Tag: chelsea

  • Drogba approda in Cina, giocherà nello Shanghai Shenhua

    Drogba approda in Cina, giocherà nello Shanghai Shenhua

    Didier Drogba vola in Cina. La notizia era nell’aria da molte settimane ed oggi è arrivata la conferma proprio dall’ivoriano che attraverso il suo sito ufficiale ha annunciato con grande soddisfazione la firma posta su un contratto faraonico che lo legherà fino al Dicembre 2014 allo Shanghai Shenhua, club militante nella Super League cinese. Il 34enne attaccante ivoriano guadagnerà circa 30 milioni di euro nelle due stagioni e mezzo che giocherà in terra cinese e raggiungerà i suoi nuovi compagni nel prossimo mese di luglio. L’ex bomber del Chelsea ritroverà nella sua nuova squadra un suo vecchio compagno ovvero Nicolas Anelka, approdato in Cina nel dicembre 2011. I due hanno giocato insieme nel Chelsea per 4 anni vincendo tra l’altro una Premier League nel 2010.

    Didier Drogba © ADRIAN DENNIS/AFP/GettyImages

    Si è chiusa quindi lo scorso 19 maggio con la finale Champions League 2012 vinta dal Chelsea soprattutto grazie alla prestazione monster dell’ivoriano, la carriera europea di Didier Drogba, carriera iniziata nel 1998 con la maglia del Le Mans. Dopo 4 stagioni a Le Mans e una al Guingamp il giovane Didier venne acquistato dal Marsiglia, dove nel 2003/2004 si rese autore di una stagione superlativa (32 gol in 55 presenze) grazie alla quale attirò su di sè le attenzioni dei più importanti club europei. Il Chelsea puntò forte su di lui e lo acquistò dal club marsigliese nell’estate del 2004 per 24 milioni di sterline. In 8 stagioni al Chelsea (157 gol in 338 presenze), il nazionale ivoriano ha vinto tutto quello che un calciatore possa mai desiderare di vincere e la sua avventura blues si è conclusa nel modo più bello con la conquista della Champions League tanto inseguita e desiderata per anni dal club di Ramon Abramovic.

    Un posto nella storia del Chelsea gli apparterrà per sempre ma adesso il suo futuro è la Cina e le immagini trionfanti di Monaco di Baviera rimarranno un dolce ricordo che sicuramente provocherà nostalgia nell’immenso Didier. D’altronde come canta Ligabue “quando hai dato troppo devi andare e fare posto” e Drogba non poteva fare scelta migliore nel lasciare da vincitore. A spingerlo verso la Cina ci ha pensato una valanga di milioni che gli farà compagnia e lo consolerà nei momenti più nostalgici. Non vorreste consolarvi anche voi così?

  • Tottenham, accordo con Villas Boas

    Tottenham, accordo con Villas Boas

    E’ proprio strano il destino. Il prossimo allenatore del Tottenham Hotspur sarà con molta probabilità Andrè Villas Boas che erediterà la panchina lasciata vacante da Harry Redknapp. Lo Special Two ha trovato l’accordo con gli Spurs e firmerà un contratto triennale con la squadra che ha terminato quarta nell’ultima Premier League. Chissà cosa staranno pensando i tifosi del Tottenham, che non vedranno la loro squadra giocare in Champions League proprio per colpa dell’ex squadra di Villas Boas. Sicuramente avrebbero preferito che lo Special Two fosse rimasto fino al termine della stagione ad allenare i blues visto che probabilmente adesso staremmo parlando di un Tottenham quarto e qualificato per la Champions League 2012/2013 e un Chelsea non campione d’Europa. Ma la storia non si cambia e quindi adesso parliamo del futuro di Andrè Villas Boas, che ritornerà a sedere su una panchina di un club inglese senza dover nemmeno cambiare città.

    Andre Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    La prossima avventura dell’ex tecnico del Porto inizierà ancora in una squadra di Londra, precisamente il Tottenham e per il tecnico portoghese dopo il flop sulla panchina blues c’è la possibilità di dimostrare che le vittorie ottenute 2 anni fa sulla panchina del Porto non sono un caso isolato ma la dimostrazione delle qualità di un allenatore alquanto carismatico. Certo è che non allenerà i vari Drogba, Lampard, Terry e così via ma questo potrebbe essere un vantaggio visto il feeling mai nato nella sua esperienza infelice al Chelsea proprio con i senatori dello spogliatoio blues.

    Tuttavia lo Special Two avrà a disposizione grandi campioni come Gareth Bale, Rafael Van der Vaart e Luka Modric e anche grazie al loro apporto tenterà di riportare gli Spurs nella massima competizione europea per club che ha visto il Tottenham arrivare fino ai quarti di finale nella stagione 2010/2011. Dopo il benservito riservatogli da Abramovic nello scorso mese di marzo e dopo aver visto i suoi ex giocatori rinsavire e salire sul gradino più alto d’Europa, lo Special Two è pronto a servire la sua vendetta. I prossimi derby di Londra tra Chelsea e Tottenham si preannunciano infuocati e a sfidarsi saranno Villas Boas e il suo ex vice Roberto Di Matteo, colui che ha costruito le sue fortune sulle macerie della gestione del portoghese.

  • Chelsea, Di Matteo confermato. Rinnovo biennale

    Chelsea, Di Matteo confermato. Rinnovo biennale

    E’ stato ribattezzato l’uomo della rinascita, l’uomo che è riuscito finalmente a portare nella bacheca dei Blues per la prima volta la coppa dalle grandi orecchie. Parliamo di Roberto Di Matteo, tecnico del Chelsea destinato ad una panchina di transizione ma che ora ha davanti a sé un contratto di due anni. Il club londinese infatti ha ufficializzato nella giornata di Martedì di aver rinnovato il contratto all’allenatore Italiano, subentrato a stagione in corso al Portoghese Andrè Villas-Boas con un contratto temporaneo. Al tecnico era stata affidata quella che in gergo calcistico si definisce “patata bollente” proprio prima della gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Napoli portando i Blues a ribaltare il risultato del San Paolo di 3-1 con una grande rimonta per 4-1 nella gara di ritorno giocata allo Stamford Bridge.

    Roberto Di Matteo dunque rimane alla guida del Chelsea dopo aver portato il club Inglese sul tetto d’Europa contribuendo alla storica vittoria della Champions League ottenuta ai calci di rigori contro il Bayern Monaco e della Fa Cup con una vittoria sul Liverpool. Il patron del Chelsea, Roman Abramovich, è stato costretto a ricredersi sulla sua decisione iniziale di non riconfermare Di Metteo, offrendo all’ex calciatore un contratto di 2 anni. Intanto Di Matteo non nasconde la soddisfazione per la buona dose di fiducia dimostratagli dalla società: “Abbiamo ottenuto dei risultati importantissimi, che hanno riscritto la storia di questa grande squadra. Il nostro obiettivo adesso è continuare a migliorare e sto già pianificando il ritorno della squadra per il pre-campionato“.

    Roberto Di Matteo © Laurence Griffiths

    Anche Ron Gourlay, dg del Chelsea, è soddisfatto della scelta della riconferma per quello che definisce l’uomo capace di scrivere il futuro della squadra: “La qualità di Roberto come allenatore è diventata chiara a tutti quando è riuscito a galvanizzare i giocatori nel finale di stagione e cambiare la storia di questa squadra. Il presidente e tutti i dirigenti sono entusiasti di poter continuare a lavorare con lui. Quando, lo scorso marzo, ha accettato di diventare allenatore temporaneo lo consideravamo un allenatore giovane, ma che aveva molto da offrire. Il modo in cui ha lavorato al nostro fianco, e ovviamente i suoi risultati, lo hanno reso la scelta più ovvia quando si è trattato di scegliere la persona che guiderà la squadra nelle prossime stagioni“.

    Di Matteo è il quarto italiano alla guida del Chelsea, dopo Gianluca Vialli, Claudio Ranieri e Carlo Ancelotti.

  • Calciomercato estero, scambio Dzeko-Muller. Maicon verso il Chelsea

    Calciomercato estero, scambio Dzeko-Muller. Maicon verso il Chelsea

    Mentre in Italia il calciomercato stenta a decollare, almeno per quanto riguarda i colpi in entrata visto che in uscita andiamo d’amore e d’accordo con gli sceicchi, in Europa non badano a spese fin quando è possibile. Uno scambio alla pari (o quasi) rimbalza nelle ultime ore dalla stampa tedesca e vede come protagoniste il Manchester City e il Bayern Monaco. I tedeschi (soprattutto il tecnico Heynckes) non puntano più su Thomas Muller quindi per il nazionale tedesco quale soluzione migliore se non quella di cambiare squadra e paese emigrando in Premier League sponda City. I citizens dal canto loro godono di grande abbondanza in attacco ed Edin Dzeko, arrivato una stagione e mezza fa in Inghilterra, è pronto a ritornare nel campionato che l’ha lanciato: la Bundesliga.

    Scambio Dzeko-Muller –Sono queste le premesse di una trattativa che si sta per perfezionare sull’asse Monaco-Manchester, in particolare l’operazione prevede che Muller vada a Manchester portando con sé sei milioni di conguaglio in cambio del ritorno di Dzeko in Bundesliga.

    Edin Dzeko in azione © Alex Livesey/Getty Images

    L’attaccante bosniaco ha già giocato nel campionato tedesco con la maglia del Wolfsburg e per la precisione in tre stagioni e mezzo (dal 2007 al gennaio 2011) ha totalizzato 111 presenze e 66 gol, numeri impressionanti che avevano spinto Roberto Mancini a puntare su di lui.

    Le vie di mercato, si sa, sono infinite. Inoltre avere la strada libera ti permette di raggiungere l’obiettivo prima e al meglio. E’ questa la sintesi di due operazioni che potrebbero generarsi a breve. Infatti è sempre più insistente il pressing del Real Madrid su Branislav Ivanovic, difensore del Chelsea campione d’Europa. Lo stesso Ivanovic ha ammesso l’interesse della squadra di Mourinho anche se per adesso il difensore serbo sembra non pensarci più di tanto. Tattica o stato reale delle cose? In ogni caso è facile intuire che un eventuale passaggio di Ivanovic al Real lascerebbe campo libero ai blues nella corsa a Maicon, terzino destro dell’Inter stimato fortemente dall’attuale allenatore del Real ovvero Jose Mourinho (ex allenatore del Chelsea). Non solo le vie, anche gli intrecci sono infiniti.

  • Chelsea Guardiola rifiuta, rinnova Di Matteo

    Chelsea Guardiola rifiuta, rinnova Di Matteo

    Roman Abramovic, patron del Chelsea campione d’Europa, ci ha provato in tutti i modi per convincere Guardiola a diventare il nuovo tecnico blues. Ma l’ex allenatore del Barcellona non è intenzionato a riprendere la carriera di allenatore già dalla prossima stagione; infatti per lui si prospetta un anno sabbatico prima di ritornare in pista ed iniziare una nuova sfida in un grande club europeo. D’altronde le offerte non mancano a Pep (in 4 anni Barça ha conquistato 14 trofei su 18 disponibili) e non mancheranno neanche in futuro visto che oltre al Chelsea c’è il forte attestato di stima del Manchester United che lo vedrebbe bene come possibile erede di Alex Ferguson, qualora il tecnico dei Red Devils decidesse di terminare la propria avventura ultradecennale sulla panchina dello United.

    Roberto Di Matteo © Alex Livesey/Getty Images

    Non sarà Guardiola a sedere sulla panchina del Chelsea, che nella prossima stagione ripartirà quindi da colui che l’ha portato sul trono d’Europa. Roberto Di Matteo è ad un passo dal trovare l’accordo con Abramovic sulla base di un contratto pluriennale. Il tecnico italiano, subentrato ad Andrè Villas Boas lo scorso marzo, in soli 4 mesi è riuscito a trionfare in 2 competizioni (Fa Cup e Champions League), cosa non riuscita neanche a grandi allenatori come Mourinho e Ancelotti. Inoltre l’ex giocatore del Chelsea è ben voluto dai tifosi londinesi così come i calciatori blues hanno dimostrato di seguire molto volentieri le sue metodologie di gioco. Abramovic difficilmente potrà esimersi dal confermarlo come allenatore blues visto che i risultati ottenuti dall’ex calciatore della Lazio parlano da soli.

    La squadra campione d’Europa si sta già proiettando verso la prossima stagione dove dovranno non solo difendere il titolo europeo ma dovranno anche tornare a recitare un ruolo da protagonisti nella Premier League (nella scorsa stagione il Chelsea ha concluso sesto e non si è qualificato alla Champions, poi grazie alla vittoria con il Bayern ha ottenuto la qualificazione diretta alla prossima Champions League, estromettendo il Tottenham che aveva terminato al quarto posto). Per riuscire in tale intento la società blues non sta badando a spese visto che nella sezione acquisti del Chelsea già troviamo grandi nomi come Marko Marin, Eden Hazard, Givanildo Hulk, giocatori dalle grandissime qualità che avranno l’onere di non far rimpiangere l’addio di Didier Drogba, vero simbolo blues nelle ultime 8 stagioni.

  • Chelsea scatenato, arriva Hulk dal Porto

    Chelsea scatenato, arriva Hulk dal Porto

    Nonostante il raggiungimento della vetta europea, il Chelsea di Ramon Abramovic non è assolutamente appagato e a suon di milioni sta costruendo un vero e proprio squadrone. Dopo l’accordo raggiunto con il Lille per Eden Hazard (costato 40 milioni di euro), i blues stanno per piazzare il colpo simbolo del mercato internazionale sia per l’esborso economico sia per le qualità del giocatore in questione.

    Givanildo Hulk, roccioso attaccante del Porto, è prossimo ad accasarsi a Stamford Bridge grazie ad un assegno di 47 milioni di euro che il Chelsea verserà nelle casse del club portoghese. Sarà proprio lui l’erede di Didier Drogba che ha lasciato da vincitore la squadra di Londra campione d’Europa in carica.

    Givanildo Hulk © FRANCISCO LEONG/AFP/GettyImages

    Givanildo Vieira de Souza in arte Hulk. Compirà 26 anni il prossimo 25 luglio ed è reduce da 4 stagioni di altissimo livello con la maglia del Porto, tra cui ricordiamo la stagione 2010/2011 nella quale Hulk insieme a Falcao e Villas Boas vinse campionato e coppa portoghese più l’Europa League, insomma un triplete bello e buono. Dopo gli addii di Falcao e il tecnico portoghese anche Hulk è pronto a cambiare destinazione, precisamente andrà a Londra ma non troverà il tecnico che lo ha valorizzato meglio (Villas Boas). Poco importa però al brasiliano che a suon di gol e assist si è guadagnato la fama di attaccante completo e non è un caso se il Chelsea dopo aver speso 40 milioni per Hazard ne sta per spendere altri 47 per assicurarsi le sue prestazioni. Con il Porto l’attaccante della nazionale brasiliana ha giocato ben 4 stagioni totalizzando 52 reti in 96 presenze. Hulk inoltre è nel giro della nazionale da 3 anni nei quali ha vestito la maglia verdeoro 10 volte segnando 2 reti.

    Dopo la vittoria in Champions League, la prima della storia blues, il Chelsea è letteralmente scatenato in chiave mercato. Dopo gli acquisti di Kevin De Bruyne dal Genk, Marko Marin dal Werder Brema, Eden Hazard dal Lille arriverà l’erede di Drogba. Vincere è difficile, confermarsi lo è di più. Abramovic la penserà sicuramente così e il rafforzamento massiccio che sta operando può essere visto nell’ottica di volersi confermare al vertice in Europa e non solo (Premier League).

  • Eden Hazard Chelsea colpo Champions

    Eden Hazard Chelsea colpo Champions

    Eden Hazard Chelsea grandissimo colpo di mercato. I Blues l’anno prossimo avranno tra le loro fila il fantasista belga Eden Hazard. Ad annunciarlo è stato lo stesso giocatore nella serata di ieri tramite la sua pagina twitter: “Firmo per il vincitore della Champions League”. Poche parole ma molto significative per i tifosi blues che dalla prossima stagione potranno ammirare da vicino le gesta del campione belga classe 1991. Il Chelsea di Ramon Abramovich ha battuto la concorrenza agguerrita di Manchester United e Manchester City; proprio la squadra di Roberto Mancini sembrava fino a poco tempo fa la prossima destinazione del talento belga che tuttavia ha deciso di approdare a Stamford Bridge. Non sono state ancora rese note le cifre dell’accordo tra Chelsea e Lille ma secondo quanto si vocifera i campioni d’Europa verseranno nelle casse del club francese una cifra molto vicina ai 40 milioni di euro.

    Eden Hazard © DENIS CHARLET/AFP/Getty Images

    Eden Hazard Chelsea L’ex Lille è uno dei talenti più luminosi del calcio mondiale. Ha esordito nelle giovanili del Lille, squadra francese che lo ha di fatto lanciato nel calcio che conta. Nel suo palmares annoveriamo un campionato francese e una coppa francese vinta con il Lille nel 2010/2011 mentre a livello individuale il giovane Hazard è stato eletto miglior calciatore della Ligue 1 sia nel 2011 che nel 2012. Il calciatore della nazionale belga è reduce da 5 stagioni al Lille con 191 presenze e 47 gol segnati. In nazionale ha all’attivo 28 presenze ed un solo gol segnato.

    I campioni d’Europa non sono nuovi ad acquistare giocatori di nazionalità belga. Hazard è l’ultimo calciatore della nazionale belga ad approdare alla corte di Ramon Abramovich, infatti prima del 21enne ex Lille, la squadra londinese aveva acquistato il centravanti Romelu Lukaku (acquistato il 6 agosto 2011 per 22 milioni di euro) e il portiere Thibaut Courtois attualmente in prestito all’Atletico Madrid con cui ha vinto giocando da titolare l’Europa League 2012. Oltre a Lukaku e Courtois il Chelsea nell’ultimo mercato invernale si è assicurato dal Genk le prestazioni di un altro talento belga ovvero Kevin De Bruyne.

  • Beffa Tottenham: Chelsea in Champions, Spurs in Europa League

    Beffa Tottenham: Chelsea in Champions, Spurs in Europa League

    Per il Chelsea di Roberto Di Matteo, la conquista della Champions League, non si tratta solo di una vittoria fine a se stessa. E’ chiara la forte emozione e gioia nel conquistare un trofeo inseguito a lungo e conquistato con il coltello tra i denti, ma questa vittoria darà la possibilità ai londinesi di disputare anche la Champions League dell’anno prossimo.

    Di fatto le regole sono chiare. La vincitrice del trofeo accede di diritto ai tabelloni della Champions per l’anno seguente. Concluso il campionato al quinto posto nella Premier League, per i blues la conquista della coppa era l’unico modo per poter partecipare alla manifestazione continentale anche nella stagione 2012-2013. Detto fatto. I londinesi non si sono lasciati sfuggire l’unica possibilità esistente, e hanno concretizzato appieno l’unico spiraglio Champions in vista dell’anno venturo.

    Chelsea © JOHN MACDOUGALL/AFP/GettyImages

    Se da una parte a sorridere è il Chlesea, dall’altra il Tottenham si dispera. Era chiara la posizione dei bianconeri alla vigilia del big match di ieri sera. Se il Bayern Monaco avesse vinto la coppa, il Tottenham sarebbe approdato di diritto in Champions League nella prossima stagione come quarta classificata nella Premier League. Ma a complicare i piani di Bale e compagni ci ha pensato Didier Drogba, trascinando i blues al successo finale.

    Essendo 5 le squadre inglesi potenzialmente idonee alla Champions del prossimo anno, la quarta classificata in campionato, nella fattispecie il Tottenham, scala automaticamente in Europa League, poichè sono solo 4 le squadre inglesi ad accedere alla massima competizione europea. Una sentenza un po’ ingiusta per i bianconeri, autori di una stagione pressochè perfetta. A 8 minuti dalla fine della finale di ieri sera, dopo il goal di Muller, il Tottenham preparava già la festa, festa poi oscurata dal goal del pareggio del Chelsea nel finale. E’ giusto che i bianconeri abbiano da recriminare per le modalità un po’ contorte delle regole Fifa, ma è anche giusto che nella fase finale della Champions League del prossimo anno, sia presente la squadra detentrice del trofeo, in modo da poter difendere la Coppa dall’assalto disperato delle innumerevoli rivali.

  • Di Matteo e Drogba, favola Chelsea

    Di Matteo e Drogba, favola Chelsea

    Di Matteo compie un’impresa fino a tre mesi fa impensabile. Vince la Champions League con il Chelsea al termine di un cammino unbelievable. E’ il primo allenatore italiano a conquistare la Coppa dalle grandi orecchie con una squadra straniera. Talento, fortuna, caso, fate voi. E’ certo che qualcosa lasciava immaginare il finale incredibile di ieri notte. Chiedete al Napoli di Mazzarri, già sicuro della qualificazione ai quarti di finale dopo la gara del San Paolo. Da lì in poi i Blues cambiano pelle, grazie al nuovo arrivato, Di Matteo. L’ex centrocampista di Lazio e Chelsea stravolge mentalmente i giocatori inglesi, e in 21 partite riesce a creare una storia da raccontare alle generazioni future. Fa Cup più Champions, un double forse già scritto nel destino, come lo stesso Drogba ha dichiarato a fine partita.

    Roberto Di Matteo, quando l’Italian Job diventa leggenda. Stratega, mago, psicologo, quante professioni più o meno credibili in queste ore vengono affiancate al 42 enne di Sciaffusa. La vera impresa è stata risollevare una squadra che a febbraio sembrava letteralmente a pezzi. Fuori da qualsiasi discorso scudetto in Premier, un piede e mezzo fuori dalla Coppa Campioni e con una Fa Cup ancora tutta da decifrare. Quando Abramovich l’ha promosso alla guida tecnica della Prima squadra forse neanche lui ci credeva. In tre mesi però è riuscito a rendere qualsiasi sogno realtà.

    roberto di matteo e didier drogba

    La gloriosa spina dorsale del Chelsea, da Terry a Drogba passando per Lampard, ha reagito in maniera impressionante. Sono bastate poche settimane al tecnico italiano per ridare luce a un quadro che stava scivolando nell’oblio della Manica. Niente rivoluzioni tattiche quindi, ma fiducia estrema in quei calciatori che avevano scritto pagine storiche nel club inglese. La risposta è stata sorprendente, unica.

    Forse Di Matteo non passerà all’immortalità per il suo gioco, ma oggi a Londra difficilmente troveremo persone che stiano pensando a come si sia vinto. Si è vinto e basta, il resto è soltanto aria fritta. La Champions League è nella bacheca di Fhulam Road, e presto capitan Terry potrà alzarla sul prato di Stamford Bridge.

    Chissà se Abramovich avrà cambiato idea dopo l’incredibile notte di ieri. Con che coraggio si presenterà difronte a Di Matteo per comunicargli l’esonero? Champions e Fa Cup, due biglietti da visita che in pochi possono estrarre dal proprio biglietto da visita. Neanche Mourinho può vantarsi di tanto. Oggi a Londra c’è un nuovo Special.

    C’è però anche un’altra favola nella pazzesca serata di Monaco. E’ quella di Didier Drogba. Rincorreva il successo europeo col Chelsea dal 2004. Otto anni di amarezze, espulsioni, delusioni, torti arbitrali. Pareva che il destino non volesse concedergli la gioia di toccare con mano la Coppa dalle grandi orecchie. E invece l’ivoriano 34 enne è stato il protagonista indiscusso di quel cammino unbelievable citato in precedenza. Giustiziere del Barca in semifinale, killer del Bayern quando ormai i bavaresi stavano pregustando la vittoria nel proprio tempio. Infine il rigore, l’ultimo, quello decisivo. E’ il dodicesimo trofeo della sua carriera con la maglia dei Blues, superfluo dire che sia il più prestigioso. Drogba non avrebbe potuto trovare modo migliore per dire addio ai suoi compagni di squadra.

    Di Matteo e Drogba, due favole nella stessa notte. E per ogni favola che si rispetti l’happy end è arrivato puntuale. E non importa se per entrambi l’addio al Chelsea è dietro l’angolo, chi per un motivo chi per un altro. Il libro della Champions League li vedrà per sempre protagonisti quando verrà sfogliato il capitolo del 2012.

  • Bayern ko ai rigori, Chelsea campione d’Europa nel segno di Drogba

    Bayern ko ai rigori, Chelsea campione d’Europa nel segno di Drogba

    Il Chelsea vince la Champions League 2011/2012 battendo nella finale di Monaco i padroni di casa del Bayern Monaco 5-4 dopo i calci di rigore. I tempi regolamentari si erano conclusi sul risultato di 1-1 scaturito dalle reti all’83’ di Thomas Muller e all’88’ di Didier Drogba. Nei tempi supplementari non cambia il risultato non fosse altro per il rigore sbagliato da Arjen Robben ad inizio del primo tempo supplementare. Si va ai calci di rigore e il Chelsea scaccia via i fantasmi di Mosca 2008. Per i bavaresi decisivi gli errori di Olic e Schweinsteiger. Didier Drogba, uomo partita, segna il rigore decisivo e porta i blues sul trono d’Europa.

    TEMPI REGOLAMENTARI – Prima frazione di gioco di marca Bayern, con il Chelsea che bada a chiudere il più possibile gli spazi. Grande occasione alla mezz’ora per Robben, il cui tiro rimbalza prima su Cech e poi sull’incrocio. Anche Mario Gomez non ha buona sorte quando sul finire del primo tempo si libera di Cahill con una finta ma poi spara alto di sinistro graziando Cech. Nella ripresa forcing iniziale dei padroni di casa alla ricerca del goal che sblocchi la partita. Il Chelsea bada più a non prenderle e si salva in numerosi occasioni grazie alle splendide prove di Ashley Cole e Gary Cahill, due autentici muri presenti nell’Allianz Arena. Il muro opposto dai londinesi sembra imperforabile fino al minuto 83 quando Thomas Muller va a segno schiacciando un colpo di testa e sorprendendo Petr Cech. 1-0 Bayern e la partita sembra praticamente finita. Di Matteo getta nella mischia el nino Torres al posto del debuttante Ryan Bertrand. Il pubblico bavarese già sogna di alzare la coppa ma di diverso parere è l’ivoriano Drogba che al minuto 88 sul primo calcio d’angolo blues della partita svetta più alto di tutti e trafigge un colpevole Neuer. I tempi regolamentari terminano 1-1 e si va ai supplementari.

    TEMPI SUPPLEMENTARI – Parte benissimo il Chelsea galvanizzato dall’insperato pareggio ottenuto e prova a colpire in contropiede senza riuscirci. Quando il Bayern sembra calare, ecco Drogba che scalcia in area di rigore Frank Ribery e provoca il rigore che può riportare in vantaggio i bavaresi. Dal dischetto va Arjen Robben che prende la rincorsa e si fa parare il rigore da Petr Cech. A questo punto la serata dei tedeschi comincia a prendere le sembianze di un incubo e il primo tempo supplementare si volatizza così come il rigore gettato alle ortiche dal numero 10 olandese. Il secondo tempo supplementare vede il Bayern provarci a più riprese ma senza due giocatori chiave come Ribery e Muller (sostituiti). La grande occasione capita sui piedi di Ivica Olic che imbeccato dal capitano Lahm, mette al centro un pallone sul quale Van Buyten non ci crede. Finiscono i supplementari con il punteggio di 1-1. Grande rammarico per il Bayern costretto alla lotteria dei calci di rigore dopo aver avuto a più riprese la partita in pugno. Il Chelsea non ha bei ricordi visto che nel 2008 perse ai rigori la finale Champions contro il Manchester United.

    Didier Drogba © ADRIAN DENNIS/AFP/GettyImages

    RIGORI, DROGBA DECISIVO – Comincia bene il Bayern Monaco che segna il primo rigore battuto bene dal capitano Lahm mentre il primo rigorista blues Mata fallisce il rigore che viene parato da Neuer. Bayern in vantaggio e i successivi due rigori vengono realizzati da entrambe le squadre grazie ai centri bavaresi di Gomez e Neuer e a quelli blues di David Luiz e Frank Lampard. 3-2 per il Bayern a due rigori dalla fine. Sembra tutto fatto ma ancora una volta succede l’incredibile. Dal dischetto va Ivica Olic. Para Cech. Risponde il Chelsea con Cole che non tradisce e porta la serie in parità. A questo punto tutta la pressione è su Schweinsteiger che incredibilmente manda sul palo il quinto rigore bavarese. Il Chelsea si ritrova ad un rigore dalla vittoria e a battere il penalty decisivo va Didier Drogba. L’ivoriano con sangue freddo trasforma e fa esplodere la festa londinese. Tedeschi in lacrime per aver buttato via l’occasione di vincere la Champions League davanti al proprio pubblico.

    PAGELLE 

    DROGBA 8: Man of the match. Semplicemente fa tutto lui, nel bene o nel male lascia il segno nella serata più importante della storia del suo club. Fa a spallate con i difensori bavaresi per tutta la partita senza aver l’occasione giusta per colpire. Occasione che arriva da calcio d’angolo e l’ivoriano risponde presente siglando un goal che gela l’Allianz Arena. Nei supplementari potrebbe condizionare la partita con il rigore regalato al Bayern, ma fortunatamente per lui Robben non è in serata. Segna il rigore decisivo con estrema lucidità. Immenso.

    CECH 7,5: Partita quasi perfetta per il portiere ceco che si fa trovare impreparato solo sul gol di Muller. Per il resto incute grande sicurezza al reparto difensivo del Chelsea. Se il Chelsea è arrivato ai rigori gran parte del merito è suo. Para il rigore di uno spento Robben e si ripete con Olic ridando linfa alle speranze blues. Imponente

    CAHILL 7: Grande prestazione del centrale inglese, leggermente superiore al compagno David Luiz. Attento nella fase difensiva che ha contraddistinto la partita dei blues. Quando esce palla a piede dimostra di avere grandi qualità e intrapendenza. Importante

    DI MATTEO 8: Il Chelsea non avrà giocato all’inglese, non avrà impressionato per il gioco espresso ma il fine giustifica i mezzi. L’italiano Roberto Di Matteo in tre mesi è riuscito a portare a Stamford Bridge la coppa delle grandi orecchie, vera ossessione del patron Abramovich. Impresa mai riuscita nella storia del club londinese. Ieri Di Matteo si è assicurato un posto inamovibile nella storia del Chelsea. Chapeau

    ROBBEN 4,5: La sua classe non merita questo voto ma nella partita che più contava l’olandese ha fallito maledettamente. Il rigore sbagliato nel primo tempo supplementare poteva regalare un epilogo diverso. Poco incisivo durante il match quando sotto porta dimostra di non avere la mira dei tempi migliori. Incompiuto

    LAHM 7: Il capitano del Bayern si è dimostrato una vera spina nel fianco della difesa del Chelsea. Le sue sortite sulla fascia destra hanno creato più di un problema alla difesa inglese. Attento in fase difensiva dove a dire il vero c’era poco da fare. Segna il rigore ma non basta. Concreto

    NEUER 6,5: Ieri sera grande prova del portierone tedesco. Para il primo rigore a Mata. Segna addirittura il terzo rigore per i bavaresi. Unica pecca: si fa trovare impreparato dall’incornata di Drogba a fine partita.

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 6,5; Lahm 7, Boateng 6, Tymoshchuk 6,5, Contento 6; Schweinsteiger 5,5, Kroos 6; Robben 4,5, Muller 6,5 (dall’86’ van Buyten5,5), Ribery 6,5 (dal 97′ Olic 6); Gomez 5,5. Allenatore: Heynckes

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech 7,5; Bosingwa 6, David Luiz 6,5, Cahill 7, Cole 6,5; Obi Mikel 6,5, Lampard 7; Kalou 5,5(dall’84’ Torres 6,5), Mata 6,5, Bertrand 6 (dal 73′ Malouda 6); Drogba 8. Allenatore: Di Matteo.

    VIDEO BAYERN MONACO – CHELSEA 4-5 dcr

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”139012″]

    LE IMMAGINI DELLA FINALE E DELLA FESTA CHELSEA