Il Milan cerca di ripartire dopo una stagione deludente culminata con la mancata qualificazione alla Europa League. Un altro anno cosi nessuno lo vuole ripetere. Dopo 16 anni di competizioni europee può arrivare uno scivolone clamoroso, ma deve essere solo un episodio isolato.
Dopo l’inaugurazione della sede in casa rossonera si dovrà costruire ora una rosa competitiva per cercare di tornare presto in Europa: non sarà semplice e soprattutto non avverrà in tempi brevi. Questo è l’anno dove il Milan deve cercare di rilanciarsi. Va fatta chiarezza ai piani alti sulla giuda tecnica e andrà cambiata mezza squadra; tanti giocatori dovranno essere ceduti, in primis perchè non all’altezza di un progetto di rinascita, ma anche per questioni economiche. Il bilancio viene prima di tutto, dicono, ma senza vittorie e trofei il Milan non riuscirà ad incrementare il proprio fatturato.
La dirigenza entro la fine del mese dovrà incontrarsi per rilanciare la squadra. Berlusconi e Galliani stabiliranno le linee giuda del prossimo mercato, un incontro in cui si deciderà anche se tenere o meno Seedorf; le quotazioni dell’olandese oscillano quotidianamente, l’incertezza regna sovrana, il Milan non dovrebbe buttare dalla finestra un bel po’ di milioni in una fase della stagione in cui il budget è limitatissimo.
La settimana resta importante per i riscatti di Rami e Taarabt: venerdi Adriano Galliani incontrerà i dirigenti del Valencia per capire se ci sono i margini di una trattativa. Dopo la scadenza del termine ultimo per il riscatto a 7.5 milioni ora la dirigenza punta a chiudere la trattativa a cifre più basse.
Per questo la pista Alex resta in stand-by. Il difensore del Psg resta in attesa del destino di Rami: qualora il difensore franco-marocchino non sarà riscattato allora la società rossonera virerà su Alex.
Anche per Taarabt le parti sono molto vicine: il marocchino non vuole tornare al Qpr e gli incontri continui con Kia Joorabchian, il suo procuratore, testimoniano che il riscatto è vicino.
La novità fresca, di giornata, è il rinnovo fino al 30 giugno 2015 per Christian Abbiati il quale rimarrà dunque anche per la prossima stagione. Michael Agazzi sarà il nuovo portiere rossonero, a 29 anni, arriva a Milanello a parametro zero. Con lui a formare il nuovo reparto 2014/2015 ci saranno appunto Abbiati e Gabriel. Ai saluti come noto Marco Amelia che chiude dunque la sua avventura in rossonero.
Per un’ora è stata una partita bellissima, frutto della grande trasformazione che Seedorf sta operando sui suoi uomini e della grande voglia di riscatto dei partenopei. (altro…)
Inizio d’anno positivo per il Milan. La squadra di Massimiliano Allegri ha avuto la meglio sul Siena per 2-1. Tutte le reti nel secondo tempo, dopo un avvio di partita decisamente avaro di emozioni. A sbloccare l’incontro ci pensa lo spagnolo Bojan, appena entrato, che al 67′ di testa trafigge l’incolpevole Pegolo per il momentaneo 1-0. Il raddoppio con Pazzini tredici minuti più tardi, su un discusso calcio di rigore. Accorcia le distanze nel finale Paolucci. Con questo risultato il Milan resta al settimo posto a quota 30 punti, portandosi momentaneamente a due punti dalla sesta piazza occupata dalla Roma (impegnata a Napoli stasera nel posticipo) e a cinque dal terzo posto, ultima posizione utile per agguantare la zona Champions League. Il Siena resta invece ultimo in classifica, con la zona salvezza lontana ora sei punti.
PRIMO TEMPO – Sono trascorse poco più di due settimane dalla sciagurata trasferta di Roma, dove il Milan era naufragato al cospetto della squadra giallorossa allenata da Zdenek Zeman. Quattordici giorni dopo in campo si rivede un Milan molle, senza aggressività né tantomeno velocità, incapace di creare pericoli degni di nota alla retroguardia senese, se si escludono due azioni di El Shaarawy, con Pegolo autore di una sola parata per tutti i primi 45 minuti. Al Siena dopotutto va bene così, perché strappare un punto a San Siro non è impresa di tutti i giorni. Per il resto il finale di tempo è invaso dai fischi del pubblico di casa indirizzati ai giocatori in maglia rossonera, ad esprimere tutto il disappunto per una partita che in tanti si aspettavano di diverso tenore.
SECONDO TEMPO – La ripresa vede però il Milan iniziare con un piglio diverso. Complice anche l’ingresso in campo di Bojan, i padroni di casa trovano una freschezza sconosciuta nella prima frazione di gioco. Paradossalmente però è il Siena a sfiorare il clamoroso vantaggio, con Abbiati miracoloso sulla conclusione di Rosina, prima che l’ex blaugrana trovi la rete dell’1-0 con un colpo di testa impeccabile sul cross dalla destra di Kevin Prince Boateng. Dopo svariate occasioni fallite da Pazzini ed El Shaarawy, la squadra di Allegri trova il raddoppio a dieci minuti dal termine grazie ad un generoso penalty concesso per presunto atterramento di Pazzini in area. Si incarica della battuta lo stesso ex attaccante di Samp e Inter che non fallisce, siglando così il suo ottavo centro stagionale. Nonostante il doppio svantaggio il Siena ha la forza di riaprire la partita grazie al colpo di testa di Paolucci al minuto 87, lasciato tutto solo in area dalla difesa rossonera. I brividi finali però si esauriscono in quest’ultimo gol ed il Milan conquista i primi tre punti del nuovo anno.
PAGELLE MILAN-SIENA 2-1 Bojan 7: la palma di migliore in campo va al piccolo folleto catalano, che entrato al posto di uno spento Nocerino ha impiegato soltanto dieci minuto a stravolgere il match. Si va verso il 4-2-4, con Boateng insieme ad El Shaarawy larghi e il tandem Pazzini-Bojan al centro? Abbiati 7: la parata su Rosina ad inizio ripresa è decisiva ai fini del risultato. Il giusto premio ad Allegri che lo ha voluto di nuovo titolare al posto di Amelia. Boateng 6,5: è il simbolo del pomeriggio rossonero. Opaco e nervoso nel primo tempo, sciolto e arrembante nella ripresa. Suo l’assist per il gol del vantaggio di Bojan. Neto 6,5: fisicamente straripante, l’ex centrale difensivo dei portoghesi del Madeira offre una prestazione sicura. Peccato che predichi nel deserto. Rosina 6: ha sul sinistro il pallone del vantaggio ma Abbiati si supera. Generoso nel rendersi comunque sempre disponibile per creare qualcosa di diverso lì davanti.
In un mercato sempre più povero di soldi e privo di idee, con una programmazione in alcuni casi quasi ridicola (si inizia seguendo i giovani e si finisce comprano l’over 30), i parametri zero sono ossigeno puro per i direttori sportivi italiani (e non solo). Arrivati a gennaio, con l’apertura del calciomercato invernale, si pensa anche a rafforzare la squadra per il prossimo anno, gettando le basi per gli acquisti a costo zero dei giocatori in scadenza contrattuale. I nomi più importanti arrivano dall’Inghilterra e uniti in una sola squadra, formerebbero una formazione titolare da primi posti (perlomeno in Serie A). Probabilmente nella lista che poco più sotto analizzeremo, ci saranno dei giocatori che da oggi al primo febbraio troveranno l’accordo con l’attuale società di appartenenza per il rinnovo del contratto. Ecco il mercato a costo zero.
Vediamo insieme le occasioni a parametro zero in Europa…
Italia
Nel massimo campionato italiano troviamo tre interessanti portieri in scadenza di contratto. Il più famoso (ed esperto) è Abbiati, ormai ai saluti finali con il Milan. Per lui si prospetta un’avventura all’estero, anche se non viene escluso un trasferimento in una squadra di media-bassa classifica. Disponibili a parametro zero troviamo anche Andujar (Catania) e Consigli (Atalanta), che avranno più mercato in Italia grazie al minore ingaggio rispetto al portiere rossonero.
Discreti elementi in difesa, dove spicca su tutti Campagnaro. Il difensore del Napoli ha dichiarato di non voler rinnovare con i partenopei e su di lui si scatenerà un’asta. Anche intorno a Diakitè c’è buon mercato, con Genoa, Juve e Fiorentina pronte ad approfittare del mancato accordo tra il francese e la Lazio. Meno appetibili ma dal buon rendimento, troviamo Cesar e Andreolli del Chievo e Marchese del Catania.
Tripletta a centrocampo con la corsa e l’agonismo di Perez (Bologna), Tissone (Sampdoria) e Flamini (Milan). Difficilmente avranno difficoltà a trovare un’altra società per l’anno prossimo.
In attacco il genio e la follia di Fabrizio Miccoli e la forza fisica di Rolando Bianchi. Se il primo ha qualche possibilità di rinnovare con il Palermo, il capitano granata dovrà quasi sicuramente cercarsi una squadra per le prossime stagioni.
Inghilterra
Per gli inglesi proviamo a fare un gioco diverso. Creiamo una formazione titolare con i giocatori in scadenza. In porta troviamo l’ex viola Boruc (Southampton). Difesa a quattro composta dai due esterni Kolo Toure (City) e Cole (Chelsea), Rio Ferdinand (United) e Squillaci (Arsenal) come centrali difensivi. A centrocampo spazio alla velocità lungo le fasce di Arshavin (Arsenal) e Malouda (Chelsea). In mezzo al campo il dinamismo di Mahamadou Diarra (Fulham) e la tecnica di Lampard (Chelsea). In attacco si punta sul pezzo da novanta Walcott (Arsenal) in coppia con Di Santo (Wigan). Niente male direi, tutto a costo zero. In panca troviamo giocatori del calibro di Senderos (Fulham), Benayoun (Chelsea), Carlton Cole (West Ham) e il Pallone d’Oro 2001 Owen (Stoke).
Spagna
Giocatori importanti in scadenza anche nella Liga. Spiccano su tutti Ricardo Carvalho (Real Madrid), Saviola (Malaga) e Llorente (Athletic Bilbao). Il difensore portoghese potrebbe finire la carriera in Portogallo, ma anche l’ipotesi Milan non è da escludere. Per l’attaccante spagnolo invece sembra certo il suo passaggio alla Juventus a giugno. L’italiano Lanzaro (Real Saragozza) potrebbe tornare nel Bel Paese, mentre ha mercato ovunque il giovanissimo centrocampista classe ’93 del Bilbao Ruiz de Galarreta che al momento è fermo ai box per la rottura del legamento crociato.
Altre Nazioni
In Germania con il contratto in scadenza a giugno 2013 ci sono il portiere Rensing (Leverkusen), i difensori Schwaab (Leverkusen) e Boka (Stoccarda). A centrocampo spazio ad una vecchia conoscenza del calcio italiano, Kuzmanovic (Stoccarda) e due esperti come Tymoshchuk (Bayern Monaco) e Kehl (Dortmund), quest’ultimo alle prese con varie noie muscolari. In attacco si può acquistare a costo zero un tridente di tutto rispetto formato da Cacau (Stoccarda), Marica (Schalke) e Klasnic (Mainz).
Pezzi da novanta anche in Francia con il brasiliano Nenè (Psg) e i centrocampisti Bodmer (Psg) e Moussa Sissoko (Tolosa). Tra Belgio e Portogallo troviamo due giocatori di qualità in scadenza contrattuale come Mbokani (Anderlecht) e Hugo Viana (Braga). Il primo, attaccante, è stato osservato in occasione della doppia sfida di Champions contro il Milan da parecchie squadre europee, mentre il secondo, centrocampista, ha visto la sua carriera scivolare via tra alti e bassi.
Lampard, Walcott e Llorente sono sicuramente i giocatori più interessanti. La stella dei Blues è al centro di una sfida tra Lazio e Inter. L’esterno inglese e l’attaccante spagnolo sono sotto osservazione da parte della Juve. Ed infine il Milan potrebbe mettere a segno il doppio acquisto Carvalho – Nenè.
L’anno sta per finire ed è tempo di tirare le somme. Chi sono i giocatori che hanno più deluso al fantacalcio? E quali sono invece quelli che hanno sorpreso in positivo? Sicuramente ce ne sono tanti di entrambe le categorie ma, per fare maggiore chiarezza, abbiamo deciso di selezionare 5 elementi di ogni ruolo che si sono rivelati top e 5 che si sono dimostrati dei flop. I fanta allenatori che hanno scommesso sui primi senz’altro si sono ritrovati in mano un bel tesoretto: non vorremmo essere invece nei panni di coloro che hanno scommesso sui secondi…Vediamo dunque nel dettaglio quali sono i migliori e i peggiori portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti in circolazione iniziando dalla top-five.
PORTIERE
Il ruolo più delicato di tutti è quello del portiere. Quando la squadra subisce gol, è lui che paga per tutti e anche il fantacalcio sembra dimostrare questa tesi: un secco -1 per ogni rete subita non è poco. Alla fine di una partita, è facile avere un estremo difensore con un punteggio quasi imbarazzante per colpa anche di una difesa ballerina. Chi si è comportato meglio? Ecco la classifica. Al primo posto Marchetti che ha dimostrato di valere i soldi che il listone mette accanto al suo nome: media altissima per lui e chi l’ha preso ha fatto un affarone. Dietro troviamo il solito Buffon, garanzia di diritto. Fra le altre sorprese troviamo Consigli, Handanovic e Brkic, tutti colpi low-cost.
DIFESA
Per la difesa il migliore in assoluto è Barzagli. Il centrale bianconero ha una media quasi costante, circa 6.5, e per chi usa il “modificatore” i punti extra sono assicurati con lui nel pacchetto arretrato. Segue Rodriguez, difensore rivelazione della Fiorentina che ha già messo a segno 5 gol. Altro goleador inatteso è Angella, centrale dell’Udinese che vanta 4 realizzazioni. Sull’ultimo gradino diamo spazio al giovane De Sciglio: all’inizio sembrava destinato a vedere il campo col binocolo ma poi ha conquistato il posto da titolare facendo molto bene.
CENTROCAMPO
Il miglior colpo a centrocampo se l’è assicurato colui che ha puntato su Lamela: il romanista infatti nel listone parte come centrocampista anche se di fatto Zeman lo usa come attaccante. Già 10 gol per lui. Sempre nella capitale ha disputato un buon girone Hernanes, seguito dal partenopeo Hamsik. La sorpresa? Aquilani. Il giocatore della Fiorentina si trova alla perfezione negli schemi di Montella e ogni tanto segna qualche golletto.
ATTACCO
La concorrenza fra gli attaccanti è spietata. Nonostante questo non si deve far molta fatica per dire che il top del top è comunque Cavani giocatore con una media gol impressionante. Dietro di lui la sopresa El Shaarawy, attualmente capocannoniere del torneo. Da tenere d’occhio anche Osvaldo, Klose e Di Natale, giocatori con il gol nel sangue.
Questi erano i migliori nel loro ruolo. Diamo spazio invece ora ai peggiori.
PORTIERE
La grande delusione è stata Stekelenburg, caduto fra l’altro nel dimenticatoio quando Zeman ha iniziato a preferirgli Goicoechea. Seguono Abbiati, Viviano e Sorrentino, tutta gente partita per far bene che ha finito per essere sommersa di gol.
DIFESA
Chi ha deluso di più è stato Abate: il terzino rossonero è irriconoscibile tanto che ha perso il posto in favore di De Sciglio. Male anche Astori, troppi cartellini minano il suo rendimento. In calo anche Zanon e Di Cesare rispettivamente del Pescara e del Torino.
CENTROCAMPO
Ilicic è un talento che non riesce più a esprimersi: chi ha puntato su di lui è rimasto ancora una volta deluso dal suo rendimento incostante. Seguono Sneijder, mai utilizzato in questa stagione o quasi dall’Inter, Boateng, in cerca di un’identità, Vargas, sparito a Genova e Donati del Palermo.
ATTACCO
Il più deludente è stato Pato: il brasiliano sta per lasciare Milano con 0 gol in campionato. Il suo prezzo era comunque alto all’inizio della stagione…Da dimenticare fin quì anche le stagioni di Thereau, Destro e Calaiò. Anche Borriello ha deluso le aspettative.
Termina 2-2 il match Napoli-Milan, anticipo serale della 13^ giornata di Serie A. Occasione sciupata per i padroni di casa, in vantaggio di due reti alla mezzora del primo tempo grazie ai gol di Inler (sulla cui conclusione dai 30 metri Abbiati si esibisce in una clamorosa papera) e Insigne, bravo a infilare prima Acerbi e poi lo stesso Abbiati con un colpo di giustezza. La rimonta degli ospiti si concretizza ancora una volta nel segno di El Shaarawy. Il Faraone accorcia le distanze al 41′, con un destro a giro meraviglioso. Nella ripresa è sempre il numero 92 rossonero a finalizzare un assist al bacio di Robinho per il 2-2 finale. Per Allegri un punto d’oro, sopratutto per l’orgoglio dimostrato dai suoi uomini. Dall’altra parte mastica amaro Mazzarri, che non approfitta del pareggio interno della Juve.
LA DIFFICOLTÀ – Napoli-Milan ha esemplificato all’ennesima potenza il problema più grande per la squadra di Mazzarri, ovvero la gestione della partita. Ennesimo pareggio subito nel finale dopo esser stata comodamente in vantaggio. Se contro il Torino era scattato un campanello d’allarme, ieri sera ha risuonato in tutto il San Paolo il segnale di evacuazione. Cosa si cela dietro alle rimonte degli ospiti? La risposta è un po’ come il segreto di Pulcinella: il possesso palla. Cavani e compagni difettano di questa qualità fondamentale. Si trovano a meraviglia quando si presenta a loro una gara in contropiede. Quando invece Mazzarri chiama dalla panchina il possesso palla, come ieri dopo il 2-0, la squadra va in tilt. I ritmi bassi per gli scugnizzi del tecnico toscano sono tuttora indigesti.
IL PROTAGONISTA – Nella giornata di ieri, analizzando la situazione attuale del Milan, parlavamo della necessità di un leader dentro e fuori dal campo. Se è vero che Berlusconi pare si sia nuovamente interessato al suo giocattolo, corrisponde ormai a realtà l’investitura di El Shaarawy a uomo chiave di questa squadra. La doppietta di ieri consente all’ex Genoa di raggiungere quota 10 reti in campionato, bottino che lo conferma sempre più goleador della Serie A. Dopo aver raggiunto i 7 gol e le vacanze natalizie gratis su gentile concessione di Ambrosini, il decimo gol di ieri sera fa sì che possa raggiungere le agognate Maldive. Il benefattore resta Ambrosini, che in termini di scommesse è stato abbastanza sfortunato nell’ultimo periodo. Proprio per questo motivo consigliamo al capitano del Milan di non lanciarsi in un nuove proposte fino al termine del girone d’andata quantomeno.
Le pagelle di Napoli-Milan 2-2 (17-11-2012)
Cavani 5: partita altamente sottotono per il Matador. Non segna, non crea occasioni, anzi. Clamorosa la palla che Insigne gli consegna su un vassoio d’argento nel corso del primo, con il risultato sul 2-0, sulla quale l’uruguaiano si addormenta. Sarebbe stato il 3-0. Insigne 6,5: nella sua prima stagione di Serie A segna al San Paolo contro il Milan. Bella prova del talentuoso azzurro, che non fa rimpiangere l’assente Pandev. Troppo altruista quando a tu per tu con Abbiati passa la palla al Matador, tenendo così in vita gli avversari. Mazzarri 5,5: sciupa altri due punti chiave in ottica scudetto. Il mezzo passo falso della Juve contro la Lazio andava sfruttato in maniera diversa. Un pareggio che per come è arrivato fa più male di quello subito al 90′ dal Torino due settimane fa. El Shaarawy 8: ormai tutti non sanno più con quale aggettivo descrivere la classe e forza mentale del Faraone. La doppietta di ieri è vitale sia per Allegri che per il Milan stesso, apparso più motivato e sicuro di sé nel match del San Paolo. Boateng 6,5: nel tridente inedito schierato da Allegri, Boateng offre fisicità e dinamismo sulla fascia di destra, dove viene preferito all’olandese Emanuelson. Anche il ghanese come il resto della squadra dimostra di aver tratto grande beneficio dalla visita di Berlusconi. Allegri 6,5: Stavolta i cambi danno ragione al tecnico livornese, che pare aver ripreso in pugno lo spogliatoio dopo la sconcertante prova di sette giorni fa contro i viola di Montella. Nel giro di cinque minuti fa entrare Pazzini (per Montolivo) e Robinho (out Boateng), dando un segnale di forza alla squadra. La chicca arriva una volta raggiunto il pareggio, con la sostituzione Niang-Bojan. Il francese per poco non gli regalava il gol della rimonta perfetta.
Il tabellino Napoli-Milan 2-2 (17-11-2012) Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6, Campagnaro 6, Cannavaro 6, Gamberini 5,5, Maggio 6 (89′ Vargas s.v.), Inler 5,5, Dzemaili 5,5, Zuniga 6 (87′ Dossena s.v.), Hamsik 5,5, Insigne 6,5 (66′ Mesto 6), Cavani 5. Mazzarri 5,5 Milan (4-3-3): Abbiati 5, De Sciglio 6, Mexes 6, Acerbi 5, Constant 5,5, De Jong 5,5, Montolivo 6,5, (75′ Pazzini 5,5), Nocerino 5, Boateng 6,5 (80′ Robinho 6,5), Bojan 5 (85′ Niang 6), El Shaarawy 8. Allegri 6,5
Il video di Napoli-Milan 2-2 (17-11-2012) [jwplayer config=”180s” mediaid=”160495″]
Ciao a tutti ragazzi, ecco le dritte per la settima giornata di Serie A con la speranza di indovinare tutti i consigli che la nostra redazione ha preparato per voi.
Consigli Fantacalcio settima giornata
Settima giornata d’andata del campionato di Serie A che vedrà il suo culmine domenica sera con i due posticipi super, Napoli – Udinese ed il derby di Milano fra il Milan e l’Inter che promettono gol e bonus per tutti voi.
Chievo-Sampdoria sabato ore 18
I padroni di casa devono assolutamente cercare di invertire il trend negativo che ha causato la panchina di Mimmo Di Carlo, Marco Rigoni è andato a segno contro il Palermo e potrebbe dare continuità contro i blucerchiati oltre alla scommessa in difesa rappresentata da Cesar. Fra gli ospiti c’e’ il rientro di Maxi Lopez e consigliamo anche Maresca ed il danese Poulsen alla prima in campionato.
Genoa-Palermo sabato ore 20:45 Gasperini torna nella sua Genova cercando di ripetere la prova contro il Chievo con ovviamente Fabrizio Miccoli in prima fila. Giorgi è un centrocampista che gioca in attacco e ci sentiamo di dare una possibilità ad Abel Hernandez nonostante le ultime prestazioni fornite in passato. I rossoblù perdono Jankovic ma chi ha Antonelli lo deve schierare oltre ai soliti due Immobile – Borriello.
Roma-Atalanta domenica ore 12:30
Considerato il trend giallorosso evitiamo Stekelenburg ed anche Consigli oltre a tutta la difesa romanista con l’unica eccezione rappresentata da Federico Balzaretti. Prevediamo una sconfitta dell’Atalanta e quindi schierate solamente Moralez e Denis.
Catania-Parma domenica ore 15:00 Bergessio – Gomez – Barrientos, non si può prescindere da questo trio che porterà molti bonus a tutti voi fantallenatori. Occhio a Legrottaglie che potrebbe insaccare il suo primo gol stagionale mentre fra gli ospiti si punta su Rosi, Biabiany ed Amauri.
Fiorentina-Bologna ore 15:00 Ljajic è bocciato quindi occasionissima per El Hamdaoui in attacco con tutti i giocatori viola presenti nelle vostre rose da schierare considerato l’ottimo momento della squadra di Vincenzo Montella. Evitiamo i difensori del Bologna e schieriamo solamente Diamanti, Morleo e Gilardino.
Siena-Juventus ore 15:00 Sempre ostico il Siena in casa per la compagine di Antonio Conte ma non ci possiamo esimere dall’inserire tutti i giocatori della Juve presenti nelle vostre rose. Scommettiamo su Isla e Bendtner ed un gol di Lucio da calcio d’angolo, mentre nel Siena inserire solamente Emanuele Calaiò.
Pescara-Lazio ore 15:00
Non ci sarà Weiss squalificato ma rientra Quintero nel Pescara con Vukusic che potrebbe finalmente realizzare il suo primo gol in Serie A. La Lazio sarà stanca dalla prova fornita in Europa League, evitiamo i due centrali ed inseriamo ovviamente Klose, Candreva, Hernanes ed ovviamente Ederson che è in forma smagliante.
Torino-Cagliari ore 15:00
Le prestazioni fornite sino ad oggi dalla squadra di mister Ventura consigliano vivamente di inserire tutti i giocatori granata dalla mediana in su con Rolando Bianchi in pole position. Il Cagliari viene dall’esonero di Ficcadenti ma potrebbe essere la giornata di Pinilla ed Ibarbo.
Napoli-Udinese ore 20:45
La brutta sconfitta subita contro il Psv non dovrebbe scalfire la convinzione della squadra partenopea di poter battere un Udinese che risentirà sicuramente delle fatiche prodotte a causa dell’impresa ad Anfield contro il Liverpool. Si prevede una vittoria del Napoli e quindi evitiamo tutti i giocatori dell’Udinese.
Milan-Inter ore 20:45 Coutinho potrebbe essere la sorpresa di Stramaccioni, Guarin e Cambiasso potrebbero essere stanchi mentre sono da schierare sicuramente Milito e Cassano che hanno riposato giovedì. Nel Milan c’e’ grande voglia di ripetere l’ottima vittoria contro lo Zenit, Boateng deve sbloccarsi quindi inseriamo il principe rossonero insieme al Faraone mentre teniamo a riposo sia Abbiati che Handanovic.
E’ una vittoria importantissima. Zenit-Milan termina 3-2 in favore della squadra di Allegri. Per i rossoneri in rete Emanuelson ed El Shaarawy nel primo tempo, è stato poi un autogol di Hubocan a regalare i tre punti ad Abbiati e compagni. Citiamo il portiere-capitano non a caso. Se il Milan ha vinto, il 90% del merito va attribuito esclusivamente a San Abbiati. Bravissimo nel corso dei primi 45′ minuti, strepitoso nel finale, dove salva il risultato con un intervento che ha del miracoloso. Spalletti sprofonda nell’inverno russo. Hulk e Witsel sono fuoriclasse, ma il loro inserimento nello Zenit si sta rivelando più lento del previsto. Due le sconfitte consecutive in Champions League per la squadra che a Montecarlo era considerata la favorita del Girone. Ora Spalletti rischia una clamorosa eliminazione.
CINISMO– Quello che è mancato al Milan nelle prime 6 giornate di campionato lo ritroviamo come per incanto nella prima mezzora del match di stasera. Gioco, gol, concretezza, personalità, fortuna. E’ il tredicesimo minuto quando Emanuelson batte Malaafev su punizione grazie alla decisiva deviazione della barriera. Passano tre minuti ed il Faraone imbuca il suo quinto centro consecutivo stagionale, il primo in carriera nelle competizioni europee. Il Milan è avanti 2-0 sul campo dello Zenit dopo appena sedici minuti. Allegri gongola.
LA MOSSA – Vedendo la sua squadra in grandissima difficoltà, specialmente sulla fascia destra, Spalletti cambia modulo. Lo Zenit si trasforma col 4-4-2. Hulk in attacco, sul versante sinistro, quello dove nasce il gioco rossonero dettato da Montolivo. Gli attacchi di El Shaarawy non fanno più paura. Ora è il Milan ad averla. Abate e Zapata vanno in tilt al cospetto del colosso verdeoro. Soltanto un Abbiati straordinario evita che lo Zenit rientri in partita. Fino a trenta secondi dal termine del primo tempo, quando Hulk trafigge di sinistro l’estremo difensore rossonero. Il gol del brasiliano stravolge gli schemi psicologici del match, che ad inizio ripresa torna completamente in mano dello Zenit. Shirokov firma il pareggio quando l’orologio dell’arbitro aveva percorso soltanto due giri. Sesto gol subito dal Milan sui calci piazzati quest’anno. Stavolta è Montolivo a dimenticarsi il suo uomo.
PERSONALITÀ – I rossoneri vedono i fantasmi, forse anche le streghe. Ma la valanga russa si esaurisce difronte alla diga umana che risponde al nome di Christian Abbiati. Il coro “Santo subito” torna prepotentemente di moda in un giorno che sa di rivoluzione a tinte rossonere. Il Milan si ricorda forse di essere la squadra che ad oggi in Italia può vantare maggiore blasone in campo europeo, e torna a giocare alto, con personalità, in un campo che nel frattempo si è trasformato in bolgia. E allora diventa tutto più semplice, tutto più reale. Gol, anzi autogol, ma tant’è. La sostanza dice 3-2 per il Milan. La classifica dice 4 punti e primo posto provvisorio nel girone in attesa di conoscere il risultato di questa sera del Malaga. La classifica dice anche 4 punti di vantaggio rispetto allo Zenit, fermo a quota zero punti.
Pagelle Zenit-Milan Abbiati 10: non ci sono parole per descrivere una simile prestazione del portiere rossonero. Immenso, prodigioso, mistico, Santo subito. De Jong 7: cresce l’olandese. Gioca insieme ad un centrocampista di qualità come Montolivo e le sue prestazioni crescono in maniera esponenziale. El Shaarawy 8: ma che gol ha fatto il Faraone? Sì, è lui il fuoriclasse del Milan. A sinistra fa quello che vuole. Corre, dribbla, segna. Fenomeno. Bojan 6,5: con Bojan falso nueve il Milan è più imprevedibile, più tecnico, più bilanciato. Boateng può fare il suo gioco, El Shaarawy ha un alleato in più al momento dell’assist. Un Bojan per tutti.
Video Zenit-Milan
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Mattia Perin nel mirino del Milan. Il portiere del Pescara ha dimostrato di avere qualità tali da renderlo un candidato credibile per il dopo Abbiati. Classe ’92, scuola Genoa, l’estremo difensore dell’Under 21 azzurra sta scalando posizioni importanti. Stroppa gli ha concesso fiducia fin dal ritiro estivo, quando decise di affidargli i pali della porta abruzzese, togliendo così il posto al più esperto Pellizzoli. L’avvio di campionato è quantomeno problematico. Nove le reti incassate da Perin. Nonostante ciò tifosi e critica non hanno perso occasione nell’elogiare il suo operato. Di lui si dice un gran bene già da un due stagioni, quando Perin esordì in Serie A nell’ultimo match di campionato contro il Cesena. Adesso su di lui ci sono i top club europei, fra cui il Milan.
In questo momento la squadra rossonera è in pole position per l’ex portiere del Padova. L’acquisto di Perin ha tutti i requisiti necessari per far scattare il via libera in Via Turati: giovane, investimento contenuto, Preziosi come partner d’affari, ingaggio minimo, anziano da sostituire (leggi Abbiati). Proprio quest’ultimo, ribattezzato San Abbiatinelle ultime due stagioni (chi non si ricorda la parata su Van Persie all’Emirates Stadium), è al suo ultimo anno di contratto.
All’età di 35 anni Abbiati è a un punto di svolta della sua carriera. La dirigenza del Milan non pare intenzionata a rinnovare il lauto contratto del portiere rossonero e punta a cambiare pagina. Difficilmente l’estremo difensore accetterà un ruolo di secondo piano ed una drastica riduzione dell’ingaggio. A questo punto pare inevitabile l’addio a fine stagione, complice anche un inizio di campionato non certamente esaltante, sulla falsa riga dello scorso anno, quando alternò più ombre che luci nelle sue prestazioni in campo. Abbiati quindi al passo d’addio, un altro pezzo di storia rossonera che lascia Milanello all’alba del 2013.
Rifondazione, rinnovamento, rivoluzione. In due sole parole “anno zero”. E’ questo quello che attende il Milan versione 2012/2013. Gli addii di Nesta, Zambrotta, Flamini, Gattuso, van Bommel, Seedorf e Inzaghi, più le cessioni di ThiagoSilva e Ibrahimovic, segnano una decisiva svolta nella storia della società milanese. Un cambio generazionale totale con i soli Abbiati e Ambrosini a dover tramandare ai nuovi arrivati la grinta, la storia e la voglia di vincere che ha fatto grande la squadra rossonera. Si prospetta una stagione (e forse non solo una) di transizione, che servirà a far maturare esperienza ai nuovi arrivati e ai giovani della rosa, con Massimiliano Allegri pronto a questa nuova avventura.
BERLUSCONI – Ordini del presidente del Milan, abbassare il tetto ingaggi, nessun acquisto faraonico e autogestione finanziaria. Silvio Berlusconi non è disposto a mettere più una lira, o meglio, un euro sulla società che ha acquistato nel 1986 e con la quale ha vinto tanto. Potrebbe essere giunta l’ora di cedere totalmente o in parte le quote societarie e l’abbassamento delle spese verrebbe visto di buon occhio dai possibili acquirenti.
MAX ALLEGRI – L’attuale allenatore rossonero si appresta ad iniziare la sua terza stagione a Milanello. Nel suo curriculum un primo e un secondo posto. Non male per uno che è passato nel giro di tre stagione dal Sassuolo al Milan, passando per Cagliari. Ora il mister livornese si ritrova davanti alla sfida più importante della sua carriere. Riuscire a lottare per lo scudetto con la squadra in completa rifondazione e senza acquisti di rilievo alle porte. Ha appoggiato completamente le scelte societarie, ritenendo la cifra offerta dal Psg per Ibra e Thiago troppo importante per essere rifiutata e spera che da qui al 31 agosto possano arrivare volti nuovi per non sfigurare in campionato e Champions League.
LA VECCHIA GUARDIA – Abbiati e Ambrosini sono i superstiti, ma nello spogliatoio milanista quest’anno mancherà la saggezza di Nesta, la grinta di Gattuso, l’intelligenza di Seedorf e la voglia di vincere di Inzaghi. Un mix perfetto che ha permesso al Milan di vincere Scudetti, Champions League e Coppe varie.
IL MERCATO – Grande lavoro quest’estate per l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani. Robinho è in procinto di lasciare Milano e non è escluso che a ruota possano seguirlo Cassano e Boateng che iniziano a dare segni di sofferenza davanti a questa smobilitazione societaria. Il barese sogna un ritorno a Genova, sponda blucerchiata, mentre al secondo potrebbero spalancarsi le porte del Real Madrid. In entrata, l’idea nuova della società di via Turati si chiama Bendtner, attaccante danese dell’Arsenal. Acquisto che rientrebbe nel profilo economico imposto dalla presidenza.
CLASS ACTION – Intanto gli abbonati milanisti sono pronti a ricorrere per vie legali contro il Milan, reo di aver imbrogliato i tifosi attraverso pubblicità ingannevole per la sottoscrizione dell’abbonamento per la stagione 2012/2013. La campagna pubblicitaria vedeva protagonisti Nocerino, Ambrosini, Boateng, Ibrahimovic e Thiago Silva. Con la cessione dell’attaccante e del difensore, il tifo rossonero si è sentito preso in giro e, con l’appoggio della Codacons, è pronto a partire con una class action.