Tag: Charlotte bobcats

  • NBA, crisi Knicks. Belinelli beffato da Charlotte

    NBA, crisi Knicks. Belinelli beffato da Charlotte

    Ora è vera crisi per i New York Knicks, che infilano la sesta sconfitta consecutiva in regular season (battuti dai Bulls) e scivolano fuori dalle posizioni playoff superati dai Milwaukee Bucks che hanno la meglio contro i Nets. Biyombo nel finale salva i Charlotte Bobcats e beffa gli Hornets di Marco Belinelli, vittorie in scioltezza per Spurs (contro Washington) e Jazz (sui Pistons). Anche senza Rubio risorge Minnesota che sbanca Phoenix, i Celtics vanno a vincere sul parquet dei Los Angeles Clippers.

    Sesta vittoria stagionale per i Charlotte Bobcats che espugnano il campo dei New Orleans Hornets di Marco Belinelli: per la guardia Azzurra a fine match bottino personale di 12 punti con 4/15 dal campo, a salvare gli ospiti nel finale di gara è la stoppata (sul 73-71 per Charlotte) del rookie Biyombo su Trevor Ariza lanciato a canestro per siglare la parità. Alla fine per la giovane ala ci sono 12 punti, 7 rimbalzi e 4 stoppate con Henderson che aggiunge 15 punti e l’altro rookie Kemba Walker che porta alla causa 14 punti. Per New Orleans invece 15 punti di Jack, 12 di Ariza e 12 di Kaman che strappa anche 16 rimbalzi.

    Sesto KO di fila per i New York Knicks che cadono a Chicago al cospetto dei fortissimi Bulls di Derrick Rose (32 punti, 6 rimbalzi e 7 assist alla fine). Doppie doppie per Gibson (da 15 punti e 13 rimbalzi) e per Noah (12 punti e 10 rimbalzi). I Knicks lottano per tutta la gara ma devono inchinarsi alla superiorità dell’avversario nonostante i 21 punti di Carmelo Anthony, i 20 di Stoudemire, i 15 (più 8 assist) di Jeremy Lin e la doppia doppia di Tyson Chandler da 13 punti e 10 rimbalzi. Si complica la corsa playoff per i bluarancio con i Bucks che operano il sorpasso in classifica .

    Jeremy Lin, New York Knicks | © Chris Chambers/Getty Images

    Ed a proposito di Milwaukee la squadra del Wisconsin va a vincere sul campo dei Nets trascinata dai 34 punti di Jennings e dai 23 di Gooden. A New Jersey non basta la sontuosa doppia doppia di Kris Humphries da 31 punti e 18 rimbalzi ed i 17 punti a testa di Jordan Farmar e Morrow, out Deron Williams per problemi fisici. I Bucks dopo una lunga rincorsa si prendono l’ottavo posto in classifica della Eastern Conference, l’ultimo utile per la post season, capitalizzando al meglio il periodo nero di New York ormai alla sesta sconfitta consecutiva.

    Spurs sul velluto contro i Wizards: a fare la voce grossa ci pensa Tony Parker con 31 punti e 7 assist, Splitter porta 17 punti dalla panchina, Blair va in doppia doppia con 11 punti e 12 rimbalzi e Duncan firma 14 punti. Washington ha in McGee il top scorer di giornata con 21 punti e 15 rimbalzi.

    Bene anche Utah che si impone sui Pistons: decide Jefferson con 33 punti e 12 rimbalzi, a Detroit non bastano i 29 punti di Stuckey.

    Minnesota prova a restare viva nella corsa playoff ad Ovest (nonostante l’infortunio da season ending di Rubio) battendo i Suns a domicilio con i 30 punti di Love. Importanti anche i contributi di Pekovic (24 punti), Beasley (15) e Williams (19). Per Phoenix inutile la doppia doppia di Nash (25 punti e 10 assist) ed i 28 punti di Dudley.

    Infine i Celtics battono i Clippers. Griffin segna 24 punti ma non può nulla contro i 25 di Pierce ed i 21 di Garnett. Doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi per Rajon Rondo.

    Risultati NBA 12 marzo 2012

    New Jersey Nets-Milwaukee Bucks 99-105
    N.J.: Humphries 31, Morrow 17, Farmar 17
    Mil: Jennings 34, Gooden 23, Udrih 15, Dunleavy 15

    Chicago Bulls-New York Knicks 104-99
    Chi: Rose 32, Boozer 15, Gibson 15
    N.Y.: Anthony 21, Stoudemire 20, Lin 15

    New Orleans Hornets-Charlotte Bobcats 71-73
    N.O.: Jack 15, Ariza 12, Belinelli 12, Kaman 12
    Cha: Henderson 15, Walker 14, Biyombo 12

    San Antonio Spurs-Washington Wizards 112-97
    S.A.: Parker 31, Splitter 17, Duncan 14
    Was: McGee 21, Crawford 19, Young 18

    Utah Jazz-Detroit Pistons 105-90
    Uta: Jefferson 33, Harris 19, Miles 15
    Det: Stuckey 29, Monroe 14, Gordon 12

    Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 124-127
    Pho: Dudley 28, Nash 25, Frye 18
    Min: Love 30, Pekovic 24, Williams 19

    Los Angeles Clippers-Boston Celtics 85-94
    Cli: Griffin 24, Williams 21, Paul 14
    Bos: Pierce 25, Garnett 21, Allen 15

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Knicks e Lakers KO. Bene Miami, Charlotte sorprende Orlando

    NBA, Knicks e Lakers KO. Bene Miami, Charlotte sorprende Orlando

    Nelle 6 partite disputate nella notte NBA KO sorprendente degli Orlando Magic che si fanno rimontare e battere dal fanalino di coda della Lega, i Charlotte Bobcats. Non va meglio ai Los Angeles Lakers, KO sul parquet dei Detroit Pistons in una gara finita in overtime, e dei New York Knicks che sul più bello, dopo aver recuperato un grande svantaggio, cedono nel finale al cospetto dei campioni in carica dei Dallas Mavericks. Ancora un tempo supplementare vincente per i Boston Celtics che superano gli Houston Rockets guidati in panchina dalla vecchia gloria biancoverde Kevin McHale, gli Atlanta Hawks sbancano il campo degli Indiana Pacers mentre è tutto facile per i Miami Heat nella sfida contro i poveri New Jersey Nets.

    I Charlotte Bobcats hanno la meglio contro gli Orlando Magic che fanno una magra figura contro la peggiore squadra della NBA (con questa sono appena 5 vittorie in 36 incontri). Il dato più rilevante è che la franchigia della Florida, avanti di 20 punti sul finire della seconda frazione di gioco, permette agli avversari di stabilire la seconda migliore rimonta della loro storia! Una vera debacle per Orlando che a questo punto rischia di dire addio al suo gioiello Dwight Howard, stufo di giocare in una squadra non da titolo e che non garantisce nulla di buono neanche nel futuro. Il centro dei Magic alla fine chiude con 15 punti e 17 rimbalzi e subisce anche alcune stoppate memorabili dal rookie Biyombo che cancella i suoi tiri. Alla fine per l’esordiente di Charlotte c’è quasi una gara da tripla doppia con 10 punti, 15 rimbalzi e ben 7 stoppate, lampi che fanno intravedere le sue grandi qualità atletiche. Ottima anche la gara di Maggette che chiude con 29 punti.

    Gli Hawks battono i Pacers a domicilio: sugli scudi c’è sempre Josh Smith che visti gli infortuni di Joe Johnson ed Horford si carica nuovamente la squadra sulle spalle segnando 27 punti. Inutili per Indiana i 24 punti di David West.

    Serve un overtime a Boston per avere la meglio sui Rockets dove in panchina siede il grande ex del passato Kevin McHale. Dragic (11 punti) impatta la partita sul finire dei regolamentari ma nel prolungamento i padroni di casa fanno vedere la maggiore esperienza di squadra. Pierce (30 punti) ed Allen (21) guidano i biancoverdi, leggermente in ombra Rondo. Houston va KO nonostante il dominio a rimbalzo (57-38) e servono a poco i 18 punti e 14 rimbalzi di Scola ed i 18 punti, 7 rimbalzi e 7 assist di Lowry.

    Pau Gasol & Kobe Bryant, Los Angeles Lakers | © Ezra Shaw/Getty Images

    Pochi problemi per i Miami Heat nella sfida contro i New Jersey Nets. Sono 21 i punti di LeBron James e 20 quelli del rientrante Chris Bosh. Le brutte notizie arrivano da Dwyane Wade che si fa male alla caviglia e deve abbandonare il parquet nel corso del secondo quarto dopo aver segnato 13 punti in 14 minuti. Deron Williams non ripete (o quantomeno si avvicina) alla prestazione da 57 punti dell’ultima partita giocata e chiude la sua gara con soli 16 punti.

    I Detroit Pistons si prendono una serata di gloria battendo i Los Angeles Lakers. Serve un’overtime ai giovani del Michigan per avere la meglio degli avversari dato che Kobe Bryant (sempre in maschera protettiva) realizza a tempo scaduto il canestro (di pregevole fattura) del 78-78. Ma neanche il talento del numero 24 gialloviola può nulla al cospetto dell’indemoniato Rodney Stuckey autore di ben 34 punti. Agli ospiti non bastano i 22 punti proprio di Bryant (ma ottenuti con un rivedibile 8/26) ed i 30 punti e 14 rimbalzi di Bynum che tiene a bada con la sua stazza il centro avversario Greg Monroe (solo 2 punti e 1/10 al tiro).

    Infine cadono i New York Knicks che vanno subito sotto nel punteggio nella sfida contro i Dallas Mavericks: i texani, dopo aver costruito un sostanzioso vantaggio vicino anche ai 20 punti, subiscono però il ritorno dei ragazzi di coach D’Antoni capaci anche di andare in vantaggio a poco meno di 5 minuti dalla fine sul 78-77. Qui però si erge ad assoluto protagonista Dirk Nowitzki che guida i campioni in carica alla vittoria. Per lui 28 punti con Kidd e Beaubois che combinano per 33 punti complessivi. Ai Knicks non servono a molto i 26 punti di Stoudemire ed i 14 di un Lin meno pimpante del solito. Preoccupa l’involuzione di Carmelo Anthony (6 punti e 2/12 al tiro).

    Risultati NBA 6 marzo 2012

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 100-84
    Cha: Maggette 29, Henderson 16, Walker 10, Biyombo 10
    Orl: Howard 15, Redick 14, Anderson 14

    Indiana Pacers-Atlanta Hawks 96-101
    Ind: West 24, Granger 19, Hill 15
    Atl: Smith 27, Pargo 16, Williams 12, Pachulia 12

    Boston Celtics-Houston Rockets 97-92 (overtime)
    Bos: Pierce 30, Allen 21, Garnett 13
    Hou: Lowry 18, Scola 18, Parsons 12

    Miami Heat-New Jersey Nets 108-78
    Mia: James 21, Bosh 20, Wade 13, Cole 13
    N.J.: Deron Williams 16, Brooks 12, Petro 11

    Detroit Pistons-Los Angeles Lakers 88-85 (overtime)
    Det: Stuckey 34, Gordon 15, Jerebko 10, Maxiell 10, Prince 10
    Lak: Bynum 30, Bryant 22, Gasol 20

    Dallas Mavericks-New York Knicks 95-85
    Dal: Nowitzki 28, Beaubois 18, Kidd 15
    N.Y.: Stoudemire 26, Lin 14, Novak 13

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, Belinelli batte Lin e i Knicks. James trascina Miami a Cleveland

    NBA, Belinelli batte Lin e i Knicks. James trascina Miami a Cleveland

    11 le partite disputate nella notte NBA: si interrompe la striscia positiva dei New York Knicks ed il momento magico di Jeremy Lin al cospetto dei New Orleans Hornets di Marco Belinelli, autore di 17 punti. Un super LeBron James trascina al successo i Miami Heat contro la sua ex squadra, i Cleveland Cavaliers. Bene anche i Lakers grazie ad un monumentale Kobe Bryant da 36 punti che stende Phoenix. Thunder in scioltezza sui Warriors, Minnesota batte Houston, Dallas espugna Philadelphia. Senza Bargnani e Gallinari Toronto e Denver perdono contro Charlotte e Memphis. Tutto facile per Utah che si impone su Washington, nella sfida tra povere Detroit supera Sacramento.

    Gli Orlando Magic dopo un primo quarto orribile hanno la meglio sui Bucks sempre più in caduta libera. Sontuosa doppia doppia per Howard (26 punti e 20 rimbalzi), Anderson conferma il buon momento di forma contribuendo con 23 punti.

    Reduci da 16 sconfitte di fila i Bobcats sbancano Toronto e regalano una piccola gioia al proprietario Michael Jordan nel giorno del suo 49esimo compleanno. Il migliore di Charlotte è Williams con 22 punti mentre per i canadesi ci sono 24 punti di DeRozan.

    Nella sfida tra 2 delle peggiori squadre della Lega i Pistons superano i Kings. Rodney Stuckey sforna una prova da 36 punti e a Sacramento non basta un grande Cousins autore di 26 punti e 15 rimbalzi.

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Chris Trotman/Getty Images

    LeBron James ritorna a Cleveland da grande ex e distrugge i Cleveland Cavaliers con una performance da 28 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Per i padroni di casa ci sono i 17 punti della prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving.

    I campioni in carica dei Mavericks espugnano il difficile parquet dei Sixers grazie ad un Dirk Nowitzki ritornato a pieni giri: per il tedesco 28 punti e 12 rimbalzi mentre a Philadelphia non serve a molto il solito grande contributo della panchina capace di segnare 46 punti sui 75 totali di squadra con soli 4 uomini (per Vucevic 16 punti).

    Marco Belinelli segna 17 punti al Madison Square Garden e contribuisce in modo decisivo alla vittoria dei suoi Hornets contro i New York Knicks di Jeremy Lin che interrompono la striscia positiva di 7 gare. Per il playmaker di origini taiwanesi 26 punti (gli stessi del compagno Stoudemire) ma anche 9 palle perse, per New Orleans oltre alla guardi Azzurra brilla Trevor Ariza con 25 punti totali.

    Bellissima partita a Memphis ma alla fine il risultato è amaro per i Nuggets: i Grizzlies dominano nella prima parte di gara con un distacco quasi abissale, ma vengono raggiunti da Denver negli ultimi minuti di gioco. A decidere la sfida ci pensa un tap-in di Cunningham a 2 decimi di secondo dal termine del match su tiro sbagliato di Rudy Gay che comunque è il top scorer dei suoi con 20 punti. Agli ospiti non bastano i 26 punti di Corey Brewer, sostituto di Danilo Gallinari.

    Minnesota vince per la terza volta in stagione contro i Rockets (la seconda a Houston) regalando un’altra piccola vendetta a coach Adelman, mandato via dalla panchina texana alla fine dello scorso campionato. Mattatori del match Love (33 punti e 17 rimbalzi), Pekovic (30 punti e 12 rimbalzi) e Rubio (18 punti e 9 assist). Ai padroni di casa non bastano 5 giocatori in doppia cifra.

    Vittoria facile per i Thunder contro i Warriors: 25 punti di Harden e 23 di Durant condannano Golden State che ha in Lee il top scorer (23 punti). Non ride nessuna delle 2 squadre però, probabili infortuni seri a Westbrook di Oklahoma City (caviglia) e Monta Ellis dei Warriors (ginocchio).

    Anche Utah non trova problemi contro i disastrati Wizards: i Jazz si impongono con i 34 punti e 12 rimbalzi di Al Jefferson. Tra le fila di Washington si salvano Wall (24 punti) e Crawford (21).

    36 punti di un super Kobe Bryant guidano al successo i Lakers contro i Suns. Per gli ospiti bene Gortat (21 punti e 16 rimbalzi) e Nash (11 punti e 17 assist).

    Risultati NBA 17 febbraio 2012

    Toronto Raptors-Charlotte Bobcats 91-98
    Tor: DeRozan 24, Barbosa 16, James Johnson 14, Calderon 14
    Cha: Williams 22, Maggette 16, Walker 14

    Orlando Magic-Milwaukee Bucks 94-85
    Orl: Howard 26, Anderson 23, Turkoglu 14
    Mil: Delfino 16, Ilyasova 14, Jennings 14, Livingston 14

    Detroit Pistons-Sacramento Kings 114-108
    Det: Stuckey 36, Knight 23, Monroe 22
    Sac: Cousins 26, Thornton 24, Evans 16

    Cleveland Cavaliers-Miami Heat 87-111
    Cle: Irving 17, Session 15, Jamison 13
    Mia: James 28, Wade 22, Bosh 16

    Philadelphia 76ers-Dallas Mavericks 75-82
    Phi: Vucevic 16, Young 14, Williams 12
    Dal: Nowitzki 28, Jones 12, Carter 10

    New York Knicks-New Orleans Hornets 85-89
    N.Y.: Lin 26, Stoudemire 26, Chandler 10
    N.O.: Ariza 25, Belinelli 17, Vasquez 15

    Memphis Grizzlies-Denver Nuggets 103-102
    Mem: Gay 20, Mayo 17, Conley 16, Gasol 16
    Den: Brewer 26, Faried 18, Lawson 18

    Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 98-111
    Hou: Parsons 18, Lee 17,Lowry 17
    Min: Love 33, Pekovic 30, Rubio 18

    Oklahoma City Thunder-Golden State Warriors 110-87
    Okl: Harden 25, Durant 23, Westbrook 18
    G.S.: Lee 23, Wright 11, Ellis 11, Curry 11, Thompson 11

    Utah Jazz-Washington Wizards 114-100
    Uta: Jefferson 34, Millsap 14, Burks 13
    Was: Wall 24, Crawford 21, McGee 15

    Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 111-99
    Lak: Bryant 36, Bynum 17, Barnes 17
    Pho: Gortat 21, Brown 15, Morris 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Griffin dà spettacolo, Diop tutto da ridere

    NBA, Griffin dà spettacolo, Diop tutto da ridere

    La NBA da sempre regala emozioni, il basket a stelle e strisce infatti è uno degli sport più spettacolari al Mondo ed il livello tecnico ed atletico dei giocatori che disputano il campionato americano è il migliore tra tutti gli altri che non si avvicinano minimamente. Sono innumerevoli le azioni che restano impresse nella mente dei tifosi che poi stilano le loro personali classifiche di gradimento. Tuttavia anche in una competizione così bella ogni tanto esce fuori qualcosa di straordinario, ma in negativo: è quello che è capitato negli ultimi giorni dove tutti i fans hanno potuto assistere a 2 giocate contrapposte.

    Una è da inserire di diritto nella storia della NBA ed è la schiacciata di Blake Griffin che nel terzo periodo della sfida giocata in casa dai suoi Clippers contro la migliore formazione del momento (stando al record ottenuto), gli Oklahoma City Thunder del fenomeno Kevin Duant, si è esibito in un gesto atletico fuori dal comune, riuscendo ad affondare la palla nel canestro (mandando su di giri il numeroso pubblico presente di fede rossoblu) nonostante la ferma opposizione del centro avversario Kendrick Perkins, non proprio l’ultimo arrivato dato che risulta essere uno dei migliori difensori della Lega, che però nulla ha potuto contro la strabordante esuberanza fisica di Griffin (già mostrata nell’ultimo All Star Week End 2011 di Los Angeles quando si aggiudicò il titolo di migliore schiacciatore volando letteralmente sopra un’automobile piazzata come ostacolo in mezzo all’area). Griffin, nativo proprio di Oklahoma City e che ha frequentato l’Università della sua città prima di venire chiamato come prima scelta assoluta al Draft del 2009 dai losangelini, rappresenta un’eccezione in NBA essendo un atleta di carnagione bianca e poche volte si è visto un atletismo così dirompente nei giocatori di questo tipo, dato che questa caratteristica si ritrova prevalentemente nel DNA dei giocatori di colore. C’è chi, tra gli analisti della pallacanestro d’oltreoceano, ha azzardato per la schiacciata di Blake Griffin anche i paragoni con quelle del cestista più grande di sempre, quel Michael Jordan che ha fatto dei voli sopra il ferro un pò il suo marchio di fabbrica. I media americani si sono scatenati ed hanno sentenziato senza ombra di dubbio che quella del numero 32 dei Clippers è la slam dunk migliore della storia, con buona pace di sua maestà “Air Mike”.

    Ecco il Video della schiacciata di Griffin:

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    Blake Griffin, Los Angeles Clippers | © Jeff Gross/Getty Images

    L’altra giocata sulla quale ci siamo concentrati invece è da guinness dei primati in negativo dato che il povero DeSagana Diop, nella sfida che lo ha visto scendere in campo con i suoi Charlotte Bobcats contro i Washington Wizards, ha dimostrato tutti i suoi limiti tecnici: il centro delle “Linci” batte un tiro libero nel terzo quarto ma tra lo stupore generale la palla manca completamente il canestro, non avvicinandosi neanche al ferro. Sconsolato ed abbattuto il numero 7 dei Bobcats riceve l’incoraggiamento dei compagni Carroll e Diaw che gli danno una pacca sulla spalla, mentre Thomas lo rincuora premurosamente. Tuttavia il suo gesto ha già fatto il giro del Mondo ed è stato definito da molti il peggior tiro libero di sempre!

    Questo il video del tiro libero di Diop:

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  • NBA, derby di Los Angeles ai Clippers. Crisi per Boston

    NBA, derby di Los Angeles ai Clippers. Crisi per Boston

    Nelle 11 gare in programma nella notte NBA i Clippers battono i Lakers nel derby di Los Angeles. Ai gialloviola questa volta non sono bastati i 42 punti di Bryant, per la quarta partita consecutiva a segno con oltre 40 punti. Bene anche Thunder, Bulls, Sixers e Mavericks. Indiana apre la crisi dei Boston Celtics ancora sconfitti.

    Los Angeles Lakers-Los Angeles Clippers | © Harry How/Getty Images

    Philadelphia ha la meglio su Washington grazie ai 24 punti di Louis Williams ed ai 23 di Andre Iguodala. Ai Wizards, tornati quantomeno vivi dopo alcune partite da dimenticare, non bastano i 23 punti, 18 rimbalzi e 5 stoppate di un incontenibile McGee. In ripresa anche Nick Young (27 punti) e John Wall (per lui tripla doppia sfiorata con 19 punti, 9 rimbalzi e 9 assist).

    Cade Golden State a Charlotte: i Bobcats si affidano alla buona vena realizzativa di Henderson (26 punti), di Walker (23 punti) e di Mullens (19 punti). Per i Warriors ci sono 24 punti e 16 rimbalzi del solido Lee, mentre è da dimenticare la serata al tiro di Monta Ellis che infila 18 punti tirando però 26 volte (solo 6 centri dal campo).

    Gli Hawks puniscono l’inesperienza dei giovani Timberwolves che in vantaggio di 18 punti (sul finire di terza frazione) si fanno recuperare tutto lo svantaggio nell’ultimo quarto e vanno KO. Decisivi i tiri liberi di Ivan Johnson a 4 secondi dalla fine, la replica di Kevin Love a fil di sirena non va a buon fine. 30 punti e 13 rimbalzi per l’ala di Minnesota mentre Rubio costruisce la solita doppia doppia da 18 punti e 12 rimbalzi. Per Atlanta da segnalare le prove dei 2 Johnson: Joe piazza 25 punti mentre Ivan aggiunge una doppia doppia da 10 punti ed 11rimbalzi.

    Indiana apre ufficialmente la crisi dei Boston Celtics: i Pacers si impongono per 97-83 e ringraziano i 21 punti del leader Granger ed i 17 a testa di Collison e George. Inutili per i “Verdi” i 21 punti di Pierce e Garnett.

    Ancora priva di Andrea Bargnani Toronto perde a Chicago segnando solo 64 punti. Ad abbattere la resistenza canadese sono 5 uomini in doppia cifra per i Bulls tra i quali spicca Derrick Rose autore di 18 punti ed 11 assist.

    10 punti di Marco Belinelli non bastano agli Hornets per avere la maglio sui Grizzlies. Memphis porta tutto il quintetto titolare in doppia cifra, top scorer Rudy Gay (23 punti) e Marc Gasol (20 punti ed 11rimbalzi).

    Serve l’overtime a Houston per superare i Blazers: Portland gioca un grande ultimo quarto e recupera tutto lo svantaggio (tenendo gli avversari a soli 13 punti segnati) con Lowry che sbaglia il tiro della vittoria per i Rockets. A fare la differenza nel supplementare sono un paio di giocate di Scola (solo 6 punti per lui) e Martin (28 punti). Stratosferico ancora una volta il playmaker Lowry che sfiora la tripla doppia con 33 punti, 8 rimbalzi e 9 assist).

    I Thunder riescono a prevalere facilmente (non inganni il risultato) sui Knicks privi del leader Carmelo Anthony, out per un infortunio alla caviglia. Oklahoma City si affaccia all’ultimo quarto in vantaggio per 92-65 e regala il riposo a tutti i titolari. 28 punti per Durant (solo 3 errori al tiro), 24 per Harden e 21 per Westbrook (con 8 assist ed 8 rimbalzi). New York squadra senz’anima, 14 punti ciascuno per Stoudemire, Chandler e Douglas.

    Ancora più facile il successo di Dallas che demolisce 99-60 i Kings: per i campioni in carica, tornati finalmente ad alti livelli dopo un brutto inizio, ci sono 21 punti di Terry. Ospiti orrendi che tirano con il 25% dal campo (9% da 3!).

    Deron Williams torna a Salt Lake City da avversario (accolto da una bordata di fischi al suo ingresso in campo) ma i Nets escono sconfitti dal parquet dei Jazz battuti dai 20 punti di Jefferson e dalla doppia doppia di Millsap (18 punti e 12 rimbalzi). Per il grande ex invece 16 punti ma ottenuti con 15 tiri presi.

    Infine i Clippers bastonano i Lakers nel derby di Los Angeles: ai gialloviola questa volta servono a poco e niente i 42 punti di Kobe Bryant (quarta partita oltre i 40 punti consecutiva), che deve inchinarsi con tutta la squadra ai 33 punti di Chris Paul ed ai 22 di Blake Griffin.

    Risultati NBA 14 gennaio 2012

    Washington Wizards-Philadelphia 76ers 90-103
    Was: Nick Young 27, McGee 23, Wall 19
    Phi: Williams 24, Iguodala 23, Thaddeus Young 18

    Charlotte Bobcats-Golden State Warriors 112-100
    Cha: Henderson 26, Walker 23, Mullens 20
    G.S.: Lee 24, Ellis 18, Robinson 12, Wright 12

    Atlanta Hawks-Minnesota Timberwolves 93-91
    Atl: Joe Johnson 25, Teague 20, Ivan Johnson 10, Green 10
    Min: Love 30, Rubio 18, Ellington 13

    Indiana Pacers-Boston Celtics 97-83
    Ind: Granger 21, George 17, Collison 17
    Bos: Pierce 21, Garnett 21, Bass 10

    Chicago Bulls-Toronto Raptors 77-64
    Chi: Rose 18, Boozer 17, Deng 14
    Tor: DeRozan 15, Barbosa 15, James Johnson 12

    Memphis Grizzlies-New Orleans Hornets 108-99
    Mem: Gay 23, Gasol 20, Conley 17
    N.O.: Jack 23, Smith 15, Vasquez 14

    Houston Rockets-Portland Trail Blazers 107-105 (overtime)
    Hou: Lowry 33, Martin 28, Budinger 18
    Por: Batum 29, Aldridge 22, Felton 13

    Oklahoma City Thunder-New York Knicks 104-92
    Okl: Durant 28, Harden 24, Westbrook 21
    N.Y.: Stoudemire 14, Chandler 14, Douglas 14

    Dallas Mavericks-Sacramento Kings 99-60
    Dal: Terry 21, Carter 16, Nowitzki 14
    Sac: Thornton 14, Cousins 12, Thompson 9

    Utah Jazz-New Jersey Nets 107-94
    Uta: Jefferson 20, Millsap 18, Miles 17
    N.J.: Humphries 18, Deron Williams 16, Farmar 13

    Los Angeles Clippers-Los Angeles Lakers 102-94
    Cli: Paul 33, Griffin 22, Billups 19
    Lak: Bryant 42, Gasol 14, Bynum 12

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Bargnani trascina Toronto. Bene Gallinari, Knicks inguardabili

    NBA, Bargnani trascina Toronto. Bene Gallinari, Knicks inguardabili

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    Uno straordinario Andrea Bargnani con 31 punti (11/16 dal campo per lui) a cui aggiunge 7 rimbalzi trascina i suoi Toronto Raptors alla vittoria (la seconda di fila) contro i Cleveland Cavaliers. DeMar DeRozan aggiunge 25 punti e 5 triple segnate e per gli ospiti non c’è nulla da fare. Delude Irving con 3 soli canestri su 13 tentativi.

    Toronto Raptors | © Mike Lawrie/Getty Images

    Successo agevole per gli Orlando Magic contro i disastrati Wizards che infilano la sesta sconfitta consecutiva. Anderson (23 punti e 15 rimbalzi) ed Howard (18 punti e 20 rimbalzi) distruggono la debole difesa avversaria. Ottima prova anche per Turkoglu con 14 punti ed 8 assist. Washington ora si interroga sul futuro.

    Terzo quarto decisivo a Boston dove con un parziale di 29-12 i Celtics chiudono la pratica Nets dopo aver sofferto oltremodo nel primo tempo. Pierce guida i suoi compagni con una prestazione da 24 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, mentre tra le fila di New Jersey viene pagata a caro prezzo l’assenza della stella Deron Williams.

    Incredibile sconfitta interna per i Knicks che dopo aver perso 2 giorni fa contro Toronto cedono il passo ad un’alta squadra tutt’altro che irresistibile, i Charlotte Bobcats: dopo 2 iniziali canestri di Chandler gli ospiti prendono il comando delle operazioni e non si voltano più indietro. Non basta il rientro di Stoudemire e Shumpert a risvegliare una squadra che sembra priva di un’identità di gioco nonostante i fenomeni in campo. Anthony piazza 32 punti,”Stat”ne aggiunge 25 con 12 rimbalzi ma Douglas continua a fare danni nei possessi decisivi ed alla fine viene fischiato dal pubblico presente. Charlotte porta tutto il quintetto titolare in doppia cifra con un Diaw autore di 27 punti.

    Pur privi dell’infortunato Dwyane Wade i Miami Heat surclassano gli Indiana Pacers. Mattatore del match il solito LeBron James che infila una doppia doppia da 33 punti e 13 assist.Per gli ospiti si salva il solo Hibbert (16 punti e 12 rimbalzi), orrido il secondo periodo dove Miami prende il largo e con i Pacers capaci di segnare un solo canestro su 15 tentativi.

    Tutto facile anche per i Bulls che sbancano Detroit grazie ai 17 punti e 10 assist di Derrick Rose ed ai 14 punti del grande ex Rip Hamilton. Monroe è il migliore per i Pistons, per lui doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi.

    Continua la crisi degli Hornets di Marco Belinelli che perdono la quarta partita consecutiva. Non basta il ritorno in campo di Eric Gordon per una squadra che tira molto male sul parquet. A Philadelphia basta un Holiday da 23 punti per espugnare New Orleans. Buona la prova di Evan Turner che mette a referto 21 punti.

    Nonostante la brutta notizia che il leader Randolph resterà fuori causa per 2 mesi dopo l’infortunio subìto a Chicago (è stato preso per sopperire all’assenza il lungo Speights da Philadelphia), i Memphis Grizzlies sbancano Minneapolis e ringraziano il perfect game di Tony Allen (20 punti con 8/8 dal campo). Ai Timberwolves non bastano le buone prove di Love (27 punti e 14 rimbalzi) e Rubio (12 punti e 10 assist).

    Match tutto sommato tranquillo per Dallas che porta a casa un altro successo questa volta contro i Suns. Alla sua 1000esima partita nella Lega Dirk Nowitzki segna 20 punti con 6 rimbalzi e 7 assist. Inutili per Phoenix i 22 punti e 10 rimbalzi di Gortat.

    Senza Manu Ginobili (out per circa 6 settimane, verrà operato oggi alla mano fratturata), gli Spurs battono lo stesso i Warriors. Protagonisti del match Parker (21 punti) e Duncan (15 punti ed 11 rimbalzi). Super Ellis (38 punti) non basta a Golden State.

    Vittoria in scioltezza anche per Danilo Gallinari (8 punti) ed i suoi Denver Nuggets che arrivano contro i Kings ad avere anche un vantaggio di 31 punti. La squadra del Colorado segna con qualsiasi giocatore, mentre Sacramento si accontenta, per il momento, della buona prova del ribelle Cousins che chiude con 26 punti in appena 25 minuti di gioco.

    Infine largo successo dei Clippers contro Houston: i californiani giocano e si divertono guidati dalle magie di Paul (20 punti e 10 assist) e Griffin (22 punti e 9 rimbalzi). Per i Rockets il top scorer è il solito Lowry che infila 17 punti.

    Risultati NBA 4 gennaio 2012

    Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 92-77
    Tor: Bargnani 31, DeRozan 25, Calderon 13
    Cle: Jamison 19, Irving 2, Casspi 10

    Orlando Magic-Washington wizards 103-85
    Orl: Howard 28, Anderson 23, Turkoglu 14, Redick 14
    Was: Young 17, Wall 14, Blatche 10

    Boston Celtics-New Jersey Nets 89-70
    Bos: Pierce 24, Bass 15, Garnett 14
    N.J.: Brooks 17, Farmar 11, Morrow 9

    New York Knicks-Charlotte Bobcats 110-118
    N.Y.: Anthony 32, Stoudemire 25, Shumpert 18
    Cha: Diaw 27, Henderson 24, Mullens 16

    Miami Heat-Indiana Pacers 118-83
    Mia: James 33, Bosh 22, Jones 14, Chalmers 14
    Ind: Hibbert 16, Hansbrough 14, George 13

    Detroit Pistons-Chicago Bulls-83-99
    Det: Monroe 19, Jerebko 13, Wilkins 10, Bynum 10
    Chi: Boozer 19, Rose 17, Hamilton 14

    New Orleans Hornets-Philadelphia 76ers 93-101
    N.O.: Gordon 22, Landry 21, Jack 19
    Phi: Holiday 23, Turner 21, Hawes 17

    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 86-90
    Min: Love 27, Ridnour 13, Rubio 12
    Mem: Allen 2o, Gay 19, Mayo 14

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 98-89
    Dal: Nowitzki 20, Terry 18, Odom 15
    Pho: Gortat 22, Nash 15, Hill 14

    San Antonio Spurs-Golden State Warriors 101-95
    S.A.: Parker 21, Jefferson 17, Duncan 15
    G.S.: Ellis 38, Curry 20, Lee 13

    Denver Nuggets-Sacramento Kings 110-83
    Den: Harrington 15, Fernandez 12, Mozgov 11, Afflalo 11
    Sac: Cousins 26, Thornton 23, Fredette 7

    Los Angeles Clippers-Houston Rockets 117-89
    Cli: Griffin 22, Paul 20, Foye 16
    Hou: Lowry 17, Martin 14, Scola 12

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    12 le partite giocate nella notte NBA, da sottolineare l’esordio stagionale con vittoria per i 3 italiani della Lega, con Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets che espugnano Dallas, Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland e Marco Belinelli ed i New Orleans Hornets che nel finale sbancano il parquet di Phoenix.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Dopo un brutto avvio di partita i Nets si ricompattano e grazie al duo Deron Williams (23 punti, 8 rimbalzi ed 8 assist) Kris Humpries (21 punti e 15 rimbalzi) hanno la meglio sui Washington Wizards che pagano la brutta serata del leader John Wall (solo 13 punti per lui).

    D.J. Augustin ed il rookie Kemba Walker con 4 punti nel finale di gara ribaltano il risultato e permettono ai Bobcats di battere Milwaukee. Grande prova per Boris Diaw che va molto vicino alla tripla doppia con 9 punti, 11 rimbalzi e 9 assist mentre ai Bucks non bastano i 22 punti di Jennings.

    Buona la prima per Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland. Il “Mago” è decisivo nel finale con 2 grandi giocate, alla fine per lui 13 punti, sono 7 i giocatori canadesi in doppia cifra tra i quali spiccano le doppie doppie di Amir Johnson (13 punti e 13 rimbalzi) e di Calderon (15 punti ed 11 assist). Delude la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft Kyrie Irving che non va oltre i 6 punti segnati e per i Cavs è notte fonda.

    Il redivivo Turkoglu segna 23 punti e permette ai Magic di superare Houston. Bene anche Howard che infila 21 punti e torna a dominare a centro area. Per i Rockets da segnalare la doppia doppia di Kyle Lowry da 20 punti e 12 assist e la pessima gara della “Stella” Kevin Martin che sbaglia ben 9 delle 10 conclusioni tentate.

    Tutto facile per i nuovi Pacers contro Detroit: esordio convincente tra le fila di Indiana per David West autore di 11 punti e 12 rimbalzi (di cui 7 in attacco), doppie doppie anche per Hibbert (16 punti e 14 rimbalzi) ed Hansbrough (15 punti e 13 rimbalzi). Per i Pistons ottimo rientro sul parquet, dopo un anno di stop per infortunio, di Jerebko (17 punti).

    I Minnesota Timberwolves dimostrano che saranno un brutto cliente per qualsiasi avversario in questa stagione e fanno sudare i Thunder fino alla fine. La gara si decide negli ultimi 90 secondi quando a schiodare la parità ci pensano Perkins e Westbrook. Per Kevin Durant altra prova da oltre 30 punti segnati (33 per la precisione), 28 invece quelli di Westbrook. Per i Wolves non basta la coppia Love-Beasley (46 punti in combinata), esordio nella Lega promettente per Rubio.

    Gli Spurs si prendono una piccola rivincita sui Grizzlies che lo scorso anno eliminarono i texani dai playoff pur partendo molto sfavoriti. Decisivo Manu Ginobili ed i suoi 24 punti. Per Memphis non basta l’ottimo ritorno sul parquet di Rudy Gay autore di una doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi.

    Altra delusione casalinga per i Dallas Mavericks che vengono distrutti dai Denver Nuggets di Danilo Gallinari (15 punti per l’Azzurro) e da un Ty Lawson incontenibile (27 punti). Buono l’apporto della panchina di Denver mentre ai texani campioni in carica sono inutili i 20 punti del tedesco Dirk Nowitzki.

    Sorride anche Marco Belinelli (10 punti per lui) dato che i suoi Hornets espugnano Phoenix grazie al neo arrivato Eric Gordon nel finale di gara. Per l’ex Los Angeles Clippers ci sono 20 punti ed il canestro decisivo a 5 secondi dalla sirena finale. Nelle fila dei Suns bene il solito Steve Nash con una doppia doppia da 14 punti e 12 assist e Robin Lopez con 21 punti.

    Portland si dimostra più forte delle avversità (ritiro di Brandon Roy qualche giorno fa, Oden ancora out per tutta la stagione, Aldridge in campo ma con problemi cardiaci) e batte i Sixers. I Blazers guidano sin dal primo minuto di gioco ma vengono recuperati da Williams ed Iguodala che però nel finale sbaglia la tripla del pareggio. Per gli ospiti nonostante la sconfitta c’è la superba prestazione del centro Spencer Hawes che dimostra di avere 2 mani fantastiche (per lui tripla doppia sfiorata con 10 punti, 14 rimbalzi e 9 assist).

    Sorpresa Kings che battono di autorità i più quotati Lakers nel derby californiano: Sacramento conduce il match sin dalla palla a 2, e ringrazia le prove di Thornton (27 punti) ed Evans (20 punti), per i gialloviola 29 punti di Bryant, 19 di Metta World Peace (il fu Ron Artest) ed un orrido 5% da 3 punti (1/19)!

    I Chicago Bulls pagano lo sforzo della partita giocata 24 ore fa contro i Lakers e perdono ad Oakland: i”Tori” dell’Illinois provano la grande rimonta nel finale di match, dopo una partita condotta sempre dai Warriors (da -19 a -6 nell’ultimo quarto), ma questa volta la fortuna non assiste la squadra di coach Thibodeau. Rose paga lo sforzo della sera prima chiudendo con 13 punti ma solo 4/17 dal campo, si conferma arma micidiale Deng con 22 punti e 10 rimbalzi. Per Golden State 26 punti di Ellis, 22 di Lee e 21 di Curry.

    Risultati NBA 26 dicembre 2011

    Washington Wizards-New Jersey Nets 84-90
    Was: Young 16, Crawford 15, Wall 13
    N.J.: Williams 23, Humpries 21, Morrow 16

    Charlotte Bobcats-Milwaukee Bucks 96-95
    Cha: Augustin 19, Henderson 18, Walker 13
    Mil: Jennings 22, Bogut 17, Livingston 14

    Orlando Magic-Houston Rockets 104-95
    Orl: Turkoglu 23, Howard 21, Redick 20
    Hou: Lowry 20, Scola 19, Lee 15

    Cleveland Cavaliers-Topronto Raptors 96-104
    Cle: Sessions 18, Jamison 15, Gee 15
    Tor: DeRozan 15, Calderon 15, Barbosa 14, Davis 14

    Indiana Pacers-Detroit Pistons 91-79
    Ind: Granger 16, Hibbert 16, Hansbrough 15
    Det: Jerebko 17, Stuckey 17, Gordon 14

    Minnesota Timberwolves-Oklahoma City Thunder 100-104
    Min: Beasley 24, Love 22, Barea 14
    Okl: Durant 33, Westbrook 28, Harden 16

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 93-115
    Dal: Nowitzki 20, Kidd 12, Williams 12
    Den: Lawson 27, Miller 18, Harrington 18

    San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 95-82
    S.A.: Ginobili 24, Parker 15, Jefferson 14
    Mem: Gay 19, Gasol 13, Conley 11

    Phoenix Suns-New Orleans Hornets 84-85
    Pho: Lopez 21, Nash 14, Gortat 13
    N.O.: Gordon 20, Landry 14, Ariza 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 100-91
    Sac: Thornton 27, Evans 20, Salmons 13
    Lak: Bryant 29, World Peace 19, Gasol 15

    Portland Trail Blazers-Philadelphia 76ers 107-103
    Por: Aldridge 25, Wallace 21, Matthews 16
    Phi: Williams 25, Iguodala 22, Holiday 13

    Golden State Warriors-Chicago Bulls 99-91
    G.S.: Ellis 26, Lee 22, Curry 21
    Chi: Deng 22, Rose 13, Watson 13

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, analisi Southeast Division. Miami Heat favoriti

    NBA, analisi Southeast Division. Miami Heat favoriti

    I Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh sono nettamente favoriti sia nella corsa al primo posto della Southeast Division, sia nella corsa al titolo NBA. Un anno in più di esperienza per i Big Three e le giuste aggiunte ad un roster che l’anno scorso aveva qualche lacuna potrebbero permettere alla squadra della Florida di migliorare il secondo posto dello scorso campionato quando i Dallas Mavericks riuscirono a beffare in Finale il favorito team rossonero. Un gradino sotto Miami troviamo Orlando, che si porterà dietro l’incognita Howard per molto tempo visti i propositi del centro di essere ceduto al più presto, e gli Atlanta Hawks che si daranno battaglia per la piazza d’onore. Senza speranze invece Washington e Charlotte che stanno ricostruendo per avere un futuro luminoso.

    LeBron James & Dwyane Wade, Miami Heat | © Mike Ehrmann/Getty Images

    ATLANTA HAWKS: Squadra pressochè immutata per gli Hawks, ad eccezione di Jamal Crawford che viene sostituito dall’All Star in declino Tracy McGrady. Il ruolo di playmaker sarà affidato ad Hinrich, al suo fianco nel backcourt il leader Joe Johnson. Ala piccola sarà Marvin Williams, sotto canestro l’efficace Al Horford, ma la chiave per le fortune di Atlanta sarà il rendimento di Josh Smith: quando l’ala grande dei “Falchi” è in forma è uno dei giocatori più devastanti della NBA, il problema nasce dal fatto che l’incostanza è uno dei punti forti di questo splendido atleta che non sempre riesce ad essere continuo nel rendimento. Se Smith farà il definitivo salto di qualità allora Atlanta potrebbe anche essere la mina vagante della Eastern Conference (a pari merito con Indiana) con buone possibilità di fare tanta strada nei playoff. In caso contrario non si andrà oltre il primo turno.

    ROSTER ATLANTA HAWKS

    CHARLOTTE BOBCATS: Michael Jordan, proprietario della franchigia del North Carolina, ha tagliato i ponti con il passato ed ha dato il via alla rivoluzione. Molti giovani dalle belle speranze per poter ambire a qualcosa di importante nel prosimo futuro. Dal Draft sono arrivati a Charlotte 2 prospetti interessanti come il playmaker Kemba Walker (che dividerà l’impiego sul parquet con D.J. Augustin) e l’ala grande Bismack Biyombo (che si alternerà con Tyrus Thomas e Boris Diaw nelle rotazioni tra i lunghi). A completare il quintetto l’esperto Corey Maggette in ala piccola e Gerald Henderson come guardi tiratrice (per lasciargli spazio in campo è stato sacrificato un pezzo da 90 come Stephen Jackson ceduto ai Bucks). Manca un centro e la panchina è cortissima, probabile che i Bobcats alla fine della stagione siano una delle 5 peggiori squadre ma con un’altra scelta alta al prossimo Draft si potrebbe completare il puzzle per il rilancio.

    ROSTER CHARLOTTE BOBCATS

    MIAMI HEAT: La grande favorita della stagione 2011/2012. Con un anno in più di esperienza ed un’alchimia di squadra notevolmente migliorata nel corso dei mesi, gli Heat puntano dritti al bersaglio grosso. C’è da dimenticare il brutto KO subìto nelle ultime Finals contro i Mavericks e per provare il nuovo assalto al titolo è arrivato Shane Battier a rinforzare il reparto dei tiratori e contemporaneamente quello difensivo. Il quintetto di Miami è di un livello elevatissimo, Mario Chalmers, dopo gli ottimi playoff è stato riconfermato in cabina di regia ed ha ottenuto il rinnovo contrattuale, Dwyane Wade è una delle 2 migliori guardie in NBA e LeBron James da molti è ritenuto il migliore giocatore della Lega, per cui il reparto esterni è indiscutibilmente il più talentuoso della NBA. Chris Bosh nel ruolo di ala grande dovrà dimostrare di valere quanto gli altri 2 fenomeni appena citati: il suo contributo sarà decisivo visto che in finale contro Dallas nella scorsa post season, quando è calato di rendimento, Dirk Nowitzki ha potuto ergersi ad assoluto dominatore della serie. Per dargli una mano sotto canestro è arrivato Eddy Curry (ma la sua forma fisica sarà tutta da valutare dopo 2 anni di inattività a New York). Dalla panchina (una delle migliori e più complete del campionato), oltre al già citato Battier, usciranno per punti e sostanza Udonis Haslem e Mike Miller. L’obiettivo per gli Heat è il titolo sfuggito la scorsa stagione, ogni altro risultato sarebbe considerato un fallimento.

    ROSTER MIAMI HEAT

    ORLANDO MAGIC: L’altra squadra della Florida riparte ma con tanti dubbi sul futuro: la “Star” Dwight Howard, corteggiato da mezza NBA, alla fine è rimasto ma la situazione è sempre in evoluzione con Nets e Lakers pronti a fare follie per ottenere i servigi del centro. La dirigenza spera di arrivare alla vittoria finale per trattenere il proprio gioiello ma obiettivamente i Magic non sono più la squadra di 3 stagioni fa quando arrivarono in Finale, battuti solo dai fortissimi Lakers di Bryant e Gasol. Da quel momento in poi Orlando ha attraversato una lenta ma inesorabile parabola discendente frutto di scelte tecniche sbagliate sul mercato che non hanno mantenuto alta la competitività del team. Oltre ad Howard come elemento di spicco troviamo Jameer Nelson che si occuperà della regia, Redick e Jason Richardson si contenderanno il ruolo di guardia mentre quello di ala piccola verrà diviso tra Quentin Richardson e Turkoglu, atleta che sembra sulla via del tramonto. Glen Davis, arrivato da Boston, cercherà di dare una mano ad Howard sotto canestro, ma i bei tempi per i Magic sembrano finiti. In attesa di novità su “DH12” non pensiamo che i Magic possano andare oltre il primo turno dei playoff.

    ROSTER ORLANDO MAGIC

    WASHINGTON WIZARDS: Per i Wizards bisognerebbe fare lo stesso discorso dei Charlotte Bobcats: squadra in ricostruzione ma con un anno di sviluppo in più rispetto alle “Linci” ed un Johns Wall, uomo franchigia per il futuro, che ha già iniziato ad avere confidenza con le altre stelle NBA. Sarà lui il playmaker del team della capitale che cercherà di portare ad un miglioramento del record dello scorso anno. Sotto canestro si dovrà fare attenzione a JaVale McGee, centro in continua crescita mentre in ala piccola troverà spazio Rashard Lewis (a meno che in queste ore non venga tagliato usando la clausola Amnesty per il suo contratto spropositato). Ruolo fondamentale avrà Andray Blatche (ala grande) chiamato alla definitiva esplosione. Ad affiancare Wall nel backcourt ci sarà Jordan Crawford, scopertosi realizzatore eccezionale dopo il suo trasferimento in maglia rossoblu da Atlanta. Per ora i playoff sono un miraggio ma sul finire di regular season è probabile che vedremo di cosa saranno capaci i Wizards del futuro.

    ROSTER WASHINGTON WIZARDS 

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  • NBA: I voti della stagione. Southeast Division

    NBA: I voti della stagione. Southeast Division

    L’analisi della stagione della Eastern Conference si conclude con la Southeast Division, dopo che nei giorni scorsi avevamo fatto il punto sulla Central e sull’Atlantic Division.

    ATLANTA HAWKS: 7. La stagione degli Hawks può dirsi senza dubbio positiva. Nonostante un record poco entusiasmante in regular season (44-38) Atlanta è stata l’unica squadra della Eastern Conference, nel primo turno dei playoff, a sovvertire il pronostico avverso, che vedeva favoriti gli Orlando Magic con il vantaggio del fattore campo, eliminandoli con il risultato di 4-2. Anche nel turno successivo la squadra della Georgia ha sfiorato l’impresa contro il team con il miglior record della Lega, i Chicago Bulls, ma alla fine Joe Johnson e compagni si sono dovuti inchinare ad uno straordinario Derrick Rose che ha condotto la sua squadra in Finale di Conference contro Miami. Dopo questi risultati Atlanta spera di migliorare ulteriormente nella prossima stagione. Anche se il rischio di perdere giocatori importanti in questa off season è alto dato che Jamal Crawford probabilmente andrà via e Josh Smith, uno dei punti fermi degli Hawks, nativo proprio di Atlanta, non è più tanto sicuro di restare e far parte del gruppo. La formazione per come è strutturata ora è di ottimo livello ed ogni ruolo, oltre ad avere un interprete di grande impatto ed esperienza, è coperto bene anche da ottimi rincalzi in panchina. Sarebbe un peccato vedere una squadra così competitiva perdere un pezzo alla volta per tornare nel limbo dell’anonimato in cui gli Hawks hanno vissuto per molte stagioni prima di ricostruire qualche anno fa tramite scelte oculate di mercato e buone intuizioni al Draft. Tuttavia, per una franchigia che non ha forti investitori, il bilancio ed il rispetto della soglia del salary cap sono un’esigenza primaria, non resta che vedere come si comporterà la dirigenza e quali decisioni verranno prese.

    nba.com

    CHARLOTTE BOBCATS: 4,5. Una delle poche squadre della NBA su cui si ha una certezza: assenza di progetto tecnico! Dopo aver conquistato i playoff per la prima volta nella loro breve storia (sono stati fondati nel 2004 come expansion team dopo la fuga degli Hornets a New Orleans) nello scorso campionato (con uno sweep subìto da parte degli Orlando Magic per 4-0), a Charlotte hanno pensato bene di distruggere tutto quello che di buono si era fatto negli anni precedenti: perso sul mercato dei free agent un ottimo playmaker come Raymond Felton, i ‘Cats hanno svenduto il centro Tyson Chandler, finito a Dallas in cambio di poco e niente, che è diventato un pilastro essenziale nella squadra di Dirk Nowitzki, prezioso elemento nella conquista del titolo da parte dei Mavs, secondo molti esperti diventato nel giro di una sola stagione il secondo centro più forte della Lega dietro al solo Dwight Howard. Da tutto ciò si capisce come risulti incomprensibile l’operato della dirigenza della franchigia del North Carolina, e parecchie critiche sono piovute sulla testa di Michael Jordan, presidente del team che non ha dimostrato di possedere (finora) qualità manageriali di primo piano. Il futuro dei Bobcats non appare roseo e la squadra pare destinata a vivere ancora stagioni di anonimato, anche perchè la città di Charlotte non riscuote molto fascino nei giocatori come potrebbero avere altre grandi città. L’unica speranza è cercare di attirare qualche top player grazie alla presenza proprio di Jordan, il più grande giocatore di basket di tutti i tempi, anche perchè se il roster del team restasse questo non ci saranno grandi prospettive di crescita.

    MIAMI HEAT: 8. La squadra della Florida nello scorso mercato ha fatto “tabula rasa” riducendo al minimo i giocatori in squadra per poter avere molto spazio salariale e prendere sul mercato degli agenti liberi 2 fenomeni come LeBron James e Chris Bosh oltre a poter riconfermare il leader Dwyane Wade. Poi si è passati a mettere sù un supporting cast soddisfacente per i 3 fenomeni, ma tutto ciò non ha portato i risultati sperati, ovvero il titolo NBA, perso in Finale, nonostante il vantaggio del fattore campo, contro i Dallas Mavericks, in una riedizione della Finale del 2006, dove i Mavs e Nowitzki si sono presi la rivincita a discapito della squadra rossonera. In tanti davano ad inizio stagione Miami come favorita al titolo assieme a Boston e Lakers e tra queste squadre gli Heat hanno avuto il merito di essere quella arrivata più avanti. L’inizio di campionato non è stato dei migliori anche perchè la chimica tra i giocatori era tutta da perfezionare, ma con il passare del tempo Wade e compagni hanno fatto vedere tutto il potenziale con filotti di vittorie di 10 o più partite che hanno portato un buon record finale di 58 vittorie e 24 sconfitte. Anche nei playoff il team si è comportato egregiamente annientando gli avversari con secchi 4-1 (prima Philadelphia, poi Boston ed infine Chicago) rendendo il proprio parquet un fortino inespugnabile fino a quando sul loro cammino non sono arrivati i Mavericks: qui qualcosa si è rotto (o meglio non sono state prese le adeguate contromisure contro Dallas) il che ha portato Miami a soccombere nella finalissima per il titolo. Il voto alto nonostante la sconfitta deriva anche dal fatto che Miami ha comunque intrapreso una via che viste le grandi potenzialità potrebbe portare la squadra di James e Wade al titolo nei prossimi anni, a patto che coach Spoelstra (molto criticato dagli esperti NBA per le scelte fatte in Finale), oltre all’ottimo sistema difensivo dimostri di essere in grado di mettere sù anche un dignitoso sistema offensivo che èsuli puramente dal talento fisico e tecnico dei suoi “Big Three”. Se ciò si verificasse sarebbe Miami la squadra da battere nel futuro prossimo, un team che farebbe paura a qualsivoglia avversario che incroci la loro strada.

    ORLANDO MAGIC: 6. Il voto deriva dalla media della stagione regolare (un 7 pieno merito del record di 52 vittorie e 30 sconfitte) e la pessima prestazione al primo turno playoff (voto 5) con l’eliminazione subìta per mano di Atlanta. Non ci sono scuse per i Magic che hanno rivoltato nel corso della stagione la squadra come un calzino portando in Florida Jason Richardson ed il figliol prodigo Turkoglu cedendo la riserva di Howard, Marcin Gortat, Vince Carter e Pietrus ai Phoenix Suns. E’ stato agginto anche un top player (un pò caduto in disgrazia negli ultimi anni per via di guai fisici e legali) come Gilbert Arenas preso dai Wizards in cambio di Lewis ma tutto ciò non solo non ha portato miglioramenti ma ha fatto regredire il livello di gioco raggiunto in questi anni dalla squadra di coach Stan Van Gundy (e tutto questo lo si è visto nella serie contro Atlanta). Per Orlando il futuro ha un grosso punto interrogativo dato che nell’Estate 2012 il giocatore franchigia, il centro Dwight Howard, potrebbe essere libero di cercarsi una nuova squadra e secondo le ultime dichiarazioni non ha intenzione di rinnovare il contratto con i Magic. Ragion per cui il prossimo anno si aprono 2 strade: una è quella di cedere Howard per qualcosa di buono (come fatto da Denver con Carmelo Anthony) e non restare a bocca asciutta per diventare un team come Cleveland e Toronto dopo gli addii di James e Bosh con conseguenze catastrofiche, oppure tenere duro e cercare di arrivare a vincere il titolo per invogliare Howard a restare in una squadra vincente. Al momento Orlando ha bisogno di qualche ritocco per competere contro i cugini degli Heat e delle altre potenze della Lega, ma con delle buone operazioni di mercato nessun obiettivo pare vietato alla formazione che dopotutto ha un vantaggio rispetto a tutte le altre, ovvero contare sul centro più forte della NBA che non è cosa da poco.

    WASHINGTON WIZARDS: 5. Squadra in ricostruzione i Wizards, che con un pò di fortuna lo scorso anno dal Draft sono riusciti a prendere un fenomeno come John Wall che già in questo primo campionato ha mostrato lampi di classe accecante. Ci saranno da definire parecchie scelte anche nel corso della nuova stagione, come un nuovo coach e chi affiancare a Wall per avere un grande progetto tecnico per il futuro. Saranno scelte non facili ma inevitabili per la costruzione della squadra del futuro. Tra le squadre ultime classificate Washington è stata una di quelle con il record casalingo meno peggio (20 vittorie e 21 sconfitte) ma ha da “aggiustare” parecchie cose in trasferta (3 vinte e 38 perse!) dato che mette in evidenza come i Wizards siano stati la peggiore squadra esterna della NBA. Dal Draft arriverà, quest’anno, la sesta scelta assoluta, serve un buon giocatore che si integri alla perfezione con Wall, il futuro nella Capitale dipende anche (ma non solo) da questo.

    LEGGI I VOTI DELL’ATLANTIC DIVISION

    LEGGI I VOTI DELLA CENTRAL DIVISION

    LEGGI I VOTI DELLA SOUTHWEST DIVISION

    LEGGI I VOTI DELLA PACIFIC DIVISION

    LEGGI I VOTI DELLA NORTHWEST DIVISION

  • NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    Nella notte si è svolta la Draft Lottery NBA, evento che assegna in via definitiva l’ordine di scelta in vista del Draft di fine giugno.

    E’ uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (i Bulls ad esempio avendo il miglior rcord NBA sceglieranno per ultimi con la 30esima scelta).

    La Lottery ha premiato Cleveland e Utah (uniche squadre che tra l’altro avevano acquisito a febbraio le scelte di altre 2 squadre, rispettivamente Clippers e Nets). E proprio le scelte prese dai Los Angeles Clippers e New Jersey Nets sono state quelle fortunate: Cleveland ha ottenuto la prima piazza, Utah la terza, nel mezzo i Minnesota Timberwolves che invece avevano il peggior record NBA.

    I Cavaliers hanno inoltre ottenuto la quarta chiamata assoluta con l’altra scelta (la loro), un gran guadagno dato che nell’ordine del record di regular season avrebbero scelto con la seconda e con l’ottava. Anche Utah sorride dato che potrà disporre della terza scelta e della 12 (mentre normalmente partiva con la sesta e con la dodicesima). Essendo 2 franchigie in ricostruzione non poteva esserci notizia migliore per i 2 team che ora guarderanno al futuro con più fiducia e con la prospettiva di ritornare tra le grandi squadre.

    Delusione in casa Raptors dato che la squadra di Andrea Bargnani nell’ordine era al terzo posto in classifica nella pre-Lottery ma che improvvisamente si è ritrovata al quinto posto per gli exploit dei Cavaliers e dei Jazz.

    Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2010-2011):

    1 Minnesota Timberwolves: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta
    2 Cleveland Cavaliers: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità
    3 Toronto Raptors: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità
    4 Washington Wizards: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità
    5 Sacramento Kings: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità
    6 Utah Jazz (ricevuta dai New Jersey Nets): 63 combinazioni, 6.3% di probabilità
    7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità
    8 Cleveland Cavaliers (ricevuta dai Los Angeles Clippers): 28 combinazioni, 2.8% di probabilità
    9 Charlotte Bobcats: 17 combinazioni, 1.7% di probabilità
    10 Milwaukee Bucks: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità
    11 Golden State Warriors: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità
    12 Utah Jazz: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità
    13 Phoenix Suns: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità
    14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilità

    E ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:

    1. Cleveland Cavaliers (scelta ricevuta dai Clippers)
    2. Minnesota Timberwolves
    3. Utah Jazz (scelta ricevuta dai Nets)
    4. Cleveland Cavaliers
    5. Toronto Raptors
    6. Washington Wizards
    7. Sacramento Kings
    8. Detroit Pistons
    9. Charlotte Bobcats
    10. Milwaukee Bucks
    11. Golden State Warriors
    12. Utah Jazz
    13. Phoenix Suns
    14. Houston Rockets

    Grande soddisfazione ed entusiasmo soprattutto a Cleveland, che disponendo di 2 scelte nelle prime 4 potrà veramente cercare di ritornare ai grandi livelli dell’era LeBron James. Delusione invece tra i tifosi Clippers (che avrebbero potuto avere la prima scelta assoluta da affiancare a Blake Griffin) e tra i fans dei Nets.

    L’appuntamento è ora per il 23 giugno data in cui si terrà il Draft NBA.