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  • La Sampdoria esonera Ferrara, arriva Delio Rossi

    La Sampdoria esonera Ferrara, arriva Delio Rossi

    L’annuncio era nell’aria dopo l’ennesima sconfitta rimediata dalla Sampdoria ieri a Catania, un secco e perentorio 3-1 che Ciro Ferrara non aveva digerito, concludendo con gran nervosismo il match e rifiutandosi anche di stringere la mano al tecnico etneo Maran, innescando un battibecco al rientro degli spogliatoi: un segnale inequivocabile della non serenità del tecnico napoletano, che è stata poi confermata dai fatti di queste ore. La Sampdoria esonera Ferrara, senza più alcuna prova d’appello, ed è giunta anche l‘ufficialità con comunicato della stessa società blucerchiata che è apparso sul sito del club.

    Nella nota si legge che la Sampdoria esonera Ferrara sollevando anche il suo staff dall’incarico e, al contempo, accetta le dimissioni del direttore sportivo Pasquale Sensibile e del coordinatore dell’area tecnica Domenico Teti. Una vera e propria rivoluzione, una sorta di uragano che si è abbattuto sul progetto blucerchiato che – per quanto visto finora – si è indiscutibilmente rivelato inconsistente e deludente per i tifosi che speravano in qualcosa di diverso dopo il ritorno in serie A che fa seguito al purgatorio della serie cadetta. Le dimissioni di Sensibile vanno lette come una scelta coerente considerando che è stato proprio l’ormai ex ds a scegliere Ferrara ed a credere il lui: venendo meno il “suo” tecnico, dunque, Sensibile ha preferito abbandonare il progetto ed al suo posto il nuovo direttore sportivo sarà Osti, ex dirigente dell’Atalanta a testimoniare che la Sampdoria esonera Ferrara e decide di ripartire facendo “tabula rasa” di ciò che è stato finora.

    Sampdoria esonera Ferrara, arriva Delio Rossi | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Sampdoria esonera Ferrara, arriva Delio Rossi | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    La formazione guidata da Ferrara, invece, ha inanellato troppi risultati negativi, basti pensare alle sette sconfitte di fila “collezionate”, interrotte poi da due vittorie – tra cui quella del derby della Lanterna con il Genoa – ma in realtà i problemi veri e propri non sono stati mai risolti realmente: alla squadra è mancata la continuità dei risultati (un bilancio nero con nove sconfitte, tre pareggi e cinque vittorie, ndr) e, forse, anche la serenità dello spogliatoio, considerando che già da tempo si percepiva che la panchina di Ciro Ferrara stava scricchiolando: come spesso accade a pagare è l’allenatore e dunque la Sampdoria esonera Ferrara ma, in realtà, sarebbe opportuno valutare le problematiche interne e provare a rimediarvi sul mercato.

    Oltre a qualche problema psicologico, è impossibile non sottolineare quello che è l’aspetto tecnico più problematico della formazione doriana, legato al rendimento del reparto offensivo, che fatica a realizzare ciò che viene creato: manca una punta capace di segnare anche se la squadra gioca male, che abbia le caratteristiche tali da sbrogliare la matassa nelle situazioni di sofferenza. Un tipo di giocatore che può essere molto utile nella durissima lotta per la salvezza e che, invece, in casa blucerchiata sembra mancare al contrario di quanto accade, invece, in casa di altre rivali nella volata salvezza.

    Per tutte queste ragioni, appare realmente molto arduo e soprattutto delicato il compito che attende, ora, il successore di Ciro Ferrara di cui si conosce già il nome: l’ex tecnico di Fiorentina, Palermo e Lazio Delio Rossi, che arriverà a Genova già domani, martedì, quando verrà presentato in conferenza stampa. Sempre nella giornata di domani, Delio Rossi sarà già in campo con la squadra per dirigere il suo primo di allenamento e preparare la partita che concluderà il 2012 della Sampdoria e che il caso ha voluto fosse proprio contro la sua ex squadra, la Lazio attualmente guidata da Petkovic.

  • Ferrara contro Maran “pressioni sull’arbitro”

    Ferrara contro Maran “pressioni sull’arbitro”

    Non è andata giù a Ciro Ferrara la sconfitta rimediata a Catania questo pomeriggio, maturata nel corso della ripresa dopo che i primi 45 minuti di gioco si erano chiusi con gli ospiti blucerchiati in vantaggio per 1-0 grazie al calcio di rigore trasformato da Maresca. Il finale di gara è stato particolarmente caotico, con il tecnico della Sampdoria che ha mandato a quel paese il collega etneo Rolando Maran, rifiutando la classica stretta di mano al termine del match. Sconfitta che mantiene il club doriano al tredicesimo posto a quota 17 punti, mantenendo un vantaggio di tre lunghezze sulla zona retrocessione, con il Pescara che occupa attualmente la terzultima posizione. Ma qual è stato il motivo scatenante che ha reso Ferrara furioso?

    PRESSIONICiò che ha fatto scattare Ferrara contro Maran sarebbero state presunte pressioni operate dal tecnico di casa Maran nei confronti della terna arbitrale al rientro negli spogliatoi durante l’intervallo, pressioni che si sarebbero prolungate anche nel post intervallo. Da qui la considerazione da parte di Ferrara su come il secondo tempo sia stato pesantemente condizionato da una direzione di gara non più serena come invece era stata nel corso della prima frazione di gioco.

    Ciro Ferrara è una furia al termine di Catania-Sampdoria | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Ciro Ferrara è una furia al termine di Catania-Sampdoria | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    CHIARIMENTO – Pochi minuti dopo la plateale protesta di Ferrara contro lo stesso Maran, i due allenatori si sono chiariti come testimoniano le dichiarazioni del post-partita rilasciate ai giornalisti presenti al Massimino. Ferrara ha spiegato come avesse frainteso un gesto del collega etneo, per poi sottolineare come non fosse sua intenzione attribuire la sconfitta della sua squadra alle decisioni della terna arbitrale. Anche Maran ha voluto ribadire come il tutto fosse rientrato nella normalità, confermando il suo rispetto verso tutti gli altri allenatori, ricordando il match contro il Milan e la stretta di mano finale con Massimiliano Allegri.

  • Sampdoria-Udinese 0-2, decidono Danilo e Di Natale

    Sampdoria-Udinese 0-2, decidono Danilo e Di Natale

    L’Udinese secondo Guidolin. La rinascita dei friulani si cristallizza quando il brasiliano Danilo la butta dentro. Uno che fino a qualche settimana era l’ombra di se stesso. E invece i bianconeri tornano a macinare gioco come ai tempi belli. Poco, pochissimo lo spazio lasciato agli avversari, poi le proverbiali ripartenze. Micidiali. Passando da lui, Antonio Di Natale, il capitano che invecchia come il vino. Buono da farti ubriacare. Certo, la Sampdoria, dopo tre risultati utili consecutivi, sembra essere ricaduta nel baratro dell’inconsistenza. Ma quanto pesa il rigore sbagliato da Pozzi?

    Toh, chi si rivede – Le partite, questo Guidolin lo sa, si vincono spesso con la fantasia. Con le scommesse giuste. Spazio quindi ad Angella ed Heurteaux, due difensori molto interessanti. Spazio anche al sorprendente Allan. Spazio a Dusan Basta, che pesca dal cilindro la partita del grande talento, inesauribile sulla fascia. La Samp invece, in attesa del miglior Maresca, e del rientro di Maxi Lopez, si coccola Mauro Icardi, un ’93 argentino che la Samp ha pescato per 400.00 euro nel Barcellona. E’ lui che si guadagna il rigore (poi sbagliato da Pozzi). E’ lui che prova ad allargare la difesa friulana. Ottimo il movimento da prima punta. Ma contro questa Udinese Icardi non basta.

    Di Natale stende la Sampdoria, per lui gol e assist
    Un gol e un assist per Antonio Di Natale, nella partita in cui l’Udinese ritrova se stessa &copy Valerio Pennicino/Getty Images Sport

    Danilo, poi Totò – L’Udinese gioca e ricama calcio. Al 19’ Di Natale va al corner, Danilo salta da solo sul secondo palo e segna. La Samp in marcatura è uno scolapasta anni ‘60. Al 28’pt Badu tenta la progressione, Berardi tampona come può, ma sul rimpallo arriva il solito Totò che liquida la pratica blucerchiata insaccando una rete che, di fatto, chiude il match. Non è neanche la mezz’ora del primo tempo.

     Provaci ancora, Samp – Nella ripresa Ferrara passa al 4-4-2 e lancia nella mischia Pozzi. Dentro anche Estigarribia, che di emozioni ne regala meno che un panettone a ferragosto. Al netto di Icardi, e del rigore sbagliato, la Samp non morde mai. Poca roba per un’Udinese che a Marassi ha ritrovato se stessa.

    SAMPDORIA-UDINESE 0-2 (primo tempo 0-2)

    MARCATORI: 19’pt Danilo, 28’pt Di Natale.

    SAMPDORIA (4-5-1): Romero; Berardi (30’st Castellini), Gastaldello (8’st Estigarribia), Rossini, Costa; Soriano, Obiang, Maresca (1’st Pozzi), Poli, Tissone; Poli; Icardi. In panchina: Da Costa, Berni, De Silvestri, Poulsen, Renan, Austoni. Allenatore: Ferrara.

    UDINESE (3-5-1-1): Brkic; Heurteaux, Danilo, Angella; Basta, Pinzi (20’st Lazzari), Allan, Badu, Pasquale (29’st Armero); Pereyra; Di Natale (47’st Ranegie). In panchina: Padelli, Gabriel Silva, Domizzi, Faraoni, Willians, Zielinski, Barreto, Maicosuel, Fabbrini. Allenatore: Guidolin.

    ARBITRO: Gervasoni di Mantova

    LE PAGELLE

    Gastaldello 5 – Guida male la difesa, poco lucido in certe occasioni. Rimedia un cartellino che vale la squalifica per la prossima sfida a Catania.

    Obiang 6.5 – Il migliore dei suoi, è l’ultimo a tirare i remi in barca. Nel finale sfiora il gol con un tiro dalla distanza che esce di pochissimo.

    Icardi 6,5 – Pochi palloni a disposizione, lui nella ripresa tenta l’acuto. Manca la fortuna, ma le qualità ci sono.

    Basta 7.5 – Fondamentale per Guidolin, che lo ritiene inamovibile. Fa alla grande entrambe le fasi. Il migliore in campo.

    Di Natale 7.5 – Grandissima prestazione del capitano dell’Udinese. Protagonista nel secondo tempo, sfiora clamorosamente la doppietta personale.

    VIDEO SAMPDORIA-UDINESE 0-2

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  • Sampdoria-Bologna, le formazioni. Ferrara conferma Icardi

    Sampdoria-Bologna, le formazioni. Ferrara conferma Icardi

    Questo pomeriggio, per la quattordicesima giornata di Serie A, al Luigi Ferraris di Genova andrà di scena Sampdoria-Bologna. Poteva essere la sfida tra squadre in crisi di risultati, invece la doppia vittoria della scorsa settimana, rispettivamente contro Genoa e Palermo, fa si che le due formazioni possano sfidarsi con più tranquillità. I due club si distanziano di soli due punti in classifica, con i padroni di casa che stazionano a 13 punti e i rossoblu a 11 punti. Una vittoria per le due squadre significherebbe fare un passo deciso verso una zona più tranquilla. I due allenatori punteranno all’intera posta in palio e potrebbero crearsi i presupposti per assistere ad una sfida molto interessante e viva. Ferrara avrà qualche problema di formazione (soprattutto in attacco), per Pioli invece poche defezioni.

    QUI SAMPDORIA– Con le assenze di Maxi Lopez, Eder e Pozzi, Ciro Ferrara è costretto a consegnare le chiavi dell’attacco al giovane Icardi, autore del terzo gol nel derby (che di fatto, ha chiuso la partita). L’ex commissario tecnico dell’Under 21 sembrerebbe intenzionato a schierare un 4-5-1 con tanta qualità in mezzo al campo, vista la presenza di giocatori dai piedi buoni come Poli, Obiang e Maresca. Munari e Kristicic dovranno invece aiutare la punta argentina in fase offensiva. In difesa lunga le corsie esterne avranno la magia da titolare Berardi e Costa con Rossini e capitan Gastaldello a coprire la porta difesa da Romero.

    Mauro Icardi
    Ferrara conferma Icardi unica punta © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI BOLOGNA – Pioli dovrà fare a meno del terzino Garics e del centrocampista francese Taider. Schiererà la formazione secondo un 3-4-1-2. La coppia d’attacco sarà formata da Gilardino e Gabbiadini con il capitano Diamanti pronto a servire palloni importanti ai due giocatori. A centrocampo spazio a Motta sull’out di destra e Morleo dalla parte opposta con Perez e Guarente in cabina di regia. Il trio difensivo Antonsson, Sorensen e Cherubin. La porta sarà difesa da Agliardi.

    PRO E CONTRO – Il centrocampo blucerchiato è sicuramente tecnica uno dei più validi dell’intera Serie A, nonostante in queste ultimi mesi non stiano rendendo al meglio. Dall’altra parte troviamo un Bologna che può contare su un trio offensivo di buon livello con Diamanti – Gilardini – Gabbiadini che possono mettere in difficoltà la retroguardia della Sampdoria.

    PROBABILI FORMAZIONI SAMPDORIA-BOLOGNA
    Sampdoria (4-5-1): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Kristicic, Poli, Obiang, Maresca, Munari; Icardi. Allenatore: Ferrara.
    Bologna (3-4-1-2): Agliardi; Sorensen, Antonsson, Cherubin; Motta, Perez, Guarente, Morleo; Diamanti; Gabbiadini, Gilardino. Allenatore: Pioli.

  • Sampdoria – Genoa 3 a 1, Icardi decide il derby della Lanterna

    Sampdoria – Genoa 3 a 1, Icardi decide il derby della Lanterna

    Ci si aspettava un derby della Lanterna incandescente e con un bello spettacolo. Le formazioni non hanno affatto deluso, soprattutto con i padroni di casa della Sampdoria, che grazie a una secca vittoria per 3 a 1 scacciano i fantasmi di una classifica da incubo e tornano a vincere un derby, salvando la panchina di Ferrara. È il derby dei giovani, con Immobile da un lato e Mauro Icardi dall’altro. Proprio il giovane argentino alla sua prima da titolare metterà il sigillo decisivo a due minuti dal termine, realizzando la sua prima rete in Serie A, e regalando una vittoria nel derby che non dimenticherà facilmente. Del Neri a questo punto è un dead man walking. Si attendono news dall’alto, con Preziosi indirizzato verso l’esonero.

    LA PARTITA

    Novità nelle formazioni per la Sampdoria dove Ferrara sceglie un 4-5-1 con Munari e Kristicic sugli esterni, lanciando il giovane Icardi come unica punta, mentre Del Neri non cambia il 4-4-2 schierando il tandem offensivo con la coppia Borriello-Immobile.

    Mauro Icardi © Valerio Pennicino/Getty Images
    Nei primi quindici minuti è un derby assolutamente noioso con le due squadre fin troppo bloccate, per la paura di scoprirsi e subire un gol che potrebbe bloccare psicologicamente entrambe le rose. Parte sicuramente meglio il Genoa che cerca con le verticalizzazioni verso Immobile e Borriello di trovare il varco giusto, ma è la Sampdoria a sbloccare il risultato. Minuto 16: Maresca dal limite dell’area fa partire un tiro fortunato, che si trasforma in un assist perfetto per Poli che da solo davanti a Frey non sbaglia e porta i suoi in vantaggio facendo esplodere la curva doriana. Sono ancore i padroni di casa a sfiorare il raddoppio alla mezz’ora con Icardi che salta Frey ma da posizione troppo defilata manca la rete del raddoppio. C’è da attendere solo 5 minuti per vedere il Genoa subire il secondo gol, con la sfortuna tutta dalla parte dei rossoblu: Icardi è incontenibile, calcia trovando però la respinta di Frey , ma il rimpallo è sfortunato e Bovo in corsa non riesce a fermarsi poggiando in maniera goffa e involontaria la palla in rete. Il Genoa sparisce dal campo e il passivo non è più pesante al termine della prima frazione di gioco, solo per la scarsa vena realizzativa di Icardi e Munari che sbagliano un paio di occasioni nitide nel finale.

    Nella ripresa Del Neri cambia tutto inserendo Vargas e Bertolacci per Bovo e Tozser. Il Genoa sembra dare segnali di ripresa prima con Borriello e poi con Immobile che dalla distanza provano a impensierire un prontissimo Romero, senza però riuscire mai a trovare la finalizzazione decisiva. L’ingresso di Vargas cambia radicalmente la partita, consentendo al Genoa di spingere con continuità sulle fasce. La zampata vincente la trova Ciro Immobile al 27’ , sfruttando un’azione di mischia in area, quasi in replica del primo gol sampdoriano, agganciando un tiro da fuori area di Vargas e battendo Romero. La favola della Sampdoria porta il nome di Mauro Icardi, che a 19 anni nella sua prima da titolare segna il suo primo gol in Serie A proprio nel derby, chiudendo di fatto ogni velleità di rimonta genoana: a due minuti dal finale, arriva la verticalizzazione di Tissone con il giovane Icardi che taglia tutta l’area e beffa Frey con un rasoterra letale. This is the end, parafrasando i Doors. La curva doriana torna a festeggiare.

    PAGELLE SAMPDORIA GENOA

    POLI 7 Si prende le chiavi del centrocampo doriano, e lo guida con la fermezza di un veterano. Splendida il suo gol, con un aggancio al volo di gran classe e un gol da rapinatore d’area puro.

    ICARDI 7,5 Man of the Match. Entra da comprimario nell’autorete di Bovo. Non bastasse, prima da titolare e prima rete in Serie A proprio nel derby di Genoa. Che vuoi di più dalla vita?

    TISSONE 6,5 Entra nel finale e regala una verticalizzazione perfetta per Icardi. Scelta azzeccatissima di Ferrara.

    BOVO 4,5 Prima sbaglia un controllo in maniera goffa e poi nel tentativo di rimediare frana sul pallone realizzando un autogol da spedire a Paperissima.

    IMMOBILE 6 Il mezzo voto in più è per la rete del 2 a 1. È l’unico davanti che ci crede fino alla fine.

    VARGAS 6,5 Cambia il volto del match, realizzando belle discese e trovando anche con fortuna l’assist per la rete di Immobile

    SAMPDORIA(4-5-1): Romero 6.5, Mustafi 6, Gastaldello 6, Rossini 6.5, Costa 6, Krsticic 6 (67 Estigarribia 6), Maresca 6.5 (82′ Tissone 6,5), Obiang 5.5, Poli 7, Munari 6.5, Icardi 7(89′ Soriano sv).

    GENOA (4-4-2) Frey 6.5, Sampirisi 5.5(82′ Rossi sv), Granqvist 5.5, Bovo 4,5(46′ Vargas 6,5), Moretti 5.5, Jankovic 6, Kucka 6.5, Toszer 5(46′ Bertolacci 5,5), Antonelli 6, Immobile 6, Borriello 5.

    VIDEO GOL E HIGHLIGHTS SAMPDORIA GENOA:
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  • Sampdoria – Genoa: il ‘Derby delle panchine traballanti!’

    Sampdoria – Genoa: il ‘Derby delle panchine traballanti!’

    Più che il Derby della Lanterna, quello di stasera in palio al Marassi, tra Sampdoria e Genoa è il Derby delle panchine più traballanti! Ipotizzando un ring in stile pugilato, all’angolo blu (per i colori doriani) troviamo Ciro Ferrara, che con la sua squadra aveva iniziato il campionato con il turbo, rimediando in seguito 7 sconfitte consecutive, (l’ultima vittoria alla terza giornata contro il Pescara), mentre nell’angolo rosso(colore sociale del Genoa) siede Gigi Del Neri, chiamato a risollevare le sorti del Grifone. Anche in questo caso i numeri parlano a sfavore del tecnico rossoblu, con cinque sconfitte di fila e una classifica da incubo, con solo 9 punti in 12 giornate di campionato. Occhio quindi, che questo derby, più che per l’onore e la voglia di riscatto, servirà proprio a fare maggiore chiarezza nel futuro nebbioso di entrambi i tecnici. Un pari non servirebbe a nessuno, quindi lo spettacolo per la felicità di tutti i tifosi è garantito!

    Ciro Ferrara rischia la panchina © Valerio Pennicino/Getty Images
    SAMPDORIA-Alla ricerca del gol numero 100 tra casa e trasferta nel derby della Lanterna, la Sampdoria di Ferrara dovrà cercare di uscire dalla crisi, cancellando la serie di 7 sconfitte consecutive, sfruttando il calore del pubblico di casa e la voglia di rivalsa di una partita come la stracittadina di Genova. Ferrara rimane con il dubbio se schierare il 4-4-2 o un più offensivo 4-3-3. Pare più probabile l’utilizzo di un modulo più ‘coperto’ con le due punte, utilizzando il giovane Icardi, vista l’indisponibilità di Maxi Lopez per l’infortunio al menisco. Quindi nel dettaglio, nella linea difensiva, spazio a Gastaldello, Rossini al centro con Costa e De Silvestri a lato. In mediana ci saranno Obiang, Munari, Maresca e l’ex nerazzurro Poli, mentre davanti con Icardi c’è il ballottaggio tra Juan Antonio, e Estigarribia per una maglia da titolare.

    GENOA- Del Neri dovrebbe recuperare Rossi proprio in occasione del derby, con il capitano dei rossoblu che dovrebbe comunque trovare posto inizialmente in panchina. Dovrebbe tornare titolare dal primo minuto anche il bomber di razza Marco Borriello, per guidare la coppia d’attacco affiancato da Ciro Immobile. Del Neri dovrebbe quindi schierare un undici iniziale così composto: Sampirisi, Granqvist, Moretti e il rientrante Bovo (scontata la squalifica) in difesa; Moretti, Jankovic, Tozser e il recuperato Kucka per la linea a quattro della mediana. Infine davanti pochissimi dubbi con il tandem offensivo Borriello-Immobile per scardinare la difesa doriana.

    PROBABILI FORMAZIONI SAMPDORIA GENOA :

    Sampdoria (4-4-2): 22 Romero, 19 De Silvestri, 28 Gastaldello, 35 Rossini, 3 Costa, 11 Munari, 6 Maresca, 16 Poli, 14 Obiang, 29 Juan Antonio, 98 Icardi
    A disp: (32 Berni, 2 Estigarribia, 95 Falcone, 21 Soriano, 12 Tissone, 15 Poulsen, 7 Castellini, 5 Renan, 8 Mustafi, 93 Savic, 25 Krsticic). All.: Ferrara

    Genoa (4-4-2): 1 Frey, 31 Sampirisi, 5 Granqvist, 3 Bovo, 24 Moretti, 11 Jankovic, 28 Toszer, 33 Kucka, 13 Antonelli, 17 Immobile, 22 Borriello.
    A disp: (30 Tzorvas, 21 Canini, 14 Seymour, 32 Donnarumma, 7 Rossi, 9 Melazzi, 23 Said, 16 Hallenius, 91 Bertolacci, 15 Krajnc, 18 Piscitella). All.: Del Neri

  • Derby Sampdoria-Genoa, ultimo appello per Ferrara e Del Neri

    Derby Sampdoria-Genoa, ultimo appello per Ferrara e Del Neri

    Il derby è sempre il derby, e sotto la lanterna Sampdoria-Genoa è la partita più sentita, più importante, da vincere a tutti i costi ed in qualsiasi modo.

    Ancor di più dato l’attuale momento difficile attraversato dalle due squadre che, in due, hanno inanellato ben dodici sconfitte consecutive, e dai rispettivi allenatori che sentono sempre più in bilico la loro posizione: in casa Sampdoria, Ciro Ferrara è reduce da sette stop consecutivi e, pertanto, appare più che probabile che l’”apertura di credito” ricevuta dal presidente Garrone potrà concludersi in caso di un altro risultato negativo, per di più nel match contro i cugini-rivali. Da buon napoletano, Ciro Ferrara sembra intenzionato a tentarle tutte pur di contrastare la sfortuna che sta accompagnato questo difficile periodo, con episodi in gara e numerosi infortuni importanti tra cui quello del brasiliano Eder che lo costringerà a saltare la stracittadina: per la serie “non è vero ma ci credo”, Ciro porterà una manciata di sale in panchina a mò di gesto scaramantico, in puro stile Trapattoniano. Quel che è certo, però, è che la tegola dello stop di Eder lo costringerà a modificare il modulo provato in settimana, passando dal 4-4-2 al 4-3-3 con il tridente leggero formato da Icardi, Estigarribia – reduce dall’impegno con la Nazionale Paraguayana – e Kristicic.

    In casa Genoa, invece, il friulano Gigi Del Neri non dovrebbe adottare particolari accorgimenti scaramantici ma anche la sua posizione non sembra delle più rosee: dal suo arrivo, la squadra ha sempre perso. Quattro sconfitte consecutive, che si aggiungono all’ultimo stop della precedente gestione De Canio. Almeno stando ai numeri, la cura Del Neri non è stata affatto “assorbita” dai rossoblu ed, in particolare dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Napoli per 2-4 sono emerse anche alcune crepe all’interno dello spogliatoio con lo stesso Del Neri che ha accusato il giovane Ciro Immobile di essere “troppo egoista” in campo.

    Ciro Ferrara impegnato nel posticipo delle 20.45 nel derby Sampdoria-Genoa | © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’aspetto più curioso è, dunque, che una partita tanto importante e delicata già di suo, giunga in calendario nel momento più buio per il calcio del capoluogo ligure e che, dunque, con tutta probabilità potrà cambiare le sorti dell’avventura di uno dei due tecnici accomunati da un preoccupante comune denominatore: entrambi hanno allenato la Juventus ed entrambi non hanno raggiunto i risultati sperati in casa bianconera e, dopo tale esperienza, anche le successive non sono state particolarmente brillanti.

    In tal senso, però, c’è un aspetto positivo da considerare: comunque finirà Sampdoria-Genoa, si interromperà la striscia negativa di una delle due squadre ed, ovviamente, in caso di pareggio si muoverebbe la classifica di entrambe. Quel che più ci si augura, però, è che questo Derby della Lanterna possa svolgersi all’insegna dello sport, senza violenze e tensioni: il questore di Genova Massimo Maria Mazza ha “dato fiducia” alla città e ai tifosi, confermando l’orario del fischio d’inizio inizialmente stabilito dalla Lega: 20.45, posticipo della tredicesima giornata.

    La gara in notturna, si sa, ha sempre un fascino in più e ci si augura che la città possa goderne in pieno, considerando la stracittadina come una festa ed , in tal senso, si sono espressi anche i due presidenti Garrone e Preziosi che hanno promosso anche l’iniziativa del “derby dei piccoli” fra le formazioni giovanili dei due club, che prenderà il via alle ore 18.15 sempre allo stadio Luigi Ferraris: una lodevole iniziativa per restituire ad una partita troppo spesso condita da eccessiva tensione, la giusta dimensione.

  • Aria di derby, Ferrara punta tutto su Mauro Icardi

    Aria di derby, Ferrara punta tutto su Mauro Icardi

    Vincere il derby per mettersi alle spalle un periodo complicatissimo. Il filotto di sconfitte consecutive, per la Sampdoria, sembra non arrestarsi più. Ogni volta la stessa storia: vigilia di grande attese, tra pretattica e motivazioni a mille, e poi flop sul campo. Quasi mancasse ancora qualcosa ai blucerchiati per scrollarsi di dosso un andazzo a dir poco terrificante. Il prossimo avversario, domenica, sarà il Genoa. L’antagonista più indicato per provare a dare la svolta. Aggiudicarsi la stracittadina vorrebbe dire almeno due cose: punti per una classifica preoccupante e, aspetto cruciale questo, panchina meno pericolante per il tecnico Ciro Ferrara.

    Fattore infermeria – Certo, un derby le motivazioni le crea da solo. Poi, però, servono anche gli uomini giusti per provare a vincerlo. E anche questa volta la Sampdoria, ormai alla vigilia di un match spartiacque, è costretta a guardarsi allo specchio. Dalla seduta di questa mattina, svolta a porte chiuse sul prato superiore di Bogliasco, le notizie giunte non fanno sorridere. Maresca e Obiang si sono allenati con il gruppo, così come Mustafi, rientrato dopo l’impegno con l’Under 20 tedesca. Allenamento pomeridiano individuale invece per Estigarribia, così come per lo svizzero Berardi. Cure per i lungodegenti  Pozzi e Maxi Lopez. Anche per Eder difficile in reinserimento: proverà a stringere i denti, ma è difficile la sua presenza al derby.

    Mauro Icardi pronto a dare la svolta alla Samp
    Mauro Icardi è l’asso nella manica di mister Ferrara Credito: GABRIEL BOUYS
    AFP

    Tutto su Icardi – Con l’attacco debilitato dagli infortuni, Ciro Ferrara starebbe valutando alcune variazioni di tipo tattico. La Samp, domenica, dovrebbero scendere il campo schierata con un 4-4-2 a trazione anteriore. La novità dovrebbe essere l’inserimento della giovane punta Mauro Icardi dal 1’. Insieme a lui, nel caso Eder non dovesse farcela, pronto Juan Antonio. Icardi in questa stagione ha collezionato pochi minuti. Per lui, quindi, l’occasione per mettersi in mostra da titolare. E magari per provare a cambiare le sorti di una Sampdoria ormai in piana crisi.

  • A Genova la panchina scotta. Delneri e Ferrara all’ultima spiaggia

    A Genova la panchina scotta. Delneri e Ferrara all’ultima spiaggia

    Due squadre, una città, identico destino. Genoa e Sampdoria attraversano forse il primo momento di crisi comune da un anno a questa parte. La classifica le vede aggrappate agli ultimi posti che precedono il baratro della zona retrocessione. Un incubo per entrambe, vissuto da vicino appena dodici mesi fa dai blucerchiati. Non è bastato un mercato all’insegna dei colpi (Maxi Lopez, Maresca, Immobile, Borriello) che garantisse quella qualità necessaria per emergere dall’anonimato della Serie A. Ad oggi è l’organico rossoblu a destare maggiori perplessità, salvo escludere a priori la figura del presidente Enrico Preziosi. Dall’altra parte invece l’ingaggio di Ciro Ferrara si sta rivelando un azzardo che potrebbe costare caro da qui all’ormai prossimo Natale.

    DELNERI– L’arrivo di Delneri sulla panchina del Genoa era stato salutato come l’avvento di un nuovo ciclo di successi. Le prime tre partite però hanno raccontato una realtà estremamente diversa. Se la trasferta di San Siro aveva offerto segnali comunque positivi relativamente all’organizzazione difensiva, i match contro Fiorentina e Siena sono state invece lo specchio del Grifone di oggi. Manca la scintilla, la giocata del campione, a volte sembra mancare anche la voglia. Tre sconfitte consecutive, sempre per 1-0. Conoscendo Preziosi non è da escludere un clamoroso ritorno di De Canio, licenziato dopo 6 punti nelle ultime 7 giornate della sua gestione. La prossima partita del Genoa non è delle più semplici. L’avversario si chiama Napoli. A Marassi dovrà scendere in campo il miglior Grifone per scongiurare l’esonero lampo di Delneri dopo il suo arrivo (27 ottobre, Milan-Genoa). Mancare per due anni dal mondo del calcio ed essere licenziato dopo neanche tre settimane non è certamente il miglior rientro che potesse aspettarsi Delneri. Un incubo che invece non è poi così lontano. Vero, il Napoli di questo periodo non sta entusiasmando i propri tifosi, evidenziando più volte una scarsa forma fisica, autentico pilastro per la squadra di Walter Mazzarri negli ultimi anni. Ma proprio perché il Napoli non può permettersi un altro passo falso (non ricordiamo a memoria due sconfitte consecutive in campionato per i partenopei da un anno a questa parte, se si escludono i tre pesanti ko dello scorso anno contro Juve, Lazio e Atalanta tra la 30 e 32 giornata).

    UC Sampdoria v Atalanta BC - Serie A
    Per Ciro Ferrara il capolinea si avvicina. Ultima fermata contro il Palermo? | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    FERRARA – Un inizio devastante e poi il black-out. Con la sconfitta di ieri contro l’Atalanta, la striscia negativa della Samp si allunga a sei sconfitte consecutive. L’ultima vittoria dei doriani è datata 16 settembre, quando sul campo del Pescara i ragazzi di Ferrara vinsero 3-2. La colpa più grande dell’ex calciatore juventino è il gioco a tratti disarmante (in senso negativo) della propria squadra. Nonostante le sconfitte siano arrivate sempre con un solo gol di scarto, la realtà delle partite è ben diversa. Senza gioco è difficile raccogliere punti, specialmente in Serie A. Ferrara ha incassato nelle ultime ore la fiducia del presidente Garrone. Crediamo però che Palermo-Sampdoria possa essere una delle ultime spiagge per il tecnico blucerchiato. Pochi allenatori sono rimasti in sella con sette ko di fila sul groppone. Vedi De Canio, licenziato per aver perso una partita nelle ultime cinque.

  • L’Atalanta espugna Marassi: sesto ko doriano, Ferrara trema

    L’Atalanta espugna Marassi: sesto ko doriano, Ferrara trema

    Doveva essere la partita della svolta, del cambio di rotta per la nave in tempesta di Ciro Ferrara, invece Sampdoria-Atalanta è terminata con la sesta sconfitta consecutiva per i blucerchiati, che hanno dovuto arrendersi alla superiorità della squadra di Colantuono, ben organizzata e ben messa in campo. I demeriti degli uomini di Ciro Ferrara, però, sono stati fin troppo evidenti, mostrando una preoccupante fragilità, fin dai primissimi minuti del match, consentendo ai nerazzurri bergamaschi di passare in vantaggio già al secondo minuto del primo tempo, con Raimondi che mette in mezzo un ottimo assist per Bonaventura, che colpisce al volo e batte Romero: 0-1.

    Il contraccolpo psicologico si avverte immediatamente, ed i doriani non riescono a reagire allo svantaggio, rischiando ben presto il secondo gol, evitato solo dal palo che viene colpito dall’argentino German Denis al minuto 16′, dopo perfetto assist di Schelotto.

    Qualche  minuto dopo, però, è la Sampdoria a rendersi pericolosa, anche se le conclusioni di Maxi Lopez ed Enzo Maresca non hanno fortuna, terminando, rispettivamente, di poco a lato e sulla traversa. Dopo l’apparente “sveglia” dei padroni di casa, è di nuovo l’Atalanta a rendersi pericolosa in zona-gol, con Denis che realizza lo 0-2 su assist di Schelotto, anche se il guardalinee decide di annullare per posizione di fuorigioco del Tanque: la decisione è, però, errata considerando che Denis non si trovava in posizione irregolare.

    Il primo tempo termina, così, per 0-1 e la ripresa si apre con l’Atalanta che prova a spingere alla ricerca del raddoppio. Al 52′, però, giunge l’episodio che avrebbe potuto raddrizzare le sorti della gara per gli uomini di Ferrara, con azione da calcio d’angolo, che fa pervenire la palla ad Enzo Maresca, il quale si inventa una spettacolare rovesciata che riesce ad infilarsi proprio nell’angolino della porta di Consigli: 1-1 e gol pazzesco per l’ex centrocampista del Malaga.

    Il pareggio della Samp, però, non abbatte gli ospiti che, fino all’euro-gol di Maresca, non avevano concesso praticamente nulla ai padroni di casa e, dunque, il mister Colantuono decide di ricorrere alla panchina per dare una scossa alla reazione dei nerazzurri: fuori Bonaventura dentro Giuseppe De Luca che, al minuto 75′, su assist di German Denis, davanti a Romero non sbaglia, realizzando il gol dell’ 1-2 ed il suo personale primo gol in serie A.

    Dopo il nuovo svantaggio, la Sampdoria prova a buttarsi in avanti alla ricerca del pari, che le viene però negato da un ottimo intervento di Consigli su Icardi a distanza ravvicinata e, poi, da un salvataggio in extremis sulla linea di Stendardo, sempre su tiro di Icardi.

    La gara si chiude, così, con la sesta sconfitta consecutiva per la Sampdoria, che sprofonda in un baratro ancora più nero mettendo in seria discussione la panchina di Ciro Ferrara, mentre l’Atalanta conferma il suo stato di forma, balzando a 15 punti in classifica, dando continuità all’ottima vittoria contro il Napoli.

    L’Atalanta festeggia la vittoria contro la Sampdoria | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Le pagelle di Sampdoria-Atalanta:

    Maresca 7 Nonostante la grigia prestazione dei suoi, il centrocampista illumina il pomeriggio di Marassi con una straordinaria rovesciata, che porta al provvisorio pareggio. Quando esce dal  campo per infortunio la Samp si spegne ancor di più

    De Silvestri 4 Svagato e poco reattivo, è lui ad avere le maggiori colpe sullo 0-1 giunto dopo soli due minuti di gioco, non riuscendo a fermare Bonaventura.

    Stendardo 7 Salva un gol sulla linea sul finire della gara, con un intervento che vale come un gol. E’ uno degli uomini più importanti dell’Atalanta di Colantuono, dando sicurezza al reparto difensivo

    Schelotto 7 Fa quel che vuole contro la difesa Sampdoriana, che gli rende vita facile, ma lui mostra ancora una volta le sue qualità: corre, regala assist e dispensa giocate di qualità

    Tabellino Sampdoria-Atalanta:

    SAMPDORIA (4-3-3): Romero 5,5, De Silvestri 4, Gastaldello 5, Rossini 5,5, Castellini 5, Poli 5,5 (25′ st Tissone 5,5), Maresca 7 (20′ st Obiang 6,5), Soriano 6, Estigarribia 4,5 (32′ st Icardi 6), Maxi Lopez 6, Eder 5,5. Allenatore: Ferrara
    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 7, Peluso 6, Stendardo 7, Raimondi 7, Manfredini 6.5, Carmona 6 (39′ st Biondini sv), Cigarini 6.5, Bonaventura 7 (28′ st De Luca 7), Schelotto 7; Moralez 6.5 (36′ st Brivio), Denis 6. Allenatore: Colantuono

    Video di Sampdoria-Atalanta:

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