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  • Il Chelsea secondo, spettacolo a White Hart Lane

    Il Chelsea secondo, spettacolo a White Hart Lane

    Punti pesanti per il Chelsea e occasione sprecata per l’Arsenal. Sono questi i verdetti dei recuperi di Premier League che hanno visto la vittoria dei “Blues” in casa col Birmingham e il pirotecnico pareggio nel derby londinese tra “Gunners” e Tottenham.

    Protagonista assoluto del match di Stamford Bridge è Malouda autore di una doppietta (3′ e 62′) intervallata dalla rete di Kalou. Per gli ospiti a segno Larson che fissa il punteggio sul 3-1 finale. Con questi 3 punti gli uomini di Ancelotti raggiungono il secondo posto e mantengono un trend positivo che li ha visti vincenti 4 volte nelle ultime 5 partite.

    A White Hart Lane invece l’Arsenal spreca l’occasione di portarsi a -4 dal Manchester United pareggiando contro gli “Spurs”. Inizio col botto con tre reti nei primi 12 minuti: apre le marcature Walcott al 5′ ma servono solo due minuti a Van der Vaart per portare il punteggio in parità. Al 12′ Arsenal di nuovo in vantaggio con Nasri e sul finale di primo tempo Van Persie porta i suoi sul 3-1 ma proprio come ad inizio partita arriva subito la risposta degli uomini di Redknapp con Huddleston che segna la rete del 3-2. Il pareggio definitivo arriva al 71′ ancora con Van der Vaart su rigore.

    La classifica vede adesso i “Red Devils” con 6 punti di vantaggio sulla coppia Chelsea-Arsenal e il Tottenham a -2 dal City per la lotta al 4° posto.

  • Il piano di Ancelotti si chiama Roma

    Il piano di Ancelotti si chiama Roma

    Non ci vuole granchè per capire che l’esperienza di Carlo Ancelotti sulla panchina del Chelsea è ormai giunta alla conclusione. Dopo il “double” centrato lo scorso anno nella stagione d’esordio in Premier, il tecnico di Reggiolo quest’anno, sia per demerito suo che per quello di altri, ha dovuto faticare più del previsto in campionato dove ad un certo punto della stagione i Blues rischiavano addirittura di mancare la qualificazione alla prossima Champions League. Ed è stata proprio il fallimento nella massima competizione calcistica europea ad incrinare i rapporti con il patron Roman Abramovic e a scrivere la parola fine dell’avventura inglese di Carletto: l’eliminazione subìta nei quarti di finale ad opera del Manchester United nel derby tutto inglese ha irritato sia Ancelotti che il patron russo che aveva chiesto espressamente al tecnico il trionfo in Europa.

    Oggi l’allenatore, ancora per poco, del Chelsea ha rilasciato un’intervista interessante al tabloid britannico Sun facendo intuire l’imminente addio all’ambita panchina londinese dichiarando: “Ho un piano per la prossima stagione, ma non è opportuno rivelarlo adesso. Non ne ho parlato con i giocatori e non sono coinvolto nei prolungamenti dei loro contratti. Ma sono tutti bravi professionisti e sanno bene che a volte nel calcio il manager può cambiare. Al momento stanno lavorando con me e magari lavoreranno con me in futuro, o forse lo faranno con un altro allenatore“.

    E il piano in questione si chiama Roma. Ancelotti non ha fatto mai mistero di essere rimasto particolarmente affezionato ai colori giallorossi e di voler allenare nella capitale avendoci giocato per otto lunghissimi anni. Il cambio di proprietà da Unicredit alla cordata americana capeggiata dall’imprenditore di origini italiane Thomas DiBenedetto che ha segnato la fine dopo 18 anni dell’era Sensi, può sicuramente agevolare tutto ciò e le possibilità che Carletto faccia ritorno a Roma sono davvero concrete anche perchè Vincenzo Montella, dopo gli ultimi deludenti risultati, non verrà riconfermato alla guida della prima squadra dopo aver preso il posto del dimissionario Claudio Ranieri.

    Certo, tanto dipenderà anche dall’accesso, ormai difficile, in Champions League ma l’idea di un progetto forte e serio per lanciare la Roma nell’olimpo del calcio europeo affascina Ancelotti che accetterebbe l’incarico anche senza la partecipazione alla coppa più prestigiosa plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza e che vedrebbe così realizzato il suo sogno nonostante certi rumors provenienti dall’estero vogliono in pole per la panchina giallorossa il tecnico del Porto dei record, nonchè allievo di Josè Mourinho, Andrè Villas Boas.

  • Stasera derby Tottenham – Arsenal. Gunners per il -4 sullo United

    Stasera derby Tottenham – Arsenal. Gunners per il -4 sullo United

    E’ una delle sfide più infuocate della Premier League ed è il derby più acceso di Londra: stasera al White Hart Lane andrà in scena la stracittadina numero 151 in campionato tra le due squadre della zona nord della capitale inglese, ovvero Tottenham – Arsenal. La rivalità profonda tra Spurs e Gunners ha sempre portato a confronti entusiasmanti, rocamboleschi e memorabili come, giusto per citarne uno, quella giocato per ultimo all’Emitares Stadium il 20 novembre dello scorso anno e valido per la 14esima giornata di Premier League quando il Tottenham riuscì nell’impresa di violare la casa dei Gunners con una rimonta incredibile dal 2-0 al 2-3 con le reti, tutte nel secondo tempo, di Bale, Van der Vaart e Kaboul.

    Stasera alla 20:45 la squadra di Wenger cercherà una vendetta meditata per tanti mesi non solo per riscattare la sconfitta imposta dai rivali ma anche perchè un altro passo falso vorrebbe significare la fine dei sogni di gloria e rimanere anche per questo anno a bocca asciutta senza titoli. Il Manchester United infatti guida la classifica della Premier con 7 punti di vantaggio (ieri ha impattato 0-0 a Newcastle) ma può vantare una partita in più: vincere per i ragazzi terribili di Wenger significherebbe portarsi a -4 dai Red Devils a 5 giornate dal termine del campionato, un margine non proprio facile da colmare se non fosse per lo scontro diretto del prossimo 30 aprile che vedrà la squadra di Sir Alex Ferguson fare tappa in un Emirates Stadium caldissimo e nel quale l’Arsenal dovrà giocarsi il tutto per tutto per rimettere tutto in discussione e sfruttare poi il big match dell’Old Trafford della settimana seguente tra Manchester United e Chelsea per effettuare il sorpasso definitivo e riportare così il titolo nella Londra biancorossa dopo 7 anni anni dall’ultimo trionfo (stagione 2003-2004).

    Il Tottenham, d’altro canto, è in piena corsa per il quarto posto da contendere al Manchester City. Gli uomini di Redknapp, eliminati nei quarti di finale dopo aver fatto fuori il Milan negli ottavi, vogliono riconfermarsi come quarta forza inglese e approdare per il secondo anno consecutivo in Champions League ma per farlo hanno bisogno dei 3 punti che consentirebbero agli Spurs di raggiungere i Citizens di Mancini al quarto posto a quota 56 punti.

    Ma stasera non c’è solo Tottenham – Arsenal. Allo Stamford Bridge il Chelsea di Carlo Ancelotti riceve il Birmingham nel secondo recupero della 28esima giornata di Premier League. I Blues, nonostante l’eliminazione bruciante dall’Europa, potrebbero ritrovarsi a -6 dallo United stasera e dire ancora la propria sfruttando il confronto tra Arsenal e Manchester di fine aprile e poi vincere lo scontro diretto all’Old Trafford per essere lì a giocarsi il titolo a 2 giornate dal termine. Difficile ma possibile.

  • Premier League: tris del Chelsea, domani Arsenal – Liverpool

    Premier League: tris del Chelsea, domani Arsenal – Liverpool

    Con il Manchester United impegnato nella semifinale derby di FA Cup con i cugini del City e con l’Arsenal che scenderà in campo all’Emirates Stadium domani pomeriggio nel big match con il Liverpool, l’attenzione oggi era rivolta sul Chelsea di Carlo Ancelotti.
    I Blues, dopo l’eliminazione dalla Champions League patita in settimana, sbancano 3-1 il campo del West Bromwich con le reti di Drogba, Kalou e Lampard portandosi a -8 dalla vetta occupata dai Red Devils quando mancano 5 giornate al termine della Premier League.

    Nelle altre gare l’Everton batte 2-0 il Blackburn, il West Ham cade in casa contro l’Aston Villa (1-2), il Birmingham regola il Sunderland 1-0 e infine il Wigan ottiene un importante successo nella lotta salvezza a Blackpool (1-3).

    Risultati e marcatori 33 Giornata Premier League

    BIRMINGHAM – SUNDERLAND 1-0
    41′ Larsson, 67′ Gardner
    BLACKPOOL – WIGAN 1-3
    3′ Rodallega (W), 45′ N’Zogbia (W), 67′ Diame (W), 84′ Campbell (B)
    EVERTON – BLACKBURN 2-0
    55′ Osman, 76′ rig Baines
    WEST BROMWICH – CHELSEA 1-3
    18′ Odemwingie (W), 22′ Drogba (C), 26′ Kalou (C), 44′ Lampard (C)
    WEST HAM – ASTON VILLA 1-2
    2′ Keane (W), 36′ Bent (A), 91′ Agbonlahor (A)

    domani
    ARSENAL – LIVERPOOL

    martedì 19 aprile
    NEWCASTLE – MANCHESTER UNITED

    martedì 26 aprile
    STOKE CITY – WOLVERHAMPTON

    mercoledì 27 aprile
    FULHAM – BOLTON

    martedì 10 maggio
    MANCHESTER CITY – TOTTENHAM

    Classifica

    1. MANCHESTER UNITED 69 32
    2. ARSENAL 62 31
    3. CHELSEA 61 32
    4. MANCHESTER CITY 56 32
    5. TOTTENHAM 53 31
    6. LIVERPOOL 48 32
    7. EVERTON 47 33
    8. BOLTON 43 32
    9. ASTON VILLA 40 33
    10. NEWCASTLE 39 32
    11. WEST BROMWICH 39 33
    12. FULHAM 38 32
    13. STOKE CITY 38 32
    14. BIRMINGHAM 38 32
    15. SUNDERLAND 38 33
    16. BLACKBURN 35 33
    17. WIGAN 34 33
    18. BLACKPOOL 33 33
    19. WEST HAM 32 33
    20. WOLVERHAMPTON 32 32
  • Roma, DiBenedetto ha scelto Ancelotti

    Roma, DiBenedetto ha scelto Ancelotti

    Dopo lunghissimi corteggiamenti, sia da una parte che dall’altra, finalmente il matrimonio tra Carlo Ancelotti e la Roma potrebbe essere celebrato nei prossimi mesi. Tutti sapevano che Ancelotti, per sua stessa ammissione, avrebbe guidato il club capitolino un giorno ma nessuno poteva immaginare che quel giorno è in realtà più vicino di quanto si possa pensare. Quello che a breve sarà il nuovo presidente giallorosso, l’imprenditore italo-americano Thomas DiBenedetto, ha infatti già scelto di affidare nelle mani di Carletto il suo progetto ambizioso, portare la Roma al livello delle big europee.
    Una mossa questa graditissima al popolo giallorosso che con il tecnico di Reggiolo ha un rapporto particolare e che dura fin dai tempi in cui giocava nella Roma.

    In realtà Ancelotti ha un altro anno di contratto con il Chelsea ma l’eliminazione prematura dalla Champions League nei quarti di finale contro il Manchester United e il terzo posto in classifica in Premier League a 11 punti dalla vetta occupata proprio dai Red Devils quando ormai mancano solo 6 giornate al termine del campionato, anche se i Blues hanno ancora una gara da recuperare, che estromettono di fatto i londinesi dalla lotta al titolo vinto lo scorso anno, hanno accelerato le pratiche di divorzio e allontanato ancora di più il tecnico emiliano da Londra da tempo in rotta con il patron Roman Abramovic che lo aveva chiamato per vincere la coppa più prestigiosa.

    Ma l’ultimo anno di contratto da onorare non sarebbe un problema, anzi: Abramovic sarebbe entusiasta di “sbarazzarsi” del pesante ingaggio di Ancelotti sperando si possa accasare altrove in modo da potersi concentrare, anche economicamente, solo sul suo obiettivo principale per la guida tecnica e che risponde al nome di Pep Guardiola; Ancelotti, lo si è potuto capire dalla sua faccia, è amareggiato e deluso dai suoi giocatori, soprattutto dai big che non hanno reso quanto avrebbero dovuto. Per questo Carletto non vede l’ora di chiudere la sua avventura inglese e ritornare in patria. Roma lo aspetta a braccia aperte.

  • Il Manchester Utd elimina il Chelsea, Ancelotti al capolinea

    Il Manchester Utd elimina il Chelsea, Ancelotti al capolinea

    Scuro in volto nel dopo partita come forse non lo si era mai visto prima, Carlo Ancelotti al termine della stagione con ogni probabilità non sarà più sulla panchina del Chelsea. Nonostante abbia ancora un anno di contratto con il club londinese, il tecnico di Reggiolo non ha più la giusta sintonia con il patron Roman Abramovic le cui strade dovrebbero separarsi a fine stagione. Se per Carletto c’è sempre il desiderio di allenare la Roma e mai come ora è il momento giusto per sbarcare nella capitale e cominciare a costruire un progetto vincente con la nuova proprietà americana, il magnate russo proverà a convincere un altro top allenatore, Guardiola, a trasferirsi a Londra per vincere dopo aver speso in tutti questi anni migliaia di milioni di euro la Champions League, vera ossessione di Roman.

    Ancelotti ha fallito, ieri il suo Chelsea è stato eliminato nei quarti dal Manchester United mostratosi superiore in tutto sia nella partita d’andata che in quella di ritorno. La squadra di Ferguson all’Old Trafford ha bissato il successo di sette giorni fa a Londra battendo i Blues 2-1 con le reti nel primo tempo del messicano Hernandez e quella nella ripresa del coreano Park, in mezzo la rete della speranza ad un quarto d’ora dal termine di Drogba, entrato nella ripresa al posto del deludente Fernando Torres, costato ben 58 milioni di euro a gennaio e all’ennesima bocciatura, quando il Chelsea era addirittura in 10 per l’espulsione ingenua di Ramires. Ma a “tradire” in un certo senso Ancelotti sono stati i leader e i senatori della squadra Frank Lampard e John Terry, il primo non è più lo splendido centrocampista ammirato in questi anni, il secondo aveva il compito di guidare la difesa per arginare il talento offensivo degli avversari.

    I Red Devils hanno trovato invece nell’eterno Ryan Giggs il vero trascinatore: a 37 anni l’esterno offensivo gallese può vantare ancora una forma straordinaria pari a quella di un ragazzino. Sulle 3 reti totali dello United, tra andata e ritorno, c’è sempre il suo zampino servendo a Rooney, Hernandez e Park i tre assist che permettono al Manchester di accedere alle semifinali di Champions e di gustarsi comodamente in poltrona il quarto di ritorno tra Schalke e Inter che decreterà l’avversaria dei Red Devils e che contenderà loro la Finale di Wembley. E Ferguson sarà alla Veltins Arena ad assistere al match dalla tribuna.

  • Il punto sulla Premier League: vincono United e Arsenal. Scivolone City

    Il punto sulla Premier League: vincono United e Arsenal. Scivolone City

    Il Manchester United fa un altro passo verso la vittoria della Premier League. Gli uomini di Ferguson si impongono per 2-0 in casa contro il Fulham e mantengono 7 punti di vantaggio sull’Arsenal che però ha una partita in meno. I “Gunners” però non mollano la presa e vincono per 3-1 contro gli arancioni del Blackpool grazie alle reti di Diaby, Ebouè e Van Persie. I londinesi hanno il vantaggio di non dover spendere energie in Champions e nelle ultime partite della stagione potrebbero riuscire a compiere una clamorosa rimonta.

    Nella lotta al 3° posto tra allenatori italiani Ancelotti scavalca Mancini grazie ai 3 punti conquistati con la vittoria casalinga sul Wigan. Il City invece sprofonda ad Anfield contro il Liverpool di Dalglish che dopo l’addio di Hodgson e Torres ha trovato una serie di risultati positivi che l’hanno portato il piena zona Europa League. Tra “Reds” e “Citizens” c’è il Tottenham che vince per 3-2 contro lo Stoke, con le reti arrivate tutte nel primo tempo.

    In fondo alla classifica perdono tutte Wolverhampton (0-3 contro il Everton) al West Ham (3-0 col Bolton)

    TUTTI I RISULTATI

    Wolverhampton-Everton 0-3

    Blackburn-Birmingham 1-1

    Bolton-West Ham 3-0

    Chelsea-Wigan 1-0

    Manchester United-Fulham 2-0

    Sunderland-W.Bromwich 2-3

    Tottenham-Stoke 3-2

    Blackpool-Arsenal 1-3

    Lunedi 11

    Liverpool-Manchester City 3-0

  • Juan Cruz Mascia, il Chelsea prende un altro baby fenomeno

    Juan Cruz Mascia, il Chelsea prende un altro baby fenomeno

    Se per il mercato dei big si aspetterà la fine del campionato in questi giorni impazza quello dei giovani, di chi aspira a diventare il fenomeno del domani. Il Chelsea ha messo già in organico Lucas Piazon considerato la punta di diamante del Brasile che verrà, ma non intende fermarsi nonostante una situazione in divenire che potrebbe coinvolgere anche Carlo Ancelotti sempre più in bilico in panchina.

    Secondo le indiscrezioni che arrivano dall’Inghilterra i Blue avrebbero bloccato per circa un milione di sterline Juan Cruz Mascia anticipando tutte le big europee in corsa per averlo. Mascia è un attaccante paraguaino appena diciassettenne che attualmente gioca nel Miramar Misiones, Seconda divisione del Paese. L’attaccante possente fisicamente e con una buona tecnica volerà a Londra nei prossimi giorni per prender visione del mondo Chelsea e firmare il contratto.

  • Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    All’ Old Trafford di Manchester il Chelsea di Carlo Ancelotti ricerca una difficile qualificazione alla semifinale di Champions League contro il Manchester United, costretto a ribaltare il risultato di 0-1 dell’andata, con rete Red Devil segnata da Rooney. Non sarà un’impresa semplice, anche perchè il Manchester in casa è uno squadrone sempre temibile, che, però, nello stadio amico difficilmente giocherà per difendere un pareggio a reti inviolate.

    L’esito della sfida avrà importanti risvolti, perchè determinerà una delle quattro semifinaliste e perchè determinerà il futuro di Carlo Ancelotti: infatti, se il tecnico ex Parma, Juventus e Milan, dovesse fallire la qualificazione e non dovesse portare a casa l’ambito trofeo, rischierebbe il posto in panchina nonostante i positivi risultati conseguiti nella scorsa stagione, ossia la vittoria della Premier League e della Fa Cup, il “double” inglese.

    Come spesso accade in Italia, nel caso del Chelsea il “padrone – paperone” Roman Abramovich non sembra dotato della cosiddetta virtù dei forti, ossia la calma, la pazienza di attendere. La conquista della Champions e del potere Europeo pare ossessionarlo, ed è proprio tale obiettivo a spingerlo a continui investimenti nella squadra, con acquisti importanti sul mercato, come quello di Fernando Torres, deciso ed eseguito da Abramovich in prima persona, prelevato dal Liverpool nel mercato di Gennaio per ben 50 milioni di sterline, che ha disputato solo 648 minuti non riuscendo mai a segnare.

    La  spesa complessiva del multimiliardario russo, in otto anni di presidenza, si aggira sugli 800 milioni di sterline, ma non è ancora servita per “acquistare” la tanto ambita coppa con le grandi orecchie: per tal motivo, sono stati licenziati dei big della panchina quali Ranieri, Mourinho, Hiddink, Scolari. E, quest’anno, potrebbe essere il turno di Carletto Ancelotti se l’obiettivo dovesse sfuggire nuovamente.

    Alla vigilia della partita d’andata, Ancelotti aveva voluto rasssicurare l’ambiente londinese del Chelsea, elargendo parole di ottimismo e manifestando il suo piacere di allenare i Blues ancora per il futuro: “Ma io qui mi trovo a meraviglia. Sono stato in panchina cento volte, sono pronto a starci altrettante!”

    Lui sarebbe pronto a restare, ma tutto dipenderà dall’umore del Paperone: in alternativa, se a fine stagione venisse esonerato, potrebbe essere proprio lui l’allenatore della Roma di DiBenedetto, Paperone a stelle e strisce.

    In proposito, Ancelotti ha sempre dichiarato il suo attaccamento ai colori giallorossi, alla maglia on la quale ha giocato per lungo tempo in passato, e la sua grande ammirazione per Capitan Fancesco Totti: “Un giorno mi piacerebbe allenare Francesco. Non ora naturalmente. Ho un contratto di un altro anno con il Chelsea”.

    Il destino della sua avventura londinese è nelle sue mani, e degli undici che andranno in campo questa sera all’Old Trafford, in una sfida che negli ultimi anni, sia in Champions che in Premier League, si è rivelata spesso decisiva. Lo scorso anno, nel campionato Inglese, Carlo Ancelotti riuscì a battere l’armata di Sir Alex Ferguson per 1-2 nel suo fortino, con reti di Ashley Cole e Didier Drogba per il Chelsea.

    L’impresa, dunque, non è impossibile ed Ancelotti vuol proprio sottolinearlo anche per caricare psicologicamente i suoi: “Chi lo dice che è impossibile batterli? Lo abbiamo già fatto un anno fa. Due a uno. Era decisiva per il campionato”.

    Questa sera, Carletto potrebbe accantonare il modulo 4-4-2 che era stato costretto a rispolverare con l’arrivo di Fernando Torres  a Gennaio, e ritornare alle spregiudicate tre punte: Anelka, Drogba e Torres, o, il alternativa, Malouda al posto del nino spagnolo che andrebbe, così, in panchina.

    Quel che è certo, assicura Carletto, è che le scelte di campo non vengono fatte in base al costo del cartellino dei calciatori: una frecciatina al presidente che, invece, vorrebbe sempre in campo Torres. Screzi verbali che potrebbero tramutarsi in una decisione più drastica. Tutto dipenderà dall’esito del ritorno del quarto di finale di questa sera: in caso di sconfitta, il volo di ritorno per l’Italia potrebbe essere già stato prenotato.

  • Ancelotti “Mai all’Inter, alla Roma il 7 luglio 201X”

    Ancelotti “Mai all’Inter, alla Roma il 7 luglio 201X”

    Carlo Ancelotti in una intervista concessa a Studio Sport XXL esclude categoricamente la possibilità di sedere un giorno sulla panchina nerazzurra in virtù della suo passato rossonero “Se mi cercasse l’Inter? Gli direi di no: ho una storia ben definita ed è molto difficile andarci contro”.

    Il tecnico dei Blue dimostra di aver le idee chiare anche per il suo futuro ribadendo la sua volontà di restare al Chelsea anche per la prossima stagione, ma allo stesso tempo continua a ribadire la sua volontà di allenare i giallorossi ma in una stagione ancora non definita “ora l’obiettivo è rimanere al Chelsea e l’anno prossimo allenerò qui, però in futuro sì: il 7 luglio, ma non si sa di quale anno, potrei allenare la Roma”.

    L’ultima battuta sulla Champions e sull’impresa necessaria all’Old Trafford per passare il turno “siamo convinti di potercela giocare a Manchester – aggiunge – Torres? I movimenti sono buoni: bisogna aspettare che faccia gol”.