Tag: Christian maggio

  • Napoli buon pari con il Bayern. De Sanctis evita ko

    Napoli buon pari con il Bayern. De Sanctis evita ko

    Il Napoli esce indenne dalla supersfida del San Paolo della terza giornata di Champions League contro un Bayern Monaco aggressivo e velenoso. Alla fine bavaresi e partenopei si dividono la posta in palio mantenendo rispettivamente primo e secondo posto nel raggruppamento, il Bayern rimane in testa con 7 punti mentre gli azzurri seguono a due lunghezze di distanza tenendo dietro il Manchester City di Mancini che, nell’altra gara del girone, ha vinto in extremis 2-1 con il Villarreal merito del solito Sergio Aguero.

    Gomez e Hamsik | © Paolo Bruno/Getty Images
    La partita si mette subito male per la squadra di Mazzarri che subisce la rete dello svantaggio dopo appena un minuto e mezzo dall’inizio del match grazie ad una incursione centrale di Kroos che fulmina De Sanctis gelando il San Paolo ma è grave la disattenzione dei centrali difensivi partenopei, in particolare di Cannavaro, che lascia un corridoio al giovane trequartista tedesco. La squadra di Heynckes prende il controllo del centrocampo e con tocchi di prima e precisi mandando in confusione la coppia Inler e Gargano che non riesce a fare filtro come dovrebbe lasciando spesso gli attaccanti bavaresi di smarcarsi e calciare verso la porta avversaria come al 20′ quando Gomez riceve palla tra le due linee e spara un bolide di sinsitro da fuori area che sfila di poco a lato della porta difesa da De Sanctis. Lo stesso portiere azzurro deve superarsi poi su una conclusione di Boateng indirizzara verso l’angolino basso. Il palleggio a centrocampo della squadra tedesca è efficace ma Mazzarri riorganizza i suoi e poco a poco il Napoli prende coraggio e guadagna metri su metri. A 5 minuti dal riposo Inler trova il corridoio giusto per lanciare Maggio che resiste alla carica di Lahm e crossa in mezzo trovando la deviazione decisiva di Badstuber che, nell’intento di anticipare gli attaccanti napoletani, infila nella sua porta. Uno a uno e tutto da rifare per il Bayern che nella ripresa ricomincia a macinare gioco arrivando a guadagnarsi un penalty: sul tiro di Gomez, Cannavaro si gira per opporsi alla conclusione ma tocca con il braccio; l’arbitro, che in un primo momento non sanziona il fallo, concede la massima punizione con ritardo su segnalazione di uno dei suoi collaboratori. Dagli undici metri va Gomez che si fa ipnotizzare dall’eroe della serata De Sanctis permettendo di mantenere il risultato di parità nel momento topico della partita. Il Napoli però non riesce a creare pericoli dalle parti di Neuer, Van Buyten e Badstuber annullano Cavani mai incisivo nei 90 minuti e Hamsik che fa fatica ad intrufolarsi tra le maglie dei difensori tedeschi. Il Bayern ci prova a fare suo il match e tornare in patria con in tasca i 3 punti ma il portiere partenopeo è sempre attento opponendosi anche al tiro di Schweinsteiger. Finisce 1-1, un pari che sta stretto ai tedeschi e che è oro colato per la squadra di Mazzarri che tra due settimane dovrà affrontare la difficile e proibitiva trasferta a Monaco di Baviera per cercare, dopo stasera, di uscire indenne anche dall’Allianz Arena.

  • Inter-Napoli 0-3, le pagelle. Maggio Superman, Rocchi un disastro

    Inter-Napoli 0-3, le pagelle. Maggio Superman, Rocchi un disastro

    Le pagelle ai protagonisti di Inter – Napoli 0-3 INTER Maicon 6.5: buon inizio di gara per il rientrante terzino brasiliano, entra subito in partita e ha gamba come hai vecchi tempi. Purtroppo la sua partita finisce, come quella di tutti i suoi comnpagni, quando l’Inter rimane in 10. Lucio 4.5: da colonna portante della difesa di Mourinho a pasticcione della difesa di Gasperini prima e Ranieri poi. Un pò di panchina non gli farebbe male. Nagatomo 4: lui che è un fulmine in quanto a velocità si fa bruciare e beffare da Maggio in occasione del 2-0 del Napoli. Assolutamente insufficiente.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Obi 5.5: il povero nigeriano è vittima di Rocchi: rimedia due gialli inventati (sul primo il fallo non esiste nemmeno, sul secondo c’è il fallo ma l’ammonizione è eccessiva) e viene espulso ingiustamente lasciando i compagni in 10. Fino a lì una gara quasi da sufficienza. Alvarez 4: la giovane promessa del calcio argentino è l’oggetto misterioso del momento. Dov’è finito tutto il suo talento? Pazzini 6.5: ha stretto i denti ed è sceso in campo, tiene da solo tutto il reparto avanzato nerazzurro rendendosi pericoloso più volte. Cannavaro all’inizio fatica su di lui, poi con l’Inter in inferiorità numerica è costretto al sacrificio e si perde nell’oceano azzurro… NAPOLI Campagnaro 7.5: infallibile in difesa, controlla e annulla Forlan. Ha il merito anche di segnare la rete che sblocca il risultato. Solita gara di quantità e qualità. Maggio 8: corre, corre, corre e segna pure. Ma quanti chilometri ha macinato stasera? Senza dubbio il migliore in campo, Nagatomo stanotte avrà gli incubi. Inler e Gargano 7: i mediani del Napoli fanno il loro egregio lavoro in mezzo al campo. Una delle coppie centrali di centrocampo più forti in Italia, mescolano la grinta alla velocità, passaggi sempre precisi e mai inutili. Ottimi in fase di contenimento. Hamsik 6: non gioca una delle sue migliori partite ma è, come sempre del resto, prezioso nella vittoria del Napoli a San Siro contro l’Inter 17 anni dopo, 17 come il suo numero di maglia. Sbaglia il penalty, indolore perchè poi ribattuto in rete da Campagnaro, sigla la rete del 3-0. Pandev 5: l’ex di turno ha l’arduo compito di non far sentire l’assenza di Cavani. Risultato? L’assenza del Matador si è fatta sentire eccome. Confuso e indeciso in parecchie situazioni. Arbitro Rocchi 3: un disastro, si accanisce su Obi manco fosse il suo peggior nemico. La prima ammonizione è a dir poco ridicola, la seconda, in occasione del calcio di rigore ma con fallo fuori area, poteva benissimo risparmiargliela. Bocciato, consigliamo di metterlo a riposo per un pò. INTER (4-3-2-1): Julio Cesar 6; Maicon 6.5, Lucio 4.5, Samuel 5, Chivu 5 (43′ Nagatomo 4); Zanetti 5.5, Cambiasso 5.5, Obi 5.5; Alvarez 4 (61′ Stankovic 5); Pazzini 6.5, Forlan 4.5 (68′ Zarate sv). Allenatore: Ranieri 5 NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 5.5; Campagnaro 7.5, Cannavaro 6.5, Aronica 6 (87′ Fernandez sv); Maggio 8, Inler 7, Gargano 7, Zuniga 6; Hamsik 6, Pandev 5 (51′ Mascara 5.5); Lavezzi 6.5 (79′ Chavez sv). Allenatore: Mazzarri 7

  • Napoli in delirio, l’Inter crolla a San Siro. Nerazzurri furiosi con Rocchi

    Napoli in delirio, l’Inter crolla a San Siro. Nerazzurri furiosi con Rocchi

    Dopo 17 anni il Napoli torna a violare il San Siro nerazzurro battendo l’Inter nell’anticipo serale della sesta giornata di Serie A. Gli azzurri di Mazzarri, che stanno sfatando tutti i tabù, hanno travolto la Beneamata per 3-0 con le reti di Campagnaro, nel primo tempo, e di Maggio e Hamsik nella ripresa, risultato questo che proietta i partenopei in vetta alla classifica del campionato in solitaria con 10 punti in attesa delle altre gare in particolare di quella di domani sera allo Juventus Stadium tra bianconeri e Milan. Una sconfitta bruciante per la squadra di Ranieri che possono recriminare per un pessimo arbitraggio del direttore di gara Rocchi il quale, con alcune decisioni completamente errate, ha condizionato, senza nulla togliere alla gara del Napoli, l’esito della gara.

    © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Senza il Matador Cavani, infortunatosi alla caviglia nella gara di Champions con il Villarreal nonostante abbia provato a stringere i denti fino all’ultimo, il Napoli si presenta con l’ex Pandev di punta con a supporto i soliti Lavezzi e Hamsik pronti a creare scompiglio nella retroguardia avversaria mentre tra le fila dei nerazzurri Pazzini recupera e va a prendersi le chiavi dell’attacco davanti a Forlan e Alvarez pronti a svariare su tutto il fronte offensivo. L’Inter è più carica e grintosa e interpreta meglio degli avversari la prima mezz’ora di gioco caratterizzata da ritmi altissimi che porta spesso le due squadre a spezzarsi in due: Pazzini è un cliente scomodo per Cannavaro e compagni mentre Maicon, al suo esordio stagionale, sembra essere tornato quello di un tempo proponendosi spesso e volentieri in avanti tenendo sotto pressione Zuniga e Aronica che stazionano da quelle parti. L’attaccante ex Sampdoria è l’uomo più pericoloso dei nerazzurri e dopo un paio di buone occasioni potrebbe festeggiare anche il suo secondo centro stagionale se non fosse che al momento del tiro dalla distanza di Zanetti, che De Sanctis non trattiene, non si trovasse al di là della linea difensiva napoletana. La svolta del match però arriva nei minuti seguenti quando Rocchi prima ammonisce per un fallo inesistente a centrocampo Obi e poi toglie il secondo giallo allo stesso, con conseguente cartellino rosso, per un fallo, questa volta sì evidente, ma fuori l’area di rigore che l’arbitro Rocchi invece giudica dentro: doppia beffa, penalty e Inter in dieci uomini a 5 minuti dal termine del primo tempo. Dagli undici metri va Hamsik che però si fa ipnotizzare da Julio Cesar ma sulla respinta Campagnaro è il più lesto di tutti a ribadire in rete per il vantaggio partenopeo. Nella ripresa in panchina non si vede più un inviperito Claudio Ranieri, espulso per eccessive proteste nei confronti del direttore di gara  mentre le squadre stavano rientrando negli spogliatoi tra i fischi di tutto San Siro. Con un uomo in meno e con un Alvarez che gira a vuoto, il Napoli ha vita facile e trova il raddoppio al 55′ con l’immenso Maggio che brucia un fulmine come Nagatomo anticipando sia il nipponico che Julio Cesar in uscita: 2-0 e partita che viene messa definitivamente in ghiacciaia da Hamsik che, partito sul filo del fuorigioco e smarcato da un assist di Lavezzi, mette dentro la palla del 3-0 che chiude definitivamente la contesa. L’Inter subisce la prima sconfitta stagionale della gestione Ranieri dopo le due vittorie consecutive ottenute con Bologna e Cska Mosca che avevavo allontanato un pò la crisi di inizio stagione. La classifica dei nerazzurri si fa così critica con solo 4 punti all’attivo conquistati in cinque gare giocate che equivalgono il quint’ultimo posto, ma questa volta l’alibi c’è e si chiama Rocchi. Tutt’altro l’umore in casa Napoli che, dopo aver battuto il Milan, vince stasera la sua seconda sfida scudetto dell’anno davanti a 6 mila supporters in trasferta. Mazzarri, che oggi festeggiava i 50 anni, sa di avere per le mani la squadra giusta quest’anno, a tratti devastante, per tentare di arrivare a quel sogno che si chiama scudetto. L’euforia è al massimo storico, alle pendici del Vesuvio non si respirava quest’aria dai mitici tempi di Diego Armando Maradona. E, si sa, chi ben incomincia è già a metà dell’opera…. LE PAGELLE Video Inter – Napoli 0-3 [jwplayer config=”240s” mediaid=”98607″]

  • Napoli, San Paolo in forma Champions. Hamsik e Maggio show

    Napoli, San Paolo in forma Champions. Hamsik e Maggio show

    Se per Inter, Roma, Juventus e forse Milan lo sciopero è servito per perfezionare la preparazione e cercare qualche rinforzo sul mercato per il Napoli è stato quasi deleterio vista la forma straordinaria dell’undici di Mazzarri e per la fame di calcio dello straordinario pubblico del San Paolo che ha accolto l’invito improvviso per la sfida contro il Palermo riempendo lo stadio per un suggestivo colpo d’occhio.

    ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    La differenza tra le due compagini in questo momento è netto, Napoli già autoriario in centrocampo e in attacco ma con qualche piccola lacuna difensiva, Palermo giovane e intimorito dal popolo azzurro denota ancora qualche incertezza di troppo evidenziando forsa al necessità di qualche nuovo rinforzo da recepire sul mercato. La partita è servita al Napoli, se ancora fosse necessario, per conoscere l’autorità di Inler a centrocampo e la straordinaria condizione di Dossena e Maggio, ieri sera in versione bomber. I gol portano la firma di Hamsik, di Maggio in rovesciata, Migliaccio accorcia le distanze e ancora Maggio per il 3 a 1 finale. Delizioso anche il benvenuto per Pandev accolto alla grande e considerato dall’intero ambiente il giusto rinforzo per sostituire il trio d’attacco dando imprevedibilità alle scelte di Mazzarri anche in partita in corso. Gli Highlights [jwplayer config=”60s” mediaid=”93589″] La presentazione di Pandev [jwplayer config=”240s” mediaid=”93591″]

  • La grinta di Mazzarri e Maggio: fra sogni scudetto e scaramanzie

    La grinta di Mazzarri e Maggio: fra sogni scudetto e scaramanzie

    Dopo la buona prestazione in maglia Azzurra (quella della Nazionale) nella partita di ieri contro la Slovenia, il pensiero di Christian

    L'allenatore del Napoli Walter Mazzarri, atteso nella prossima giornata dal match con la Lazio, in vista della volata scudetto
    Maggio vola all’altra maglia Azzurra (quella del Napoli), cullando un sogno dal nome impronunciabile nella terra della scaramanzia, ma che alimenta le speranze di un popolo intero, in trepidante attesa dal lontano campionato 1989-1990. A più di vent’anni di distanza, gli scenari e gli interpreti sono diversi, ed i concetti calcistici molto lontani fra loro. Il Napoli di ieri aveva uno straordinario solista, il più grande di tutti i tempi, Diego Maradona;  il Napoli di oggi è una creatura nata e plasmata dalla grinta di Mazzarri, dal gioco incisivo e divertente, che ha permesso alla squadra di attirare su di se l’attenzione dei media Europei ed, in particolare, l’ ammirazione della stampa sportiva inglese. La ricetta Mazzarri è di ampio respiro, arrivando ad intrigare non solo i propri tifosi ma tutti coloro che amano il calcio: non può prescindere dalle discese funamboliche del Pocho Lavezzi, dalle incursioni di Hamsik e dai gol straordinari del Matador Cavani, ma anche dalla solidità difensiva di capitan Cannavaro, e da chi, come Christian Maggio, corre instancabilmente, con l’intelligente duttilità di chi vuol essere sempre utile alla causa, adattandosi a giocare – come ieri sera in Nazionale – anche da esterno difensivo basso: è per questo che Mazzarri gli dichiara apertamente la sua grande stima: «Maggio è uno di quelli che con me gioca sempre. E’ arrivato a certi livelli anche perché è maturato con noi. Gioca con una squadra con mentalità vincente e si esprime al meglio anche in Nazionale. Io non mi meraviglio perché Maggio con noi ha sempre disputato grandi partite». Nella prossima giornata, mentre i riflettori saranno puntati sul del derby Milanese e sulla “classica” Roma-Juventus, il Napoli affronterà la Lazio, in un match dal sapore decisivo. Una prova di maturità, un termometro per misurare le effettive ambizioni di entrambe le squadre, finora assolute protagoniste-rivelazioni, ed un possibile trampolino di lancio definitivo verso lo sprint finale. In caso di vittoria al San Paolo, la squadra di Mazzarri potrebbe approfittare di un eventuale risultato di pareggio nel derby, ed avvicinarsi ancor di più ai primissimi posti. Ecco, dunque, che la partita con la Lazio non sarà semplicemente uno spareggio Champions, come lo ha definito Lotito, ma potrebbe essere qualcosa di più per il Napoli, soprattutto in vista delle otto finali di campionato, e dei ventiquattro punti in palio, che ci separano dall’ultima giornata. Inoltre, la bella stagione ed i campi leggeri saranno un ulteriore punto a favore per una squadra tecnica, che gioca prevalentemente palla a terra e nello stretto come i partenopei. Il Napoli, però, vuol continuare a volare basso, camminare ancora a fari spenti, scrollandosi di dosso eccessive responsabilità e prendendo solo gli aspetti positivi che il calore della città può comportare. “Ci estraniamo da tutto e corriamo su noi stessi. Adesso arriva la primavera, stiamo curando ogni dettaglio per arrivare al top delle nostre potenzialità. Io e il mio staff le pensiamo tutte per dare la possibilità ai giocatori di esprimersi al massimo. La mia attenzione è concentrata solo su questo, non sui numeri e sulla classifica”. Puntando sul proprio entusiasmo, senza guardare la classifica, scendendo in campo con la mente libera di chi è già consapevole di aver compiuto un’impresa e che non ha nulla da perdere nel tentare il rush finale. Nulla da perdere, appunto. Perchè sognare non costa niente, ma senza mai pronunciare apertamente la parola magica che inizia per “S”. Meglio continuare a parlare di obiettivo qualificazione alla prossima Champions League, progettando gli adeguamenti dello stadio San Paolo per renderlo agibile agli incontri che contano, migliorandone la visibilità e la sicurezza.  A Napoli, si sa, la scaramanzia non è mai troppa…

  • Il cuore di Napoli, Maggio gela il Palermo al fotofinish

    Il cuore di Napoli, Maggio gela il Palermo al fotofinish

    In sede di presentazione la sfida tra Napoli e Palermo di questa sera veniva rappresentata come uno spot per il calcio tra due squadre che fanno del gioco corale e dello spettacolo le proprie armi e la partita ha rispettato le attese sopratutto grazie ad un Napoli mai domo.

    Rispetto ai rumors della vigilia Delio Rossi rinuncia a Liverani schierano una insolita difesa a cinque con Goia tra Munoz e Bovo e Balzaretti e Cassani sugli esterni, formazione bloccata con i soli Ilicic, Pastore e Miccoli impegnati nella fase d’attacco. Il Napoli risponde con la formazione tipo ma sopratutto con un migliore approccio alla partita.

    Per i 90′ De Sanctis resterà inoperoso mentre il suo collega Sirigu è costretto ai miracoli per tener in corsa i suoi. La partita è una lunga sequela di occasioni per i partenopei sbagliati per troppa precipitazione sotto porta o per la bravura del portiere rosanero. Quando la partita sembrava avviata sul pari, in pieno recupero del secondo tempo Maggio su assist di un immenso Cavani trova il gol vittoria facendo esplodere il San Paolo.

    IL TABELLINO
    Napoli-Palermo 1-0

    50’st Maggio
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza (33’st Yebda), Dossena; Hamsik, Lavezzi (27’st Dumitru); Cavani. A disposizione: Iezzo, Santacroce, Cribari, Zuniga, Vitale. All.: Mazzarri
    Palermo (3-4-2-1): Sirigu; Munoz, Goian, Bovo; Cassani, Migliaccio, Nocerino, Balzaretti; Ilicic, Pastore; Miccoli (20’st Maccarone). A disposizione: Benussi, Garcia, Kasami, Rigoni, Liverani, Pinilla. All. Rossi.
    Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno
    Ammoniti: Grava (N), Goian (P)

  • Nazionale: 5 le maglie da assegnare. Cruciale il ballottaggio tra Pepe e Camoranesi

    Marcello Lippi ha convocato 30 giocatori ma tra una settimana il numero dovrà esser ridotto a 27 ed entro il primo giugno dovranno esser altri 4 gli elementi a lasciare il gruppo e abbandonare dunque il sogno Mondiale.

    Proviamo a ragionare con la testa di Lippi e cercare i possibili elementi che faranno propendere la scelta in una direzione o nell’altra. Partiamo da presupposto che almeno 18 azzurri hanno già staccato il biglietto per il Sud Africa e sono:

    Portieri: Buffon e Marchetti
    Difensori: Bocchetti, Bonucci, Cannavaro F., Chiellini, Criscito, Grosso, Zambrotta
    Centrocampisti: De Rossi, Gattuso, Marchisio, Montolivo, Palombo, Pirlo
    Attaccanti: Di Natale, Gilardino, Iaquinta

    Resterebbero in 12 a contendersi le 5 maglie restanti:
    Per il ruolo di terzo portiere De Sanctis sembra in netto vantaggio sul giovane Sirigu. In difesa il ballottaggio è tra Maggio e Cassani con quest’ultimo in vantaggio perchè più congeniale alla difesa a 4 di Lippi. Maggiori problemi di scelta a centrocampo: sembrano non nutrire speranze Candreva e Cossu è piena lotta invece tra Pepe e Camoranesi.

    L’esterno dell’Udinese è un pupillo di Lippi e la sua convocazione consentirebbe al tecnico campione del mondo di aver un jolly in organico capace di adattarsi a differenti ruoli. Dalla convocazione di Pepe rischia di dipendere anche la sorte degli attaccanti, sarebbe lui insieme a Iaquinta a fungere da seconda punta e da vice Di Natale nelle gerarchie tattiche di Lippi e di conseguenza si aprirebbe la porta ad una prima punta con il ballottaggio ristretto a Borriello e Pazzini, di contro la convocazione di Camoranesi obbligherebbe Lippi a scegliere tra Giuseppe Rossi e Quagliarella.

    I possibili ballottaggi:

    • De Santis – Sirigu
    • Cassani – Maggio
    • Pepe – Camoranesi
      • con Pepe: Borriello – Pazzini
      • con Camoranesi: Giuseppe Rossi – Quagliarella
  • Napoli – Fiorentina 1-3, le pagelle

    Lavezzi: 6,5 Ancora non è il miglior Lavezzi ma il secondo tempo di oggi fa ben sperare. Un gol, un rigore non dato e tante accelerazioni che mettono in crisi la difesa viola.

    Maggio: 6,5
    E’ una spina nel fianco sulla destra, assist a ripetizione ed è Frey a strozzargli in gola la gioia del gol.
    Zuniga: 6,5 La fascia sinistra non gli appartiene, ma dimostra di aver voglia di far bene e in molte occasioni ci riesce.

    De Sanctis: 5,5
    Stoica la sua decisione di restare in campo dopo il brutto colpo al volto ma la sua prestazione ne risente nella seconda parte di gara.

    Alberto Gilardino: 8 Il suo violino ha ripreso a suonare. Ha in tutta la partita tre palloni pericolosi, lui ne manda due in rete. Certezza

    Jovetic: 7,5 E’ il partner ideale di Gila corre, sgomita, lotta e allo scadere trova anche la gioia personale.

    Babacar: 6,5 E’ decisivo il suo ingresso per la rimonta viola.
    IL TABELLINO
    NAPOLI-FIORENTINA 1-3

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Rinaudo 5, Aronica 6; Maggio 6,5, Gargano 6, Pazienza 5,5 (20′ st Cigarini 6), Zuniga 6,5 (42′ st Bogliacino sv); Hamsik 6, Lavezzi 6,5; Denis 5,5 (30′ st Quagliarella sv). A disp.: Iezzo, Rullo, Liccardo, Maiello. All.: Mazzarri
    Fiorentina (4-4-2): Frey 6,5; Comotto 6 (11′ st De Silvestri 6), Felipe 5, Kroldrup 5,5, Pasqual 6 (11′ st Babacar 6,5); Santana 5,5, Bolatti 5 (18′ st Montolivo 6), Donadel 6, Gobbi 6; Jovetic 7,5, Gilardino 8. A disp.: Avramov, Masi, Zanetti C., Ljajic. All.: Prandelli
    Arbitro: Banti
    Marcatori: 3′ st Lavezzi (N), 15′ st, 42′ st Gilardino, 50′ st Jovetic (F)
    Ammoniti: Pazienza, Lavezzi (N), Felipe, Comotto (F)
    Espulsi: nessuno

  • Amichevoli: questa sera Italia – Camerun. Mezza squadra si gioca il Mondiale

    Amichevoli: questa sera Italia – Camerun. Mezza squadra si gioca il Mondiale

    Questa sera a Montecarlo l’Italia di Marcello Lippi affronterà il Camerun del nerazzuro Samuel Eto’o nell’ultimo test probante prima delle scelte in ottica Mondiale. Il ct campione del mondo per necessità ma anche per vagliare alternative vara un insolito 3-4-3 inserendo tra i titolari solo cinque sicuri di un posto in Sud Africa.

    Sarà un occasione da non perdere per Bonucci, vera alternativa ai centrali bianconeri dopo l’infortunio di Gamberini, occasionissima per Maggio e Criscito sulle ali. Può esser un alternativa tattica interessante anche in ottica mondiale quella legata al cagliaritano Andrea Cossu, il funambolico pupillo di Cellino può ricoprire un ruolo scoperto nello scacchiere azzurro e per questo non è da escludere una riconferma nei magnifici 23.

    Si gioca molto anche Marco Borriello in perenne concorrenza con l’assente Gilardino, Pazzini e Quagliarella ma la sua convocazione è legata anche alla scelta di Totti e al recupero di Iaquinta.

    PROBABILI FORMAZIONI
    ITALIA (3-4-2-1): 1 Marchetti, 5 Cannavaro, 4 Chiellini, 2 Bonucci, 7 Maggio, 6 De Rossi, 10 Pirlo, 3 Criscito, 8 Cossu, 11 Di Natale, 9 Borriello (12 De Sanctis, 13 Bonera, 15 Cassani, 14 Legrottaglie, 16 Palombo, 17 Pepe, 18 Montolivo , 19 Gattuso, 20 Marchisio, 21 Pazzini, 22 Quagliarella, 23 Sirigu). All. Lippi

    CAMERUN (4-3-3): 1 Kameni, 2 Matip, 5 Nkoulou, 4 Bassong, 3 Assou-Ekoto, 4 Mbia, 8 Makoun, 6 Song, 9 Eto’o, 7 Emana, 10 Idrissou(12 Hamidou, 13 Mandjeck, 14 Bedimo, 15 Nounkeu, 16 Massoussi, 17 Ndzana, 18 Nguemo, 19 Eyong, 20 Webo, 21 Tchoyi, 22 Kouemaha). All. Le Guen

  • Italia: Lippi sperimenta il 3-4-3. Bonucci, Cossu e Borriello subito titolari

    La Nazionale si è radunata in vista dell’amichevole contro il Camerun di mercoledi che sarà crocevia per molti dei convocati per il Mondiale in Sud Africa. Marcello Lippi sin dal primo allenamento ha provato alternative al canonico 4-4-2 sperimentando un insolito 3-4-3. Il cambio di modulo è fatto sia per metter a proprio agio giocatori come Maggio e Criscito ma sopratutto per provare nuovi accorgimenti tattici vista la penuria di giocatori di fascia nella nostra serie A.

    La difesa è stata composta dal debuttante Bonucci, da capitan Cannavaro e da Chiellini. Maggio e Criscito sulle fasce con Pirlo e De Rossi nella zona nevralgica, Cossu e Di Natale a supporto della prima punta Borriello.