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  • Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Il Calciomercato sta pian piano volgendo alla conclusione e negli ultimi giorni si è acceso un ballo che ci terrà compagnia sino all’ultimo minuto possibile per stilare le trattative: il Valzer delle punte.

    Tre grandi della Serie A, Juventus, Milan e Roma sono infatti alla ricerca di una punta da inserire nel proprio organico.

    Radamel Falcao e Lukas Podolski
    Radamel Falcao e Lukas Podolski

    Partiamo dai bianconeri che sin dal primo momento dopo all’infortunio di Morata, si sono messi alla ricerca di un calciatore per poter arricchire il parco attaccanti a disposizione di Allegri che al momento è limitato a Llorente, Tevez, Giovinco e il giovane Coman. Il sogno della Juventus sarebbe quello di portare in Italia dal Monaco l’attaccante colombiano Radamel Falcao. Una trattativa difficile non solo perchè la squadra del Principato non è così convinta di cederlo in prestito ma anche perchè è sempre presente la forte concorrenza del Real Madrid. Detto del Tigre, ci sono altri nomi sul taccuino di Marotta, Lukas Podolski per esempio fino a ieri sembrava un obiettivo decisamente vicino al vestire il bianconero, l’Arsenal però chiede 12 milioni circa e la Juventus non pare intenzionata a spendere quella cifra, Podolski quindi potrebbe finire al Wolfsburg. Restano quindi altri due nomi tutti da valutare e su cui lavorare ovvero Chicharito Hernandez dal Manchester United e Shaqiri dal Bayern Monaco.

    Le altre due società vedono il mercato degli attaccanti intrecciarsi.

    Mattia Destro e Fernando Torres
    Mattia Destro e Fernando Torres

    Il Milan infatti, ceduto Balotelli al Liverpool, e viste le enormi difficoltà nell’arrivare a Jackson Martinez, il Porto è una bottega piuttosto costosa e non pare pronta a far sconti sulla clausola rescissoria da 35 milioni, si è lanciato forte sull’attaccante giallorosso Mattia Destro, la prova è il pranzo a Forte dei Marmi tra Adriano Galliani e Walter Sabatini. La Roma però non è certo disposta a regalare il suo attaccante e chiede 25 milioni di euro, mentre il Milan vorrebbe operare con un prestito oneroso con obbligo di riscatto per una cifra intorno ai 16/17 milioni. Una distanza quindi difficile da colmare al momento. Per questo motivo il Milan ha provato a contattare il Chelsea per il prestito di Fernando Torres, operazione fattibile se non fosse per l’alto ingaggio del giocatore che frena la trattativa. Pare poco più di una suggestione un possibile arrivo di Samuel Eto’o in maglia rossonera.

    Veniamo alla Roma, i giallorossi al momento sarebbero a posto per quanto riguarda l’attacco ma se dovesse partire Mattia Destro, andrebbe certamente rimpiazzato, ed anche qua torna il nome di Fernando Torres. L’attaccante dei Blues potrebbe essere inserito nella trattativa per portare Destro a Stamford Bridge, anche qua il nodo da sciogliere è sempre l’ingaggio dello spagnolo.

  • Premier League, Chelsea e Swansea a punteggio pieno, pari Arsenal

    Premier League, Chelsea e Swansea a punteggio pieno, pari Arsenal

    Le gare di questo sabato, valevoli per la seconda giornata di Premier League, hanno visto il Chelsea e lo Swansea ottenere la seconda vittoria consecutiva e, in attesa delle gare di Hull e Tottenham di domani e di Liverpool e Manchester City che si sfideranno nel Monday Night, conquistano la vetta della classifica a punteggio pieno.

    Pareggio sofferto ed in rimonta per l’Arsenal in casa dell’Everton.

    Veniamo al racconto delle gare odierne.

    L’anticipo delle 13.45 ha visto Aston Villa e Newcastle non riuscire a superarsi chiudendo la gara a reti bianche.

    Diego Costa
    Diego Costa

     

    A Stamford Bridge il Leicester resiste un’ora agli attacchi del Chelsea anche grazie alla bravura del portiere figlio d’arte Schmeichel. Al 62° però gli ospiti devono cedere a Diego Costa che porta in vantaggio i suoi. La partita la chiude poi Hazard al 77°.

     

     

    Molto bene il West Ham che anche grazie al gol dell’ex Lazio ed Inter Mauro Zarate, espugna per 3-1 il campo del Crystal Palace.

    Southampton e Wba danno vita ad un pareggio per 0-0 che permette d entrambe di fare un passettino in avanti in classifica.

    Lo Swansea continua a procedere a punteggio pieno e grazie al gol segnato da Dyer al 23° battono il Burnley volando a 6 punti e lasciando la matricola a 0.

    Nel posticipo delle 18.30 spettacolo a Goodison Park con l’Everton che può mangiarsi le mani per una vittoria persa negli ultimissimi minuti. I toffies partono bene e nei primi 45 minuti ottengono il doppio vantaggio con Coleman al 19° e Naismith al 45°. Nella ripresa i minuti passano e il 2-0 si mantiene sino al 83° quando Ramsey accorcia le distanze. I Gunners completano la rimonta al 90° con il gol di Giroud.

     

    RISULTATI

    Aston Villa – Newcastle 0-0

    Chelsea – Leicester 2-0 (62° Diego Costa, 77° Hazard)

    Crystal Palace – West Ham 1-3 (34° Zarate (W), 37° Downing (W), 48° Chamakh (C), 62° Cole (W))

    Southampton – Wba 0-0

    Swansea – Burnley 1-0 (23° Dyer)

    Everton – Arsenal 2-2 (19° Coleman (E), 45° Naismith (E), 83° Ramsey (A), 90° Giroud (A))

     

    CLASSIFICA

    Chelsea e Swansea 6, Arsenal e Aston Villa 4, West Ham, Manchester City*, Liverpool*, Tottenham*, Hull City* 3, Everton e Wba 2, Sunderland*, Newcastle, Southampton e Leicester 1, Manchester United*, Qpr*, Stoke City*, Crystal Palace e Burnley 0.

    * una partita in meno

  • Premier League: Liverpool, City e Chelsea bene all’esordio

    Premier League: Liverpool, City e Chelsea bene all’esordio

    Nella prima giornata di Premier League, dopo il tonfo dello United ed i successi di Arsenal e Spurs non hanno deluso le aspettative le altre tre grandi d’Inghilterra: il Liverpool, il Manchester City e il Chelsea tutte e tre vincitrici nelle gare disputate domenica, le prime due, e nel Monday Night i Blues.

    Raheem Sterling
    Raheem Sterling

    I Reds di Brendan Rodgers, alla prima gara di Premier nel post Luis Suarez, a causa anche delle assenze dei due neo acquisti Lallana e Markovic, soffrono in quel di Anfield contro un buon Southampton ma portano a casa i 3 punti. Il Liverpool trova il vantaggio al 23° con Sterling che ben imbeccato non può sbagliare davanti al portiere. Sembrerebbe tutto in discesa ma crescono i Saints che ad inizio ripresa trovano la parità con Clyne al minuto 56°. Gli ospiti continuano a premere ma al 79° Sturridge tocca una torre di Sterling e riporta avanti i padroni di casa che poi possono ringraziare la buona stella quando il tiro di Schneiderlin colpisce la traversa e rimbalza in campo.

     

    Buona anche la partenza dei campioni in carica del Manchester City che dopo la sberla subita dall’Arsenal in Community Shield, ancora non convincono ma  portano a casa un bel 2-0 in casa del Newcastle. Partono forte i Citizens che dopo alcune occasioni in avvio, trovano il vantaggio al 39° con Silva servito con un colpo di tacco da Dzeko. Nella ripresa i Magpies si lanciano in avanti ed hanno una ghiotta occasione per pareggiare al 91° ma Sissoko fallisce. Passa un minuto ed Aguero la chiude siglando il gol dello 0-2.

     

    Nel Monday Night qualche preoccupazione in avvio per il Chelsea di Mourinho che contro la matricola Burnley va sotto al 14° per il gol di Arfield ma reagisce in pochi minuti pareggiando al 17° con il neo arrivato Diego Costa e ribaltandola al 21° con Schurrle che mette in rete dopo una super giocata di Fabregas. Il gol del definitivo 1-3 lo segna Ivanovic al 34°. Nella ripresa non accade niente di che permettendo ai Blues un facile successo all’esordio.

     

    RISULTATI

    Liverpool – Southampton 2-1 (23° Sterling (L), 56° Clyne (S), 79° Sturridge (L))

    Newcastle – Manchester City 0-2 (39° Silva, 92° Aguero)

    Burnley – Chelsea 1-3 (14° Arfield (B), 17° Diego Costa (C), 21° Schurrle (C), 34° Ivanovic (C))

     

    CLASSIFICA

    Swansea, Tottenham, Aston Villa, Hull City, Arsenal, Liverpool, Manchester City e Chelsea 3, Everton, Sunderland, Leicester e Wba 1, Crystal Palace, Qpr, Stoke City, West Ham, Manchester United, Burnley, Southampton e Newcastle 0

  • Mourinho frecciata a David Luiz ma il suo Chelsea perde col Werder Brema

    Mourinho frecciata a David Luiz ma il suo Chelsea perde col Werder Brema

    Il solito Josè Mourinho si potrebbe dire, il portoghese oltre che per i titoli, o tituli come direbbe lui, è famoso anche per le sue interviste, spesso farcite di frecciatine verso colleghi, calciatori o giornalisti.

    Questa volta l’obiettivo dello Special One è stato il suo ormai ex calciatore David Luiz, passato in questa sessione di mercato dai londinesi al Paris Saint Germain per una cifra intorno ai 60 milioni di euro.

    Mourinho ha dichiarato, in un’intervista al DailyMail, che l’addio del difensore brasiliano non ha indebolito il Chelsea ma anzi i Blues senza David Luiz saranno ancora più forti in questa stagione:

    Josè Mourinho
    Josè Mourinho

    Come difensore centrale David Luiz non era la mia prima scelta la scorsa stagione, lo erano Terry e Cahill, è risultato molto più utile a centrocampo grazie alla sua fisicità, specialmente in Champions League visto che Matic non poteva giocarla, quest’anno Matic può giocare in Champions e quindi non sentiremo la mancanza di David Luiz.

    Il tecnico di Setubal però oltre a questo ribadisce il concetto utilizzando anche belle parole per David Luiz dal punto di vista umano:

    E’ un ottimo professionista e un bravo ragazzo. A livello umano ne sentiremo la mancanza ma, calcisticamente parlando, credo che la nostra squadra sarà più forte.

    Lo Special One conclude l’intervista parlando del suo futuro e dichiarando amore ai Blues:

    Se resto? Finchè Abramovich vorrà non lascerò questo club

    Parole senza dubbio che lasciano il segno, una dichiarazione di forza che però ieri ha avuto subito un incredibile stop con la clamorosa sconfitta del Chelsea in amichevole contro il Werder Brema.

    Al Weserstadion davanti a 30mila persone lo Special One ha schierato dal primo minuto grossi calibri come Terry, Cesc Fabregas, Fernando Torres e Diego Costa. Nella ripresa sono pure entrati il talento belga Hazard e Didier Drogba, tornato al Chelsea in questa sessione di mercato, ma non c’è stato niente da fare. I tedeschi si sono imposti nettamente con le reti dell’ex Juventus Eljero Elia al 20° dal dischetto, Felix Kroos al 37° e  Obraniak al 89° anche lui dagli 11 metri.

     

  • David Luiz lascia il Chelsea e passa al Paris Saint Germain

    David Luiz lascia il Chelsea e passa al Paris Saint Germain

    Nonostante il Fair Play Finanziario e le susseguenti sanzioni imposte dall’Uefa, il primo botto del calciomercato europeo è arrivato proprio dal Paris Saint Germain. La società transalpina del patron Nasser AlKhelaifi ha ufficializzato ieri con un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale ha confermato i rumors che ormai da qualche giorno stava riempiendo le pagine dei giornali ed i siti di calciomercato, David Luiz lascia il Chelsea e si trasferisce in Francia al Paris Saint Germain:

    Per soddisfare il desiderio del giocatore di preparare e giocare nelle migliori condizioni possibili la Coppa del Mondo nel suo paese, la volontà di entrambi i club e David Luiz era quella di raggiungere più velocemente possibile un accordo tra una parte, Paris Saint- Germain e il Chelsea FC, e l’altra tra il Club di Parigi e il giocatore per formalizzare il trasferimento dalla apertura della finestra di trasferimento.

    David Luiz
    David Luiz

     

    Questo il testo del comunicato che in sostanza conferma l’avvenuto acquisto da parte dei parigini del forte difensore brasiliano che per affrettare i tempi, ha svolto le visite mediche proprio in Brasile, a Rio de Janeiro alla presenza del responsabile medico del PSG Eric Rolland, e del ds aggiunto Olivier Letangdove in ritiro con la propria nazionale si sta preparando per disputare il mondiale.

    Le cifre non sono ancora note ma si parla di circa 50 milioni di euro che il Psg verserà al Chelsea. I Blues si liberano così di un giocatore, pagato 25 milioni nel 2011 al Benfica, che non sembra aver mai trovato il feeling giusto con il tecnico Josè Mourinho che spesso infatti lo ha schierato a centrocampo, non certo il ruolo naturale di Luiz.

    Il neoarrivato andrà a comporre una coppia centrale tutta verdeoro con il connazionale Thiago Silva, parliamo di coppia e non di trio brasiliano in quanto pare scontato che Marquinhos, pagato 35 milioni lo scorso anno alla Roma, sarà sacrificato sul mercato, in pole position ci sarebbe il Barcellona che ha bisogno di sostituire Charles Puyol e vorrebbe così puntare sul giovane centrale brasiliano del Psg.

    Dunque nonostante le imposizioni dell’Uefa il Psg è riuscito comunque a mettere a segno un gran colpo.

     

     

  • Diego Costa dai Colchoneros ai Blues?

    Diego Costa dai Colchoneros ai Blues?

    La stampa d’oltremanica ne è certa, il futuro di Diego Costa è già scritto, la prossima stagione l’attaccante brasiliano naturalizzato spagnolo lascerà l’Atletico Madrid per trasferirsi al Chelsea.

    Secondo i media inglesi il Chelsea si sarebbe deciso a pagare la clausola rescissoria che lega Diego Costa ai Colchoneros e quindi la trattativa si sarebbe chiusa su una base di 40 milioni di euro. A quanto pare manca solo l’ufficialità che però verrà data al termine della finale di Champions League di Lisbona che vedrà l’attaccante sfidare il Real Madrid per poter aiutare i biancorossi a conquistare la coppa dalle grandi orecchie.

    L’accordo tra i Blues di Londra e l’Atletico per il trasferimento di Diego Costa, con la definizione di tutti i dettagli del contratto, sarebbe quindi già perfezionato, per affrettare i tempi infatti i due club e gli emissari dell’attaccante avrebbero avuto un incontro il giorno dopo la semifinale di ritorno di Champions League, dove Diego Costa tra l’altro aveva fornito un’ottima prestazione con il rigore del vantaggio degli spagnoli guadagnato e trasformato, per poter bruciare sul tempo tutti gli eventuali acquirenti.

    Diego Costa
    Diego Costa

    Diego Costa guadagnerà 4 milioni l’anno, un operazione piuttosto costosa tant’è che tra il prezzo del cartellino, l’ingaggio del calciatore e le varie provvigioni, si arriverebbe a toccare una quota di circa 75 milioni di sterline, che equivalgono a circa 91 milioni di euro.

    La stagione di Diego Costa, è stata davvero stellare con un fatturato di 36 gol in 50 presenze tra Liga, Coppa del Re, Supercoppa Spagnola e Champions League, terzo posto nella classifica cannonieri della Primera Division di Spagna con 27 gol alle spalle di due Bomber come Cristiano Ronaldo, distante 4 reti, e Leo Messi, solo una lunghezza di vantaggio per la pulce, e con la concrete possibilità di congedarsi dai tifosi del Vicente Calderon con uno strepitoso Doblete formato da Liga, l’Atletico è in testa a 2 turni dalla fine, e Champions League dove i Colchoneros proveranno a vincere il Derby di Madrid in finale.

    Diego Costa dunque è in procinto di iniziare questa nuova avventura in Premier League, andando a far contenti quei tifosi che, nonostante come già detto l’attaccante spagnolo sia stato tra gli artefici dell’eliminazione dei Blues nella semifinale di Champions League, al termine della gara d’andata al Calderon gli cantavano “Ci vediamo l’anno prossimo”.

  • SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    Per una notte il Cholo Diego Simeone si trasforma in Sime-ONE e va a dominare a Stamford Bridge nella casa dello Special One Josè Mourinho. I Colchoneros hanno fatto la gara, sono andati sotto al 35° ma hanno saputo reagire trovando il pari prima della fine del tempo e poi ha continuato a premere nella ripresa trovando i due gol della sicurezza. I Blues hanno evidenziato parecchi limiti, troppo poco propositivi, non hanno saputo gestire il vantaggio di Torres e nella ripresa hanno avuto solo  una reazione d’orgoglio dopo il 2-1 e nei minuti di recupero, troppo poco  per far male ai biancorossi. A Lisbona sarà derby di Madrid mentre per Mourinho arriva la 4° eliminazione consecutiva nelle semifinali di Champions League.

    Per quanto riguarda le formazioni, Mourinho schiera un Chelsea prudente con un 4-2-3-1 che prevede 6 difensori nella formazione iniziale: Schwarzer tra i pali, Cole, Terry, Cahill e Ivanovic in difesa, David Luiz e Ramires in mediana, Azpilicueta, Willian e Hazard alle spalle di Torres.

    Simeone sceglie ancora di tenere in panchina Villa e nel 4-4-2 inserisce Adrian Lopez al fianco di Diego Costa con un centrocampo composto da Arda Turan, Suarez, Tiago e Koke, Courtois tra i pali con Juanfran, Godin, Miranda e Filipe Luis in difesa.

    L'esultanza dei Colchoneros
    L’esultanza dei Colchoneros

    Si parte e c’è subito uno spavento per i tifosi di casa con un cross dell’Atletico che sorprende Schwarzer, il pallone supera il portiere ma sbatte prima sulla traversa, poi sul palo ed infine deviato dalla difesa finisce sul fondo. Il Chelsea risponde con una conclusione in rovesciata di David Luiz fuori di poco al 22°. L’equilibrio regna senza altre grandi occasioni sino al 36° quando Willian si inventa una giocata, arriva Azpilicueta che dal fondo mette un cross rasoterra arretrato per l’accorrente Torres che calcia di prima intenzione, il suo tiro deviato leggermente da Miranda mette fuori causa Courtois per il vantaggio Blues. La gioia del Chelsea non arriva nemmeno all’intervallo perchè al 44° Tiago pennella un lancio che taglia il campo e trova Juanfran solissimo che fa la sponda ad Adrian Lopez che dentro l’area impatta trovando il pareggio, si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa parte fortissimo l’Atletico che però rischia al 53° con Courtois costretto a sfoderare una grande parata su Terry e poi vede premiati i propri sforzi al 60° quando Eto’o, entrato da pochi minuti, commette un’ingenuità in fase difensiva con un intervento da rigore su Diego Costa, l’attaccante naturalizzato spagnolo si presenta dal dischetto e batte senza problemi Schawarzer per il vantaggio Colchoneros. Il Chelsea reagisce d’orgoglio e sfiora il pareggio al 64° quando David Luiz colpisce il palo con Courtois bravo a deviare in seguito il pallone in corner. Al 72° arriva il colpo del K.o, azione fotocopia del 2-1, lancio di Tiago sponda di Juanfran con Arda Turan al posto di Adrian Lopez, la conclusione del turco finisce sulla traversa ma il 10 biancorosso è pronto a ribadire in gol la respinta del legno per il 3-1 che in pratica consegna il biglietto per Lisbona ai suoi. I Blues di Mourinho infatti subiscono il colpo psicologico e non riescono a riaprire la gara, al 95° Rizzoli fischia la fine certificando che la finale non solo sarà tutta spagnola ma sarà un Derby di Madrid con le merengues di Carletto Ancelotti che proveranno a fermare i Colchoneros del Cholo Simeone che nella notte di Stamford Bridge è diventato Sime-ONE.

     

    CHELSEA – ATLETICO MADRID 1-3 (1-1) (36° Torres (C), 44° Adrian (A), 60° rig. Diego Costa (A), 72° Arda Turan (A)).

    Chelsea (4-2-3-1): Schwarzer 6; Ivanovic 5.5, Terry 5.5, Cahill 5, Cole 4.5 (54° Eto’o 4); David Luiz 6, Ramires 5.5; Azpilicueta 5, Willian 5.5 (76° Schurrle 5.5), Hazard 6; F. Torres 6.5 (67° Ba 5.5).

    Allenatore: Mourinho.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois 7; Juanfran 7.5, Miranda 6.5, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Arda Turan 7.5 (84° Rodriguez sv), Mario Suarez 6, Tiago 8, Koke 7; Adriàn 7 (66° Raul Garcia 6), Diego Costa 7.5 (76° Sosa 6).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Cahill (C), Diego Costa (A), Adrian (A).

     

  • L’Atletico attacca ma il MOUro Chelsea non cade

    L’Atletico attacca ma il MOUro Chelsea non cade

    L’andata della prima semifinale di Champions League, al Vicente Calderon, tra Atletico Madrid e Chelsea ha deluso le aspettative di chi si aspettava di assistere ad un grande spettacolo, i Colchoneros ci hanno provato facendo la partita ma si sono scontrati con il Chelsea di Mourinho che ha tenuto per tutta la gara un atteggiamento difensivo e decisamente rinunciatario.

    Simeone sceglie un 4-4-2 con Courtois tra i pali, Juanfran, Godin, Miranda e Filipe Luis sulla linea di difesa, Raul Garcia, Mario Suarez, Gabi e Koke a centrocampo e in attacco l’ex Juventino Diego accanto al bomber Diego Costa.

    Dall’altra parte Mourinho decide di inserire Fernando Torres al centro dell’attacco con Willian e Ramires a supportarlo, Lampard, Obi Mikel e David Luiz a centrocampo, Cech tra i pali con Cole, Terry, Cahill e Azpilicueta sulla linea difensiva.

    Si parte in un Vicente Calderon ribollente di entusiasmo con i Colchoneros che prendono subito a far gioco. Il primo episodio della gara nasce al 18° da un corner dell’Atletico sul quale Cech dopo esser svettato a deviare la palla oltre la traversa ricade male sulla spalla, Mourinho al termine della gara ai microfoni di Sky parlerà di stagione finita, ed è costretto a lasciare il campo al quasi 42enne Schwarzer. Nel resto del primo tempo è sostanzialmente un monologo dei padroni di casa con una conclusione pericolosa di Suarez, di poco a lato ed un paio di tiri di Diego Costa respinti dalla difesa Blues, per il Chelsea solo tanta buona volontà per Torres che là davanti si sbatte cercando di difendere i pochissimi palloni che gli arrivano, si va così al riposo sullo 0-0.

    Diego Costa
    Diego Costa

    Nella ripresa il copione della gara non cambia, sempre Colchoneros a far gioco e Chelsea chiuso nella propria metà campo. Le emozioni continuano a latitare, Simeone inserisce anche Arda Turan per provare a sfondare il fortino Blues, il Chelsea perde anche Terry per infortunio e al 75° Schwarzer è costretto al più difficile intervento della gara quando respinge in corner una punizione insidiosa di Koke. Nonostante i continui attacchi dell’Atletico, spesso anche dettati più dal cuore che dalla razionalità, il muro di Mourinho non crolla e così dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine sul risultato di 0-0, si deciderà tutto la prossima settimana a Stamford Bridge.

     

    ATLETICO MADRID – CHELSEA 0-0

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois 6; Juanfran 6, Godin 6, Miranda 6, Filipe Luis 6; Raul Garcia 6.5 (86° Villa sv), Gabi 6, Suarez 6.5(79° Sosa 6), Koke 6.5; Diego 6.5 (59° Arda Turan 6), Diego Costa 5.5.

    Allenatore: Simeone.

    CHELSEA (4-3-3): Cech 6 (18° Schwarzer 7); Azpilicueta 6.5, Cahill 6, Terry 6 (72° Schurrle 5.5), Cole 6; Obi Mikel 6, David Luiz 6, Lampard 6; Ramires 5.5, Torres 6, Willian 6 (94° Demba Ba sv).

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Lampard (C), Obi Mikel (C), Gabi (A), Miranda (A), Demba Ba (C).

  • Premier League, Liverpool vince e sogna

    Premier League, Liverpool vince e sogna

    Un pomeriggio domenicale Sunday afternoon scoppiettante in Premier League con il big match Liverpool-Manchester City che non delude le attese della vigilia e offre spettacolo, gol, emozioni. Finisce 3-2 per i Reds padroni di casa che aprono la gara con l’1-0 del giovanissimo Sterling su assist pregevole di Suarez confermando l’abitudine del Liverpool per le partenze sprint. Poi su angolo di Gerrard il Liverpool raddoppia con Skrtel. Nella ripresa, però, il City si riprende e prova a scuotersi con le reti di Silva su cross di Milner e ancora lo spagnolo provoca l’autorete di Johnson per l’inaspettato 2-2. Al 78′, poi, giunge l’episodio della svolta: rinvio maldestro di Kompany sul quale si agguanta Coutinho: il suo destro sigla il definitivo 3-2 che regala al Liverpool una vittoria pesantissima nell’ottica della volata finale alla conquista della Premier League. Una vittoria fondamentale, in un giorno significativo: 25 anni fa, infatti, nella strage di Hillsborough persero la vita 96 tifosi del Liverpool. Per ricordare la ricorrenza a fine gara capitan Gerrard, in lacrime per la commozione e la gioia della vittoria fondamentale contro il Citizen, ha radunato tutti i compagni di squadra e, rivolgendosi anche al caloroso pubblico di Anfield, ha urlato: “Possiamo vincere il titolo”.

    Premier League, Liverpool sogna
    Premier League, Liverpool sogna

    Il Liverpool, dunque, ci crede davvero nella conquista della Premier League: e ne ha ben donde considerando i fondamentali tre punti conquistati e la vetta della classifica mantenuta. Non sarà semplice però considerando che il Chelsea di Mourinho secondo in classifica regge il passo. I Blues hanno conquistato un importante 1-0 con il Swansea con rete di Demba Ba. La classifica della Premier League vede, ora, il Liverpool al comando con 77 punti, il Chelsea a 75 punti, il Manchester City a 70, ma con due gare da recuperare. Da segnalare che tra due settimane andrà in scena un altro big match per cuori forti e lo scenario sarà nuovamente quello di Anfield Road, dove giungeranno proprio i Blues di Mourinho, in un altro match-verità per la vittoria finale.

    Sempre in Inghilterra, rilevante anche la giornata di FA Cup che ha delineato le due squadre pronte a sfidarsi: l’Arsenal già qualificato incontrerà l‘Hull City che disputerà la prima finale della sua storia: l’Hull City ha, infatti, eliminato in una sfida emozionante lo Sheffield United. Un match scoppiettante e ricco di gol, in cui l’Hull City va sotto per due volte ma poi riesce a scuotersi e, infine, a dilagare nel punteggio chiudendo la gara sul punteggio di 5-3.

  • Spettacolo ed emozioni in Champions League, Chelsea e Real Madrid vanno in semifinale

    Spettacolo ed emozioni in Champions League, Chelsea e Real Madrid vanno in semifinale

    Una serata di continue emozioni, una serata davvero incredibile dove una rimonta si è compiuta e l’altra, quella più difficile è andata ad un passo dal trasformarsi da sogno in realtà. Due partite che hanno mostrato la bellezza e lo spettacolo di questo sport ed un equilibrio che non lascia mai certezze in alcuna gara sino al triplice fischio finale.

    Il Chelsea di Josè Mourinho partiva dalla sconfitta per 3-1 subita a Parigi ma con la convinzione di poter riuscire nell’impresa di portare i Blues a giocarsi le semifinali. Il tecnico portoghese schierava i suoi con un 4-2-3-1 dove Eto’o si piazzava punta centrale con Torres in panchina. Blanc invece deve rinunciare ad Ibrahimovic infortunatosi nella gara d’andata e schiera il 4-3-3 con Lucas esterno d’attacco e Cavani punta centrale. La partita sembra mettersi male per il Chelsea al 18° quando Hazard deve lasciare il campo peer infortunio, il suo sostituto però si rivela decisivo, Schurrle infatti dopo solo 15 minuti dall’ingresso s’inserisce bene su una sponda di David Luiz e porta avanti i suoi. Il primo tempo si chiude sul 1-0 con il Chelsea che ci prova e con il Psg che pare accontentarsi del possesso palla senza premere. Ad inizio ripresa arrivano due traverse in successione per i Blues, prima con una conclusione di  Schurrle poi con Oscar su calcio di punizione. Blanc sostituisce uno spento Verratti e il Psg pare pian piano provare a sfruttare qualche ripartenza con Cavani che ha sul piede il match point ma lo spedisce alto. Quando ormai la gara sembra volgere al termine ecco che al 87° in una mischia sbuca il piede di Demba Ba nell’area piccola, e dopo aver vinto il contrasto con Maxwell spinge in qualche modo il pallone in rete per l’immensa gioia di Stamford Bridge. La ciliegina sulla torta la mette Cech che nel recupero salva su una grande conclusione di Marquinhos per il 2-0 finale che lancia gli uomini di Mourinho in semifinale.

    Demba Ba
    Demba Ba

    CHELSEA – PSG 2-0 (1-0) (32° Schurrle, 87° Demba Ba)

    Chelsea (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; David Luiz, Lampard (66° Demba Ba); Oscar (80° Torres), Willian, Hazard (18° Schurrle); Eto’o.

    Allenatore: Mourinho.

    Psg (4-3-3): Sirigu; Jallet, Thiago Silva, Alex, Maxwell; Matuidi, Verratti (55° Cabaye), Thiago Motta; Lucas (79° Marquinhos), Cavani, Lavezzi (73° Pastore).

    Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Proença.

    Ammoniti: Willian (C), Lampard (C), Ivanovic (C), David Luiz (C); Verratti (P), Cavani (P), Lucas (P), Maxwell (P).

     

    Anche la gara del Westfalenstadion è stata decisamente emozionante nonostante il Borussia Dortmund si trovasse dinanzi una montagna da scalare, ovvero la sconfitta per 3-0 incassata al Bernabeu. Klopp continua con l’emergenza e nel suo 4-2-3-1 inserisce Friedrich accanto ad Hummels, in mediana Jojic e Kirch, con Mkhitaryan titolare ed Aubameyang in panchina. Ancelotti è costretto a rinunciare a Cristiano Ronaldo, che va solo in panchina, al suo posto Di Maria mentre a centrocampo gioca Illarramendi per Isco. Ritmi blandi all’inizio, poi arriva al 16° un rigore per il Real, cross di Coentrao sul braccio di Piszczek, dal dischetto va Di Maria ma Weidenfeller è bravo a parare la conclusione e tenere in vita i gialloneri. A questo punto si accende il Borussia che prima fallisce un gol con Mhkitaryan e poi sfruttando due errori del Real Madrid, prima Pepe e poi Illarramendi, trova la doppietta di Reus al 24° e 37°, per un 2-0 che mette i brividi ai Blancos. Nella ripresa Ancelotti prova a cambiare i suoi inserendo Isco per Illarramendi ed i frutti paiono vedersi con le Merengues che premono e sfiorano in un paio d’occasioni il gol. Dal 65° al 70° arrivano 5 minuti da brivido per il Real Madrid prima Mkhitaryan evita Casillas in dribbling e a porta vuota centra il palo, poi con il Real in crisi al 68° e poi  al 70° Casillas si supera chiudendo la porta a conclusioni a botta sicura di Mkhitaryan e Grosskreutz. A questo punto il Borussia finisce le energie e lascia enormi spazi al Real che però non riesce a sfruttarli, il finale è 2-0 ed il turno lo passa il Real Madrid di Carlo Ancelotti.

    BORUSSIA DORTMUND – REAL MADRID 2-0 (2-0) (24°, 37° Reus)

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (35′ st Aubameyang), Friedrich, Hummels, Durm; Jojic, Kirch; Grosskreutz, Mkhitaryan, Reus; Lewandowski.

    Allenatore: Klopp.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, S. Ramos, Pepe, Coentrao; Illaramendi (1′ st Isco), Xabi Alonso, Modric; Di Maria (28′ st Casemiro), Benzema (47′ st Varane), Bale.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Reus (B), Aubameyang (B), Sergio Ramos (R), Xabi Alonso (R), Carvajal (R), Casemiro (R).