Tag: Champions League

  • Champions League 6 Giornata: Risultati Live [gare del martedì]

    Champions League 6 Giornata: Risultati Live [gare del martedì]

    Risultati e marcatori in Live Blogging 6 Giornata Champions League

    Gruppo A

    Twente – Tottenham 3-3
    12′ aut Wisgerhof (Tw), 22′ rig di Landzaat (Tw), 48′ Defoe (To), 57′ Rosales (Tw), 60′ Defoe (To), 65′ Chandli (Tw)
    Werder Brema – Inter 3-0
    38′ Prodl, 49′ Arnautovic, 88′ Pizarro

    Gruppo B

    Benfica – Schalke 1-2
    20′ Jurado (S), 82′ Howedes (S), 87′ Luisao (B)
    Lione – Hapoel Tel Aviv 2-2
    64′ Lopez (L), 65′ Sahar (H), 71′ Zahavi (H), 90′ Lacazette (L)

    Gruppo C

    Bursaspor – Rangers 1-1
    19′ Miller (R), 79′ Yildirim (B)
    Manchester United – Valencia 1-1
    32′ Hernandez (V), 63′ Anderson (M)

    Gruppo D

    Barcellona – Rubin Kazan 2-0
    53′ Fontas, 84′ Vazquez
    Copenaghen – Panathinaikos 3-1
    26′ Vingaard (C), 51′ rig Gronkjaer (C), 74′ aut Cissé (P), 93′ Kanté (P)

  • Champions League: Werder Brema – Inter. Streaming e formazioni

    Formazioni WERDER BREMA – INTER (ore 20:45)

    WERDER BREMA (4-3-1-2): Wiese; Pasanen, Mertesacker, Prodl, Silvestre; Bargfrede, Fritz, Frings; Marin; Arnautovic, Hugo Almeida.
    Panchina: Mielitz, Schmidt, Hunt, Jensen, Pizarro, Kroos, Wagner
    Allenatore: Schaaf
    INTER (4-3-2-1): Castellazzi; Santon, Cordoba, Materazzi, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta, Muntari; Pandev, Biabiany; Eto’o.
    Panchina: Orlandoni, Natalino, Biraghi, Mariga, Nwankwo, Crisetig, Dell’Agnello
    Allenatore: Benitez

    CLICCA QUI PER VEDERE WERDER BREMA – INTER IN STREAMING

  • Milan, con l’Ajax Allegri lancia Ronaldinho

    Milan, con l’Ajax Allegri lancia Ronaldinho

    Con la qualificazione già in tasca, domani sera a San Siro il Milan affronterà senza patemi d’animo l’Ajax nell’ultima partita della fase a gironi di Champions League. Il tecnico rossonero Allegri darà il meritato, e richiesto, turno di riposo a Ibrahimovic lanciando, condizioni fisiche permettendo, dal primo minuto il grande escluso di questo periodo Ronaldinho al fianco di Robinho per una coppia d’attacco tutta carioca.
    L’ex Pallone d’Oro infatti non ha partecipato all’ultimo allenamento ma come fa capire lo stesso Allegri sarà lui domani a guidare il reparto avanzato rossonero:

    • Dinho ieri non si è allenato per una botta presa domenica ma se sarà in grado di giocare giocherà, accanto a Robinho. Ibra partirà dalla panchina“.

    Nonostante abbia intenzione di optare per un ampio turnover, l’allenatore del Milan non prende sottogamba la gara contro i Lancieri, già eliminati dalla competizione ma ancora in corsa con l’Auxerre per il piazzamento in Europa League:

    • Oltre a Ibrahimovic domani non giocano certamente Gattuso e Zambrotta. Non giochiamo un’amichevole, è una partita di Champions. E io voglio vincere sempre, come vorrei vincere se si trattasse di una partita di Coppa Italia. Siamo qualificati per gli ottavi, ma se perdiamo poi saremo sicuramente arrabbiati“.
  • Werder Brema – Inter, le probabili formazioni

    Werder Brema – Inter, le probabili formazioni

    Tra l’Inter e il Mondiale per Club c’è di mezzo il Werder Brema, impegno poco probante sulla carta in virtù ma importante per il morale dei nerazzurri e sopratutto per la classifica. Una vittoria con i tedeschi accompagnato da un passo falso del tottenham potrebbe relagare il primo posto ai nerazzurri evitando sfide da incubo agli ottavi.

    Benitez però fa turnover lasciando a riposo Lucio, Stankovic e Sneijder puntando nuovamente su Eto’o Pandev e Biabiany, in difesa ci sarà la coppia Cordoba Materazzi mentre a centrocampo si rivede dal primo minuto Thiago Motta.

    Probabili formazioni Werder Brema-Inter
    Werder (4-3-1-2):
    Wiese; Pasanen, Mertesacker, Prodl, Silvestre; Bargfrede, Fritz, Frings; Marin; Arnautovic, Hugo Almeida A disposizione: Mielitz, Schmidt, Hunt, Jensen, Pizarro, Kroos, Wagner Allenatore: Schaaf Indisponibili: Borowski, Boenisch, Naldo, Vander

    Inter (4-3-2-1):
    Castellazzi; Santon, Cordoba, Materazzi, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta, Muntari; Pandev, Biabiany; Eto’o A disposizione: Orlandoni, Natalino, Biraghi, Mariga, Nwankwo, Crisetig, Dell’Agnello Allenatore: Benitez Indisponibili: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, Stankovic, Sneijder, Obi, Coutinho, Milito

  • Cluj – Roma, probabili formazioni. Ranieri alla ricerca del punto qualificazione

    Cluj – Roma, probabili formazioni. Ranieri alla ricerca del punto qualificazione

    Serata importantissima quella di domani sera per la Roma che spera di ripetere la notte magica dell’Olimpico del 23 novembre quando i giallorossi si resero protagonisti di una super rimonta nella ripresa ai danni del Bayern Monaco ribaltando la situazione a proprio favore dallo 0-2 al 3-2, punteggio che consente alla truppa di Ranieri di giocare domani in Romania contro il Cluj per due risultati su tre. Infatti basterebbe un pareggio per strappare il pass definitivo agli ottavi di Champions League che porterebbe linfa vitale nelle casse societarie del club capitolino, oltre tre milioni di euro da sommare agli introiti dei diritti televisivi previsti per la fase finale della competizione.

    Ranieri non vuole rischiare nulla e conferma per 9/11esimi la squadra di Verona, eccezion fatta per Borriello e Menez, a riposo sabato, che affiancheranno il capitano Totti in attacco. A centrocampo, oltre a De Rossi, troveranno spazio Brighi e Simplicio con Pizarro dirottato ancora in panchina mentre la difesa sarà rappresentata dai soliti Cassetti, Juan, Burdisso e Riise.
    Nelle fila rumene occhio a Lacina Traorè, che mise a ferro e fuoco la retroguardia di Ranieri nella partita d’andata, e a Culio che è il giocatore con il maggior tasso tecnico che offre il Cluj.

    Probabili formazioni CLUJ – ROMA (ore 20:45)

    CLUJ (4-4-2): Stancioiu; Panin, Alcantara, Cadù, Rada; Dica, Costa, Koné, Culio; Bastos, Traoré.
    ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; De Rossi, Brighi, Simplicio; Menez; Totti, Borriello.

  • Benitez snobba la Champions, Lucio e Sneijder a riposo

    Benitez snobba la Champions, Lucio e Sneijder a riposo

    Con la qualificazione ormai in tasca e il Mondiale per Club ormai alle porte Rafa Benitez decide di dar riposo a due degli uomini cardine della sua Inter, non fiugurano infatti tra i convocati Lucio e Sneijder tenuti a riposo per recuperar forma e tossine.

    Il Mondiale per Club sarà per il tecnico spagnolo il banco di prova e un fallimento ad Abu Dabi vorrebbe dire esonero certo. Per la partita di domani contro il Werder sbazio ai giovani con ben cinque primavera convocati tra i quali figura anche il promettente Natalino colpito ieri da un grave lutto familiare.

    L’elenco dei convocati
    Portieri:
    12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni, 92 Alberto Gallinett.
    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 23 Marco Materazzi, 34 Cristiano Biraghi, 39 Davide Santon, 57 Felice Natalino.
    Centrocampisti: 8 Thiago Motta, 11 Sulley Muntari, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso, 40 Obiora Nwankwo, 48 Lorenzo Crisetig.
    Attaccanti: 9 Samuel Eto’o, 27 Goran Pandev, 54 Simone Dell’Agnello, 88 Ludovic Biabiany.

  • A Poznan la Juve va fuori dall’Europa League

    A Poznan la Juve va fuori dall’Europa League

    Dopo la Sampdoria anche la Juventus viene eliminata, con un turno d’anticipo, dall’Europa League. Ai bianconeri non basta l’ennesimo pareggio (1-1), il quinto su altrettante gare della fase a gironi, strappato a fatica sul ghiaccio dello stadio Miejski di Poznan in condizioni climatiche avverse e adatte per lo svolgimento di qualche sport invernale (si giocava sotto una nevicata di ghiaccio e con temperature di 12 gradi sotto lo zero) per continuare a credere in una qualificazione ai sedicesimi di finale. Per i polacchi a segno il solito Rudnevs, il pari bianconero arriva dai piedi di Iaquinta nel finale quando ormai è troppo tardi.

    Nel freezer di Poznan la Juve, che avrebbe preferito non giocare in queste condizioni al limite della praticabilità del campo, va subito sotto in avvio di gara: è infatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo che Rudnevs, al quarto gol ai bianconeri tra andata e ritorno dopo la tripletta dell’Olimpico, prende il tempo a Chiellini e batte di testa sul primo palo Manninger.
    Accusato il colpo la squadra di Del Neri costruisce due nitide palle gol con Sissoko e Bonucci, entrambe a tu per tu con il portiere Kotorowski che chiude bene lo specchio della porta. La voglia di arrivare al pareggio c’è ma, vuoi il terreno di gioco scivoloso, vuoi la sfortuna, il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore del Lech Poznan.

    Nella ripresa la tormenta aumenta tant’è che durante l’intervallo gli addetti dello stadio sono costretti a ritracciare le linee del campo ormai scomparse e che vanno confondendosi nel manto bianco del terreno di gioco. E quando i padroni di casa tirano definitivamente i remi in barca cercando di innalzare un muro davanti la porta difesa da Kotorowski, sale in cattedra Krasic proprio nel momento più difficile per la Juventus. Il serbo, abituato a giocare in queste condizioni avendo militato in Russia nelle fila del Cska Mosca per 6 anni, non sembra un calciatore bensì un pattinatore che scivola leggiadro sul ghiaccio polacco e supera in velocità puntualmente l’avversario di turno. E’ proprio grazie ad una sua accelerazione che offre un cross perfetto a Del Piero che di testa sfiora il palo e il pari.
    La bufera aumenta e proporzionalmente la visibilità si riduce. L’1-1 arriva grazie a Iaquinta, su assist di Krasic, all’84’ e si va verso il finale di gara con la Juve a provare un difficile assalto alla porta avversaria provando il tutto per tutto (con il pareggio e la concomitante vittoria del Manchester City i bianconeri sarebbero fuori aritmeticamente): e proprio a pochi secondi dal termine del match è il neo entrato Libertazzi che ha sulla testa la palla giusta per centrare il colpaccio ma la sua conclusione è troppo centrale e viene neutralizzata dal portiere polacco.

    Sono i titoli di coda di un’avventura europea che finisce anzitempo, nessuno lo avrebbe immaginato, ma bisogna dare alibi in ogni caso alla Juventus che, causa infortuni e indisponibilità varie, è stata costretta a giocare spesso con alcuni Primavera titolari, vedi stasera Camilleri, e con una panchina che è sempre stata imbottita di giovani. Ora tutte le forze saranno concentrate nel campionato.

    Il tabellino
    LECH POZNAN – JUVENTUS 1-1
    12′ Rudnevs (L), 84′ Iaquinta (J)
    LECH POZNAN (4-4-2): Kotorowski; Wojtkowjak, Bosacki, Arboleda, Henriquez; Peszko, Injac, Djurdjevic, Krivets (54′ Kikut); Rudnevs (61′ Mozdzen), Stilic (81′ Kaminski).
    Panchina: Buric, Gancarczyk, Wilk, Kielb.
    Allenatore: Bakero.
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Bonucci, Chiellini, Traoré (77′ Libertazzi); Krasic, Sissoko (75′ Melo), Marchisio, Pepe (67′ Lanzafame); Iaquinta, Del Piero.
    Panchina: Storari, Liviero, De Paola, Giandonato.
    Allenatore: Del Neri.
    Arbitro: Teixeria Vitienes

  • Meno Special? Barça e squalifiche ridimensionano Mourinho

    Meno Special? Barça e squalifiche ridimensionano Mourinho

    L’ultima settimana è stata forse la peggiore della sua carriera e seppur davanti alle telecamere è riuscito a contenere la rabbia dimostrando un invidiabile self control. Dalla infelice quanto strategica scelta di Amsterdam di far ammonire Xabi Alonso e Sergio Ramos è iniziato un tam tam mediatico alimentato ulteriormente dal Clasico di Spagna e dalla aperta rivalità con il Barcellona e Pep Guardiola.

    Quando giochi contro il Barcellona la sconfitta è sempre da metter in conto ma una sconfitta cosi roboante è difficile da digerire da chiunque è ancora più cocente quando sei lo Special One, il re degli allenatori, l’allenatore del Triplete.

    Ieri è arrivata la squalifica di una giornata con un’altra con la condizionale e la multa per il Real Madrid che macchia l’immagine di un club che faceva della lealtà il proprio cavallo di battaglia. Sicuramente si realzerà, ma da oggi il Mou è un pò meno Special.

  • Ranking Uefa: l’Italia accorcia ma la Germania rimane distante

    Ranking Uefa: l’Italia accorcia ma la Germania rimane distante

    La brillantissima due giorni di coppa della nostre italiane impegnate in Champions League ha consentito all’Italia di accorciare, seppur lievemente, sulla Germania, in lotta per il terzo posto nel Ranking Uefa che da la possibilità di schierare una squadra in più in Champions League a partire dalla stagione 2012-2013.
    In particolare l’Italia fa bottino pieno con Milan, Inter e Roma (la vittoria dei giallorossi “vale doppio” perchè ottenuta con il Bayern Monaco) mentre i tedeschi prendono punti solo dallo Schalke. Inoltre con Milan e Inter da una parte e Bayern Monaco e Schalke dall’altra già qualificate, la Roma, a cui basta anche un pareggio nell’ultima sfida per accedere agli ottavi, potrebbe far guadagnare all’Italia altri 5 punti aggiuntivi (0.714 di coefficiente) in più rispetto alla Germania considerato che i nostri più diretti rivali hanno perso definitivamente per strada il Werder Brema, eliminato dalla Champions e fuori anche dall’Europa League.

    Al momento nel ranking guidano Inghilterra e Spagna, irragiungibili, seguono Germania a 62.936 e l’Italia a 56.409. Il nostro ritardo da colmare da qui fino a fine stagione dunque è di 6.527 mentre prima di martedì era di 7.051. Fondamentale sarà anche l’apporto delle italiane che partecipano all’Europa League: Juventus, Napoli, Palermo e Sampdoria, impegnate settimana prossima, dovranno cercare di centrare i sedicesimi di finale per raccogliere altri punti importanti e per continuare la rincorsa al terzo posto.

    Questo il Ranking Uefa aggiornato al 24 novembre

    1. Inghilterra – 76.928 (6)
    2. Spagna – 72.186 (7)
    3. Germania – 62.936 (6)
    4. Italia – 56.409 (7)
    5. Francia – 49.678 (5)
    6. Portogallo – 41.396 (4)
    7. Russia – 40.541 (4)
    8. Ucraina – 39.216 (4)
    9. Olanda – 35.296 (5)
    10. Turchia – 34.050 (2)

    Calcolo del coefficiente Uefa

    Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati:

    2 punti per vittoria;
    1 punto per pareggio;
    1 punto per vittoria nei preliminari;
    0.5 punti per pareggio nei preliminari;
    0 punti per sconfitta;
    4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
    5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
    1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale per ognuna delle due competizioni;
    0 punti per le finali vinte.

    Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
    Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei punteggi che vanno dalla stagione 2006-2007 fino al 2010-2011) e così via.

  • Il complottista Cambiasso salva Benitez

    Il complottista Cambiasso salva Benitez

    Solo quattro giorni fa era stato messo a capo della rivoltosi pronti a tutto per mancare a casa Benitez ipotizzando addirittura una telefonata al presidente Moratti per palesare il disappunto dello zoccolo duro dello spogliatoio. Cambiasso ha subito replicato in diretta tv a Controcampo ma ancor di più ieri sera segnando il gol decisivo contro il Twente e salvando dall’esonero certo il tecnico spagnolo.

    L’Inter mette in cascina la qualificazione trovando un appiglio a cui agganciarsi per ripartire anche se del risultato di ieri và salvato il gol e la prova convincente dei mastini di centrocampo ma è ancora in difesa e nella sterilità dell’attacco.

    Proprio il reparto avanzato dovrà trovare nuova forza e linfa per ottemperare alle assenze di Eto’o e Milito e molto del peso cadrà su Pandev e Sneijder che mostrano si tanta voglia ma anche tanta imprecisione. Nell’ultimo incontro della fase a girone l’Inter è comunque l’unica squadra italiana che potrà aspirare al primo posto evitando le big d’Europa.