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  • Il cuore del Cile si prende la Coppa America

    Il cuore del Cile si prende la Coppa America

    New York e il MetLife diventano il teatro della sfida finale della centesima edizione della Coppa America. Argentina e Cile sono le migliori formazioni del continente americano e dopo un agguerrito torneo sono arrivate in fondo per aggiudicarsi la prestigiosa edizione del massimo titolo continentale.

    L’accesso delle due formazioni alla finalissima è stato differente, l’Argentina arriva qui dopo una sfida agevolmente vinta per 4-0 sui padroni di casa degli Stati Uniti, mentre il Cile ha dovuto sudarsi il 2-0 contro un’ottima Colombia che fin dalle prime battute del torneo ha suscitato molte buone aspettative ed ha conquistato il terzo posto di questa Coppa America superando gli Stati Uniti nella “finalina” con una rete di Bacca.

    Una “Copa del Centenario” che ha fatto registrare un gran successo con oltre un milione di biglietti venduti e una media spettatori di oltre 42000 presenti a match. Gli Stati Uniti cercavano un gran ritorno mediatico per ulteriormente lanciare il “soccer” e ci sono riusciti alla grande mostrando un degno spettacolo per il paese.

    Il MetLife di New York gremito per la finale di Coppa America | Foto Twitter
    Il MetLife di New York gremito per la finale di Coppa America | Foto Twitter

    Motivi differenti per le due formazioni e approdo alla finale come detto altrettanto diverso. L’Argentina cerca la vendetta dopo aver perso l’ultima edizione proprio contro il Cile ai rigori, mentre la “roja” vuole confermare la sua supremazia in America. Assente per l’Argentina l’ex-napoletano Lavezzi, mentre nel Cile rientra Vidal che aveva saltato la semifinale per infortunio. Tanti comunque i conoscenti della nostra Serie A in campo.

    Non passa nemmeno un minuto che l’Argentina, come visto contro gli Stati Uniti, si fa subito vedere. Banega recupera un pallone che sembrava perso e spara da fuori area, il tiro esce fuori di poco.

    Nei primi venti minuti di gioco si capisce che le due squadre si temono ma per indole si attaccano colpo su colpo con un ritmo elevato. L’Argentina pressa e si prende il pallino del gioco, ma il Cile scappa quando può e mette paura. Al 22° Medel fa un errore i controllo clamoroso, Higuain ruba la sfera e s’invola solo davanti a Bravo, l’attaccante del Napoli però effettua un pallonetto che esce largo sull’uscita del portiere cileno. Un minuto dopo da una punizione di Messi, Otamendi colpisce di testa mettendo sull’esterno della rete la sfera.

    L’Argentina con Messi e Di Maria continua a mettere in difficoltà la difesa cilena e in meno di mezz’ora Diaz commette due falli su Leo Messi che costringono l’arbitro brasiliano Lopes ad estrarre due volte il cartellino giallo e di conseguenza il rosso. L’Argentina così si ritrova ad avere a disposizione sessanta minuti di gioco con un uomo in più e se l’attacco prima veniva portato con un certo peso, adesso la pressione sul gioco cileno diventa asfissiante. Il match s’incattivisce, il gioco viene frammentato dai numerosi falli e poco dopo vengono ammoniti Mascherano, Vidal e Messi.

    Ad Aranguiz (Chi) è stato mostrato il cartellino rosso, così come a Rojo (Arg) ma solo il secondo uscirà dal campo | Foto Twitter
    Ad Aranguiz (Chi) è stato mostrato il cartellino rosso, così come a Rojo (Arg) ma solo il secondo uscirà dal campo | Foto Twitter

    Mentre sul finale di primo tempo viene espulso direttamente Rojo per una brutta entrata da dietro su Vidal. Si va al riposo sullo 0-0 ma con una partita emozionante e piena di colpi di scena anche se per i due tecnici completamente da ricostruire.

    Nella dinamica dell’espulsione per Rojo l’arbitro Lopes ha mostrato il rosso a due giocatori, uno era Rojo appunto, mentre l’altro era un giocatore del Cile, Aranguiz, che aveva avuto una reazione dove poi ne era scaturita una piccola rissa. Tuttavia ad uscire dal campo è stato solo Rojo tra le proteste argentine mentre Aranguiz è rimasto in campo dimenticato da Lopes. Un’altra pagina di questa Coppa America dove il direttore di gara diventa determinante qualunque sia l’esito finale.

    La ripresa inizia senza cambi per le due formazioni ma è il Cile che sembra più attivo mentre l’Argentina si preoccupa più a coprirsi. Al 56° Isla dopo un’azione prolungata del Cile ci prova da fuori area ma il tiro è largo. Martino prova a controllare meglio la partita inserendo Kranevitter per un Di Maria uscito un po’ dal gioco.

    La partita rimane bellissima perché il Cile tiene il pallino del gioco e si prende grossi rischi per le ripartenze albicelesti, l’Argentina sembra sonnecchiare segno che tra le due espulsioni quella che ha pesato di più è stata quella di Rojo. In una delle folate in contropiede argentine viene ammonito Aranguiz che per fermare Messi lo stende, Martino cambia l’attacco e al posto di Higuain inserisce Aguero, segno che la chiave che vuole cercare l’Argentina per sbloccare il match è la velocità di scambio e di corsa palla al piede.

    80° bel contropiede cileno innescato da Sanchez che lancia lungo Vargas che una volta entrato in area dalla destra tira in porta in modo potente, Romero respinge poi Mascherano libera l’area. Quattro minuti dopo Messi dopo uno dei tanti slalom sulla trequarti passa ad Aguero che con un tocco salta l’avversario e solo defilato sulla destra davanti allo specchio spara alto.

    Nell’ultimo minuto dei tempi regolamentari si vede lo specchio della partita, grande azione corale del Cile che con Beausejour scende sulla sinistra, mette rasoterra in mezzo per Sanchez un pallone che deve essere solo spinto in porta, l’ex-Udinese s’inceppa e l’Argentina riparte velocissima, la palla arriva a Messi che ne salta tre e poi da fuori area spara fuori. Si va ai tempi supplementari.

    I supplementari non vedono cambi per nessuna delle due squadre e si inizia sempre con i nervi tesi, nei primi minuti si vedono contrasti duri e sempre lo stesso canovaccio Cile che palleggia con calma e prova l’attacco mentre Argentina pronta a ripartire in contropiede.

    Al 99° grande discesa di Puch sulla sinistra che mette in mezzo una palla d’oro per Vargas che colpisce di testa dal limite dell’area piccola, strepitoso Romero a bloccare in volo plastico. Un minuto dopo da una punizione battuta da Messi, salta Aguero che devia verso la porta, Bravo con un incredibile colpo di reni devia in angolo.

    Occasione d'oro per Aguero che di testa poteva segnare il gol che valeva la Coppa America | Foto Twitter
    Occasione d’oro per Aguero che di testa poteva segnare il gol che valeva la Coppa America | Foto Twitter

    Martino si gioca durante il secondo tempo supplementare anche la carta Lamela al posto dello stanchissimo Banega autore di una buona gara. Finisce comunque 0-0 e come nell’ultima edizione della Coppa America decidono i calci di rigore con una partenza shock, Vidal e Messi i primi due rigoristi sbagliano entrambi.

    Lucas Biglia si fa parare il rigore che regala la Coppa America al Cile | Foto Twitter
    Lucas Biglia si fa parare il rigore che regala la Coppa America al Cile | Foto Twitter

    Raul Bravo para il rigore di Lucas Biglia, mentre Silva non sbaglia portando il Cile in paradiso esattamente come un anno fa. La Coppa America è della “Roja”. Continua la maledizione di Lionel Messi che con l’Argentina non ha ancora vinto qualcosa di importante.

    ARGENTINA-CILE 3-4 d.c.r. (0-0 p.t./0-0 s.t.)

    Argentina (4-3-3): Romero 6,5; Mercado 6,5, Otamendi 6,5, Mori 7, Rojo 4,5; Biglia 6, Mascherano 7, Banega 6 (dal 111° Lamela s.v.); Messi 5, Higuain 6 (dal 70° Aguero 5,5), Di Maria 5,5 (dal 56° Kraneviter 6).

    C.T.: Gerardo Martino 6,5

    Cile (4-3-3): Bravo 7; Isla 7, Medel 6, Jara 7, Beausejour 6; Vidal 7, Diaz 4,5, Aranguiz 6,5, Fuenzalida 6,5 (dal 80° Puch 6), Vargas 6 (dal 109° Castillo s.v.), Sanchez 7 (103° Silva s.v.).

    C.T.: Juan Antonio Pizzi 6,5

    Arbitro: Heber Lopes (Bra) 4,5

    Ammoniti: Diaz (CHI), Diaz (CHI), Mascherano (ARG), Vidal (CHI), Messi (ARG), Beausejour (CHI), Aranguiz (CHI),Kranevitter (ARG).

    Espulsi: Diaz (CHI), Rojo (ARG)

  • Incidente Vidal: ritiro della patente ma Nazionale salva

    Incidente Vidal: ritiro della patente ma Nazionale salva

    La decisione del tribunale cileno sull’incidente avvenuto ad Arturo Vidal, la scorsa notte, è arrivata qualche minuto fa e certamente la sentenza è stata decisamente più leggera di quello che sarebbe potuto attendere per il centrocampista della Juventus e della nazionale del Cile.

    Vidal infatti non sarà arrestato ma è stato condannato alla sospensione della patente per 120 giorni, tempo necessario per compiere ulteriori indagini, e al momento del suo rientro in Italia dovrà recarsi al consolato cileno a Milano per l’obbligo mensile di firma.

    Una punizione decisamente leggera se si pensa a ciò che è accaduto.

    Nel suo giorno libero durante le sfide di Coppa America Vidal, come riportano diversi video proposti dalle varie testate giornalistiche, si sarebbe recato a passare una serata con la moglie ad un casinò e poi messosi al volante della sua Ferrari si è schiantato contro altre vetture, uscendone illeso lui così come la moglie.

    L'auto di Vidal dopo l'incidente | Foto Twitter
    L’auto di Vidal dopo l’incidente | Foto Twitter

    Al momento del controllo della polizia però il tasso alcolemico del centrocampista cileno era nettamente fuori dai limiti consentiti e per questo c’era stato l’immediato fermo.

    La lieve condanna della giustizia sarebbe potuta rivelarsi soltanto un cucchiaio di zucchero di fronte all’amarissimo calice del possibile allontanamento di Vidal dalla nazionale, per questa Coppa America, che si gioca proprio in Cile.

    L’articolo 19 del regolamento interno della nazionale roja infatti recita così:

    “I convocati della selezione cilena di calcio dovranno osservare in tutti i momenti, prima, durante e dopo ogni partita, una condotta in linea con l’immagine del Paese, attendendosi a comportamenti decorosi, buon costume e disciplina che questa comporta”.

    Vidal tra l’altro non è nuovo a qualche uscita sbagliata fuori dal campo nel periodo della nazionale. Nel 2011 infatti lui e altri 4 compagni rientrarono in ritardo e ubriachi nel ritiro della nazionale. La “Bravata” costò ai 5 cileni 10 giornate di squalifica.

    Poco fa però è arrivata la notizia tanto attesa da Vidal e da tutti i tifosi cileni che oggi si erano presentati dinanzi al tribunale per manifestare e chiedere di non allontanare il calciatore dalla nazionale. Il Ct del Cile Jorge Sampaoli ha infatti deciso di tenere il centrocampista in gruppo, come si legge nelle sue parole.

    Arturo non è riuscito a controllarsi durante il suo riposo ma è un giocatore di valore e si tratta di un errore non determinante. Non è stato un errore così grande così come si è cercato di far credere. Di sicuro ne parleremo all’interno del gruppo, ma non escluderò nessuno per un errore del genere.

    Dunque la Coppa America di Vidal continua, la decisione però sicuramente lascerà polemiche.

  • Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Nel primo ottavo di finale dei Mondiali 2014  il Brasile sconfigge ai rigori 4-3 il Cile dopo che il match alla fine dei tempi supplementari si era concluso sull‘1-1. Il Cile esce a testa altissima e piange per una traversa di Pinilla a 1 minuto dalla fine, verdeoro ai quarti di finale.

    Il Cile gioca una grande gara, ma sbatte sui legni: prima una traversa di Pinilla che a 60 secondi dai rigori fa prendere un infarto a mezza nazione, poi il palo interno dell’ultimo rigore di Jara che  regala al Brasile i quarti di finale. Il Brasile avanza cosi alla partita successiva e lo fa al termine di un match molto tirato. Gli uomini di Louis Felipe Scolari giocano a sprazzi di difficile comprensione: a tratti spinti dalla velocità di un Neymar devastante, a tratti lenti, prevedibili e senza un piano tattico ben definito. Ma essere convincenti nel calcio non è tutto. A volte può bastare un grande portiere, una buona solidità generale, un fuoriclasse e una discreta dose di fortuna, O, se preferite, una benedizione dall’alto.

    Al 7′ occasione per Marcelo che con il sinistro conclude dal limite dell’area. Al 18′ vantaggio del Brasile: corner, spizzicata sul primo palo e David Luiz sul secondo palo la mette in rete. Partita molto fisica con tantissimi contrasti, nessuna delle due squadre si risparmia. Al 32′ pareggio del Cile, errore di Hulk. Da una rimessa laterale il Brasile si addormenta sbagliando l’appoggio; il Cile ne approfitta e sorprende una difesa che fin a quel momento era stata perfetta, diagonale di Sanchez e 1-1. Al 34′ palla gol per Neymar con stacco perfetto di testa, palla a lato di poco. Al 39′ Neymar salta ancora Silva, Medel si supera in chiusura e sul rimpallo Fred va vicino al gol. Al 42′ Dani Alves conclude da fuori area ma Bravo devia in angolo. Al 46′ palla gol per il Cile: Aranguiz si trova solo davanti a Julio Cesar ma in chiusura David  Luiz chiude con un intervento disperato.

    Al 49′ conclusione al limite di Fernandihno pallone non molto lontano dalla porta. Al 55′ annullata la rete a Hulk. Webb vede un fallo di mano non facile.  Al 64′ straordinario Julio Cesar il quale si supera e devia in corner un colpo sicuro di Aranguiz. Al 81′ Neymar colpisce di testa ma Bravo blocca in due tempi. Al 84′ grande occasione Brasile: ottima azione personale di Hulk, bordata di destro, Bravo respinge.

    Non succede un granchè in questo primo tempo supplementare.

    Cile sta cercando i rigori, Brasile non riesce a sfondare. Al 120′ traversa di Pinilla.

    Rigori Brasile: David Luis gol; Willian fuori; Marcelo gol; Hulk parato; Neymar gol

    Rigori Cile: Pinilla parato; Sanchez parato; Aranguiz gol; Diaz gol; Jara palo

    Julio Cesar

    BRASILE-CILE 4-3 d.c.r. (1-1) (18° David Luiz (B), 32° Sanchez (C))

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho (72′ Ramires), Luiz Gustavo; Oscar (106′ Willian), Neymar, Hulk; Fred (64′ Jo)

    CILE (5-3-2): Bravo; Isla, Medel, Jara, Silva, Mena; Diaz, Vidal (87′ Pinilla), Aranguiz; Sanchez, Vargas (57′ Gutierrez).

    AMMONITI: 17′ Mena; 40′ SIlva; Pinilla; 58′ Luis Gustavo; Hulk; Dani Alves

  • Brasile 2014: l’Olanda supera il Cile e vola agli ottavi

    Brasile 2014: l’Olanda supera il Cile e vola agli ottavi

    Nella terza giornata di Brasile 2014 l’Olanda sconfigge 2-0 il Cile e si qualifica per gli ottavi di finale da prima del gruppo B. 

    Con un colpo di testa di Fer a meno di un quarto d’ora dalla fine e un gol nel recupero di Depay la squadra di Louis Van Gaal trovano la terza vittoria su tre e chiudono primi il  girone.

    proxy (2)Nel vero girone della morte di questo Mondiale, quello B, il 5-3-2- dell’Olanda di Van Gaal mette in fila tutti. Tanti saluti ai pluricampioni della Spagna, tanti saluti a un Cile che è stato voglioso ma è stato punito sul più bello con la zuccata di Fer e il contropiede devastante di Robben. L’Olanda con un calcio guardingo e ben poco rivoluzionario, è l’europea che ha sin qui fatto meglio di tutte.

    Al 34′ la prima vera occasione del match: Silva piazza la spintarella sullo slancio e fa perdere tempo all’olandese per lo stacco di testa. Al 40′ azione devastante di Robben: l’olandese parte alla sua maniera e in velocità si lancia verso la porta: azione splendida, ma il sinistro non è preciso. Al 44′ è Gutierrez ad avere una grande occasione per il Cile: grande punizione tagliata di Diaz, Gutierrez elude la linea del fuorigioco e con una deviazione aerea mette paura a Cillessen.

     

    Al 56′ Sanchez ci prova da lontano, palla alta. Al 77′ arriva il vantaggio dell’Olanda con un gran colpo di testa di Fer, il quale sbuca perfettamente alle spalle di tutti e mette dentro. Al 92′ arriva il raddoppio Olanda: corsa e assist di Robben, palla per Depay che sottoporta non può sbagliare.

    Ora negli ottavi di finale, per l’Olanda ci sarà la sfida al Messico vittorioso per 3-1 contro la Croazia.

    CILE-OLANDA (0-0) 0-2

    CILE (3-4-1-2): Bravo; Silva ( 70′ Valvidia), Medel, Jara; Isla, Aranguiz, Diaz, Mena; Gutierrez (Beausejour); Sanchez, Vargas(81′ Pinilla)

    OLANDA (4-3-3): Cilessen; Janmaat, De Vril, Vlaar, Blind; Wijnaldum, De Jong, Lens (68′ Depay); Kuyt (88′ Kongolo), Sneijder ( Fer, Robben

    AMMONITI: Bild 63′; Silva

  • Adios España, il Cile elimina i campioni del mondo

    Adios España, il Cile elimina i campioni del mondo

    Incredibile, impensabile, impronosticabile alla vigilia ed invece è tutto vero, la Spagna è matematicamente eliminata dal mondiale brasiliano con un turno d’anticipo.

    La delusione delle "Furie Rosse"
    La delusione delle “Furie Rosse”

    Dopo i primi scricchiolii del Tiki Taka del Barcellona, adesso è arrivata anche la conferma da parte delle nazionale: il tipo di gioco tanto caro alle Furie Rosse ha ormai imboccato il viale del tramonto portandosi dietro la conclusione di un ciclo che ha comunque infilato in successione Euro 2008, Mondiale 2010 ed Euro 2012.

    Il giustiziere della Spagna, dopo la Manita incassata dall’Olanda, è stato il Cile che guidato dal tecnico Sampaoli ha impostato la gara con grande corsa, grande grinta e buone giocate. Del Bosque per questa gara fondamentale propone dei cambi nella formazione iniziale con Xavi e Pique in panchina e Javi Martinez e Pedro in campo in un 4-2-3-1 che vede ancora Diego Costa punta.
    Sampaoli lascia in panchina Valdivia spostando Vidal alle spalle della coppia Sanchez-Vargas, schierando i suoi con il 4-3-1-2.

    Ci si aspetta partenza super degli iberici invece nel primo minuto è il Cile a creare due limpide palle gol. La Spagna cresce pian piano e al 15° Xabi Alonso si trova dinanzi a Bravo ma il portiere del Cile salva tutto. 19° minuto prima svolta della gara, grande azione di squadra del Cile con Aranguiz che serve Vargas, il calciatore di proprietà del Napoli fa sedere Casillas e segna il vantaggio. Al 27° la Spagna ha la chance di pareggiare ma Diego Costa non colpisce bene e la palla finisce sull’esterno della rete. Al 43° arriva il raddoppio del Cile: calcio di punizione di Sanchez, Casillas respinge ma la palla giunge ad Aranguiz che rapidamente controlla e calcia per il raddoppio. Si va al riposo sul 2-0 per i sudamericani.

    Nella ripresa nei primi 10 minuti la Spagna costruisce 2 palle gol, al 48° palla in verticale di Iniesta per Diego Costa che non è rapido nella giocata e vede la sua conclusione sporcata da Isla ed al 53° Busquets a due passi dalla linea di porta, solissimo dopo una rovesciata di Diego Costa, calcia incredibilmente fuori. La Spagna ci prova ma è il Cile a rendersi insidioso in contropiede, clamoroso il gol fallito da Isla. Nel finale gli spagnoli si rendono pericolosi con alcune conclusioni da fuori sventate da Bravo, ma niente più. Al triplice fischio di Geiger è festa per il Cile, che insieme all’Olanda si qualifica matematicamente agli ottavi, mentre è nottata amara per una Spagna che da l’addio al mondiale dopo solo due gare giocate.

     

    SPAGNA – CILE 0-2 (0-2) (19° Vargas, 43° Aranguiz)

    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Azpilicueta, Javi Martinez, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xabi Alonso (46° Koke); Pedro (76° Santi Cazorla), Iniesta, David Silva; Diego Costa (64° Torres).

    Allenatore: Del Bosque.

    CILE (4-3-1-2): Bravo; Isla, Medel, Jara, Mena; Aranguiz (64° Gutierrez), Diaz, Silva; Vidal (88° Carmona); Sanchez, Vargas (84° Valdivia).

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Vidal (C), Xabi Alonso (S), Mena (C)

     

  • Vidal ci ricasca, espulso in Serbia-Cile tifosi furiosi

    Vidal ci ricasca, espulso in Serbia-Cile tifosi furiosi

    Mentre tutti gli juventini amano alla follia Arturo Vidal, i tifosi del Cile faticano a vedere nel centrocampista bianconero un idolo da acclamare ed elogiare: nell’amichevole di ieri tra Serbia-Cile infatti, il punto forte della Juventus, è stato espulso per la seconda volta consecutiva mentre indossava la maglia della Nazionale, a causa di un fallaccio che l’ha fatto finire nel mirino di molti dei presenti a San Gallo dove la Roja è uscita dal campo con la pesante sconfitta di 3-1 grazie alle reti di Markovic, Djordjevic e Duricic.

    La furia dei tifosi cileni è scaturita dopo che Vidal si è fatto cacciare dal campo per un fallo killer: completamente in ritardo sull’avversario il centrocampista è infatti entrato da dietro a piedi uniti sulle gambe del malcapitato giocatore serbo. La domanda che tutti si pongono è perchè con la maglia bianconera Vidal dimostri di essere un giocatore con testa, talento e cuore, mentre con la maglia del Cile scenda in campo completamente diverso, commettendo errori su errori, fregandosene delle squalifiche, dei risultati e delle figuracce che sta collezionando.

    Serbia-Cile FBL-WC2014-CHL-SRB-FRIENDLY
    Serbia-Cile © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    Domanda che nasce spontanea visti anche i precedenti episodi avvenuti: già lo scorso anno infatti la Federazione aveva punito Vidal per essersi presentato in ritardo al raduno con la Nazionale e soprattutto per aver tenuto un comportamento non consono all’ambiente. Tutti questi piccoli dettagli portano a pensare che al giovane e promettente calciatore cileno non importi poi così tanto indossare la maglia del Cile e per questo tutti i tifosi hanno chiesto che quest’ultimo non venga più convocato in vista delle prossime partite. Intanto il ct Claudio Borghi, dopo la sconfitta di ieri, ha comunicato che i vertici della Federazione gli hanno tolto l’incarico di tecnico della Nazionale viste le cinque sconfitte consecutive rimediate in questi ultimi mesi.

    IL VIDEO DEL FALLACCIO COMMESSO DA VIDAL:

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  • Qualificazioni Mondiali, Svezia rimonta pazzesca in Germania. La Francia ferma la Spagna

    Qualificazioni Mondiali, Svezia rimonta pazzesca in Germania. La Francia ferma la Spagna

    Con le gare di ieri (martedi 16 0tt0bre n.d.r.) si sono conclusi i 10 giorni dedicati alle Nazionali. I match per le qualificazioni Mondiali per Brasile 2014 hanno riservato più sorprese che conferme, ma andiamo per ordine. In Europa, l’Italia supera in casa la Danimarca per 3-1, confermandosi leader del Gruppo B. Più facile del previsto l’impegno in trasferta dell’Olanda in Romania, con gli orange che vincono facilmente 4-1 allungando in classifica nel Gruppo D. La Russia di Capello invece vince a fatica in casa contro l’Azerbaijan grazie ad un rigore realizzato all’84’. Il derby della “ex Jugoslavia” tra Macedonia-Serbia va ai padroni di casa, che vincono 1-0 di rigore e quasi distruggono i sogni mondiali dei serbi che ora si trovano distanti sei punti dalla coppia di testa Belgio e Croazia.

    Clamoroso pareggio in terra tedesca tra Germania e Svezia, con i padroni di casa in vantaggio per 4-0 dopo un’ora di gioco. La rimonta svedese inizia dalla classe di Ibrahimovic che accorcia le distanze al 62′ e viene conclusa al 90′ da Elm, risultato finale 4-4. Pareggio rocambolesco anche nella super sfida Spagna-Francia, con i galletti che pareggiano al 90′ con Giroud, dopo il vantaggio iniziale spagnolo di Sergio Ramos. Finisce così la striscia di 25 vittorie consecutive degli spagnoli nelle gare di qualificazione. Inatteso stop per il Portogallo che si ferma in casa contro l’Irlanda del Nord (risultato finale 1-1). Rinviata ad oggi (17 ottobre n.d.r.) la partita Polonia-Inghilterra, non giocata a causa di una violenta pioggia che ha colpito Varsavia.

    Rasmus Elm
    Elm, autore del gol del pareggio in Germania-Svezia 4-4 © Patrik Stollarz/Getty Images

    In Sud America continua il momento no dell’Uruguay, che viene umiliato dalla Bolivia per 4-1. Vittoria esterna dell’Argentina contro il Cile grazie alle reti di Messi e Higuain. Pareggio 1-1 invece nella sfida Venezuela-Ecuador. Il Paraguay supera con un secco 1-0 il Perù. Gli argentini continuano a comanda il Gruppo Unico seguiti dall’Ecuador. I ragazzi di Tabarez invece dovranno cambiare marcia se vogliono partecipare al Mondiale brasiliano.

    Larghe vittorie nella Zona di Centro e Nord America per Honduras e Cuba che vincono rispettivamente 8-1 e 7-0 contro Canada e Guyana. Mentre in Asia tutte vittorie di misura, a testimonianza dell’equilibrio che regna da quelle parti.

    Zona Europa

    GRUPPO A

    Croazia-Galles 2-0
    27′ Mandzukic, 57′ Eduardo
    Macedonia-Serbia 1-0
    59′ Ibraimi (rig)
    Belgio-Scozia 2-0
    69′ Benteke, 71′ Kompany

    Classifica: Belgio 10, Croazia 10, Serbia 4, Macedonia 4, Galles 3, Scozia 2.

    GRUPPO B

    Italia-Danimarca 3-1
    33′ Montolivo (I), 37′ De Rossi (I), 45′ Kvist (D), 54′ Balotelli (I)
    Repubblica Ceca-Bulgaria 0-0

    Classifica: Italia 10, Bulgaria 6, Repubblica Ceca 5, Armenia 3, Danimarca 2, Malta 0.

    GRUPPO C

    Austria-Kazakistan 4-0
    24′ e 63′ Janko, 71′ Alaba, 92′ Harnik
    Germania-Svezia 4-4
    8′ e 15′ Klose (G), 39′ Mertesacker (G), 59′ Ozil (G), 62′ Ibrahimovic (S), 64′ Lustig (S), Elmander (S), 92′ Elm (S)
    Isole Fær Øer-Irlanda 1-4
    46′ Wilson (I), 53′ Walters (I), 68′ Hansen (F), 73′ aut. Justinussen (I), 88′ O’Dea (I)

    Classifica: Germania 10, Svezia 7, Irlanda 6, Austria 4, Kazakistan 1, Isole Fær Øer 0.

    GRUPPO D

    Andorra-Estonia 0-1
    57′ Oper
    Romania-Olanda 1-4
    9′ Lens (O), 29′ Indi (O), 41′ Marica (R), 44′ van der Vaart (O), 86′ van Persie (O)
    Ungheria-Turchia 3-1
    22′ Erdinc (T), 31′ Koman (U), 50′ Szalai (U), 57′ Gera (U)

    Classifica: Olanda 12, Ungheria 9, Romania 9, Turchia 3, Estonia 3, Andorra 0.

    GRUPPO E

    Albania-Slovenia 1-0
    36′ Roshi
    Cipro-Norvegia 1-3
    42′ Aloneftis (C), 44′ Hangeland (N), 81′ Elyounoussi (rig) (C), 83′ King (N)
    Islanda-Svizzera 0-2
    65′ Barnetta, 79′ Gavranovic

    Classifica: Svizzera 10, Norvegia 7, Albania 6, Islanda 6, Slovenia 3, Cipro 3.

    GRUPPO F

    Israele-Lussemburgo 3-0
    14′ Hemed, 36′ Vasat, 48′ Hemed
    Portogallo-Irlanda del Nord 1-1
    30′ McGinn, 80′ Postiga
    Russia-Azerbaigian 1-0
    84′ Shirokov (rig)

    Classifica: Russia 12, Israele 7, Portogallo 6, Irlanda del Nord 4, Azerbaigian 1, Lussemburgo 1.

    GRUPPO G

    Bosnia-Lituania 3-0
    28′ Ibisevic, 35′ Dzeko, 41′ Pjanic
    Lettonia-Liechtenstein 2-0
    29′ Bulvitis, 77′ Gauracs
    Slovacchia-Grecia 0-1
    63′ Salpingidis

    Classifica: Bosnia 10, Grecia 10, Slovacchia 7, Lituania 4, Lettonia 3, Liechtenstein 0.

    GRUPPO H

    Polonia-Inghilterra RINVIATA
    San Marino-Moldavia 0-2
    72′ Dadu (rig), 78′ Epureanu
    Ucraina-Montenegro 0-1
    45′ Damjanovic

    Classifica: Inghilterra 7, Montenegro 7, Polonia 4, Moldova 4, Ucraina 2, San Marino 0.

    GRUPPO I

    Bielorussia-Georgia 2-0
    6′ Bressan, 28′ Dragun
    Spagna-Francia 1-1
    25′ Ramos (S), 93′ Giroud (F)

    Classifica: Spagna 7, Francia 7, Georgia 4, Bielorussia 3, Finlandia 1.

    Zona Sud America

    GRUPPO UNICO

    Bolivia-Uruguay 4-1
    5′ Saucedo (B), 26′ Mojica (B), 51′ Saucedo (B), 55′ Saucedo (B), 80′ Suarez (U)
    Cile-Argentina 1-2
    28′ Messi (A), 31′ Higuain (A), 92′ Gurtierrez (C)
    Paraguay-Perù 1-0
    53′ Aguilar
    Venezuela-Ecuador 1-1
    6′ Arango (V), 24′ Castillo (E)

    Classifica: Argentina 20; Ecuador 17; Colombia 16; Venezuela, Uruguay e Cile 12; Bolivia e Perù 8; Paraguay 7.

    Zona Oceania

    GRUPPO UNICO

    Nuova Caledonia-Isole Salomone 5-0
    4′ Gope-Fenepej, 9′ Kayara, 30′ Kabeu, 43′, 89′ Lolohea
    Nuova Zelanda-Tahiti 3-0
    3′ e 90′ McGlinchey, 90′ Killen

    Classifica: Nuova Zelanda 12, Nuova Caledonia 9, Isole Salomone 3, Tahiti 0.

    Zona Asiatica

    GRUPPO A

    Iran-Corea del Sud 1-0
    75′ Nekounam
    Qatar-Uzbekistan 0-1
    15′ Tursunov

    Classifica: Corea del Sud 7, Iran 7, Uzbekistan 5, Lebanon 4, Qatar 4.

    GRUPPO B

    Iraq-Australia 1-2
    71′ Zahra, 80′ Cahill, 84′ Thompson
    Oman-Giordania 2-1
    62′ Mubarak, 87′ Hadi, 90′ Bawab

    Classifica: Giappone 10, Australia 5, Oman 5, Giordania 4, Iraq 2.

    Zona Nord e Centro America

    GRUPPO 1

    Jamaica-Antigua 4-1
    16′ Phillips (J), 17′ Nosworthy (J), 61’Griffith (A) 77′ e 88′ Richards (J)
    Usa-Guatemala 3-1
    5′ Ruiz (G), 10′ Bocanegra (U), 18′ e 36′ Dempsey (U)

    Classifica: Usa 13; Jamaica e Guatemala 10; Antigua 1.

    GRUPPO 2

    Messico- El Salvador 2-0
    64′ Peralta, 85′ Hernandez
    Costa Rica-Guyana 7-0
    10′ Brenes, 14′ Gamboa, 49′ Brenes, 52′ Saborio, 62′ Bolanos, 70′ Borges, 77′ Saborio

    Classifica: Messico 18; Costa Rica 10; El Salvador 5; Guyana 1.

    GRUPPO 3

    Cuba-Panama 1-1
    38′ Gomez (C), 77′ Barahona (P)
    Honduras-Canada 8-1 
    7′ e 17′ Bengtson (H), 29′ Costly (H), 34′ Martinez (H), 48′ Costly (H), 61′ Martinez (H), 78′ Hume (C), 83′ Bengtson (H), 88′ Costly (H)

    Classifica: Honduras e Panama 11; Canada 10; Cuba 1.

  • Napoli accusa Vidal “Rosso sospetto per tornare prima a Torino”

    Napoli accusa Vidal “Rosso sospetto per tornare prima a Torino”

    Mancano ancora 7 giorni a Juventus-Napoli ma la partita tra le prime della classe è già iniziata da un pezzo fuori dal campo. La sosta per le nazionali si sta rivelando davvero lunga per non generare quell’attesa spasmodica per una partita molto sentita da ambedue le parti. Le polemiche, iniziate da un presunto favoritismo di Prandelli nei confronti dei calciatori bianconeri dell’Italia, sembrano non volersi placare e fanno da apripista a quel che sarà tra una settimana nella tana della Juventus. L’ultima polemica in ordine cronologico è rappresentata dall’espulsione rimediata ieri da Vidal in Ecuador-Cile 3-1, espulsione che consentirà al numero 22 bianconero di tornare in Italia con qualche giorno di anticipo. Il centrocampista cileno è stato espulso per aver rifilato una gomitata all’avversario quando mancavano 4 minuti al termine e i suoi erano già in inferiorità numerica e in svantaggio per 2-1.

    Vidal
    Vidal già proiettato su Juve-Napoli © Lintao Zhang/Getty Images

    A Napoli l’espulsione del cileno Vidal viene vista da molti come volontaria per tornare in Italia prima del previsto in vista dell’imminente big match. Un proverbio dice “a pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina” ed in effetti l’espulsione di Vidal sembra più di una coincidenza se si pensa che la partita era già compromessa e che il cileno ha colpito l’avversario volontariamente ma soprattutto non per reazione ad un fallo ricevuto. Detto questo, di sicuro c’è che Vidal non potrà giocare la prossima partita con la maglia del Cile, tra l’altro contro l’Argentina di Messi. Una bella notizia per Antonio Conte che avrà a disposizione prima del previsto un importante elemento dell’undici bianconero come Vidal.

    Se la Juve sorride con il rientro anticipato di Vidal, anche il Napoli può consolarsi con quello di Pandev. L’ex attaccante di Lazio e Inter infatti è atteso a Napoli nelle prossime ore dato che per squalifica non potrà prendere parte alla prossima partita della sua Macedonia nelle qualificazioni ai mondiali del 2014. Pandev, già diffidato, ha rimediato ieri in Macedonia-Croazia un’ammonizione che gli permetterà di tornare con largo anticipo a Napoli agli ordini di Walter Mazzarri. Il centravanti macedone, promosso titolare quest’anno dopo la cessione di Lavezzi, rappresenta una pedina importante per il Napoli che tra una settimana andrà a caccia di gloria in quel di Torino.

    Video espulsione Vidal in Ecuador-Cile 3-1 

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  • Dakar 2012 nuova tragedia, muore Jorge Martinez Boero

    Dakar 2012 nuova tragedia, muore Jorge Martinez Boero

    Nemmeno è iniziata che già si conta la prima vittima, la Dakar 2012 comincia come peggio non poteva essere con l’ennesima morte di un motociclista, il 38enne argentino Boero alla sua seconda e purtroppo ultima partecipazione al rally raid più famoso al mondo.

    Fatale è stata per Boero la caduta nella prima frazione della corsa, una speciale di 57 km di cui gli ultimi due a segnare la fine dell’argentino.

    Jorge Martinez Boero ©JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

    L’argentino ha rimediato una bruttissima botta al torace causandogli un arresto cardiaco. A nulla sono valsi gli immediati soccorsi, arrivati 5 minuti dopo il tragico incidente. Boero muore alle 13 locali per arresto cardiaco rendendo inutili tutti i tentativi effettuati per rianimarlo. L’anno scorso sempre l’argentino era stato protagonista di un’altra disavventura smarrendosi nella quinta tappa nel deserto di Atacama, in Cile un ulteriore dimostrazione della pericolosità e delle insidie, purtroppo fatali, che la Dakar presenta in ogni sua edizione.

    Boero è la 57esima vittima nella storia del Rally Raid più famoso e difficile al mondo, la triste lista in Argentina fù aperta nel 2009 dal francese Terry Long ed oltre a Martinez Boero, primo pilota argentino deceduto alla Dakar, altri due argentini sono rimasti uccisi: Sonia Alejandra Escudero, spettatrice a Cordoba nel 2010, dopo l’uscita del percorso di un pick up e Marcelo Reales, un contadino di Tinogasta morto lo scorso anno dopo essere stato investito alla guida del suo camioncino dal mezzo del concorrente argentino Eduardo Amor.

    La Dakar nella sua storia non ha risparmiato nemmeno il suo creatore, il francese Thierry Sabine, morto nel 1986 in Mali a causa dello schianto dell’elicottero che lo trasportava mentre Il primo morto in assoluto fu nel 1979 il motociclista Patrick Dodin in una caduta, mentre cercava di allacciarsi il casco che si era allentato alla fine della tappa Agadez-Tahoua. Anche l’Italia ha perso nel 2005 uno dei suoi più abili e valenti motociclisti, quel Fabrizio Meoni vincitore delle edizioni 2001 e 2002, l’italiano perse la vita l’11 gennaio all’età di 47 anni per un arresto cardiaco nel corso dell’undicesima tappa tra Atar e Kiffa in Mauritania. Lo stesso giorno, una bambina di cinque anni muore dopo essere stata investita da un camion di servizio che aveva abbandonato la corsa ennesima dimostrazione di come oramai, da molti anni, il raid fa parlare più delle sue tragedie che delle imprese sportive facendo sorgere ai più, molti dubbi circa l’utilità a disputare la competizione che di sportivo ha purtroppo ben poco.

  • Messi risolleva l’Argentina, Ok anche il Cile

    Messi risolleva l’Argentina, Ok anche il Cile

    Nel giorno di sosta per la Celeste Uruguayana, impegnata nella vittoriosa amichevole disputata contro gli Azzurri di Cesare Prandelli allo stadio Olimpico di Roma, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dall’Unità d’Italia, nelle gare di qualificazioni Mondiali 2014, emerge l’Argentina, vittoriosa in trasferta contro la Colombia; vittorie importanti, poi, anche per il Cile contro il Paraguay, per il Venezuela contro la Bolivia e per l’Ecuador contro il Perù.

    La Nazionale Albiceleste, in trasferta contro la Colombia, inizia la gara in salita dopo che, al 44′, Mascherano realizza uno sfortunato autogol deviando nella propria porta una punizione calciata da Pabon, che consente ai padroni di casa di passare in vantaggio. L’Argentina, però, non si arrende ed inizia un forcing intenso per agguantare il pari che, poi, trova al 60′ con gol di Messi su cross di Sosa.

    Lionel Messi | © EITAN ABRAMOVICH/Getty Images

    Gli ulteriori sforzi degli argentini per agguantare la vittoria sono premiati all’84’ con il gol di Kun Aguero che fissa il risultato sul definitivo 2-1 per la sua Nazionale.
    Nella gioia per la vittoria che risolleva le sorti della Nazionale albiceleste dopo lo stentato pareggio con la Bolivia, però, la nota dolente è rappresentata dall’infortunio del difensore Nicolas Burdisso, con rottura dei legamenti a seguito di un fortuito scontro di gioco che, ora, rischia sei mesi di stop.

    Il Cile, turbato dalla vicenda interna degli “epurati” per presunto comportamento “non consono”, riesce a conquistare una vittoria molto importante contro la Nazionale Paraguayana per 2-0 con gol di Contreras al 28′ del primo tempo e raddoppio di Matias Campos all’86’, che archivia la seconda vittoria nel girone di qualificazione per gli uomini di Borghi.

    Importante vittoria per il Venezuela contro la Bolivia – fanalino di coda del girone con  un solo punto in classifica – con il punteggio di 1-0 che consente ai venezuelani di compiere un balzo fondamentale in classifica, agganciando Argentina ed Uruguay a quota sette punti, grazie alla rete di Vizcarrondo al 24′ del primo tempo.

    Successo casalingo anche per l’Ecuador per 2-0 contro il Perù con le due reti firmate, rispettivamente, al 70′ da Mendez, ed all’88’ da Benitez.

    Alla luce di quanto accaduto, dunque, la  classifica del girone vede un trio in testa, formato da Uruguay, Argentina e Venezuela a quota 7 punti, a seguire Ecuador e Cile a 6, Colombia e Paraguay a 4, Perù a 3 e la Bolivia con un solo punto, conquistato contro l’Argentina nella precedente giornata.

    Il video di COLOMBIA – ARGENTINA 1-2

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