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  • C’è Posillipo-Canottieri. Lazio e Florentia per ritorvarsi

    C’è Posillipo-Canottieri. Lazio e Florentia per ritorvarsi

    Robertozeno Posillipo e Canottieri Napoli daranno vita al terzo derby campano stagionale. Una gara che promette emozioni, con i rossoverdi reduci dalla Supercoppa europea giocata contro la Pro Recco a Sori. I campioni d’Italia in questa decima giornata di campionato incontreranno il Vis Nova, ma la sfida in programma sul calendario per sabato sarà spostata, visto che la squadra di Pomilio giocherà in Ungheria nel week end. La Bpm Sport Management andrà a far visita al Brescia, cercando con un risultato positivo di ridurre il gap con i lombardi, mentre l’Acquachiara in casa con il Trieste proverà a guadagnare ulteriormente terreno. Chiudono gli incontri casalinghi di Bogliasco e Sori contro Ortigia e Savona, oltre alla sfida di bassa classifica tra Lazio e Florentia.

    Canottieri Napoli logo
    Canottieri Napoli logo

    Non iniziamo con la presentazione delle gare in ordine temporale, ma da quella che si candida come una delle sfide più avvincenti di giornata. Posillipo-Canottieri è più di un derby, la posizione in classifica occupata dalle due compagini campane ne è la dimostrazione. 18 punti per la squadra di Occhiello contro i 17 della truppa di Zizza, il tutto fa pensare a una posta in palio molto alta.

    Circolo Canottieri Napoli foto web
    Circolo Canottieri Napoli foto web

    Il Posillipo, reduce da due sconfitte consecutive, vuole i tre punti per tentare di riavvicnarsi al terzo posto attualmente di proprietà della Bpm; la Canottieri, dopo aver impattato contro il Bogliasco in un pareggio ottenuto più con i nervi che con il bel gioco, vuole superare in classifica proprio i cugini. Gallo e compagni avranno da smaltire la gara di Supercoppa, anche se a questo livello e in una sfida così importante la stanchezza non dovrebbe sentirsi. Spera di recuperare Velotto la Canottieri Napoli, con l’azzurrino che potrebbe scendere in vasca con la maschera protettiva in virtù della frattura al setto nasale. Tanti giovani in vasca, dall’una e dall’altra parte, diversi nazionali, ma un unico obiettivo: la vittoria.

    Andiamo però agli anticipi della decima giornata, che per stavolta saranno due. Venerdì alle 20.45 sarà di scena la gara tra il Brescia, capolista a pari punti con il Recco e reduce da un buon stato di forma consolidato dai risultati, e la Bpm Sport Management, sola al terzo posto in virtù dell’ultima vittoria ai danni del Posillipo.

    Sport Management
    Sport Management

    Una bella sfida alla Mompiano tra due squadre che fanno della fisicità il loro credo. Solidità difensiva e cura del dettaglio sono gli ingredienti che sia Bovo che Baldineti hanno sempre cercato di inculcare nella testa dei loro giocatori. Stanno dimostrandosi ostici i lombardi, ma anche i mastini si stanno rendendo protagonisti di una stagione fin qui positiva, al di là del pareggio a Bogliasco, che comunque per come si era messa la gara deve essere visto come un punto guadagnato più che come due punti persi. Vincerà chi sbaglierà meno, il Brescia ha dimostrato di saper sfruttare molto bene le occasioni in superiorità, e in questo senso sono i numeri dell’ultima partita vinta a Trieste a parlare, laddove la Bpm in queste prime giornate ha fatto più fatica a trovare la via della rete a uomo in più, sfruttando invece l’arma delle ripartenze. Due squadre toste da cui ci si aspetta tanto.

    L’altro incontro in programma sarà quello tra Sori e Savona. Non lineare il percorso dei biancorossi di Angelini in questa stagione, i 10 punti finora conquistati sono stati frutto di un cammino altalenante, alcune vittorie interne importanti, come quelle con Trieste e Canottieri, intervallate da prestazioni a metà, per ricordarne qualcuna il primo tempo di Napoli, lettteralmente regalata agli avversari, il pari con l’Ortigia a Siracusa e la prova non positiva al Foro contro il Vis Nova. Non si può dire bene del Sori, che fosse dura per i granata era preventivabile, il calendario non sorrideva a Ferrari e compagni,ma qualcosa in più forse si sarebbe potuto raccogliere, aggiungiamo con merito anche in alcune circostanze. La sconfitta con l’Ortigia avrebbe potuto far piombare la squadra in una situazione dove riacquistare morale sarebbe stato difficilissimo, ma il campionato è bello anche per questo. I tre punti di Firenze non fanno cambiare tutti i giudizi, ma sicuramente rappresentano una grande iniezione di fiducia in vista della gara di venerdì, la prima con il nuovo tecnico Temellini in panchina, che potrà essere preparata con un altro spirito, nonostante il Savona, se non altro per la posizone di classifica, parta con i favori del pronostico. Mai dire mai però.

    La Carpisa Yamamy Acquachiara si è tirata su; sono stati i risultati positivi a ridare nuova linfa alla compagine napoletana. Non vogliono fermarsi gli uomini De Crescenzo e sarà la Pallanuoto Trieste il loro prossimo banco di prova, una formazione quella di Piccardo da non prendere con le molle. I giuliani hanno fatto vedere di che pasta sono fatti anche nell’ultima gara casalinga contro il Brescia, non mollano mai Petronio e compagni e la loro compattezza potrebbe risultare come un punto di forza anche nella trasferta alla Scandone. Non sarebbe impossibile fare risultato lontano dalle mura amiche, avendo già gli alabardati dimostrato di avere carattere anche fuori casa. Dovrà migliorare la percentuale con l’uomo in meno il Trieste, perchè le bocche da fuoco acquachiarine potrebbero colpire e fare del male qualora fosse loro lasciato troppo spazio al perimetro. Una sfida tutta da gustare, dove le difese proveranno a sventare gli attacchi avversari e ad avere la meglio.

    Il Bogliasco gioca una pallanuoto semplice, difficilmente vedremo infatti la squadra di Bettini forzare, questo dimostra come il gruppo stia comunque crescendo e acquisendo sempre maggiore consapevolezza. I risultati ottenuti nelle ultime due gare, in cui i due punti raccolti, se si analizza tutto fino in fondo, sono meno di quelli che in acqua i liguri avrebbero meritato, certificano la maturità del gruppo. Sei punti nelle ultime due gare, come può cambiare l’inerzia di un campionato in una settimana, l’Ortigia è l’esempio più lampante di come vincere sia l’ingrediente più utile per riprendere vigore, per credere in sè stessi e ripartire senza pensare al passato.

    Stevie Camilleri | Foto Web
    Stevie Camilleri | Foto Web

    La vasca e l’avversario metteranno alla prova i siracusani, chiamati a un impegno difficile nel momento migliore della loro stagione, dall’altra parte il Bogliasco dopo due punti d’oro contro avversari sulla carta complicati vorrà fare bottino pieno e avvicinarsi alla zona che a fine anno varrebbe la final six. Tra le fila biancoverdi l’ex di turno, Stevie Camilleri, che cercherà di dare un dispiacere alla società che è stata la sua casa per diversi anni.

    Il Vis Nova ha un punto in meno del Bogliasco ma contro la Pro Recco per la squadra di Ciocchetti la sconfitta sembrerebbe più che un’ipotesi. Delle ultime due sconfitte rimane l’incapacità di saper sfruttare le occasioni, gestire i momenti clou all’interno della partita, ecco perchè quello con i Campioni d’Italia potrà essere un buon test per provare alcune situazioni e  confrontarsi con la squadra più forte al mondo. Non sottovaluteranno nemmeno i romani i giocatori di Pomilio, abituati a dare il cento percento contro qualsiasi avversario, perciò il risultato sembra almeno sulla carta scontato.

    Serve un solo risultato alla Lazio, che ormai è a secco da sette giornate, quando gli ultimi punti arrivarono in casa ai danni del Sori. Dopodichè una serie di sconfitte che hanno fatto piombare li capitolini in una crisi da cui sta faticando a uscire. La gara casalinga contro la Florentia, non in una situazione migliore, ma di certo ipotizzabile a inizio stagione, per la squadra di Vittorioso non ci saranno alibi. Si giocano tanto le due formazionni, perchè per gli uomini di Vannini quello del Foro potrebbe essere l’ultimo test dove poter sperare di trovare punti contro una diretta concorrente per la salvezza. Le motivazioni dovrebbero venir da sole, laddove un’altra stecca per i padroni di casa porterebbe ulteriori ombre a un campionato finora negativo.

     

  • Non smettere mai di sognare: Saccoia il suo Posillipo

    Non smettere mai di sognare: Saccoia il suo Posillipo

    Orgoglio, passione, il rossoverde che si staglia tra il mare e il sole di Napoli, la storia pallanuotistica è stata scritta dal Circolo Nautico Posillipo. Scudetti, Coppe, trofei, il passato parla chiaro, non sono lontani i tempi in cui la squadra campana dominava in lungo e in largo, lottava per lo scudetto o comunque si contendeva sempre le prime posizioni. Quanti giocatori passati da quella che era formazione di blasone in Italia e nel mondo, ma che con il passare del tempo, come spesso accade nel mondo pallanuotistico, ha dovuto attraversare momenti non felicissimi, in società e da un punto di vista economico.

    CN Posillipo vincitore Coppa Len
    CN Posillipo vincitore Coppa Len

    Ecco il ridimensionamento, l’orientamento verso un altro tipo di politica, basata sui giovani. L’ultimo titolo risale al 2003 – 2004, Posillipo Campione d’Italia, poi la scena rubata dal Recco e l’impossibilità di ostacolarne la marcia hanno un po’ reso tutto più monotono ma per la formazione napoletana vincere la Coppa Len nella passata stagione è stato un momento di grande soddisfazione, la strada da cui ripartire.

    La Scandone gremita, ancora negli occhi dei giocatori e dei tifosi rossoverdi, pronti ad affrontare l’ennesimo campionato. Dal 1980 sempre nella massima serie, gioie e dolori, vittorie e passi falsi, ma sempre con la passione, quella che non è mai mancata a chi ha indossato una calottina così importante. Sacrifici coronati da un’impresa incredibile, quella dell’anno scorso, l’ennesimo risultato firmato Mauro Occhiello, colui che ha cresciuto la maggior parte dei ragazzi posillipini, che ha vinto tanto a livello giovanile e ha meritato la panchina della prima squadra, dopo alcuni anni di gestione sul bordo vasca abbastanza difficili per chiunque.

    Tanti giovani, perchè ormai intanto investire tanto non ha più senso, l’obiettivo dichiarato del Posillipo è quello di fare un campionato dignitoso, migliorando la posizione dell’anno scorso, ma senza spese folli, anche perchè le possibilità sono quelle che sono, mentre la voglia di far crescere i prodotti del vivaio è tanta. Tommaso Negri, sempre lui, difenderà la porta rossoverde, lui, napoletano d’adozione ormai, con la sua calottina numero 13 sarà chiamato a fare l’ennesimo campionato da protagonista, tra parate, urla e disposizioni impartite ai compagni. Dietro di lui Enrico Caruso, già secondo nella scorsa stagione, mentre il resto della formazione sarà abbastanza rinnovato.

    Rimane il mancino Valentino Gallo, che dopo la delusione mondiale, con la mancata chiamata del CT Campagna è pronto a dimostrare al tecnico di essersi sbagliato, mettendosi in lizza per l’europeo di Gennaio. Tra i ” vecchi ” in rosa ci sono il centroboa Filip Klikovac, tra i più in luce in un Montenegro che a Kazan ha mostrato solo ombre, Vincenzo Renzuto Iodice, autore di un’ottima prestazione nell’amichevole giocata a Capri contro la Spagna e prodotto del vivaio, impiegabile in più ruoli, Gianluigi Foglio, reduce dal mondiale under 20, il difensore Elio Russo, Lorenzo Briganti, già tornato l’anno scorso dall’esperienza alla Roma Vis Nova, mentre è atteso in questi l’esito dell’arbitrato che vede protagonista Vincenzo Dolce. Il giocatore è pronto a svincolarsi dal Posillipo e a trasferirsi a Brescia, squadra dove invece si è già accasato Zeno Bertoli. Un’altra perdita, laddove gli arrivi sono stati quelli di due pedine straniere, ed entrambi parlano croato. Andro Buslje, vincitore con la calottina della Nazionale e dello Jug Dubrovnik di una serie infinita di titoli ha l’esperienza e può garantire la personalità che serviva alla squadra di Occhiello, in marcatura, vista la sua fisicità di giocatore arcigno e muscolare in grado di sbrogliare diverse situazioni in fase difensiva, ma non solo. Con lui è arrivato l’attaccante classe ’91 Jerko Marinic Kragic, una carriera al Mornar Spalato per colui che può giocare sia da mano buona che sul lato cattivo, mostrando buona personalità nonostante la giovane età. Saranno da traino per i ragazzi del vivaio, Andrea Criscuolo, Riccardo Esposito, Pasquale Nina e Stefano Mauro, nella rosa della prima squadra e parte integrante del sodalizio rossoverde.

    Abbiamo tralasciato volutamente chi rappresenta questa squadra da anni, il simbolo, l’esempio di come si possa crescere e vivere una ” vita ” per il Circolo Nautico Posillipo. Sarebbe un sogno per tutti muovere le prime bracciate e indossare la calottina di una squadra dal nome così altisonante, giocare a fianco a campioni di caratura mondiale, affrontarne altrettanti di blasone, vincere titoli, passare momenti indimenticabili e poterli raccontare. Paride Saccoia si è un pò raccontato, lui, napoletano e posillipino puro sangue, ha passato ogni momento, dai più belli ai più brutti, trainando sempre il gruppo. Riportiamo l’intervista fatta al classe ’89, primo tifoso di questa squadra.

    Paride Saccoia - CN Posillipo
    Paride Saccoia – CN Posillipo

    Paride, anche voi come le altre squadre campane in A1, avete puntato molto sulla crescita dei vostri giovani e continuate a farlo anche in questa stagione. Che valore pensi abbia raggiunto la pallanuoto napoletana, se si contano anche i tanti atleti prestati alle varie nazionali?

    Diciamo che la pallanuoto a Napoli, e in Campania in generale, ha da sempre occupato un posto di rilievo nella nostra società. E’ uno sport con grande tradizione e questo lo si deve anche all’impegno e al lavoro svolti dai diversi circoli nautici. Dopo un periodo di crisi, finalmente da qualche anno possiamo vantare ben tre squadre in serie A1 e questo si collega anche al lavoro svolto a livello giovanile. Il valore della pallanuoto napoletana lo si deduce da questi risultati, è ovvio, quindi il mio auspicio è che si faccia sempre meglio in modo tale che un numero elevato di atleti campani arrivino fino alla Nazionale maggiore“.

    Nonostante la tua carriera parli da sola sei ancora giovane. Quante battaglie, anche importanti, hai fatto con la calottina del Posillipo. Cosa significa per te, essendo nato e cresciuto in questa squadra, rappresentarla giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, e quando pensi possa tornare ai vertici, pur essendo cambiati i tempi?

    Ho iniziato a fare nuoto al Posillipo all’età di 4 anni, quindi dopo 22 anni è facile dirti che per me è come una seconda famiglia. Sono cresciuto tifando i grandi campioni e con il sogno di poter indossare un giorno la calottina dei miei idoli e ora che ci sono non posso che ritenermi fortunato. Do sempre il massimo per onorare questa società e cercare di vincere tutte le partite, poi si vedrà. Per quanto riguarda le ambizioni, ti posso dire che la mentalità vincente è nel dna di questa società e credo che con le squadre allestite in questi anni il massimo obiettivo raggiungibile sia sempre ( o quasi ) stato conseguito, laddove mirare alla vetta, lo scudetto per intendersi meglio, è diventato impossibile a causa dello strapotere economico del Recco. Credo che l’unica strada sia quella di investire nel settore giovanile, senza dubbio, allevare campioni in casa, con la speranza però che questi non partano per altri lidi una volta raggiunta la maturità pallanuotistica“.

    Paride Saccoia
    Paride Saccoia

    Sei un esempio da seguire, dentro e fuori dall acqua. Che squadra e che gruppo siete, con i nuovi arrivati dove pensi possa arrivare questo Posillipo?

    Ti ringrazio per questi complimenti ma guardiamo alla squadra. Abbiamo cambiato molto e quindi ci vorrà un pò di tempo per trovare i giusti meccanismi di gioco. Saremo comunque una squadra tosta, con le idee chiare e consapevole che la nostra organizzazione di gioco insieme alla voglia di vincere potrà mettere in difficoltà anche squadre sulla carta favorite per vincere il campionato. I nuovi arrivati hanno tutti grande voglia di fare bene, l’obiettivo primario è costruire un gruppo coeso e competitivo. Punteremo a vincere tutte le partite con in testa la final six, che rappresenta la grande novità di questo campionato“.

    Chi potrà essere la rivelazione del Posillipo e, personalmente, a chi ti ispiri nel modo di giocare e pensi ancora di poter raggiungere la Nazionale?

    Non amo parlare dei singoli, quindi la mia speranza è che tutti i nostri giovani si possano mettere in evidenza, anche perché il successo di questa squadra dipende molto anche dalla loro crescita personale. Per quanto riguarda la Nazionale penso essa sia un’aspirazione costante di ogni atleta, per questo raggiungerla rappresenta un obiettivo anche per me, il mio impegno quotidiano è dovuto anche a questo mio desiderio. Quando gioco non mi ispiro a qualcuno in particolare, piuttosto, avendo avuto la fortuna di giocare con tanti campioni e di carpire, nel corso degli anni, i loro segreti, cerco di fare la cosa giusta a seconda delle situazioni“.

    Ripartiamo dal ricordo più vivo nella tua mente, la finale di Coppa Len con l’ Acquachiara. Avrai ancora negli occhi quella partita ma se dovessi descrivere il momento piu importante e bello della tua carriera sceglieresti quello?

    Senza ombra di dubbio. Una finale di Coppa Len ha il suo fascino, soprattutto perchè giocata in casa qui a Napoli. Spero in futuro di aver la possibilità di giocare altre finali e altre partite importanti, ma credo che difficilmente riproverò le emozioni e l’atmosfera che ho respirato vincendo una finale tutta napoletana, davanti a un pubblico così numeroso come quello che ha partecipato quella sera alla Scandone“.