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  • NBA: James sarà l’MVP della stagione

    Una fonte rimasta anonima nella NBA ha rivelato che secondo le votazioni conteggiate LeBron James sarà il vincitore del premio di MVP, il trofeo più ambito per quanto riguarda le premiazioni individuali dell’intera Lega.

    La fonte non ha rivelato con quanti voto il campionissimo di Cleveland ha portato a casa la statuetta, nè chi si sia classificato alle sue spalle e con quanto margine.

    James aveva già vinto il premio di giocatore migliore della NBA lo scorso anno, precedendo Bryant, Wade, Howard e Paul.

    La star dei Cavs sarà il decimo atleta ad essere eletto MVP in più stagioni consecutive entrando a far parte di un club esclusivo che comprende Bill Russell, Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar, Moses Malone, Larry Bird, Magic Johnson, Michael Jordan, Tim Duncan e Steve Nash. Ricordiamo che Bird, Chamberlain e Russell sono riusciti a vincere il trofeo per 3 anni di fila e James è in corsa anche per questo record se riuscirà ad imporsi anche il prossimo anno.

    Per il secondo anno consecutivo James accetterà il premio nella sua città natale. Un anno fa tornò ad Akron nella sua scuola (St. Vincent-St. Mary High School) per una cerimonia nella palestra della scuola a cui hanno partecipato familiari, amici, ex insegnanti e studenti.

    LeBron ha disputato la migliore stagione da quando gioca in NBA, non solo per le cifre ma per il gioco espresso, testimoniato dal fatto di aver letteralmente vinto le partite per i Cavs con favolosi ultimi periodi.

    Queste le cifre stagionali:

    76 partite disputate, 76 partendo in quintetto base, 39.0 minuti di impiego per partita, 0.503 la percentuale dal campo (la più alta in carriera), 0.333 dall’arco dei 3 punti, 0.767 ai liberi, 0.9 i rimbalzi offensivi per partita, 6.4 quelli in difesa per 7.3 rimbalzi complessivi, 8.6 assist (media più alta in carriera), 1.6 palle rubate a match, 1 stoppata ad incontro con 29.7 punti di media.

  • Kobe Bryant regna nel merchandising NBA

    Kobe Bryant per il secondo anno consecutivo è in testa per quanto riguarda la vendita di magliette nel mondo NBA.
    La maglia numero 24 gialloviola è ancora la più venduta stando alle stime ricevute dalla Lega.

    LeBron James anche per questa stagione si è dovuto accontentare del secondo posto e della “medaglia d’argento”, sebbene oramai sia lui il dominatore riconosciuto dell’NBA. Il numero 23 di Cleveland paga il fatto di non giocare in un mercato imponente dal punto di vista economico come Los Angeles o New york o ancora Boston o Chicago.

    Gradino più basso del podio per la maglia numero 5 di Kevin Garnett dei Boston Celtics, anche se a livello diprestazioni ormai l’ex T-wolves pare avviato sul viale del tramonto.

    Sorprende Derrick Rose di Chicago che si piazza al quarto posto assoluto, davanti persino ad un fenomeno quale Dwyane Wade dei Miami Heate ad una stella in divenire come Dwight Howard degli Orlando Magic. Settimo posto per Chris Paul dei New Orleans Hornets, a lungo infortunato quest’anno, ottavo per Paul Pierce sempre dei Celtics.
    New entry alla nona posizione con Kevin Durant, nuovo fenomeno degli Oklahoma City Thunder, laureatosi quest’anno miglior marcatore della Lega e più giovane atleta a riuscire nell’impresa nella storia del basket americano.
    Chiude la top ten la divisa numero 15 di Carmelo Anthony dei Denver Nuggets dopo che lo scorso anno era sprofondato in 15esima posizione

    Per quanto riguarda i team il merchandising premia i Lakers, seguiti da Celtics, Cavs, Bulls e New York Knicks.

    Ecco la classifica delle maglie:

    1) Kobe Bryant (LAL)
    2) LeBron James (CLE)
    3) Kevn Garnett (BOS)
    4) Derrick Rose (CHI)
    5) Dwight Howard (ORL)
    6) Dwyane Wade (MIA)
    7) Chris Paul (NOH)
    8 ) Paul Pierce (BOS)
    9) Kevin Durant (OKC)
    10) Carmelo Anthony (DEN)

    Ecco la classifica per team:

    1) Los Angeles Lakers
    2) Boston Celtics
    3) Cleveland Cavaliers
    4) Chicago Bulls
    5) New York Knicks

  • NBA: Wade potrebbe restare a Miami, Bosh il rinforzo perfetto

    Dwyane Wade ha fatto sapere che il suo futuro potrebbe non essere lontano da Miami.
    La superstar infatti ha posto come condizione primaria e necessaria il rafforzamento della franchigia e Pat Riley si è messo subito al lavoro per esaudire le sue richieste.
    Sembra infatti che la prima scelta della franchigia della Florida sia Chris Bosh, ala grande dei Toronto Raptors che come Wade andrà in scadenza di contratto questa Estate. Il numero 4 dei canadesi pare intenzionato a lasciare la squadra e Miami, al contrario di altre pretendenti, potrebbe essere la favorita inserendo come contropartita il giovane talentuoso ma troppo discontinuo Michael Beasley, anch’egli ala grande e perciò possibile sostituto di Bosh nel quintetto titolare di Toronto.
    Infatti altre franchigie si sono interessate a Bosh ma tutte lo vorrebbero firmare da free agent, ovvero senza dare nulla in cambio, vista la scadenza del contratto.
    Per bruciare tutte le altre squadre Miami proporrebbe a Toronto un “sign and trade”, ovvero rifirmare per un breve periodo la stella numero 4 e poi spedirla immediatamente a Miami in cambio di Beasley. Lì Bosh poi si meterebbe al tavolo delle trattative coi dirigenti rossoneri per l’estensione contrattuale a cifre elevatissime.
    L’operazione renderebbe tutti contentissimi perchè Bosh andrebbe a giocare assieme a Wade e alzerebbe il livello di squadra facendo diventare gli Heat una seria pretendente al titolo. Toronto riceverebbe un super talento che a Miami assieme a Bosh risulterebbe inutile e farebbe solo panchina, per poterlo sviluppare come atleta per ritrovarselo nel giro di 2 anni tra le superstar della Lega: Beasley è infati del 1989 e ha amplissimi margini di miglioramento, il talento non si discute, essendo stato seconda scelta assoluta del draft del 2008 (solo Derrick Rose dei Bulls gli è finito davanti).
    Si attendono sviluppi nelle prossime ore, ma la notizia non pare campata in aria.

    I Milwaukee Bucks invece sono fortemente intenzionati a rinnovare il contratto a John Salmons anche per la prossima stagione.
    Dal suo arrivo in Wisconsin nello scorso febbraio, l’ex Bulls ha letteralmente dato qual cambio di marcia che ha consentito ai Bucks di centrare i playoff: 15.4 punti, 3.3 rimbalzi e 2.8 assist ad uscita per lui. Con tanti tiri da 3 punti, cosa che un pò mancava a coach Skiles. Il problema è l’intenzione del giocatore il quale fa sapere che prima di rinnovare con i Bucks vorrebbe dare un’occhiata al mercato estivo che lo vedrà tra i giocatori liberi più contesi.

    Chiudiamo con New York: la “Grande Mela” sarà sicuramente sotto i riflettori di questo mercato estivo: a parte gli obiettivi già dichiarati, la società deve affrontare anche la questione in merito al futuro di David Lee, free agent al prossimo mercato, ma che ha disputato una stagione mostruosa nel ruolo di centro. Il prodotto di Florida ha recentemente rilasciato un’intervista dove senza usare mezzi termini ha spiegato dove vorrebbe giocare:

    Amo New York, amo i tifosi e la città! Ho passato qui cinque anni stupendi e vorrei tanto rimanere anche nella prossima stagione“.

    Senza ombra di dubbio Lee è stato (alla pari col nostro danilo Gallinari) il miglior giocatore della compagine allenata da Mike D’Antoni sia sotto l’aspetto carismatico che tecnico, chiudendo la stagione 2009/10 con cifre veramente da capogiro: 20.2 punti, 11.7 rimbalzi e 3.6 assist ad uscita.
    I primi a cercarlo sono stati i New Orleans Hornets, convinti che, se dovesse restare Chris Paul (miglior playmaker della Lega), Lee sarebbe il partner ideale. Staremo a vedere anche qui come si svilupperà la situazione.

  • NBA: Gravi infortuni per Bogut e Bosh

    Brutte notizie giungono dall’infermeria per i Milwaukee Bucks.

    I Bucks infatti dovranno fare a meno del proprio centro titolare, Andrew Bogut, per il resto della stagione (playoff compresi). Ancora una volta la prima scelta assoluta del draft 2005 non riesce a giocare una stagione completa. Dopo una schiacciata nel secondo periodo della gara vinta dai Bucks sui Suns, Bogut è infatti ricaduto in maniera scomposta sul proprio braccio destro. Sottoposto a primi accertamenti presso il Bradley Center dall’ortopedico Michael Gordon è stato poi portato per ulteriori accertamenti al Sinai Medical Center. I test cui è stato sottoposto (tac e RMI) hanno evidenziato il dislocamento del gomito destro, la distorsione del polso destro e, fatto più grave, la frattura della mano destra. Nonostante tutto è andata bene al giocatore che avrebbe potuto fratturarsi anche l’ulna e il radio. Rilasciato dall’ospedale, non è ancora stato stabilito per quanto tempo dovrà stare lontano dai campi di gioco. Ma la stagione, si sa, per lui, è ormai finita.
    Bogut, 213centimetri, classe 1984, ha giocato 69 partite in questa stagione. Per lui 15.9 punti (52% al tiro), 10.2 rimbalzi, 2.5 stoppate e 1.8 assist in 32 minuti di impiego medio.

    Anche Toronto piange: La stella Chris Bosh è stata sottoposta alla riduzione della frattura del setto nasale procuratagli da una gomitata di Antawn Jamison durante la partita persa dai Raptors contro I Cavs. Il problema è che non è stato solo il naso ad essersi fratturato ma anche un osso della faccia che potrebbe costargli la stagione: la frattura al naso sarebbe guaribile in una settimana e con una protezione avrebbe ottenuto il via libera dello staff medico, ma visto che la situazione pare più complicata dall’altra frattura ecco che le voci dicono che il numero 4 di Toronto potrebbe aver chiuso in anticipo la stagione. Bosh, 208 cm classe 1984, ha giocato 70 partite. Per lui 24 punti (52% al tiro), 10.8 rimbalzi, 2.4 rimbalzi e 1 recuperata in 36 minuti.
    Situazione simile per il suo compagno di squadra Turkoglu che per una frattura al naso salterà le ultime partite di regular season per poi tornare negli eventuali playoff. Turkoglu, 208cm classe 1979, ha giocato 70 partite. Per lui 11.5 punti (41% al tiro), 4.4 rimbalzi e 4.1 assist di media in 31 minuti di gioco.

    Ennesimo infortunio anche per Chris Paul: il play degli Hornets si è procurato la lesione del tendine del dito medio della mano destra, infortunio patito nel corso dell’allenamento di squadra di martedì scorso. Il giocatore non si sottoporrà ad operazione ma dovrà restare lontano dai campi di gioco per almeno sette settimane. New Orleans non ha comunque più nulla da chiedere al suo campionato, ormai da tempo estromessa dalla lotta per i playoff della Western Conference.
    Paul, 183cm classe 1985, ha giocato solamente 45 partite in questa stagione. Per lui 18.7 punti (49% al tiro), 10.7 assist, 4.2 rimbalzi e 2.1 recuperate in 38 minuti di impiego medio a partita.

    Al Harrington, ala piccola dei New York Knicks, verrà invece sottoposto ad intervento chirurgico in artroscopia alla spalla destra quest’oggi. Per lui lo stop da osservare sarà di 3-4 mesi. In scadenza di contratto, difficilmente i Knicks lo rifirmeranno da free-agent.
    Harrington, 206cm classe 1980, ha giocato 72 partite. Per lui 17.7 punti (44% al tiro), 5.6 rimbalzi e 1.5 assist in 30 minuti di impiego medio a partita.

  • NBA: Mistero James, Stojakovic out 2 settimane

    E’ mistero fitto attorno alle condizioni di Lebron James: la stella dei Cleveland Cavaliers non è scesa in campo nelle ultime 2 partite, a Milwaukee (sconfitta per i Cavs) e in casa contro San Antonio (vittoria soffertissima). Il motivo ufficiale sarebbe il riposo, ma fonti vicine all’ambiente della franchigia dell’Ohio dicono che James abbia dei problemi alla caviglia, alla schiena e al quadricipite. Le sue condizioni sono valutate giorno per giorno e alcune voci dicono che il rientro potrebbe avvenire già nella prossima partita che Cleveland disputerà contro Philadelphia il 12 Marzo. Staremo a vedere.
    Altro infortunio illustre nella notte NBA dove Peja Stojakovic dovrà osservare 2 settimane di riposo per uno stiramento in zona addominale.
    Stojakovic, ala piccola di 208 cm classe 1977, ha fin qui giocato 62 partite. Per lui 12.6 punti (40% al tiro), 3.7 rimbalzi e 1.5 assist in 31 minuti di impiego medio. Con Chris Paul ancora fuori e i playoff ormai persi dopo la sconfitta contro i Thunder di Kevin Durant, gli Hornets si consolano con i giovani fatti esordire proprio a causa dei tanti infortuni subiti in stagione da parte della franchigia della Louisiana. Darren Collison si sta dimostrando un grandissimo playmaker e Marcus Thornton un fine realizzatore: tutti e 2 sono rookie (debuttanti) e saranno pietre angolari per il futuro dei “calabroni”.

  • NBA: Howard fenomenale trascina Orlando

    NBA: Howard fenomenale trascina Orlando

    Una super prestazione di Dwight Howard (33 punti, 17 rimbalzi e 7 stoppate!) permette agli Orlando Magic di avere la meglio sui Detroit Pistons ai quali non basta un grandissimo “Rip”Hamilton da 36 punti (season high).
    San Antonio si salva ad Indianapolis e ringrazia i suoi 2 “totem”: Parker segna 28 punti, Duncan (nonostante la pessima serata al tiro da 4/23 complessivo per 8 miseri punti) porta giù ben 26 rimbalzi. Non basta Granger ai Pacers, autore di 23 punti.

    I Raptors di Andrea Bargnani devono arrendersi dopo un overtime ai Memphis Grizzlies guidati dal trio Gay (29 punti), Randolph (24) e Mayo (22). Per Andrea invece doppia-doppia da 14 punti e 10 rimbalzi (anche se la percentuale al tiro è da rivedere (7/19!), e non bastano neanche i 32 (e 10 rimbalzi) di Chris Bosh.
    I nuovi Washington Wizards (ceduti Butler a Dallas, Jamison molto probabilmente ai Cavs di LeBron James, e con Arenas squalificato tutto l’anno e in odore di rescissione contrattuale per via del suo comportamento) danno una “spazzolata” ai Minnesota Timberwolves, lanciando i giocatori che sostituiranno gli ormai ex-“Big Three”: super serata per Blatche da 33 punti e 13 rimbalzi, McGee ne aggiunge 14 (così come Josh Howard appena arrivato da Dallas nell’affare Butler), Mike Miller ne piazza 17. Una versione tutta nuova che non ha dato cattivi segnali anzi ha indicato come Washington voglia puntare sui suoi giovani per il futuro.

    Miami rischia grosso sul campo dei Nets (infortunio per Wade, MVP dell’ultimo All Star Game, dopo appena 8 minuti di gioco) ma alla fine riesce a spuntarla.
    Il “back to back” tra New York e Chicago se lo aggiudicano i Bulls per 2-0, dopo la vittoria (nettissima tra l’altro) di ieri a Chicago, ora arriva l’affermazione al Madison Square Garden di New York per i Bulls che sembrano aver ritrovato Derrick Rose in tutto il suo splendore. Per i Knicks Danilo Gallinari segna 19 punti, ma sono inutili visto che l’ennesima sconfitta sta facendo scivolare i Knicks nelle ultime posizioni dell’intera Lega.

    Houston seppellisce Milwaukee a domicilio grazie ad un redivivo Trevor Ariza da 22 punti: il parziale che fa la differenza è il terzo quarto dove i Rockets mettono in scena un clamoroso 43-14 che taglia le gambe ai Bucks.
    Utah continua a convincere e a rimanere nelle zone alte della classifica: la squadra è solida e di talento e può ovviare ad assenze ed infortuni (cosa accaduta spesso quest’anno) senza accusare il colpo. Ieri con Boozer gravato dai falli e richiamato in panchina ci ha pensato il suo sostituto naturale Paul Millsap a sistemare le cose sul campo dei New Orleans Hornets, ancora privi di Chris Paul, segnando 24 punti. i Jazz sono da tenere d’occhio quest’anno!

    Dallas vince la prima partita dopo lo scambio di giocatori effettuato con Washington, ma a brillare sono i vecchi, con Nowitzki in testa che segna 28 punti. Per il nuovo arrivato Butler solo 15 punti. Non bastano ai Suns i 30 punti e 14 rimbalzi di Amar’è Stoudemire (anche su di lui numerose voci di scambio imminente).
    Il massimo in carriera di CJ Watson (ben 40 punti) permette ai Warriors di travolgere i Sacramento Kings nel derby della California. Ottima anche la prova di Curry da 24 punti e 15 assist.
    Una grande prova di squadra degli Hawks permette di espugnare lo Staples Center di Los Angeles, sponda Clippers ovviamente!

    Risultati NBA del 17 febbraio 2010

    • Orlando Magic – Detroit Pistons 116-91
      (Orl: Howard 33, Carter 20, Nelson 14 – Det: Hamilton 36, Prince 13, Jerebko 13)
    • Indiana Pacers – San Antonio Spurs 87-90
      (Ind: Granger 23, Hibbert 14, Ford 14 – SA: Parker 28, Ginobili 18, Jefferson 13)
    • Toronto Raptors – Memphis Grizzlies 102-109 (overtime)
      (Tor: Bosh 32, Bargnani 14, Calderon 12 – Mem: Gay 29, Randolph 24, Mayo 22)
    • Washington Wizards – Minnesota Timberwolves 108-99
      (Was: Blatche 33, Miller 17, Howard 14, McGee 14 – Min: Jefferson 18, Gomes 16, Flynn 15)
    • New Jersey Nets – Miami Heat 84-87
      (NJ: Lopez 26, Harris 18, Dooling 14 – Mia: Beasley 23, Richardson 16, Cook 11)
    • New York Knicks – Chicago Bulls 109-115
      (NY: Harrington 27, Chandler 26, Lee 23 – Chi: Rose 27, Deng 23, Miller 21)
    • Milwaukee Bucks – Houston Rockets 99-127
      (Mil: Mbah a Moute 18, Jennings 13, Ridnour 12, Bogut 12 – Hou: Ariza 22, Battier 20, Landry 19)
    • New Orleans Hornets – Utah Jazz 90-98
      (NO: Stojakovic 24, Collison 24, Thornton 14 – Uta: Millsap 24, Williams 16, Boozer 16)
    • Dallas Mavericks – Phoenix Suns 107-97
      (Dal: Nowitzki 28, Kidd 18, Terry 17 – Pho: Stoudemire 30, Richardson 19, Lopez 14)
    • Golden State Warriors – Sacramento Kings 130-98
      (GS: Watson 40, Morrow 25, Curry 24 – Sac: Thompson 17, Evans 17, Greene 15)
    • Los Angeles Clippers – Atlanta Hawks 92-110
      (Cli: Kaman 21, Butler 18, Gordon 18 – Atl: Horford 31, Josh Smith 20, Johnson 18)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA, All Star Game 2010: Ufficializzati i roster dell’Est e dell’Ovest

    Sono stati ufficializzati i roster delle squadre della Eastern Conference e della Western Conference.
    Come ogni anno infortuni e acciacchi dell’ultimo momento hanno comportato leggere variazioni nei team: la squadra dell’Est avrà a disposizione: David Lee (New York Knicks), Dwayne Wade (Miami Heat), LeBron James (Cleveland Cavaliers), Kevin Garnett (Boston Celtics), Dwight Howard (Orlando Magic), Rajon Rondo (Boston Celtics), Derrick Rose (Chicago Bulls), Joe Johnson (Atlanta Hawks), Paul Pierce (Boston Celtics), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats), Chris Bosh (Toronto Raptors), Al Horford (Atlanta Hawks). Allenatore: Stan Van Gundy (Orlando Magic).
    In questa squadra David Lee è stato chiamato per sostituire Allen Iverson che causa infortunio non sta giocando neanche con Philadelphia, sua attuale franchigia.
    La squadra dell’ovest invece potrà contare su: Steve Nash (Phoenix Suns), Jason Kidd (Dallas Mavericks), Carmelo Anthony (Denver Nuggets), Tim Duncan (San Antonio Spurs), Amar’è Stoudemire (Phoenix Suns), Deron Williams (Utah Jazz), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks), Pau Gasol (Los Angeles Lakers), Zach Randolph (Memphis Grizzlies), Chris Kaman (Los Angeles Clippers). Allenatore: George Karl (Denver Nuggets). Qui invece Kidd sostituisce l’infortunato Kobe Bryant, mentre Williams e Kaman rimpiazzeranno rispettivamente Chris Paul e Brandon Roy.
    Domenica sera l’attesissimo match che promette tanto tanto spettacolo!

  • NBA: Bargnani super e Toronto va

    Risultati NBA del 28 gennaio 2010

    Uno strepitoso Andrea Bargnani da 27 punti guida i suoi Raptors al successo casalingo sui Miami Heat. I Lakers espugnano Indianapolis con un Bryant da 29 punti. Continua a vincere Cleveland, e questa volta anche senza l’apporto di LeBron James che resta in ombra segnando solo 12 punti, ma basta poco per mettere sotto i T-wolves di questa stagione. Memphis batte Detroit al Palace di Auburn Hills. Milwaukee sorpassa nel finale Philadelphia grazie ad un tiro di Jennings. Chicago sorprende Oklahoma, buon periodo per i Bulls che stanno trovando un bel ritmo di vittorie. Vittoria esterna importantissima per Denver a Houston, considerato che i Nuggets erano privi della loro stella Carmelo Anthony. Denver è all’ottava vittoria di fila e assieme a Cleveland è la squadra più in forma del momento. Ancora una volta Atlanta esce sconfitta dal parquet di San Antonio che ringrazia un monumentale Tim Duncan da 21 punti e 27 rimbalzi. Lo scontro diretto tra Utah e Portland se lo aggiudicano i Jazz che espugnano il Rose Garden e balzano davanti ai Blazers in classifica.Uno straordinario Chris Paul da 38 punti trascina New Orleans alla vittoria sul campo dei Warriors. Infine, notizia della notte, i New Jersey Nets tornano alla vittoria sconfiggendo i Los Angeles Clippers 103-87 grazie ad un grande Kris Humpries.

    • Toronto raptors – Miami Heat 111-103
      (Tor: Bargnani 27 – Bosh 24, Belinelli 11, Johnson 11 – Mia: Wade 35, O’Neal 22, Haslem 16)
    • Indiana Pacers – Los Angeles Lakers 96-118
      (Ind: Hibbert 21, Murphy 18, Granger 14 – Lak: Bryant 29, Bynum 27, Gasol 21)
    • Cleveland Cavaliers – Minnesota Timberwolves 109-95
      (Cle: Hickson 23, Moon 14, O’Neal 13, Gibson 13, Illgauskas 13 – Min: Brewer 22, Love 20, Jefferson 14, Gomes 14)
    • Detroit Pistons – Memphis Grizzlies 93-99
      (Det: Stuckey 17, Hamilton 16, Wallace 14 – Mem: Gasol 25, Randolph 24, Gay 16, Mayo 16)
    • Milwaukee Bucks – Philadelphia 76ers 91-88
      (Mil: Jennings 18, Bell 18, Ilyasova 15 – Phi: Brand 26, Young 14, Iguodala 9, Speights 9)
    • Oklahoma City Thunder – Chicago Bulls 86-96
      (Okl: Durant 28, Green 24, Westbrook 10 – Chi: Rose 26, Deng 17, Miller 14)
    • Houston Rockets – Denver Nuggets 92-97
      (Hou: Brooks 22, Scola 20, Ariza 19 – Den: Smith 22, Billups 21, Nenè 18)
    • San Antonio Spurs – Atlanta Hawks 105-90
      (SA: Duncan 21, McDyess 17, Hill 16 – Atl: Johnson 31, Crawford 25, Josh Smith 14)
    • Portland Trail Blazers – Utah Jazz 95-106
      (Por: Aldridge 25, Bayless 16, Batum 16 – Uta: Williams 24, korver 16, Millsap 15)
    • Golden State Warriors – New Orleans Hornets 110-123
      (GS: Watson 23, Ellis 19, Curry 15 – NO: Paul 38 Thornton 18, West 17)
    • New Jersey Nets – Los Angeles Clippers 103-87
      (NJ: Humpries 25, Lopez 19, Dooling 18 – Cli: kaman 24, Smith 18, Butler 14)
    • CLASSIFICHE NBA
  • NBA: Cavaliers corsari a Miami

    Risultati NBA del 25 gennaio 2010

    I Cleveland Cavaliers grazie ad un ottimo LeBron James espugnano Miami. Vince Indiana a Philadelphia, Boston doma i Clippers. Orlando cade a Memphis e non basta un super Dwight Howard, Atlanta allunga in classifica proprio sui Magic grazie alla vittoria a Houston. Denver si sbarazza facilmente di Charlotte, Utah nel secondo tempo recupera e batte Phoenix grazie ad un super Carlos Boozer. Chris Paul, a 3 secondi dalla fine regala la vittoria agli Hornets sul campo di Portland. La sorpresa della notte arriva da San Antonio dove gli Spurs vengono battuti a domicilio dai Chicago Bulls.

    • Philadelphia 76ers – Indiana Pacers 98-109
      (Phi: Iguodala 22, Iverson 20, Williams 16 – Ind: Granger 26, Jones 18, Rush 169
    • Boston Celtics – Los Angeles Clippers 95-89
      (Bos: Pierce 22, Garnett 17, Rondo 16 – Cli: Butler 17, B. Davis 16, Smith 13)
    • Miami Heat – Cleveland Cavaliers 91-92
      (Mia: Wade 32, J. O’Neal 18, Beasley 16 – Cle: James 32, S. O’Neal 19, Gibson 15)
    • Memphis Grizzlies – Orlando Magic 99-94
      (Mem: Randolph 23, Mayo 20, Gasol 19 – Orl: Howard 27, Lewis 19, Carter 15)
    • Houston Rockets – Atlanta Hawks 95-102
      (Hou: Landry 16, Brooks 15, Scola 12 – Atl: Josh Smith 22, Johnson 20, Crawford 17)
    • San Antonio Spurs – Chicago Bulls 93-98
      (SA: Parker 20, Duncan 15, McDyess 14, Ginobili 14 – Chi: Rose 27, Hinrich 18, Noah 11)
    • Denver Nuggets – Charlotte Bobcats 104-93
      (Den: Billups 27, Afflalo 24, Nenè 17 – Cha: Jackson 22, Wallace 20, Diaw 13, Murray 13)
    • Utah Jazz – Phoenix Suns 124-115
      (Uta: Kirilenko 25, Matthews 21, Boozer 21 – Pho: Dragic 32, Frye 21, Stoudemire 16)
    • Portland Trail Blazers – New Orleans Hornets 97-98
      (Por: Howard 16, Aldridge 16, Webster 14 – NO: Paul 24, Thornton 19, West 18)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: James-Durant, che spettacolo! Ma alla fine vince Lebron

    Risultati NBA del 24 gennaio 2010

    Grande partita e grande sfida nella notte NBA: a Cleveland i Thunder di Kevin Durant sono stati battuti di un soffio dai Cavs guidati come al solito da un LeBron James mostruoso. I 2 fuoriclasse si sono dati battaglia rispondendo colpo su colpo alle prodezze avversarie. Alla fine James sfiora la tripla doppia (37 punti, 12 assist e 9 rimbalzi), Durant ne mette 34 e aggiunge 10 rimbalzi. La giocata che ha regalato a Cleveland la vittoria è una stoppata fenomenale di LeBron proprio sul numero 35 di Oklahoma che inchioda il risultato sul 100-99. Orlando ha bisogno di un overtime per vincere a Charlotte. Phila batte Indiana, Portland espugna Detroit. Continua a perdere Sacramento, questa volta a Miami sotto i colpi di Wade e Beasley. Chicago va a vincere a Houston, Milwaukee asfalta i T-wolves. New Orleans cade a Denver dopo un tempo supplementare, stupenda la sfida tra Paul degli Hornets ed Anthony dei Nuggets che alla fine sarà vinta dal numero 15 biancoceleste. Phoenix ottiene una facile vittoria casalinga contro i poco consistenti Golden State Warriors, Utah distrugge New Jersey, sempre più desolante.

    • Cleveland Cavaliers – Oklahoma City Thunder 100-99
      (Cle: James 37, O’Neal 22, Gibson 13 – Okl: Durant 34, Westbrook 23, Green 11)
    • Charlotte Bobcats – Orlando Magic 95-106 (overtime)
      (Cha: Augustin 22, Jackson 15, Felton 14 – Orl: Nelson 21, Carter 21, Lewis 18)
    • Indiana Pacers – Philadelphia 76ers 97-107
      (Ind: Granger 22, Price 17, Rush 14 – Phi: Brand 23, Young 22, Iverson 17)
    • Detroit Pistons – Portland Trail Blazers 93-97
      (Det: Hamilton 25, Stuckey 20, Villanueva 17 – Por: Webster 28, Aldridge 21, Fernandez 19)
    • Miami Heat – Sacramento Kings 115-84
      (Mia: Wade 27, Beasley 21, Haslem 14 – Sac: Evans 15, Hawes 14, Casspi 13)
    • Houston Rockets – Chicago Bulls 97-104
      (Hou: Landry 22, Brooks 20, Scola 20 – Chi: Miller 25, Rose 20, Gibson 16)
    • Milwaukee Bucks – Minnesota Timberwolves 127-94
      (Mil: Delfino 24, Jennings 18, Warrick 18 – Min: Flynn 20, Brewer 18, Love 17)
    • Denver Nuggets – New Orleans Hornets 116-110 (overtime)
      (Den: Anthony 30, Billups 20, Martin 20 – NO: Paul 26, Songaila 20, Okafor 16, Stojakovic 16)
    • Phoenix Suns – Golden State Warriors 112-103
      (Pho: Nash 23, Dragic 20, Lopez 16 – GS: Maggette 27, Curry 25, Tolliver 19)
    • Utah Jazz – New Jersey Nets 116-83
      (Uta: Boozer 22, Okur 20, Millsap 20 – NJ: Yi 16, Lopez 14, Williams 13)

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