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  • NBA: LadyCats (Charlotte Bobcats) migliore dance-team della Lega

    NBA: LadyCats (Charlotte Bobcats) migliore dance-team della Lega

    Dopo aver assegnato i premi più importanti della stagione regolare di basket, la NBA ha reso noto anche il “dance team” migliore tra i 30 delle franchigie che partecipano al campionato.

    Il voto popolare degli appassionati ha eletto le LadyCats, le ballerine dei Charlotte Bobcats, come vincitrici di questa originale e speciale categoria. In finale le LadyCats hanno battuto sonoramente le Kings Dance Team (Sacramento Kings) con il 62% dei voti contro il 38% delle avversarie.

    E’ la seconda affermazione consecutiva per le ballerine dei Bobcats che già si erano imposte lo scorso anno.

    Dopo il premio di M.V.P. assegnato a Derrick Rose dei Chicago Bulls (leggi l’articolo), di miglior allenatore dell’anno assegnato a Tom Thibodeau sempre dei Bulls (leggi l’articolo), di miglior sesto uomo assegnato a Lamar Odom dei Los Angeles Lakers (leggi l’articolo), di giocatore più migliorato nella stagione assegnato a Kevin Love dei Minnesota Timberwolves (leggi l’articolo) e infine di miglior difensore dell’anno assegnato a Dwight Howard degli Orlando Magic (leggi l’articolo), arriva una piccola soddisfazione anche per Charlotte che rispetto allo scorso anno ha perso la qualificazione ai playoff, disputando un’annata piuttosto deludente.

  • NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    Ultimo turno di regular season con ben 15 partite disputate nella notte (giocavano tutte le squadre) con i verdetti finali che ancora mancavano.

    Nella prima di 8 potenziali sfide (ultima di stagione regolare e 7 possibili nel primo turno playoff), i Celtics battono i Knicks: in campo tutte le riserve per le 2 squadre ad eccezione di Stoudemire per New York (14 punti), a trascinare i padroni di casa il duo Bradley-Pavlovic (rispettivamente 20 e 19 punti).

    Atlanta cade per la sesta volta consecutiva, questa volta a Charlotte che ringrazia i 20 punti di Henderson. Ampio turnover per gli Hawks che fanno riposare i 5 titolari ed hanno in Powell (16 punti) il top scorer.

    Cleveland onora il campionato fino alla fine e vince contro i Wizards ormai proiettati alla prossima stagione. Sessions indigesto per la difesa di Washington chiude con 27 punti, per gli ospiti si salva Blatche con 20 punti.

    Netta affermazione per i Magic contro i Pacers (che tengono a riposo i titolari in vista del difficile confronto playoff contro i Bulls). Anderson mette a segno 14 punti, Howard una doppia doppia da 13 punti e 13 rimbalzi, inutili i 16 a testa della coppia Dunleavy-Rush per Indiana.

    Finale di stagione in calando per i Sixers che chiudono con il record al 50% (41 vittorie e 41 sconfitte), anche se si nota qualche progresso della seconda scelta assoluta Evan Turner che contro i Pistons chiude con 18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Detroit si affida a Stuckey che non tradisce le attese (29 punti) e riesce a raggiungere sul filo di lana le 30 vittorie, obiettivo minimo stagionale.

    Vittoria in scioltezza per gli Heat sul parquet dei Raptors: Bargnani ancora indisponibile (forse ultima stagione in maglia rossa per lui, si prospetta una cessione questa Estate), a vivacizzare un pò la gara ci pensa il duo Bayless-DeRozan (rispettivamente 21 e 18 punti), Miami fa riposare tutti i propri uomini migliori a partire da James, Wade e Bosh e trova in Eddie House (35 punti) il trascinatore della squadra.

    Soffrono i Bulls contro i Nets ma alla fine il successo viene portato a casa e con questo anche il primo posto assoluto nella Lega che vorrebbe dire (se i “Tori” faranno strada) vantaggio del fattore campo in ogni serie di playoff: Korver mette 19 punti e risulta decisivo nel finale quando Chicago piazza il parziale che uccide la gara, non bastano per gli ospiti i 21 punti di Farmar. Per la squadra dell’Illinois è una stagione, fino a questo punto, da 10. La lode potrebbe esserci se arrivasse anche il titolo!

    I Mavericks scaldano i motori in vista dei playoff e sommergono gli Hornets di Belinelli (14 punti) sotto 32 punti di scarto. Nowitzki leader del match con 32 punti, per gli ospiti Jack ne infila 22.

    Budinger (career high a quota 35 punti) guida i suoi Rockets al successo sul campo di Minnesota, alla 15 sconfitta consecutiva che vuol dire peggior record della Lega. Sfida senza esclusione di colpi tra l’ala di Houston e Beasley dei T-Wolves che si ferma ad un solo punto in meno (34). Houston recrimina dato che con il record positivo di 43 vittorie e 39 sconfitte sarebbe teoricamente sesta nella griglia playoff della Eastern Conference.

    Sconfitta indolore per i Thunder che avevano poche speranze di migliorare il quarto posto nella Western Conference: i Bucks si impongono in overtime, guidati dai 16 punti di Jennings, per Oklahoma City ampie rotazioni ed un Westbrook da 20 punti in 21 minuti di gioco.

    Cade anche Denver che si arrende ai Jazz che salutano il loro pubblico con una vittoria dopo una stagione non all’altezza delle aspettative. Hayward firma il career-high con 34 punti (5/6 da 3 punti), per i Nuggets si salva Chandler (27 punti) e c’è da registrare l’infortunio alla caviglia nel secondo periodo per il playmaker titolare Lawson.

    Giornata di riposo per i Blazers che fanno scendere in campo le seconde e terze linee e vengono battuti dai Warriors. Top scorer è Reggie Williams (Golden State) con 28 punti, dall’altra parte Mills si ferma a quota 23.

    I Grizzlies perdono sul parquet dei Clippers e si tengono stretto l’ottavo posto ad Ovest che vuol dire Spurs nel primo turno playoff, lasciando agli Hornets i fortissimi Lakers di Kobe Bryant. Partita dal destino segnato, movimentata dalle solite giocate ad alta quota di Blake Griffin che chiude con una sontuosa tripla doppia (da 31 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) una stagione a dir poco esaltante per il prodotto di Oklahoma University.

    San Antonio viene sconfitta a Phoenix e dopo una stagione passata in testa alla Lega dal primo fino all’81esimo turno viene scavalcata proprio all’ultima giornata dai Bulls che si assicurano il miglior record NBA. Popovich, inspiegabilmente, dopo aver lasciato a casa tutti i titolari ieri contro i Lakers per dare via libera ai gialloviola ad una vittoria molto importante ai fini della classifica, schiera la migliore formazione contro i Suns e perde dopo 2 minuti Ginobili che si procura un infortunio al gomito. Phoenix ne approfitta e grazie ai 21 punti di Gortat porta a casa il match. Non bastano i 17 di Duncan ai neroargento che ora sperano che Ginobili non abbia accusato nulla di serio.

    Paura per i Lakers che battono solo dopo un overtime i Kings e mantengono il secondo posto della Western Conference: Sacramento rimonta dal -22 fino al +3 a pochi secondi dalla fine, Bryant trova la tripla del pareggio nel possesso successivo e poi stoppa Thornton nell’ultima giocata dei regolamentari. Al supplementare i gialloviola dominano, con Bryant che chiude a quota 36 punti, ai padroni di casa non bastano i 33 punti di Thornton, chiusura di stagione con una sconfitta per la città di Sacramento che molto probabilmente lascerà andare i Kings ad Anaheim (a meno di clamorosi ripensamenti) che dal prossimo anno avranno anche l’appellativo di Royals (e non più Kings), come già successo ai Sonics 3 anni or sono, chiudendo così un’epoca storica della NBA.

    Risultati NBA del 13 aprile 2011

    Boston Celtics-New York Knicks 112-102
    Bos Bradley 20, Pavlovic 19, Davis 17
    N.Y. Fields 16, Stoudemire 14, Walker 12

    Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 96-85
    Cha Henderson 20, Augustin 17, Cunningham 14
    Atl Powell 16, Crawford 14, Wilkins 14

    Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 100-93
    Cle Sessions 27, Hickson 15, Hollins 12
    Was Blatche 20, Evans 15, Wall 10, McGee 10, Yi 10

    Orlando Magic-Indiana Pacers 92-74
    Orl Anderson 14, Howard 13, Turkoglu 13
    Ind Dunleavy 16, Rush 16, Hansbrough 9

    Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 100-104
    Phi Holiday 21, Turner 18, Nocioni 18
    Det Stuckey 29, Prince 14, Monroe 10, Gordon 10, Summers 10, Maxiell 10

    Toronto Raptors-Miami Heat 79-97
    Tor Bayless 21. DeRozan 18, James Johnson 12
    Mia House 35, Howard 18, Jones 12

    Chicago Bulls-New Jersey Nets 97-92
    Chi Korver 19, Rose 15, Deng 11
    N.J. Farmar 21, Lopez 17, Petro 13

    Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 121-89
    Dal Nowitzki 32, Barea 14, Terry 13
    N.O. Jack 22, Belinelli 14, Pondexter 10, Landry 10

    Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 102-121
    Min Beasley 34, Randolph 23, Webster 11
    Hou Budinger 35, Martin 25, Lee 22

    Oklahoma City Thunder-Milwaukee Bucks 106-110 (overtime)
    Okl Westbrook 20, Durant 14, Harden 12, Mohammed 12
    Mil Jennings 16, Salmons 15, Ilyasova 14

    Utah Jazz-Denver Nuggets 107-103
    Uta Hayward 34, Harris 21, Jefferson 17
    Den Chandler 27, Forbes 17, Harrington 15

    Golden State Warriors-Prtland Trail Blazers 110-86
    G.S. Williams 28, Wright 20, Curry 18
    Por Mills 23, Matthews 18, Johnson 12

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 110-103
    Cli Griffin 31, Gordon 24, Jordan 14
    Mem Young 22, Vasquez 17, Battier 13

    Phoenix Suns-San Antonio Spurs 106-103
    Pho Gortat 21, Dudley 17, Frye 17
    S.A. Duncan 17, Neal 14, Green 13, George Hill 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 108-116 (overtime)
    Sac Thornton 33, Evans 19, Thompson 16, Dalembert 16
    Lak Bryant 36, Odom 22, Gasol 18

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  • NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    11 le partite disputate nella notte NBA: situazione definita in vista dei playoff per quanto riguarda la Eastern Conference, con Miami che blinda il secondo posto dietro ai Bulls, Knicks che senza giocare sono sesti e prenderanno i Celtics nella post season e Philadelphia che con la sconfitta contro Orlando è matematicamente settima. Ancora tutto da definire invece nella Western Conference.

    E’ LeBron James a trascinare gli Heat ad Atlanta grazie ad una prova da 34 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Gli Hawks invece si apprestano a disputare i playoff con una striscia perdente di 5 partite, non un buon segno in vista della serie contro i Magic.

    D.J. Augustin regala il successo a Charlotte contro i Nets con una grande giocata ad un secondo dalla fine. Il piccolo playmaker dei Bobcats chiude con 19 punti ed 11 assist, bene anche Cunningham con 21 punti e Diaw con 20, mentre New Jersey ha in Lopez (30 punti), Farmar (20) e Vujacic (19) i top scorer.

    Philadelphia cade sul parquet amico contro i Magic che hanno in Howard (19 punti e 13 rimbalzi), Nelson (19 punti) e Anderson (18 punti e 14 rimbalzi) i mattatori del match. Nei Sixers si salvano Brand con 22 punti e Holiday con 15 e 11 assist e la sconfitta significa prendere l’accoppiamento con gli Heat ai playoff.

    Scivolano al terzo posto (e non è più migliorabile la posizione) i Boston Celtics che a Washington danno spazio alle seconde linee ma si arrendono ai Wizards solo dopo un overtime. Rondo, Allen, Pierce e Garnett tenuti a riposo in vista della post season, 20 punti a testa per Davis e Green. Crawford prima forza il supplementare per i padroni di casa con un tiro a 5 secondi dalla fine, poi decide l’overtime con una tripla a 38 secondi dalla sirena che regala il +3 ai suoi. Wall tira male dal campo (5/17) ma chiude con 24 punti con 14/15 dalla lunetta.

    Cleveland sbanca Detroit e lascia Minnesota sul fondo della classifica. Decisivo Hickson con 20 punti ed 11 rimbalzi, ai Pistons non bastano i 29 punti e 14 assist di Stuckey.

    Sfida dai pochi significati quella tra Raptors e Bucks. Vince Milwaukee grazie alle prestazioni di Salmons (24 punti), Jennings (21) e Gooden (19). Toronto, sempre priva di Bargnani, ha in Bayless il miglior realizzatore con 20 punti.

    Inatteso KO interno per gli Hornets di Belinelli (13 punti per lui) contro i dismessi Jazz di fine stagione: la sconfitta potrebbe costare cara visto che New Orleans scivola all’ottavo posto della Western Conference. Utah non fa nulla di straordinario per portare a casa la vittoria, trova in Harris e Miles (18 punti) i top scorer, ma sono sufficienti per battere i padroni di casa che hanno nel solo Paul (15 punti) l’unico giocatore capace di portare qualche insidia.

    I Mavericks scavalcano momentaneamente i Lakers al secondo posto ad Ovest (ma già stanotte i gialloviola potrebbero riprendersi la posizione) andando a vincere il derby texano a Houston: è il trio Nowitzki (23 punti), Marion (21) e Terry (21) ad essere decisivo, con quest’ultimo che segna 6 dei 12 punti di Dallas al supplementare (contro i 5 totali dei Rockets). I padroni di casa hanno una rotazione limitata a soli 7 giocatori e pagano lo sforzo fisico proprio nel prolungamento, non bastano i 28 punti di Martin.

    Denver si assicura la quinta piazza della Western Conference e si conferma il migliore attacco della Lega nella vittoria per 134-111 sui Warriors: dei 10 giocatori fatti scendere in campo da coach Karl ben 9 vanno in doppia cifra (da ricordare che Gallinari era assente per infortunio) con Smith a quota 22 e Koufos 18 per una squadra senza una vera stella (dopo l’addio di Anthony) ma con tanti ottimi giocatori tutti sullo stesso livello di rendimento. Golden State ha 27 punti a testa da Wright e Curry ma sono inutili per portare via il successo data anche l’indisponibilità di Ellis. Nuggets a quota 50 vittorie in stagione.

    Phoenix batte i Timberwolves dopo un overtime: decisivo l’errore di Beasley sul finire dei tempi regolamentari (8 secondi dalla fine) quando sbaglia il tiro libero aggiuntivo dopo un canestro più fallo, sorpasso mancato per Minnesota e pericolo scampato per i Suns che nel supplementare dominano grazie ai tiri da 3. Saranno alla fine 18 i tiri segnati complessivamente dal perimetro (su 29 tentativi), Frye chiude con una prova da 33 punti e 9/14 da 3 mentre Dudley fa il percorso netto con 5/5 dalla lunga distanza per 26 punti. Ospiti che hanno in Beasley il top scorer a quota 26 punti. T-Wolves desolatamente ultimi nella Lega dopo la 14esima sconfitta di fila.

    I Thunder sbancano Sacramento e ringraziano il duo Kevin Durant-Russell Westbrook: il numero 35 piazza 32 punti, il playmaker si ferma a 30 ma aggiunge 9 assist e 6 rimbalzi, bene anche Ibaka che contribuisce con 14 punti, 8 rimbalzi e 6 stoppate. In casa Kings c’è Cousins che gioca una delle migliori partite stagione con 30 punti a referto.

    Risultati NBA dell’11 aprile 2011

    Atlanta Hawks-Miami Heat 90-98
    Atl Smith 17, Crawford 13, Williams 11
    Mia James 34, Wade 21, Bosh 15

    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 103-105
    N.J. Lopez 31, Farmar 20, Vujacic 19
    Cha Cunningham 21, Diaw 20, Augustin 19

    Philadelphia 76ers-Orlando Magic 85-95
    Phi Brand 22, Holiday 15, Nocioni 13
    Orl Howard 19, Nelson 19, Anderson 18

    Washington Wizards-Boston Celtics 95-94 (overtime)
    Was Wall 24, Crawford 17, Blatche 16
    Bos Green 20, Davis 20, Jermaine O’Neal 15

    Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 101-110
    Det Stuckey 29, Wilcox 16, Hamilton 13
    Cle Hickson 20, Gibson 17, Sessions 17

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 93-86
    Mil Salmons 24, Jennings 21, Gooden 19
    Tor Bayless 20, DeRozan 17, Davis 15

    New Orleans Hornets-Utah Jazz 78-90
    N.O. Paul 15, Belinelli 13, Green 12, Smith 12
    Uta Miles 18, Harris 18, Millsap 16

    Houston Rockets-Dallas Mavericks 91-98 (overtime)
    Hou Martin 28, Dragic 15, Lee 12, Miller 12
    Dal Nowitzki 23, Marion 21, Terry 21

    Denver Nuggets-Golden State Warriors 134-111
    Den Smith 22, Koufos 18, Felton 15, Forbes 15
    G.S. Wright 27, Curry 27, Williams 17

    Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 135-127 (overtime)
    Pho Frye 33, Dudley 26, Hill 21
    Min Beasley 26, Randolph 24, Tolliver 22

    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 112-120
    Sac Cousins 30, Thornton 21, Udrih 21
    Okl Durant 32, Westbrook 30, Ibaka 14

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  • NBA: Anthony salva i Knicks, Thunder corsari dai Lakers, chi ferma i Bulls?

    NBA: Anthony salva i Knicks, Thunder corsari dai Lakers, chi ferma i Bulls?

    9 le partite disputate nella notte NBA.

    Chicago, guidata da Derrick Rose, continua la caccia agli Spurs per il miglior record della Lega, andando a vincere ad Orlando: il playmaker dei Bulls segna 39 punti e fa la differenza come al solito, ormai è quasi sicuro che venga eletto M.V.P. stagionale. I Magic, privi di Howard squalificato a causa del 18esimo fallo tecnico nel match precedente, vivono delle magie di Anderson (28 punti) e Jason Richardson (24). Nel finale viene annullato giustamente il canestro della parità (e dell’overtime) a Nelson che lascia partire la palla dopo che è scoccato il 48esimo minuto di gioco. 60esima “W” per i Bulls, traguardo che ad inizio anno pareva pura utopia!

    Primo successo stagionale per i Miami Heat nei confronti dei Boston Celtics in questa regular season: partita molto nervosa, gli scontri verbali e le risse sfiorate rischiano di venire fuori ad ogni azione, alla fine ha la meglio la maggiore concretezza dei padroni di casa, per una volta anche la panchina fa il suo dovere (32 punti complessivi) e grazie ai 27 punti di James la squadra della Florida è vicina al secondo posto ad Est a 2 sole gare dalla fine della stagione. Boston ha in Pierce (24 punti) e Garnett (21) i migliori, ma viene tradita dal resto dei componenti.

    Partita inutile quella fra Charlotte e Detroit che viene vinta dai Pistons grazie a Stuckey e Villanueva che uscendo dalla panchina piazzano rispettivamente 24 e 20 punti. Detroit interrompe una serie di sconfitte esterne di 11 partite, per i Bobcats bene Diaw con 20 punti, 6 rimbalzi e 7 assist.

    I Raptors, ancora senza Bargnani, battono i Nets nonostante un sontuoso Lopez da 35 punti ed 11 rimbalzi. Toronto ha nel solito trio Bayless (19 punti), DeRozan (18) e Davis (18) i migliori marcatori e guarda con qualche speranza in più al prossimo futuro dove dovrà cercare di ricostruire partendo dai giovani.

    Memphis aggancia gli Hornets in classifica battendoli per 111-89: Belinelli fa quel che può e sigla 18 punti, New Orleans è tradita da Paul che per la prima volta in carriera non riesce a segnare neanche un misero punto. Per i padroni di casa invece bene Mayo con 18 punti (che sta sostituendo alla grande l’infortunato Rudy Gay) e Marc Gasol (16 punti). Nelle ultime 2 gare Grizzlies ed Hornets si giocheranno l’accoppiamento contro Lakers o Spurs.

    Settima vittoria consecutiva per i Knicks che molto probabilmente si regalano i Celtics come accoppiamento playoff: New York riesce finalmente a chiudere una stagione con un record positivo (42 vittorie, anche arrivassero 2 sconfitte nelle ultime 2 partite ci sarebbero 40 sconfitte). Ancora privi di Stoudemire, ci pensa Anthony a salvare i newyorchesi contro Indiana siglando 34 punti ed il jumper decisivo del 110-109 finale a 4 secondi dalla fine. Inutili per i Pacers i 20 punti di Granger.

    Dallas approfitta dei Suns con la testa già in vacanza e con il successo raggiunge i Lakers in classifica ma resta ancora dietro per via degli scontri diretti. Nowitzki mette 19 punti, per Phoenix invece unico a salvarsi è Gortat con 15 punti a referto.

    Partita dai pochi significati quella giocata ad Oakland tra Warriors e Kings: vince Sacramento grazie ai canestri finali (21 punti complessivi)
    di Marcus Thornton, non bastano i 27 punti, per Golden State, di Stephen Curry.

    Dopo 12 sconfitte consecutive sul parquet dei Lakers (contando anche le partite giocate fino al 2008 in NBA dai Seattle Sonics), gli Oklahoma City Thunder sbancano lo Staples Center (non accadeva dalla stagione 2005!). Sorprende la quota di punti subiti dai gialloviola, ben 120 punti in casa, un dato che non si vede proprio tutti i giorni. Quarto periodo dominato (32-16) da Oklahoma e da Durant che segna 31 punti (11/15 dal campo), mentre Westbrook ne infila 26 con la giocata chiave dell’incontro, quando sul 110-104 a 40 secondi dalla fine infila un tiro da 3 più fallo che manda i titoli di coda alla gara. Bene anche Harden (sempre più a suo agio nel ruolo di terzo “violino”) e la coppia difensiva Perkins-Ibaka a centro area. Inutili i 31 di Bryant per i Lakers ed i 26 di Gasol, ora però si deve iniziare a fare sul serio a partire dalla prossima gara contro gli Spurs.

    Risultati NBA del 10 aprile 2011

    Orlando Magic-Chicago Bulls 99-102
    Orl Anderson 28, Jason Richardson 24, Nelson 17
    Chi Rose 39, Deng 15, Boozer 12

    Miami Heat-Boston Celtics 100-77
    Mia James 27, Wade 14, Bosh 13
    Bos Pierce 24, Garnett 21, Allen 13

    Charlotte Bobcats-Detroit Pistons 101-112
    Cha Henderson 21, Diaw 20, Brown 16
    Det Stuckey 24, Villanueva 20, Wilcox 14

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 99-92
    Tor Bayless 19, DeRozan 18, Davis 18, James Johnson 18
    N.J. Lopez 35, Vujacic 19, Graham 7, Wright 7

    Memphis Grizzlies-New Orleans Hornets 111-89
    Mem Mayo 18, Gasol 16, Randolph 14, Young 14
    N.O. Belinelli 18, Ariza 11, Landry 11, Green 11

    Indiana Pacers-New York Knicks 109-110
    Ind Granger 20, Hibbert 19, Collison 16
    N.Y. Anthony 34, Billups 21, Douglas 14

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 115-90
    Dal Nowitzki 19, Marion 18, Terry 17, Stojakovic 17
    Pho Gortat 15, Warrick 11, Brooks 9

    Golden State Warriors-Sacramento Kings 103-104
    G.S. Curry 27, Lee 24, Wright 19
    Sac Thornton 21, Cousins 15, Evans 14, Thompson 14, Greene 14

    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 106-120
    Lak Bryant 31, Gasol 26, Bynum 12
    Okl Durant 31, Westbrook 26, Harden 16

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  • NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    I 28 punti di Danny Granger permettono ad Indiana di superare Atlanta che ormai sembra pensare solo ed esclusivamente al primo turno playoff contro Orlando.

    I Knicks battono i Nets grazie all’ottima prova di Carmelo Anthony che mette 25 punti e prende 14 rimbalzi, pur privo dell’apporto dell’altra “stella” Stoudemire fuori per infortunio. New Jersey colleziona un’altra sconfitta nonostante i 27 punti di Lopez.

    Rischiano grosso i Sixers che in casa riescono ad avere la meglio solo nel finale dei derelitti Raptors ancora senza Bargnani: è la coppia Brand-Young (rispettivamente 22 e 20 punti) a trascinare Philadelphia, mentre per gli ospiti ci sono i 27 punti di DeRozan, i 24 di Bayless e la doppia doppia di Davis da 14 punti e 10 rimbalzi, i 3 giocatori su cui Toronto costruirà molto probabilmente il suo futuro.

    Tutto facile per i Celtics che vincono con ampio margine sui Wizards trascinati dalle doppie doppie di Pierce (22 punti e 12 rimbalzi), di Rondo (20 punti e 14 assist) e dai 17 punti di Krstic. A Washington non bastano i 20 a testa di Blatche e Wall.

    Chicago mette il sigillo sul primo posto ad Est grazie all’affermazione sui Cavs: per una volta Rose si prende una giornata di pausa e a salire in cattedra è Boozer con 24 punti ed 11 rimbalzi. Per Cleveland invece 22 punti e 15 rimbalzi per il sempre ottimo Hickson.

    Gara dalle motivazioni vicine allo 0 quella tra Pistons e Bucks che viene vinta dai padroni di casa grazie alla prova di Wilcox autore di 27 punti e 13 rimbalzi in soli 23 minuti di gioco. Milwaukee ha 3 starter che chiuderanno a quota 0 punti alla fine, i 31 punti di Jennings quindi non possono bastare.

    Guidati dai soliti 3 gli Heat battono i Bobcats di un grande Kwame Brown (23 punti e 13 rimbalzi): Wade ritorna e piazza 27 punti, 27 sono anche il bottino di Bosh, mentre James si ferma a quota 23. Ora si pensa a domenica ed ai Celtics per lo “spareggio” che varrà il secondo posto della Eastern Conference.

    Dopo 5 anni di digiuno i Grizzlies ritornano ai playoff. Randolph trascina i suoi compagni con 27 punti e 15 rimbalzi, mentre per i Kings ci sono 18 punti di Thornton (ma con 23 tiri) e la brutta prestazione di Cousins gravato dai falli.

    Gli Hornets di Belinelli (9 punti per lui) continuano a vincere: Green trova una serata straordinaria al tiro e mette 31 punti che annientano i Suns che hanno in Dudley e Gortat (rispettivamente 18 e 17 punti) i top scorer.

    Dallas batte i Clippers e approfittando dello scivolone dei Lakers si porta ad una gara dal secondo posto (comunque molto improbabile): sono 4 i giocatori a cui i Mavs devono la vittoria, ovvero Nowitzki, Brewer (20 punti a testa), Chandler e Barea (15 punti a testa). Non basta ai Clippers la coppia Williams-Griffin (rispettivamente 29 e 23 punti).

    Oklahoma City dimostra ancora una volta di essere un avversario ostico per tutti battendo per la seconda volta in pochi giorni i Nuggets di Danilo Gallinari (buona la sua prova da 17 punti e 9 rimbalzi). Nella vittoria dei giovani Thunder ci sono i soliti Durant (28 punti) e Westbrook (17) ed è importante anche il contributo di Mohammed (15 punti) dalla panchina visti i problemi di falli di Perkins e della pessima serata al tiro di Ibaka. Denver, miglior attacco della NBA con quasi 110 punti a partita, viene limitato a soli 89 e con il 40% dal campo.

    Ancora un KO per i Lakers che cadono a Portland sotto i colpi dei Blazers. Dopo un primo quarto equilibrato, Portland domina la gara e gestisce il vantaggio in doppia cifra con relativa comodità. Il quintetto iniziale di coach McMillan segna 86 dei 93 punti totali con un Aldridge da 24 punti ed 11 rimbalzi. Wallace chiude in zona tripla doppia (19 punti, 13 rimbalzi e 7 assist) mentre Miller smista 13 dei 28 assist totali. Per i Lakers 24 punti con 25 tiri per Kobe Bryant che non basta per prendersi il successo. Attimi di nervosismo con una rissa tra Wallace ed Artest.

    Risultati NBA 8 aprile 2011

    Indiana Pacers-Atlanta Hawks 114-102
    Ind Granger 28, Collison 13, Hibbert 14
    Atl Teague 21, Johnson 17, Crawford 13

    New Jersey Nets-New York Knicks 96-113
    N.J. Lopez 27, Outlaw 16, Vujacic 13
    N.Y. Anthony 25, Billups 22, Shawne Williams 10, Douglas 10, Walker 10

    Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 98-93
    Phi Brand 22, Young 20, Iguodala 16
    Tor DeRozan 27, Bayless 24, Davis 14

    Boston Celtics-Washington Wizards 104-88
    Bos Pierce 22, Rondo 20, Krstic 17
    Was Blatche 20, Wall 20, Crawford 19

    Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 82-93
    Cle Hickson 22, Gibson 14, Sessions 13
    Chi Boozer 24, Brewer 12, Noah 11, Rose 11

    Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 110-100
    Det Wilcox 27, Stuckey 22, Prince 16
    Mil Jennings 31, Ilyasova 18, Gooden 12

    Miami Heat-Charlotte Bobcats 112-103
    Mia Wade 27, Bosh 27, James 23
    Cha Brown 23, Temple 17, White 13

    Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 101-96
    Mem Randolph 27, Gasol 18, Allen 13
    Sac Thornton 18, Dalembert 17, Evans 16

    New Orleans Hornets-Phoenix Suns 109-97
    N.O. Green 31, Ariza 21, Landry 17
    Pho Dudley 18, Gortat 17, Hill 15

    Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 107-96
    Dal Nowirzki 20, Brewer 20, Chandler 15, Barea 15
    Cli Williams 29, Griffin 23, Gordon 11

    Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 104-89
    Okl Durant 28, Westbrook 17, Mohammed 15
    Den Nenè 18, Gallinari 17, Felton 17

    Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 93-86
    Por Aldridge 24, Wallace 19, Matthews 18
    Lak Bryant 24, Artest 14, Odom 13

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  • NBA: Belinelli ai playoff, vincono Thunder, Denver e Knicks, cadono Heat e Lakers

    NBA: Belinelli ai playoff, vincono Thunder, Denver e Knicks, cadono Heat e Lakers

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    Serve un overtime ai Magic per espugnare Charlotte che con la sconfitta dice addio alla post season a favore di Indiana. I Bobcats rischiano di vincere il match quando a pochi secondi dalla fine Augustin impatta il risultato a quota 96 e nell’azione successiva (l’ultima dell’incontro) ruba palla a Nelson per poi sbagliare il contropiede della vittoria. Nel supplementare un 9-0 di parziale di Orlando taglia le gambe ai padroni di casa. Gli ospiti portano 6 uomini in abbondante doppia cifra con Arenas che chiude con 25 punti, mentre ai ‘Cats non bastano i 32 (migliore prestazione in carriera ) di Henderson. Da egnalare una brutta rissa nel secondo tempo tra lo stesso Henderson e Quentin Richardson.

    Indiana festeggia la matematica qualificazione ai playoff rifilando 136 punti ai Wizards in una partita dove porta 7 uomini in doppia cifra con Granger top scorer da 25 punti. Dopo anni di buio torna a splendere il sole ad Indianapolis: i Pacers però affronteranno i Bulls al primo turno per una serie che molto probabilmente non lascia scampo agli uomini di coach Vogel.

    New York si dimostra la squadra più “pazza” della Lega e sbanca Philadelphia con un super Carmelo Anthony da 31 punti ed 11 rimbalzi, superando proprio i Sixers e piazzandosi al sesto posto della Eastern Conference. Nella quinta vittoria di fila per i Knicks “Melo” piazza un 5/8 da 3 punti che fa la differenza, a nulla valgono i 25 punti di Young per Phila.

    Senza Andrea Bargnani, altro KO per i Raptors che si arrendono in casa ai Cavs di un Hickson da 28 punti e 10 rimbalzi. Inutili per Toronto i 28 di Bayless. Cleveland raggiunge Minnesota ed ora sono appaiate all’ultimo posto della Lega.

    Partita dal significato quasi nullo quella tra Pistons e Nets: vincono i padroni di casa che approfittano delle assenze degli ospiti (prima fra tutte quella di Deron Williams) e sono trascinati dai 25 punti di Hamilton, dai 22 di Stuckey e dai 20 (+10 rimbalzi) di Monroe (sempre più consistente il rookie di Detroit). Per New Jersey super prestazione di Lopez che giganteggia con 39 punti.

    Senza Dwyane Wade (fuori per infortunio) gli Heat si arrendono in casa ai modesti Bucks che nonostante la vittoria vengono esclusi dai playoff dalla vittoria di Indiana. James segna 29 punti, mentre per gli ospiti sono sufficienti i 17 di Salmons.

    Continua a perdere ininterrottamente Minnesota (e siamo a 12 di fila) che viene battuta dai Suns di uno strepitoso Gortat da 20 punti e 16 rimbalzi. Beasley dei T-Wolves piazza 24 punti ed 11 rimbalzi ma non può evitare la sconfitta e Minnesota viene raggiunta da Cleveland a quota 17 vittorie in stagione.

    La vittoria degli Hornets di Belinelli (5 punti) sui Rockets regala i playoff a New Orleans: strepitoso Chris Paul che va vicino alla tripla doppia con 28 punti, 9 rimbalzi e 10 assist, l’ex di turno, Ariza, piazza 19 punti e Houston si inchina nonostante i 21 punti di Martin e la doppia doppia di Scola (16 punti e 10 rimbalzi).

    Dopo il KO di qualche giorno fa a Los Angeles i giovani Thunder trovano vendetta sui Clippers e rendono amaro il ritorno (per la seconda volta in stagione) di Blake Griffin nella sua città natale. L’ala dei Clippers mette comunque a segno 35 punti ed 11 rimbalzi, ma ad affondare gli ospiti sono i soliti Kevin Durant e Russell Westbrook che con 29 e 26 punti rispettivamente guidano i Thunder alla vittoria e allo stesso tempo si prendono il titolo della Northwest Division.

    Gli Spurs invece mettono al sicuro il primo posto della Western Conference (60esima “W”) grazie alla vittoria sui Kings: Ginobili sugli scudi con 25 punti, per gli ospiti 16 punti di Evans e doppia doppia di Cousins (15+11 rimbalzi).

    Danilo Gallinari (10 punti per lui) e i suoi Nuggets sbancano Dallas e ringraziano i 7 punti nel finale di gara di J.R. Smith (23 in totale) che risolve il match in favore della squadra del Colorado. Marion (21 punti) e Nowitzki (20) gli unici a salvarsi per i Mavericks (al quarto KO di fila).

    Arriva, incredibilmente e forse anche inspiegabilmente, la terza sconfitta consecutiva dei Lakers che cadono ad Oakland sotto i colpi di Ellis (26 punti) e compagni. Bryant segna 25 punti, sotto i tabelloni Bynum raccoglie 17 rimbalzi (grande lotta con Lee che chiude a quota 22 e 17 rimbalzi) ma alla fine a spuntarla sono i padroni di casa che stanno onorando il campionato fino in fondo pur essendo tagliati fuori da tanto tempo dalla lotta playoff. Fortuna per Los Angeles che Dallas sta facendo peggio e non si avvicina al secondo posto gialloviola.

    Risultati NBA del 6 aprile 2011

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 102-111 (overtime)
    Cha Henderson 32, Diaw 17, Cunningham 16
    Orl Arenas 25, Bass 19, Nelson 18

    Indiana Pacers-Washington Wizards 136-112
    Ind Granger 25, George 13, Hibbert 16
    Was Crawford 29, Blatche 23, Wall 19

    Philadelphia 76ers-New York Knicks 92-97
    Phi Young 25, Brand 24, Iguodala 15
    N.Y. Anthony 31, Stoudemire 18, Douglas 17

    Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 96-104
    Tor Bayless 28, DeRozan 19, Weems 17
    Cle Hickson 28, Baron Davis 19, Sessions 15

    Detroit Pistons-New Jersey Nets 116-109
    Det Hamilton 25, Stuckey 22, Monroe 20
    N.J. Lopez 39, Farmar 18, Vujacic 16

    Miami Heat-Milwaukee Bucks 85-90
    Mia James 29, Bosh 18, Miller 8, Anthony 8
    Mil Salmons 17, Maggette 14, Mbah a Moute 14

    Minnesota Timberwolves-Phoenix Suns 98-108
    Min Beasley 24, Randolph 19, Webster 13
    Pho Gortat 20, Brooks 19, Hill 17, Warrick 17

    New Orleans Hornets-Houston Rockets 101-93
    N.O. Paul 28, Ariza 19, Jack 19
    Hou Martin 21, Scola 16, Dragic 16

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Clippers 112-108
    Okl Durant 29, Westbrook 26, Ibaka 15
    Cli Griffin 35, Williams 16, Gordon 16

    San Antonio Spurs-Sacramento Kings 124-92
    S.A. Ginobili 25, Hill 19, Parker 15
    Sac Evans 16, Cousins 15, Dalembert 12

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 96-104
    Dal Marion 21, Nowitzki 20, Terry 15
    Den Smith 23, Martin 18, Chandler 16

    Golden State Warriors-Los Angeles Lakers 95-87
    G.S. Ellis 26, Lee 22, Curry 20
    Lak Brynat 25, Gasol 18, Bynum 13

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  • NBA: Lakers ancora KO, Durant batte Gallinari, New York a valanga

    NBA: Lakers ancora KO, Durant batte Gallinari, New York a valanga

    13 le partite disputate nella notte NBA.

    Il successo degli Spurs ad Atlanta (Parker 26 punti) avvicina i texani al primo posto della Lega.

    I 16 punti e 19 rimbalzi di Hickson permettono a Cleveland di battere Charlotte che probabilmente dice addio alle speranze di fare i playoff con questa sconfitta nonostante un Augustin da 22 punti.

    Deron Williams decisivo nella vittoria dei Nets sui Timberwolves: il playmaker segna 18 punti ed aggiunge 21 assist infilando il canestro decisivo a meno di 2 secondi dalla fine, Lopez con 30 punti e 12 rimbalzi è inarrestabile al centro dell’area, a Minnesota non bastano i 20 punti a testa di Beasley e Randolph (con 11 rimbalzi per il primo e 10 per il secondo).

    Anche Milwaukee abbandona i sogni playoff: i Magic guidati da 18 punti e 17 rimbalzi di Howard vincono il match, per i Bucks 2 soli uomini in doppia cifra (Gooden 18 punti e Dooling 10).

    Per la prima volta in stagione i Wizards ottengono una serie di 3 vittorie consecutive battendo i Pistons in un match equilibrato e spezzato solo da John Wall (26 punti e 12 assist) a 15 secondi dal termine. Oltre al play di Washington c’è Blatche contribuisce con 26 punti e 10 rimbalzi, inutile la doppia doppia di Monroe per Detroit da 22 punti e 14 rimbalzi.

    In uno degli scontri “classici” della NBA (e probabile antipasto del primo turno playoff di questa stagione) i Celtics vincono agevolmente sui Sixers di un grande Evan Turner (21 punti per lui). Boston invece ha nei suoi 4 “Big” i migliori marcatori con Pierce a quota 18, Rondo 16, Garnett 14 ed Allen 13.

    Sono ben 131 i punti segnati dai Knicks ai Raptors di Andrea Bargnani (0 punti per lui in 8 minuti di gioco, costretto ad uscire subito per il riacutizzarsi dei suoi problemi fisici): Douglas segna 28 punti e Stoudemire ed Anthony ne aggiungono 23 a testa, per i canadesi ottima la prova del trio del futuro DeRozan (36 punti e 10 rimbalzi), Davis (22 punti e 13 rimbalzi) e Bayless (19 punti), i giocatori sui quali i Raptors vogliono (e dovranno a questo punto) ricostruire.

    I Bulls si avvicinano a quota 60 vittorie (ora sono 57) con la “W” sui Suns di un ottimo Vince Carter (23 punti): Chicago ha 19 punti da Rose, 18 da Deng e 12 a testa dai “lunghi” Boozer e Noah.

    I Grizzlies vengono sorpresi dai Clippers e gettano alle ortiche la possibilità di chiudere il discorso qualificazione per la post season: è Williams (16 punti) ad essere decisivo con un gioco da 3 punti a pochi secondi dalla fine, Griffin chiude in doppia doppia (15 punti e 14 rimbalzi), Per Memphis 20 punti di Conley e 14 (+15 rimbalzi) per Gasol.

    I Kings spengono le speranze di playoff dei Rockets: a Houston i protagonisti sono Dalembert e Thornton con 21 punti a testa, non bastano ai padroni di casa i 30 del solito Martin per una sconfitta che in pratica estromette i texani dai giochi.

    Dopo una serie di 10 vittorie casalinghe di fila i Nuggets vengono battuti dai Thunder di un fantastico Kevin Durant (32 punti e 9 rimbalzi alla fine). Denver ha in Lawson (28 punti) il top scorer del match, bene anche Gallinari a quota 17.

    Golden State domina in casa dei Blazers: grazie al trio Ellis (30 punti), Lee (29 e 20 rimbalzi) e Curry (28 punti) i Warriors mettono a segno un comodo +21 su uno dei campi più difficili della NBA. Portland trova una pessima serata al tiro e tutta la squadra segna quanto il solo trio di Golden State (87 punti). Portland però grazie alla sconfitta dei Rockets accede alla post season.

    La sorpresa della notte arriva però da Los Angeles dove i Lakers vengono sconfitti in casa dai Jazz. Partita molto equilibrata con Utah che viene fuori nel finale grazie alla grande gara di Hayward che mette a referto 22 punti. Watson regala il +5 ai Jazz a 2 minuti dalla sirena ma 2 triple di Bryant (20 punti) riportano in parità i Lakers. A 6 secondi dalla fine, sull’ 85 pari, Hayward fa 1/2 dalla lunetta e lascia a Bryant la possibilità del tiro finale ma l’asso dei Lakers perde palla per il secondo KO consecutivo allo Staples Center. Non bastano i 23 rimbalzi con 12 punti e 4 stoppate di Bynum.

    Risultati NBA del 5 aprile 2011

    Atlanta Hawks-San Antonio Spurs 90-97
    Atl Johnson 21, Crawford 2o, Hinrich 13
    S.A. Parker 26, Ginobili 18, Duncan 17

    Cleveland Cavaliers-Charlotte Bobcats 99-89
    Cle Sessions 18, Hollins 16, Hickson 16
    Cha Augustin 22, Henderson 15, Carroll 13

    New Jersey Nets-Minnesota Timberwolves 107-105
    N.J. Lopez 30, Williams 18, Vujacic 17
    Min Randolph 20, Beasley 20, Webster 16

    Orlando Magic-Milwaukee Bucks 78-72
    Orl Howard 18, Nelson 17, Bass 13
    Mil Gooden 18, Dooling 10, Salmons 9

    Washington Wizards-Detroit Pistons 107-105
    Was Wall 26, Blatche 26, Evans 20
    Det Monroe 22, Prince 14, Bynum 14, McGrady 14, Daye 14

    Boston Celtics-Philadelphia 76ers 99-82
    Bos Pierce 18, Allen 16, Garnett 14
    Phi Turner 21, Brand 12, Holiday 11

    New York Knicks-Toronto Raptors 131-118
    N.Y. Douglas 28, Anthony 23, Stoudemire 23
    Tor DeRozan 36, Davis 22, Bayless 19

    Chicago Bulls-Phoenix Suns 97-94
    Chi Rose 19, DEng 18, Boozer 12, Noah 12
    Pho Carter 23, Hill 13, Frye 13

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 81-82
    Mem Conley 20, Gasol 14, Randolph 14
    Cli Williams 16, Griffin 15, Kaman 14

    Houston Rockets-Sacramento Kings 101-104
    Hou Martin 30, Scola 18, Lowry 15
    Sac Dalembert 21, Thornton 21, Evans 18

    Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder 94-101
    Den Durant 32, Westbrook 18, Harden 13
    Okl Lawson 28, Gallinari 17, Martin 14

    Portland Trail Balzers-Golden State Warriors 87-108
    Por Aldridge 17, Matthews 17, Batum 15
    G.S. Ellis 30, Lee 29, Curry 28

    Los Angeles Lakers-Utah Jazz 85-86
    Lak Bryant 20, Gasol 19, Bynum 12
    Uta Millsap 22, Hayward 22, Favors 14

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  • NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    La NBA osserva un turno di riposo, il programma riprenderà regolarmente questa notte con le partite che daranno il via all’ultima settimana di regular season (termine fissato al 13 di aprile).

    Sono finora 12 le squadre qualificate per la post season (alla fine dovranno essere 16) e la lotta per accaparrarsi un posto utile entra nel vivo.

    Tra le partite da tenere d’occhio segnaliamo la trasferta di San Antonio ad Atlanta, gara da vincere per gli Spurs che con il filotto di 6 sconfitte consecutive (non accadeva dal 1997 e Tim Duncan ancora non era stato scelto dagli “Speroni” al Draft di giugno di quello stesso anno) hanno rimesso in gioco il primo posto della Lega permettendo ai Bulls di Rose (probabile M.V.P. della stagione) ed ai Lakers di farsi nuovamente sotto in vista dello sprint finale. Chicago (che è ad un passo dal seed numero 1 in Eastern Conference) sarà impegnata contro Phoenix, che con la sconfitta di domenica proprio contro i neroargento è stata esclusa matematicamente dalla corsa playoff e quindi potrebbe essere scarica di motivazioni. I Lakers ricevono i Jazz che dopo la chiusura degli scambi, a febbraio, e la cessione di Deron Williams ai Nets sono diventati una delle peggiori franchigie della Lega. Bryant e compagni con un record di 18 vinte e 2 perse guidano la classifica dopo l’All Star Game e sembrano in formissima, fermati domenica solo da Gallinari e dai suoi Nuggets. Il calendario è leggermente favorevole ai Lakers e poi ai Bulls, più complicato quello di San Antonio anche in considerazione dello scontro diretto all’81esima e penultima giornata in casa dei gialloviola campioni che potrebbe sancire il vero ordine di arrivo per la post season.

    Parlando di Western Conference potrebbe esserci uno spiraglio (ma non ci crede quasi nessuno) per i giovani Thunder di Kevin Durant di acciuffare il terzo posto ai danni dei Mavericks di Nowitzki: le 2 formazioni non attraversano però un buon momento di forma, Dallas ha una striscia aperta di 3 sconfitte di fila, Oklahoma City invece è reduce da 2 sconfitte consecutive, le 2 gare di vantaggio dei Mavs però sembrano essere un’ottima dote per portare a termine la stagione con il terzo posto ad Ovest. I Thunder nel prossimo impegno se la vedranno contro Gallinari a Denver (partita che sa di antipasto playoff!) mentre i texani affronteranno la squadra del Colorado dopodomani (e Danilo sarà quindi un pò l’ago della bilancia).
    Parlando proprio di Denver bisogna dire che la squadra è sicura del suo quinto posto e le partite che resteranno da giocare saranno dei test utili per crescere di condizione ed affiatamento in vista dei playoff.

    Da decidere invece gli ultimi 3 posti con 4 squadre rimaste in gioco: Portland è sesta e dovrebbe riuscire ad ottenere il pass senza problemi (gioca contro Golden State, nella notte), stesso discorso per Memphis (calendario più agevole rispetto alle avversarie, incontrano i modesti Clippers), chi rischia di più sono gli Hornets di Marco Belinelli che privi della “stella” West (fuori 6 mesi per i legamenti del ginocchio rotti) incontrano squadre difficili e tra queste proprio i Rockets con i quali si giocano l’ultimo posto utile di post season: Houston in 2 giorni si gioca la stagione con l’incontro di stanotte contro i Kings (insidiosi dopo i progressi dell’ultimo periodo) e poi domani notte con la sfida a New Orleans gara da “dentro o fuori” da vedere assolutamente per i veri appassionati!

    Nella Eastern Conference (già detto dei Bulls) Miami e Boston si contendono secondo e terzo posto con la squadra di James-Wade e Bosh leggermente favorita (per via del calendario) su quella di Pierce-Allen-Garnett e Rondo. Gli Heat riposeranno, Celtics impeganti invece con i pericolosi Sixers.
    Alle loro spalle l’unico team con la posizione già designata, i Magic, che non possono nè migliorare, nè peggiorare il loro quarto posto (sono impegnati contro i Bucks), Atlanta è quasi sicura del seed successivo, mentre Philadelphia e New York gareggiano per la sesta e la settima piazza: favoriti i 76ers vista la discontinuità dei Knicks (giocano contro i Raptors di Andrea Bargnani) che però se possono contare sulla vena realizzativa di Stoudemire, Anthony e Billups sono un cliente scomodo per tutti i top team. Queste sono le squadre sicure di disputare i playoff ad Est.
    L’ultimo posto sarà occupato da una franchigia tra Indiana (che riposa e parte in vantaggio rispetto alle avversarie), Charlotte (che va a giocare a Cleveland contro la squadra fanalino di coda della Lega per tenere vive le speranze) e Milwaukee (come già detto giocano ad Orlando). I Pacers vincendo le ultime 4 gare sarebbero sicuri della qualificazione (tra l’altro hanno 3 partite in casa ed 1 sola in trasferta!) alle avversarie invece non basterebbe vincerle tutte essendo dietro in classifica.
    Insomma uno sprint finale tutto da vedere, sarà un’ultima settimana elettrizzante.

    Una breve e concisa analisi anche sulle posizioni di fondo: ricordiamo che in NBA non ci sono retrocessioni, sembra che i Cavs avranno il peggior record che permetterà loro di essere posizionati come squadra numero 1 alla Draft Lottery (evento che assegna le posizioni di scelta in vista del Draft), a ruota Minnesota. Le altre squadre invece si stanno dando un pò più da fare, soprattuto i Sacramento Kings (che quasi sicuramente dal prossimo anno saranno gli Anaheim Royals, ma di questo parleremo ampiamente a parte) ed ora anche i Washington Wizards. Qualche vittoria anche per Toronto pur non potendo schierare Bargnani, segno che quest’anno le squadre di coda non ci tengono a farsi battere e a fare da sparring-partner come in passato succedeva abbondantemente, forse considerato anche che nelle ultime “Lotterie” la squadra ultima classificata (e quindi in pole alla Draft Lottery) mai ha ottenuto la prima scelta assoluta: nel 2007 Memphis e Boston ultima e penultima in regular season furono scavalcate rispettivamente da Portland e Seattle (sest’ultima e quint’ultima arrivate con i Sonics che si presero quel fenomeno di Kevin Durant), nel 2008 toccò ai Bulls che dalla nona posizione peggiore salirono fino in cima, clamorosamente e davanti allo stupore degli addetti ai lavori, per scegliere Derrick Rose (a discapito di Miami), nel 2009 fu il turno dei Clippers che scalarono fino al primo posto e scelsero poi Blake Griffin e lo scorso anno, (più o meno dalla stesa posizione dei Clippers) i Wizards scalzarono i Nets e si aggiudicarono una grande promessa del basket come John Wall.

  • NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    Grazie ai 29 punti di George Hill gli Spurs interrompono la striscia di 6 sconfitte consecutive ed estromettono i Suns matematicamente dalla post season.

    Impresa dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che sbancano lo Staples Center di Los Angeles: l’italiano guida i suoi compagni con 22 punti ed una grande prestazione. Nel finale di gara decisivi Felton con i suoi canestri (16 punti) e Martin con i suoi rimbalzi. Bryant realizza 28 punti ma con 27 tiri

    Boston batte Detroit ma serve un terzo quarto perfetto per avere la meglio sugli avversari: il ritorno di Shaquille O’Neal in campo non dura molto visto che il centro deve abbandonare anzitempo il match per un nuovo infortunio, ci pensano Garnett (23 punti) e Pierce (22 punti) a trascinare i padroni di casa, dall’altra parte sono inutili i 20 di Bynum.

    Sconfitta pesante dei Bobcats in casa contro i Wizards che rischia di costare i playoff alla squadra del North Carolina: non basta la grande serata di Carroll da 26 punti, la doppia doppia di Blatche da 25 punti e 17 rimbalzi edi 23 punti di Crawford spingono Washington al terzo successo esterno della stagione, bene anche Wall a quota 18 punti.

    Miami espugna il parquet dei Nets grazie alla super prova di LeBron James da 31 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. Deron Williams prova a dare la carica alla sua squadra ma la sua doppia doppia da 18 punti e 12 assist è sprecata.

    New York evita un clamoroso sweep stagionale (ovvero un 4-0) contro la squadra fanalino di coda della NBA, i Cleveland Cavaliers, grazie al trio Stoudemire (28 punti), Anthony (25) e Billups (23). I Knicks con questa vittoria e per via della contemporanea sconfitta dei Bobcats accedono ai playoff per la prima volta dopo 7 lunghi anni.

    Sconfitta indolore per i Magic a Toronto: nonostante i 31 punti di Dwight Howard, i Raptors riescono a vincere pur dovendo fare a meno di Bargnani e Calderon (che sia un esperimento in vista del prossimo anno con i 2 europei che lasceranno il Canada?) ed hanno in DeRozan (24 punti) e Bayless (23) i fattori della partita.

    Nuova sconfitta per i derelitti Jazz che si arrendono anche ai Kings. Sacramento ritrova un ottimo Evans da 24 punti e 10 assist, per gli ospiti non bastano i 21 punti di Millsap.

    Houston non vuole cedere nulla agli avversari e vince un importante match per restare ancora in corsa per la post season ad Ovest (unica squadra rimasta ad impensierire Hornets, Grizzlies e Blazers, le altre sono tutte fuori): nella “W” su Atlanta il protagonista è Martin con 35 punti, ben aiutato da Hayes che chiude a 19 punti e 12 rimbalzi, agli Hawks non servono le buone prestazioni di Johnson da 25 punti e di Smith da 21 punti ed 11 rimbalzi.

    Affermazione fondamentale per gli Hornets di Belinelli (9 punti) che superano i Pacers ed ora attendono lo scontro diretto con Houston (in programma mercoledì) per la matematica qualificazione ai playoff. Buona gara di Chris Paul (18 punti ed 8 assist) reduce da alcune perfomance da rivedere al tiro. Bene anche la coppia Landry-Ariza che combina per 37 punti. Per Indiana ci sono 15 punti a testa per Granger e Dunleavy.

    Portland vince l’ottava partita di fila in casa e condanna i Mavericks a soffrire ancora un pò per prendere il terrzo posto ad Ovest: Wallace con 19 punti il top scorer dei padroni di casa ma sono ben 6 gli uomini in doppia cifra, per gli ospiti si salva Marion con 19 punti.

    Risultati NBA del 3 aprile 2011

    San Antonio Spurs-Phoenix Suns 114-97
    S.A. George Hill 29, Bonner 16, Neal 15
    Pho Frye 14, Brooks 14, Dudley 12, Carter 12

    Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 90-95
    Lak Bryant 28, Odom 17, Gasol 16
    Den Gallinari 22, Martin 18, Felton 16

    Boston Celtics-Detroit Pistons 101-90
    Bos Garnett 23, Pierce 22, Allen 13
    Det Bynum 20, Prince 16, Villanueva 15

    Charlotte Bobcats-Washington Wizards 91-97
    Cha Carroll 26, Augustin 21, Diaw 13, Henderson 13
    Was Blatche 25, Crawford 23, Wall 18

    New Jersey Nets-Miami Heat 94-108
    N.J. Williams 18, Outlaw 17, Lopez 16
    Mia James 31, Wade 18, Bosh 16

    New York Knicks-Cleveland Cavaliers 123-107
    N.Y. Stoudemire 28, Anthony 25, Billups 23
    Cle Hickson 23, Davis 22, Gee 11, Parker 11

    Toronto Raptors-Orlando Magic 102-98
    Tor DeRozan 24, Bayless 23, Barbosa 14
    Orl Howard 31, Nelson 21, Bass 13, Jason Richardson 13

    Sacramento Kings-Utah Jazz 106-97
    Sac Evans 24, Cousins 17, Garcia 17
    Uta Millsap 21, Hayward 19, Weaver 19

    Houston Rockets-Atlanta Hawks 114-109
    Hou Martin 35, Hayes 19, Lowry 17
    Atl Johnson 25, Smith 21, Crawford 15

    New Orleans Hornets-Indiana Pacers 108-96
    N.O. Ariza 19, Paul 18, Landry 18
    Ind Granger 15, Dunleavy 15, Price 12

    Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 104-96
    Por Wallace 19, Aldridge 18, Matthews 16
    Dal Marion 19, Beaubois 18, Nowitzki 16

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  • NBA: Vincono Bulls, Heat e Lakers, cadono Celtics e Spurs

    NBA: Vincono Bulls, Heat e Lakers, cadono Celtics e Spurs

    13 le partite giocate nella notte NBA (turno di riposo solo per i New York Knicks, i Toronto Raptors di Andrea Bargnani, i Golden State Warriors e i Dallas Mavericks)

    Vittoria di fondamentale importanza per i Pacers sui Bucks che distanziano proprio Milwaukee e Charlotte (battuta da Orlando) nella corsa all’ultimo posto playoff della Eastern Conference. Granger con 17 punti ed Hibbert con 15, 11 rimbalzi e 4 stoppate i protagonisti nelle fila di Indiana (dall’altra parte si salva Jennings con 20 punti, Gooden sbaglia l’ultimo tiro del possibile sorpasso sulla sirena finale). Ai Pacers ora basterà vincere le ultime 5 gare per essere sicuri della qualificazione.

    Dwight Howard continua a giocare a livelli super ed Orlando batte Charlotte infliggendo un duro colpo agli avversari nella lotta playoff. Il centro dei Magic segna 26 punti e prende 14 rimbalzi, rendendo inutile la grande prestazione di Dante Cunningham da 21 punti.

    Philadelphia consolida il sesto posto ad Est battendo i Nets (4oesima vittoria stagionale per i Sixers): protagonista della serata Thaddeus Young con 22 punti (21 sono di Elton Brand), mentre gli ospiti pagano a caro prezzo la brutta serata della loro stella Deron Williams (solo 4 punti per lui) ma hanno buone notizie dal redivivo Brandan Wright che registra una doppia doppia da 15 punti ed 11 rimbalzi.

    Continua il momento straordinario del rookie Jordan Crawford che guida i Wizards privi di John Wall (una giornata di sospensione) all’affermazione sui Cavs: il neo acquisto di Washington mette assieme una fantastica tripla doppia da 21 punti, 10 rimbalzi ed 11 assist (dopo i 39 punti nell’ultima partita contro Miami), Blatche ritorna in campo e piazza una doppia doppia incredibile da 36 punti e 19 rimbalzi (di cui 16 offensivi, nuovo record di franchigia). Anche McGee porta il suo contributo con 25 punti rendendo vane le buone prestazioni di Sessions (26 punti) ed Hickson (21) per Cleveland. Dopo questa partita i Wizards possono guardare con più ottimismo al futuro, con una buona scelta (tra l’altro sarà molto alta) al prossimo Draft il futuro è assicurato dato che la squadra è molto giovane e talentuosa in ogni reparto, discorso inverso per i Cavaliers che mettono in cascina la 60esima sconfitta di una stagione veramente da dimenticare.

    Continua la marcia dei Bulls (arrivata anche la 55esima vittoria) che con i 27 punti di Rose ed i 22 di Boozer espugnano Detroit (Hamilton 30 punti) e sono ormai ad un passo (vista la sconfitta Celtics) dall’ottenere un meritato quanto inaspettato primo posto nei playoff della Eastern Conference.

    E’ Atlanta ad assestare il colpo di grazia ai Celtics nella lotta ai vertici ad Est: gli Hawks grazie ai 20 punti di Crawford, ai 19 di Johnson ed alla doppia doppia di Horford da 16 punti e 15 rimbalzi hanno la meglio sui “Verdi” a cui non bastano i 25 punti di Pierce. Decisivo l’ultimo quarto di gioco con Atlanta che impone un parziale di 26-15 che ribalta il match in suo favore. Boston viene scavalcata da Miami in classifica.

    Facile affermazione degli Heat a Minnesota: il solito trio Wade (32 punti), James (27 punti e 10 assist) e Bosh (24 punti ed 11 rimbalzi) sugli scudi, mentre per i Timberwolves 22 punti di Webster e per la seconda volta consecutiva doppia doppia mancata per Love che chiude con 18 punti e 7 rimbalzi. Miami ora è seconda nella Conference.

    I Grizzlies si impongono a New Orleans: ci sono 28 punti e 10 rimbalzi per Zach Randolph, Tony Allen ne aggiunge 17, non basta ai padroni di casa la buona prova del nostro Marco Belinelli (14 punti), Paul sottotono (5 punti) si dedica al servizio dei compagni (13 assist). Con questo successo Memphis ed Hornets sono appaiate con lo stesso record (43-33) agli ultimi 2 posti playoff della Western Conference.

    Grande battaglia a Houston dove i Rockets riescono finalmente a vincere un derby texano battendo gli Spurs in overtime: gara molto equilibrata, Lowry (14 punti) impatta il match a quota 108 a 7 secondi dalla fine, poi Ginobili brucia tutto il tempo rimasto concludendo troppo tardi ed il tiro della vittoria San Antonio viene giustamente annullato. Al supplementare ci pensa Kevin Martin (33 punti) a sigillare la “W”. Da segnalare anche le doppie doppie dei “lunghi” di Houston con Scola che firma 21 punti e 14 rimbalzi e Hayes che si ferma a 10+12. Inutili per i neroargento le prestazioni dei “Big Three” con Parker che chiude con 31 punti, Ginobili e Duncan con 23 a testa e per quest’ultimo ci sono anche 13 rimbalzi. Sesta sconfitta di fila per gli Spurs (una cosa simile non accadeva dal lontano 1997!) ora tallonati dai Lakers e nelle ultime giornate ci sarà anche lo scontro diretto a Los Angeles che risulterà molto probabilmente decisivo ai fini della classifica, i Rockets invece cercano ancora di mantenere viva la fiammella della speranza playoff ma potrebbe non bastare.

    Vincono i Suns ma non sarà sufficiente a questo punto per qualificarsi per la post season. E’ Grant Hill con 19 punti il protagonista del successo, non bastano agli ospiti i 21 punti di Gordon e la consueta doppia doppia di Griffin da 20 punti e 13 rimbalzi.

    Portland batte Oklahoma (che interrompe una striscia vincente di 5 gare) e fa un grosso passo in avanti per la qualificazione: in quello che una volta era il grande derby del “nord-ovest” (prima che i Thunder si trasferissero da Seattle ad Oklahoma City) i Blazers guidati da un immenso Aldridge da 32 punti dimostrano di essere un osso duro per tutti, soprattutto al Rose Garden. Non basta ai giovani Thunder la doppia doppia di Kevin Durant da 25 punti ed 11 rimbalzi, ben assistito da un James Harden sempre più in crescita dopo l’addio di Jeff Green (21 punti per lui).

    Denver espugna Sacramento e si qualifica praticamente per i playoff: 7 uomini in doppia cifra per i Kings, 6 per i Nuggets a dimostrazione che le panchine sono abbastanza lunghe, prevale il maggior tasso tecnico della squadra del Colorado che ha in Felton (17 punti) e Nenè (12+12 rimbalzi) i migliori giocatori (Gallinari un pò in ombra con 9 punti con 13 tentativi dal campo). Sacramento ha in Garcia il top scorer a quota 17.

    Ancora un altro successo per i Lakers che ormai puntano decisamente al miglior record della Lega cercando di sopravanzare Bulls e Spurs in queste ultime gare (17esima vittoria nelle ultime 18 dopo l’All Star Game, ritmo veramente impressionante). Nella vittoria a Salt Lake City spiccano i 21 punti di Kobe Bryant (Gasol ed Odom bene come al solito con 16 punti a testa), inutile la doppia doppia di Al Jefferson da 17 punti e 10 rimbalzi ed i 24 punti firmati da C.J. Miles. Gialloviola che si propongono decisamente come squadra da battere e prima candidata al titolo anche di quest’anno.

    Risultati NBA dell’1 aprile 2011

    Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 89-88
    Ind Granger 17, Hibbert 15, Rush 12
    Mil Jennings 20, Bogut 16, Maggette 13

    Orlando Magic-Charlotte Bobcats 89-77
    Orl Howard 26, Nelson 15, Quentin Richardson 14
    Cha Cunningham 21, Augustin 19, Henderson 11

    Philadelphia 76ers-New Jersey Nets 115-90
    Phi Young 22, Brand 21, Holiday 17
    N.J. Wright 15, West 13, Lopez 11

    Washington Wizards-Cleveland Cavaliers 115-107
    Was Blatche 36, McGee 25, Crawford 21
    Cle Sessions 26, Hickson 21, Gee 12, Harangody 12, Hollins 12

    Detroit Pistons-Chicago Bulls 96-101
    Det Hamilton 30, Prince 17, Bynum 12
    Chi Rose 27, Boozer 22, Deng 15

    Atlanta Hawks-Boston Celtics 88-83
    Atl Crawford 20, Johnson 19, Horford 16
    Bos Pierce 25, Rondo 13, Allen 11

    Minnesota Timberwolves-Miami Heat 92-111
    Min Webster 22, Love 18, Ridnour 14
    Mia Wade 32, James 27, Bosh 24

    New Orleans Hornets-Memphis Grizzlies 81-93
    N.O. Landry 19, Belinelli 14, Ariza 12
    Mem Randolph 28, Allen 17, Gasol 13, Mayo 13

    Houston Rockets-San Antonio Spurs 119-114 (overtime)
    Hou Martin 33, Scola 21, Lowry 14
    S.A. Parker 31, Duncan 23, Ginobili 23

    Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 111-98
    Pho Hill 19, Warrick 17, Dudley 16
    Cli Gordon 21, Griffin 20, Cook 10, Foye 10

    Portland Trail Blazers-Oklahoma City Thunder 98-91
    Por Aldridge 32, Batum 19, Wallace 13, Miller 13
    Okl Durant 25, Harden 21, Westbrook 16

    Sacramento Kings-Denver Nuggets 90-99
    Sac Garcia 17, Evans 13, Udrih 11, Thompson 11, Thornton 11
    Den Felton 17, Martin 14, Nenè 12

    Utah Jazz-Los Angeles Lakers 85-96
    Uta Miles 24, Jefferson 17, Millsap 16
    Lak Bryant 21, Gasol 16, Odom 16

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