Tag: Champions League 2015/16

  • Euro Juve: Si cerca il tris. Morata vuole il record

    Euro Juve: Si cerca il tris. Morata vuole il record

    E’ una Juventus totalmente diversa quella che sta dominando il suo girone di Champions rispetto a quella che ancora in campionato non è riuscita a ingranare come ci aveva ormai abituato nelle ultime stagioni. Lotterà sicuramente per le prime posizioni la formazione di Massimiliano Allegri, ne siamo convinti, nonostante il ritardo di 9 punti dalla capolista, qualche miglioramento si è visto. In Europa tutta un’altra musica, due vittorie su due, tre punti contro il Manchester City all’esordio e altrettanti contro i due volte campioni di Europa League del Siviglia. Il Borussia Moenchengladbach sulla carta è la squadra più debole del girone, ma mai abbassare la guardia, soprattutto in questa competizione.

    Massimiliano Allegri | Foto Twitter
    Massimiliano Allegri | Foto Twitter

    Vincere per chiudere la pratica e ipotecare il passaggio nel turno, concentrandosi sul campionato, questo è l’obiettivo dei bianconeri che con la terza vittoria avrebbero la strada spianata verso la fase a eliminazione diretta. Allo Juventus Stadium possono e devono farcela Morata e compagni, se si pensa che di fronte c’è il Gladbach, squadra tedesca – e la Germania a noi italiani non porta bene – i Campioni d’Italia hanno tutte le carte in regola per fare risultato.

    C’era ancora Bettega, in campo è chiaro, nell’ultimo e unico confronto tra le due compagini nel 1975, e non fu un bel ricordo per la Juve, 2 a 0 per i tedeschi all’andata e pareggio per 0 a 0 al ritorno, ma adesso la musica potrà essere un’altra. L’avversario ha cambiato guida tecnica, dopo le dimissioni di Favre sulla panchina adesso siede Andrè Shubert e in campionato le cose non stanno andando benissimo, nonostante l’ultima vittoria schiacciante per 5 a 1 contro l’Eintracht. 15 i punti di distanza da un Bayern finora sempre vincente.

    Morata
    Morata

    Insegue un record Alvaro Morata, cinque i gol consecutivi per lo spagnolo in Champions League, eguagliato Alex Del Piero, ma domani sera in casa sarà l’occasione per superare uno che ha fatto la storia del club bianconero. Un primato che cercherà di raggiungere il giocatore che non ha brillato nell’ultima gara di campionato con l’Inter ma che è sempre in grado di accendere la partita in qualsiasi momento, con lo zampino vincente o la giocata da applausi. I tre punti prima di tutto, in campionato la Juve ha fatto abbastanza bene, ecco perchè si va verso la riconferma per undici undicesimi della squadra che è scesa in campo domenica a San Siro, salvo qualche dubbio.

    Buffon dovrebbe aver smaltito il piccolo fastidio e dovrebbe essere regolarmente titolare, a dirigere la difesa a tre composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, con il primo adattabile come terzino in una retroguardia a quattro nel caso dovesse essere arretrato Evra e il modulo fosse il 4 – 4 – 2 e non il 3 – 5 – 2. Numeri a parte, l’italiano è sembrato uno dei giocatori più in forma, il migliore nella posticipo. Il tecnico livornese confermerà anche i tre centrocampisti ovvero Kedhira, Marchisio e Pogba, anche se dall’ultimo, nella lista dei 23 per il Pallone d’Oro, ci si aspetta molto di più. Cuadrado ha dimostrato di essere l’esterno ideale, la forma del colombiano si è vista, per cui sarà difficile rinunciare alla sua velocità. Davanti l’unico certo della maglia da titolare è Morata, con Dybala, ultimo cambio domenica, e Mandzukic a contendersi un posto.

    Paul Pogba | Foto Twitter
    Paul Pogba | Foto Twitter

    Sarà 4 – 4 – 2 per i tedeschi, tra le cui fila c’è il fratello l’altro Hazard, fratello di Eden, ma per il 10 sarà solo panchina. Sommer tra i pali, difesa a quattro composta da Korb, Christensen, Dominguez e Wendt, centrocampo con Traorè, Dahoud, lo svizzero Xhaka e Johnson, laddove le punte saranno Stindl e Raffael. Si può e si deve fare, i tre punti sono fondamentali per il passaggio del turno e guardare al ritorno con tranquillità.

     

     

     

     

  • E’ sempre Morata, la Juventus batte il Siviglia

    E’ sempre Morata, la Juventus batte il Siviglia

    Morata sempre più uomo della provvidenza, sua la rete del vantaggio, la quinta partita consecutiva in gol, permette alla Juventus di sconfiggere per 2-0, l’altra rete di Zaza, e di volare a punteggio pieno nella fase a gironi di Champions League: 2 partite e 2 vittorie. Boccata di ossigeno per una Juventus che in Europa va a gonfie vele e può dimenticare la sconfitta di sabato sera a Napoli. La partita non ha rilevato molti spunti di cronaca, la Juventus la gioca bene a centrocampo, non va mai in difficoltà, tiene bene la difesa ma non riesce ad essere efficace in fase offensiva, vuoi per imprecisione e per la attenta difesa andalusa, fino al 41′ quando il solito Morata, in Champions nelle ultime 12 reti 7 portano la sua firma, trova l’angolino di testa su ottimo cross di Barzagli. La ripresa  è sulla falsa riga del primo tempo, bruttina con pochi spunti di cronaca ed è il più classico dei contropiedi che permette alla Juventus di trovare la seconda rete con Zaza, subentrato a Morata, e chiudere i conti.

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Al 7′ cross di Evra e testa di Morata, palla fuori. Al 9′ tiro di Hernanes, da quasi 30 metri, palla che esce fuori. Al 17′ Cuadrado serve centralmente per Khedira, sponda per Dybala che di sinistro conclude a giro ma la palla esce a lato. Al 19′ destro di Hernanes, da fuori area, para a terra Rico. Al 41′ il colpo di testa di Morata porta in vantaggio su cross di Barzagli. Al 44′ conclusione centrale di Konoplyanka ma Buffon è attento e blocca.

    Al 50′ passaggio rasoterra verticale di Khedira per Dybala che giunge solo davanti a Rico ma il portiere riesce a chiudere lo specchio della porta. Al 62′ punizione di Dybala, calciata sul palo del portiere che rimane fermo e respinge; al 73′ botta dalla lunga distanza di Cuadrado ma Rico respinge la sfera di pugno. All’87 la seconda rete della Juventus: Dybala lotta caparbiamente su un pallone a centrocampo con il Siviglia sbilanciato in avanti e serve Zaza che ha campo aperto e arriva solo davanti a Rico e lo fredda con un rasoterra, stranamente il centravanti della nazionale dopo il gol non esulta.

    JUVENTUS – SIVIGLIA 1-0 (41′ Morata; 87′ Zaza)

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Hernanes, Khedira [75. Alex Sandro]; Morata [79. Zaza], Dybala [87. Rugani], Cuadrado. A disp: Neto, Lemina, Vitale, Pereyra. All: Allegri

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Rico; Coke, Andreolli, Kolodziejczak, Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi [65. Iborra]; Reyes [78. Juan Munoz], Krohn-Dehli, Konoplyanka; Gameiro [65. Immobile]. A disp: Soria, Mariano Ferreira, Cristoforo, Luismi. All: Emery

    ARBITRO: Eriksson Jonas (Svezia)

    AMMONITI: Coke [S].

    Angoli: 3-0 Recupero: 0 + 3

  • Roma sconfitta a Borisov ma i rimpianti sono tanti

    Roma sconfitta a Borisov ma i rimpianti sono tanti

    La Roma ritorna in Patria dopo aver perso per 3-2 la sfida della seconda giornata del girone di Champions League a Borisov contro il Bate. La squadra di Garcia ha avuto due volti nel corso del match; lenta, spenta e impacciata nel corso della prima frazione con qualche sporadica occasione, volitiva, cattiva e determinata nella seconda frazione. E’ nel primo tempo che il Bate conquista questo prezioso successo in ottima qualificazione; Mladenovic, grande protagonista della gara con una doppietta, e Volodko sulla sinistra hanno fatto il bello e il cattivo tempo, Roma molto in difficoltà da quella parte. Quella che esce dagli spogliatoi nella ripresa è una squadra trasformata che aumenta la pressione anche grazie alla diversa disposizione tattica, crea, segna ma non riesce a completare la rimonta. La partita di stasera dimostra, ancora una volta che in Champions League nessuna sfida può essere presa sottogamba.

    Mladenovic, autore della doppietta nella vittoriosa gara contro la Roma
    Mladenovic, autore della doppietta nella vittoriosa gara contro la Roma

    Al 1′ errore di Mladenovic che serve un assist involontario a Gervinho il quale tira da fuori area ma Chernik blocca in due tempi; al 6′ cross, dalla sinistra, di Vaiqueur la palla attraversa l’area di rigore senza che nessuno la riesca a prendere; al 7′ Stasevich porta in vantaggio il Bate Borisov: combinazione veloce dei padroni di casa, due rimpalli favoriscono l’attaccante di casa che di testa approfitta di una respinta benevola della traversa.  All’11’ il raddoppio del Bate Borisov: Mladenovic riceve palla da sinistra, spostato sulla fascia, alza la testa e lascia partire un tiro, teso molto forte che inganna Szczesny, tutto spostato sulla sinistra. Al 19′ sinistro di Iturbe dal limite dell’area parato a terra da Chernik. Al 23′ destro di Naingollan dal limite dell’area, Chernik devia di pugno a lato. Al 27′ punizione a giro di Pjanic, palla a lato; al 30′ ancora Mladenovic conclude in diagonale da dentro l’area di rigore e infila la palla sotto la traversa per la terza rete; al 38′ Gordeichuk conclude con un tiro a giro dal limite dell’area Szczensy respinge in angolo.

    In avvio di ripresa Gordeichuk ha calciato fuori dopo una ripartenza ma para Szczesny; al 50′ Dubria devia in corner il tiro diretto in porta di Florenzi. Ancora Gordeichuk, al 55′, ha tempo di prendere la mira e calciare di sinistro ma il suo tiro è parato a terra dal portiere ospite; al 62′ Iago Falque, servito da Gervinho, conclude portandosi la palla sul destro, la palla impatta prima su un difensore e poi su Chernik in caduta e va oltre la traversa. Al 65′ rete della Roma con Gervinho: azione in velocità con l’ivoriano che sfrutta al meglio un assist centrale rasoterra di Iago Falque. Al 72′ occasione gol per Salah, servito da una palla rimpallata da Pjanic, ma il tiro del centrocampista finisce alto dall’interno dell’area di rigore; all’81 ancora gol della Roma con Torosidis: Dignè salta il suo avversario sulla fascia sinistra mette la palla in mezzo all’area non molto alta e il greco stoppa la palla e di sinistro batte Chernik. Al 82′ traversa piena colpita da Florenzi che effettua un tiro a giro, molto bello, ma la palla si stampa sul legno. Al 84′ ancora Florenzi si lancia in una bicicletta, in area di rigore, ricevendo un cross da destra, ma la palla va alta sopra la traversa. Al 89′ controllo e tiro di Gervinho, in area di rigore ma la palla è debole, facile preda di Chernik.

    BATE BORISOV – ROMA 3-2 (7′ Stasevich; 11′, 30′ Mladenovic; 65′ Gervinho; 81′ Torosidis)

    BATE BORISOV (4-2-3-1): Chernik; Mladenovic; Milunovic, Dubra, Polyakov; Nikolic [86. Volodko A.], Yablonski; Stasevich, Gordeichuk [71. Hleb], Volodko [84. Rios]; Signevich. A disp: Soroko; Aleksiyevich, Karnitsky, Jevtic. All: Yermakovich

    ROMA (4-3-2-1):Szczesny; Dignè, De Rossi, Manolas, Florenzi [92. Soleri]; Vaiqueur [38. Iago Falque], Pjanic, Naingollan; Iturbe, Salah; Gervinho. A disp: De Sanctis, Castan, Maicon, Torosidis, Ucan. All: Garcia Rudi

    ARBITRO: Clattenburg (Eng) Assistenti: Beck – Collin Quarto Uomo: Kirkup Assistenti di porta: Marriner e Moss.

    Ammoniti: Dignè [R]; Milunovic [B]; De Rossi [R]; Manolas [R];

    Angoli: 1 -7 Recupero: 2 + 4

     

  • La Roma ferma i campioni, all’Olimpico è 1-1

    La Roma ferma i campioni, all’Olimpico è 1-1

    La Roma conquista il primo punto, nella prima partita del girone di Champions League, fermando sull’1-1 i campioni in carica del Barcellona. La squadra di Garcia ha avuto il merito di avere un atteggiamento propositivo per tutta la durata della gara, senza paure e timori reverenziali del Barcellona, un punto prezioso per il proseguo del girone conquistato con il sacrificio e la abnegazione da parte di tutta la squadra; la squadra di Luis Enrique ha creato diverse palle gol nel corso della gara ma non ha mai dominato la Roma sempre ben messa in campo, attenta e accorta nelle posizioni in campo. Passato in vantaggio con un gol in sospetto fuorigioco di Suarez, la Roma ha trovato la via del pareggio con un gol impossibile di Florenzi: una autentica magia scaturita dal suo piede destro dopo sulla fascia destra, avendo superato di pochi metri la linea di centrocampo: Ter Stegen, fuori dai pali, può soltanto guardare la palla entrare nella propria porta.

    Il momento del gol di Florenzi, con cui la Roma pareggia la partita.
    Il momento del gol di Florenzi, con cui la Roma pareggia la partita.

    Al 4′ sinistro di Messi dal limite dell’area, la palla esce alta; al 9′ il colpo di testa di Suarez è uscita a lato alla sinistra del portiere. Al 20′ il vantaggio del Barcellona: Rakitic, dalla linea laterale dell’area piccola servito da un fendente di Mathieu, mette un cross che arriva sulla testa di Suarez il quale a porta vuota può siglare il gol. Episodio dubbio in area di rigore della Roma al 23′ quando Iniesta serve Suarez che sul lancio viene a contatto con Szczesny ma per il direttore di gara è tutto regolare. Al 30′ gol strepitoso di Florenzi il quale scatta sulla fascia destra e, da metà campo appena superata, lascia partire un destro che finisce alle spalle di Ter Stegen, fuori area. Al 33′ sinistro di Messi dal limite dell’area che esce alto sopra la traversa. Al 37′ azione personale di Messi che entra in area dalla parte di destra, salta Digne e conclude verso la porta ma Szczesny è attento e respinge; al 43′ destro di Naingollan dal limite dell’area ma Ter Stegen respinge a lato.

    Al 46′ occasione per Messi, sinistro secco dell’argentino, ma è attento il portiere giallorosso; scaprata di Suarez su Szczesny e il portiere non ce la fa ed è costretto al cambio; ancora Messi al 56′ mette in mezzo all’area una palla velenosa ma De Sanctis è attento e fa sua la sfera. Al 75′ sinistro di Florenzi dal limite dell’area ma la palla è alta. Neymar si gira molto bene in area di rigore e tira ma è fondamentale il recupero di Manolas che manda in angolo la palla. Al 76′ traversa di Messi abile a approfittare di un errato disimpegno di Rudiger il quale tergiversa con il pallone e l’argentino manda la palla sulla parte alta della traversa. All’80 si salva in angolo la Roma, dopo un uno-due tra Iniesta e Neymar con un fraseggio corto che manda in difficoltà la difesa giallo rossa. Minuto 87′ Salah rasoterra per Dzeko ma il tiro del bosniaco è rasoterra, facile preda per Ter Stegen. Al 94′ palla in area di rigore, volante, di Messi per J.Alba che supera con un pallonetto in diagonale De Sanctis ma è provvidenziale Manolas a salvare sulla linea. Al 95′ De Sanctis blocca un tiro di Sergi Roberto da fuori area.

    ROMA – BARCELLONA 1-1 (20′ Suarez; 30′ Florenzi)

    ROMA (4-3-3): Szczesny [48. De Sanctis]; Florenzi [84.Torosidis], Manolas, Rudiger, Digne; De Rossi, Naingollan, Keita; Iago Falque [80. Iturbe], Salah, Dzeko. A disp: Maicon, Gervinho, Vainqueur, Totti. All: Rudi Garcia

    BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piquè, Mathieu, J.Alba; Busquets; Rakitic [61. Rafinha] [64. Mascherano] , Iniesta; Messi, Neymar, Suarez. A disp: Bartra, Correia, Masip, Ramirez, El Haddadi. All: Luis Enrique

    Arbitro: Quipers (Olanda)

    Ammoniti: 62. Naingollan [R]; 74. Pique [B];

    Calci d’angolo: 1-5

    Recupero: 1 + 8

  • “Messi” alla prova: Roma per l’impresa contro il Barça

    “Messi” alla prova: Roma per l’impresa contro il Barça

    All’Olimpico questa sera sarà una vera e propria sfida tra campioni, quelli che sponda Roma e Barcellona daranno vita senza ombra di dubbio a una partita vibrante ed emozionante. Ecco che la capitale si trasformerà in una bolgia, si aspetta il pubblico delle grandi occasioni, stadio tinto di giallorosso e blaugrana, sul rettangolo di gioco i campioni d’Europa e di tutto allenati, ovvero il Barcellona di Luis Enrique, contro una squadra come la Roma di Rudi Garcia, pronta a vender cara la pelle e a dimostrare di essere cresciuta. Costruiti per competere non solo in Italia ma per combattere contro tutto e tutti anche in campo internazionale, tutto pronto per l’inizio di questa stagione di Champions, e niente di più bello poteva esserci di una partenza con il botto contro i ” marziani ” spagnoli.

    Lo Stadio Olimpico "vestito" in giallorosso | Foto Twiter
    Lo Stadio Olimpico “vestito” in giallorosso | Foto Twiter

    Il bello di giocare una partita così, l’emozione di confrontarsi contro i più forti del mondo, i più forti, la squadra da battere. Niente di più motivante, con la tensione pre partita, tra i giocatori ma anche tra la gente che vive la Roma ogni giorno, la stessa sensazione che però al momento dell’entrata in campo scompare, perchè dentro c’è solo la voglia di dimostrare, di lottare su ogni pallone e prevalere su un avversario mostruoso, con pochi punti deboli e tanta qualità. Umiltà, rispetto, per chi non ha aggettivi ormai, lo ha detto Garcia nella conferenza pre partita, ma questa Roma, lottando e giocando alla pari, concedendo poco e sfruttando le occasioni potrebbe anche fare il colpaccio. In casa, davanti ai propri tifosi, senza nulla da perdere, perchè chi ha tanto da dimostrare è la squadra di Luis Enrique, quella campione in carica, e che è partita senza sconfitte in campionato.

    Rudi Garcia
    Rudi Garcia

    Questa Roma ha ancora negli occhi le batoste prese in Coppa dei Campioni con Manchester United e Bayern Monaco, quindi il desiderio è quello di fare una grande partita, senza sbilanciarsi ma allo stesso tempo provando a far male a un avversario complicato, sicuramente il più difficile che potesse capitare. E’ la prima e tutto può succedere, i giallorossi hanno più opzioni tattiche, diverse alternative, giocatori che possono competere sia a livello atletico che tecnico con le furie blaugrana. Lionel Messi, nome che non  ha bisogno di presentazioni e che squilla più degli altri, lui è quello che fa più paura, solo leggere il suo palmares fa venire la pelle d’oca, ma non è l’unico da tenere a bada visto che la Roma avrà le sue gatte da pelare. Non ci sarà nessuna mossa particolare, la gabbia o che dir si voglia sul numero dieci argentino, perchè da imbrigliare ce ne sarebbero più di uno, ecco perchè Garcia vorrà vedere una squadra affamata, con la voglia di far risultato alla prima in Champions e per di più davanti ai propri supporters.

    Occhi puntati su Mohamed Salah, in panchina contro il Frosinone, ma pronto a scatenarsi negli spazi lasciati dal Barça, che sicuramente terrà il pallino del gioco ma si esporrà inevitabilmente anche ai contropiedi dei giallorossi. Ecco perchè puntare sulla velocità dell’egiziano, colui che può creare strappi decisivi, una tecnica cristallina, velocità allo stato puro e il senso del gol di un attaccante. Insieme a lui nel tridente disegnato dall’allenatore francese ci sarà Dzeko, uno che in Champions e in campo internazionale sa cosa voglia dire fare gol, mentre non sarà probabilmente nell’undici titolare ma pronto per entrare in campo il capitano, Francesco Totti, altro campione e giocatore in grado a partita in corso di fare la giocata decisiva. Al suo posto Iago Falque, ex di turno, anche se a Barcellona non lo ricordano, o meglio, non ne hanno sfruttato le qualità, forse perchè era giovane, forse perchè gli allenatori tra cui anche Luis Enrique non vedevano in lui una promessa del calcio. Ora alla Roma è entrato subito negli schemi, continuando quello che aveva già mostrato con la magia del Genoa nella scorsa stagione, è pronto all’esordio in Champions quindi, per segnare alla sua ex squadra. Difesa a quattro davanti a Szczesny con Florenzi, ancora terzino, insieme a Rudiger e Manolas, ancora preferiti a Castan, mentre l’idea di mettere De Rossi centrale non sembrerebbe la soluzione migliore, visto che l’azzurro dovrebbe prender eposto davanti alla difesa nel suo ruolo ideale, con Nainggolan e Keita a fianco, vista l’assenza di Pjanic. Il maliano è stato protagonista con la maglia del Barcellona, ha vinto due Champions, un Triplete e i sei titoli nel 2009, non poco per un giocatore importantissimo nello scacchiere di Rudi Garcia, in grado di unire quantità e qualità. In corsa per una maglia da titolare anche il neo arrivato William Vanqueur, ex Dinamo Mosca, che partirebbe dall’inizio solo nel caso in cui De Rossi fosse dirottato in difesa al posto di Rudiger.

    Lionel Messi
    Lionel Messi

    Il Barcellona ha qualche problemino, Luis Enrique non ha convocato Carlo Bravo, perchè il portiere di Coppa è come lo scorso anno Ter Stegen, così come non sarà del match Daniel Alves. Non c’è un vero e proprio terzino destro che possa sostituire il brasiliano, ecco perchè il candidato numero uno alla vigilia sembra essere Sergi Roberto. La coppia centrale formata da Piquè e Mascherano è confermata, così come Jordi Alba, titolare a sinistra. A centrocampo la cerniera sarà formata da Busquets, Rakitic e Iniesta, mentre davanti il tecnico spagnolo si affiderà all’estro e alla fantasia di Messi, Suarez e Neymar. Non ci resta che aspettare il fischio d’inizio, Roma e Barcellona daranno vita a un mercoledì di Coppa scoppiettante.

  • Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Alvaro Morata, l’uomo della provvidenza, è lui a decidere la sfida di Manchester, è lui a dare alla Juventus i primi tre punti del girone, in una partita ben giocata dai bianconeri che hanno saputo tenere bene il campo e non si sono disuniti una volta passati in svantaggio. Si rimette in moto la formazione di Allegri in un momento importante della stagione dove arriva la prima vittoria stagionale in partite ufficiali, escludendo la Supercoppa Italiana, dopo un avvio negativo in campionato.

    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.
    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.

    La Juventus sceglie il palcoscenico più bello, più prestigioso, quello che tutti i colleghi di Buffon e compagni vorrebbero calcare per ripartire; una partita iniziata con un Buffon strepitoso su Sterling, lo sa anche in altre due occasioni, che fanno presagire ad una serata negativa, invece la Juve ha il merito di rimanere corta e compatta, senza farsi sopraffare da una squadra a punteggio pieno nel proprio campionato.

    La vittoria di questa sera sarà utile a ridare molare ai ragazzi di Allegri i quali sembravano averlo perso nelle prime uscite stagionali, ma la squadra resta forte non si spiegherebbe sennò la reazione rabbiosa dopo la rete subita; il City è andato in vantaggio grazie ad una sfortunata autorete di Chiellini, forse Kompany ha commesso fallo, Buffon la salva nuovamente con un grande intervento qualche minuto dopo; grazie al carattere e alla tecnica, bellissimo il gol di Morata che capovolge il risultato. Ora serve continuare a lavorare a testa bassa e dimostrare, sul campo, di poter tornare grandi anche in campionato.

    La Juventus scende in campo con la terza divisa, completo nero. Al 1′ c’è subito un grande intervento di Buffon: Sturaro perde palla a centrocampo e il City riparte in contropiede con Fernandinho, pallone servito a Sterling che cerca di piazzare la palla sul secondo palo di destro ma il portiere azzurro respinge. all 11′ è stato annullato un gol a Pogba per fuorigioco; al 13′ calcio di punizione di Hernanes con la palla che è uscita a lato controllata da Hart. Al 25′ sinistro di Morata con palla, rasoterra, che a lato di poco. Al 30′ si fa vedere la Juventus con un destro di Cuadrado da fuori area, palla a lato ma non di molto. Al 31′ Silva, approfittando di un errato disimpegno di Evra, ha servito Bony il quale ha superato con un tunnel Chiellini e manda di sinistro a lato con tutto lo specchio della porta di fronte. Al 40′ Lichsteiner respinge centralmente un cross di Nasri dalla destra e Fernandinho calcia di prima intenzione di collo pieno dal limite dell’area, la palla esce a lato.

    Al 56′ il City passa in vantaggio: calcio d’angolo di Silva e colpo di testa involontario di Chiellini sovrastato da Kompany, più che un gol è un autogol. al 59′ la Juventus rischia di crollare ma è strepitoso Buffon con un doppio intervento sulle conclusioni ravvicinate di David Silva e Sterling. Al 62′ occasione gol per la Juventus: assist di Morata per Sturaro il quale conclude di sinistro ma centrale e Hart riesce a respingere. Al 70′ il pareggio della Juventus: cross dalla sinistra di Pogba e Mandzukic in scivolata tocca la palla, quel giusto che basta, per mandarla sul palo interno. All’81’ il gol della vittoria bianconera: palla alta che rimbalza sulla schiena di Kolarov, Morata è un falco ad avventarsi sul pallone e a concludere, di prima, di sinistro con la palla che, a giro, prende il palo interno e si insacca in rete. All’87’ il destro a giro di Tourè da fuori area viene alzato sopra la traversa da Buffon.

    MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany [71. Otamendi], Mangala, Koralov; Tourè, Fernandinho; Silva, Nasri [82. Aguero], Sterling [70. De Bruyne];  Bony. A disp: J. Navas, Wily, Demichelis, Fernando. All: Pellegrini

    JUVENTUS: (4-3-3)Buffon; Lichsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro, Hernanes, Pogba; Cuadrado, Mandzukic [77. Dybala], Morata [83. Barzagli]. A disp: Neto, Zaza, Alex Sandro, Pereyra,  Lemina. All: Allegri

    Arbitro: Skomina (Slovenia)

    Angoli: 4-1 Recupero: 0 + 3

  • Juventus: ora il City per dimenticare il campionato

    Juventus: ora il City per dimenticare il campionato

    Gara più difficile non ci poteva essere per la Juventus. Dopo  un inizio più che balbettante in campionato con un solo punto all’attivo in tre partite e un pareggio acciuffato solo nel finale contro il Chievo Verona, la Vecchia Signora è impegnata questa sera nella tana del Manchester City, al contrario partito fortissimo in Premier League. I bianconeri sono i vicecampioni d’Europa, dovranno lottare anche in questa stagione per arrivare il più in là possibile, ma non sarà semplice, vista anche la partenza in salita degli uomini di Allegri. Sarà certamente stimolante incontrare i ” citizens ” in un momento così; ecco che quindi la gara di stasera, fischio d’inizio alle 20.45, potrà rappresentare la scossa, così come allungare il periodo buio juventino, mezze misure non ce ne sono. allegri-conf-stampa-juve

    Tante difficoltà incontrate dalla Juventus in questo inizio di stagione, la perdita di pedine fondamentali, un mercato che ha sì dato giocatori importanti e di caratura internazionale ma che ha visto anche qualche obiettivo sfumare. Allegri sta cercando di trovare una quadratura del cerchio, la squadra che si è vista finora è solo lontana parente di quella vista negli anni scorsi, ma è facile parlare dopo solo tre giornate, giudicare una squadra che ha letteralmente dominato in lungo e in largo la scena italiana, dando del filo da torcere anche alle grandi d’Europa. Ebbene sì, questo è un anno di rifondazione, dove magari non arriveranno i risultati, anche se non vogliamo credere che la Juve non possa recitare il ruolo di protagonista anche quest’anno, anche se con qualche difficoltà in più. Non vinceranno magari i bianconeri, ma cercheranno di ricostruire, come si è visto dagli acquisti fatti.

    Intanto stasera si riparte, da quando suonerà la musica della Champions la testa dovrà andare solo al match, senza pensare a quello che è stato finora. Inizia la Coppa dei Campioni, quelli che scenderanno in campo stasera, da una parte e dall’altra. Una sfida emozionante, con il Manchester City favorito e una Juventus che non vorrà recitare però la parte di comparsa. La squadra dello sceicco Al Nahyan ha investito tanto in quest’estate spendendo fior fior di quattrini per migliorare una rosa che ha visto le partenze di Dzeko, Milner e Jovetic, ma anche arrivare altri talenti come Otamendi, Sterling e De Bruyne.

    Claudio Marchisio | © Claudio Villa / Getty Images
    Claudio Marchisio | © Claudio Villa / Getty Images

    Disponibilità economiche quindi differenti, stesso obiettivo, vincere, perchè quella tra Manuel Pellegrini e Massimiliano Allegri sarà come una partita a scacchi, una sorta di sfida nella sfida tra l’argentino e l’italiano. Il momento delle due squadre come i numeri fanno solo da corredo a quella che sarà una sfida imprevedibile, visto che nelle passate stagioni il Manchester City non ha mai passato il girone. Storia, perché stasera sarà diverso, i padroni di casa hanno vinto cinque sfide su cinque in campionato senza palesare nessun punto debole, visto che l’attacco segna con regolarità e la difesa è finora imbattuta. Diverso il caso della Juventus che, in tre sfide ufficiali in Serie A, ha subito quattro reti segnandone solo due.

    Paulo Dybala oggi titolare | Foto Twitter
    Paulo Dybala oggi titolare | Foto Twitter

    3 – 5 – 2 per Allegri che dovrà sopperire all’assenza di Claudio Marchisio, un altro giocatore importante bloccato da un infortunio che lo terrà fuori almeno un mese. Emergenza a centrocampo, dove il tecnico livornese potrebbe lanciare dal primo minuto il nuovo acquisto Lemina, ex Marsiglia, giovane di prospettiva, nella linea a tre insieme a Pogba e uno tra Pereyra ed Hernanes nel ruolo di trequartista, anche se è attuale l’ipotesi di vedere Sturaro e Pogba mezz’ali, con Hernanes regista e Pereyra dietro alle due punte, in una linea che in quel caso sarebbe a quattro in un 4 -3 – 1 -2. Le due punte che cercheranno di scardinare l’arcigna difesa dei citizens saranno Mandzukic, favorito su Morata, e Dybala. Sugli esterni torna Lichtsteiner, a riposo contro gli scaligeri, mentre sull’out opposto agirà Evra, favorito su Alex Sandro, con al centro Chiellini e Bonucci, sicuri della maglia da titolari, mentre l’altro posto sarà conteso da Barzagli e Caceres.Aguero

    Pellegrini dovrà rinunciare ad Aguero, grande assente, di quello la Juve dovrà approfittare, anche se la qualità non manca di certo a questo City. Davanti ad Hart, Sagnà e Kolarov terzini e Kompany con uno tra Mangala e Otamendi al centro, formeranno il pacchetto arretrato. Fernandinho sarà lo schermo davanti alla difesa, Jesus Navas e Yaya Tourè i due pronti ad inserirsi alle spalle del tridente con Sterling e Silva esterni, insieme a Bony, punto di riferimento centrale. Gara non per deboli di cuore, inizia il cammino della Juventus, tutti davanti alla TV per vedere l’esordio dei bianconeri in Champions e tifare per le italiane, indipendentemente dalla fede calcistica.

  • Juventus e Roma: gli avversari in Champions

    Juventus e Roma: gli avversari in Champions

    Poteva sicuramente andare meglio alla Juventus che, nell’urna del Grimaldi Forum di Montecarlo non può ritenersi di certo fortunata. Girone tosto anche per la Roma, l’unica italiana di Champions proprio insieme ai vice campioni bianconeri, vista l’eliminazione patita dalla Lazio nel preliminare.

    La squadra di Massimiliano Allegri, in prima fascia, quella riservata ai vincitori dei rispettivi campionati, è capitata in un girone di ferro, uno dei più combattutti e difficili forse degli ultimi anni, anche se la Vecchia Signora, dietro solo al Barcellona dei marziani nella passata stagione, ha tutte le carte in regola per giocarsela.allegri-conf-stampa-juve

    Partire dalla posizione privilegiata non è stata certo una fortuna per una Juve che in campionato è già partita male, con una sconfitta all’esordio contro l’Udinese. Perdere Pirlo, Vidal e Tevez in un solo colpo non sarà facile da digerire, ma i bianconeri in versione europea, con i nuovi acquisti Dybala, Mandzukic, Alex Sandro e un uomo offensivo in arrivo dal mercato, potranno dire comunque la loro.

    Manchester City, Siviglia e Borussia Moenchengladbach sul cammino di Marchisio e compagni. Gli inglesi sono partiti fortissimo in Premier, squadra affamata quella di Pellegrini, che ha perso Dzeko ma davanti si affida a un Aguero mostruoso, cui la retroguardia juventina dovrà mettere la museruola. In Coppa i citizens hanno sempre deluso ma la corazzata a disposizione del tecnico argentino fa davvero paura.

    Yaya Tourè © Andrew Yates/ Getty Images
    Yaya Tourè © Andrew Yates/ Getty Images

    Gli spagnoli di Emery vengono da due edizioni di Europa League vinte di seguito, una formazione che sa cosa voglia dire giocare queste competizioni e poi ci sono quei due là, Immobile e Llorente, pronti a far male alla loro ex squadra, ma la formazione su cui fare la corsa sarà sicuramente questa per gli uomini di Allegri, visto che il City sembra sulla carta partire favorita.

    Fernando Llorente | Foto Twitter
    Fernando Llorente | Foto Twitter

    L’ultima squadra uscita dall’urna è il Borussia Monchengladbach, con Favre che ha dimostrato di far giocare bene i suoi nelle ultime stagioni. Terzi dietro a Bayern e Wolfsburg i tedeschi hanno perso pedine importanti durante l’estate quindi la Juve rimane favorita e avere un girone così ostico potrebbe essere solo uno stimolo per giocatori duri a morire, come sono anche quelli della Roma con il loro condottiero Francesco Totti in primis.

    Francesco Totti
    Francesco Totti

    Non è andata meglio a loro, che dall’urna, come squadra di terza fascia, ha pescato il Barcellona dalla prima, il Bayer Leverkusen in seconda e il Bate Borisov dalla quarta. Sfida tra numeri 10 la prima contro i blaugrana campioni di tutto l’anno scorso. Totti da una parte, Messi dall’altra, e già viene voglia di vedere questa sfida che, visto anche il dominio assoluto spagnolo in quella giocata quest’estate, sembrerebbe essere senza storia, ma i giallorossi di Rudi Garcia, galvanizzati dai nuovi arrivi, potrebbero fare lo sgambetto ai marziani, che partono di nuovo tra i favoriti per la vittoria finale.

    Lionel Messi
    Lionel Messi

    Un’altra romana nel destino del Bayer Leverkusen invece, liquidata la Lazio i tedeschi dovranno ora vedersela con l’altra formazione capitolina. Sfida che sa tanto di spareggio con andata e ritorno, perché quello contro la stella Calhanoglu si appresta ad essere  il match decisivo per il passaggio del turno, lo snodo da cui passare per strappare il secondo pass per la fase successiva. Nulla è mai certo nel calcio ma, almeno in partenza, il Barcellona parte con i favori del pronostico.

    Calhanoglu

    Possono sorridere i ronanisti, perchè gli ultimi con cui dovranno confrontarsi saranno i bielorussi del Bate Borisov, pescata dolce in una giornata amara per le italiane. Poteva andare meglio sicuramente alla Juve, ma prima o poi vanno incontrate tutte. Un bel banco di prova per bianconeri e giallorossi che, tra le favorite in Italia, cercheranno di andare il più in là possibile anche nell’Europa che conta.

  • UCL: girone di ferro Juve, Roma c’è il Barcellona

    UCL: girone di ferro Juve, Roma c’è il Barcellona

    Peter Schmeichel insieme Melanie Winiger entrano in scena e la platea del Grimaldi Forum si fa serio, dopo pacche sulle spalle, sorrisi e strette di mano cordiali. Questa è l’atmosfera che si respira nel Principato per i sorteggi della fase finale della Champions League. Prima una bella carrellata di immagini della scorsa stagione che ripercorrono tutto il cammino della competizione, poi un omaggio al Barcellona campione e a tutti i Barcellona che sono stati Campioni d’Europa.

    Xavier Zanetti e Paolo Maldini protagonisti dei sorteggi | Foto Twitter
    Xavier Zanetti e Paolo Maldini protagonisti dei sorteggi | Foto Twitter

    Dopo questo preambolo tocca a Gianni Infantino aprire le operazioni in modo ufficiale e ad introdurre i due ambasciatori ufficiali della Champions League 2015/16, ovvero Xavier Zanetti e Paolo Maldini, due leggende che hanno rappresentato il calcio nella città dove si giocherà la finale di quest’anno, Milano.  Infatti il Capoluogo lombardo e il “Giuseppe Meazza” saranno il teatro della finale del 28 maggio 2016.

    Infantino poi spiega il regolamento del sorteggio, sempre uguale ma mai inutile ricordarlo prima vengono estratte le squadre della prima fascia e poi i rispettivi gironi in modo da non potersi incontrare subito. Zubizarreta estrae subito il suo Barcellona che si assesta nel Gruppo E, mentre la Juventus estratta da Maldini finisce nel Gruppo D. Televisivamente parlando la Roma non può essere sorteggiata a giocare la stessa sera della Juventus, quindi terminata la prima scrematura i giallorossi si capisce che saranno collocati nei gruppi dal E all’H, ovvero contro una tra Barcellona, Bayern Monaco, Chelsea e Zenit.

    Il fattore televisivo sarà quello determinante poi per il resto del sorteggio perché man mano che esce un team di riflesso in base a dove sono collocate le sue connazionali viene collocato. Alla Juventus per queste ragioni finiscono Manchester City, Siviglia e Borussia Moenchengladbach. Mentre la Roma viene inserita nel gruppo del Barcellona, con Bayer Leverkusen e Bate Borisov.

    Guardando i gironi spicca subito quello della Juventus pieno d’insidie e la debolezza del Gruppo H con Zenit, Valencia, Lione e Genk. Sfide interessanti nel Gruppo A con Real Madrid e Paris Saint Germain e nel Gruppo F tra Bayern Monaco e Arsenal, oltre a Barcellona-Roma ovviamente nel Gruppo E.

    GRUPPO A: Paris Saint Germain, Real Madrid, Shaktar Donetsk, Malmo.

    GRUPPO B: PSV Eindhoven, Manchester United, CSKA Mosca, Wolfsburg.

    GRUPPO C: Benfica, Atletico Madrid, Galatasaray, Astana.

    GRUPPO D: Juventus, Manchester City, Siviglia, Borussia Moenchengladbach.

    GRUPPO E: Barcelona, Bayer Leverkusen, Roma, Bate Borisov.

    GRUPPO F: Bayern Monaco, Arsenal, Olympiacos, Dinamo Zagabria.

    GRUPPO G: Chelsea, Porto, Dinamo Kyev, Maccabi Tel Aviv.

    GRUPPO H: Zenit, Valencia, Lione, Genk.

  • UCL, a Montecarlo parte il viaggio di Juve e Roma

    UCL, a Montecarlo parte il viaggio di Juve e Roma

    Urna per il sorteggio | Foto Twitter
    Urna per il sorteggio | Foto Twitter

    E’ tutto pronto a Montecarlo, dopo gli ultimi risultati di ieri e con la sofferta eliminazione della Lazio a scapito del Bayer Leverkusen oggi si inizia a delineare il viaggio europeo di Juve e Roma nella Champions dei sogni.

    Al Grimaldi Forum di Montecarlo alle 17:45 parte la cerimonia dei sorteggi per la composizione dei gironi della fase finale della coppa più ambita in Europa per club, la Champions League.

    Le quattro urne sono pronte a far tremare le mani delle vecchie glorie pallonare che si avvicenderanno per estrarre il futuro delle partecipanti. Nell’urna di prima fascia c’è la Juventus Campione d’Italia e vice-Campione d’Europa mentre solo in terza fascia c’è la Roma, a ricordarci che il nostro calcio è risalito ma può e deve ancora dare di più rispetto ai movimenti calcistici di Spagna, Inghilterra e Germania.

    Composizione delle urne per il sorteggio di UCL | Foto Twitter
    Composizione delle urne per il sorteggio di UCL | Foto Twitter

    Inutile dire che se per la Juventus sia più facile evitare alcune insidie, per la Roma invece potrebbe essere dura e il rischio di trovarsi in un “girone di ferro” come accaduto in passato esiste. Tuttavia l’urna dei sorteggi mantiene storicamente una sua ripetitività e come da tradizione riserva sempre qualche sorpresa. Nelle squadre di quarta fascia sinceramente troviamo qualche trasferta insidiosa tipo Tel Aviv o Astana (Kazakistan) mentre a livello tecnico spiccano solo le due tedesche Borussia Mönchengladbach, Wolfsburg e i bielorussi del Bate Borisov. Tutte comunque superabilissime dalle nostre due compagini.

    Stessa cosa vale per la terza fascia, dove la Roma, insieme al Siviglia, sembra essere un gradino sopra tutte le altre anche se ci sono dei campi “molto caldi” come quelli dell’ Olympiacos e del Galatasaray. Il resto è alla portata a livello tecnico con difficoltà logistiche come Dinamo Kiev, Shaktar Donetsk e CSKA Mosca.

    In prima e seconda fascia ci sono tutte le classiche partecipanti, con l’innesto di alcune che come al solito sono le più ambite dalle speranze dei dirigenti di tutte le squadre. Per esempio in prima fascia è presente il PSV Eindhoven, lo Zenit e il Benfica, forti ma alla pari della Roma e in seconda fascia Valencia e Bayer Leverkusen sembrano le più deboli.

    Staremo a vedere cosa riserva l’estrazione di questo tardo pomeriggio, voi cosa vorreste trovare lungo il vostro cammino?