Tag: Champions League

  • La Champions League nei dettagli con Sky HD

    La Champions League nei dettagli con Sky HD

    La tecnologia è entrata nelle nostre case e finalmente possiamo vedere il mondo sotto un'altra ottica. Poco tempo fa ho deciso insieme alla mia famiglia di far il gran salto di qualità passando dal vecchio televisore ad uno di nuova generazione, il negoziante mi ha convinto ad affidarmi all'HD in modo tale da veder immagini nitide e chiare e valorizzare i dettagli.

    Il Decoder My Sky HD


    Tutto questo è vero ma quel che si era dimenticato di aggiungere è che per valorizzare al meglio il mio nuovo televisore avrei avuto bisogno di un Decoder, l'opportunità c'è stata suggerita da Sky che dal normale ricevitore ci consigliò di passare a My  Sky HD. E adesso? Abbiamo scoperto un nuovo mondo.

    Proprio in questi giorni è ricominciata la Champions League con le appassionanti gare ad eliminazione e casa mia è diventata un ritrovo per la mia famiglia ed i miei amici estasiati per la qualità dell'immagine e la cattura dei dettagli dei giocatori preferiti. Vedere la maggiore competizione europea tutta in HD la rende ancora più bella e magica anche se mia mamma e mia sorella non saranno troppo contenti di averci sempre tra i piedi. 

    Immagini della Roma impegnata in Champions League

    Il compromesso però arriva ancora grazie a Sky che il prossimo 27 Febbraio manderà in diretta e ovviamente in Hd la notte degli Oscar su Sky Cinema 1.
    Se avete un televisore HD provate anche voi la piacevole esperienza di My Sky HD ne resterete folgorati.


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  • Lucio non ha fretta : “Torno con il Bayern”

    Lucio non ha fretta : “Torno con il Bayern”

    Il difensore brasiliano, pilastro della difesa nerazzurra nell’anno del triplete e titolare inamovibile sia con Benitez che con Leonardo dopo l’infortunio subito nella gara contro il Palermo è ormai pronto per il rientro. In occasione di un evento organizzato a Milano dal suo sponsor tecnico, il difensore nerazzurro ha spiegato ai giornalisti di non avere fretta, di non voler forzare i tempi in vista del big match di mercoledì prossimo in Champions League, che vedrà il replay della finale di Madrid tra Inter e Bayern Monaco.

    “Non so se tornerò già per la gara di sabato con il Cagliari  o mercoledì per la Champions League.- ha affermato il giocatore verdeoro –  Quello che so è che adesso sono felice di tornare ad allenarmi con la squadra e essere a disposizione dell’allenatore. Sono felice, ma ci vuole un po’ di attenzione. La partita con il Bayern è troppo importante, non possiamo rischiare adesso. Di sicuro, per quella data ci sarò”.

    Immancabile qualche parola sul rendimento più che buono della sua squadra evidenziando come il discorso scudetto sia ancora apertissimo:“l’Inter ha vinto tante partite, tranne quella giocata a Torino  contro la Juventus. Hanno fatto tutti bene e sono felice, perché la chance di tornare a vincere lo scudetto c’è. Spero che proseguiremo così”.

    A chi gli avesse fatto notare la crescita esponenziale di Ranocchia, suo compagno di reparto, lui risponde con tranquillità elogiando la società e il tutto il resto della squadra: “Se l’Inter l’ha preso è perché é un buon giocatore. Dopo l’infortunio di Samuel era importante che arrivasse un giocatore così. Ma devo ammettere che oltre ad Andrea, tutta la squadra sta lavorando bene in fase difensiva”.

    Anche se, come gli fanno notare, nonostante il cammino in campionato sia ripreso bene e l’Inter sia lanciata all’inseguimento del Milan, il problema evidente sono i 13 gol presi in 10 partite giocate portando i nerazzurri a non avere più quella solidità difensiva necessaria a chi vuole vincere il titolo: “Ne abbiamo fatti tanti,- spiega Lucio – giochiamo in modo molto offensivo, è normale soffrire un po’ di più dietro, ma l’importante è vincere“. Continuando sul discorso scudetto il difensore brasiliano crede nelle potenzialità della proprio squadra, anche se ammette :”Io credo sempre nella mia Inter, che ha fatto bene nelle ultime gare. Mancano tante partite, vincerà la squadra con più forza e con più qualità. Le chance non sono uguali, perché il Milan è un po’ avanti, ma l’Inter insegue ancora il sogno scudetto”.

    Stessa filosofia di pensiero anche per il capitano Javier Zanetti raggiunto dai cronisti alla Festa per il Nuovo Anno organizzata dal Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi, dove è stato premiato  come “Campione di Sport e Solidarietà”: “Noi pensiamo alle nostre partite, poi vedremo cosa succederà. – ha spiegato quasi a voler rispondere a Galliani che si era detto tranquillo sul vantaggio nei confronti dei cugini nerazzurri – È stata importante la vittoria di Firenze, ma ancora mancano tante gare: noi, comunque, siamo tranquilli e consapevoli delle nostre forze”.

    Poi ancora Lucio, con il pensiero  che si rivolge all’Europa dove l’Inter scende da campione in carica e avrà tutta la responsabilità di difendere il titolo con l’obbligo di provare a fare il bis, impresa difficilissima ma non impossibile:“In Champions c’è sempre pressione. L’Inter, dopo l’anno scorso, ha un grande nome in tutta Europa e deve affrontare queste partite con la massima concentrazione“.

    Ormai è evidente come la differenza tra l’Inter del girone di andata e quella di adesso la stiano facendo i recuperi degli infortunati, con una squadra che se è al completo può veramente dare fastidio al Milan e scendere in Europa con la consapevolezza di chi vuole vincere tutto come aveva già fatto nello scorso anno con Mourinho.

  • Borriello vs Ranieri: “Sto in panchina io che ho segnato 25mila gol”. Video

    Borriello vs Ranieri: “Sto in panchina io che ho segnato 25mila gol”. Video

    Il ciclo Sensi sta per concludersi ma l’ultima appendice non è proprio quella che si aspettava Rossella per farsi ricordare dal popolo giallorosso. La Roma sta affondando e Ranieri condottiero in mari impervi e tempestosi non riesce più a farsi seguire dai suoi uomini.

    La sconfitta contro lo Shaktar di Lucescu è solo l’ultima manifestazione di un malessere che cova dentro da tempo e che a turno ha tirato dentro tutti i giocatori simobolo della squadra. L’allenatore romano è riuscito a litigare praticamente con tutti gli attaccanti e l’ultimo è stato Marco Borriello pescato ieri ad inveire contro il suo tecnico per averlo lasciato inspiegabilmente in panchina.

    “Sto in panchina io che ho segnato 25mila gol”
    avrebbe detto l’ex rossonero beccato dalle telecamere ad inizio secondo tempo, “Infatti si è visto come ha giocato poi” è la risposta piccata di Ranieri nel post partita.


    Borriello vs Ranieri
    Caricato da Almiron. – Altri video di sport

  • Perde il Barcellona? Tutta colpa di Rizzoli

    Perde il Barcellona? Tutta colpa di Rizzoli

    Se ti chiami Barcellona, hai in organico il giocatore più forte al mondo, esprimi il miglior calcio e sei consapevole di esser la squadra migliore al mondo è davvero difficile esser sportivi e omaggiare chi è riuscito nell’impresa di batterti.

    Gli azulgrana perdono all’Emirates Stadium contro l’Arsenal di Wenger e la stampa catalana nel day after si scaglia diretta e senza mezzi termini contro l’italiano Rizzoli reo di esser amico di Mourinho e di cavalcare un oscuro progetto anti Barcellona.

    Lo scorso anno dimostrarono che il culto della sconfitta non è una chimera soltanto italiana aprendo gli idranti mentre l’Inter di Mourinho festeggiava il successo conseguito, quest’anno vedremo cosa succederà se i Gunners dovessero riuscire ad uscire indenni dal Camp Nou ma intanto la loro vittoria viene delegittimata con una paurosa campagna mediatica.

    Rizzoli ha fatto qualche errore, l’assistente ha fermato un contropiede per un fuorigioco inesistente ma quello che si son scordati di evidenziare i catalani sono gli errori di Messi e Villa sotto porta, la papera di Valdes sul gol di Van Persie e le tante amnesie difensive.

  • Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Potrebbe avere conseguenze maggiori del previsto il triste epilogo di Milan – Tottenham giocata a San Siro martedi sera. L’Uefa ha aperto un procedimento nei confronti di Gennaro Gattuso e il capitano rossonero stando alla giurisprudenza e alla fermezza nel punire le risse e gesti antisportivi rischia fino a 5 turni di stop ma da quanto svela il Corriere dello Sport i rossoneri potrebbero avere conseguenze ben più gravi.

    Pare infatti che la rissa scattata in campo abbia avuto una seconda appendice nel tunnel che porta agli spogliatoi sotto gli occhi della quaterna arbitrali. I protagonisti della barussa sono ancora una volta Gattuso e Joe Jordan ma secondo il quotidiano avrebbe visto coinvolti attivamente anche Mario Yepes e Robinho e il difensore degli Spurs Bassong .

    A nulla sarebbero valsi i tentativi di conciliazione dell’ex Boateng e di Pienaar e adesso a rischiare sarebbero tre rossoneri rendendo ancor più difficile l’impresa al White Lane tra quindici giorni.

  • Il calcio italiano naufraga in Europa. L’analisi di una crisi senza fine

    Il calcio italiano naufraga in Europa. L’analisi di una crisi senza fine

    Di solito quando una squadra arriva a vincere il triplete dà alla sua nazione d’appartenenza un ritorno d’immagine importante, alzando l’asticella della competitività del proprio campionato e ponendosi come modello di riferimento per chi aspira a diventare il numero uno.

    L’impresa dell’Inter nella scorsa stagione ha sortito però l’effetto contrario nel calcio italiano, dell’Inter del triplete è stato incensato il solo Mourinho mentre i giocatori, veri protagonisti, sono stati snobbati venendo preferiti per il pallone d’Oro il “Messia” Messi e i giocolieri spagnoli.

    Il sistema calcio Italia è fallito perchè qui si vive di competizione interna e le big non sanno più confezionare un progetto vincente. Per primeggiare in Europa non bastano le stelle e il modulo del Milan dimostra ancora una volta che l’Ibradipendenza non paga o che alla Roma capita troppo spesso di sentirsi superiore all’avversario per poi ritrovarsi con le ossa rotte e tanti rimorsi.

    Mi capita spesso di vedere le partite di calcio estero e rimango impressionato dalla velocità con cui le squadre si affrontano e non riesco a capire perchè in Italia non succede. In Inghilterra fanno più partite di noi eppure corrono e pensano ad una velocità superiore idem in Spagna e in Germania e come ha dimostrato lo Shaktar ieri sera all’Olimpico anche nelle altre nazioni si inizia a pensare ad un altro calcio.

    La serie A è in crisi perchè le grandi non importano più campioni affidandosi a cavalli di ritorno come Ibra e Cassano il Milan, Toni e Barzagli per la Juventus, mentre l’Inter in estate ha avuto la presunzione di definirsi perfetta per poi esser costretta ad un massiccio intervento invernale.

  • Gli extraterresti sono i Gunners, Arsenal-Barcellona 2-1

    Gli extraterresti sono i Gunners, Arsenal-Barcellona 2-1

    Il meglio del calcio europeo questa sera era raccolto all’Emirates Stadium di Londra dove l’Arsenal di Wenger ospitava il Barcellona di Guardiola. Gli occhi del mondo erano tutti concentrati su due squadre che fanno dell’esaltazione del collettivo e del gioco i loro punti di forza e la partita non ha smentito le attese regalando 90′ minuti spettacolari e ricchi di colpi di scena.

    La partita può esser sintetizzata attribunedo un tempo a testa alle due squadre, il primo è ad appannaggio degli azulgrana capaci però di segnare solo una rete con Villa e di sprecare una ghiottissima occasione con Messi prima e poi con Pedro. I Gunners nel finale di tempo provano una reazione ma il Barcellona chiude in vantaggio.

    Nella ripresa tutti si aspettano il colpo del ko ma un pò a sorpresa i ragazzi di Wenger diventano i padroni assoluti dell’incontro ma è ancora Messi a sprecare incredibilmente. Il tecnico francese al 67′ azzecca la mossa vincente Arshavin entra per Song mentre Guardiola richiama Villa per Keita, la partita cambia Van Persie segna un gol bellissimo su assist di Clichy e dopo cinque minuti, all’83’ è Arshavin che segna il 2-1 dopo una ripartenza da fulmine di Nasri servito da Fabregas.

    Il Barcellona tenta gli ultimi assalti, ma dalle parti dell’Arsenal non si passa più fino al triplice fischio di Rizzoli: rimonta compiuta e primo atto della rivincita servito per i gunners che trovano una vittoria fondamentale anche in vista del ritorno al Camp Nou il prossimo 8 marzo.

  • La Roma crolla sotto i colpi dello Shakhtar

    La Roma crolla sotto i colpi dello Shakhtar

    La Roma perde 3 a 2 all’Olimpico contro Shakhtar e adesso la qualificazione è seriamente a rischio. Dopo la crisi di risultati con il pari di Brescia e le sconfitte contro l’Inter e il Napoli che avevano ridimensionato i sogni scudetto in casa Roma, arriva la batosta anche in Europa, con una sconfitta che rende davvero difficile la trasferta per il ritorno degli ottavi.

    A parte il risultato non sono mancati gol e spettacolo all’Olimpico per una partita che davvero non ha smesso mai di regalare emozioni.

    La Roma di Ranieri gioca un bellissimo calcio per gran parte del primo tempo, rendendosi padrona del campo.

    Gran parte del gioco passa per i piedi del capitano, anche se sia Vucinic che Menez riescono con giocate improvvise a mettere in crisi la difesa della squadra ucraina. La Roma fa fatica però a entrare in area, provando troppo spesso gli inserimenti per vie centrali, mentre lo Shakhtar si difende con molti uomini dietro la linea della palla.

    Al 27’ dopo aver sfiorato pochi minuti prima il gol Burdisso da calcio d’angolo, arriva la rete del vantaggio giallorosso grazie a Perrotta. De Rossi mette giù in area un pallone difficile, scarica su Taddei, cross morbido a scavalcare il portiere e Perrotta schiaccia di testa sul difensore dello Shakhtar Rat con deviazione vincente per i giallorossi. La gioia del gol non dura nemmeno un minuto, perché sull’azione offensiva seguente della squadra di Lucescu la Roma subisce il pareggio con un tiro da fuori area di Jadson deviato da De Rossi. Deviazione decisiva che beffa il portiere giallorosso Doni.

    Una partita che poteva sembrar facile sulla carta si rivela tutt’altro, quando al 35’ Costa si libera al limite dell’area e calcia a giro sul palo opposto realizzando un gol bellissimo. Ancora Shakhtar al 41’ quando Riise perde palla con un errore sulla fascia regalando il pallone a Costa che serve in area il compagno Luis Adriano libero da marcature e realizza il gol che porta gli ucraini sul 3 a 1. Una tripletta tutta brasiliana che manda la Roma negli spogliatoi con il morale ai minimi storici e uno stadio intero che fischia i suoi eroi e gli incita a tirare fuori gli attributi. Nella ripresa la musica non cambia la Roma subisce tanto, troppo, anzi rischia l’imbarcata e il possibile 4 a 1, esponendosi molto e lasciando tantissimo spazio alle ripartenze degli ucraini. La Roma ci crede e nel giro di pochi minuti con Menez al 60’ riesce ad accorciare le distanze. Il francese praticamente si inventa un gol bellissimo. Tiene testa e resiste alla trattenuta di Jadson poi dal limite dell’area calcia di piatto all’incrocio dei pali facendo esplodere l’Olimpico! La Roma ci crede e fino alla fine va più volte vicino al gol sia con Borriello entrato al posto di Vucinic sia con Totti, ma senza fortuna. Senza però  dimenticare  i rischi corsi e le numerose occasioni sventate da Doni o sbagliate dagli uomini di Lucescu. Nel finale la Roma alza bandiera bianca accusando anche le ammonizioni di Cassetti e Menez entrambi diffidati, che, automaticamente salteranno la sfida di ritorno.

    In conclusione è stata una partita che ha sicuramente divertito gli spettatori, mostrando un calcio spettacolare ma sicuramente  evidenziando dei limiti con delle squadre organizzate male a livello difensivo, dove non c’è stata tregua per le difese: o attaccava lo Shakhtar o attaccava la Roma non ci sono state fasi intermedie o di gioco statico. Tantissime le occasioni per parte a dimostrazione di come gli avvertimenti di Ranieri non siano stati proprio ascoltati da tutti. La Roma perde in casa una partita chiave. Il ritorno adesso è assolutamente in salita per i giallorossi che dovranno segnare almeno 2 gol e non subirne nessuno per passare il turno.

  • Champions League, ottavi: Arsenal – Barcellona. Streaming e formazioni

    Formazioni ARSENAL – BARCELLONA (ore 20:45)

    ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny, Eboue, Koscielny, Djourou, Clichy; Song, Wilshere; Walcott, Fabregas, Arshavin; Van Persie.
    Allenatore: Wenger.
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes, Dani Alves, Piquè, Abidal, Maxwell; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Villa.
    Allenatore: Guardiola.

    CLICCA QUI PER VEDERE ARSENAL – BARCELLONA IN STREAMING

  • Le offese di Joe “Jaws” Jordan. Pasqualin difende Gattuso

    Le offese di Joe “Jaws” Jordan. Pasqualin difende Gattuso

    Il comportamento di Gennaro Gattuso di ieri sera ha sbalordito un pò tutti, il Ringhio rossonero infatti si è sempre distinto per la sua veemenza e il suo agonismo ma allo stesso tempo per la sua correttezza.

    Il capitano rossonero ha ammesso nel post partita di essersi fatto troppo prendere dalla carica agonistica e assumendosi tutte le colpe (rischia tre giornate) ha provato in qualche modo agli occhi dei suoi tanti tifosi. Chi però non ci sta a far passare il giocatore per un cattivo e violento è il suo agente Pasqualin intervenendo ai microfoni di Radio Kiss Kiss:

    “Quello che mi pare evidente è che il mio assistito sia stato gravemente provocato da Joe Jordan. Jordan, dopo averlo continuamente beccato, lo ha insultato con una frase di infimo profilo che recitava ‘Fucking Italian bastard’. Per uno come Rino, che ha forte il senso dell’appartenenza all’Italia, credo che questa sia la più vigliacca e inqualificabile delle ingiurie. L’azione disciplinare? Appena avremo notizie dall’Uefa valuteremo giuridicamente l’atteggiamento migliore da adottare”.