Tag: ciro ferrara

  • Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Dopo che il Milan ha sfatato il tabù San Siro con la vittoria sul Cagliari restano solamente altre due big che nel proprio impianto non hanno ancora vinto una gara. Sono l’Inter a la Roma. I giallorossi di Zeman infatti sprecano una ghiottissima chance per rompere questa maledizione pareggiando in casa per 1-1 contro la Sampdoria dopo aver giocato un tempo intero in superiorità numerica. Non basta infatti il gol numero 216 in Serie A per Totti, che raggiunge così Altafini e Meazza in questa speciale graduatoria. E sì perché nella ripresa Stekelenburg combina la frittatona permettendo ai liguri di pareggiare con Munari.

    E per poco la formazione ospite non trova il colpaccio con Icardi. Nonostante lo stop di un turno dovuto ai noti fatti di Cagliari dunque la squadra giallorossa non sfrutta la freschezza rispetto all’avversario. Gli undici iniziali che presentano grosse defezioni in attacco: Osvaldo da una parte e Maxi Lopez dall’altra. Nella Roma fuori inizialmente anche De Rossi. Al suo posto Tachtsidis. Il primo tempo è un monologo capitolino. La formazione di Zeman si schiera stabilmente nella metà campo avversaria cercando in ogni modo di aggirare la difesa doriana. E anche quando ci riesce trova un super Romero che prima blocca due volte Destro, in uscita bassa e su tiro da distanza ravvicinata, e poi si ripete con Lamela.

    Poco dopo la mezz’ora però la Roma passa con un gol fortunoso nato a seguito di una mischia in area: doppia conclusione di Destro e subito dopo tiro sbagliato di Florenzi che si trasforma in assist per Totti il quale deposita in rete senza problemi. La Sampdoria è tutta in qualche contropiede di Eder e le cose per Ferrara si complicano quando perde anche l’infortunato Pozzi. Al suo posto Krsticic. Ad inizio ripresa la Sampdoria non ha nemmeno il tempo di riassettarsi che resta in dieci uomini: Maresca si becca il secondo giallo per un fallo su Lamela e obbliga i suoi, già sotto di un gol, a giocare la ripresa in dieci. Tutto facile sulla Roma. Ma solo sulla carta.

    L’esultanza della Sampdoria © GABRIEL BOUYS/Getty Images

    Poiché la Sampdoria anziché accusare il colpo va alla ricerca del pari. Che trova al 17’ quando su un tiro cross senza pretese Stekelenburg si fa sfuggire la palla dalle mani e per Munari è un gioco da ragazzi insaccare. E per poco non arriva la beffa per la formazione di Zeman quando Icardi si invola verso la porta avversaria ma Castan lo ferma poco prima della conclusione a rete. E’ di Lamela l’ultimo tentativo ma il risultato non cambia. Per la Sampdoria continua l’imbattibilità in questo campionato.

    LE PAGELLE DI ROMA-SAMPDORIA:
    Stekelenburg 4,5: Il suo errore è pesantissimo. Si perché permette alla Sampdoria di pareggiare, e per poco di vincere, sia perché fa crollare il morale della squadra.
    Castan 6,5: Non avesse fermato Icardi staremmo a parlare di disfatta giallorossa. Provvidenziale in quell’episodio.
    Totti 7 : Raggiunge lo storico traguardo di 216 reti anche se lui sperava di festeggiarlo con un successo. Un vero peccato.
    Romero 7: Provvidenziale in più circostanze dimostra di avere tutte le carte in regola per giocare in Serie A.
    Maresca 4,5: La sua ingenuità lascia la Samp in dieci. Che sia un bene o un male però, visto il risultato finale, non si sa.
    Eder 7: Con la sua rapidità la Sampdoria riesce ad allungarsi e rifiatare. Quando si tratta di partire in contropiede lui è lì, sempre pronto.

    IL TABELLINO DI ROMA-SAMPDORIA:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 4,5; Taddei 6, Burdisso 6, Castan 6,5, Balzaretti 6; Marquinho 5, Tachtsidis 5,5 (18′ st De Rossi 5,5), Florenzi 6,5; Lamela 6, Destro 5, Totti 7. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Marquinhos, Romagnoli, Piris, Perrotta, Lopez, Tallo. Allenatore: Zeman 5
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero 7; Berardi 6, Gastaldello 6, Rossini 6, Costa 5,5; Munari 6,5, Maresca 4,5, Obiang 6; Estigarribia 6 (5′ st Icardi 6), Pozzi sv (32′ Krsticic 5) , Eder 7 (34′ st Soriano sv). In panchina: Berni, Castellini, De Silvestri, Poulsen, Mustafi, Renan. Allenatore: Ferrara 7

    Il video di Roma-Sampdoria:
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  • Roma-Sampdoria, le formazioni. Zeman recupera De Rossi e Totti

    Roma-Sampdoria, le formazioni. Zeman recupera De Rossi e Totti

    Si torna in campo. Tre giorni dopo la sfida con il Torino per la Sampdoria, dieci giorni dopo il ko interno contro il Bologna per la Roma che domenica ha ottenuto la vittoria a tavolino causa i noti fatti dell’Is Arenas. Giallorossi che se fuori casa, Cagliari a parte, hanno fatto bene espugnando anche San Siro, tra le mura amiche ancora non hanno brillato. Appena un punto conquistato in due gare. E cosi i tifosi non aspettano altro che la prima vittoria all’Olimpico per la truppa di Zeman che però davanti si troverà un osso molto duro.

    Parliamo della Sampdoria di Ciro Ferrara, squadra che insieme a Juventus e Napoli in questo momento è tra quelle imbattute. Zeman recupera perdine importanti come De Rossi, Totti e Bradley ma non Osvaldo che dovrebbe tornare disponibile sabato sera contro la Juventus. Fuori per infortunio anche Dodò e il solito Lobont. Non mancano i dubbi da sciogliere presumibilmente all’ultimo momento: in difesa infatti Piris e Taddei si giocano una maglia sul lato destro ma il secondo sembra avvantaggiato. Per il resto confermato in mezzo al campo Florenzi che ha battuto la concorrenza di Tachtsidis.

    Daniele De Rossi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nel 4-3-3 dell’allenatore boemo davanti a Stekelenburg retroguardia formata da Burdisso e Castan centrali con Taddei e Balzaretti laterali. In mezzo al campo Florenzi, De Rossi e Pjanic con Lamela, Destro e Totti che formeranno il tridente offensivo. Dall’altro lato Ferrara deve fare i conti con un’assenza veramente molto pesante: è quella di Maxi Lopez, uno dei migliori giocatori di questo brillante inizio di stagione dei blucerchiati, squalificato per due turni dal giudice sportivo. Con lui fuori anche Juan Antonio, Poli, Tissone e Da Costa.

    I dubbi non mancano nemmeno all’allenatore doriano in particolare in mezzo al campo dove Munari e Soriano si giocano una maglia da titolare. Il primo sembra però essere in vantaggio. Nel 4-3-3 davanti al portiere Soriano troveranno spazio Gastaldello e Rossini come centrali mentre Berardi e Costa agiranno sugli esterni. Munari, Maresca e Obiang formeranno il trio di centrocampo mentre in avanti Estigarribia ed Eder assisteranno Pozzi.

    Le probabili formazioni di Roma-Sampdoria:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Burdisso, Castan, Balzaretti; Florenzi, De Rossi, Pjanic; Lamela,Destro, Totti. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Bradley, Piris, Tachtsidis, Marquinhos, Perrotta, Marquinho, Tallo, Lopez. Allenatore: Zeman
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Maresca, Obiang; Estigarribia,Pozzi, Eder. In panchina: Berni, De Silvestri, Castellini, Soriano, Mustafi, Renan, Icardi, Poulsen, Krsticic. Allenatore: Ferrara

  • Ferrara lancia frecciate a Zeman: “Ha leso la mia immagine”

    Ferrara lancia frecciate a Zeman: “Ha leso la mia immagine”

    Si ritroveranno per la prima volta l’uno di fronte all’altro da allenatori. E tra di loro, in passato, c’era stata anche qualche scaramuccia verbale. Ciro Ferrara e Zdenek Zeman domani sera saranno avversari all’Olimpico in Roma-Sampdoria, ma viene difficile pensare che i due si scambieranno qualche battuta amichevole del match. Il perché lo si capisce dalle dichiarazioni della vigilia dell’allenatore doriano. Nulla di offensivo e nessun guanto di sfida lanciato all’allenatore boemo ma semplicemente la riproposizione di alcuni concetti già espressi in passato. Quando era alla guida dell’Under 21 Ferrara elogiò dal punto di vista professionale il boemo, definendolo “Un grande allenatore del quale ho una buona considerazione come tecnico”.

    Concetto questo ribadito anche oggi. Ma è dal punto di vista personale che la cosa cambia, con Ferrara che non ha ancora digerito le parole del boemo ai tempi in cui giocava ancora nella Juventus. “Alcune sue dichiarazioni secondo me hanno leso la mia immagine e quella di una società importante – afferma – e quindi non posso accettare quel tipo di parole, soprattutto conoscendo me e quella che è stata la nostra storia alla Juventus non posso accettare una cosa del genere. Inoltre non le posso che biasimare per il sacrificio e l’impegno messo da parte del sottoscritto e dai miei compagni. Da questo punto di vista non ci può essere stima o sintonia con lui. Per la prima volta saremo avversari con lo stesso ruolo, ma verso di lui non ho nessuna rivalsa. Certo che chi vincerà domani avrà avuto la sua rivincita“.

    Ciro Ferrara © Valerio Pennicino/Getty Images

    Di sicuro Ferrara è andato più leggero di quando era alla guida dell’Under 21 e definì l’allenatore della Roma “un piccolo uomo”. All’ex allenatore degli azzurrini evidentemente non è mai andato giù il rifiuto di Zeman che nel 1994 si oppose al suo arrivo alla Lazio. Quasi venti anni di rivalità tra i due. Adesso la parola passerà al campo.

  • Sampdoria-Torino 1-1, Bianchi e Pozzi di rigore

    Sampdoria-Torino 1-1, Bianchi e Pozzi di rigore

    Finisce con un pareggio il primo anticipo stagionale dell’ora di pranzo fra Sampdoria e Torino che conquistano un punto a testa grazie ai rigori trasformati da Rolando Bianchi per i granata e Pozzi per i padroni di casa.

    Vengono confermate le indiscrezioni della vigilia con i padroni di casa che devono fare a meno del brasiliano Eder mentre Gianpiero Ventura si dimostra esuberante schierando dal primo minuto quattro giocatori offensivi davanti.

    Ed infatti il primo tempo vede il Torino a dettare completamente il ritmo della partita, ma la Sampdoria riesce a tenere bene ed esce nel quarto d’ora finale con due occasioni per Maxi Lopez e Gastaldello che vengono neutralizzate alla grande da Gillet. Il Toro sembra alle corde con la Sampdoria che chiude in crescendo con la punizione di Enzo Maresca che colpisce la traversa a Gillet battuto con Maxi Lopez che segna in fuorigioco sulla ribattuta.

    Sampdoria-Torino © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il secondo tempo si apre all’insegna dell’equilibrio, il Toro non riesce a comandare il gioco come fatto nella prima mezz’ora e la Sampdoria non riesce a pungere in contropiede. Al 23’ arriva però il primo colpo di scena con Alessio cerci che viene atterrato da Soriano, Bianchi realizza il penalty con la Sampdoria che si butta in avanti inserendo nella mischia anche Eder. Il forcing della squadra di Ciro Ferrara viene premiato al 39’ con Glik che atterra in area Maxi Lopez con Gillet che salva con l’ennesimo miracolo di una partita perfetta su un missile di Eder a pochi secondi dal fischio finale.

    Punto comunque prezioso per ambedue le compagini che per quello che hanno fatto vedere in campo, potranno fare sicuramente molta strada in questo Campionato molto equilibrato e ricco di sorprese.

    Le pagelle di Sampdoria-Torino

    SAMPDORIA (4-3-3): Romero 5,5; Berardi 5,5, Gastaldello 6, Rossini 6, Costa 5,5; Munari 6 (dal 27′ s.t. Pozzi 6,5), Maresca 6,5, Obiang 5,5 (18′ s.t. Soriano 5,5); Kristicic 6, Maxi Lopez 6,5, Estigarribia 5,5 (dal 37′ s.t. Eder 6). (A disposizione: Berni, Renan, Castellini, Mustafi, Tissone, Poulsen, De Silvestri, Falcone, Icardi). Allenatore: Ferrara.
    TORINO: (4-2-4) Gillet 7; Darmian 6, Glik 5, Ogbonna 6, Masiello 5,5; Gazzi 6, Vives 6 (dal 37′ s.t. Brighi s.v.); Cerci 6,5, Bianchi 6,5 (dal 30′ s.t. Sgrigna 6), Meggiorini 5,5, Santana 5,5 (dal 37′ s.t. Stevanovic s.v.). (A disposizione: Gomis, D’Ambrosio, Rodriguez, Basha, Di Cesare, Sansone, Verdi). Allenatore: Ventura.

    VIDEO SAMPDORIA-TORINO 1-1

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  • Sampdoria-Torino, Ferrara vuole stupire ancora

    Sampdoria-Torino, Ferrara vuole stupire ancora

    Sfida affascinante a Marassi fra la sorpresa di questo inizio di Campionato, la Sampdoria di Ciro Ferrara a punteggio pieno ed il Torino di mister Ventura che non ha sicuramente sfigurato in queste prime uscite di serie A.

    Ciro Ferrara continua a volare basso puntando sempre l’obiettivo salvezza per la squadra blucerchiata che ha dimostrato comunque di poter ambire anche per un posto in Europa League. I granata dovranno cercare di mantenere la loro solidità difensiva e cercare di pungere un po’ di più in attacco rispetto alle prime uscite stagionali in cui Rolando Bianchi è apparso un pò troppo solo.

    Formazione tipo per i padroni di casa con l’unica eccezione rappresentata dal brasiliano Eder che non è stato benissimo durante tutta la settimana e potrebbe, con ogni probabilità, partire dalla panchina. Maxi Lopez scalpita desideroso di continuare la striscia di gol con Krsticic sulla trequarti a tentare di accendere l’argentino come fatto a Pescara una settimana fa. A centrocampo spazio a Vincenzo Maresca che formerà con Obiang la diga con Marcelo Estigarribia e Soriano più avanzati.

    Ciro Ferrara © Valerio Pennicino/Getty Images

    Giampiero Ventura deve decidere chi schierare accanto al capitano Rolando Bianchi in attacco, potrebbe essere l’occasione sia per Riccardo Meggiorini che per Alessio Cerci con Salvatore Sgrigna in panchina insieme a Sansone. In difesa non si tocca nulla con il duo centrale composto da Glik e Ogbonna mentre a centrocampo l’unico incognita è rappresentata da Matteo Brighi, in non perfette condizioni fisiche.

    Le probabili Formazioni di Sampdoria-Torino

    Sampdoria (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Obiang, Maresca, Soriano; Estigarribia, Maxi Lopez, Kristicic.
    A disp.: Berni, De Silvestri, Castellini, Icardi, Munari, Tissone, Mustafi, Renan, Laczko, Poulsen, Pozzi, EderAll.: Ferrara

    Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Brighi, Gazzi; Stefanovic, Meggiorini, Bianchi, Cerci
    A disp.: Gomis L., Rodriguez, D’Ambrosio, Di Cesare, Basha, Agostini, Verdi, Santana, Sgrigna, Vives, Diop, Sansone. All.: Ventura

  • Milan-Sampdoria alle 18. Allegri lancia El Shaarawy

    Milan-Sampdoria alle 18. Allegri lancia El Shaarawy

    Dopo le vittorie di Fiorentina e Juventus negli anticipi del sabato tra poco meno di un’ora toccherà al Milan far il suo debutto nella stagione 2012-2013. Ospite dei rossoneri a San Siro (dotato di un nuovo e tecnologico manto erboso) la neo promossa Sampdoria cercherà il primo colpaccio approfittando dell’apparente confusione dell’ambiente rossonero. Milan-Sampdoria può aver tante chiavi di lettura ma quella più importante è senza dubbio quella emotivo-caratteriale con le due squadre alla ricerca di convinzioni e nuove motivazioni per iniziare nel migliore dei modi il campionato e nelle intenzioni delle rispettive società un nuovo ciclo di successi.

    Milan-Sampdoria, la vigilia I tifosi rossoneri e apparentemente anche la dirigenza non sono ancora in clima campionato per le distrazioni delle sirene del calciomercato ma anche dal rumore delle pesanti cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva.

    Stephan El Shaarawy | ©Dino Panato/Getty Images)
    Allegri in conferenza stampa ha sottolineato più volte come questo sia il nuovo anno zero del Milan e i giocatori senza troppe prime stelle saranno chiamati ad uno sforzo caratteriale superiore per sopperire alla minore caratura tecnica. In casa Samp si attende la prova del nove dopo l’exploit al Camp Nou contro il Barcellona, l’eliminazione dalla Coppa Italia pesa ancora come un macigno e per l’undici di Ferrara un vittoria a San Siro potrebbe unire maggiormente il gruppo facendo salire le convinzioni intorno al nuovo progetto

    Milan-Sampdoria, la chiave tattica Massimiliano Allegri senza capitan Ambrosini, Mexes e Pato vara una difesa inedita schierando De Sciglio al posto di Abate (anche lui acciaccato), Zapata e Yepes in mezzo e Antonini a sinistra. Montolivo occuperà la cabina di regia con Flamini e Nocerino ai lati, in avanti con Boateng e Robinho ci sarà Stephan El Shaawawy preferito a Pazzini. Ciro Ferrara dovrebbe adottare un accorto 4-4-2 con Estegarribia a sostegno del tandem d’attacco Maxi Lopez Eder. La supremazia a centrocampo sarà fondamentale per le sorti dell’incontro, Allegri mira a non dar punti di riferimento in avanti. Ferrara spera in qualche distrazione della nuova difesa rossonera.

    Milan-Sampdoria, le formazioni
    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; De Sciglio, Bonera, Yepes, Antonini; Flamini, Montolivo, Nocerino; Boateng; El Shaarawy, Robinho. All. Allegri
    A disp.: Amelia, Zapata, Acerbi, Mesbah, Carmona, Constant, Emanuelson, Traoré, Valoti, Pazzini
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Muntari, Pato, Abate, Strasser, Didac Vilà, Mexes, Ambrosini
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero; De Silvestri, Gastaldello, Rossini, Costa; Obiang, Tissone, Poli; Estigarribia, Eder, Maxi Lopez. All. Ferrara
    A disp.: Padelli, Castellini, Berardi, Laczko, Soriano, Mustafi, Renan, Munari, Icardi, Krsticic
    Squalificati: Da Costa, Pozzi
    Indisponibili: Juan Antonio
    Arbitro: Banti

  • Trofeo Gamper alla Sampdoria. Soriano firma l’impresa a Barcellona

    Trofeo Gamper alla Sampdoria. Soriano firma l’impresa a Barcellona

    Avranno pure giocato le riserve rinforzate da Pinto,Villa e Afellay, ma vincere al Camp Nou di Barcellona, specie se da neo promossa in Serie A, non è cosa da tutti. Ci è riuscita la Sampdoria di Ciro Ferrara che grazie ad un gol del giovane Soriano, appena ventuno anni, è riuscita a stendere i blaugrana di Vilanova conquistando l’atteso trofeo Gamper, manifestazione nata nel 1966 per omaggiare il creatore della squadra blaugrana.

    E’ la quinta volta, in tantissimi anni, che i catalani non alzano al cielo questo trofeo, la seconda a causa una formazione italiana. Nel 2005 infatti fu la Juventus ad imporsi ma solo dopo i calci di rigore. Negli ultimi 9 anni poi, per ben sei volte è toccato a squadre della nostra nazione giocarsi tale torneo.

    Sampdoria alza il trofeo Gamper © LLUIS GENE/Getty Images
    E se per alcune la sconfitta è arrivata in modo onorevole, come per il  Milan che nell’ultima occasione è stato sconfitto solo ai calci di rigore, per il Napoli lo scorso anno era stata una disfatta completa, con cinque gol al passivo.

    Stavolta però il turnover di Vilanova è stato esagerato, con la squadra che, c’è da dire, veniva dal match del giorno prima contro la Real Sociedad. Ne ha approfittato una Sampdoria già in forma campionato e capace di violare uno degli stadi più importanti d’Europa, vendicando, con le dovute proporzioni, quella finale di Coppa dei Campioni vinta nel 1992 dagli spagnoli. Un successo che ha fatto ritrovare il sorriso non solo alla squadra ma anche ai tifosi liguri, reduci dalla clamorosa eliminazione arrivata in Coppa Italia contro la Juve Stabia.

    Il match del Camp Nou si è deciso grazie ad un gol dopo nemmeno 2’ da parte di Soriano, bravo a concretizzare un’azione di Obiang. Genovesi che potrebbero raddoppiare con Maxi Lopez al 35’ ma Pinto è bravo a sventare la rimonta. Nella ripresa il Barcellona non riesce in alcun modo a raddrizzare le sorti del match e Pozzi a tu per tu con Pinto fallisce la facile palla del 2 a 0 colpendo il pallo. Ma va benissimo così per i doriani: l’impresa, infatti, è compiuta.

    Video Barcellona-Sampdoria 0-1, il gol di Soriano
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  • Coppa Italia, Sampdoria e Genoa subito fuori

    Coppa Italia, Sampdoria e Genoa subito fuori

    Il terzo turno di Coppa Italia ha visto scendere in campo le prime squadre di serie A che partono bene con le sole due squadre genovesi ad uscire subito dal torneo.

    Brutta battuta d’arresto per le due genovesi e soprattutto per la compagine blucerchiata guidata da Ciro Ferrara, che aveva espresso le più serie intenzioni di andare avanti il più possibile nel torneo.

    Sampdoria e Genoa vengono estromesse ambedue ai calci di rigore rispettivamente dalla Juve Stabia e dal Verona. Molta sfortuna per la doria raggiunta al 90’ da Danilevicius dopo il vantaggio iniziale di Maxi Lopez con lo stesso argentino autore dell’errore fatale ai rigori insieme a Poli. Stessa sorte anche per i rossoblù di De Canio che pareggiano 1-1 contro il Verona, a segno Gilardino e Bejlanovic e decisivi gli errori di Jankovic e Immobiledal dischetto.

    Ciro Ferrara, subito fuori in Coppa Italia ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Esordio positivo invece per le altre compagini della massima divisione: la Fiorentina supera il Novara 2-0 (Ljajic e Pasqual i marcatori), travolgente il Chievo che supera l’Ascoli 4-0 (doppietta Théréau, Pellissier e Di Michele), una doppietta di Rolando Bianchi consente al Toro di superare 4-2 il Lecce con Bonaventura e Brivio che firmano la vittoria per 2-0 dell’Atalanta sul Padova. Funziona il tandem Larrivey – Pinilla del Cagliari, il duo sudamericano firma il passaggio dei rossoblù sardi ai danni dello Spezia per 2-1 mente il Bologna sembra già aver trovato in Taider (doppietta) l’erede di Gaston Ramirez, in procinto di trasferirsi in Premier League nella vittoria degli emiliani sul Varese per 2-1.

    Bene le siciliane con la vittoria del Catania 1-0 contro il Sassuolo grazie al gol del “Papu” Gomez e del Palermo 3-1 alla Cremonese con doppietta di Miccoli e gol di Ilicic. Il neopromosso Pescara, grazie ad Elvis Abbruscato supera 1-0 il Carpi mentre negli altri incontri ottima Reggina che supera 5-1 il Modena in trasferta grazie anche alla super prestazione di Alessio Viola, autore di una doppietta, poker del Livorno 4-1 sul Perugia mentre molto più combattute le sfide che hanno visto le vittorie del Cesena sul Crotone per 3-2 e del Cittadella sulla Ternana per 1-0.

    Risultati Terzo turno Coppa Italia
    Fiorentina – Novara 2-0
    Chievo – Ascoli 4-0
    Cagliari – Spezia 2-1
    Cesena – Crotone 3-2
    Cittadella – Ternana 1-0
    Juve Stabia – Sampdoria 5-4 dopo i calci di rigore
    Torino – Lecce 4-2
    Atalanta – Padova 2-0
    Bologna – Varese 2-1
    Catania – Sassuolo 1-0
    Genoa – Verona 2-5 dopo i calci di rigore
    Livorno – Perugia 4-1
    Modena – Reggina 1-5 dopo i calci di rigore
    Palermo – Cremonese 3-1
    Pescara – Carpi 1-0

    Siena – Vicenza oggi ore 20:45

  • Ciro Ferrara nuovo allenatore della Sampdoria

    Ciro Ferrara nuovo allenatore della Sampdoria

    Dopo il no di Benitez e la scelta di Didier Deschamps di preferire la possibile nomina come nuovo ct della Nazionale francese dopo l’addio di Laurent Blanc, la Sampdoria sceglie Ciro Ferrara per guidare la squadra nella nuova stagione che è ormai alle porte.

    Ad annunciarlo è stato proprio il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete che, finita la partita che ha visto l’Italia uscire sconfitta dalla Spagna nella finale del Campionato Europeo, ha dichiarato d’aver parlato con il ct dell’Under21 e con Edoardo Garrone, il quale ha chiesto l’autorizzazione per contattare il ct e fargli una proposta professionale.

    Una mossa intelligente quella di Garrone, che si è guadagnato così l’ok del presidente Abete alla richiesta di Ciro Ferrara di poter essere liberato in quanto incuriosito dalla nuova avventura che gli è stata proposta dalla società ligure. Inoltre Giancarlo Abete ha spiegato che a giorni sarà pubblicato un comunicato ufficiale dove verrà resa nota la liberazione di Ferrara e soprattutto il nome del suo sostituto che secondo alcune voci potrebbe rispondere al nome di Devis Mangia.

    Ciro Ferrara © Paolo Bruno/Getty Images

    Ciro Ferrara comincierà a breve quindi quanto lasciatogli dall’ex allenatore Beppe Iachini sulla panchina della Doria, la quale è riuscita a ritornare in Serie A dopo un annata passata nel campionato cadetto.

    Inoltre l’ex ct della Nazionale italiana Under21 ha già scelto chi saranno i componenti del suo staff tecnico che sarà composto dall’ex portiere bianconero Angelo Peruzzi come vice allenatore e Massimo Neri come preparatore atletico.

    Il contratto che vede legati Ciro Ferrara e la squadra di Garrone durerà per due anni con l’opzione per l’eventuale terza stagione. Nuova esperienza dunque per l’ex difensore di Juve e Napoli che, dopo l’esperienza con gli azzurri, torna ad allenare una squadra di club con la voglia di riscatto dopo la non esaltante stagione alla guida della Juventus.

  • Maradona in Italia il 5 aprile?

    Maradona in Italia il 5 aprile?

    Giovedì 5 aprile. E’ questa la fatidica data del ritorno in Italia di Diego Armando Maradona. Non un viaggio di piacere, o almeno non sarà solamente per quello visto che l’abbraccio del popolo napoletano, magari allo stadio San Paolo, non mancherà di sicuro. Il ritorno del Pibe de Oro in Campania infatti coinciderà con il tentativo di risolvere una volta per tutte la questione aperta con il Fisco italiano, che gli chiede quasi 40 milioni di euro. Il tutto al fine di poter finalmente fare ingresso in Italia in tutta serenità, ed i tifosi già sognano di vederlo in un prossimo futuro sulla panchina degli azzurri. Ma prima Maradona vorrebbe assistere alla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 20 maggio a Roma tra la Juventus e il Napoli, come più volte dichiarato dopo che i partenopei hanno eliminato il Siena nella semifinale disputata la scorsa settimana.

    Una storia vecchia di anni, o per meglio dire di decenni, quella tra Maradona e il Fisco. Tanto che ogni qualvolta Maradona ha messo piede in Italia ha trovato sempre la Guardia di Finanza pronta a fargli visita: una volta gli fu sequestrato un orecchio poi messo all’asta è comprato dall’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli, grande estimatore di colui il quale viene considerato il giocatore più forte di tutti i tempi. Poi gli furono bloccati buona parte dei compensi derivanti dalla partecipazione al programma televisivo della Rai “Ballando sotto le stelle”.

    Diego Armando Maradona © PETER PARKS/AFP/Getty Images

    Insomma, è una lotta che continua da anni e che finalmente sembra poter essere risolta, o almeno c’è questa volontà per ciò che riguarda Diego Armando Maradona, visto che appena qualche giorno fa lo stesso si è detto disposto ad incontrare Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, per chiarire la sua posizione una volta per tutte. “Il 5 aprile ci sarà la causa che lo vede contrapposto al fisco – ha dichiarato il suo avvocato Angelo Pisani – Maradona vuol chiarire ai napoletani e agli italiani che non è un evasore fiscale: è stato vittima di una sorta di complotto, di ingiustizia della giustizia. Lui non è vittima neanche di una mancata notifica, è completamente estraneo all’addebito fiscale perché, come tutti possono immaginare, a 25 anni non poteva capire nulla di fisco e quell’artifizio, che non era una violazione fiscale, fu fatta da Ferlaino e non da lui”.

    Pronta poi la risposta di Bifera che dal canto suoi ha mostrato segni di apertura nei confronti dell’ex commissario tecnico dell’Argentina. “Se vuole sanare le sue pendenze con il fisco – ha detto – sono contento, ben venga Maradona, anche perchè io sono un suo tifoso”. Nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss l’avvocato Pisani ha poi aggiunto che parlando con Maradona lo stesso avrebbe accolto molto bene la proposta di incontrate i tifosi azzurri al San Paolo come nel giorno della sua presentazione nel 1984 o come l’ultima volta, 7 anni fa, in occasione dell’addio al calcio di Ciro Ferrara. E anche il sindaco di Napoli De Magistris si è detto felice di accogliere l’argentino in città. I presupposti ci sono tutti dunque. Fisco permettendo.