Tag: chelsea

  • Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    L’attesa, finalmente, è finita. Adesso toccherà al campo dare la parola su uno degli ottavi di finale più attesi, complice anche il risultato dell’andata. Chelsea e Napoli questa sera si ritroveranno una di fronte all’altra, con gli azzurri che partono dal 3-1 di venti giorni fa. Un buon vantaggio, ma come ha insegnato il match tra Arsenal e Milan, guai ad abbassare la guardia. Lo sa bene Walter Mazzarri che ha predicato tranquillità ai suoi: e sarà questa la chiave dell’incontro. Non bisogna farsi prendere dell’entusiasmo ne farsi chiudere nella propria metà campo senza mai offendere l’avversario. Ad aiutare il Napoli i circa tremila tifosi che si accomoderanno sulle tribune di Stamford Bridge, mentre altri duemila potranno seguire l’atteso incontro solo dentro qualche pub, causa la mancanza di altri tagliandi.

    Si cercherà l’impresa dunque, si punterà a raggiungere quel traguardo che nemmeno il Napoli di Diego Armando Maradona riuscì ad agguantare. Ma stavolta al posto del Pibe de Oro ci saranno i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani, molto richiesti in Inghilterra ma che stasera avranno un obiettivo comune: far approdare gli azzurri al turno successivo. Ci saranno tutti e tre, così come il resto della rosa, considerando che Walter Mazzarri non avrà problemi di organico. Tutti abili e arruolabili insomma, compreso lo stesso tecnico toscano che potrà sedere sulla panchina dei partenopei dopo la sospensione della squalifica da parte del Tas. L’unico dubbio della vigilia, quello tra Dossena e Zuniga, è stato sciolto nella mattinata di oggi quando la squadra per via del traffico ha dovuto rinunciare alla seduta di rifinitura prevista in un centro sportivo facendo qualche esercizio in albergo. Giocherà il colombiano, che garantisce un maggior livello di copertura in fase difensiva.

    Juan Zuniga © Mike Hewitt/Getty Images

    Davanti a De Sanctis, nel 3-4-2-1 di Mazzarri, solito trio difensivo formato da Campagnaro, Cannavaro ed Aronica. A centrocampo Gargano e Inler agiranno davanti alla difesa, con Maggio e Zuniga che avranno il compito di giostrare lateralmente, dando una mano anche dietro in fase di possesso del Chelsea. Hamsik e Lavezzi invece avranno il compito di aiutare il giocatore più temuto dai britannici, il bomber uruguayano Cavani.

    Dall’altro lato Di Matteo non ha alternative: i suoi infatti dovranno fare la partita e cercare di sbloccare il punteggio prima possibile, poiché bisogna vincere almeno per 2 a 0. Dunque occhio all’attacco ma anche alla difesa: subire una sola rete potrebbe significare complicare maledettamente i piani. Il tecnico italiano si riaffida ai senatori Terry, Lampard e Drogba: partiranno tutti e tre dall’inizio, e dovranno essere loro a trascinare la squadra di Abramovich. Panchine in vista per Cahill e Torres, sin qui molto deludenti. Di Matteo, nel suo 4-2-3-1, schiererà, davanti a Cech, una difesa formata da Ivanovic e Cole laterali, David Luiz e Terry centrali. A fare da schermo al reparto arretrato ci penseranno Essien e Ramires, con Sturridge, Lampard e Mata dietro l’unica punta Drogba.

    Chelsea Napoli, ecco le probabili formazoni:
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, D.Luiz, Terry, Cole; Essien, Ramires; Sturridge, Lampard, Mata; Drogba. In panchina: Turnbull, Cahill, Bosingwa, Ferreira, Ramires, Kalou, Torres. Allenatore: Di Matteo
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. In panchina: Rosati, Fideleff, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri

  • Chelsea – Napoli, sale l’attesa. Mazzarri predica tranquillità

    Chelsea – Napoli, sale l’attesa. Mazzarri predica tranquillità

    Meno di 24 ore ormai all’attesissima sfida  Chelsea Napoli che varrà un posto nei quarti di finale di Champions League. Nella giornata di oggi la squadra è sbarcata a Londra, visitando nel tardo pomeriggio il terreno dello Stamford Bridge che domani ospiterà l’incontro. Napoli che, oltre al 3 a 1 dell’andata, potrà contare su un altro dato statistico importante: nelle sfide di Champions disputate quest’anno è sempre andata a segno, e un gol nella capitale inglese, complice il risultato dei primi 90’, potrebbe dare una grossa spinta agli azzurri in ottica passaggio del turno.

    A guidare i partenopei dalla panchina ci sarà Walter Mazzarri: nella giornata di oggi infatti il Tas ha sospeso la sua squalifica rimediata nel match contro il Villarea. “Ci speravo – confessa il trainer toscano nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match -. Con Grassani ci siamo sentiti spesso ed era importante che stessi vicino ai miei giocatori. Questo è importante in questa gara delicata per la nostra storia. Nel Chelsea qualcosa è cambiato con Di Matteo, ma il problema è che hanno vinto due gare e hanno ritrovato fiducia e questo mi preoccupa più che la tattica. Sarà una sfida affascinante. Bello giocare qui e fare un gol e anche di più. Ma soprattutto qualificarci. Guai a pensare al 3-1 dell’andata. Bisogna scendere in campo e fare la prestazione, senza pensare di avere vantaggi. Ma queste partite restano difficili – prosegue –. L’importante è giocare tranquilli, senza sentire troppo la pressione. Perché poi siamo capaci di tutto, anche di chiudere l’avversario. A livello generale anche il campione con una organizzazione tatticamente buona esalta le qualità tecniche. Questo permette con dei codici di comportamento di aiutarsi quando magari non attraversi un buon momento di forma come ci è capitato in questa stagione“.

    Walter Mazzarri © Christopher Lee/Getty Images

    La differenza di valori, prettamente economici, non spaventa Mazzarri, il quale considera la sua squadre come sorpresa della competizione. “Credo che le valutazioni si facciano a inizio stagione sulle rose e poi alla fine sui risultati – dice –. La cosa che oggi si può dire è che, a prescindere dei soldi, il Napoli sia la rivelazione a livello europeo. E se passiamo credo che sia la dimostrazione di come il calcio italiano stia crescendo nel confronto con quello inglese“.

    Molto concentrato l’uomo più temuto dagli inglesi: l’attaccante Edinson Cavani. “Sono comunque fortissimi e dobbiamo prendere esempio da Arsenal-Milan per capire che non ci si può distrarre un attimo. E’ una partita bella da vivere. Poi quando fischia l’arbitro entri dentro la competizione e pensi solo a far bene. Quello solo conta. Al di là dei numeri, di chi segna. Io spero di lasciare un segno a Napoli come hanno fatto Maradona e Careca. Loro sono stati grandissimi“.

    Poche ore dunque e le parole lasceranno spazio al campo da gioco. Migliaia i napoletani che si sono riversati nella capitale inglese, e non sono mancate nemmeno le contestazioni all’indirizzo della società, rea di aver fatto salire i giocatori sul pullman prima del tragitto dall’albergo allo stadio tramite un ingresso secondario, non dando cosi ai supporters la possibilità di far sentire ai propri beniamini tutto il loro calore. Un passaggio del turno domani sera potrebbe cancellare anche tutto ciò.

  • Verso Chelsea – Napoli, Cannavaro non vuole cali di tensione

    Verso Chelsea – Napoli, Cannavaro non vuole cali di tensione

    Meno due a Chelsea Napoli, la sfida che si disputerà a Londra e che potrebbe valere i quarti di finale di Champions League per un’altra formazione italiana. La concentrazione è altissima in casa Napoli, e a meno di 48 ore dall’inizio del match la tensione è enorme. I tifosi azzurri cominciano ad arrivare nella capitale inglese in vista dell’affascinante sfida contro il Chelsea di Di Matteo, sconfitto al San Paolo nell’incontro di andata per 3 a 1. Bisognerà, dunque, non perdere, o farlo con un gol di scarto. Fiducioso il capitano dei partenopei Paolo Cannavaro, come dimostrato in un’intervista a Radio Marte nel corso della giornata di oggi. “L’attesa è enorme – ha affermato -, ma è meglio vivere questo momento in modo normale. I tifosi scalpitano ed è giusto così, però noi dobbiamo stare tranquilli e non farci prendere dalla tensione, anche se sarà difficile. Per quanto fatto finora sarà comunque un successo, ma daremo tutto per allungare questo sogno e farlo vivere ai tifosi. Partiamo da un vantaggio importante, ma dovremo giocare come se fossimo sullo 0-0.

    La carica dei tifosi farà piacere, ma la squadra, secondo quanto dichiarato da Cannavaro, è concentrata solo sul rettangolo di gioco. “La gara si giocherà in campo, non sugli spalti – dice -. Noi avremo più di 3 mila tifosi allo Stamford Bridge, ma il Chelsea ci aspetterà con il coltello tra i denti: non temiamo il loro pubblico, possono esserci anche 60 mila spettatori, però la gara si vince sul campo”. Non bisognerà rilassarsi. Il ko del Milan con l’Arsenal è servito da esempio agli azzurri: “Non credo sia una questione di inesperienza: la gara del Milan con l’Arsenal – asserisce Cannavaro – ci ha aperto gli occhi: ci sarà certamente da soffrire, ma con un po’ di attenzione nei primi minuti possiamo farcela. Sarà importantissimo il primo tempo, basti guardare il Milan che al 45’ era già sotto per 3-0”.

    Paolo Cannavaro © Roberto Serra/Getty Images

    Poi da Cannavaro un appello ai tifosi. “In Inghilterra non si scherza: non chiuderanno gli occhi su alcun aspetto. Hanno contrastato gli hooligans e non transigono nemmeno sulla sigaretta allo stadio. Spero nei tifosi azzurri, ma sono certo che non ci saranno problemi. Nei settori diversi da quello ospite ci saranno dei divieti, il Napoli ha diffuso un comunicato: spero che i tifosi lo osserveranno”.

    Anche la società partenopea ha diffuso un comunicato sul proprio sito, indirizzandolo ai propri tifosi. “Non sono ammessi cori volgari o di discriminazione così come è vietato fumare o lanciare oggetti in campo -. Inoltre i tifosi azzurri che compreranno un biglietto che non sia nel settore Ospiti verranno allontanati”. La formazione di Mazzarri oggi ha svolto solo un lavoro atletico prima di concentrarsi sulla tecnica e la tattica. Tutti presenti ad eccezione dei difensori Grava e Britos che hanno continuato il programma di recupero svolgendo un lavoro differenziato. Domattina ci sarà la partenza per Londra dove ad arbitrare il match ci sarà il tedesco Felix Brych, mentre gli assistenti saranno Pickel e Borsch, il quarto uomo Zwayer.

  • Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    La ventottesima giornata di Premier League è la giornata del sorpasso del Manchester United sui cugini del City di Mancini. Il “derby” per il primato in classifica è andato in scena oggi pomeriggio alle ore 15.00, lo United in casa contro il West Bromwich Albion e il Manchester City in trasferta sul campo della mina vagante Swansea. Gli uomini di Ferguson all’Old Trafford dominano la squadra di Hodgson vincendo per 2-0 con doppietta di Wayne Rooney. Il risultato non è mai stato in discussione, e nel primo tempo i Red Devils scaldano i motori prima provandoci con Welbeck che di testa va di poco alto e poi Rooney da due passi sbaglia la rete del vantaggio. Rete che arriva però poco dopo al minuto 36′ con Rooney, che è bravo ad anticipare il portiere ospite con un tocco da due metri dalla porta su tiro-cross di Hernandez.

    La prima frazione di chiude sull’1-0 e nella ripresa il copione è lo stesso, con lo United in attacco e vicinissimo al raddoppio prima con Hernandez che colpisce il palo dal limite con una gran conclusione e poi con Welbeck. che dopo uno svarione della difesa del WBA a porta vuota calcia al lato. Per il raddoppio si deve aspettare il 71′, quando Youngs penetra in area e dopo una trattenuta cade in area, per l’arbitro è rigore e Rooney raddoppia spiazzando il portiere e segnando il suo ventesimo gol in campionato, portandosi a 5 lunghezze da Van Persie.

    Il Mannchester City cade malamente contro lo Swansea, offrendo forse la peggior prestazione stagionale. Mancini è costretto a schierare una difesa di emergenza con Savic e Kolou Tourè come centrali a rimpiazzare i titolari Lescott e capitan Kompany, però per il resto la formazione è quella titolare, con il solito 4-2-3-1, con Silva, Yaya Tourè e Nasri a supporto dell’unica punta Balotelli, con Aguero e Dzeko in panchina.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    La partita sembra subito in salita per i Citizens, quando al 6′ Hart stende Routledge in area, sul dischetto va Sinclair ma Hart è super è mantiene il risultato invariato sullo 0-0. Il City però sembra imballato incapace di creare gioco e di trovare la profondità con il solito palleggio, così Mancini corre ai ripari al 37′ togliendo Barry in mezzo al campo, inserendo Aguero e arretrando Yaya Tourè davanti alla difesa. Il cambio non da i risultati sperati e il match diventa noioso e non succede praticamente niente fino al 60′ quando Balotelli chiede rigore per una spinta in area ma l’arbitro lascia correre. Mancini fa scaldare Dzeko e Johnson e quando sembra il momento dell’esterno inglese il City perde palla a centrocampo con Savic, all’ennesimo errore stagionale, lo Swansea riparte veloce sulla destra con Routledge che pennella un cross perfetto per il neoentrato Moore che insacca di testa. Mancini va su tutte le furie e mette nella mischia finalmente Dzeko e Johnson, il City prova il grande assedio finale senza però trovare il pareggio, vedendosi anche annullare per fuorigioco a Richards. Ora il Manchester United vola primo in classifica della Premier League a 67 punti, più uno sul City che scala al secondo posto dopo praticamente essere stato in testa tutta la stagione.

    In zona Champions League il Chelsea dopo l’esonero di Andres Villas-Boas, torna a sorridere vincendo in casa per 1-0 contro lo Stoke con rete di Didier Drogba, vero trascinatore dei Blues. La squadra di Di Matteo ha meritato la vittoria sfiorando il vantaggio un paio di volte nel primo tempo, prima con Terry di testa e poi con Ivanovic stampa sulla travesrsa un gran destro da appena dentro l’area. Il gol vittoria è arrivato al 68′, con Mata che fornisce l’ennesimo assist stagionale per Drogba, che è freddo a saltare il portire e a depositare la palla in rete per il gol vittoria. Rimanendo a Londra ma spostandosi nella parte nord, continua il momento no del Tottenham, che da quando i giornali inglesi danno Redknapp sulla panchina dell’Inghilterra dopo le dimissioni di Fabio Capello, non riesce più a trovare il ritmo in campionato. Sabato è arrivata un’altra sconfitta, la terza consecutiva dopo Arsenal e Manchester United, questa volta sul campo dell’Everton per 1-0 con gran gol del croato Jelavic. Gli Spurs sono sempre ancorati al terzo posto, ma i Gunners sono a meno 4 e nel monday night contro il Newcastle all’Emirates Arena vincendo si possono avvicinare molto pericolosamente, e il Chelsea è a quota 49 e in probabile fase di rilancio. Chi sembra fuori dai giochi Champions League sembra nuovamente il Liverpool che perde ancora, stavolta contro il Sunderland. I Reds hanno ora un ritardo di 10 punti e non sembra proprio che con la condizione attuale possano rimontare.

    Nelle zone basse della classifica QPR e Wolverhampton perdono ancora e vanno a fare compagnia al Wigan in zona retrocessione, mentre il Bolton riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima vincendo appunto contro il QPR in uno scontro diretto delicatissimo con reti di Platley e Klasnic, per la squadra di Briatore è andato a segno l’ex laziale Cissè.

  • Roma Villas Boas? Inter occhio a Baldini

    Roma Villas Boas? Inter occhio a Baldini

    E’ un momento decisamente delicato in casa Roma. In una settimana è successo un po’ di tutto: l’esclusione di De Rossi, con conseguente fragorosa sconfitta, in quel di Bergamo, il ko nel derby giocato quasi per intero in inferiorità numerica, l’infortunio che comprometterà la restante parte di stagione del difensore Juan e quello di Pjanic che dovrà rimanere fuori per almeno tre settimane, le pesanti critiche dei tifosi all’indirizzo di Luis Enrique, reo di aver fallito ancora una volta un appuntamento fondamentale dell’annata calcistica. E come se non bastasse, nelle ultime ore, ecco la notizia del contatto, risalente ad un mese fa, tra Andrè Villas Boas e il dg dei giallorossi Franco Baldini. Una rivelazione che complica ancora di più il rapporto con Luis Enrique e che chiama in causa anche l’Inter, da diverso tempo interessata all’allenatore portoghese.

    Franco Baldini © Claudio Villa/Getty Images

    L’incontro tra Baldini e l’ex allenatore del Chelsea sarebbe avvenuto il mese scorso, e i due a cena vicino alla residenza londinese dell’ex dirigente del Real Madrid, avrebbero parlato del futuro della squadra giallorossa. L’interesse per il trainer portoghese però risalirebbe all’estate scorsa, ma l’elevata clausola rescissoria fissata dal Porto, pari a 15 milioni di euro, fece saltare il tutto e la dirigenza capitolina virò decisa su Luis Enrique. Il quale, a quanto pare, non avrà vita troppo lunga nella capitale. Per questo l’incontro con Villas Boas, il quale si sarebbe detto entusiasta di sedere la panchina della Roma dalla prossima estate, rilanciandosi cosi dopo l’esperienza, non troppo convincente, in Inghilterra. Di certo una notizia accolta come una doccia fredda da parte del presidente dell’Inter Massimo Moratti, che vede nel tecnico portoghese il successore di Ranieri e l’erede perfetto di Jose Mourinho. Come l’ha accolta invece Luis Enrique? Di sicuro non troppo bene, ma i risultati sinora sono stati assai deludenti. Va bene pensare al futuro, ma prima c’è da guardare al presente. Sempre se, per lo spagnolo, ci sarà un domani in giallorosso.

  • Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    L’esonero era nell’aria da molto tempo, e alla fine dopo la sconfitta di ieri contro il West Bromwich, il tecnico portoghese Andrè Villas Boas è stato esonerato dal Chelsea. Si tratta del settimo allenatore a lasciare anzitempo la panchina di Blues in otto anni di presidenza Abramovic, quasi a voler certificare la fretta di ottenere quei risultati che solo Mourinho e Ancelotti hanno trovato in terra londinese.

    Il club ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un comunicato che recitava le seguenti parole:

    “I risultati e le prestazioni della squadra non sono stati soddisfacenti e non ci sono segnali di miglioramento in un momento chiave della stagione. Il club ringrazia il tecnico per il suo lavoro ed esprime il proprio dispiacere per la prematura cessazione del rapporto . La squadra è ancora in gioco nelle fasi finali della Champions League e in FA Cup e punta ai primi quattro posti della Premier League e a essere il più competitiva possibile su tutti i fronti”.

    Andrè Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Cambio in corsa dunque, con il vice allenatore Roberto di Matteo pronto a subentrare nell’immediato alla guida dei Blues. Anche in questo caso la notizia arriva direttamente continuando a leggere la nota ufficiale diramata dello stesso club:

    “L’unica possibilità era quella di fare un cambiamento. Con effetto immediato Roberto Di Matteo è stato nominato primo allenatore del team fino al termine della stagione”.

    Oltremanica si fanno già i nomi dei possibili successori di Villas Boas, con in pole il nome di Rafa Benitez, voglioso di tornare ad allenare una big nella sua amata Premier League dopo la pessima parentesi italiana nei sei mesi in nerazzurro. Proprio da parte dell’Inter, potrebbe esserci una svolta, dopo l’esonero di Villas Boas, considerando come la corsa alla prossima panchina nerazzurra fosse una gara tra il portoghese e Pep Guardiola. Nonostante Moratti sia fortemente ‘innamorato’ di Guardiola e del suo calcio, è noto a tutti come l’Inter già in estate avesse provato a strappare la concorrenza dei Blues per far tornare ad Appiano Gentile il vice di Mourinho, nota conoscenza a molti volti della rosa nerazzurra. Solo la folle clausola rescissoria di 15 milioni di euro, frenò la trattativa, tagliando fuori l’Inter, che a questo punto potrebbe tentare nuovamente l’affondo, in vista di una rifondazione targata giugno 2012.

  • Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Il calciomercato in casa nerazzurra già impazza, nonostante marzo notoriamente non sia un mese ‘caldo’ dal punto di vista delle trattative in corso. Il periodo che l’Inter sta attraversando ha di fatto convinto il presidente nerazzurro ad accelerare bruscamente verso un ringiovanimento della rosa attuale, con gli ultimi dubbi da sciogliere per quanto riguarda chi sarà il prossimo allenatore nerazzurro. Il traghettatore Ranieri si gioca tutto a Catania e nell’importantissima sfida di ritorno degli ottavi di Champions League contro il l’Olympique Marsiglia, per poi salutare la panchina interista già promessa a uno tra Andrè Villas Boas e Guardiola. Insomma c’è da chiudere al meglio, o salvare il salvabile di quello che rimane di questa stagione in attesa di una rifondazione che appare inevitabile nel prossimo anno.

    LUCAS NERAZZURRO – Se era parsa una missione impossibile strappare il talentuoso Lucas Moura al San Paolo già nel mercato di gennaio, in vista della prossima finestra di calciomercato estivo, l’Inter ha fatto enormi passi avanti. Il giocatore classe 1992 infatti in una recentissima intervista nel ritiro della sua nazionale ha dichiarato come per il momento abbia in mente soli due obiettivi: l’Olimpiade e l’Inter.

    “L’Inter è uno dei club più importanti del mondo. Con la maglia nerazzurra ha giocato anche Ronaldo, il Fenomeno, e ho già detto tutto. Mi piace l’idea di entrare in una ‘famiglia’ dove ci sono stati grandi campioni e dove ora militano Julio Cesar, Lucio, Maicon. Tutti grandi uomini che ho avuto l’onore di conoscere vestendo la stessa maglia, quella della Seleçao”.

    Lucas | © JEFFERSON BERNARDES/AFP/Getty Images

    Non bastasse Lucas ha voluto fugare gli ultimi dubbi, considerando come a chi gli avesse fatto notare il pessimo periodo che i nerazzurri stanno vivendo nell’immediato, ha risposto come se indossasse già la maglietta interista da tempo:

    “Quest’anno l’Inter non sta ottenendo grandi risultati vero? Ma poco tempo fa ha conquistato Champions, scudetto e la coppa nazionale. Un’impresa che ha incantato tutti, anche in Brasile”.

    Parole al miele per uno dei migliori giocatori su piazza in questo momento, che in questo modo dichiara pubblicamente la sua preferenza per il club di Massimo Moratti. A questo punto sembra che i viaggi sudamericani effettuati da Branca e Ausilio abbiano dato i propri frutti, ipotizzando alla lettura di queste parole, di come sia stato effettuato una sorta di accordo tra il giocatore e i nerazzurri, promessi sposi a giugno. Un aiuto alla chiusura della trattativa sta arrivando da alcuni rumors sudamericani che vedrebbero logorato il rapporto tra il giocatore e il tecnico del San Paolo, Emerson Leão poiché lo stesso tecnico si sarebbe infastidito della chiamata in nazionale del ragazzo da parte di Menezes, alla vigilia di una sfida importante come quella contro il Palmeiras. Partita che è finita sul punteggio di 3-3 e a che ha visto Lucas deludere le aspettative, prendendosi molte critiche proprio dal tecnico del San Paolo.

    La voglia di Europa si è riaccesa fortemente in Lucas, ma prima di parlare di affare fatto bisogna fare i conti anche con i Blues di Abramovic fortemente interessati al ragazzo. Moratti in attesa di sapere chi sarà il prossimo tecnico si è già portato in vantaggio su uno dei migliori giocatori sul mercato.

  • Inter, Villas Boas alternativa al sogno Guardiola

    Inter, Villas Boas alternativa al sogno Guardiola

    Il destino di Claudio Ranieri sulla panchina dell’Inter pare ormai segnato irrimediabilmente dai deludenti risultati riportati dalla squadra sia in campionato che in Champions League, trascinandosi fra una sconfitta e l’altra senza mostrare alcun segno di ripresa o, perlomeno, di maggiore personalità. Il presidente Moratti pare essere piombato di colpo alla routine cui, fino a qualche anno fa, pareva rasseganto ed abituato, caratterizzata da una serie di esoneri imbarazzanti in conseguenza dei risultati spesso deludenti del campo.

    Dopo gli anni “ruggenti” di Mancini e Mourinho, è iniziato il lento declino, caratterizzato da alcune scelte sbagliate in chiave mercato, da alcune incomprensioni interne, e da uno spogliatoio che pare aver ormai smarrito la serenità dei tempi migliori. Pertanto, è già tempo di guardare avanti, pensando ad archiviare in maniera indolore la stagione in corso, dove l’Inter si trova a lottare per un posto in Champions League (ma la concorrenza è molto più agguerrita, ndr) ed a tentare l’impresa di ribaltare il risultato della gara d’andata contro l’Olympique Marsiglia di Didier Deshamps.

    Andrè Villas Boas | © Glyn KirkGetty Images

    Il futuro, dunque, potrebbe essere nuovamente colorato a tinte “portoghesi”, con la possibilità che “l’operazione rilancio” venga affidata a Villas Boas, lo Special Two, ancor più in una situazione in cui il tecnico portoghese potrebbe essere realmente a rischio esonero, considerando il malumore di Roman Abramovic dopo la pesante sconfitta subita dal Chelsea nell’andata degli ottavi di Champions contro il Napoli. Se nella gara di ritorno l’esito dovesse essere negativo per i Blues l’ipotesi esonero acquisterà ancor più concretezza, anche perchè pare che nello spogliatoio del club londinese lo Special Two non sia affatto ben visto dai suoi stessi giocatori ed, in particolare, dai “senatori”, che lo accusano di aver puntato esclusivamente sui suoi “pupilli”.

    Una situazione complessa, dunque, che si riflette anche sul non felice andamento della squadra in Premier League, dove occupa la quarta posizione a pari merito con l’Arsenal e dista ben 17 punti dalla capolista Manchester City di Mancini. Se Moratti non dovesse riuscire a coronare  il sogno (proibito) Pep Guardiola, dunque, Villas Boas potrebbe sedere nuovamente proprio sulla panchina del suo maestro.

  • Mourinho cerca casa a Londra. Ritorno al Chelsea in vista?

    Mourinho cerca casa a Londra. Ritorno al Chelsea in vista?

    Quando vince, o si appresta a vincere qualcosa di importante, Josè Mourinho diviene “inquieto”, smanioso di cambiare aria come se avesse paura di quella che nel calcio è l’altra faccia della medaglia, ossia il naturale calo psicologico, derivante dall’inevitabile appagamento, che le squadre subiscono  dopo una grande vittoria.

    E’ accaduto quando trionfò nella storica Champions League conquistata sulla panchina del Porto, è accaduto nel 2010, quando lasciò l’Inter dopo averla sedotta portandola alla conquista dello storico Triplete, potrebbe accadere nuovamente con il Real Madrid, soprattutto se – come ormai pare molto probabile – le merengues riuscissero a vincere la Liga Spagnola: ancor di più, inoltre, se ottenessero un successo anche in Champions League.

    Quale destino, dunque, per l’irrequieto Mourinho, spinto ancora dalla voglia di mettersi alla prova in situazioni non semplici, che possano fornirgli nuovi stimoli, vitali per il suo modo di lavorare, sempre al 100%, pretendendo dall’ambiente sempre il massimo della concentrazione, sia in campo che fuori?

    Josè Mourinho | ©ROBERT MICHAEL/AFP/Getty Images

    Un segnale forte, in tal senso, potrebbe essere il fatto che Josè Mourinho e sua moglie sarebbero stati paparazzati da alcuni tabloid inglesi (Mirror e Sun) mentre si aggiravano per le vie più chic della capitale inglese proprio in cerca di un appartamento: non un’abitazione qualsiasi, naturalmente, ma una proprietà di lusso, proprio nel cuore di Londra.

    Ecco, così, che gli inglesi hanno subito tentato di accostare tale circostanza alla possibilità che Mou decida di tornare ad allenare in Premier League ed, in particolare, il “suo” Chelsea, che sta vivendo un periodo tutt’altro che roseo sotto la gestione del suo pupillo Villas Boas, rischiando l’eliminazione dagli ottavi di Champions (ad opera del Napoli, ndr) e la non qualificazione alla prossima edizione.

    Pertanto, Mou potrebbe essere affascinato dal ritorno sulla panchina dei Blues, una squadra che gli è rimasta nel cuore dopo l’esperienza degli anni scorsi, nella quale gli è rimasto il grande cruccio di non aver centrato l’ obiettivo Champions league, non soddisfacendo in pieno il presidente Abramovic. Si spiegherebbe, così, la necessità di trovare una nuova casa a Londra, dove potersi trasferire con tutta la famiglia, cani compresi.

  • Eva Carneiro la dottoressa hot del Chelsea

    Il Chelsea di Villas Boas affonda e in molti, compresi lo Special Two, non riescono a capire il reale motivo. Una squadra costruita senza badare a spese, un presidente, Abramovic, ambizioso e sempre pronto ad accontentare le richieste dei propri allenatori eppure dopo aver silurato Ancelotti affidandosi al nuovo guru del calcio europeo i risultati tardano ad arrivare. In Inghilterra un po ironicamente ma anche con la perfidia di chi vuol vederci male ad ogni costo hanno individuato in Eva Carneiro la causa degli insuccessi dei Blue. La Carneiro è l’avvenente dottoressa al seguito della squadra che ha prima entusiasmato l’Inghilterra attirando su di se i cori di tutti tifosi e da mercoledì sera ha iniziato a spopolare anche Italia grazie ai suoi ingressi per valutare le condizioni di Drogba prima e di Mata dopo.

    Eva Carneiro sexy dottoressa Chelsea | ©Foto Fan Page

    Anche in Italia dunque da qualche giorno in cima alle ricerche c’è il nome dell’avvenente dottoressa Eva Carneiro e la sorpresa più piacevole per il popolo del web è l’aver scoperto l’esistenza di tanti suo scatti hot. Sembra che della dottoressa Carneiro circolino in rete delle foto osé la cui autenticità però non è confermata dalla diretta interessata.

    Ovviamente la sua presenza in un mondo prettamente maschile come il calcio ha dato vita a tante battute, sui ripetuti infortuni di Terry e compagni e sulla volontà di esser tesserato da Abramovic solo per esser curati da Eva Carneiro.

    Video Eva Carneiro dottoressa Chelsea
    [jwplayer config=”15s” mediaid=”125466″]