Tag: ciro immobile

  • Torino-Juventus le polemiche post Derby su Twitter

    Torino-Juventus le polemiche post Derby su Twitter

    Il derby della Mole Torino-Juventus, dopo il clima incandescente in campo acuito da alcuni episodi connessi ad evidenti errori arbitrali (la mancata espulsione di Ciro Immobile per fallo durissimo su Tevez, il gol della vittoria bianconera con Tevez in netto fuorigioco che colpisce il pallone prima del tocco decisivo di Pogba, ndr) si sposta “in rete” ed, in particolare, su Twitter. Il Torino, infatti, nel post-partita ha intrapreso quello che si è ben presto tramutato in una sorta di palleggio a colpi di Twit. Il cinguettìo granata si domandava sarcasticamente “Ma come conta Conte?” riferendosi alle dichiarazioni del tecnico bianconero che, nel dopo gara aveva sottolineato la superiorità della sua squadra, capace di tener palla ed attaccare per 70 minuti. Secondo le statistiche della Lega calcio, invece, la supremazia territoriale dei bianconeri non è stata così netta: 52% contro 48% di possesso palla del Toro. Pertanto, secondo il Torino “viene da chiedersi con quale pallottoliere conti il possesso palla Conte”.

    Torino-Juventus, il post derby su Twitter | © Valerio Pennicino Getty Images Sport
    Torino-Juventus, il post derby su Twitter | © Valerio Pennicino
    Getty Images Sport

    Ma le frecciatine granata non si sono fermate qui. Il Toro, infatti, ha replicato alle proteste bianconere per la mancata  espulsione di Immobile, affermando che anche Marchisio avrebbe meritato il doppio giallo e che Pogba si è reso colpevole sul finire del primo tempo di un fallo molto duro su El Kaddouri. Date le premesse incandescenti, la chiosa, risulta essere, poi, ancora di più al veleno: “La verità è che la Juventus ha vinto il derby per 1-0, e che quell’ 1-0 è stato viziato da un evidentissimo fuorigioco. Il resto sono solo inutili parole. Sicuramente Conte, a scuola, era più bravo in italiano che in matematica”.

    La risposta della Juventus, quindi, non si è fatta attendere, restando sempre in tema di riferimenti “numerici” e statistiche: “Neanche un tiro in porta: basterebbe questo dato a spiegare l’assoluta supremazia della Juventus nel derby”. Una solidità difensiva che, come prosegue il Twit della società bianconera, “consente alla Juventus di non subire reti nei derby dal Toro dal gol di Cauet nel 2002”; affermando, inoltre, che “non saremo bravi in matematica ma fino a zero, come i tiri nello specchio del Torino, riusciamo a contare”.

    Il Toro ha, così, ri-risposto alludendo al numero di scudetti della Juventus, distinguendo tra titoli effettivi e titoli ufficiali: “Non vi buttate giù, fino a 31 (ops 29) ci siete arrivati”.

    Oltre alla posizione delle società, ed alla diatriba aritmetica, anche il numero dieci juventino Carlos Tevez ha voluto rimarcare su Twitter il suo disappunto per la mancata espulsione di Immobile durante Torino-Juventus, considerando che l’attaccante campano è stato l’autore del durissimo fallo che gli è costato una profonda ferita alla caviglia. L’argentino ha postato la foto del suo piede malconcio, commentando così “Noi vinciamo sempre con un aiuto, è per questo che sto così”…

    La cavigli di Tevez nel post Torino-Juve | Photo Twitter official
    La cavigli di Tevez nel post Torino-Juve | Photo Twitter official
  • Consigli Fantacalcio 2013/2014: 5 nomi su cui puntare

    Consigli Fantacalcio 2013/2014: 5 nomi su cui puntare

    Secondo appuntamento con la rubrica “Consigli Fantacalcio” de Il Pallonaro riservata a tutti i fantallenatori. Nell’appuntamento di ieri abbiamo conosciuto insieme quali sono ad oggi le probabili formazioni delle venti squadre di serie A (altro…)

  • Juventus, Manchester United su Mirko Vucinic

    Juventus, Manchester United su Mirko Vucinic

    Sembra davvero un paradosso ma la Juventus, per colmare l’enorme lacuna nel reparto offensivo denotata nell’ultima seppur trionfale stagione, potrebbe cedere l’attaccante che mister Antonio Conte ha sempre considerato insostituibile ed inamovibile per l’intero campionato di serie A. Infatti il montenegrino Mirko Vucinic potrebbe lasciare la Mole lusingato dalle continue sirene inglesi e con la possibilità di vestire la maglia del Manchester United che si fa, giorno dopo giorno, sempre più credibile. Ci sarebbero addirittura le cifre dell’accordo già formulate e formalmente accettate dalla Vecchia Signora: Diciotto milioni cash ed un contratto quadriennale di tre milioni di euro per Vucinic, ingaggio che supererebbe di poco i 2,7 milioni che percepisce attualmente in bianconero.

    Mirko Vucinic, possibile nuovo acquisto del Manchester United ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Mirko Vucinic, possibile nuovo acquisto del Manchester United ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Sicuramente l’addio di Vucinic per le casse bianconere sarebbe una vera e propria svolta considerato che il fuoriclasse con le pantofole fu prelevato dalla Roma per 15 milioni di euro. Vucinic ha sicuramente dimostrato anche in bianconero di poter calcare determinati palcoscenici ma la sua cronica scarsa vena realizzativa potrebbe aver convinto Antonio Conte a sacrificare un suo pupillo per un bene superiore.

    Bene superiore chiamato Gonzalo Higuain, l’attaccante del Real Madrid ha infatti trovato ieri l’accordo economico con la dirigenza bianconera volata a Madrid per l’occasione ed adesso c’e’ da convincere il Real Madrid che ha già rifiutato l’offerta di 18 milioni più Stephan Lichsteiner presentata da Beppe Marotta.  I sogni bianconeri per un attacco a prova di Champions non si fermeranno con il probabile arrivo del “Pipita”, la pista Stefan Jovetic è infatti sempre caldissima con l’offerta bianconera che potrebbe alzarsi a venti milioni più la metà del cartellino di Marrone e tutto il cartellino di Fabio Quagliarella, gradito a Vincenzo Montella, come contro partite tecniche. In difesa la pista più credibile è rappresentata dal difensore granata Ogbonna mentre a centrocampo l’arrivo di Diamanti non è certamente una chimera con Ciro Immobile pronto a sbarcare in rossoblù per un altro anno in prestito, ma con la certezza di giocare titolare.

  • Buffon rinnova con la Juve fino al 2015, l’annuncio con Agnelli

    Buffon rinnova con la Juve fino al 2015, l’annuncio con Agnelli

    Gianluigi Buffon: un nome, una garanzia. L’estremo difensore bianconero è stato recentemente premiato come il miglior portiere dell’ultimo quarto di secolo e, notizia dell’ultim’ora, ha appena rinnovato il suo contratto con la Juventus fino al 2015. Buffon e la Vecchia Signora, un legame iniziato nel lontano 2001 con l’acquisto dell’allora giovane portiere dal Parma da parte della Juventus per fior di quattrini, un’immensità per un estremo difensore. I risultati non si fanno però attendere perchè in pochi anni Buffon vince tutto quello che c’è da vincere a livello di squadra: campionati, coppe e pure un Mondiale con l’Italia. Gli unici due vuoti in bacheca riguardano il Pallone d’Oro e la Champions League: se per il primo ormai non ci sono più molte speranze visti i fenomeni in circolazione, per il secondo ce ne sono eccome.

    Buffon rinnova con la Juventus fino al 2015 | © Marco Luzzani 7 Getty Images
    Buffon rinnova con la Juventus fino al 2015 | © Marco Luzzani / Getty Images

    ETERNO AMORE – Se non è amore eterno poco ci manca. Secondo quanto dalle fonti più autorevoli, Buffon e la Juventus avrebbero già trovato l’accordo per il rinnovo del contratto del numero uno bianconero in scadenza. Si parla di un possibile prolungamento fino al 2015 e per domani, è attesa la conferenza del numero uno assieme ad Agnelli di fronte ai giornalisti. Nel 2015 Buffon avrà 37 anni suonati e presumibilmente la Juventus sarà il suo ultimo club di livello poi chissà, nulla vieta che Gigi decida di terminare la sua straordinaria carriera in qualche altro campionato “alla Del Piero” per intenderci. Sono molte proprio le analogie fra i due grandi uomini bianconeri. Uno su tutti è il senso di appartenenza e l’impegno mostrato nell’indossare una maglia blasonata come quella della Juventus, onorata con sudore e con orgoglio in ogni situazione. Le sirene di mercato erano forti anche per Buffon. Soprattutto nell’anno della sciagurata retrocessione della Juventus, il portiere bianconero era uno dei giocatori più desiderati dai club europei. In quel periodo il Milan aveva quasi concluso il suo trasferimento in maglia rossonera ma qualcosa bloccò il passaggio. Buffon, rifiutando proposte di livello, come detto del Milan ma anche di squadre estere come il Real Madrid o il Chelsea, decise di scendere in Serie B assieme ai suoi compagni, assieme alla sua Juve. Esemplare anche la scelta di ridursi l’ingaggio e di voler restare bandiera della causa bianconera. Ad oggi Buffon è considerato uno dei migliori portieri del mondo se non il migliore in assoluto.

    MERCATO – La Juventus in pieno mercato trova il rinnovo di un suo giocatore. Nonostante questo, nessuno si dimentica che ai bianconeri servono dei rinforzi, soprattutto nel reparto offensivo. I nomi che si fanno sono sempre quelli e l’identikit pure: è necessario portare a Vinovo un top-player in grado di segnare molti gol e di garantire il salto di qualità a un attacco spesso e volentieri sterile. Ecco dunque l’ultimatum all’ivoriano Drogba che dovrà decidere entro 48 ore. Più facile la pista che porta a Llorente che dovrebbe sì arrivare ma solo a giugno. Nel caso non ci sia l’intesa con i due bomber citati ecco altri nomi d’emergenza: Borriello e Immobile, un usato garantito in quanto entrambi hanno avuto esperienze bianconere e giocano in Serie A. Non serve nemmeno il periodo di ambientazione.

  • Immobile si candida per la Juventus: “sono pronto”

    Immobile si candida per la Juventus: “sono pronto”

    L’esigenza della Juventus sul mercato di riparazione è, come noto, quella di riuscire a rinforzare il proprio attacco con una soluzione che possa conciliare l’esigenza di rispettare il budget limitato con la necessità di infoltire un reparto che, a causa dei problemi fisici di Mirko Vucinic, della vena non più ottimale di Fabio Quagliarella, del lungo stop a Niklas Bendtner, del rendimento a corrente alternata di Matri e Giovinco, sembra il principale “colpevole” della mini-crisi di inizio 2013, che ha portato agli uomini di Conte solo un punto in due partite di campionato. Per questo, nel post-partita del Tardini, dopo il pareggio contro il Parma, Antonio Conte non ha potuto sottrarsi alle domande sul mercato attaccanti ed ha usato toni schietti, ribadendo la necessità di acquisti low cost che ptrebbero portare, così, a Ciro Immobile, attuale attaccante del Genoa.

    Lo stesso Immobile non ha fatto mistero di esser pronto a correre a Torino qualora giungesse una chiamata della Juventus, un ambiente che conosce alla perfezione avendo fatto tutta la trafila nelle giovanili bianconere: ora, invece, il suo cartellino è a metà tra Genoa e Juventus, dopo l’operazione da 4 milioni di euro portata avanti nello scorso mercato estivo, e prima del nuovo interessamento della Juventus, per Immobile non c’erano altri pensieri fuorchè la squadra rossoblu, nella quale si è saputo mettere bene in luce in questo scorcio di stagione. Ma, dopo aver sentito “profumo di Juve” le cose sono cambiate, anche perchè per il giovane di origini campane sarebbe un sogno “lottare per lo scudetto ed avere un’occasione di svolta per la mia carriera: o bene o male male”. 

    Immobile si candida per la Juventus | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Immobile si candida per la Juventus | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La Juventus, dunque, potrebbe essere una sorta di trampolino di lancio definitivo per lui, finora considerato un giovane dal buon potenziale, ritrovando Antonio Conte in veste di allenatore dopo l’esperienza di Siena che sembra aver lasciato nel ventitreenne Immobile un ricordo molto positivo del tecnico salentino, al punto da sottolinearne le grandi doti di motivatore e la capacità di curare i dettagli e di restituire alla Juventus una mentalità vincente, aggiungendo di “essere orgoglioso per i complimenti dell’allenatore campione d’Italia non possono che fare piacere, sono uno stimolo per migliorarsi”.

    Se, quindi, dal canto suo Immobile sarebbe ben lieto di compiere il viaggio Genova-Torino, resta da capire quali siano le intenzioni dei due club: per la Juventus, l’affare potrebbe farsi considerando che il calciatore risponde alle caratteristiche richieste dal mister, ma resterebbe da comprendere su quali basi economico-tecniche poter discutere con il presidente del Genoa Preziosi. Infatti, l’entourage del numero uno rossoblu ha fatto trapelare che per la partenza dell’attaccante, il Genoa vuole in cambio una contropartita da scegliere fra Padoin e Marrone, due giocatori molto ben visti da Conte che, nonostante non li consideri due titolari, non ha mai negato loro il giusto spazio sia in campionato che in Coppa Italia, e che soprattutto in un periodo fitto di impegni come quello appena iniziato non vorrebbe lasciar partire.

    Probabilmente, per evitare di privarsi di uno tra i due calciatori, la Juventus dovrebbe alzare l’offerta economica per il cartellino fino a sei milioni di euro, una cifra ragionevole per concludere l’operazione in breve tempo anche considerando i buoni rapporti tra i due club.

  • Palermo su Ciro Immobile, Lo Monaco annuncia l’accordo

    Palermo su Ciro Immobile, Lo Monaco annuncia l’accordo

    Il gol segnato a San Siro contro l’Inter, potrebbe corrispondere all’ultima marcatura per Ciro Immobile con la maglia del Genoa. Il giovane attaccante aveva giá fatto capire di non essere piú in sintonia con la tifoseria gialloblu con la sua esultanza polemica. Dopo aver saltato Ranocchia e battuto Handanovic con tiro potente, Immobile ha voluto quasi azzittire la tifoseria genoana accorsa al Meazza. I tanti ultrá gialloblu non l’hanno affatto presa bene e hanno risposto per le righe all’ex attaccante del Pescara.

    STAGIONE NO – Il gesto dell’esultanza di San Siro e solo l’ultima goccia che fatto traboccare il vaso. Giá da un po’ di tempo il Genoa e Immobile erano arrivati ai ferri corti: la stagione del Grifone é stata fin quí molto travagliata. Tanti allenatori si sono succeduti sulla panchina gialloblu e per Immobile non é stato facile essere sempre al top.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile potrebbe lasciare il Genoa a gennaio | ©Getty Images
    Qualche gol, il giovane attaccante l’ha pure segnato, ma é nulla in confronto a quello che il giovane ci aveva fatto vedere ai tempi del Pescara di Zeman. La logica conseguenza delle cose é che il Genoa e Immobile non fanno piú l’uno per l’altro. Meglio per entrambi, la strada della separazione.

    LO MONACO – Certo, le qualitá di Ciro Immobile sono note a molti e non é difficile ipotizzare che la lista delle pretendenti per lui sia molto nutrita. La societá che peró sembra essere in vantaggio per l’acquisto di Immobile, sembra essere il Palermo. Le parole dell’Ad catanese Lo Monaco, dichiarate a Sky Sport, confermano quanto detto: “Alla luce dell’infortunio di Hernandez. Abbiamo un accordo sulla parola per Immobile con Preziosi, poi gli eventi mutano e stiamo alla finestra. Vogliamo una punta, questo è chiaro“.

    PALERMO SCATENATO – I rosanero intanto sono una delle societá piú attive sul mercato in entrata. Non solo Immobile in cima alla lista dei desideri ma anche tanti altri nomi. Fra gli affari conclusi ecco quello riguardante Aronica: l’ex difensore del Napoli é arrivato a Palermo perché voluto fortemente da Lo Monaco. Intanto sembra esserci anche l’intesa fra Dossena, altro giocatore del Napoli, e il Palermo: solo nei prossimi giorni vedremo se la situazione sará in grado di sbloccarsi del tutto. Per quanto riguarda l’attacco, qualora la strada per Immobile si complicasse, ecco un altro giocatore del Genoa: si tratta di Borriello.

  • Solo un pari tra Inter e Genoa. Adesso la Juve dista nove punti

    Solo un pari tra Inter e Genoa. Adesso la Juve dista nove punti

    Grandi emozioni e tantissime occasioni nel match dell’ora di pranzo della diciottesima giornata di Serie A. In campo Inter-Genoa in un San Siro piuttosto vuoto che non rende merito alla bella gara giocata dalle due squadre. Finisce 1-1 tra nerazzurri e rossoblu con le reti di Immobile e Cambiasso con un palo clamoroso di Livaja a pochi centimetri dalla porta. Con un solo punto conquistato, la formazione interista si allontana ulteriormente dalla testa della classifica e la Juve adesso dista ben 9 punti. I liguri invece rimangono in zona retrocessione ma i ragazzi di Del Neri mostrano ottimi segnali di cresciuta. L’Inter invece continua il suo non brillantissimo periodo e Stramaccioni a fine gara si complimenta con la squadra per il coraggio dimostrato in campo nonostante una condizione da rivedere.

    La partita – Gran bella gara quella vista a San Siro. Da una parte un’Inter in affanno dopo un recupero in classifica importante, dall’altra un Genoa a caccia di punti salvezza arrivato a Milano senza nulla da perdere. Buon ritmo fin dai primi minuti, con azioni importanti verso le porte difese da Handanovic e Frey.

    Immobile zittisce la sua curva © Claudio Villa/Getty Images
    Immobile zittisce la sua curva © Claudio Villa/Getty Images

    Un match che rimane inchiodato sullo 0-0 fino al 75′, grazie soprattutto alle giornate di grazie dei due estremi difensori. Ad un quarto d’ora dalla fine, con i nerazzurri a caccia del gol vittoria arriva la doccia fredda. Immobile parte in contropiede, supera in velocità Ranocchia e insacca con il mancino alle spalle di Handanovic. Il pareggio interista arriva dieci minuti più tardi con il l’argentino Cambiasso, abilissimo ad inserirsi senza palla in area su un cross dalla sinistra e segnare con un preciso colpo di testa. Gli ultimi minuti sono un forcing nerazzurro, con quattro attaccanti in campo. Nei minuti finali Livaja colpisce un clamoroso palo a pochi centimetri dalla porta tra la disperazione generale dei compagni e di Stramaccioni.

    L’esultanza – Ciro Immobile dopo aver realizzato il gol del vantaggio, zittisc i suoi tifosi portando il dito all’altezza della bocca e urlando “zitti, zitti”. Cessione in vista per l’attaccante napoletano? Chissà…

    Addio scudetto? – La distanza tra Inter e Juventus diventa pesante ad una giornata dalla chiusura del girone d’andata. Una nuova rimonta pare quasi impossibile, anche se gli impegni di Champions dei bianconeri potrebbero far perdere punti preziosi.

    Preziosi – Già acquistati Floro Flores e Matuzalem, in arrivo almeno un difensore e un centrocampista. Il mercato invernale potrebbe consegnare a Del Neri una rosa profondamente rinnovata per una salvezza ampiamente alla portata dei genoani.

    PAGELLE INTER-GENOA
    Immobile 7.5 – Immenso lavoro per la punta rossoblu. Da profondità, tiene palla, subisce falli e perde tempo. Realizza anche il gol del momentaneo vantaggio e si lamenta con i propri tifosi che hanno criticato troppe volte il napoletano.
    Kucka 7.5 – Straordinario. Davanti agli occhi di Moratti e Branca che avrebbero voluto portarlo a Milano, prende in mano la squadra e la trascina verso un risultato importante. Ritrovato.
    Zanetti 7 – Quasi 40 anni e non sentirli! Corre come un giovanotto, vince tutti i contrasti e rimane sempre in piedi nei duelli. Extraterrestre.
    Cassano 6 – Prestazione ben al di sotto delle sue capacità. Prova qualche giocata, ma non entra mai nel vivo della partita. L’Inter ha bisogno delle sue invenzioni.

    TABELLINO INTER-GENOA 1-1
    Inter (3-4-3): Handanovic 6.5; Ranocchia 6.5, Samuel 6.5, J. Jesus 6 (46′ Chivu 5.5); Zanetti 7, Gargano 7 (79′ Livaja 5), Cambiasso 7, Alvarez 5.5 (30′ Pereira 6.5); Palacio 6, Milito 6, Cassano 6.
    Genoa (4-5-1): Frey 6.5; Sampirisi 6, Canini 6, Granqvist 7, Antonelli 6; Rossi 6 (72′ Piscitella 6.5), Kucka 7.5, Toszer 5.5; Bertolacci 6 (69′ Anselmo 5, 91′ Kranjic sv), Vargas 6; Immobile 7.5.
    Marcatori: 75′ Immobile (G), 85′ Cambiasso (I)

  • Pescara-Genoa è già spareggio salvezza

    Pescara-Genoa è già spareggio salvezza

    Emergenza classifica è la parola d’ordine in casa Pescara e Genoa: adriatici ultimi a 11 punti insieme al Siena, appena un punto in più per il Grifone terz’ultimo. Le premesse non sono certo delle migliori, e così in anticipo rispetto al giro di boa del campionato il match dell’Adriatico si sovraccarica di tensioni e ansie pressocchè da ultima spiaggia: l’imperativo è vincere e scacciare cattivi pensieri di ogni genere.

    Scontro tra panchine calde, quella rossoblù in particolare, con Del Neri quanto mai in discussione dopo l’imbarcata casalinga di domenica scorsa col Chievo; non se la passa benissimo neanche Bergodi, subentrato già a Stroppa sulla panchina biancoceleste ma ancora senza risultati. I cinque goal presi a Napoli domenica scorsa preoccupano come non mai: la fragilità difensiva del Pescara sembra essere infatti il tallone d’Achille di una squadra volenterosa, ma niente più.

    Marco Borriello
    Marco Borriello © Dino Panato/Getty Images

    Vigilia tesa in casa Genova, con il centro sportivo Signorini chiuso e tradizionale conferenza stampa annullata, probabilmente per togliere pressione a Del Neri, anche se si vocifera di un Preziosi pronto a scelte clamorose in caso di risultati negativi. Torna a disposizione Borriello, che probabilmente sarà schierato come unica punta di ruolo, quindi con l’accantonamento, almeno dall’inizio, dell’ex di lusso Immobile, che partirà in panchina. Alle sue spalle dovrebbero agire ben quattro costruttori di gioco, con Vargas e Jankovic esterni e Kucka e Bertolacci centrali. Davanti alla difesa spazio a Seymour, e reparto arretrato con coppia centrale composta da Granqvist e Canini, con le fasce presidiate da Canini e Moretti e in porta il solito Frey.

    Bergodi metterà in campo i suoi col consueto 3-5-1-1 , con Perin a guardia della porta adriatica, l’esperto Terlizzi a guidare in difesa i compagni Romagnoli e Capuano. Mediana composta sulle fasce da Zanon e Modesto, in mezzo Bjarson (in goal a Napoli), Togni e Cascione . In avanti spazio a Weiss a supporto di Vukusic.
    Sostanziale equilibrio nei precedenti, con due pareggi, due vittorie rossoblù e una del Pescara negli ultimi cinque scontri.

    Fischietto affidato a Celi

    Probabili formazioni Pescara-Genoa

    Pescara (3-5-1-1): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Capuano; Zanon, Bjarnason, Togni, Cascione, Modesto; Weiss; Vukusic. Allenatore: Bergodi

    Genoa (4-1-4-1): Frey; Sampirisi, Granqvist, Canini, Moretti; Seymour; Jankovic, Bertolacci, Kucka, Vargas; Borriello. Allenatore: Del Neri

  • Napoli sogna la coppia Insigne-Immobile per gennaio

    Napoli sogna la coppia Insigne-Immobile per gennaio

    Il calciomercato Napoli si trova davanti ad una svolta importante. Per gennaio è infatti atteso l’assalto all’attaccante del Genoa Ciro Immobile, sbarcato in Liguria soltanto quest’estate e adesso già in procinto di lasciare il club di Enrico Preziosi. Un avvio di stagione in chiaro-scuro per il talentuoso attaccante dell’Under 21, che non si è mai realmente sbloccato con la maglia del Grifone. Oscurato nelle prime partite dal totem Borriello, Immobile ha poi conquistato il posto da titolare al fianco dell’ex romanista, per poi caricarsi sulle spalle tutto il peso del reparto offensivo dopo l’infortunio rimediato dall’ex Roma un mese fa. I numeri non hanno dato ragione al napoletano, che ha comunque sofferto il caos generalizzato vigente ancora oggi all’interno dell’ambiente rossoblu.

    LO SCAMBIO– Immobile arriverebbe a Napoli nell’ambito dell’operazione Vargas, con il cileno che andrebbe a rinforzare l’attacco genoano. A darne notizia questa mattina in edicola è il Corriere dello Sport, che rivela come Ciro Immobile sia tenuto in grande considerazione da Walter Mazzarri. Il tecnico livornese infatti reputa Immobile il sostituto ideale per Cavani, la cui assenza dall’undici titolare incide pesantemente sull’andamento degli azzurri proprio perché un vice-Cavani manca alla rosa partenopea.

    Genoa CFC v AC Chievo Verona - Serie A
    Ciro Immobile potrebbe tornare a Napoli | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    LA COPPIA DEI SOGNI – Immobile a Napoli ricomporrebbe la coppia che ha fatto divertire una città intera (Pescara) per dodici mesi. Insigne-Immobile è qualcosa di più che un semplice tandem d’attacco. Lo dicono i numeri, lo conferma l’indice di gradimento dei tifosi. Dopotutto lo scorso anno, con Zeman in panchina, Immobile e Insigne misero insieme qualcosa come 46 gol. Cifra assurda per due calciatori, sopratutto se si considera il contesto in cui sono stati realizzati.

    IL NAPOLI AI NAPOLETANI – Uno, Insigne, è nato a Napoli. L’altro, Immobile, a Torre Annunziata. Si potrebbero riunire a gennaio, sotto lo stesso cielo, ai piedi del Vesuvio.

  • Sampdoria – Genoa: il ‘Derby delle panchine traballanti!’

    Sampdoria – Genoa: il ‘Derby delle panchine traballanti!’

    Più che il Derby della Lanterna, quello di stasera in palio al Marassi, tra Sampdoria e Genoa è il Derby delle panchine più traballanti! Ipotizzando un ring in stile pugilato, all’angolo blu (per i colori doriani) troviamo Ciro Ferrara, che con la sua squadra aveva iniziato il campionato con il turbo, rimediando in seguito 7 sconfitte consecutive, (l’ultima vittoria alla terza giornata contro il Pescara), mentre nell’angolo rosso(colore sociale del Genoa) siede Gigi Del Neri, chiamato a risollevare le sorti del Grifone. Anche in questo caso i numeri parlano a sfavore del tecnico rossoblu, con cinque sconfitte di fila e una classifica da incubo, con solo 9 punti in 12 giornate di campionato. Occhio quindi, che questo derby, più che per l’onore e la voglia di riscatto, servirà proprio a fare maggiore chiarezza nel futuro nebbioso di entrambi i tecnici. Un pari non servirebbe a nessuno, quindi lo spettacolo per la felicità di tutti i tifosi è garantito!

    Ciro Ferrara rischia la panchina © Valerio Pennicino/Getty Images
    SAMPDORIA-Alla ricerca del gol numero 100 tra casa e trasferta nel derby della Lanterna, la Sampdoria di Ferrara dovrà cercare di uscire dalla crisi, cancellando la serie di 7 sconfitte consecutive, sfruttando il calore del pubblico di casa e la voglia di rivalsa di una partita come la stracittadina di Genova. Ferrara rimane con il dubbio se schierare il 4-4-2 o un più offensivo 4-3-3. Pare più probabile l’utilizzo di un modulo più ‘coperto’ con le due punte, utilizzando il giovane Icardi, vista l’indisponibilità di Maxi Lopez per l’infortunio al menisco. Quindi nel dettaglio, nella linea difensiva, spazio a Gastaldello, Rossini al centro con Costa e De Silvestri a lato. In mediana ci saranno Obiang, Munari, Maresca e l’ex nerazzurro Poli, mentre davanti con Icardi c’è il ballottaggio tra Juan Antonio, e Estigarribia per una maglia da titolare.

    GENOA- Del Neri dovrebbe recuperare Rossi proprio in occasione del derby, con il capitano dei rossoblu che dovrebbe comunque trovare posto inizialmente in panchina. Dovrebbe tornare titolare dal primo minuto anche il bomber di razza Marco Borriello, per guidare la coppia d’attacco affiancato da Ciro Immobile. Del Neri dovrebbe quindi schierare un undici iniziale così composto: Sampirisi, Granqvist, Moretti e il rientrante Bovo (scontata la squalifica) in difesa; Moretti, Jankovic, Tozser e il recuperato Kucka per la linea a quattro della mediana. Infine davanti pochissimi dubbi con il tandem offensivo Borriello-Immobile per scardinare la difesa doriana.

    PROBABILI FORMAZIONI SAMPDORIA GENOA :

    Sampdoria (4-4-2): 22 Romero, 19 De Silvestri, 28 Gastaldello, 35 Rossini, 3 Costa, 11 Munari, 6 Maresca, 16 Poli, 14 Obiang, 29 Juan Antonio, 98 Icardi
    A disp: (32 Berni, 2 Estigarribia, 95 Falcone, 21 Soriano, 12 Tissone, 15 Poulsen, 7 Castellini, 5 Renan, 8 Mustafi, 93 Savic, 25 Krsticic). All.: Ferrara

    Genoa (4-4-2): 1 Frey, 31 Sampirisi, 5 Granqvist, 3 Bovo, 24 Moretti, 11 Jankovic, 28 Toszer, 33 Kucka, 13 Antonelli, 17 Immobile, 22 Borriello.
    A disp: (30 Tzorvas, 21 Canini, 14 Seymour, 32 Donnarumma, 7 Rossi, 9 Melazzi, 23 Said, 16 Hallenius, 91 Bertolacci, 15 Krajnc, 18 Piscitella). All.: Del Neri