Tag: chievo verona

  • Serie A, Hellas e Chievo si spartiscono il derby

    Serie A, Hellas e Chievo si spartiscono il derby

    Un derby dai due volti quello andato in scena al “Bentegodi” di Verona. Le due squadre nella prima fase sono guardinghe e attente a non scoprirsi troppo nella ripresa invece azzardano e offrono al pubblico uno spettacolo diverso. Finisce in parità ma si fa preferire il Chievo per una certa continuità della manovra, dubbi un paio di interventi in area del Verona su Paloschi e la rete del vantaggio della squadra di Mandorlini è palesemente in fuorigioco.

    Il primo tempo è lento, come detto le due squadre si controllano e i due tecnici non sono soddisfatti, entrambe le squadre manovrano il gioco sbagliando sempre l’ultimo servizio per la concretizzazione dell’azione. L’emozione più vera la procura il Chievo per merito di Luca Rigoni che dal limite dell’area al 18° tira in modo potente e centrale, Rafael in volo devia sopra la traversa.

    Il derby di Verona | Foto Twitter
    Il derby di Verona | Foto Twitter

    Nel secondo tempo il Chievo inizia con un piglio diverso e Birsa, bravo ma troppo evanescente, viene rimpiazzato da Pepe che sulla destra inizia a macinare cross allargando le maglie della difesa del Verona. Nella fase centrale il Chievo sembra riposarsi e rallentare per un attimo il ritmo e il Verona ne approfitta per colpire.

    Al 70° da una punizione sulla trequarti destra la palla arriva in area clivense, Moras prolunga di testa e Pisano, in fuorigioco di circa un metro, sfrutta l’uscita maldestra di Bizzarri appoggiando in rete il vantaggio.

    La rete del vantaggio del Verona, Pisano sull'assist di Moras è in furorigioco | Foto Twitter
    La rete del vantaggio del Verona, Pisano sull’assist di Moras è in furorigioco | Foto Twitter

    La reazione del Chievo è autoritaria e trova in Paloschi il combattente più battagliero che viene fermato alcune volte con esperienza a volte eccessiva. Il pareggio arriva attraverso un bel cross di Gobbi all’83° dalla destra che trova Castro prontissimo a deviare di testa in modo perentorio e vincente.

    I clivensi proveranno ancora a prendersi il derby, ma la difesa del Verona libererà sempre in modo puntuale prima della fine un tiro di Rigoni meriterebbe maggior fortuna e nei minuti di recupero ancora Castro di testa da calcio d’angolo devia fuori di poco.

    CHIEVO-VERONA 1-1 (0-0) – 70° Pisano (V), 83° Castro (C).

    Chievo Verona (4-3-1-2): Bizzarri 6; Gobbi 6, Cesar 5,5, Gamberini 5,5 (dal 69° Cacciatore 5,5), Frey 6; Castro 7, Rigoni 6, Hetemaj 6 (dal 83° Inglese S.V.); Birsa 6 (dal 53° Pepe 6,5); Paloschi 6,5, Meggiorini 5,5.

    A disp.: Bressan, Seculin, CAcciatore, Christiansen, Dainelli, Inglese, Mattiello, Pellissier, Pepe, Pinzi, Radovanovic, Sardo.

    All.: Maran 6,5

    Hellas Verona (4-3-3): Rafael 6; Souprayen 5,5, Helander 6, Moras 5, Pisano 6,5; Hallfredsson 5,5, Viviani 6, Greco 6; Jankovic 5,5 (dal 80° Siligardi S.V.), Gomez 6,5 (dal 85° Matuzalem S.V.), Sala 5,5 (dal 80° Bianchetti S.V.).

    A disp.: Coppola, Gollini, Albertazzi, Bianchetti, Matuzalem, Siligardi, Claudio, Wszolek, Zaccagni.

    All.: Mandorlini 6

    Arbitro: Rizzoli 5

    Ammoniti: Cesar C), Gobbi (C), Meggiorini (C) Espulsi:

     

  • Serie A: Rinascita Milan, giù Verona e Lazio, ok Chievo

    Serie A: Rinascita Milan, giù Verona e Lazio, ok Chievo

    La 30esima giornata di Serie A si presentava già con alcune sfide affascinanti, Roma-Torino, Juventus-Parma, Fiorentina-Milan e con tanti contenuti relativi al lotto di squadre in battaglia per la conquista dei fatidici posti per l’Europa League per non parlare della zona retrocessione dove Cagliari e Chievo erano chiamati a non fallire il match.

    Premesso che la Roma ha fatto all’ultimo respiro suo il match con il Torino (partita giocata in anticipo ieri) la Juventus ha risposto alla grande a chi, con scetticismo, guardava lo stato di forma dei bianconeri. Batte 2-1 il Parma giocando un primo tempo alla grande e portandosi sul doppio vantaggio con Tevez, calando nella ripresa e facendo riaprire la partita da Molinaro ma poi controllando la gara fino alla fine.

    Il Napoli strapazza il Catania, dominandolo prima e lasciandolo giocare poi. Quattro reti di vantaggio già nel primo tempo contro una squadra che è stata la lontana parente di quella vista contro la Juventus domenica sera, per i partenopei si è trattata di una passeggiata già arrivata alla fine nella prima frazione. Mostruoso Callejon autore di due assist e di una rete e sbloccato Zapata autore di una doppietta. Nel secondo tempo il Napoli ha provato a controllare, ma la filosofia del calcio di Benitez in questo pare essere un po’ come quella di Zeman. Il Catania accorcia le distanze due volte ma sarà tutto inutile.

    Il Milan fino al gol che lo ha messo in vantaggio sulla Fiorentina al “Franchi” sembrava in balia dell’avversario, dopo il gol è diventata un’altra squadra capace di piegare i viola con il risultato di 0-2 e tornando a far sorridere Clarence Seedorf che, mai come in questa settimana, ha capito cosa vuol dire essere allenatore di una nobile decaduta. A Montella non rimane che prenderla in fiilosofia, la Fiorentina oggi, grazie a lui, è una squadra di livello europeo in pianta stabile e in tranquillità deve lavorare per l’ultimo obbiettivo stagionale, la Coppa Italia recuperando il suo credito con la fortuna.

    Esultanza Milan al gol di Mexes | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Esultanza Milan al gol di Mexes | Foto Twitter / Il Pallonaro

    La Lazio appena si è avvicinata alla zona Europa trova una bella batosta a Genova, sponda rossoblù. Magistrale la lettura della partita da parte di Gasperini, che parte coperto con solo Gilardino davanti e poi quando capisce che i biancocelesti pungono come uno spillo inserisce fantasia e sostanza in appoggio alla punta vincendo la partita. Reti di Gilardino e di Fetfatzidis.

    Entra a pieno titolo nella lotta per l’Europa l’Atalanta di Colantuono che piega il flebile Livorno per 2-0. De Luca e Denis realizzano le reti necessarie ai nerazzurri per risolvere la pratica, adesso la dea è a soli quattro punti da Parma ed Inter e sognare lo scavalcare di una delle due non è così assurdo.

    La battaglia per l’Europa League diventa avvincente con la sconfitta della Fiorentina di oggi, perché mancano ancora otto giornate e può veramente succedere di tutto. L’Inter se domani vincesse il suo confronto al “G. Meazza” contro l’Udinese si porterebbe ad un solo punto dai viola ed il Parma, sconfitto oggi è comunque a 47 punti (4 dalla Fiorentina) quindi tutto è veramente aperto ad ogni epilogo.

    In coda sono importanti i successi del Chievo e del Cagliari, rispettivamente contro Bologna e Verona. I “mussi volanti” agli ordini di Corini sapevano e aspettavano questa partita e non hanno fallito l’appuntamento. Importante era vincere perché: a) gli scontri diretti alla fine possono sempre avere il loro peso determinante, soprattutto con una classifica ancora così incerta in basso e b) perché questa vittoria da un’iniezione di fiducia fondamentale per una squadra che negli scontri diretti con maturità sa far sua la partita e con un risultato netto come quello di oggi (3-0). Per il Cagliari era importantissimo strappare tre punti perché in ogni caso permettono alla squadra di respirare rimanendo a +8 punti dalla zona retrocessione e potendo così finire la stagione in tranquillità.

    La Sampdoria è ufficialmente un’altra squadra rispetto a quella prima dell’arrivo di Mihajlovic, oggi è una compagine che sa cosa deve fare e quali sono i suoi limiti. A Reggio Emilia va a prendersi altri tre punti pesanti che la mettono in scia alla coda delle squadre in lotta per l’Europa League, per il Sassuolo di Di Francesco non cambia molto rispetto alla situazione di domenica scorsa, tuttavia sembra proprio che qualcuno in squadra abbia iniziato a non credere più alla salvezza, tanto che pare un gruppo involuto rispetto a qualche settimana fa.

    RISULTATI 30ESIMA GIORNATA DI SERIE A:

    Giocata martedì 25 marzo 2014

    Roma-Torino  2-1 – 41° Destro (R), 52° Immobile (T), 91° Florenzi (R)

    Mercoledì 26 marzo 2014

    Atalanta-Livorno  2-0 – 22° De Luca, 59° Denis.

    Cagliari-H.Verona  1-0 – 32° Nené.

    Catania-Napoli  2-4 – 16° Zapata (N), 25° Callejon (N), 40° Henrique (N), 43° Zapata (N), 52° Monzón (C), 75° Gyömber (C).

    Chievo-Bologna  3-0 – 7° Paloschi rig., 78° Paloschi, 89° Rigoni.

    Fiorentina-Milan  0-2 – 23° Mexes, 64° Balotelli.

    Genoa-Lazio  2-0 – 65° Gilardino, 83° Fetfatzidis.

    Juventus-Parma  2-1 – 25° Tevez (J), 32° Tevez (J), 62° Molinaro (P).

    Sassuolo-Sampdoria  1-2 – 1° Sansone G. (Samp), 16° Longhi (Sas), 66° Okaka (Samp).

    Giovedì 27 marzo 2014

    Inter-Udinese  ore 20:45

    CLASSIFICA SERIE A:

    81 punti: Juventus; 67 punti: Roma; 61 punti: Napoli; 51 punti: Fiorentina; 47 punti: Inter* e Parma*; 43 punti: Atalanta; 42 punti: Lazio; 40 punti: H. Verona e Sampdoria; 39 punti: Torino, Milan e Genoa; 34 punti: Udinese; 32 punti: Cagliari; 27 punti: Chievo; 26 punti: Bologna; 24 punti: Livorno; 21 punti: Sassuolo; 20 punti: Catania.

     

  • La Roma passeggia al “Bentegodi” e inguaia il Chievo

    La Roma passeggia al “Bentegodi” e inguaia il Chievo

    Tutto bene per la Roma di Rudi Garcia, che trova una facile vittoria sul campo di Verona, sponda Chievo, dove non è stato facile vincere per nessuno. Corini tiene la sua formazione abbottonatissima e chiude tutti gli spazi, si capisce subito quale sarà il canovaccio della partita.

    Si assiste da subito ad un buon possesso palla giallorosso ma nulla più, poi al 17° ecco la fiammata che apre il match e la colpa è tutta di Cesar che su un disimpegno di testa vuole appoggiare il pallone al proprio portiere innescando Gervinho, il quale non si fa pregare due volte ed al volo trafigge  Agazzi in uscita.

    Il Chievo prova una timida reazione, ma la Roma controlla agevolmente con le ottime chiusure di Benatia e Castan e può colpire in contropiede, Destro al 32° ruba una palla in area si allarga sulla sinistra superando Agazzi ma poi tira sull’esterno della rete.

    Il secondo gol arriva a fine primo tempo. Taddei offre centralmente a Destro una palla fuori area, l’attaccante giallorosso con una finta di corpo si libera di Dainelli, che colpevolmente gli lascia troppo spazio, e trafigge per la seconda volta Agazzi in uscita.

    Destro festeggia con i suoi compagni al secondo gol della Roma | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Destro festeggia con i suoi compagni al secondo gol della Roma | Foto Twitter / Il Pallonaro

    La ripresa vede un Chievo un po’ più convinto, ma la Roma controlla agevolmente rischiando il giusto, la partita si trascina con poche emozioni fino alla fine. Rudi Garcia ottiene quello che cercava, il mantenimento della concentrazione e l’affidabilità dei suoi uomini, mentre per Corini si apprestano settimane intense di lavoro. Il suo Chievo per salvarsi deve soprattutto registrare le amnesie difensive che oggi sono state determinanti contro una Roma non ad altissimi livelli.

    CHIEVO VERONA-ROMA 0-2 (0-2) – 17° Gervinho (R), 42° Destro (R).

    Chievo Verona (4-2-3-1): Agazzi 6; Sardo 5,5; Dainelli 5; Cesar 4,5; Frey 5,5; Bentivoglio 5,5; Radovanovic 5; Stoian 6 (46° Rubin 6); Rigoni 5,5; Lazarevic(70° Obinna 6); Paloschi 5,5 (59° Pellissier 5).

    All.: Corini

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6 (46° Torosidis 6); Benatia 6,5; Castan 6,5; Romagnoli 6; Nainggolan 6,5; Taddei 6,5; Pjanic 6; Gervinho 6,5; Destro 7; Totti 6,5 (76° Bastos 6).

    All.: Garcia

    Ammoniti: 38° Bentivoglio (C), 85° Benatia (R). Espulsi: –

  • Roma: Rudi Garcia non vuole fermarsi

    Roma: Rudi Garcia non vuole fermarsi

    Nell’anticipo delle 20:45 di questa 29esima giornata di Serie A troviamo un intrigante Chievo Verona-Roma che nonostante possa sembrare futile per i giallorossi è invece determinante per i ragazzi di Eugenio Corini.

    I “mussi volanti” hanno infatti un solo punto di vantaggio sulla terzultima in classifica Bologna e quindi sarebbero ansiosi di riuscire a mettere un po’ di fieno in cascina, se poi questo dovesse accadere contro una big del nostro campionato, tanto meglio.

    Rudi Garcia deve fare i conti con il terribile infortunio capitato al suo metronomo Strootman che lo accompagnerà fino alla fine della stagione ed alla squalifica di Daniele De Rossi, tuttavia in conferenza stampa prima della partita è stato chiaro, guai a fermarsi adesso, la Roma deve continuare per crearsi un grande futuro. Insomma l’intento da parte del tecnico di tenere alta la tensione, nonostante la Juventus e lo scudetto siano scappati via è chiaro. Torna disponibile Maicon che quindi è probabile possa essere da subito della partita.

    Rudi Garcia | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Rudi Garcia | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In mediana dovrebbe vedersi Taddei e davanti, insieme all’inossidabile Francesco Totti, ci saranno le due frecce Bastos e Gervinho. Inizialmente in panchina Florenzi e Destro, che ha un feeling particolare con la porta clivense, sempre out invece Balzaretti.

    Corini è senza Guana, infortunato, e non può nemmeno contare su Hetemaj che è stato squalificato. Con un modulo molto coperto (5-3-2) dovremmo vedere a centrocampo il trio già collaudato Radovanovic, Guarente e Rigoni per fermare in mezzo la Roma. Dietro invece sugli esterni Sardo e Rubin mentre a fare i tre centrali Frey, Dainelli e Cesar. Davanti Stoian e Paloschi cercheranno di non dare punti di riferimento a Benatia e Castan.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    CHIEVO VERONA (5-3-2):

    Agazzi; Sardo, Frey, Dainelli, Cesar, Rubin; Radovanović, L. Rigoni, Guarente; Stoian, Paloschi. 

    All.: Eugenio Corini.

    ROMA (4-3-3):

    De Sanctis; Maicon, Benatia, Castán, Torosidis; Pjanić, Nainggolan, Taddei; Gervinho, Totti, Bastos. 

    All.: Rudi Garcia.

     

  • La Juve frena. Parma e Torino sognano, l’ Inter e Udinese è crisi

    La Juve frena. Parma e Torino sognano, l’ Inter e Udinese è crisi

    La 21ma giornata di Serie A ci ha lasciato con il sapore della speranza che il Campionato sia riaperto. La Juventus infatti non è riuscita a fare tredici e contro un’ottima Lazio strappa a fatica un pari. (altro…)

  • Trofeo fair-play: premiato il Chievo Verona, esempio di lealtà

    Trofeo fair-play: premiato il Chievo Verona, esempio di lealtà

    La tifoseria e  la squadra più corrette d’ Italia? Il Chievo Verona, che lo scorso giugno si è aggiudicato, per la 15esima volta nella sua storia, la Coppa Disciplina come squadra più corretta della stagione 2012/13, ma non solo, si è infatti aggiudicata anche il Trofeo fair-play dedicato all’ indimenticato Gaetano Scirea, per la tifoseria più corretta dello scorso campionato di serie A, a pari merito con il Parma.

    I due trofei entrambi istituiti dal Consiglio di Lega Calcio sono stati consegnati al presidente Luca Campedelli questa mattina nella sede del club di via Galvani.

    Questi sono due riconoscimenti ai quali tengo particolarmente – ha commentato il presidente Campedelli – perché testimoniano la correttezza, la lealtà e la sportività che contraddistinguono il ChievoVerona e tutti i suoi tifosi. Per noi sono valori che da sempre caratterizzano la mia società, princìpi nei quali i nostri sostenitori si sono identificati sin da quando la famiglia Campedelli è alla guida del Chievo. Per questo motivo voglio ringraziare i nostri tifosi: è un orgoglio per la società e la squadra vantare appassionati che ogni anno vincono il Trofeo Gaetano Scirea“.

    La Coppa Disciplina è il trofeo attribuito al club che ha ricevuto meno sanzioni in totale (multe alla società, squalifiche ai calciatori e via dicendo).

    Luca Campedelli | © Marco Luzzani/Getty Images
    Luca Campedelli | © Marco Luzzani/Getty Images

    Di seguito la classifica relativa allo scorso campionato:

    1) CHIEVO VERONA 02,70
    2) PARMA 02,97
    3) SIENA 04,02
    4) UDINESE 04,03
    5) PALERMO 04,08
    6) TORINO 04,15
    7) CAGLIARI 04,39
    8) BOLOGNA 04,40
    9) GENOA 04,62
    10) SAMPDORIA 04,64
    11) FIORENTINA 05,26
    12) MILAN 05,30
    13) LAZIO 05,70
    14) CATANIA 06,90
    15) PESCARA 06,92
    16) NAPOLI 08,45
    17) ATALANTA 08,49
    18) INTERNAZIONALE 10,14
    19) ROMA 12,30
    20) JUVENTUS 13,8

    Il Trofeo fair-play è stato istituito dal Consiglio di Lega per premiare le tifoserie più corrette del massimo campionato nazionale, la classifica tiene conto esclusivamente dei provvedimenti disciplinari adottati per il comportamento dei tifosi.

    Questa la calssifica completa, relativa allo scorso campionato:

    1) CHIEVO VERONA 00,00 e PARMA 00,00
    3) SIENA 00,12
    4) CAGLIARI 00,20
    5) UDINESE 00,41
    6) PALERMO 00,48
    7) SAMPDORIA 00,51
    8) TORINO 01,12
    9) BOLOGNA 01,14
    10) GENOA 01,23
    11) FIORENTINA 01,45
    12) MILAN 01,90
    13) CATANIA 01,93
    14) PESCARA 03,02
    15) LAZIO 03,16
    16) ATALANTA 03,54
    17) NAPOLI 04,38
    18) INTERNAZIONALE 06,43
    19) ROMA 08,44
    20) JUVENTUS 10,19

     

     

  • Rosati, Matri e Anderson alla Fiorentina ma non finisce qui

    Rosati, Matri e Anderson alla Fiorentina ma non finisce qui

    La Fiorentina già questa estate ci aveva abituato al suo modo incredibile di operare sul calciomercato. Sorniona, alla finestra e attendista, poi come un fulmine a ciel sereno colpisce portando a casa quello che cerca. (altro…)

  • Chievo Verona-Juventus Final Eight Campionato Primavera

    Chievo Verona-Juventus Final Eight Campionato Primavera

    L’una arriva di diritto come prima classificata del proprio girone, l’altra invece ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per entrare nell’ambitissima final eight del Campionato Primavera. La sfida che il primo giugno metterà di fronte Juventus e Chievo Verona in quel di Gubbio dunque vedrà difronte due squadre, almeno sulla carta, di diverso valore. La compagine bianconera infatti ha battuto la concorrenza nel girone A conquistando ben 19 successi in 26 gare e compiendo appena 3 passi falsi. I bianconeri, tra l’altro, hanno conquistato la bellezza di 61 punti, record di tutti e tre i gironi.

    Ma di primati i piemontesi ne hanno altri, come ad esempio la miglior difesa di tutti e tre i gironi con appena 19 reti al passivo. L’attacco, con 49 gol siglati, si è dimostrato sì prolifico ma non come quello di altre big. Diverso cammino per il Chievo Verona che invece ha chiuso il raggruppamento B dietro ad uno dei migliori vivai italiani, ovvero quello dell’Atalanta, ma alle spalle anche delle più quotate Milan ed Inter. Tuttavia 14 successi sono stati un buon bottino per i clivensi che hanno perso appena 5 gare conquistando 49 punti. L’attacco, con 56 gol fatti, è stato il secondo del girone, ma anche la difesa, con appena 23 reti subite, non ha affatto sfigurato.

    Il portiere della Juventus Primavera Branescu © Valerio Pennicino/Getty Images
    Il portiere della Juventus Primavera Branescu © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nei playoff i veneti hanno eliminato due delle squadri più forte del girone centro-sud, ovvero Napoli e Palermo.
    D’Anna per il suo Chievo predilige un 4-2-3-1 molto offensivo, come dimostrano i tantissimi gol fatti quest’anno. Non che la difesa abbia deluso, ma di certo il reparto offensivo, con quattro giocatori in grado di creare pericoli e segnare in ogni momento, ha fatto la differenza, un po’ cambiando quel credo della prima squadra che negli ultimi tempi ha regalato poco spettacolo. In porta il giovane Provedel è risultato spesso decisivo, mentre in difesa la coppia Fochesato-Coulibaly ha regalato certezze, con Maccarone e Magri che in più di una circostanza si sono ritagliati spazi importanti. Ai lati invece Costa e Manfrin sono stati dei punti fermi. Djiby, Paruzza, Toskic e il capitano Burato si sono sobbarcati l lavoro di schermo davanti alla difesa ed alle spalle del quadrilatero delle meraviglie, quello che ha segnato a raffica con tanti e diversi interpreti. Cisotti si è dimostrato implacabile, ma intorno a lui la classe del brasiliano Da Silva e l’imprevedibilità di Messetti e Franchini spesso ha fatto la differenza.

    Baroni, per la sua Primavera, si è ispirato a quanto fatto in prima squadra da Antonio Conte. Un 3-5-2 nel quale gli esterni aiutano molto la difesa ma quando c’è da spingere non si risparmiano. E così come accaduto in prima squadra, anche i più giovani hanno subito reti con il contagocce. In avanti però c’è qualcosa di diverso. O qualcuno. Parliamo di Padovan che in campionato con 16 reti ha siglato un terzo dei gol totali. Il suo bomber la Primavera ce l’ha, ma non ha sfigurato nemmeno Beltrame, più volte in orbita prima squadra, che ha siglato ben 9 gol. Una coppia d’attacco ben assortita, ma il vizietto del gol ce l’hanno un pò tutti visti i 13 centri messi a segno. In porta Branescu è una garanzia: tra i meno battuti, è entrato anche nelll’orbita della prima squadra. In difesa invece l’islandese Magnusson e Rugani sono delle certezze, ma in costante crescita nel corso del campionato si è dimostrato lo svizzero Untersee. Sugli esterni Kabashi e Mattiello hanno dimostrato di saper fare ambedue le casi, ma nemmeno Gerbaudo ha sfigurato quando, e ciò è avvenuto spesso, è stato chiamato in causa. In attacco come detto Beltrame e Padovan hanno una grande intesa, ma Lanini e Bonatini hanno comunque dato il loro valido apporto.

    La Juventus appare senza dubbio favorita in vista di questo match. Il rendimento di questa stagione, il migliore in assoluto nel campionato Primavera, la vittoria in Cppa Italia e l’ottimo stato di forma dimostrato nel torneo di Ostuni non possono che indicare in quella di Baroni la formazione da battere in questa sfida. Il Chievo, arrivato come outsider dopo il quarto posto nel girone B, è cosciente di dover fare l’impresa, ma l’imprevedibilità dei propri uomini di attacco potrebbe essere l’arma da sfruttare. Anche contro la miglior difesa in assoluto.

  • Il Milan espugna Verona con un gol di Montolivo: terzo posto al sicuro?

    Il Milan espugna Verona con un gol di Montolivo: terzo posto al sicuro?

    Il Milan riesce a portare a casa una vittoria pesantissima su un campo difficile come il Bentegodi grazie alla rete messa a segno da Montolivo al 24′. (altro…)

  • Chievo-Palermo, un pari che non serve a nessuno

    Chievo-Palermo, un pari che non serve a nessuno

    Ne vinti ne vincitori nell’anticipo delle ore 18 della 25esima giornata di Serie A tra Chievo-Palermo. Un pareggio che non serve ai siciliani e che permette invece ai veneti di mantenere una certa distanza dalla zona retrocessione (in attesa delle sfide odierne). Per Malesani secondo pari consecutivo, dopo quello rimediato tra le mura amiche contro il Pescara, tutti scontri salvezza che non riescono a dare una scossa all’ambiente rosanero. Per i clivensi invece nessuna tensione, in un match tutto sommato equilibrato che ha visto protagonista il pubblico del Bentegodi per i continui fischi rivolti all’ex di turno, quel Stefano Sorrentino andato via a gennaio in pessimi rapporti con dirigenza e tifo veronese. I siciliani, in attesa della sfida di lunedì del Siena contro la Lazio si ritrovano al 19esimo posto.

    La partita – Gara equilibrate tra due squadre che hanno preferito metterla più sull’agonismo che sul gioco, anche a causa di un campo da gioco non in brillantissime condizioni. Parte bene il Palermo con la rete di Formica, la prima da quando veste la maglia rosanera. L’argentino è bravissimo a infilare Puggioni con un perfetto tiro ad incrocio sul secondo palo. I siciliani provano a controllare la partita, senza rendersi troppo pericolosi dalle parti del portiere veronese. Il Chievo non fa meglio, tanto da lasciare inoperoso Sorrentino per i primi quarantacinque minuti di gioco.

    Formica esulta dopo il gol del momentaneo vantaggio © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Formica esulta dopo il gol del momentaneo vantaggio © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nel secondo tempo arriva la doccia fredda per gli ospiti con il rigore giustamente concesso dall’arbitro Tagliavento per un fallo di mano di Garcia in area di rigore siciliana. Dal dischetto il francese Thereau non sbaglia e spiazza il fischiatissimo Sorrentino che prova ad ingannare il suo ex compagno di squadra con qualche passetto sulla linea di porta. La gara scorre via sull’1-1, punteggio che può essere apprezzato dai padroni di casa, mentre per gli ospiti il cammino verso la salvezza è sempre più difficile, viste le difficoltà a ritrovare una vittoria che ormai manca da troppo tempo.

    PAGELLE CHIEVO-PALERMO
    Formica 7: Si presenta alla sua nuova squadra con un bellissimo gol. Offre tanto movimento e buone giocate tecniche, sostituisce Miccoli, alle prese con un’influenza che non vuole lasciargli pace.
    Garcia 5: Gara buona sia in fase di contenimento che in quella di spinta. Peccato che rovini la sua prestazione con il fallo di mano che permette al Chievo di trovare il pareggio. Gli hanno mai insegnato di tenere le mani dietro il corpo?
    Acerbi 5.5: Appena una settimana fa dichiarava di aver sentito il peso della maglia del Milan in questi primi sei mesi di stagione e di sentirsi più tranquillo adesso a Verona. Probabilmente oggi in parte è rimasto a Milano, non perfetto contro un Boselli molto attivo e voglioso di sacrificarsi per la squadra.
    Thereau 6.5: Seppur di rigore, la sua zampata c’è sempre. Pochi gol stagionali, tanti assist e tanti movimenti giusti. Il francese crea spazi, si sacrifica, segna. Corini lo sa e lo schiera sempre titolare.

    TABELLINO CHIEVO-PALERMO
    Chievo (3-5-2): Puggioni 6; Andreolli 6, Dainelli 6, Acerbi 5.5; Frey 5.5, Guana 6, Hetemaj 6 (46′ Pellissier 6), Cofie 6, Jokic 5.5; Paloschi 6 (67′ Luciano 5.5), Thereau 6 (77′ Spyropoulos sv). Allenatore: Corini 6
    Palermo (4-3-2-1): Sorrentino 6.5; Morganella sv (8′ Nelson 6.5), Munoz 6, Aronica 6, Garcia 5; Barreto 6, Arevalo Rios 6, Kurtic 5.5; Formica 7 (57′ Von Bergen 6), Fabbrini 6.5; Boselli 6.5 (80′ Miccoli sv). Allenatore: Malesani 6

    I due gol del match
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