crepe, Dominguez e Drenthe le alternative?

    Il Milan con il pareggio di ieri sera è ancora in piena corsa qualificazione, basterà vincere in casa dello Zurigo per non correre rischi e presentarsi agli ottavi di finale della prestigiosa vetrina europea. Il modulo inventato da Leonardo e ribattezzato da Galliani come 4-2- entusiasmo permette ancora imprevedibilità e gol al Milan ma adesso inizia ad evidenziare delle crepe pericolose.

    Il 4-2-4 non mostra alternative nell’organico rossonero e quando Pato, Ronaldinho e Seedorf hanno bisogno di rifiatare il Milan non offre più spunti e imprevedibilità diventando cosi una squadra normale e in forte affanno a centrocampo. Leonardo durante la partita di ieri ha effettuato un solo cambio tra Abate e Oddo peraltro per l’infortunio di quest’ultimo ma era evidente che Ambrosini e Pirlo nell’ultima parte non riuscivano più a contenere l’impeto del Marsiglia.

    Gli innesti di Beckham ed Adiyiah potrebbero dar alcune alternative a Leonardo anche se l’inglese per caratteristiche difficilmente può sostituire Ambrosini per dinamicità e Pirlo per saggezza tattica in quella posizione del campo e il giovane ganese è una scommessa. Nelle ultime ore però ai rossoneri si sono accostati i nomi del fantasista del Rubin Kazan Alejandro Dominguez sul quale pare sia cessato l’interesse della Juventus e sul laterale olandese del Real Madrid Royston Drenthe.

    Entrambi le operazioni sono possibili perchè di basso costo e su giocatori abbastanza giovani per come vuole la nuova strategia rossonera. Per Drenthe il Milan potrebbe sfruttare la buona amicizia con il presidente Perez per aver il giocatore in prestito a ad un prezzo di favore mentre Dominguez si svincolerà a Dicembre dai russi e come detto nei giorni scorsi preferirebbe l’Italia alla Spagna dove ha numerosi estimatori.

  • Seedorf: “l’arrivo di Leornado ci ha dato nuovi stimoli”

    Seedorf: “l’arrivo di Leornado ci ha dato nuovi stimoli”

    clarence seedorf
    Da Ancelotti a Leonardo un punto cardine dell’organico milanista è Clarence Seedorf, il centrocampista olandese spesso criticato dalla tifoseria e accantonato dalle possibili formazioni degli addetti ai lavori di anno in anno trova il modo per esser indispensabile per il Milan. Seedorf ha un curriculum di tutto rispetto ma in lui c’è sempre la voglia di vincere e conquistare altri trofei con la maglia del Milan che lui stesso definisce seconda pelle.

    Il centrocampista parla in conferenza stampa alla vigilia dell’importante match di Champions League contro il Marsiglia che potrebbe valere il passaggio del turno con una giornata di anticipo.
    Credo che il fatto di aver cambiato allenatore abbia creato uno stimolo in più. Per me Leonardo rappresenta uno nuovo stimolo: devo convincerlo sul campo, mettermi in mostra per permettergli di fare le sue scelte. E’ stato bravo a subire un inizio di stagione molto difficile, tra alti e bassi, e se oggi noi siamo come siamo, il merito è suo perché ha avuto coraggio e noi l’abbiamo seguito. Noi giocatori, dentro di noi, abbiamo conquistato con il lavoro quotidiano la convinzione nei nostri mezzi e abbiamo così iniziato a fare bene.”

    Clarence si è poi soffermato sulla gara di domani contro i francesi e sulla Champions League in generale: “Siamo ad un passo dal passaggio del turno e il Milan deve assolutamente credere di potercela fare, ma non solo per l’accesso agli ottavi di finale, noi partecipiamo a questa competizione per vincere. Questo club ha nel suo dna il dovere di guardare il più in alto possibile e questo ci permette di andare avanti. Noi abbiamo la passione per affrontare partite difficili come quella di domani.”

  • Champions League 3 giornata: al Bernabeu i Galaticos sono i rossoneri

    Champions League 3 giornata: al Bernabeu i Galaticos sono i rossoneri

    patoAl Milan riesce l’impresa di superare il Real Madrid di Kaka al Bernabeu in una serata dalle mille emozioni e colpi di scena. Leonardo schiera un Milan super spregiudicato con Seedorf e Ronaldinho alle spalle di Inzaghi e Pato con l’intento di sfruttare al massimo gli spazi che il Real Madrid inevitabilmente concede durante la partita. Merengue senza Cristiano Ronaldo con Kaka alle spalle di Raul e Benzema e Lassana Diarra a centrocampo insieme a Xabi Alonso.

    La partita comunque stenta a decollare, spagnoli che cercano di imporre il loro ritmo ma Milan che riesce a difendere senza grossi patemi d’animo. A regalare il vantaggio a Raul è uno sciagurato intervento di Dida, il portiere brasiliano non riesce a trattenere un innocua conclusione da fuori area permettendo al recordman madrileno di segnare il più facile dei gol. Per qualche minuto il Milan va in crisi ma non corre grossi pericoli per l’inaspettata apatia nella manovra degli spagnoli e il primo tempo si chiude senza particolari sussulti, se non per qualche scellerata decisione arbitrale che penalizza prima il Real su un calcio di rigore e poi ferma i rossoneri per ben due volte con fuorigioco inesistenti bloccando cosi gli scatti di Pato.

    Cosi come contro la Roma in campionato, il Milan nella ripresa entra con piglio diverso voglioso di rimediare all’errore di Dida e portare a casa almeno un pari. Leonardo carica i suoi che riescono ad imporre il proprio palleggio e Pirlo che pesca il jolly dalla distanza con la complicità di Casillas per il pari. Adesso è il Real ad esser fermo sulle gambe e il Milan ne approfitta con Pato abile a sfruttare un assist al bacio di Ambrosini e l’ennesimo errore di Casillas e a depositare in rete.
    Seedorf spreca l’occasione di chiudere la partita consentendo al Real di trovare il pari con Drenthe su calcio d’angolo, ma il Milan ha voglio di stupire e va ancora a segno con Thiago Silva ma il gol viene annullato clamorosamente, ma nel finale Pato regala tre punti importantissimi finalizzando al meglio il lavoro di Seedorf.

    IL TABELLINO
    REAL MADRID-MILAN 2-3
    19′ Raul, 31′ st Drenthe (R), 17′ st Pirlo, 21′ st e 43′ st Pato (M)
    Real Madrid (4-3-1-2): Casillas ; S. Ramos , Pepe, Albiol, Marcelo; L. Diarra, Xabi Alonso; Granero (22′ st Drenthe), Kaka; Raul, Benzema. A disposizione: Dudek, Arbeloa, Garay, M. Diarra, Van der Vaart. All. Pellegrini
    Milan (4-3-2-1): Dida; Oddo, Nesta, T. Silva, Zambrotta; Seedorf, Pirlo, Ambrosini; Pato, Ronaldinho (47′ st Flamini); Inzaghi (15′ st Borriello). A disposizione: Roma, Kaladze, Jankulovski, Antonini, Huntelaar. All. Leonardo
    Arbitro: De Bleeckere (BEL)
    Ammoniti: Albiol, Marcelo, Raul (R), Zambrotta, Nesta, Ronaldinho (M)

  • Champions League: disastro Milan. Sconfitto a San Siro dallo Zurigo

    Champions League: disastro Milan. Sconfitto a San Siro dallo Zurigo

    thininen-zurigoIl tracollo del Milan continua anche nella maggiore competizione europea lasciando clamorosamente tre punti al modestissimo Zurigo che solo quindici giorni fa era stato letteralmente surclassato dal Real Madrid. Dilapidato in un sol colpo il vantaggio ottenuto dalla bella vittoria ottenuta a Marsiglia e qualificazione di nuovo in bilico. E’ un Milan fermo, senza idee e impotente di fronte ai modestissimi avversari che quantomeno hanno la voglia di lottare e di arrivare prima sul pallone. Il gol degli svizzeri arriva come al solito su palla da fermo, il solito Kaladze si distrae regalando la scena al difensore finlandese Tihinen che sceglie San Siro per segnare uno straordinario gol di tacco. I rossoneri tentano una sterile reazione ma questa sera la musichetta della Champions non è la stessa Superpippo arriva sempre tardi sul pallone e il centrocampo rossonero è sempre in affanno. Meglio la ripresa con Leonardo che butta subito nella mischia Ronaldinho e Zambrotta per Seedorf e Flamini, il brasiliano ha voglia e il Milan pur senza convincere del tutto meriterebbe almeno il pareggio, ma l’involuzione di Pato, le decisioni cervellotiche della scandalosa terna arbitrale tedesca e tanta sfortuna permettono al Zurigo di portar a casa tre punti storici.

    La situazione in casa Milan adesso si fa disastrosa all’incapacità di andar in rete da parte degli attaccanti si deve aggiungere i nuovi infortuni per Nesta e Thiago Silva che tolgono ancora piu certezze ad una squadra che stenta a trovare un identità e tra 15 giorni si dovrà andare a far visita al Real Madrid di Kaka.

    IL TABELLINO
    Milan-Zurigo 0-110′ Tihinen
    Milan (4-3-1-2): Storari; Abate, Nesta (60′ Onyewu), Kaladze, Jankulovski; Flamini (46′ Zambrotta), Pirlo, Ambrosini; Seedorf (46′ Ronaldinho); Pato, Inzaghi. A disposizione: Dida, Antonini, Gattuso, Huntelaar. All: Leonardo

    Zurigo (4-3-1-2): Leoni; Koch, Barmettler, Thinene, Rochat (80′ Stahel); Aegerter, Okonkwo, Gajic; Margairaz; Djuric (86′ Alphonse), Vonlanthen (76′ Nikci). A disposizione: Guatelli, Lampi, Abdi, Tito. All: Challendes
    Arbitro: Florian Mayer (Germania)
    Ammoniti: 33′ Kaladze (M), 50′ Leoni (Z), 51′ Abate (M), 51′ Okonkwo (Z), 80′ Jankulovski (M), 95′ Margairaz (Z)

  • Champions League: Inzaghi riaccende la luce al Velodrome

    Champions League: Inzaghi riaccende la luce al Velodrome

    Filippo InzaghiStraordinaria vittoria dei rossoneri in terra di Francia, in quel Velodrome che 18 anni fa segnò il momento piu brutto della storia del Milan nella massima competizione europea. Ci pensa il solito Superpippo ad accendere il Milan, Inzaghi vive per questa coppa e gol su gol arriverà ad esser il bomber d’Europa. Parte bene il Milan, compatto e sicuro a colpire mettendo in difficoltà in tante occasioni gli ostici francesi, bene il dinamismo del centrocampo con Flamini e Ambrosini a far legna e Pirlo ad inventare insieme ad un superlativo Seedorf, in difesa Thiago Silva e Nesta rispondono di fisico e classe alla coriacea coppia Niang e Brandao. Il primo gol di Inzaghi arriva dopo un azione insistita sulla fascia sinistra con Pato abile a liberare al cross Seedorf che becca Inzaghi solo in area (in posizione dubbia) e il bomber insacca al volo, dopo pochi minuti Pato ha sul piede destro l’occasione per chiuder la partita ma un un bell’assist di Oddo il brasiliano cicca la conclusione. Ripresa choc per i rossoneri, la pressione dell’OM aiutata dal caloroso pubblico del Velodrome spinge gli uomini di Deshamps al pareggio e per 20 minuti i rossoneri sono in bambola, poi l’ingresso di Gattuso porta tranquillità e la solita coppia Seedorf ad invetare e Superpippo a finalizzare porta a casa tre punti d’oro.


    IL TABELLINO
    Marsiglia-Milan 1-227′ Inzaghi (M), 4′ st Heinze (OM), 29′ st Inzaghi (M)
    Marsiglia (4-3-1-2): Mandanda; Taiwo, Heinze, Diawara, Kaboré; Mbia, Cisse (43′ st Morientes), Cheyrou; Lucho Gonzalez (29′ st Ben Harfa); Niang, Brandao. In panchina: Andrade, Bocali, Hilton, Abriel, Valbuena. All. Deschamps.
    Milan (4-3-1-2): Storari; Oddo, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Flamini, Pirlo, Ambrosini (13′ st Gattuso); Seedorf (48′ st Abate); Pato, Inzaghi (42′ st Huntelaar). In panchina: Dida, Kaladze, Jankulovski, Ronaldinho. All. Leonardo.
    Arbitro: Larsen (Dan)
    Ammoniti: 12′ st Zambrotta (M), 16′ st Flamini (M), 36′ st Storari (M)

  • Milan: Leonardo nasconde l’emozione: “Sono qui per gestire le emozioni degli altri”. Seedorf e Ambrosini tra i convocati, Oddo escluso

    Milan: Leonardo nasconde l’emozione: “Sono qui per gestire le emozioni degli altri”. Seedorf e Ambrosini tra i convocati, Oddo escluso

    Prima vigilia di Serie A per il neo tecnico rossonero Leonardo, il brasiliano tra lo stupore di tutti dimostra di saper gestire le emozioni e in conferenza stampa dimostra, quantomeno a parole, di aver le idee chiare su ciò che sarà la sua avventura rossonera.

    leonardo 1Leo confessa l’importanza di partire bene dopo un precampionato difficile condito da tanti infortuni e passi falsi. “La gara contro la Juventus mi fa sentire piu forte” confessa Leonardo e continua “In questa stagione, prima di ogni altra cosa, sarà perciò importante avere tutti a disposizione. Se la rosa sarà al completo, il Milan sarà una squadra competitiva”.

    Fa impressione, Leo. Per come dosa le parole, per la serenità che manifesta. Non sembra uno catapultato sulla panchina del Milan più “difficile” da gestire a un giorno dalla prima in campionato.

    Glielo fanno anche notare e lui se la cava da fuoriclasse: “Io sono stato messo qui per gestire le emozioni degli altri – dice -. E non sono frasi di uno che vuole fare il bravo ragazzo. Quello che sento io passa in secondo piano, non conta. Sono sereno, non ho l’ansia di uno che deve fare carriera. Mi hanno chiesto di prendere in mano la squadra e l’ho fatto, rispondendo alla chiamata di una società che mi ha dato molto”.

    In vista dell’anticipo di Siena il Milan recupera due pedine importanti come Seedorf e Ambrosini tutti e due convocati, restano a Milanello Huntelaar squalificato e Oddo per scelta tecnica piu gli infortunati di lungo corso.

    L’elenco dei convocati:
    PORTIERI: Perucchini, Ro
    ma, Storari
    DIFENSORI: Antonini, Favalli, Jankulovski, Nesta, Onyewu, Thiago Silva, Zambrotta
    CENTROCAMPISTI: Abate, Ambrosini, Flamini, Gattuso, Pirlo, Seedorf
    ATTACCANTI: Borriello, Inzaghi, Pato, Ronaldinho