Tag: ciro immobile

  • Lazio-Genoa, Petkovic punta al record

    Lazio-Genoa, Petkovic punta al record

    Fra le novità più positive di questo strano e sempre più povero campionato, c’è sicuramente Vladimir Petkovic, il tecnico biancoceleste accolto con un certo scetticismo sia dagli addetti ai lavori che dai propri tifosi, sempre molto critici con le scelte della società. Eppure “Vlado” è riuscito a conquistare tutti utilizzando un metodo sempre funzionante quello delle vittorie, sono tre di fila i successi ottenuti in questo inizio campionato dai suoi uomini, eguagliato il record che fu di Maestrelli, e stasera la squadra capitolina proverà a battere questo primato sfidando in casa il Genoa.
    I rossoblu sono più che mai agguerriti e molto insoddisfatti per il risultato dello scorso week-end, che li ha visti uscire sconfitti dallo scontro con i campioni d’Italia della Juventus, dopo aver avuto la possibilità di chiudere il match in molte occasioni.

    LAZIO- Il tecnico bosniaco sembra intenzionato a confermare la formazione che ha ben figurato in queste prime uscite e che ha ottenuto anche un ottimo pareggio esterno in Europa League contro il Totthenam. Con Marchetti in porta, protetto da una linea a quattro composta da Scaloni e Cavanda sugli esterni e dalla coppia centrale Biava-Dias. In mediana Ledesma in cabina di regia, sarà affiancato da Gonzalez, e dallo splendido Hernanes, di questo inizio stagione, che dopo aver arretrato la propria posizione in campo pare aver raggiunto una certa maturità tale da caricarsi la squadra sulle proprie spalle nei momenti di maggiore difficoltà e riuscendo a regalare anche giocate di splendida fattura, chiedere al Chievo. Sulle fasce Candreva e Mauri a fungere da sostegno all’unica punta Klose apparso anche lui in grande spolvero. Il capitano laziale a quanto pare non risente delle insistenti voci di indagini che lo riguardano e sarà puntualmente al proprio posto.

    Anderson Hernanes| © Valerio Pennicino/Getty Images

    GENOA-Anche De Canio pare intenzionato, come il collega, la formazione che tanto bene aveva fatto specie nel primo tempo della gara di domenica scorsa. Confermatissima, quindi, la coppia d’attacco Immobile-Borriello, con quest’ultimo ancora alla ricerca del primo gol in questa sua nuova vita rossoblu. Alle loro spalle dovrebbe agire in posizione da trequartista, l’ex Lecce Bertolacci. Centrocampo a tre con Seymour ancora preferito a Merkel, completano il reparto Kucka e capitan Jankovic, apparso in grande spolvero nelle ultime uscite del grifone. In difesa data per certa la presenza di Frey tra i pali, conferma ancora per il giovane Sampirisi sull’out di destra, Bovo e l’ex Cagliari Canini in mezzo e Antonelli a sinistra.

    Le probabili formazioni di Lazio-Genoa

    Lazio (4-5-1): Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Cavanda; Candreva, Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Mauri; Klose. A disp.: Bizzarri, Ciani, Zauri, Cana, Lulic, Onazi, Ederson, Rocchi, Zarate, Kozak, Floccari. Allenatore: V. Petkovic

    Genoa (4-3-1-2): Frey; Samprisi, Canini, Bovo, Antonelli; Jankovic, Kucka, Seymour; Bertolacci; Immobile, Borriello A disp.: Tzorvas, Moretti, Granqvist, Ferronetti, Donnarumma, Tozser, Stillo, Merkel, Piscitella, Anselmo, Jorquera, Melazzi. Allenatore: L. De Canio

  • Rimonta Juve con Vucinic e Asamoah, 3-1 al Genoa

    Rimonta Juve con Vucinic e Asamoah, 3-1 al Genoa

    Alla fine il turnover ha prevalso sulle scelte tattiche della coppia Conte/Carrera ma non è bastato a far capitolare i Campioni d’Italia che possono così registrare il 42° risultato utile consecutivo. Genoa-Juventus finisce con il risultato di 1-3 nonostante una prestazione poco esaltante per i bianconeri. E già, perchè stavolta il risultato va stretto ai rossoblu che pure erano riusciti a mettere sotto i ragazzi di Carrera per tutto il primo tempo, grazie all’intraprendenza in avanti dei due ex Immobile e Borriello.

    La Juventus, dicevamo, fa a meno di alcuni uomini chiave dell’undici in vista del debutto di mercoledì prossimo nell’Europa che conta contro il Chelsea. Fuori Lichtsteiner, Asamoah, Vidal e Vucinic spazio a De Ceglie, Caceres, Matri e Giaccherini, ma la Juve va subito in bambola spaventata soprattutto dalla velocità di Immobile che al 10′ innescato da uno svarione di Bonucci, si trova a tu per tu con Buffon mandando rovinosamente a lato della porta difesa dal bianconero. E’ solo il preludio al gol genoano che al 18′ passa in vantaggio grazie alla rete di Immobile. Da quel momento è solo Genoa che ha più volte la possibilità di raddoppiare: solo grazie a Bonucci che salva in scivolata su Borriello e grazie a Buffon che in più di un’occasione salva il risultato. La Juventus si affaccia dalle parti di Frey solo al 38′ quando Matri solo davanti all’estremo difensore si divora un gol che è solo da appoggiare in rete. Primo tempo che si chiude con il vantaggio dei padroni di casa e Juventus che registra la peggiore partita dell’era Conte.

    Vucinic e Asamoah © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    Nella ripresa la Juventus effettua i primi cambi che si dimostreranno fatali per il Genoa: fuori De Ceglie e Matri, dentro Vucinic e Asamoah. Giovinco sfiora il palo al 7′ ma qualche minuto più tardi è ancora Borriello a far suonare il campanellino d’allarme sfiorando di testa il colpo del ko. Ci prova anche Bertolacci che sciupa malamente da solo davanti a Buffon, sul ribaltamento di fronte Vucinic imbecca Giaccherini che con un potente destro sigla la rete del pareggio. L’impresa della Juventus ha inizio e al 32′ della ripresa Asamoah viene atterrato da Sampirisi, sul dischetto si porta Vucinic che trasforma il 2-1 per poi regalare qualche minuto dopo la rete del 3-1 al ghanese.

    PAGELLE GENOA-JUVENTUS

    Genoa

    Immobile 7: L’attaccante aveva fatto nei giorni scorsi una dichiarazione d’amore ai bianconeri, aveva promesso ai suoi tifosi di andare in gol e di esultare. Promessa mantenuta. al 10′ si divora un gol fatto davanti a Buffon, ma qualche minuto più tardi si fa perdonare dai suoi tifosi regalando la rete del momentaneo vantaggio. A 22 anni il giovane attaccante rossoblu non ha più nulla da dimostrare e chissà se nella prossima stagione Marotta e co. decidano di puntare sul suo ritorno…

    Borriello 6.5: Non si è certo risparmiato con i suoi ex compagni di squadra, insieme a Immobile ha fatto tremare la difesa bianconera. Sciupa più di un’occasione per chiudere definitivamente la partita, se poi ci si mette anche la sfortuna della traversa colpita nel secondo tempo….

    Jankovic 6: Non particolarmente ispirato oggi il capitano dei grifoni, prova ad innescare Borriello e Immobile ma con il passare del tempo la sua dinamicità si va sempre più spegnendo.

    Sampirisi 6: Il giovane rossoblu è autore di una buona e attenta prestazione in difesa. Unico neo della partita l’ingenuità su Asamoah che procura il calcio di rigore per i bianconeri.

    Juventus

    Giaccherini 7: Indubbiamente il migliore in campo nei 90′ di gioco, quando i suoi compagni erano troppo presi dai pensieri su Londra lui cercava di portare a termine il compito difficile di sostituire Vidal. Ci riesce e sigla anche il gol del pareggio.

    Vucinic 7: La Juventus ha cercato per tutta l’estate il top player ma il montenegrino ha dimostrato ancora una volta che è lui il vero top player della formazione. Entra e cambia le sorti della partita. Suo il lancio a Giaccherini per la rete dell’1-1, sua la trasformazione del rigore e suo il tiro che porta alla rete di Asamoah per il definitivo 3-1.

    Barzagli 5: Il difensore disputa la peggiore delle partite mai giocate da quando è alla Juve. Distratto e affaticato soffre troppo la velocità degli avversari.

    Asamoah 7: Entra nella ripresa, si guadagna il rigore del 2-1 e segna la rete del 3-1. Il suo acquisto è il migliore colpo del calciomercato bianconero.

    GENOA (4-3-1-2): Frey 6; Sampirisi 6 (34′ st Ferronetti sv), Canini 6, Bovo 6 (22′ st Granqvist 5,5), Antonelli 6 (37′ st Melazzi sv); Jankovic 6, Seymour 5,5, Kucka 6,5; Bertolacci 5; Borriello 6,5, Immobile 7.
    A disp.: Tzorvas, Moretti, Toszer, Stillo, Merkel, Piscitella, Anselmo, Jorquera. All.: De Canio 6

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 5, Bonucci 5,5, Chiellini 6; Caceres 5 (31′ st Lichtsteiner 6), Marchisio 6,5, Pirlo 6,5, Giaccherini 7, De Ceglie 5,5 (10′ st Asamoah 7); Giovinco 6,5, Matri 5 (10′ st Vucinic 7).

    VIDEO GENOA-JUVENTUS 1-3

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  • Genoa-Juventus, chance Matri. Giovinco in panchina

    Genoa-Juventus, chance Matri. Giovinco in panchina

    Il Genoa di De Canio ospita la Juventus nella sfida al Marassi di scena oggi alle 15.00. Obiettivo dei grifoni è quello di riconfermarsi bestia nera per i Campioni d’Italia che lo scorso anno riuscirono a registrare solamente due pareggi (2-2 e 0-0) contro i rossoblu. Per la Juventus guidata da Massimo Carrera si apre ufficialmente il ciclo di impegni ravvicinati con il debutto mercoledì in Champions League a Londra contro i Campioni in carica del Chelsea. Carrera sembra però intenzionato a non affidarsi troppo al turn over anche perchè – ammette – “la Juve non ha titolari o riserve e a Genova schiereremo la formazione migliore“.

    De Canio dovrebbe schierare il 4-3-3 rinunciando a Juan Manuel Vargas per infortunio e a Marco Rossi che non è ancora al meglio delle sue condizioni fisiche. Porta difesa da Frey con Granqvist e Canini coppia centrale di difesa mentre sugli esterni agiranno Antonelli e Ferronetti a completare la retroguardia. Centrocampo affidato a Kucka e Merkel con Toszer favorito su Seymour nel ruolo di regista. Attacco affidato ai due ex bianconeri, Borriello e Immobile con Jankovic a completare il tridente.

    Alessandro Matri © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il 3-5-2 è invece il modulo scelto da Carrera che potrebbe schierare in difesa Lucio rientrato dallo stop per infortunio. L’ex nerazzurro potrebbe rilevare uno tra Barzagli e Chiellini con quest’ultimo più vicino ad accomodarsi in panchina mentre Bonucci e Lichtsteiner completano il reparto difensivo. Turno di riposo potrebbe essere concesso a uno tra Vidal e Asamoah rientrati ieri dagli impegni con le rispettive nazionali, anche se la presenza del cileno dovrebbe essere confermata mentre per il Ghanese il turno di stop dovrebbe essere quasi certo. Centrocampo quindi con gli intoccabili Vidal, Pirlo e Marchisio, e Giaccherini al posto di Asamoah. In attacco ad affiancare l’intoccabile Vucinic ci sarà Matri che scalpita ancora per conquistare una maglia da titolare, per Giovinco sembra quasi certo il turno di riposo.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA-JUVENTUS

    GENOA (4-3-3): S. Frey; Ferronetti, Granqvist, Canini, Antonelli; Kucka, Toszer, Merkel; Jankovic, Borriello, Immobile. All. De Canio
    A disp: Tzorvas, Stillo, C. Bovo, Moretti, Sampirisi, M. Rossi, Seymour, Anselmo, Bertolacci, Jorquera, Piscitella, Melazzi

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Giaccherini; Matri, Vucinic. All. Carrera (Conte squalificato)
    A disp: Storari, Rubinho, Caceres, De Ceglie, Isla, Marrone, Pogba, Asamoah, Quagliarella, Bendtner, Giovinco

  • Ciro Immobile dopo il Genoa sogna il ritorno alla Juventus

    Ciro Immobile dopo il Genoa sogna il ritorno alla Juventus

    Un sogno che potrebbe diventare realtà in un futuro non proprio lontano è quello che tiene nel cassetto Ciro Immobile, attaccante del Genoa e della Nazionale Under 21 che ben fa sperare i rossoblu per questo nuovo campionato: il talentuoso ragazzo di Torre Annunziata ha infatti dichiarato che vorrebbe seguire le orme di Giovinco, non solo collega ma anche amico, e cioè di tornare ad indossare la maglia bianconera dopo qualche annata in Serie A utile ad accumulare un po’ di esperienza. Un desiderio forte per il giocatore che in questi anni è stato in grado di far parlare di se in più occasioni proprio per quanto fatto in campo: l’azzurrino è infatti stato uno dei grandi protagonisti della stagione del Pescara, guidato da Zeman, il quale ha creduto fortemente in lui schierandolo come titolare nonostante venisse da un campionato con il Grosseto assolutamente da dimenticare.

    Ma il boemo ci ha visto bene in quanto Immobile ha messo a segno 28 reti, si è guadagnato il titolo di capocannoniere ed ha permesso al Pescara di conquistare la promozione e di salire di diritto in serie A. Nel calciomercato estivo c’è stata la possibilità di rivederlo con la maglia della Juventus, ma i piani alti hanno deciso di far approdare il giocatore al Genoa dove si è guadagnato fin da subito il posto da titolare andando anche a segno nella prima giornata contro il Cagliari.

    Ciro Immobile © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Sicuramente ora il talentuoso calciatore italiano saprà togliersi qualche grande soddisfazione con la squadra ligure ma, come ogni atleta fa quotidianamente, i sogni restano grandi e ben in vista. A proposito di questo Immobile ha dichiarato:

    “Io, per il momento, penso al Genoa: mi ha regalato il sogno di giocare in Serie A e voglio ricambiare questa fiducia. Poi se dovessi cambiare squadra vedremo, ma per ora seguo i consigli di Del Piero: piedi per terra e vita da atleta. Mi parlava molto, è strano ora non vederlo più in Italia. Per quanto riguarda Seba, penso che lui sia un grande, è stato protagonista di un’annata fenomenale a Parma ed è giusto che ora giochi nella Juventus”.

  • Under 21 raggiunti i playoff. L’obiettivo adesso è stupire

    Under 21 raggiunti i playoff. L’obiettivo adesso è stupire

    Pura formalità il match di ieri pomeriggio che vedeva la nostra Under 21 impegnata contro i pari età del Liechtenstein per la penultima partita del girone. Il 7-0 finale con cui i ragazzi di Devis Mangia hanno sconfitto gli avversari indica chiaramente come in campo ci sia stata una sola squadra. In gare come queste è sempre difficile capire dove arrivano i meriti dei vincitori e quanto invece i limiti degli avversari possano condizionare pesantemente il risultato al termine dei novanta minuti regolamentari. Ci sembra inutile però nascondere i notevoli progressi compiuti dalla Nazionale italiana negli ultimi 12 mesi, dopo aver toccato il profondo rosso con la gestione Casiraghi. Non è isteria affermare che l’attuale Under 21, valutato anche il materiale umano a disposizione, sia tra le migliori squadre d’Europa, non avendo nulla da invidiare ad altri Paesi più “nobili” come Spagna e Francia. Ora che l’obiettivo play-off è stato raggiunto, l’obiettivo è quello di stupire.

    La mano dell’allenatore Nonostante Devis Mangia attribuisca gli onori del successo a Ciro Ferrara, conferendogli il 99,9% dell’attuale formazione, è innegabile come già in queste prime partite si percepisca la mano dell’allenatore, ex Varese (Primavera) e Palermo (Primavera e Prima squadra). Il 4-4-2 proposto nel pomeriggio di ieri contro il Liechtenstein ha piacevolmente impressionato. In mezzo al campo a farla da padrone c’erano Viviani e Marrone, con l’ex giallorosso e il bianconero perfettamente integrati nel gioco azzurro. Il primo regista importante, sebbene possa peccare in velocità, ma comunque bravo a cercare sempre la profondità per i due esterni offensivi, senza dimenticare che sui calci piazzati spesso e volentieri è irresistibile. Sono piaciuti Alessandro Florenzi ed El Shaarawy, le due frecce azzurre. Particolarmente sollecitato il giallorosso, bravo a farsi trovare sempre pronto sull’out di destra e a duettare con la ZanzaraDe Luca, favorito anche inconsciamente dall’ex compagno di squadra Viviani. Importante sottolineare anche la doppietta del Faraone, protagonista con il Milan di un avvio non di certo esaltante. Nei primi minuti del match El Shaarawy sembrava confermare il trend negativo delle prime due giornate di campionato, salvo poi sbloccarsi poco prima dell’intervallo con la rete del momentaneo 4-0, giocando con maggiore sicurezza nella ripresa, quando si è reso protagonista del pregevolissimo 6-0. Ennesima conferma anche per Ciro Immobile, in gol per la quarta volta consecutiva in altrettante partite della Nazionale. Anche se è presto per dare un giudizio “rodato”, la scelta di Devis Mangia come successore di Ferrara è stata particolarmente azzeccata, con Sacchi bravo a scegliere l’ex rosanero per la formazione dei nuovi baby talenti azzurri.

    stephan el shaarawy e ciro immobile | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    L’Under marea Finalmente qualcosa di nuovo dalle nuove generazioni. Sembra passata un’eternità da quando Marcello Lippi sparò a zero sul settore giovanile italiano all’indomani della debacle azzurri nei Mondiali del Sudafrica, affermando come il nostro Paese fosse povero di talenti. Due anni dopo la situazione si è completamente rovesciata. E’ lo stesso Cesare Prandelli ad attingere a piene mani sul motore dell’Under 21. Non è un caso che per le prime convocazioni post Euro 2012 siano stati chiamati ragazzi come Destro, Insigne e Verratti, con i rossoneri El Shaarawy e De Sciglio in rampa di lancio, senza scordare Alessandro Florenzi, che molto presto potrebbe ricevere la telefonata del ct azzurro. Una marea di giovani talenti pronti a sfidare i cosiddetti vecchietti. Anche i club di Serie A hanno recepito il messaggio, chi più chi meno. Quella degli Under 23 può essere definita la nuova rivoluzione culturale del ventunesimo secolo. A volte mi sembra quasi di non essere in Italia.

    Gli highlights di Italia Liechtenstein 7-0

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  • Coppa Italia, Sampdoria e Genoa subito fuori

    Coppa Italia, Sampdoria e Genoa subito fuori

    Il terzo turno di Coppa Italia ha visto scendere in campo le prime squadre di serie A che partono bene con le sole due squadre genovesi ad uscire subito dal torneo.

    Brutta battuta d’arresto per le due genovesi e soprattutto per la compagine blucerchiata guidata da Ciro Ferrara, che aveva espresso le più serie intenzioni di andare avanti il più possibile nel torneo.

    Sampdoria e Genoa vengono estromesse ambedue ai calci di rigore rispettivamente dalla Juve Stabia e dal Verona. Molta sfortuna per la doria raggiunta al 90’ da Danilevicius dopo il vantaggio iniziale di Maxi Lopez con lo stesso argentino autore dell’errore fatale ai rigori insieme a Poli. Stessa sorte anche per i rossoblù di De Canio che pareggiano 1-1 contro il Verona, a segno Gilardino e Bejlanovic e decisivi gli errori di Jankovic e Immobiledal dischetto.

    Ciro Ferrara, subito fuori in Coppa Italia ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Esordio positivo invece per le altre compagini della massima divisione: la Fiorentina supera il Novara 2-0 (Ljajic e Pasqual i marcatori), travolgente il Chievo che supera l’Ascoli 4-0 (doppietta Théréau, Pellissier e Di Michele), una doppietta di Rolando Bianchi consente al Toro di superare 4-2 il Lecce con Bonaventura e Brivio che firmano la vittoria per 2-0 dell’Atalanta sul Padova. Funziona il tandem Larrivey – Pinilla del Cagliari, il duo sudamericano firma il passaggio dei rossoblù sardi ai danni dello Spezia per 2-1 mente il Bologna sembra già aver trovato in Taider (doppietta) l’erede di Gaston Ramirez, in procinto di trasferirsi in Premier League nella vittoria degli emiliani sul Varese per 2-1.

    Bene le siciliane con la vittoria del Catania 1-0 contro il Sassuolo grazie al gol del “Papu” Gomez e del Palermo 3-1 alla Cremonese con doppietta di Miccoli e gol di Ilicic. Il neopromosso Pescara, grazie ad Elvis Abbruscato supera 1-0 il Carpi mentre negli altri incontri ottima Reggina che supera 5-1 il Modena in trasferta grazie anche alla super prestazione di Alessio Viola, autore di una doppietta, poker del Livorno 4-1 sul Perugia mentre molto più combattute le sfide che hanno visto le vittorie del Cesena sul Crotone per 3-2 e del Cittadella sulla Ternana per 1-0.

    Risultati Terzo turno Coppa Italia
    Fiorentina – Novara 2-0
    Chievo – Ascoli 4-0
    Cagliari – Spezia 2-1
    Cesena – Crotone 3-2
    Cittadella – Ternana 1-0
    Juve Stabia – Sampdoria 5-4 dopo i calci di rigore
    Torino – Lecce 4-2
    Atalanta – Padova 2-0
    Bologna – Varese 2-1
    Catania – Sassuolo 1-0
    Genoa – Verona 2-5 dopo i calci di rigore
    Livorno – Perugia 4-1
    Modena – Reggina 1-5 dopo i calci di rigore
    Palermo – Cremonese 3-1
    Pescara – Carpi 1-0

    Siena – Vicenza oggi ore 20:45

  • Comproprietà, affare Borini il più importante

    Comproprietà, affare Borini il più importante

    Il termine ultimo scade venerdì alle 19, ma sono tante ancora le comproprietà da sistemare per ciò che riguarda le formazioni di Serie A. Alcune tuttavia sono stante già risolte: parliamo di quella riguardante Acquafresca, passato interamente a Bologna (dopo accordo con il Cagliari), Giaccherini (ex Cesena) e Giovinco (ex Parma) alla Juventus, Destro (ex Siena) e Merkel (ex Milan) al Genoa, El Shaarawy (ex Genoa) al Milan. Concluso anche l’affare Acerbi: il giocatore, a metà tra Genoa e Chievo Verona, è stato acquistato per intero dalla squadra di Preziosi il quale ne ha girato subito la metà al Milan che lo inserirà subito nella propria rosa.

    Altre invece sono state rinnovate. In tal senso spiccano quelle del giovane talento Comi, a metà tra Milan e Torino e rimasto in rossonero, Immobile al 50% tra Juventus e Genoa e che vestirà la casacca rossoblù, Rodriguez che continuerà ad essere a metà tra Bologna e Genoa rimanendo in Emilia, Sorensen anch’esso nuovamente a Bologna nonostante sia stata rinnovata la comproprietà con la Juventus. Questi gli affari fatti, o almeno i principali. Su tante altre comproprietà invece si continua a discutere mentre il tempo stringe. Partiamo da Borini: l’attaccante della Nazionale infatti è a metà tra Parma e Roma.

    fabio borini | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Nelle ultime ore però si sarebbero aperti gli spiragli per un eventuale rinnovo della compartecipazione. Tutto sembra dipendere dal giocatore. Inter e Palermo invece discutono del portiere Viviano: l’affare quasi fatto tra le due squadre per Silvestre potrebbe sbloccare anche questa trattativa. Neroazzurri che con il Parma devono invece discutere di Crisetig mentre con il Genoa puntano a risolvere gli affari Kucka e Longo, bomber della squadra Primavera neroazzurra richiesto da numerosi club. Manuel Canini è a metà proprio tra la formazione di Moratti e il Cesena mentre Genoa e Brescia stanno discutendo di Caracciolo.

    Le Rondinelle tra l’altro posseggono la metà di Diamanti, nell’ultimo anno al Bologna che vanta l’altro 50%. Sul giocatore Azzurro si è già mossa l’Udinese. Kharja è ancora a metà tra Fiorentina e Genoa mentre per Khrin ne discuteranno Bologna e Inter. Novara e Catania devono decidere il da farsi su Morimoto con i piemontesi che in Sicilia dovranno chiudere un altro discorso, quello per il portiere Ujkani con il Palermo che a sua volta sembra interessato a trattenere il giocatore.

    Insomma ce ne sono per tutti i gusti e nelle prossime ore di sicuro si andranno a definire la maggior parte di questi affari. Probabile che invece si arrivi alle buste per giocatori considerati di secondo piano, in particolare per quelli contesi tra club di Serie A e formazioni di Lega Pro. Certo è che il mercato sta entrando nel vivo dato che molte società stanno attendendo di chiudere queste situazioni a metà per poi potersi tuffare in maniera convinta e determinata sull’acquisizione di nuovi giocatori. Strategia questa che sembra accomunare sia Juventus che Inter, alle prese con diverse compartecipazioni da risolvere ma che ora sono pronte a sferrare gli attacchi per portare a casa alcuni top player.

  • Il Genoa riparte da Lo Monaco. De Canio confermato

    Il Genoa riparte da Lo Monaco. De Canio confermato

    Inizia un nuovo corso per il Genoa di Enrico Preziosi. Il presidente genoano ha deciso di affidare il suo Genoa al vulcanico Pietro Lo Monaco, che ricoprirà la carica di amministratore delegato con funzioni anche di direttore generale. L’ex dirigente del Catania è pronto per l’inizio di una nuova avventura in una piazza desiderosa di tornare in Europa. Lo stesso Preziosi ha spiegato gli ampi poteri di cui godrà il nuovo ad rossoblu: “Lo Monaco avrà carta bianca. Mi lascerà qualche condivisione sul calciomercato, ma nulla di più. Altrimenti non avrei fatto un passo indietro. Il resto se lo guadagnerà lui sul campo, mentre io farò il patron. Ho sempre rispettato le deleghe che d’ora in poi saranno ancora più strette”.

    Pietro Lo Monaco © Maurizio Lagana/Getty Images

    A parlare poi ci ha pensato il nuovo ad genoano che in maniera molto decisa ha delineato le linee guida del suo progetto: “A me piace pensare che attorno a una società gravitino cinque componenti importanti: squadra, staff tecnico, tifoseria, mass media e azienda. Tutto deve essere programmato affinché il Genoa possa compiere un percorso di affidabilità globale. Bisogna porsi sempre dei traguardi. Un lavoro senza traguardi è un lavoro monco. Bisogna avere la voglia di sognare e puntare al meglio”. L’ex dg del Catania poi rivela il suo sogno: “Speriamo di poter festeggiare il decimo scudetto e la stella durante la mia permanenza. Non è una boutade”. Questa dichiarazione fa intuire l’ambiziosità di Lo Manaco che si spinge oltre l’inverosimile.

    Il Genoa ripartirà anche da Luigi De Canio, confermato come allenatore del grifone anche per la stagione 2012/2013. Proprio il nuovo ad genoano ha voluto ufficializzare nella sua presentazione la conferma dell’allenatore: “De Canio è una persona seria, affidabile che ha raccolto meno delle sue qualità. Sa di essere in una piazza importante ed è motivatissimo“. L’allenatore di Matera che ha guidato il Genoa nel finale di stagione conducendolo alla salvezza nell’ultima giornata verrà presentato martedì insieme al suo staff.

    Dopo aver delineato il quadro societario il Genoa è pronto a scatenarsi sul mercato. Infatti ci sono tanti giocatori giovani attualmente in comproprietà sui quali il Genoa vuole puntare sin dal prossimo anno. Spiccano su tutti i nomi di Ciro Immobile, capocannoniere del campionato di serie B 2011/2012 con 28 reti e Mattia Destro, autore di una stagione brillante al Siena. Il Genoa ha acquistato a gennaio la metà di Immobile dalla Juventus e l’attaccante campano sarà agli ordini di mister De Canio nella prossima stagione e proverà a ben figurare anche nel palcoscenico della serie A. Mattia Destro invece per adesso è tutto del Genoa visto che il Siena ha il diritto di riscatto della metà del cartellino ma ancora non lo ha esercitato. Quindi il futuro dell’ariete di Ascoli Piceno è ancora da delineare con Inter, Juventus e Roma che lo seguono da parecchio tempo. Parola di Enrico Preziosi: “Destro è in prestito al Siena ma è interamente del Genoa. Il Siena può riscattarne la metà ma ora non l’ha ancora fatto. Destro ha strizzato l’occhio a Zeman e alla Roma? I giocatori strizzano l’occhio un po’ a tutti. C’è da aspettare un pochino”. 

  • Pescara – Vicenza 6-0, spettacolo Zemanlandia

    Pescara – Vicenza 6-0, spettacolo Zemanlandia

    E’ indigestione di gol allo stadio Adriatico di Pescara per la sfida tra i padroni di casa di Zdenek Zeman e gli ospiti di Gigi Cagni, al ritorno sulla panchina veneta proprio in questa giornata: Pescara – Vicentza termina con punteggio tennistico, 6-0 per gli abruzzesi, confermando lo stato di forma eccezionale degli adriatici che nelle ultime tre partite ha conquistato 9 punti con 13 reti all’attivo e zero al passivo.

    E’ tornata Zemanlandia, gol e spettacolo a profusione, con dominio imbarazzante e difesa sigillata (i detrattori del boemo gridano al miracolo) su un Vicenza davvero derelitto. L’immagine di Gigi Cagni in piedi davanti alla propria panchina mentre assiste al naufragio dei suoi è una metafora che dice molto di più dei battibecchi dello stesso tecnico biancorosso con i giornalisti nella mixed zone. Ciro Immobile al 26 gol stagionale (capocannoniere incontrastato di Serie B), Capitan Sansovini con un ruolo ‘alla Altafini’, il ‘nuovo Pirlo’ alias Marco Verratti ma soprattutto Lorenzo Insigne, della stirpe dei piccoli fuoriclasse, sono i mattatori del 6-0.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Al 15’ Pescara in vantaggio: Lorenzo Insigne è lanciato in profondità da Verratti e batte Pisoglio con un preciso tocco che non lascia scampo all’estremo ospite in uscita. Al 33’, Insigne firma la doppietta personale ed il raddoppio biancazzurro con un pallonetto beffardo che non lascia scampo al portiere veneto (in precedenza annullata una splendida rete in sforbiciata allo stesso numero 11 pescarese). Il terzo gol abruzzese arriva al 15’ quando c’è sfortunata la decisiva deviazione di Pisano nella propria porta su torre aerea di Ciro Immobile a conclusione di grande azione manovrata.

    Al minuto 18 Sansovini sigla  il poker e la propria rete personale numero 15 in stagione aggirando anche Pinsoglio in uscita e depositando in rete a porta sguarnita. Ciro Immobile al 21’ trova la cinquina di giornata ed il goal personale numero 26 al 23’ con uno splendido pallonetto che mortifica il Vicenza. La sesta rete biancazzurra è firmata dal danese Matti Lund  Nielsen al 36’ che conclude una nuova azione spettacolo della Zeman’s Band con la propria rete stagionale numero 2. Il danese sembra avere conti in sospeso con le squadre venete: dopo il Padova, infatti, castiga anche il Vicenza.  E’ calcio spettacolo a Pescara, uno show made in Zemanlandia che non appare troppo severo per quanto visto in campo ma perfettamente aderente alle prestazioni offerte dai due team : naufraga sulle rive del mare Adriatico il Vicenza di Cagni mentre il Pescara di Zeman salpa a vele spiegate verso mete agognate e fantastiche.

    VIDEO PESCARA VICENZA 6-0

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  • Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Ricomincia con il botto il campionato di Serie B. Un Pescara stratosferico infatti esce dal periodo buio che lo stava caratterizzando surclassando con un altisonante 6 a 0 a domicilio un Padova irriconoscibile. Grazie a questi tre punti il Pescara sale a quota 65 in graduatoria, con un match, quello contro il Livorno, ancora da proseguire, riconquistando la terza posizione in attesa che il Sassuolo, fermo a 64, scenda in campo domani. Il Padova invece resta fermo a quota 56 a causa di questa seconda sconfitta di fila e domani vi è il serio rischio che i veneti rimangono addirittura fuori dalla zona play off.

    Qualche novità rispetto alle formazioni previste alla vigilia: Dal Canto lascia fuori Marcolini, Italiano e Cacia. Dentro Franco, Lazarevic e Succi. Dall’altra parte c’è Immobile che recupera dalla distorsione alla caviglia rimediata in settimana. Fuori Sansovini. Match che comincia nel ricordo di Piermario Morosini: note di Ligabue in sottofondo e tutti in campo, arbitri compresi, con la maglia numero 25, per ricordare il centrocampista del Livorno deceduto proprio una settimana fa contro il Pescara.

    Si comincia e la squadra di Zdenek Zeman è un vero e proprio rullo compressore. Dopo un tiro dal limite di Insigne ci prova Caprari, ma Perin risponde presente. Ancora Pescara pericoloso con un colpo di testa di Nielsen, palla di poco a lato. Lazarevic intanto prova un break ma sbaglia tutto sotto porta, come farà al 9’ Immobile che centra il portiere avversario Perin da buona posizione. Al 13’ clamorosa, doppia, occasione targata Insigne e Cascione ma sulla linea prima Perin poi Trevisan sventano la minaccia.

    Il portiere del Padova però continua a farsi trovare pronto e a cavallo del 20’ compie altri tre grandissimi interventi per due volte su Immobile e una su Insigne. E per poco non ci scappa la classica beffa: Lazarevic serve Ruopolo che presentatosi davanti ad Anania manca incredibilmente la palla del vantaggio. Insigne e Caprari chiamano in causa Perin sino a che, al 38’, Ruopolo non stende Cascione in area di rigore. Dal dischetto Immobile, stavolta, non sbaglia.

    Ciro Immobile © Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa Dal Canto getta nella mischia sin da subito Marcolini ma è il Pescara a chiudere immediatamente i conti con Insigne, il quale nel giro di 4’ mette a segno due gol. Al 8’ sfrutta al meglio un assist di Immobile agganciando e calciando di destro, poi al 12’ lascia partire un tiro che si infila proprio sotto l’incrocio. Il Padova sotto di tre gol reagisce ma Portin, Cacia, entrato da poco, e Marcolini non hanno fortuna. Va meglio a Nielsen che al 25’ sfrutta un cross di Verratti insaccando.

    Dal Canto inserisce Dramè mentre Zeman nel giro di pochi minuti esaurisce la girandola dei cambi inserendo Gessa, Kone e Sansovini per Nielsen, Caprari ed Insigne. Al 38’ è proprio Sansovini che innesca Immobile il quale scattando sul filo del fuorigioco sigla la sua doppietta personale facendo scatenare l’ira del pubblico padovano contro i proprio giocatori. Nel finale c’è gloria anche per Cascione che fissa il punteggio su un clamoroso 0 a 6 con un tiro a giro sul secondo palo.

    Le azioni salienti di Padova Pescara 0-6:
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