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  • Il Chelsea stecca ancora, Ancelotti abdica

    Il Chelsea stecca ancora, Ancelotti abdica

    I campioni d’Inghilterra in carica sono in piena crisi dopo il misero pareggio raccolto nel Monday Night della 27esima giornata di Premier League. Al Craven Cottage, in uno dei tanti derby di Londra, il Chelsea di Ancelotti non va oltre lo 0-0 con i padroni di casa del Fulham, sotto gli occhi di Mourinho presente in tribuna.
    Delude ancora il neo acquisto Fernando Torres sul quale il tecnico di Reggiolo aveva riposto le ultime speranze di rimonta sul Manchester United: il Niño gioca 70′ minuti senza quasi mai incidere sul match per poi uscire e far posto a Drogba. Ma è il Fulham che al 93′ ha la possibilità di fare il colpaccio ma Dempsey si fa ipnotizzare dagli 11 metri da Cech che para il rigore concesso molto generosamente dall’arbitro.

    Ancelotti si arrende alla rincorsa al titolo e fissa l’obiettivo quarto posto per non fallire la partecipazione alla prossima Champions League: “Il calcio è questo, è una stagione difficile, non ci resta che combattere per il quarto posto. Io sono un ottimista per natura, oggi non abbiamo giocato male e possiamo riemergere“.

    Risultati e marcatori 27 Giornata Premier League

    Arsenal – Wolverhampton 2-0
    16′ Van Persie, 57′ Van Persie
    Birmingham – Stoke City 1-0
    92′ Zigic
    Blackburn – Newcastle 0-0
    Blackpool – Aston Villa 1-1

    10′ Agbonlahor (A), 14′ Grandin (B)
    Bolton – Everton 2-0
    10′ Cahill, 77′ Sturridge
    Fulham – Chelsea 0-0
    Liverpool – Wigan 1-1
    24′ Raul Meireles (L), 66′ Gohouri (W)
    Manchester United – Manchester City 2-1
    40′ Nani (MU), 67′ Silva (MC), 80′ Rooney (MU)
    Sunderland – Tottenham 1-2
    11′ Gyan (S), 44′ Dawson (T), 57′ Kranjcar (T)
    West Bromwich – West Ham 3-3
    3′ Dorrans (WB), 8′ Thomas (WB), 32′ aut Reid (WH), 51′ Ba (WH), 58′ Cole (WH), 83′ Ba (WH)

    Classifica

    1. MANCHESTER UNITED 57 26
    2. ARSENAL 53 26
    3. MANCHESTER CITY 49 27
    4. TOTTENHAM 47 26
    5. CHELSEA 45 26
    6. LIVERPOOL 39 27
    7. SUNDERLAND 37 27
    8. BOLTON 36 27
    9. STOKE CITY 33 26
    10. NEWCASTLE 32 26
    11. BLACKBURN 32 27
    12. FULHAM 31 27
    13. EVERTON 30 26
    14. BIRMINGHAM 30 25
    15. ASTON VILLA 30 27
    16. BLACKPOOL 29 26
    17. WEST BROMWICH 27 26
    18. WIGAN 27 27
    19. WEST HAM 25 27
    20. WOLVERHAMPTON 24 26
  • Giallo Pirlo, tutti lo vogliono e il Milan?

    Giallo Pirlo, tutti lo vogliono e il Milan?

    I tifosi rossoneri erano stati abituati da sempre a veder le proprie bandiere con i colori rossoneri addosso sin all’ultimo giorno di carriera, Sheva prima e poi Kaka hanno cambiato il trend e adesso anche in casa Milan non è più scontato nulla, dal rinnovo di capitan Ambrosini a quelle delle leggende rossonere come Pirlo, Gattuso e Nesta.

    Il caso più emblematico è proprio quello di Andrea Pirlo punto cardine del Milan Ancellottiano e adesso apparentemente di troppo nel muscolare centrocampo studiato da Allegri. Il campione del mondo va in scadenza al termine della stagione e il Chelsea di Ancelotti, il Manchester City e il Tottenham sono disposti a riempirlo d’oro, cosi come il Barcellona vuole arricchire la sua lunga fila di palleggiatori.

    In casa rossonera il problema principale sembra esser quello dell’ingaggio e la proposta di un ridimensionamento pare abbia trovato un muro nell’entourage del giocatore. Saranno mesi intensi e ricchi di indiscrezioni ma il Milan farebbe bene ad accelerare se davvero vuol stringere con il bianconero.

  • Guardiola rinnova, Ancelotti sorride

    Guardiola rinnova, Ancelotti sorride

    Pep Guardiola rinnova per un altra stagione con il Barcellona legandosi fino al 2012 e rimandando dunque una terribile asta di mercato. Il giovane tecnico sta abbattendo ogni record alla guida del club catalano esaltando i tanti pezzi pregiati del club e sopratutto assecondando l’estro Lionel Messi.

    I risultati, il bel gioco e sopratutto una faccia pulita e corretta lo hanno reso appetibile alle piu grandi panchine d’Europa. Massimo Moratti
    lo aveva cercato per il dopo Mourinho e prima di dar la panchina a Leonardo dopo il flop Benitez. Al momento lo spagnolo sembrava vicinissimo al Chelsea di Abramovic deluso dai continui passi falsi di Ancelotti e pronto a cambiare per la prossima stagione.

  • Torres sfida il suo passato, alle 17 Chelsea – Liverpool

    Torres sfida il suo passato, alle 17 Chelsea – Liverpool

    Oggi pomeriggio lo Stampford Bridge ospiterà un succulento Chelsea Liverpool che per gli uomini di Ancelotti può valere tanto in ottica campionato visto il clamoroso ko del Manchester United di ieri sera.

    Ma la partita avrà un sapore particolare per il debutto con la maglie dei Blue di Fernando Torres e per ironia della sorte sfiderà proprio la sua ex squadra. I tifosi dei Reds hanno preso il passaggio del Nino alla corte di Abramovic come un tradimento arrivando a bruciare la sua maglia.

    Torres però non dimentica il suo passato e per rispetto oggi pomeriggio in caso di gol eviterà di esultare ma la decisione di partire è dovuta alla voglia di vincere qualcosa “Non posso dire niente di male sui tifosi del Liverpool, mi hanno fatto sentire sempre bene e capisco la loro. Anch’io, quando alcuni giocatori sono andati via, non capivo. Ma hanno fatto la scelta migliore per le loro carriere e le loro famiglie. Le cose sono cambiate parecchio nell’ultimo anno, il Liverpool ha grande ambizione e sta agendo bene per risalire. Ma ha bisogno di tempo e io non ho tempo”

  • Harakiri Arsenal da 0-4 a 4-4. Tevez rilancia il City

    Harakiri Arsenal da 0-4 a 4-4. Tevez rilancia il City

    La 25° giornata di Premier League era già annunciata alla vigilia come particolare e diversa dalla altre: il Nino Torres sfida infatti il suo passato appena una settimana dopo il passaggio al Chelsea. Ma per farsi mancare niente il campionato inglese oggi ha regalato gol a grappoli e risultati clamorosi: l’Arsenal segna 4 gol sul campo del Newcastle nei primi 26′ ma nella ripresa si addormenta e in 19′ i Magpies impattano la partita.

    Torna al successo il Manchester City grazie all’indemoniato Tevez autore di una tripletta che regala a Mancini il derby italiano contro Di Matteo. Vittoria al fotofinish ma importantissima per il Tottenham.

    I risultati del 25° turno di Premier League:

    Stoke City-Sunderland 3-2
    2′ Richardson (Su), 32′ Carew (St), 48′ Asamoah Gyan (Su) 83′ Huth (S), 93′ Huth (S)
    Aston Villa-Fulham 2-2
    13′ aut. Pantsil (A), 52′ Johnson (F), 77′ Walker (A), 79′ Dempsey (F)
    Everton-Blackpool 5-3
    20′ Saha (E), 37′ Baptiste (B), 47′ Saha (E), 62′ Puncheon (B), 64′ Adam (B), 76′ Saha (E), 81′ Beckford (E), 84′ Saha (E)
    Manchester City-West Bromwich 3-0
    17′ Tevez (M) rig., 22′ Tevez (M), 39′ Tevez (M) rig.
    Newcastle-Arsenal 4-4
    1′ Walcott (A), 3′ Djorou (A), 10′ Van Persie (A), 26′ Van Persie (A), 68′ Barton (N) rig., 75′ Best, 83′ Barton (N) rig., 87′ Tiotè (N)
    Tottenham-Bolton 2-1
    6′ Van der Vaart (T) rig., 55′ Sturridge (B), 92′ Kranjcar (T)
    Wigan-Blackburn 4-3
    23′ Roberts (B), 35′ McCarthy (W), 50′ Rodallega (W), 56′ McCarthy (W), 58′ Samba (B), 65′ Watson (W) rig., 80′ Dunn (B) rig.

  • Mourinho ha nostalgia dell’Italia

    Mourinho ha nostalgia dell’Italia

    In una recente intervista rilasciata a Sky, il vate di Setubal, si racconta a 360 gradi, dalle motivazioni che l’hanno spinto a diventare uno dei migliori allenatori al mondo fino alla nostalgia del nostro paese.

    L’intervista condotta da Christian Panucci parte dagli esordi, ripercorrendo il percorso di studi del portoghese, laureato in Scienze Motorie e con alle spalle diversi anni di lavoro con ragazzi disabili:

    “Per me è stata un’esperienza incredibile perché tutto è psicologico là, tutto è affetto, tutto è emozione. Ti puoi preparare all’università per lavorare con loro, però poi quando arrivi lì, tutto è passione, cuore, è rapporto diretto, empatia”. Josè spiega quindi l’importanza fondamentale che questa esperienza ha dato alla sua vita: “Io ero molto giovane e nello stesso tempo in cui allenavo ragazzi di 14-15 anni, lavoravo nella scuola con questi bambini e bambine e per me questa è un’esperienza fantastica che dopo tu prendi per la vita e tante volte dico ai giocatori, quando loro non sono felici, che devono essere sempre felici e che ci sono tanti problemi nella vita e questi bambini ne sono un esempio”.

    Riferimenti anche al padre ex giocatore che gli ha fatto vedere il mondo del calcio in un’ottica diversa, con la consapevolezza di non essere un fenomeno con la palla al piede e la scoperta della vocazione nel saper dirigere al meglio una squadra: “Ho capito che non potevo essere un grandissimo giocatore: potevo essere un fenomeno quando giocavo con i miei amici vicino a casa mia, ma quando passavo al campionato organizzato diventavo un giocatore come tanti altri. Ho capito che anche da giovane ero più allenatore in campo che giocatore”.

    Si prosegue con i primi anni da assistente al Barcellona e gli splendidi rapporti con Robson e Van Gaal, l’uno l’opposto dell’altro ma entrambi capaci di insegnargli moltissimo. “Io dico sempre che Bobby mi ha dato un opportunità fantastica di andare a Barcellona, perché sono andato con lui, però poi Van Gaal mi ha dato un’autonomia e una fiducia che mi hanno preparato tanto”.

    L’intervista continua nei ricordi della prima panchina conquistata alla guida del Benfica, prima di arrivare a Leira a metà stagione e raggiungere un terzo posto che sa di miracolo sportivo.

    L’approdo al Porto è storia nota con la rifondazione della squadra con moltissimi giovani talenti portoghesi (tra cui ricordiamo Deco) e la conquista del campionato, una coppa Uefa  e addirittura una Champions League! La storia si ripete con il Chelsea dove il portoghese ha portato in bacheca due campionati consecutivi e sfiorato l’impresa in Europa, ponendo le basi per una squadra che ancora oggi mantiene quell’ossatura di giocatori.

    Le domande relative all’Italia arrivano sul finale di intervista, con una risposta che sicuramente gli affezionati apprezzeranno:

    “Dopo l’Inghilterra sono arrivato in Italia e ho trovato un mondo completamente diverso e molto più complesso. Però per me il peggio in Italia è il dopo partita. Non perché non mi piace, mi piaceva tanto parlare in tv, parlare con Gianluca Vialli, Arrigo Sacchi, gente con un’opinione sincera che ti fa pensare e che ti fa imparare. Però dopo una partita voi giocatori siete stanchi e anche noi allenatori lo siamo. Dopo la partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece, dopo una partita, un’ora di tv era pesante ed era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ma ricordo sempre quello che diceva Crespo quando io l’ho avuto al Chelsea. Hernan mi diceva tante volte, perché io gli facevo tante domande sull’Italia e lui mi diceva sempre : ‘Quando siamo in Italia siamo stanchi dell’Italia, quando non siamo in Italia, l’Italia manca’. . . ed è vero”.

    Il solito Mourinho, mai una risposta banale!

  • Il Chelsea non ha freni: Hamsik e Sanchez per Giugno!

    Il Chelsea non ha freni: Hamsik e Sanchez per Giugno!

    Sembra che Roman Abramovich sia tornato il re del mercato in assoluto, come faceva solo qualche anno fa, ricordando l’oneroso acquisto flop di Shevchenko dal Milan. Non bastassero i 75 milioni di euro spesi in un solo giorno (con l’acquisto di Torres dal Liverpool e David Luiz dal Benfica) secondo l’autorevole giornale britannico “The Indipendent” il proprietario dei Blues ha in mente altri colpi ad effetto già per giugno, volendo ringiovanire la squadra e riuscire a vincere una Champions solamente sfiorata negli ultimi anni.

    Questa manovra risulterebbe un tentativo ultimo di aggirare il fair play finanziario che entrerà in vigore effettivamente solo nel prossimo anno e cercare di abbassare un’età media della squadra che ormai è troppo alta. Sulla lista dei desideri del magnate russo spiccano i nomi di Marek Hamsik gioiello del Napoli di De Laurentis che più volte ha dichiarato incedibile, e Alexis Sanchez stella dell’Udinese del patron Pozzo che ha infiammato il mercato invernale, con un cartellino dal valore non inferiore ai 30 milioni di euro.

    Arrivassero offerte irrinunciabili la serie A perderebbe due giocatori di valore assoluto, alzando ancora una volta il divario che separa la Premier League dal nostro campionato. Non bastassero questi nomi, in questa “lista della spesa” figura anche Romelu Lukaku giovanissimo talento 17enne dell’Anderlecht su cui ci sono gli occhi di mezza Europa, in primis Inter, Juventus e Real Madrid.  Il reparto offensivo in quest’ottica sembra più che sistemato, considerando anche i giocatori già presenti come Drogba, che non è proprio l’ultimo arrivato! Per la difesa invece spunta il nome  di Gregory Van der Wiel dell’Ajax con una valutazione che si aggira sui 20 milioni di euro già richiesto anche dal Barcellona di Guardiola. A chi considerava Carlo Ancelotti un tecnico sfortunato, essendo stato l’unico allenatore a cui Abramovich non avesse comprato nessuna stella, dovrà ricredersi!

  • Premier League: vincono Manchester Utd, Chelsea e Arsenal

    Premier League: vincono Manchester Utd, Chelsea e Arsenal

    Negli anticipi della 25esima giornata di Premier League vincono tutte e tre le tre big impegnate questa sera. Il Manchester United ritrova la sua stella Rooney autore di una doppietta e dell’assist a Vidic nel 3-1 con il quale ha sconfitto l’Aston Villa all’Old Trafford. I Red Devils allungano la propria imbattibilità che dura ormai da 29 gare e conservano 5 punti di distanza dall’Arsenal che ha vinto non senza soffrire all’Emirates Stadium 2-1 contro l’Everton; i Gunners vanno subito sotto (gol di Saha) e riescono a ribaltare la situazione solo nel finale quando Arshavin e Koscielny nel giro di 5′ regalano ai londinesi un insperato successo che altrimenti avrebbe complicato e non poco la lotta al titolo.

    Il Chelsea di Ancelotti, fresco di acquisto di Torres, sbanca Sunderland per 4-2 e tiene vive le sue speranze (poche per la verità) di riacciuffare lo United: i padroni di casa vanno avanti con Bardsley, il pari giunge dal dischetto con un rigore trasformato da Lampard e Kalou subito dopo effettua il sorpasso; Richardson riporta il risultato in parità ma prima Terry e poi Anelka fissano il punteggio sul 4-2 finale. Nell’ultimo match della serata finisce in parità tra West Bromwich e Wigan (2-2)

    Risultati e marcatori 25 Giornata Premier League

    Arsenal – Everton 2-1
    25′ Saha (E), 71′ Arshavin (A), 76′ Koscielny (A)
    Manchester United – Aston Villa 3-1
    1′ Rooney (M), 45′ Rooney (M), 59′ Bent (A), 64′ Vidic (M)
    Sunderland – Chelsea 2-4
    3′ Bardsley (S), 15′ rig Lampard (C), 23′ Kalou (C), 27′ Richardson (S), 60′ Terry (C), 93′ Anelka (C)
    West Bromwich – Wigan 2-2
    5′ Odemwingie (We), 20′ N’Zogbia (Wi), 43′ Watson (Wi), 79′ Fortune (We)

    Classifica

    1. MANCHESTER UNITED 54 24
    2. ARSENAL 49 24
    3. MANCHESTER CITY 45 24
    4. CHELSEA 44 24
    5. TOTTENHAM 38 23
    6. SUNDERLAND 37 25
    7. LIVERPOOL 32 24
    8. BLACKBURN 31 24
    9. NEWCASTLE 30 23
    10. STOKE CITY 30 23
    11. BOLTON 30 24
    12. BLACKPOOL 28 23
    13. ASTON VILLA 28 25
    14. EVERTON 27 24
    15. FULHAM 26 24
    16. WEST BROMWICH 26 24
    17. BIRMINGHAM 23 22
    18. WIGAN 23 25
    19. WOLVERHAMPTON 21 23
    20. WEST HAM 21 24
  • E questo sarebbe il Fair Play finanziario?

    E questo sarebbe il Fair Play finanziario?

    Riuscirà davvero Il progetto messo in piedi  dal presidente dell’Uefa Michel Platini a ridare una stabilità economica all’intero sistema calcio ? Volendo spiegare a chi fosse a digiuno di conoscenze economiche-calcistiche cosa fosse il “fair play finanziario”, si dovrebbe partire innanzitutto dal significato letterale del progetto: Fair Play. Ovvero il giusto comportamento da seguire da parte dei presidenti delle società calcistiche in ambito finanziario. Basta spese folli, con l’obiettivo necessario di ridurre i costi che stanno erodendo ogni anno di più il giocattolo “calcio”!

    Tutto ciò è stato realizzato attraverso un regolamento che punta al pareggio di bilancio, dove i club non potranno spendere più di quanto guadagnano. L’applicazione dell’intero sistema sarà valido per il bilancio di fine 2012, con un periodo di adattamento graduale che prevede dei limiti di rosso in bilancio a decrescere.  In questo periodo ci saranno degli avvertimenti da parte dell’Uefa, e in seguito scatteranno le vere e proprie sanzioni, che potrebbero portare addirittura all’esclusione dalle competizioni europee.  Chiusa la brevissima parentesi esplicativa è lecito rispondere alla domanda iniziale dopo gli ultimi colpi di mercato, italiani e non. Con quali basi si può realizzare un progetto così impegnativo se dall’Inghilterra arrivano notizie di mercato che sono un vero e proprio schiaffo alla crisi economica?

    È infatti noto da poche ore l’ultimo colpo di mercato di Roman Abramovich (magnate russo proprietario del Chelsea), che con l’acquisto di Fernando Torres dal Liverpool ha concretizzato la cessione più onerosa della storia della Premier League: 50 Milioni di Euro il prezzo del cartellino del giocatore! Se non bastasse,per i Blues, è arrivata anche l’ufficialità dell’acquisto del difensore brasiliano David Luiz dal Benifca per 25 milioni di euro. Totale complessivo 75 milioni di uscite! Il Liverpool perso l’attaccante neo campione del mondo ha subito reinvestito i soldi acquistando la punta del Newcastle Carrol per 35 milioni di euro e il giovane talento dell’Ajax Suarez costato 23. L’Italia in questo contesto fortunatamente ha tenuto un profilo molto più basso, con il solo acquisto dell’Inter di Giampaolo Pazzini per 20 milioni.  Proprio Massimo Moratti in un’intervista di pochi giorni fa aveva dichiarato essenziale l’applicazione di norme severe che frenassero le eccessive spese calcistiche, stanco di dover perdere ogni anno troppi soldi sulla sua amata Inter. Ad appoggiare questa causa è stato anche l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani che ha dichiarato in giornata : ‘tutti parlano di fair play finanziario, ma poi spendono come pazzi, noi compresi”.

    Sul mercato del Chelsea guidato dal suo ex tecnico Carlo Ancelotti ha aggiunto: “si e’ rafforzato in modo straordinario  Hanno speso 80 milioni di euro, non so dove finirà il fair play finanziario di tutti. Il problema sono gli infortuni. Non vorrei che si debba arrivare ad avere tre giocatori per ogni ruolo”.

    L’Uefa davanti a questi numeri dovrebbe essere preoccupata, e cercare di frenare in anticipo queste operazioni ponendo dei seri limiti ai trasferimenti.  In Italia prima di risolvere il problema del monte ingaggi è necessaria una seria riflessione sulle reali entrate dei club, troppo spesso legate esclusivamente ai diritti televisivi e alle qualificazioni nelle coppe europee. Restando anni luce indietro alla Premier  inglese e alla Liga spagnola sugli introiti derivanti dagli stadi di proprietà e dal merchandising.  L’idea di Platini è sicuramente un ottimo mezzo per far uscire il calcio da una crisi economica quasi irreversibile, ma il contesto attuale e soprattutto i presidenti dei grandi club sembrano ancora non aver recepito il messaggio. Nella speranza che l’esecutivo Uefa dia un segnale chiaro e forte,  l’unica certezza ad oggi è che, chi sbaglia non paga!

  • Torres e Luiz il Chelsea chiude con i botti

    Torres e Luiz il Chelsea chiude con i botti

    Ha atteso l’ultimo giorno utile Roman Abramovic per regalare a Carlo Ancelotti due colpacci di mercato che rilanciano le ambizioni del Chelsea e riportano i Blue tra i migliori organici d’Europa.

    L’ex tecnico rossonero dopo quasi due anni di austerity ha convinto il patron del Chelsea a riaprire i cordoni della borsa spendendo in poche ore ben settanta milioni di euro realizzando l’acquisto piu alto della storia della Premier League.

    Il colpo grosso è Fernando Torres, l’attaccante arriva dal Liverpool per ben 50 milioni di euro firmando un triennale da 8 milioni di euro per le prossime cinque stagioni. I Reds di Kenny Dalglish si cautelano comunque acquistando Suarez e Carroll.

    Ma se i tifosi già pregustano l’accoppiata del Nino con Drogba possono esser soddisfatti anche dell’arrivo del promettente David Luiz centrale difensivo brasiliano accostato spesso al Milan ed acquistato dal Benfica per 18 milioni di euro.