Tag: christian brocchi

  • Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno

    Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno

    Un fallo di gioco può scatenare pesanti reazioni, in particolare se avviene tra ex compagni di squadra, giocatori tra i quali probabilmente c’è qualche “conto in sospeso” e, ancor di più, se l’episodio in questione viene ripreso anche sui social network come ha deciso di fare l’ex laziale Baronio. Nel calcio dei trasferimenti facili, dei cambi di maglia repentini, dei capitani che lasciano le proprie squadre a campionato in corso, non è una sorpresa che, subito dopo aver lasciato la Lazio per approdare al Genoa, Matuzalem si ritrovi a dover giocare proprio contro la sua ex squadra nella gara di campionato. Un match teso e tirato, combattuto soprattutto a centrocampo, caratterizzato dal fallo dello stesso brasiliano Matuzalem ai danni di Christian Brocchi: un intervento troppo duro, un tackle da dietro, che sembrava celare l’intento di “far male” anche e soprattutto per la dinamica con cui è accaduto. Christian Brocchi, così, è costretto a lasciare anzitempo in campo a causa del probabile infortunio subito, l’arbitro Tagliavento non espelle Matuzalem ma gli riserva soltanto un cartellino giallo e, come se non bastasse, il centrocampista brasiliano non si avvicina neppure per un secondo a Brocchi, nè tantomeno si preoccupa di scusarsi con lui.

    Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno | ©  Valerio Pennicino/Getty Images
    Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Un episodio realmente brutto, l’esatto contrario dello spirito di sportività, il tentativo di risolvere un problema personale (che probabilmente risale ai tempi della Lazio, quando Matuzalem era stato messo fuori rosa per problemi disciplinari e Brocchi si era opposto al suo reintegro in squadra, ndr) con un’entrata “killer” che potrebbe avere anche delle conseguenze per il malcapitato Brocchi.

    Ma, se in campo l’intervento di Matuzalem è finito “impunito”, sul web il suo gesto è stato ripreso e sottolineato da Roberto Baronio, ex centrocampista della Lazio e grande amico di Christian Brocchi, intervenuto sul suo profilo Twitter proprio in merito all’episodio: “entri da dietro da rosso, vedi un tuo ex compagno piangere dal dolore uscire in barella soffrendo, non chiedi nemmeno scusa?“, aggiungendo poi “le questioni personali risolvile da uomo” ed apostrofando, per tre volte, Matuzalem con un chiarissimo: sei una merda!”

  • Lazio – Siena, Reja lancia le due punte

    Lazio – Siena, Reja lancia le due punte

    Lazio Siena di questa sera sarà un match molto delicato per i biancocelesti, che hanno l’obbligo di vincere per restare attaccati al treno-terzo posto, ma le scelte di formazione di Edi Reja saranno influenzate necessariamente dalle squalifiche comminate dal giudice sportivo ai biancocelesti Marchetti ed Andrè Dias a seguito della rissa finale della gara del Friuli di Udine di domenica scorsa. Nonostante le difficoltà di questo finale di stagione deludente, la Lazio ha, però, l’obbligo di lottare fino al termine del campionato per la conquista di un obiettivo tanto ambito, se non altro per evitare di vanificare l’ottimo campionato disputato fino ad un mese fa. In tal senso si leggono le dichiarazioni di uno degli uomini di maggiore esperienza dello spogliatoio laziale, Cristian Brocchi, che, anche se indisponibile per la gara di stasera, carica i compagni: “La gara con il Siena è la nostra ultima spiaggia e dobbiamo mettercela tutta”. Parole che troveranno certamente d’accordo il tecnico Edi Reja che ha provato a dare carica ai suoi in vista della sfida di questa sera considerando che, almeno sulla carta, non appare proibitiva, anche alla luce del fatto che gli uomini di Sannino sono praticamente salvi, anche se la matematica non lo garantisce ancora.

    Il campionato, però, ci ha abituato spesso a sorprese clamorose ed i senesi, dal canto loro, potrebbero scendere in campo per conquistare proprio quei punti tranquillità che li separano dalla salvezza; pertanto, la Lazio dovrà esser abile a metter in campo quelle motivazioni e quella grinta in più che, nelle ultime uscite, le hanno fatto difetto, cercando di sfruttare anche il fattore campo, considerando che i senesi non hanno mai conquistato i tre punti all’Olimpico nei sette precedenti incontri. In tal senso, nonostante l’emergenza formazione (con otto infortunati e due squalificati, ndr) Reja sembra intenzionato a schierare una squadra con due punte di ruolo, Rocchi e Kozak, e con modulo 4-3-1-2, con Stefano Mauri a supporto sulla trequarti.

    Edi Reja | © Getty Images

    In porta, al posto dello squalificato Marchetti (che rientrerà alla seconda giornata del prossimo campionato) vi sarà Bizzarri, mentre nella difesa a quattro saranno schierati Konko, Diakitè, Biava e Scaloni. A centrocampo, invece, spazio al trio Gonzales, Ledesma e Candreva.

    In casa Siena, invece, il tecnico Sannino perde all’ultimo momento il difensore centrale Terzi, che verrà sostituito da Contini, a far coppia con Rossettini. Il modulo dei bianconeri toscani sarà, dunque, un 4-4-2, con Pegolo in porta, Vitiello, Rossettini, Contini, Del Grosso in retroguardia, il centrocampo formato da Mannini, Vergassola, Gazzi e Brienza, e la coppia offensiva composta da Mattia Destro e Bogdani.

    L’arbitro dell’incontro sarà il signor Celi della sezione di Bari, coadiuvato dai guardalinee Nicoletti e Romagnoli.

    Lazio Siena probabili formazioni:

    Lazio (4-3-1-2) Bizzarri; Konko,  Diakitè, Biava, Scaloni; Gonzalez, Ledesma, Candreva; Mauri; Rocchi, Kozak. A disposizione: Berardi, Garrido, Zauri, Lulic, Zampa, Cana, Alfaro. Allenatore: Reja.

    Siena (4-4-2) Pegolo; Vitiello, Rossettini, Contini, Del Grosso; Mannini, Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro, BogdaniA disposizione: Brkic, Pesoli, Belmonte, D’Agostino, Bolzoni, Rossi, Larrondo. Allenatore: Sannino.

  • Brocchi rilancia la Lazio. Zurigo ko all’Olimpico

    Brocchi rilancia la Lazio. Zurigo ko all’Olimpico

    Arriva al quarto tentativo la prima vittoria della Lazio in Europa League. L’undici di Reja superano lo Zurigo rilanciandosi in classifica e continuando a mantenere intatte le chance per il passaggio del turno. A differenza del campionato la Lazio versione Europea manifesta ancora delle pesanti lacune difensive con Zauri bocciato anche nel ruolo di esterno destro ma anche qualche difficoltà di troppo a concretizzare il gioco d’attacco. Con Brocchi, Hernanes e Cissè in panchine le aquile danno vita ad un primo tempo d’attesa e sonnolente con Marchetti impegnato in due occasioni a salvare il risultato e i padroni di casa pericolosi solo con i tiri della distanza di Lulic e Cana e una incursione di Klose, oggi spento, nel finale.

    Brocchi decisivo contro lo Zurigo | © Paolo Bruno/Getty Images
    Reja cambia all’intervallo trasformando il 4-4-2 iniziale in un più vivace 4-3-3 con gli ingressi di Brocchi e Cissè per Lulic e Klose. Sono proprio i nuovi entrati a suonare la carica e a creare azioni da gol ma la prima occasione è ancora una volta sui piedi dello Zurigo per un erroraccio di Zauri che costringe Marchetti agli straordinari. Brocchi al 17′ trova il gol dalla distanza con la complicità di una beffarda deviazione e da quel momento comanda le sorti dell’incontro sprecando il raddoppio in almeno quattro occasioni. La vittoria consente all’undici di Reja di tener il passo del Vaslui vittorioso a sua volta a Lisbona rimandando la qualificazione allo scontro diretto in programma il prossimo 1 dicembre in Romania. Nel post partita un euforico Brocchi ha avuto modo di rivolgere un pensiero a Cassano, che quest’oggi sarò sottoposto ad intervento chirurgico “Cassano è uno di quelli che fa divertire tutti quando gioca. E’ un ragazzo splendido, gli auguro di tornare il più presto possibile. Mi dispiace tantissimo. Sapete quanto sono legato all’ambiente del Milan, ho passato degli anni splendidi lì. Spesso noi calciatori siamo visti come dei personaggi, quasi fossimo dei super-uomini indistruttibili ma siamo uguali a tutti gli altri. Queste cose possono succedere a chiunque”. Tabellino Lazio-Zurigo 1-0 17′ st Brocchi Lazio (4-4-2): Marchetti; Zauri (33′ st Konko), Diakitè, Dias, Radu; Lulic (1′ st Brocchi), Cana, Ledesma, Sculli; Klose (1′ st Cissè), Rocchi. (Bizzarri, Crescenzi, Hernanes, Kozak). All.: Reja Zurigo (4-4-2): Leoni; P. Koch, Beda, Teixeira, Rodriguez; Chikhaoui (17′ st Magnin), Aegerter, Zouaghi, Djuric (32′ st Schonbachler); Mehmedi (21′ st Chermiti), Alphonse. (Guatelli, R. Koch, Barmettler, Buff). All.: Fischer Arbitro: Koukoulakis (GRE) Ammoniti: Diakitè, Cana, Koch, Chermiti e Sculli per gioco falloso Recupero: 1′ e 3′

  • Lotito furioso “C’è già una classifica scritta”

    Lotito furioso “C’è già una classifica scritta”

    Claudio Lotito non ha digerito la sconfitta rocambolesca della sua Lazio contro il Napoli al San Paolo per 4 a 3. Le aquile biancocelesti dopo essere passate in vantaggio sono state rimontate e superate due volte, ma secondo il presidente laziale questa sconfitta sarebbe maturata dai pesanti errori arbitrali che avrebbero favorito la squadra partenopea.

    Queste le parole infuocate, come un fiume di lava in piena dopo la partita in questione:“Siamo stati penalizzati in maniera decisiva, il gol sul tiro di Brocchi non concesso e quel rigore su Cavani si commentano da soli. I giocatori vanno educati, altrimenti cambino sport e facciano i tuffatori… Il tiro di Brocchi, poi, non era dentro di cinque centimetri ma in modo tale da non poter essere considerato un non gol. Prendo atto di quanto accaduto, significa che già oggi si vuol stilare una classifica per ricoprire certe posizioni”.

    Continua sulla stessa riga il presidente Lotito, ammettendo come nonostante le assenze i ragazzi ce l’abbiano messa tutta rimanendo con un pugno di mosche in mano: “La squadra era debilitata da assenze importanti ma il nostro principio è la lealtà sportiva prima di tutto, invece c’è qualcuno che prova a vincere ad ogni costo. Non è nel mio stile lamentarsi delle situazioni in campo ma oggi parlo con al consapevolezza che nel calcio non esiste meritocrazia”.

    Lanciando un messaggio chiaro ai vertici arbitrali e della Lega: “Siamo abituati ad agire con logiche diverse, la lealtà sportiva è un elemento fondamentale per noi, mentre per altri è un optional, vincere con ogni mezzo non è il nostro stile. Mi auguro che qualcuno capisca cosa è accaduto oggi, altrimenti viene depauperato il lavoro basato sul merito. Banti? Non mi interessa fare critiche alla classe arbitrale perché non è nel mio stile. Le conclusioni deve trarle chi è preposto a queste cose. La nostra sconfitta è immeritata, chi ha visto le partite e capisce di pallone e non di calcio lo sa. O si interpretano le cose in modo regolare oppure cambiamo sport e ci mettiamo a fare i tuffatori”.

     

    Le affermazioni si raffreddano il giorno dopo e il presidente biancoceleste Claudio Lotito stavolta usa parole meno forti intervenendo alla trasmissione Radio Anch’io lo Sport su Radiouno: “Le mie esternazioni non sono volte soltanto al rammarico per una sconfitta immeritata, ma per alcuni fatti che snaturano la certezza del diritto”.  Senza però rimarcare ancora una volta l’amarezza per la sconfitta giunta in un modo non proprio limpido, e spiegando come questa manovra di difesa nei confronti della Lazio sia comunque qualcosa di necessario per tutelare la sua squadra, parte lesa in questo caso: “Quello che qualcuno dimentica e’ che il calcio di una volta era romantico e non incideva sul bilancio, oggi invece entrare in Champions o meno significa 25 milioni, la Lazio e’ quotata in borsa e io ho il diritto di difendere gli azionisti affinché venga rispettato il diritto. Si parla di compensazioni, che guardando le partite della Lazio non ci sono state; noi abbiamo avuto 2 rigori in tutta la stagione e ci sono squadre che ne hanno avuto 14, molti opinabili.

    Chiusura finale con una presa di posizione chiara e decisa, che porti ad un’unica soluzione, l’uniformità di giudizio, con la consapevolezza che cambiare il mondo del calcio non è un cosa facile: “Tutti i cambiamenti di regole che ci sono stati in questi anni sono partiti dal sottoscritto, a partire dalle penalizzazioni per chi non paga l’Irpef. Dobbiamo creare uniformità di giudizio, altrimenti la gente allo stadio non ci va più perché ha sfiducia nelle istituzioni. Ho avanzato sospetti dicendo che è inutile giocare? Non ho mai detto queste cose, ho detto semplicemente cosa dobbiamo fare che e’ una cosa completamente diversa. Lo scorso anno dissi che ci serviva l’ausilio della tecnologia e mi è arrivato un deferimento. Io sono entrato in un sistema dove non si pagavano le tasse e l’Iva non era un dato sensibile per iscriversi al campionato, mentre fuori dal calcio per chi non paga l’Iva c’e’ l’arresto”.

    (Fonte: Sportal- Italpress)

  • La Lazio chiude in bellezza, 3-1 all’Udinese

    La Lazio chiude in bellezza, 3-1 all’Udinese

    Va in archivio anche il campionato di Lazio e Udinese. Annata al di sotto delle attese con entrambe le squadre che hanno faticato per lunghi tratti della stagione e costrette a lottare fino a tre giornate dal termine per la salvezza. Due consolazioni su entrambi i fronti: i biancocelesti possono vantare la conquista della Supercoppa italiana vinta ad agosto, i bianconeri festeggiano Di Natale che, a meno di una rimonta impossibile di Milito (l’argentino è staccato di 8 reti), andrà a fregiarsi del titolo di capocannoniere della Serie A con 29 reti segnate, una valanga di gol.

    Il clima della partita, come prevedibile, è da amichevole con i due tecnici che preferiscono lasciare spazio a chi quest’anno ha giocato poco: dentro Berni, Scaloni, Hitzlsperger, Del Nero da un lato e Romo, Ferronetti e succesivamente Siqueira, Lodi e Cuadrado dall’altra.
    A sbloccare per prima il risultato è la Lazio con un tiro dalla lunga distanza dell’austraico acquistato a gennaio Hitzlsperger al quarto d’ora che in seguito sfiorerà il raddoppio sempre con la sua specialità, la conclusione da lontano. I friulani però possono contare sulla condizione strepitosa del proprio bomber Di Natale che pareggia i conti dopo una bella azione personale. La svolta della gara, fin li equilibrata, si ha a pochi minuti dal termine della prima frazione di gioco quando Isla si fa ammonire per la seconda volta nel giro di pochi secondi per proteste nei confronti del direttore di gara, che gli sventola il rosso, lasciando i suoi in inferiorità numerica: da li a poco infatti Floccari riportarà in vantaggio la Lazio con un bel destro a giro.

    Una beffa che stravolge i piani dell’Udinese che incassa il terzo gol in apertura di ripresa firmato Brocchi dopo una bellissima azione personale, non proprio il pezzo migliore del suo repertorio. I bianconeri sprecano l’occasione per riaprire il match con una palla messa al centro dell’area da di Di Natale e con Sanchez che a porta vuota spara alto sulla traversa. La partita va in ghiacciaia con il passare dei minuti; resta solo da segnalare l’impegno di Floccari alla ricerca del 13esimo gol in campionato per poter battere il suo record di 12 reti realizzate in una stagione.

    Marino saluta l’Udinese definitivamente dopo gli esoneri e i ritorni (per lui si sono fatte avanti Fiorentina e Parma) mentre per Reja, arrivato a febbraio al posto di Ballardini, il futuro resta in bilico: nei prossimi giorni ci sarà l’incontro con il presidente Lotito, contestato per l’ennesima volta dai presenti dell’Olimpico, per definire il futuro e decidere se continuare insieme o separarsi senza rancore dopo una stagione difficile.

    Il tabellino
    LAZIO – UDINESE 3-1
    16′ Hitzlsperger (L), 30′ Di Natale (U), 45′ Floccari (L), 53′ Brocchi (L)
    LAZIO (3-5-2): Berni; Siviglia, Dias, Biava; Scaloni, Brocchi (89′ Baronio), Ledesma, Hitzlsperger, Del Nero (74′ Diakité); Rocchi (66′ Zarate), Floccari.
    A disposizione: Iannarilli, Stendardo, Firmani, Cruz.
    Allenatore: Reja
    UDINESE (4-4-2): Romo; Ferronetti, Zapata (71′ Siqueira), Domizzi, Pasquale; Sanchez, Isla, Asamoah, Pepe (80′ Lodi); Di Natale, Floro Flores (42′ Cuadrado 6).
    A disposizione: Bucuroiu, Chara, Obodo, Corradi.
    Allenatore: Marino
    Arbitro: Guida
    Marcatori:
    Ammoniti: Siviglia, Diakité (L)
    Espulsi: Isla (U)

  • Le interviste di Milan – Lazio 1-1

    Le interviste dei protagonisti al termine di Milan – Lazio finita 1-1:

    Leonardo:
    “Siamo partiti benissimo, coloro che hanno sostituito gli assenti hanno fatto molto bene e abbiamo fatto gol. Peccato aver subito il pareggio. Nella ripresa siamo stati quasi sempre nella metà campo avversaria. Rispetto a Parma ho visto molto più movimento, sono soddisfatto. Se credo ancora nello scudetto? E’ un campionato strano, siamo tutte lì, nell’arco di tre punti, vedremo di partita in partita. Se ce la faremo ad arrivare fino in fondo anche senza gli ‘irrecuperabili’? Quello che conta è che la squadra c’è, e anche stasera, nonostante volessimo vincere, ha dato una risposta positiva. Ripeto, è un campionato strano, tutti hanno compiuto dei passi falsi, per questo dico che dobbiamo vedere di partita in partita. Chi deciderà il mio futuro? Ne parlerò quando sarà più importante del presente, e ora non lo è”.

    Reja:
    “Venire a Milano e fare punti è sempre difficile. Nella ripresa poi abbiamo avuto addirittura diverse occasioni da gol. Sono decisamente soddisfatto. La squadra ha ritrovato lo spirito ma soprattutto alcuni giocatori importanti. Questa Lazio non merita di stare nei bassifondi della classifica, ci siamo ancora e ci sarà ancora da lottare. Se potevamo osare di più? Al Milan in effetti macavano molti giocatori, ma c’era un po’ di stanchezza e il gol preso nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, però, come ho sottolineato prima, abbiamo avuto diverse occasioni per fare il colpaccio. La gara col Napoli? Io ormai sono della Lazio, ma 5 anni non si dimenticano. Zarate in calo? Non sta bene fisicamente e dopo un anno gli avversari iniziano a conoscerlo. Ho vissuto la stessa situazione a Napoli con Lavezzi, sono sicuro che crescerà”.

    Brocchi:
    Per me è sempre una gara particolare, anzi sono felice per l’accoglienza che mi hanno riservato i tifosi rossoneri. Sono convinto che i miei ex compagni potranno dire la loro nella lotta per lo scudetto. Per noi un punto prezioso e un importante passo avanti in classifica.

  • Lazio – Siena 2-0, le pagelle

    Lichtsteiner 7: Asfalta chiunque passi dalle sue parti.

    Mauri: 7,5: eccezionale la sua visione di gioco e l’intraprendenza nelle giocate (prova ne è la traversa colpita).

    Brocchi 7.5: questa sera la vera anima delle “Aquile”.

    Zarate 6: tanto atteso il suo ritorno in campo dopo la squalifica, tanto normale la sua partita.

    Rocchi 6,5: lotta e combatte, vorrebbe segnare ma divora le sue buone occasioni. Ma nonostante lo spreco si sente la sua presenza e ne beneficia tutta la squadra.

    Cruz 6,5: Entra, segna e si mette a disposizione della squadra…leader silenzioso!

    Siena 5: voto generale per tutti quanti, sembra lontano un secolo il 14 marzo e l’impresa a Torino contro la Juventus!