Tag: Champions League

  • Napoli addio Champions, gli azzurri scendono in Europa League

    Napoli addio Champions, gli azzurri scendono in Europa League

    Il Napoli, sconfitto per 2-1 in casa del Feyenoord, saluta la Champions League e scivola in Europa League.

    In realtà, anche a causa del contemporaneo successo dello Shakhtar in casa contro il Manchester City, agli uomini di Sarri non sarebbe nemmeno bastato il successo contro gli olandesi per andare a giocarsi gli ottavi Champions.

    Un’eliminazione che brucia e che molto probabilmente il Napoli può imputare al ko nella prima partita giocata e persa a Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk. 

    Dopo quella al San Paolo in campionato contro la Juventus arriva per gli uomini di Sarri la seconda sconfitta consecutiva che va a certificare un momento di appannamento dei partenopei che però adesso devono riordinare le idee, cancellare i momenti negativi e ripartire in campionato e perché no, provare a conquistare l’Europa League, che sarà meno prestigiosa della Champions ma che rimane sempre un importante competizione.

    Veniamo al racconto della gara degli azzurri.

    Pronti via e nemmeno il tempo di prendere le misure che il Napoli trova subito il vantaggio, calcio di punizione messo in mezzo da Diawara, un paio di sponde permettono a Zielinski da due passi di calciare in rete il pallone. Gli uomini di Sarri tengono il pallino del gioco, la reazione del Feyenoord è sterile. I ritmi si mantengono bassi, al Napoli va bene così mentre gli olandesi non sembrano in grado di creare problemi, anzi è Mertens che al 19° ha la palla del 2-0 ma Vermeer salva. Passa un minuto ed arriva la chance anche per Callejon ma la difesa del Feyenoord salva. Al 26° si vedono per la prima volta i padroni di casa con la conclusione di Toornstra che però termina sull’esterno della rete. Da Kharkiv arriva la notizia del vantaggio dello Shakhtar e il Napoli pare accusare il colpo tant’è che al 33° arriva il pari con il colpo di testa vincente di Jorgensen. Il pareggio carica i padroni di casa che un minuto dopo vanno vicini al gol del vantaggio, la conclusione di Jorgensen è deviata in corner. Le brutte notizie non si fermano, in contemporanea al 1-1 di Jorgensen arriva anche il raddoppio dello Shakhtar sul Manchester City. Gli azzurri non riescono a creare più niente, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con gli stessi 22 uomini in campo. I primi 5 minuti scorrono via su ritmi bassissimi, ma la situazione psicologica è totalmente diversa rispetto al primo tempo, ora stanno bene agli olandesi. Oltre ad un tiro di Hamsik da una parte ed uno di Boetius dall’altra, non si vede niente di pericoloso nei dieci minuti iniziali della seconda frazione. Sarri prova a cambiare qualcosa, entrano Rog e Mario Rui ma le cose non sembrano cambiare, probabilmente anche perché da Kharkiv non arrivano ulteriori notizie. Rog ci mette quantomeno impegno ed il suo tiro da lontano al 74° esce non di molto. Anche Ounas ci tiene a mettersi in mostra, al 76° dopo una buona giocata serve un bel pallone a Mertens che però si fa anticipare in corner. Al 83° Vilhena prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 91° arriva anche la beffa definitiva, su azione di corner St Juste si fa trovare pronto da due passi e segna il gol del 2-1. Finisce così, il Napoli dice addio alla Champions League e lo fa pure con una sconfitta.

     

    FEYENOORD – NAPOLI 2-1 (2° Zielinski (N), 33° Jorgensen (F), 91° St Juste (F))

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer, Nieuwkoop (76° St Juste), Van Beek, Tapia, Malacia; S.Amrabat, Toornstra, Vilhena;  Berghuis (72° Larsson), Jorgensen, Boetius.

    Allenatore: van Bronckhorst.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio (64° Mario Rui), Albiol, Koulibaly, Hysaj; Allan (60° Rog), Diawara, Hamsik; Callejon (74° Ounas), Mertens, Zielinski.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Mertens (N), St Juste (F)

    Espulsi: Vilhena (F)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Liverpool travolge 7-0 lo Spartak Mosca e conquista il primo posto nel girone, secondo arriva il Siviglia che pareggia 1-1 a Maribor. In Europa League scende lo Spartak. Nel girone G il Besiktas, già primo, vince 2-1 a Lipsia. I tedeschi si devono accontentare dell’Europa League perché al secondo posto si piazza il Porto che strapazza 5-2 il Monaco. Nel gruppo H, dove i primi due posti erano già decisi, il Tottenham batte 3-0 l’Apoel ed il Real Madrid s’impone 3-2 sul Borussia Dortmund, alla luce di questi risultati in Europa League vanno i tedeschi.

     

  • Juve e Roma obiettivo ottavi Champions raggiunto

    Juve e Roma obiettivo ottavi Champions raggiunto

    Missione compiuta per Juventus e Roma, i bianconeri battono 2-0 ad Atene l’Olympiacos e volano agli ottavi Champions alle spalle del Barcellona, fanno anche meglio i giallorossi che all’Olimpico battono di misura il Qarabag e, grazie al pari tra Chelsea e Atletico Madrid, raggiungono gli ottavi da primi del girone.

    Due successi che non vengono di fronte a prestazioni brillantissime ma che però sono davvero pesanti.

    Dopo il ko del Camp Nou nel primo turno, era abbastanza certo che la Juve avrebbe dovuto correre solo per il secondo posto nel girone, la qualificazione però non è stata così semplice perchè i bianconeri si sono complicati la vita con il pareggio a Lisbona. Serviva un successo ad Atene, è arrivato firmato dai gol di Cuadrado e Bernardeschi.

    Sembrava tutto facile per la Roma sulla carta, il Qarabag fuori da ogni chance sembrava l’ottimo avversario per una serata tranquilla. Così non è stato, un po’ per il merito della grinta degli azeri, e di uno strepitoso portiere, un po’ per l’imprecisione dei giallorossi, la partita è rimasta bloccata sino al gol di Perotti al 53° e poi tutto in bilico sino al fischio finale. La gioia giallorossa al fischio finale è stata amplificata dalle notizie giunte da Londra, con la Roma qualificata agli ottavi Champions addirittura da prima.

     

    Veniamo al racconto della sfida dei bianconeri.

    Per garantirsi la certezza matematica della qualificazione la Juventus deve vincere e al 7° ci prova Dybala ma Proto è bravo a deviare in corner. La risposta dei padroni di casa si concretizza in un tiro da fuori bloccato in due tempi da Szczesny. Al 15° la Juve passa in vantaggio, Alex Sandro si fa trovare libero sul fondo, mette il cross in mezzo e Cuadrado solissimo al volo deposita in gol. Al 28° Douglas Costa si lancia in contropiede verso il fondo del campo, dopo un paio di finte mette palla in mezzo ma la difesa di casa salva in corner. Al 37° Higuain è rapidissimo a controllare, girarsi e calciare ma il suo tiro viene deviato e finisce in corner. Al 42° grande occasione per Djurdjevic che incorna di testa ma Szczesny è strepitoso e salva di piede. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 1-0.

    Si riparte con un cambio per l’Olympiacos, Marin entra al posto di Sebà. Partono decisamente meglio i padroni di casa che in un paio di occasioni provano a spaventare la difesa bianconera prima con Pardo e poi con Marin, Szczesny però è attento e salva. I ritmi si abbassano, la notizia del vantaggio del Barcellona contro lo Sporting Lisbona, rilassa ancora di più i bianconeri e permette ad Allegri di effettuare alcuni cambi. Al 79° Alex Sandro e Cuadrado rischiano di confezionare il bis del gol ma il cross è troppo alto per il colombiano, al 81° ancora Cuadrado al tiro, respinge Proto. Al 83° greci vicino al gol, bel cross in mezzo sul quale si lancia Ben Nabouhane con la palla che centra il palo. Al 87° il sinistro del neoentrato Bernardeschi costringe Proto alla respinta di pugno. Al secondo tentativo però Bernardeschi fa centro, Khedira serve il numero 33 della Juve che entra in area, si accentra e lascia partire il sinistro vincente. La partita finisce qua, la Juventus espugna Atene e si qualifica agli ottavi di Champions League come seconda del girone.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS 0-2 (15° Cuadrado, 89° Bernardeschi)

    Olympiacos (4-2-3-1): Proto; Elabdellaoui, Engels, Nikolau, Kourtis; Romao, Tachtsidis; Pardo, Odjidja (62° Fourtunis), Sebà (46° Marin); Djurdjevic (71° Ben Nabouhane).

    Allenatore: Lemonis.

    Juventus (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Barzagli (70° Rugani), Benatia, Alex Sandro; Khedira, Matuidi; Cuadrado (84° Bernardeschi), Dybala (62° Pjanic), Douglas Costa; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Borbalan.

    Ammoniti: Koutris (O), Djurdjevic (O), Benatia (J), Nikolau (O)

     

    Passiamo ora alla gara dei giallorossi.

    I primi 10 minuti di gara scorrono via praticamente senza emozioni, la Roma avrebbe bisogno di un successo per la qualificazione certa ma il Qarabag non è venuto all’Olimpico per fare da semplice sparring partner. Al 14° buona chance per la Roma, El Shaarawy mette la palla in mezzo, Manolas cerca il colpo di tacco ma la palla esce lenta e facile per il portiere. Pochi minuti e da altra azione da corner il pallone giunge a Dzeko che però calcia alto. I giallorossi si lanciano in avanti e piazzano un paio di cross insidiosi ma al 22° il Qarabag si rende pericoloso in contropiede con il tiro di Ndlovu facilmente bloccato da Alisson. Poco dopo la mezz’ora una chance per parte, prima El Shaarawy dentro l’area spara altissimo su un buon assist di Strootman, poi sull’altro fronte Almeida prepara il tiro da appena fuori area con la palla alta non di molto. Al 39° occasione enorme per Dzeko e Manolas, i due si trovano soli in mezzo all’area ma colpiscono male e non sfruttano il buon assist, su punizione, di Perotti. Sul finire del terzo minuto di recupero gran conclusione di Nainggolan ma Sehic respinge, palla che arriva a Kolarov ma ancora Sehic è bravo a bloccare, arriva il fischio dell’arbitro all’Olimpico si va al riposo sullo 0-0.

    Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi, Roma e Qarabag ripartono con gli stessi 22 uomini. I padroni di casa provano ad essere più aggressivi ma la porta del Qarabag non corre rischi. Al 53° la Roma trova il vantaggio, combinazione tra Perotti e Dzeko, il bosniaco solo davanti alla porta si fa respingere la palla da Sehic ma sul campanile si fa trovare pronto Perotti che deposita in gol di testa. I padroni di casa, con la notizia del vantaggio dell’Atletico a Londra, si getta in avanti alla ricerca del gol della sicurezza e ci vanno vicini con una gran conclusione di Nainggolan salvata da uno strepitoso Sehic. Gli uomini di Di Francesco sembrano controllare la gara ma al 83° un colpo di testa di Miçel spaventa l’Olimpico, la palla però è centrale, blocca Alisson. Dzeko, in serata no, spreca il contropiede del 2-0 e tanti brividi corrono sulla schiena dei tifosi della Roma quando una palla calciata verso l’area dal Qarabag s’impenna, Alisson è bravissimo a bloccarla. Si chiude qua, il successo della Roma, con il contemporaneo pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid, regala ai giallorossi il passaggio agli ottavi di Champions come prima del girone.

     

    ROMA – QARABAG 1-0 (53° Perotti)

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De rossi, Strootman; El Shaarawy (72° Gerson), Dzeko, Perotti

    Allenatore: Di Francesco.

    Qarabag (4-2-1-3): Sehic; Medvedev, Yunuszade, Jezniçak, Gerrye; Almeyda, Qarayev; Miçel; Medetov (85° Ramazanov), Ndlovu (85° Sheydaev), Izmailov (76° Kintana).

    Allenatore: Qurbanov.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Gerrye (Q), Miçel (Q), Dzeko (R9, Yunuszade (Q), Jezniçak (Q)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Manchester United rimonta lo svantaggio con il Cska Mosca, vince 2-1 e conquista la vetta del girone. Con gli inglesi passano agli ottavi Champions anche gli svizzeri del Basilea vittoriosi 2-0 in casa del Benfica. Il Cska Mosca retrocede in Europa League. La super sfida tra Bayern e Psg finisce 3-1, risultato che non basta ai tedeschi a ribaltare lo 0-3 di Parigi, passano agli ottavi come primi i francesi. L’Anderlecht espugna 1-0 il campo del Celtic ma non basta per raggiungere la qualificazione all’Europa League che va agli scozzesi.

  • Juve e Roma rimandate all’ultima giornata

    Juve e Roma rimandate all’ultima giornata

    Juve e Roma non riescono ad ottenere il pass per gli ottavi di Champions League e dovranno conquistarselo nell’ultimo turno.

    I bianconeri, in casa non vanno oltre allo 0-0 contro il Barcellona e dovranno respingere l’assalto dello Sporting Lisbona, vincente 3-1 contro l’Olympiacos, e se non vorranno fare calcoli, dovranno andando a vincere in casa dei greci.

    La Roma cade 2-0 al Wanda Metropolitano dinanzi ad una prodezza di Griezmann ed ad un gol di Gameiro. L’Atletico Madrid rimane comunque a due lunghezze dalla Roma che battendo all’Olimpico il Qarabag, sconfitto in casa oggi per 4-0 dal Chelsea, si garantirebbe gli ottavi di Champions senza attendere regali dai Blues.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium.

    Parte subito forte la Juve con Douglas Costa pronto alla conclusione dopo solo 2 minuti, blocca ter Stegen. Il Barcellona pian piano prende campo e inizia con il suo consueto palleggio a chiudere indietro i bianconeri. Un paio di distrazioni difensive da ambo i lati regalano potenziali chance che però non vengono sfruttate. Al 23° brivido per la difesa bianconera, la punizione di Rakitic colpisce il palo. Il Barça mantiene il possesso del pallone con il suo classico stile, la Juve risponde con qualche lancio o anche con una conclusione di Cuadrado, palla alta e il risultato non si sblocca. Al 44° grande occasione per Dybala che dopo aver superato alcuni difensori è andato al tiro da posizione defilata, pallone fuori. La risposta del Barcellona arriva nel recupero ma, dopo una bella azione, la conclusione di Suarez finisce sul fondo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Meglio il Barcellona che prova a rendersi insidioso con una punizione di Suarez, deviata, fuori non di molto. Al 56° Valverde decide di giocarsi la carta Messi. I bianconeri provano a crescere e vanno alla conclusione con Dybala ed Higuain ma il pallone non entra. Al 64° Messi ha la grossa chance su calcio di punizione ma la palla è alta. Al 69° spavento per la Juventus, Digne entra in area e mette in mezzo ma la difesa si salva. La partita si mantiene in equilibrio, il Barcellona si fa preferire per il controllo della palla ma di occasioni non se ne vedono. Al 92° grande occasione per Dybala ma ter Stegen si supera e salva in corner, è l’ultima occasione, finisce 0-0, la Juve dovrà conquistare la qualificazione all’ultima giornata.

     

    JUVENTUS – BARCELLONA 0-0

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Rugani, Benatia, Alex Sandro; Pjanic (66° Bentancur), Khedira; Cuadrado (71° Marchisio), Dybala, Douglas Costa (85° Matuidi); Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Semedo, Umtiti, Piqué, Digne; Rakitic, Bisquets, Iniesta (82° Jordi Alba); Deulofeu (56° Messi), Paulinho, Suarez.

    Allenatore: Valverde.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Pjanic (J), Paulinho (B), Alex Sandro (J), Digne (B), Piqué (B)

     

    Ora passiamo alla sfida dei giallorossi a Madrid.

    Ci si aspetta una partenza aggressiva dell’Atletico invece la prima potenziale occasione ce l’ha Pellegrini, su buona giocata di Perotti, ma la difesa di casa salva. La risposta dei colchoneros arriva al 10° con un insidioso tiro cross su cui non arriva Torres per poco. La Roma comunque dimostra buona personalità anche al Wanda Metropolitano ed Alisson non è costretto a grandi interventi. Al 41° l’Atletico trova il gol del vantaggio con Augusto Fernandez ma il giocatore si era aggiustato la palla con la mano, rete annullata. Non accade altro, la prima frazione si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo parte con gli stessi 22 in campo. L’Atletico Madrid, come logico che sia, prova ad essere più aggressivo ma la difesa giallorossa tiene. E’ comunque una bella Roma con un Perotti in vena di grandi giocate. Al 64° gran conclusione di Nainggolan ma per sua sfortuna la palla colpisce il palo. Al 69° i padroni di casa passano in vantaggio, straordinario cross dal fondo di Correa e gran rovesciata di Griezmann. Passano due minuti e l’Atletico Madrid avrebbe la palla per il raddoppio ma Alisson salva. Al 83° la situazione per gli uomini di Di Francesco si complica, Bruno Peres già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Passano 3 minuti e l’Atletico raddoppia con Gameiro che finalizza una bella azione corale per il gol del 2-0. La rete di Gameiro sostanzialmente chiude la gara, finisce 2-0, la Roma dovrà conquistarsi la qualificazione in casa con il Qarabag.

     

    ATLETICO MADRID – ROMA 2-0 (69° Griezmann, 86° Gameiro)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Thomas, Giménez, Lucas, Filipe Luis; Augusto (58° Correa), Saúl, Koke (63° Gabi), Carrasco (67° Gaimero); Griezmann, Torres.

    Allenatore: Simeone.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, Gonalons (78° El Shaarawy), Pellegrini (62° Strootman); Gerson (70° Defrel), Dzeko, Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Manolas (R), Filipe Luis (A)

    Espulso: Bruno Peres (R)

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata nel gruppo A successi pesanti per Cska, 2-0 contro il Benfica, e per il Basilea, 1-0 contro il Manchester United. Ora in classifica lo United guida con 12 punti davanti a Basilea e Cska a 9, l’ultimo turno deciderà tutto. Nel gruppo B il Psg va sotto per 1-0 in casa con il Celtic ma poi s’impone per 7-1, vince anche il Bayern Monaco, 2-1 in casa dell’Anderlecht. Tedeschi e francesi sono qualificati agli ottavi per decidere le posizioni servirà lo scontro diretto dell’ultimo turno, il Bayern per prendersi il primo posto però deve ribaltare un pesante 0-3 subito a Parigi.

  • Un gioiello di Insigne tiene vive le speranze Champions del Napoli

    Un gioiello di Insigne tiene vive le speranze Champions del Napoli

    Una prodezza di Lorenzo Insigne sblocca il risultato ad inizio ripresa togliendo tutte le paure al Napoli che poi dilaga e batte lo Shakthar per 3-0 grazie alle reti di Zielinski e Mertens negli ultimi dieci minuti.

    Successo netto e pesante quello della squadra di Sarri che dopo una prima frazione di gioco non eccelsa, è uscita alla grande nella ripresa ed ha conquistato i 3 punti che tengono ancora tutto aperto per il passaggio agli ottavi di Champions League.

    Tutto si deciderà nell’ultima gara, il Napoli dovrà andare a vincere in casa del Feyenoord e sperare nel contemporaneo successo del Manchester City, vincente per 1-0 questa sera con gli olandesi, in casa dello Shakhtar Donetsk. Certamente una combinazione complicata ma non impossibile da realizzarsi.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via ed il Napoli ha subito una buona occasione ma Pyatov è bravo in uscita bassa a chiudere sull’inserimento di Callejon. La risposta ucraina arriva al 5° con una conclusione di Taison alta non di molto. Al 10° brutta palla persa da Diawara ma per fortuna degli azzurri Taison da buona posizione spreca, calciando a lato. Il Napoli prova a fare la partita ma il buon pressing e l’attenta difesa degli ucraini non concede chance ai padroni di casa. Al 28° gran filtrante di Hamsik per Insigne, l’attaccante napoletano lascia partire il suo classico tiro a giro ma Pyatov si esibisce in una gran parata. Anche in quest’occasione la risposta dello Shakhtar è immediata e Reina è bravo a respingere in corner la conclusione di Marlos, che si era ben liberato in area. Nei restanti minuti gli uomini di Sarri non riescono a creare alcuna occasione ed il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo, il Napoli pare più aggressivo nei primi minuti e le uscite dello Shakhtar non sono così limpide come nella prima frazione. Il Napoli insiste ma non riesce a sfondare, serve quindi al 56° un gioiello di Insigne da fuori area, con la palla che s’infila sotto l’incrocio, per sbloccare la gara. La reazione dello Shakhtar non è poi così veemente e la difesa partenopea non corre grossi rischi. Al 69° la difesa ucraina si addormenta, Mertens serve un cioccolatino a Zielinski ma il polacco a porta vuota calcia alto. Il Napoli tiene palla attacca e crea anche qualche buona occasione ma la spreca. Al 80° Zielinski si fa perdonare il precedente errore, girando in gol il perfetto assist di Mertens. Al 83° arriva anche la soddisfazione personale per Mertens che da due passi, di testa, segna dopo la parata di Pyatov sul colpo di testa di Albiol. La gara in pratica finisce qua, lo Shakhtar è al tappeto, il Napoli fa scorrere serenamente i minuti che rimangono e tiene ancora viva la speranza qualificazione agli ottavi di Champions.

     

    NAPOLI – SHAKHTAR DONETSK 3-0 (56° Insigne, 80° Zielinski, 83° Mertens)

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Chiriches, Hysaj; Zielinski (86° Mario Rui), Diawara, Hamsik (77° Rog); Callejon, Mertens, Insigne (65° Allan).

    Allenatore: Sarri.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Ordets, Rakitskyy, Ismaily; Fred, Stepanenko (70° Patrick); Marlos (79° Dentinho), Taison, Bernard; Ferreyra

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Maggio (N), Chiriches (N), Ismaily (S), Ferreyra (S), Reina (N)

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Liverpool si fa rimontare dal 3-0 al 3-3 in casa del Siviglia e anche a causa del contemporaneo pareggio 1-1 tra Spartak Mosca e Maribor, tiene aperta la corsa qualificazione, sarà decisiva l’ultima giornata che vedrà in campo gli inglesi contro i russi e il Siviglia in casa del già eliminato Maribor. Il Besiktas pareggia 1-1 con il Porto e si prende la vetta matematica del girone, i portoghesi vengono agganciati al secondo posto dal Lipsia, vincitore per 4-1 a Montecarlo, Monaco già fuori da tutto. Già tutto deciso nel gruppo H, al Real Madrid non basta la goleada per 6-0 in casa del Apoel, il contemporaneo successo del Tottenham a Dortmund permette agli inglesi di assicurarsi il primo posto del girone, Borussia ed Apoel, appaiate a quota 2 si disputeranno il posto in Europa League.

  • Troppo Manchester City, il Napoli cade anche al San Paolo

    Troppo Manchester City, il Napoli cade anche al San Paolo

    Nella notte del San Paolo il Napoli di Maurizio Sarri cade nuovamente contro il Manchester City di Guardiola.

    Gli azzurri, nonostante una buona partenza, commettono alcuni errori, un paio di distrazioni in marcatura su corner, palle sbagliate che hanno innescato i contropiedi del City, che poi si dimostrano decisivi ai fini del risultato.

    Contro questo Manchester City non si può sbagliare nemmeno il minimo dettaglio, adesso la strada verso gli ottavi per il Napoli si fa durissima, serviranno due successi contro Shakhtar e Feyenoord, ma potrebbero non bastare se il City non battesse gli ucraini nell’ultimo turno.

    Veniamo al racconto della gara del San Paolo.

    Il Napoli, scottato dalla partenza shock della gara di andata, non sbaglia l’approccio e giocando il proprio calcio, cerca di mettere in difficoltà la squadra di Guardiola. Al 21° una splendida combinazione tra Mertens ed Insigne mette quest’ultimo davanti alla porta, l’attaccante napoletano non sbaglia e gli azzurri si portano in vantaggio. Sembra che solo un evento negativo possa rovinare la serata degli uomini di Sarri e questo purtroppo si concretizza con l’infortunio di Ghoulam al minuto 31°. Passano solo 3 minuti ed il City prima spaventa il San Paolo con un gran contropiede, passano però pochi istanti e dopo una azione da corner, Otamendi svetta libero in area e pareggia. Il gol è una botta psicologica tremenda per il Napoli e solo la traversa nega a Stones il gol del 2-1, si va al riposo sul pareggio.

    Ad inizio ripresa Stones, ancora di testa, colpisce di nuovo la traversa ma stavolta la palla sbatte aldilà della linea per il vantaggio del Manchester City. Il gol però stavolta dà la scossa giusta, prima Insigne centra la traversa al minuto 56° poi al 62° Albiol, colpito da Sane, conquista il calcio di rigore che Jorginho trasforma. Il San Paolo si rianima, cerca di dare tutta la spinta possibile ai propri ragazzi, Callejon spreca una bella occasione al 68° ed un minuto dopo il Napoli si fa trovare impreparato dinanzi ad una veloce ripartenza di Sane, Maggio ed Hysaj provano a salvare il salvabile ma la palla finisce ad Aguero che è glaciale davanti a Reina, Manchester City di nuovo avanti. Questa volta la reazione non si vede, Bernardo Silva al 89° avrebbe la palla del poker ma Reina si salva. Al 92° però nuovo errore del Napoli a metà campo che innesca il contropiede ben finalizzato da Sterling, finisce 4-2, ora per il Napoli, nel girone di Champions, si fa durissima.

     

    NAPOLI – MANCHESTER CITY 2-4 (21° Insigne (N), 31° Otamendi (M), 48° Stones (M), 62° rig. Jorginho (N), 69° Aguero (M), 92° Sterling (M))

    Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam (31° Maggio); Allan (75° Rog), Jorginho (82° Ounas), Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Manchester City (4-2-3-1): Ederson; Danilo, Stones, Otamendi, Delph; Fernandinho, Gundogan (71° David Silva); Sterling, De Bruyne, Sane (90° Gabriel Jesus); Aguero (76° Bernardo Silva).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Otamendi (M), Mertens (N), Koulibaly (N)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata, tonfo del Real Madrid che esce sconfitto per 3-1 in casa del Tottenham ma il ko è meno grave del previsto perchè il Borussia Dortmund non va oltre al 1-1, in casa, contro l’APOEL. Il Liverpool batte 3-0 il Maribor e si prende la vetta di un girone equilibratissimo che vede in corsa anche Siviglia e Spartak con gli spagnoli vincitori per 2-1 sui russi. Il Besiktas con il pareggio 1-1 contro il Monaco fa un piccolo passettino verso la qualificazione, intanto il Porto batte 3-1 il Lipsia e lo scavalca al secondo posto del girone.

  • El Shaarawy stende il Chelsea, Higuain salva la Juve

    El Shaarawy stende il Chelsea, Higuain salva la Juve

    Una Roma praticamente perfetta, trascinata da una doppietta di un grandissimo El Shaarawy, stende 3-0 il Chelsea di Conte e fa un gran bel passo verso la qualificazione.

    Nella notte di Halloween se il Faraone non si è travestito da mummia ma anzi ha brillato come una stella nel cielo dell’Olimpico, la Juventus per 45 minuti ha emulato gli Zombie della “Notte dei Morti viventi” è andata sotto a Lisbona con lo Sporting ma poi ha raggiunto un preziosissimo pari grazie all’ormai solito Gonzalo Higuain.

    Dunque il 3-0 dei giallorossi, che va pure stretto agli uomini di Di Francesco, lancia la Roma in testa al girone con grosse chance di qualificazione alla luce anche del 1-1 casalingo dell’Atletico Madrid con il Qarabag. 

    La squadra di Allegri invece ha sprecato la grossissima occasione di blindare il passaggio agli ottavi con vista sul primo posto, calcolando che il Barcellona non è riuscito ad andare oltre allo 0-0 ad Atene con l’Olympiacos. 

    Veniamo al racconto della gara della Juventus.

    La partita inizia con un discreto equilibrio, le due squadre sostanzialmente si studiano mantenendo ritmi bassi, nei primi minuti non si segnalano occasioni. I padroni di casa provano a rendersi pericolosi al 10° con una conclusione di Bruno Cesar che però non spaventa Buffon. Lo Sporting però cresce e al 20° Bruno Cesar è bravo a ribadire in rete con il tap in, dopo una conclusione di Gelson Martins respinta da Buffon. Immediata la reazione della Juve ma il colpo di testa di Khedira, su bel cross di De Sciglio, esce di poco. I portoghesi mantengono sempre ritmi alti, la Juventus non riesce a creare occasioni ed anzi va spesso in difficoltà. Il primo tempo non concede altre emozioni, finisce con lo Sporting Lisbona avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi, stessi 22 in campo e con Higuain anticipato bene da Coates e con Rui Patricio bravissimo a salvare su Mandzukic dopo azione da corner. E’ una Juventus più aggressiva ma sempre imprecisa. Gli uomini di Allegri crescono e costruiscono diverse chance ma al 60° Bruno Cesar in contropiede spreca la palla del possibile 2-0. I pericoli aumentano, Dost per pochi centimetri non arriva a chiudere in rete un bel cross di Bruno Fernandes. Al 69° Rui Patricio è strepitoso a salvare sul colpo di testa da due passi di Higuain. Al 79° però il portiere non può niente sul tocco sotto di Higuain, servito da Cuadrado, che s’insacca per il pareggio. Il gol carica la Juventus e Douglas Costa ha subito l’occasione per il vantaggio ma il suo sinistro esce. I portoghesi dopo un momento di difficoltà si ributtano in avanti con Bruno Fernandes che spaventa la difesa bianconera. Non succede molto altro, la Juventus si salva ma spreca una grandissima occasione.

     

    SPORTING LISBONA – JUVENTUS 1-1 (20° Bruno Cesar (S), 79° Higuain (J))

    Sporting Lisbona (4-2-3-1): Rui Patricio; Pinto, Coates, Ristovski (91° Petrovic), Silva; Battaglia, Bruno Cesar (63° Palhinha); Gelson Martins, Bruno Fernandes, Acuña; Bas Dost (81° Doumbia).

    Allenatore: Jesus.

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio (64° Douglas Costa), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira (70° Matuidi); Cuadrado, Dybala (82° Bernardeschi), Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Mandzukic (J), Dost (S), Acuna (S), Coates (S), Cuadrado (J)

     

    Veniamo al racconto della sfida della Roma.

    La partenza dei giallorossi è super, lancio verso Dzeko che fa sponda all’indietro per El Shaarawy che lascia partire un tiro vincente. Immediata risposta del Chelsea con Hazard che si presenta in area e calcia, Alisson è bravo a chiudere e respingere. I Blues provano a spingere alla ricerca del pari ma la Roma con buona solidità contiene senza affanni. Al 24° clamoroso errore di Kolarov, la palla dopo un rimpallo finisce sui piedi di Morata che da due passi spara altissimo. Al 35° El Shaarawy ha la chance del raddoppio dopo un grave errore di David Luiz, ma Courtois respinge il tiro del Faraone. Il gol però è solo rimandato, al 36° El Shaarawy sfrutta il mancato intervento di Rudiger e segna la rete del 2-0. Sul finale di tempo prima Alisson salva sulla conclusione di Marcos Alonso e sul seguente corner il colpo di testa di Bakayoko esce di poco a lato del palo. Il primo tempo si chiude sul 2-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e con una buona partenza della Roma. Ci si attende un Chelsea arrembante ed invece i giallorossi controllano bene il gioco e con Dzeko sfiorano il 3-0 al 53°, palla alta di poco. Al 63° Perotti riceve da Kolarov, controlla la palla, si accentra e poi lascia partire una conclusione che bacia il palo e s’insacca. Il Chelsea accusa il colpo e rischia pure di incassare il quarto gol ma Perotti non riesce a concretizzare la bella giocata di Dzeko. La Roma non rischia praticamente più niente, anzi è Curtois a dover evitare il 4-0 sul tiro di Nainggolan. Non accade molto alto, la Roma conquista un pesantissimo successo per 3-0 contro il Chelsea.

    ROMA – CHELSEA 3-0 (1°, 36° El Shaarawy, 63° Perotti)

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi (76° Manolas), Juan Jesus, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; El Shaarawy (75° Gerson), Dzeko, Perotti (87° Pellegrini).

    Allenatore: Di Francesco.

    Chelsea (3-4-3): Courtois; Rudiger, David Luiz, Cahill (56° Willian); Azpilicueta, Bakayoko, Fabregas (71° Drinkwater), Alonso; Pedro, Morata (75° Batshuayi), Hazard.

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Eriksson.

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata, goleada del Psg che batte 5-0 l’Anderlecht e si qualifica matematicamente agli ottavi a braccetto con il Bayern Monaco vincente 2-1 in casa del Celtic. Vittoria importante per il Manchester Utd che batte 2-0 il Benfica e vede gli ottavi, nello stesso girone si rilancia il Cska Mosca che batte 2-1 in trasferta il Basilea.

  • Mandzukic salva la Juve, la Roma sfiora l’impresa col Chelsea

    Mandzukic salva la Juve, la Roma sfiora l’impresa col Chelsea

    Serata dalle mille emozioni in Champions League per le due italiane impegnate, la Juve ringrazia Mandzukic che segna nel finale il gol che vale il 2-1 in rimonta sullo Sporting Lisbona. Una Roma davvero brillante non si fa spaventare dal doppio vantaggio del Chelsea, rimonta, passa avanti grazie alla doppietta di Dzeko e poi subisce il 3-3 che lascia così un sapore dolce amaro in bocca ai tifosi giallorossi.

    Un successo importante quello della Juventus perchè con questa vittoria i bianconeri allungano a +3 sullo Sporting posizionandosi al secondo posto del girone alle spalle del super Barcellona vittorioso 3-1 contro l’Olympiacos.

    Pesante anche il pari della Roma che, in una giornata che poteva rivelarsi negativa sulla carta, ha mantenuto i tre punti di vantaggio sull’Atletico Madrid fermato sullo 0-0 in casa del Qarabag.

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium.

    Ci si aspetta una super Juventus ed invece i bianconeri non partono per niente bene, sembrano contratti e al 13° vanno sotto, Gelson Martins solo davanti a Buffon sbaglia ma la palla respinta dal portiere finisce sui piedi di Alex Sandro per uno sfortunato autogol. La Juve abbozza una reazione e Rui Patricio è decisivo su una conclusione di Khedira. I bianconeri insistono e prima Mandzukic viene anticipato in corner poi poco dopo è Dybala ad aver la palla gol ma il suo tiro esce. Alla mezz’ora arriva il pareggio firmato da una punizione perfetta calciata da Pjanic. Passa un minuto e Mandzukic ha subito la palla del vantaggio ma Rui Patricio salva. La Juve è in crescita e sul finale di tempo è bravissimo Rui Patricio a salvare su Higuain. Si va al riposo sul 1-1.

    Benatia non rientra dagli spogliatoi, al suo posto Barzagli, e si parte subito con un brivido per i bianconeri, una brutta palla persa a metà campo innesca il contropiede ospite, salva tutto Chiellini. La Juventus pare più aggressiva e vogliosa, attacca a testa bassa ma la situazione non si sblocca. Al 60° grosso rischio per la Juventus con Buffon costretto a dribblare l’avversario a causa di un pericoloso retropassaggio di Sturaro. Dopo la spinta di inizio ripresa la Juve sembra spegnersi e lo Sporting controlla i ritmi e si rende anche insidioso. Passato un momento di stanca i bianconeri provano a buttarsi a capofitto in avanti ma i portoghesi sono organizzatissimi e non concedono molto. Al 84° però ci pensa il solito Mandzukic a colpire di testa, su cross del neoentrato Douglas Costa, e a portare la Juve in vantaggio. Al 92° brivido per tutto lo Allianz Stadium, Doumbia arriva in leggero ritardo e non riesce a toccare in rete la palla del possibile 2-2. Finisce così, la Juventus soffre molto ma porta a casa un successo molto importante.

     

    JUVENTUS – SPORTING LISBONA 2-1 (13° aut. Alex Sandro (J), 29° Pjanic (J), 84° Mandzukic (J))

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (84° Douglas Costa), Benatia (46° Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira (62° Matuidi), Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Sporting Lisbona (4-2-3-1): Rui Patricio; Piccini, Coates, Mathieu, Coentrao (77° Silva); Carvalho, Battaglia (87° Doumbia); Gelson Martins (76° Palhinha), Bruno Fernandes, Acuna; Dost.

    Allenatore: Jesus.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Coates (S), Bruno Fernandes (S), Sturaro (J), Chiellini (J)

     

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma tenta di partire bene nella tana del Chelsea ed ha anche una buona chance con Perotti al minuto numero 8, il suo tiro finisce però alto di poco. Passano solo 3 minuti e David Luiz si inventa un gran tiro a giro da fuori che non lascia scampo ad Alisson. Bruno Peres non pare in gran serata ed al 21° concede un’occasione ad Hazard il cui tiro esce di poco. Il Chelsea si accontenta e si limita ad attesa e ripartenze ma al 31° Courtois è costretto al miracolo salvando a tu per tu, con i piedi, una conclusione di Nainggolan presentatosi solo dinanzi al portiere. La Roma però gioca bene ed al 35° è Perotti ad avere la palla per il pari ma il suo tiro è debole e bloccato da Courtois. Al 37° però un brutto pallone perso da Bruno Peres permette a Morata di metterla in mezzo per Hazard che deposita in gol. Il gol non scoraggia i giallorossi che anzi al 40° accorciano con una gran conclusione di Kolarov dopo una bella azione personale. Al riposo va in vantaggio il Chelsea sul 2-1.

    Si riparte senza cambi e con la stessa buona Roma vista nei primi 45 minuti. Le occasioni da rete per gli ospiti si ripropongono anche nella ripresa ed al 55° un bel cross messo in area da Kolarov non viene sfruttato da nessun compagno. Gli uomini di Di Francesco giocano bene ma rischiano molto sulle veloci ripartenze di Morata. Al 64° il pareggio però arriva, gran conclusione al volo di sinistra di Dzeko che non lascia scampo a Courtois. La Roma non si ferma, anzi insiste ed al 70° Dzeko con un colpo di testa su punizione calciata da Kolarov trova addirittura il vantaggio. I Blues si ributtano in avanti e con un gran colpo di testa di Hazard al 75° trovano il gol del 3-3. Risponde subito Nainggolan ma la palla esce di poco. Al 82° Dzeko va vicino alla tripletta ma il suo colpo di testa su cross di Bruno Peres esce non di molto. Il Chelsea si lancia in avanti ma una grandissima Roma si difende ed anzi cerca pure di trovare il gol vittoria, non arriva ma il 3-3 a Stamford Bridge è da considerarsi un risultato splendido.

     

    CHELSEA – ROMA 3-3 (11° David Luiz (C), 37°, 75° Hazard (C), 40° Kolarov (R) 64°, 70° Dzeko (R))

    Chelsea (3-5-2): Courtois; Azpilicueta, Christensen, Cahill; Zappacosta (77° Rudiger), David Luiz (57° Pedro), Bakayoko, Fabregas, Marcos Alonso; Hazard (80° Willian), Morata.

    Allenatore: Conte.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Strootman (83° Florenzi), Gonalons, Nainggolan; Gerson (74° Pellegrini), Dzeko, Perotti (88° El Shaarawy).

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Bakayoko (C)

    I risultati di serata in Champions League | © UEFA.com

    Nelle altre gare di serata vincono facile il Bayern Monaco, 3-0 sul Celtic, ed il Psg, 4-0 in casa dell’Anderlecht. Successi in trasferta per il Manchester United, 1-0 in casa del Benfica, e del Basilea 2-0 a Mosca contro il Cska.

  • Mezz’ora di City stellare, il Napoli si sveglia tardi

    Mezz’ora di City stellare, il Napoli si sveglia tardi

    Un Manchester City devastante per almeno 30 minuti travolge il Napoli che poi si sveglia nella ripresa e dopo aver accorciato le distanze, con Diawara dal dischetto, sogna il pareggio.

    Guardando la prima mezz’ora è il City ad aver rimpianti, gli uomini di Guardiola avrebbero potuto portarsi sul 4-0, dopo aver timbrato per 2 volte in 13 minuti. Passata la sfuriata Citizens il Napoli ha avuto una prima occasione per riaprirla, ma Mertens ha fallito il rigore, poi nella ripresa con l’ottimo inserimento di Allan a centrocampo e la grinta di Ghoulam, ha segnato il gol del 1-2 e ha spinto costringendo i padroni di casa a cercare di perder tempo nei minuti di recupero portando il pallone verso la bandierina.

    Arriva così il secondo ko in 3 giornate nel girone di Champions League del Napoli e anche a causa del contemporaneo successo dello Shakhtar, 2-1 in casa del Feyenoord, costringerà i partenopei a giocarsi il tutto per tutto nelle prossime tre gare. Al San Paolo col City, nel prossimo turno, fare risultato sarebbe fondamentale per non arrivare alle ultime due gare con le spalle al muro.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è quella che ci si attende con il City a far possesso palla, con molta calma e con il Napoli chiuso e pronto anche a far pressing ad inizio azione.

    Passano solo 8 minuti ed il City la sblocca, David Silva dal fondo mette una palla indietro rasoterra, Walker colpisce ma trova Koulibaly sulla traiettoria, il pallone torna a Sterling che con la porta spalancata segna il gol del 1-0. I citizens non calano il ritmo ed Hysaj con gran difficoltà salva in corner dopo una gran giocata di Gabriel Jesus. Il Napoli abbozza una reazione ma al 13° viene punito nuovamente, rasoterra preciso di De Bruyne che trova solo, soletto Gabriel Jesus sul secondo palo, il brasiliano deve solo spingere dentro il 2-0.

    Il Napoli prova a dare continuità alla propria azione ma le punte di Sarri non riescono a creare problemi alla retroguardia del City. AL 25° altra ripartenza micidiale del Manchester City, la palla arriva a De Bruyne che calcia benissimo dal limite ma centra in pieno la traversa. Al 27° il tris sembra fatto, Gabriel Jesus calcia in caduta, da dentro l’area piccola, ma Reina prima e Koulibaly poi salvano sulla linea. Al 36° un errore di Delph spianerebbe la strada a Mertens ma il belga fa la scelta sbagliata e la difesa di Guardiola salva in fallo laterale. Al 38° la gara si potrebbe riaprire, Albiol viene cinturato da Walker, l’arbitro fischia rigore ma Mertens calcia male ed Ederson respinge. Il primo tempo si chiude con un Napoli più preciso e più deciso anche se al 44° Reina è costretto a salvare su Gabriel Jesus.

    Il secondo tempo riparte senza cambi e con lo stesso copione, possesso palla e ripartenze veloci del City, ma gli uomini Sarri sono più aggressivi e cercano un pressing più intenso. I partenopei non riescono ad esser precisi negli ultimi metri e per questo Ederson non è costretto ad intervenire. Al 56° tegola per Sarri, Insigne si ferma e chiede il cambio, dentro Allan. Un po’ per merito del Napoli, un po’ forse per scelta, il Manchester City gioca a ritmi bassi ma quando decide di accelerare mette sempre paura alla retroguardia ospite. Il possesso palla del City però è eccessivo e al 64° il Napoli ruba palla, Hamsik va a calciare a botta sicura ma trova sulla sua strada Stones che salva in corner. Al 73° altro rigore per il Napoli, questa volta procurato da uno slalom speciale di Ghoulam e trasformato da Diawara, 1-2. I partenopei provano a crederci e la partita rimane sul filo dell’equilibrio. Gli ultimi minuti vedono le due squadre stanche ed i Citizens abili a far scorrere il tempo portandosi la palla verso la bandierina. Finisce 2-1 per il Manchester City, il Napoli si sveglia tardi, non basta il gol di Diawara, arriva la seconda sconfitta nel girone di Champions League.

     

    MANCHESTER CITY – NAPOLI 2-1 (8° Sterling (M), 13° Gabriel Jesus (M), 73° rig. Diawara (N))

    Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Otamendi, Delph; De Bruyne, Fernandinho, David Silva (75° Gundogan); Sterling (69° Bernardo Silva), Gabriel Jesus (86° Danilo), Sané

    Allenatore: Guardiola.

    Napoli (4-3-3):  Reina; Hysaj (69° Maggio), Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (78° Ounas); Callejon, Mertens, Insigne (56° Allan).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Walker (M), De Bruyne (M), Fernandinho (M), Maggio (N)

    I risultati di serata in Champions League | © UEFA.com

    Nelle altre gare di serata pareggio per 1-1 al Bernabeu tra Real Madrid e Tottenham, nello stesso girone non ne approfitta il Borussia Dortmund fermato sul 1-1 in casa dell’Apoel. Continua la corsa a punteggio pieno del Besiktas che vince 2-1 in casa del Monaco, successo anche per il Lipsia 3-2 sul Porto. Goleade per Spartak Moska, 5-1 in casa sul Siviglia, e del Liverpool addirittura 7-0 in trasferta a Maribor.

  • Champions League, Roma e Juve non brillano ma vincono

    Champions League, Roma e Juve non brillano ma vincono

    Obiettivo centrato per le due italiane in campo oggi in Champions League, Roma e Juventus hanno vinto i rispettivi impegni contro Qarabag e Olympiacos ma lo hanno fatto con prestazioni di alta sofferenza.

    I giallorossi, avanti subito 2-0 a Baku, dopo aver concesso il gol del 1-2 alla mezz’ora hanno rischiato la super beffa nel finale con una conclusione di Ndlovu fuori di un niente.

    La Juventus ha fatto fatica a sbloccare la gara, un po’ per la bravura del portiere Proto, un po’ per i ritmi troppo bassi. La mossa vincente Allegri se l’è giocata ad inizio secondo tempo quando ha inserito Higuain che ha segnato il gol del vantaggio ed ha propiziato il 2-0.

    Due successi complessi ma pesanti perché, visto anche le vittorie di Chelsea in casa dell‘Atletico e Barcellona a Lisbona sullo Sporting, permettono a Roma e Juve di tornare a sorridere nel proprio girone di Champions.

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA.com

    Veniamo al racconto della gara dei giallorossi.

    La partenza della Roma è fortissima, già dopo un quarto d’ora la compagine di Di Francesco si trova sul 2-0 grazie al colpo di testa in tuffo di Manolas al 7°, su cross di Pellegrini, e alla forte conclusione da due passi di Dzeko. Tutto chiuso? No perché una distrazione della difesa della Roma, intorno alla mezz’ora, permette a Pedro Henrique d’inserirsi e battere agevolmente Alisson per il primo storico gol in Champions del Qarabag. Sul finire di tempo la Roma costruisce qualche altra buona chance ma il portiere Sehic si dimostra pronto ed il primo tempo si chiude con gli ospiti avanti per 2-1.

    Nella ripresa il Qarabag prova a partire forte ma la Roma regge bene ed anzi, ha un paio di chances per chiudere il match. Gli uomini di Di Francesco calano i ritmi e forse allentano la tensione e in Champions queste cose possono costare carissime. I padroni di casa infatti prendono fiducia e con Elyounoussi al 83° e con Ndlovu al 90°, sfiorano il gol del pari che avrebbe avuto il sapore amarissimo di beffa per la Roma. Per fortuna dei giallorossi il pari non arriva ma anzi arrivano 3 punti, preziosi e sudati, nel girone di Champions League.

     

    QARABAG – ROMA 1-2 (7° Manolas (R), 15° Dzeko (R), 29° Pedro Henrique (Q))

    Qarabag (4-2-3-1): Sehic; Medvedev, Guseynov, Sadygov, Agolli; Richard, Garayev; Pedro Henrique (76° Elyounoussi), Michel (88° Quintana), Madatov (81° Guerrier); Ndlovu.

    Allenatore: Gurbanov.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini (82° Strootman), Gonalons (67° De Rossi), Nainggolan; Defrel (58° Florenzi), Dzeko, El Shaarawy.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Garayev (Q) Pedro Henrique (Q), Gonalons (R).

     

    Mandata in archivio la sfida della Roma, passiamo al racconto della gara tra Juventus ed Olympiacos.

    I bianconeri partono con un evidente predominio territoriale ma non riescono a rendersi pericolosi. Bentancur, inserito nell’undici iniziale per un problema di Pjanic nel riscaldamento, dimostra buona personalità ma Dybala non pare nella serata più brillante, così come Cuadrado. Al 34° però è proprio Cuadrado a pennellare un bel cross per il colpo di testa di Mandzukic deviato in corner da Proto, sul calcio d’angolo ancora Proto è bravo a respingere su Sturaro. Passa un minuto poco più ed è la Juve a rischiare con un ottimo contropiede di Sebà salvato da Bentancur. Al 40° il duello Mandzukic-Proto si ripete e lo vince ancora il portiere. Nel finale di primo tempo Proto salva ancora su Dybala e poi subito dopo Engels rischia l’autogol, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Nella ripresa il copione non cambia, l’Olympiacos si chiude bene e per la Juventus non ci sono spazi. I greci non solo si difendono ma si continuano a rendere insidiosi in contropiede, Sebà al 57° spreca una buona occasione. Al 69° la Juventus riesce a sbloccarla, Alex Sandro la mette in mezzo, Higuain, entrato da pochi minuti colpisce al volo, la difesa respinge ma il Pipita se la ritrova sui piedi e calcia in gol. I Bianconeri, giocano più sereni dopo aver trovato il vantaggio e al 80° Higuain imbecca Dybala in area, la Joya con il colpo sotto scavalca Proto in uscita, Engels si lancia in scivolata disperata ma il suo tentativo di rinvio colpisce Mandzukic ed entra in rete. L’Olympiacos tenta di riaprirla ma la buona conclusione di Ben Nabouhane finisce sull’esterno della rete.

     

    JUVENTUS – OLYMPIACOS 2-0 (69° Higuain, 80° Mandzukic)

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (81° Benatia), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Matuidi; Cuadrado (60° Higuain), Dybala, Douglas Costa (84° Bernardeschi); Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Olympiacos (4-2-3-1): Proto; Figueras, Engels, Nikolaou, Koutris; Zdjelar (77° Fortounis), Romao; Pardo (72° Ben Nabouhane), Odjidja, Sebà; Emenike (88° Marin).

    Allenatore: Lemonis.

    Arbitro: Stiener.

     

     

     

  • Grazie al trio delle meraviglie il Napoli sconfigge il Feyenoord

    Grazie al trio delle meraviglie il Napoli sconfigge il Feyenoord

    Insigne, Mertens, Callejon è questa la formula magica che permette al Napoli di Maurizio Sarri di battere 3-1 il Feyenoord e riportarsi ampiamente in corsa nel girone di Champions League.

    L’impegno non è parso impossibile, il Feyenoord pieno di assenze è parso davvero poca cosa ma il Napoli aveva il compito di vincere e lo ha fatto in piena sicurezza, sbloccando praticamente subito la gara e sfruttando gli errori difensivi degli olandesi.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il Napoli, desideroso di cancellare il ko subito all’esordio in casa dello Shakhtar, parte subito forte e trova il vantaggio dopo solo 7 minuti grazie ad Insigne che dopo un’azione personale, lascia partire il tiro vincente che s’infila alle spalle del portiere Jones.

    La reazione del Feyenoord è totalmente sterile e si concretizza in un solo tiro da fuori di Boetius ben controllato da Reina.

    Gli uomini di Sarri mantengono il pallino del gioco ma per diversi minuti non riescono a rendersi pericolosi. Nel finale di frazione prima Insigne con un tiro a giro costringe Jones alla risposta, passa un minuto e Callejon si lancia in area ma si trova dinanzi il portiere avversario che in uscita respinge la palla, Jorginho è pronto a calciare ma sulla traiettoria c’è ancora un guizzante Jones pronto alla ribattuta. Il primo tempo si conclude con una buona conclusione di Hamsik fuori di poco.

    Le squadre rientrano con gli stessi 22 ma con un Feyenoord che pare più aggressivo. E’ solo un fuoco di paglia perché un erroraccio di Diks innesca Mertens che sotto porta è freddissimo e al 48° fa 2-0. La rete da una svegliata agli olandesi che, approfittando anche di un leggero calo di tensione del Napoli, si portano due volte al tiro da fuori con Reina bravo a bloccare in ambo i casi.

    Al 67° il Feyenoord avrebbe l’occasione per riaprire il match, Berghuis si conquista un calcio di rigore ma Reina è bravissimo ad allungarsi e a respingere la conclusione di Toornstra. Passano solo 3 minuti e dopo l’ennesimo errore difensivo olandese, Mertens è bravo ad imbeccare Callejon che segna in diagonale il 3-0.

    La botta psicologica è troppo forte per un già rimaneggiato Feyenoord che non riesce a creare più niente mentre il Napoli amministra pallone ed energie. All’ultimo secondo però la difesa partenopea si addormenta e Amrabat riesce a trovare il gol del 1-3 che fa arrabbiare molto Reina e Sarri. Finisce così, il Napoli cancella il ko con lo Shakthar e si rimette in piena corsa qualificazione.

     

    NAPOLI – FEYENOORD 3-1 (7° Insigne (N), 48° Mertens (N), 70° Callejon (N), 93° Amrabat (F))

    Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho (80° Diawara), Hamsik (71° Zielinski); Callejon (73° Rog), Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Feyenoord (4-3-3): Jones; Diks, St Juste, Tapia (78° van Beek), Haps; Amrabat, El Ahmadi, Vilhena; Berghuis (86° Larsson), Toornstra (68° Basacikoglou), Boetius.

    Allenatore: van Bronckhorst.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Koulibaly (N), El Ahmadi (F), Berghuis (F), van Beek (F), Diawara (N).

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA.com

    Nell’altra sfida del girone il Manchester City ha battuto 2-0 lo Shakhtar Donetsk per una classifica che vede la squadra di Guardiola a punteggio pieno, 6 punti, inseguita dalla coppia Napoli-Shakhtar a quota 3. Fanalino di coda il Feyenoord a quota zero.