Tag: Champions League

  • Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Una beffa, una vera e propria doccia gelata nell’ultimo minuti di recupero toglie alla Juve la gioia di una vera e propria impresa sfiorata al Bernabeu.

    I Bianconeri hanno giocato una grandissima partita, passati subito in vantaggio, hanno chiuso il primo tempo sul 2-0 grazie alla doppietta di Mandzukic. Al 61° al gol di Matuidi la rimonta era stata totalmente compiuta. Sembrava tutto apparecchiato per i supplementari poi a pochi secondi dal 93° è arrivato il rigore fischiato per il contatto Benatia-Vazquez che ha portato alle violente proteste di Buffon, poi espulso, e al gol di Cristiano Ronaldo che ha fissato l’uno a tre che è valso il passaggio del turno per i Blancos.

    C’è tanto rimpianto, un po’ per la gara d’andata, la si poteva giocare decisamente meglio, un po’ per l’episodio finale, a Torino un contatto su Cuadrado all’ultimissimo secondo non fu fischiato.

    Alla Juventus rimane la piccola soddisfazione di aver tenuto in scacco il Real Madrid ed aver espugnato il Bernabeu con un 3-1 che purtroppo però non è servito al passaggio del turno.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via e la Juventus passa subito in vantaggio, grande azione di Douglas Costa, palla a Khedira che pennella un cross perfetto per la testa di Mandzukic ed il croato segna. Al 7° ancora Douglas Costa, il brasiliano va via sul fondo ma Navas è bravo a salvarsi in due tempi su Higuain. Al 10° una leggerezza di Mandzukic permette al Real di arrivare in area con la combinazione veloce, Bale va al tiro, Buffon respinge corto, il gallese ci riprova di tacco ma mette fuori. Al 13° il Real trova il pareggio ma Isco si fa trovare in fuorigioco sulla respinta di Buffon. La Juve però c’è e Mandzukic su corner ha una grossa chance per raddoppiare ma il suo tocco sul corner di Pjanic è troppo centrale. Al 17° problema per Allegri, De Sciglio è costretto a lasciare il campo per infortunio a Lichtsteiner. Al 34° Isco scatta sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Buffon ma il portiere della Juve è bravo a chiudere lo specchio. Al 37° la Juve raddoppia, Lichtsteiner trova un cross perfetto per Mandzukic che colpisce ancora di testa bucando Navas. Nel primo minuto di recupero la traversa salva la Juventus dal perfetto colpo di testa di Varane, si va al riposo sul doppio vantaggio per gli uomini di Allegri. 

    Si riparte nel secondo tempo con un doppio cambio nel Real, escono Casemiro e Bale ed entrano Lucas Vazquez e Asensio. Il primo pericolo lo crea Douglas Costa che si accentra e lascia partire il sinistro che finisce alto. Il Real Madrid inizia il suo palleggio e si rende insidioso al 57° con la conclusione di Cr7 bloccata da Buffon. La risposta bianconera è immediata con il tiro di Higuain respinto da Navas. Al 61° cross di Douglas Costa, papera di Navas che si perde il pallone, arriva Matuidi che deve solo spingerlo in porta. Il Real Madrid prova a crescere anche cercando di approfittare della stanchezza della Juve. Al 74° una conclusione deviata da Pjanic spaventa Buffon ma finisce sul fondo di un niente. Al 78° strepitoso Buffon che salva in tuffo la conclusione di Isco deviata da Benatia. La sfida sembra destinata a scivolare ai supplementari ma proprio all’ultimo secondo una sponda di Cristiano Ronaldo trova solo Vazquez che sta per calciare ma viene toccato da Benatia, l’arbitro fischia il rigore che scatena le proteste che portano al rosso di Buffon. Szczesny entra al posto di Higuain ma non riesce nel miracolo di fermare Cristiano Ronaldo, la Juve sfiora l’impresa leggendaria ma in semifinale va il Real Madrid.

     

    REAL MADRID – JUVENTUS 1-3 (2°, 37° Mandzukic (J), 61° Matuidi (J), 97° rig. Ronaldo (R))

    Real Madrid (4-4-2): Navas; Carvajal, Vallejo, Varane, Marcelo; Kroos, Casemiro (46° Asensio), Modric (74° Kovacic), Isco; Bale (46° Lucas Vazquez), Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Juventus (4-3-3): Buffon; De Sciglio (17° Lichtsteiner), Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic, Khedira; Douglas Costa, Higuain (96° Szczesny), Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Pjanic (J), Carvajal (R), Mandzukic (J), Lichtsteiner (J), Alex Sandro (J), Douglas Costa (J), Marcelo (R), Benatia (J), Ronaldo (R)

    Espulso: Buffon (J)

  • Capolavoro Roma, Di Francesco riscrive la storia

    Capolavoro Roma, Di Francesco riscrive la storia

    Un’impresa, una parte di storia del calcio che viene riscritta, la Roma di Di Francesco riesce a compiere quello che prima della gara sembrava impossibile: rimontare la sconfitta dell’andata e conquistare la semifinale di Champions League.

    Una partita praticamente perfetta quella dei giallorossi, un gol segnato subito, una difesa perfetta che non concede niente al temibile attacco dei catalani, il rigore trasformato da De Rossi ad inizio ripresa e il gol decisivo di Manolas a meno di dieci minuti dalla fine.

    Il destino ci ha messo lo zampino anche in questa serata, De Rossi e Manolas, autori di due sfortunati autogol al Camp Nou, diventano marcatori ed eroi della serata dell’Olimpico. 

    Meriti ai calciatori, ma anche al tecnico Di Francesco che si è giocato questa sfida con la difesa a tre, molto spesso alta e pronta a rilanciare l’azione.

    Il migliore in campo è stato quello che a gennaio sembrava dovesse lasciare la Serie A: Edin Dzeko, glaciale sotto porta, abile a far salire la squadra e a pressare la difesa avversaria, una prestazione da 9 in pagella.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma prova a rendersi aggressiva ma al 3° minuto i giallorossi si fanno trovare scoperti e prima Sergi Roberto calcia in porta ma Alisson è bravo e blocca agevolmente, poi ci prova anche Messi ma il pallone finisce alto. Sembra una Roma in difficoltà ma al 6° De Rossi pennella un lancio perfetto per Dzeko che in area controlla e batte ter Stegen. I blaugrana non hanno una reazione intensa, anzi sono i padroni di casa a rendersi pericolosi con il colpo di testa di Schick fuori non di molto al 13°. La Roma gioca bene e al 25° Kolarov si porta alla conclusione dall’interno dell’area, Piqué in contrasto salva in corner. Al 29° Fazio crossa in maniera perfetta per Schick che solo in mezzo all’area colpisce di testa ma non inquadra lo specchio. Ancora Roma, al 37° Dzeko si fa trovare pronto a colpire di testa sul cross di Florenzi ma ter Stegen con il riflesso alza in corner. Il Barcellona prova a rendersi pericoloso su calcio di punizione ma Messi calcia ampiamente alto. Il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo. Il secondo tempo ricomincia come era finito il primo, pressing intenso e potenziali occasioni per i giallorossi, pochissimo Barcellona. Al 58° Dzeko è bravissimo ad anticipare Piqué in area, lo spagnolo interviene in scivolata e commette fallo, dal dischetto De Rossi è freddissimo e porta i suoi sul 2-0. La Roma rifiata, il Barcellona cerca di spingersi in avanti ma Alisson non corre rischi. Al 67° grande occasione per Nainggolan che cerca di colpire al volo ma il suo tiro è debole e ter Stegen blocca. Al 73° si rivede Messi ma il suo tiro da fuori viene bloccato agevolmente da Alisson. Al 79° l’Olimpico grida al gol, un cross perfetto di Florenzi pesca El Shaarawy sul secondo palo, il Faraone colpisce al volo ma il riflesso di ter Stegen è mostruoso e il Barça si salva. Al 83° però il gol arriva, corner di Under, anticipo perfetto di Manolas e colpo di testa vincente. Al 92° brivido per la Roma, Alisson non si intende con il difensore e commettono un pasticcio in uscita, il tentativo da lontano di Dembelé finisce sopra la traversa non di molto. Finisce così, impresa della Roma che riesce a ribaltare il pesante k.o. dell’andata e a volare in semifinale.

     

    ROMA – BARCELLONA 3-0 (6° Dzeko, 58° rig. De Rossi, 82° Manolas)

    Roma (3-5-2): Alisson; Manolas, Fazio, Juan Jesus; Florenzi, De Rossi, Nainggolan (77° El Shaarawy), Strootman, Kolarov; Dzeko, Schick (72° Under).

    Allenatore: Di Francesco.

    Barcellona (4-4-2): ter Stegen; Semedo (84° Dembelé), Pique, Umtiti, Jordi Alba; Sergi Roberto, Busquets (84° Paco Alcacer), Rakitic, Iniesta (80° Andrè Gomes); Messi, Suarez.

    Allenatore: Valverde.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Fazio (R), Juan Jesus (R), Piqué (B), Messi (B), Suarez (B)

  • Alla Roma non basta il cuore contro il Barcellona

    Alla Roma non basta il cuore contro il Barcellona

    Una buona Roma con tanto impegno e cuore, anche con tanta sfortuna, esce dal Camp Nou con una pesante sconfitta per 4-1 che avvicina il Barcellona alla semifinale di Champions League.

    Il risultato quindi è pesantemente bugiardo, il Barcellona ha meritato probabilmente il successo ma i giallorossi hanno di che recriminare, anche nei confronti dell’arbitro, per due sfortunate autoreti che hanno pesantemente indirizzato la gara ed hanno allargato il passivo.

    La strada verso la semifinale si fa davvero in salita, all’Olimpico servirà l’impresa, servirà una gara praticamente perfetta, servirà cancellare ogni minimo errore. La percentuale di qualificazione è davvero bassa ma Di Francesco ed i suoi hanno il compito di provarci.

    Veniamo al racconto della gara.

    L’approccio della Roma è buono, con la giusta aggressività, con il pressing alto, e anche con una linea difensiva attenta che al 7° manda in fuorigioco Suarez. Al 9° protesta la Roma per un contatto tra Semedo e Dzeko, con il bosniaco che cade in area, l’arbitro però non fischia niente. Al 18° brivido per la Roma, Perotti e Pellegrini si disturbano e lasciano la palla in area, calcia Rakitic ma il palo salva Alisson, Suarez sulla respinta calcia altissimo. Il Barça cerca di accelerare, la difesa giallorossa prova a tenere duro, al 28° Suarez cerca il diagonale insidioso, Alisson è attento. Al 38° i blaugrana tentano una percussione velocissima al limite dell’area, Iniesta cerca di servire Messi, De Rossi si lancia in scivolata ma per sua sfortuna infila la propria porta. Al 41° grossa chance per la Roma, Pellegrini viene agganciato pochi cm fuori dall’area, è punizione, lo stesso numero 7 calcia ma centra la barriera.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e dopo circa venti secondi Perotti di testa, al limite dell’area piccola, colpisce male e spreca. La risposta del Barcellona è nella classica serpentina di Messi, il tiro è però centrale, blocca Alisson. Al 55° arriva il raddoppio, Messi trova Rakitic sul fondo, il croato mette un cross basso ed insidioso, Manolas tenta di anticipare Umtiti, prima la palla carambola sul palo poi di nuovo sul greco ed infine entra in porta. La Roma prova a reagire con rabbia ma si disunisce ed i padroni di casa ripartono in contropiede, Messi serve Suarez che controlla, si accentra e calcia, Alisson respinge ma da due passi c’è Piqué che al 59° fa 3-0. Il terzo gol spegne un po’ il morale alla Roma, il Barça tiene il pallino del gioco e non rischia niente sino al 75° quando Perotti trova Strootman dentro l’area, l’olandese calcia di prima ma Piqué devia in corner. Al 77° enorme pasticcio di ter Stegen, la palla arriva a Defrel che controlla e calcia a botta sicura, il portiere però ritrova la posizione e salva. Un minuto dopo gran conclusione a giro di Perotti e ancora ter Stegen a salvare. Al 80° però il gol tanto meritato arriva, Dzeko è bravo a controllare in area e a battere il portiere blaugrana. La rete sembra svegliare gli uomini di Di Francesco ma al 87° Gonalons anzichè spazzare, cerca di controllare in area, sulla palla si avventa Suarez che insacca il 4-1. Finisce così, all’Olimpico tra 6 giorni servirà una grande impresa alla Roma.

     

    BARCELLONA – ROMA 4-1 (38° aut. De Rossi (R), 55° aut. Manolas (R), 59° Piqué (B), 80° Dzeko (R), 87° Suarez (B))

    Barcellona (4-4-2): Ter Stegen; Jordi Alba, Umtiti, Piqué, Semedo; Iniesta (84° Denis Suarez), Busquets (66° Paulinho), Rakitic, Sergi Roberto (83° André Gomes); Messi, Suarez

    Allenatore: Valverde.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (60° Gonalons), De Rossi (77° Defrel), Strootman; Florenzi (72° El Shaarawy), Perotti, Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Kolarov (R), Strootman (R)

     

  • La Juve si arrende a Cristiano Ronaldo

    La Juve si arrende a Cristiano Ronaldo

    Un Cristiano Ronaldo in versione scintillante non lascia scampo alla Juventus, il portoghese segna una doppietta, il secondo con una rovesciata meravigliosa, e agevola il successo del Real che alla fine si impone per 3-0.

    Semifinale ipotecata per gli uomini di Zidane ed ennesima delusione Champions per una Juventus che però, nonostante l’immediato svantaggio, ha tenuto ampiamente il campo per 60 minuti, meritando anche il pari.

    Così non è stato, un pasticcio difensivo, combinato al gioiello di Cristiano Ronaldo e all’espulsione di Dybala, hanno messo sostanzialmente la parola fine su partita e qualificazione.

    Un 3-0, a segno anche Marcelo, che non lascia praticamente la minima speranza, a Madrid servirebbe un miracolo che però dinanzi a questo Real e a questo Cristiano Ronaldo pare davvero improponibile.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via, neanche il tempo di ragionare che il Real Madrid con gran facilità trova il vantaggio: Isco si libera sulla fascia e mette in mezzo, Barzagli si perde Ronaldo ed il portoghese tocca facile alle spalle di Buffon. La Juve abbozza una reazione e Dybala al 6° calcia da dentro l’area ma la difesa ospite chiude in corner. Al 13° buon inserimento di Higuain che appoggia per Bentancur, la conclusione del centrocampista non impensierisce Navas. La squadra di Zidane gestisce il gioco ma al 22° serve un gran riflesso di Navas per salvare sul tocco da due passi, su punizione di Dybala, di Higuain. Il Real Madrid tiene il pallino del gioco, al 33° ci prova De Sciglio ma il suo diagonale si spegne sul fondo. Al 36° gran conclusione di Kroos, la traversa nega il raddoppio. Passano due minuti e Chiellini, pescato solo da corner di Dybala, colpisce male e il Real un po’ a fatica si salva. Tanta grinta da parte della Juventus ma poca concretezza, il primo tempo si chiude sullo 0-1.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo. Il tema della partita non cambia, la Juve prova a fare la partita e al 50° Cristiano Ronaldo si trova una palla in area e calcia, è però troppo defilato e non inquadra la porta. Al 55° Dybala si procura una punizione, che costa il giallo e la squalifica a Sergio Ramos, il 10 bianconero ci prova ma la sua palla deviata dalla barriera esce di poco a Navas totalmente battuto. Al 63° grossa incomprensione tra Chiellini e Buffon, Ronaldo sembra poterne approfittare ma non calcia, riapre in mezzo, Buffon salva su Lucas Vazquez, palla per Carvajal che crossa in mezzo e Cr7 inventa una rovesciata perfetta che si insacca. Al 66° si complica ancora di più la situazione, Dybala commette un fallo sciocco e prende il secondo giallo. Il Real gioca in scioltezza e al 72° Marcelo riesce anche a saltare Buffon e spingere in rete il 3-0. La Juve sostanzialmente si spegne, c’è ancora tempo per una traversa di Kovacic ed una parata di Buffon su tiro di Cristiano Ronaldo. Nemmeno la volontà di Cuadrado serve a sbloccare la Juve, finisce 0-3, mercoledì al Bernabeu sembra pura formalità per i Blancos.

     

    JUVENTUS – REAL MADRID 0-3 (3°, 63° Cristiano Ronaldo, 72° Marcelo)

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio, Barzagli, Chiellini, Asamoah (68° Mandzukic); Khedira (75° Cuadrado), Bentancur; Douglas Costa (68° Matuidi), Dybala, Alex Sandro; Higuain

    Allenatore: Allegri.

    Real Madrid (4-4-2): Navas; Carvajal, Ramos, Varane, Marcelo; Modric (83° Kovacic), Kroos, Casemiro, Isco (75° Asensio); Benzema (58° Lacas Vazquez), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Bentancur (J), Sergio Ramos (R), Kovacic (R).

    Espulso: Dybala.

     

  • Sorteggio Champions: Juve e Roma sfidano Real e Barcellona

    Sorteggio Champions: Juve e Roma sfidano Real e Barcellona

    L’urna di Nyon è stata decisamente negativa per le due squadre italiane, il sorteggio Champions peggio di così, molto probabilmente, non poteva andare: nei quarti di finale Juve e Roma dovranno vedersela con Real Madrid e Barcellona.

    La Juventus si ritroverà dinanzi quel Real Madrid, detentore da due edizioni consecutive del trofeo, che l’ha sconfitta per 4-1 nella finale di Cardiff del 3 giugno scorso.

    Sarà uno scontro difficilissimo per la compagine bianconera che però ha dalla sua parte i precedenti negli scontri su due sfide. Da quando esiste la Champions League nella sua forma moderna, tutte le volte che Juventus e Real Madrid si sono trovate contro nelle gare ad eliminazione diretta su due partite, ad eccezione delle finali che sono appunto su gara secca, è sempre stata la Juve a passare il turno.

    C’è da aggiungere un altro fattore alla sfida, mentre il Real Madrid avrà la possibilità di concentrarsi solo sulla Champions League, in quanto il Barcellona in vetta alla Liga dista ben 15 punti e i Blancos sono già stati eliminati ai quarti della Coppa del Re, la Juve ha ancora in ballo una finale di Coppa Italia ma sopratutto un Napoli alle spalle, distante solo 4 lunghezze, che non vorrà facilmente cedere nella corsa allo Scudetto.

    Il tweet post Sorteggio Champions di Massimiliano Allegri | © profilo twitter Massimiliano Allegri

    Sulla carta quindi sono gli spagnoli a partire avvantaggiati ma i bianconeri di Massimiliano Allegri, che dovranno fare a meno di Benatia e Pjanic squalificati per la gara d’andata, non partono già battuti in partenza.

    L’andata si giocherà all’Allianz Stadium di Torino martedì 3 aprile mentre il ritorno al Bernabeu è previsto per mercoledì 11 aprile.

    Come già anticipato, il sorteggio Champions non ha per niente sorriso nemmeno alla Roma.

    I giallorossi di Eusebio Di Francesco dovranno infatti fronteggiare la corazzata, guidata in campo dall’alieno Leo Messi, Barcellona.

    Il piatto della bilancia, di questo quarto di finale, pende nettamente verso la parte catalana. In testa con un bel vantaggio in Liga ed in finale di Coppa del Re, oltre al già citato super Messi, quest’anno il tecnico Valverde ha saputo dare al suo team anche una grande solidità difensiva infatti il Barça, che era nel girone della Juventus, ha subito solo 2 reti.

    Fortissimi davanti, rocciosi dietro, la Roma è quindi da considerarsi spacciata?

    Assolutamente no, certo sarà difficilissimo ma i giallorossi, che molti davano già fuori dopo il sorteggio del girone con Chelsea ed Atletico Madrid, avranno dalla loro la serenità di non avere niente da perdere, la solidità di un Alisson sempre più muraglia difficile da valicare, un Dzeko che pare lontano parente di quello di qualche mese fa e poi anche i precedenti che sono in perfetta parità, una vittoria per parte e due pareggi, anche se l’ultima sfida fu il pesante 6-1 dell’anno scorso incassato dalla Roma al Camp Nou.

    L’andata si giocherà a Barcellona mercoledì 4 aprile mentre il ritorno si disputerà all’Olimpico di Roma martedì 10 aprile.

    Per quanto riguarda gli altri due accoppiamenti usciti dal sorteggio Champions di Nyon, ci saranno la sfida del Siviglia di Montella al Bayern Monaco ed il derby inglese tra Liverpool e Manchester City.

  • Dzeko trascina la Roma ai quarti di Champions League

    Dzeko trascina la Roma ai quarti di Champions League

    Uno scatto sul filo del fuorigioco, il tocco morbido con la palla che s’infila tra le gambe del portiere e va a gonfiare la rete per la gioia di Edin Dzeko e di tutto lo stadio Olimpico.

    E’ quindi del centravanti bosniaco, che ha gennaio ha rischiato di lasciare i giallorossi, il gol che riporta la Roma ai quarti di finale dopo dieci anni dall’ultima volta.

    Una squadra, quella di Di Francesco, che ha giocato una partita di sostanza, non ha permesso mai allo Shakhtar di tirare in porta e nonostante un inizio di ripresa dai ritmi bassi, ha colpito al momento giusto.

    L’Italia porta così due squadre tra le prime otto della massima competizione europea per club, una vera e propria impresa visto che l’ultima volta era accaduto nella stagione 2006/07.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma prova a partire in maniera aggressiva, cercando di tenere alta la pressione ma dopo i primi 5 minuti sono gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco con un lungo possesso palla ed improvvise accelerazioni sulla fascia, principalmente quella difesa da Florenzi, che spaventano la retroguardia giallorossa. Al 24° l’asse Perotti-Kolarov combina sulla sinistra, il serbo mette in area un rasoterra forte ed insidioso ma Pyatov è bravo ad anticipare Dzeko. Al 32° grave ingenuità di Fazio che perde un brutto pallone permettendo a Ferreyra di lanciarsi verso la porta, il difensore della Roma però non molla, recupera e disturba l’avversario che calcia fuori. Al 40° grossa potenziale chance per la Roma, Nainggolan ritarda di un attimo il passaggio e Under, che sarebbe stato solo davanti a Pyatov, finisce in fuorigioco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e al 52°, quando sembra di vedere ancora una Roma addormentata arriva la zampata di Dzeko che parte sul filo del fuorigioco e batte Pyatov in uscita. Subito il gol lo Shakhtar si lancia in attacco ma la palla gol capita ancora a Dzeko, la sua conclusione dal limite al 62° esce di poco sul fondo. I giallorossi non soffrono e vanno nuovamente vicini al raddoppio al 72° ma Gerson ci mette troppo tempo e si fa recuperare dalla difesa che gli sporca la conclusione. Al 78° la difesa ucraina combina un pasticcio, Dzeko ne approfitta e costringe Ordets al fallo che gli costa il rosso. L’assalto disperato degli ucraini non porta alcun risultato, vince la Roma che raggiunge la Juventus ai quarti di finale di Champions League.

     

    ROMA – SHAKHTAR DONETSK 1-0 (52° Dzeko)

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Ünder (65° Gerson), Dzeko (89° El Shaarawy), Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Ordets, Rakitskyy, Ismaily; Fred, Stepanenko (74° Patrick); Marlos (82° Dentinho), Taison, Bernard, Ferreyra.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Undiano Mallenco.

    Ammoniti: Florenzi (R), Manolas (R), Stepanenko (S), Fred (S), Ferreyra (S)

    Espulso: Ordets (S).

  • Impresa a Wembley, la Juve ai quarti di Champions

    Impresa a Wembley, la Juve ai quarti di Champions

    Vedere l’inferno dell’eliminazione ma poi ritrovarsi in paradiso nel giro di 3 minuti, questo è quello che è successo alla Juve di Allegri nella serata di Wembley. 

    Una Juventus troppo molle, troppo brutta nel primo tempo, è andata sotto per il gol di Son sul finale di frazione e ha visto tutti gli spettri del disastro.

    Al 60° però Max Allegri si è giocato le carte Asamoah, per uno stanco Matuidi, e Lichtsteiner per l’acciaccato Benatia e nel giro di 7 minuti tutto è cambiato.

    Al 64° infatti un cross dello svizzero ha visto Khedira servire una sponda perfetta per la zampata di Higuain. Trovato il gol il Pipita si è trasformato e 3 minuti dopo ha fornito un assist al bacio per Dybala, decisamente in ombra sino a quel momento, che ha fulminato Lloris e ribaltato la situazione spingendo di fatto la Juve ai quarti di finale di Champions League. 

    E’ stata una Juve bruttina ma con un gran cuore, oltre alla strategia vincente di Allegri, ribaltare il risultato in casa di questo Tottenham è da ritenersi una piccola impresa sportiva.

    La strada verso la finale di Kiev s’interrompe per gli uomini di Pochettino mentre rimane aperta per una Juventus che però dovrà ritrovare condizione e uomini per raggiungere la capitale dell’Ucraina.

    Veniamo al racconto della gara.

    Si inizia con il commosso minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Davide Astori. La partenza vede un Tottenham più aggressivo con Son che riesce anche ad andare al tiro al 3° minuto, bravo Buffon a respingere. La Juve prova a creare pericoli con un paio di cross insidiosi ma al 15° Kane si lancia in area, salta Buffon ma non riesce a trovare lo specchio della porta. Al 18° Douglas Costa salta secco il suo avversario che lo stende in area, sembra nettamente rigore, non per arbitro ed addizionale che lasciano correre. La gara continuano a farla i padroni di casa ma senza grosse occasioni. Una conclusione a giro di Kane poco dopo la mezz’ora fa tremare Buffon, ma la palla finisce sul fondo. Al 38° altro brivido, Son entra in area, lascia partire il diagonale, fuori di pochissimo. Un minuto dopo però il Tottenham passa, Trippier mette bene una palla indietro per Son che colpisce male ma beffa Buffon per il vantaggio degli Spurs. La reazione della Juventus è immediata ma la conclusione di Pjanic esce di poco. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Tottenham.

    Si rientra con gli stessi 22 in campo ma il copione non cambia, è sempre il Tottenham a gestire il ritmo. La Juventus non riesce a creare praticamente niente e sopratutto i minuti passano. Al 62° pasticcio tra Sanchez e Lloris, la palla arriva a Dybala che colpisce al volo ma la palla esce di molto. Al 64° la Juve trova il pari, cross di Lichtsteiner, sponda di Khedira, arriva Higuain che con la zampata supera Lloris. Al 67° geniale verticalizzazione di Higuain, Dybala beffa il fuorigioco, entra in area e batte ancora Lloris. Dopo qualche minuto di stordimento il Tottenham si rigetta in avanti e al 78° serve un super Chiellini per salvare su un pericoloso cross di Son. E’ un vero e proprio assedio, gli Spurs conquistano una serie di angoli ma la porta di Buffon tiene. Al 90° Kane colpisce, in posizione di fuorigioco non ravvisato, la palla supera Buffon ma centra il palo prima di venire allontanata ad un passo dalla linea. Non accade altro, la Juventus tiene e porta a casa un pesantissimo successo e si regala i quarti di finale di Champions League.

     

    TOTTENHAM – JUVENTUS 1-2 (39° Son (T), 64° Higuain (J), 67° Dybala (J))

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Dier (74° Lamela), Dembele; Eriksen, Dele (85° Llorente), Son; Kane.

    Allenatore: Pochettino.

    Juventus (4-3-3): Buffon; Barzagli, Benatia (61° Lichtsteiner), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi (60° Asamoah); Dybala, Higuain (83° Sturaro), Douglas Costa.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Vertonghen (T), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Benatia (J), Chiellini (J), Dele (T), Dembele (T)

  • La Roma si spegne nella ripresa e cade in casa dello Shakhtar

    La Roma si spegne nella ripresa e cade in casa dello Shakhtar

    La Roma spreca una grande occasione in casa dello Shakhtar, i giallorossi giocano un gran primo tempo e trovano pure il vantaggio con Under, nella ripresa però vengono messi sotto dai padroni di casa che ribaltano il risultato e s’impongono per 2-1.

    Come già anticipato la prima frazione dei giallorossi è stata di alto livello, il 4-2-3-1 messo in campo da Di Francesco crea parecchie difficoltà alla squadra di Fonseca ed il gol di Under, imbeccato da un assist meraviglioso di Dzeko, ne è la semplice conseguenza.

    Nella ripresa la Roma si è spenta ed ha permesso ad uno Shakhtar in crescita di ribaltare completamente il risultato. Senza uno strepitoso Alisson probabilmente per gli ospiti sarebbe potuta finire con un parziale ben più ampio.

    Finisce 2-1 per lo Shakhtar, la qualificazione rimane aperta ma all’Olimpico servirà la versione della Roma vista nel primo tempo altrimenti tutto potrebbe farsi complicato.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è a favore dello Shakhtar e al 3° minuto con gran facilità i padroni di casa arrivano sul fondo e con Fred mettono la palla in mezzo, il tocco però è troppo morbido per spaventare Alisson. La risposta giallorossa è immediata, al 5° infatti su azione di corner Dzeko gira debolmente verso la porta, Pyatov respinge male, la palla arriva a Fazio che però si fa rimpallare il tiro. Il pallino del gioco lo tengono gli ucraini e si rendono pure insidiosi con una giocata di Marlos che costringe Alisson alla parata in due tempi. Intorno al 20° doppia occasione per la Roma, prima su corner Manolas stacca solissimo ma di testa colpisce male, poi Perotti serve un bel pallone a Dzeko che però calcia debolmente, para Pyatov. Lo Shakhtar tiene palla ma non riesce a creare praticamente niente, la Roma controlla bene e al 41° Under, servito da Dzeko, da dentro l’area calcia verso la porta Pyatov tocca ma non basta, giallorossi in vantaggio. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per la Roma.

    Si riparte e si vede per la prima volta Facundo Ferreyra, il suo tiro finisce comodo tra i guanti di Alisson. Al 52° lo Shakhtar pareggia, Rakitskiy lancia lungo, Florenzi buca l’intervento, Ferreyra controlla la palla, dribbla Manolas e poi calcia battendo Alisson. La Roma accusa il colpo e al 55° serve un Alisson strepitoso a salvare sulla conclusione a botta sicura di Marlos. Il portiere giallorosso torna ancora protagonista al 62° quando toglie da sotto l’incrocio una gran conclusione di Taison. Al 70° Marlos si procura una punizione dal limite, Fred lascia partire la conclusione, il tiro è potente e preciso, Alisson parte con leggero ritardo e può solo vedere la palla sbattere sulla traversa e infilarsi. Di Francesco prova a cambiare la catena di destra inserendo Bruno Peres e Gerson per Florenzi e Under ma le azioni pericolose continuano a crearle i padroni di casa. Al 92° strepitoso salvataggio sulla linea di Bruno Peres che da terra manda il pallone in corner sul tiro a botta sicura di Ferreyra. Finisce così, la Roma esce sconfitta da Karkhiv, al ritorno non sarà facile ma non servirà nemmeno un’impresa.

     

    SHAKHTAR DONETSK – ROMA 2-1 (41° Under (R), 52° Ferreyra (S), 71° Fred (S))

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Kryvtsov (45°+3 Ordets), Rakitskiy, Ismaily; Fred, Stepanenko; Marlos, Taison, Bernard (91° Kovalenko); Ferreyra.

    Allenatore: Fonseca.

    Roma (4-2-3-1): Alisson; Florenzi (72° Bruno Peres), Fazio, Manolas, Kolarov; Strootman, De Rossi; Under (72° Gerson), Nainggolan (82° Defrel), Perotti; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Ferreyra (S), Taison (S), Perotti (R)

  • La Juve spreca, a Wembley servirà un’impresa

    La Juve spreca, a Wembley servirà un’impresa

    Nell’andata degli ottavi di Champions League la Juve parte forte e va sul 2-0 ma poi concede troppo al Tottenham, spreca le occasioni per poter aumentare il vantaggio e viene raggiunta sul 2-2, ora per passare il turno servirà espugnare Wembley.

    Sembrava una passeggiata, un gol dopo un minuto, il raddoppio al 9° dal dischetto, entrambi firmati da Higuain, poi un arretramento, ma con la chance del 3-0 sprecata dal Pipita. A quel punto il Tottenham si è risvegliato, ha iniziato a dominare il centrocampo e al 35° ha accorciato con la rete di Kane.

    Nel recupero del primo tempo arriva un altro rimpianto per i bianconeri, Douglas Costa si conquista un altro rigore ma stavolta Higuain calcia alto. Nella ripresa gli inglesi insistono e grazie ad un errore di posizionamento della barriera da parte di Buffon, trovano il gol del pesantissimo 2-2 con Eriksen.

    Ora sarà durissima, servirà un altra Juve, servirà magari qualche guizzo del rientrante Dybala, il Tottenham qualche fragilità difensiva l’ha mostrata ed i bianconeri dovendo fare la partita potrebbero ritagliarsi ghiotte occasioni ma stavolta non ci si potrà permettere il minimo errore, servirà semplicemente la partita perfetta.

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium. 

    Allegri imposta una squadra d’attacco per provare a mettere in crisi la difesa ospite e non passa neanche un minuto che su una punizione calciata in area da Pjanic, Higuain si fa trovare pronto e scarica al volo verso la porta battendo Lloris. Il Tottenham abbozza una reazione ma la difesa commette un’altra ingenuità con Davis che stende Bernardeschi in area, dal dischetto Higuain trasforma. Trovato il doppio vantaggio la Juve prova a chiudersi senza lasciare spazio alle manovre inglesi e solo un errore di Benatia causa qualche piccolo brivido alla retroguardia. Al 26° Kane ha una chance enorme e colpisce di testa da breve distanza ma Buffon si fa trovare pronto e salva la sua porta. Il Tottenham cresce e al 30° un intervento miracoloso di De Sciglio salva su Dele Alli, sul susseguente contropiede Higuain con la sua conclusione sfiora il 3-0. Al 32° è ancora sfida Kane-Buffon ed è ancora il portiere a vincere, salvando in corner. Al 35° il gol del Tottenham arriva, Kane si fa trovare pronto su una ripartenza, ben servito da Alli, supera Buffon e deposita in rete la palla del 1-2. Accorciate le distanze il Tottenham spinge e schiaccia la Juventus nella propria metà campo. Il primo tempo si sta per chiudere con i bianconeri in sofferenza, Douglas Costa si procura un calcio di rigore ma Higuain stavolta colpisce la traversa, si va al riposo sul 2-1.

    Si riparte per il secondo tempo con gli stessi 22 in campo. Il copione non cambia con la pressione tremenda del Tottenham e con la Juventus che prova a resistere e ripartire. Al 57° Lloris sfodera una gran parata sulla conclusione a giro di Bernardeschi, palla in corner, sul calcio d’angolo Mandzukic colpisce di testa ma Lloris blocca. Gli uomini di Allegri riescono ogni tanto ad allentare la pressione ma non riescono a sfruttare quelle rare occasioni che potenzialmente vengono create. Al 72° arriva il pareggio degli Spurs, Chiellini commette fallo dal limite ed Eriksen trasforma la punizione beffando Buffon, colpevole di aver posizionato male la barriera. Gli inglesi rallentano i ritmi, la Juve non sembra riuscire a reagire. Al 85° Benatia ha una buona occasione su sviluppi da corner ma il suo colpo di testa finisce sul fondo. Al 87° Douglas Costa mette in mezzo e Vertonghen rischia l’autogol ma la palla finisce in corner. Non succede altro, la partita si chiude sul 2-2 con mille rimpianti per i bianconeri avanti di due reti e rimontati su un pesantissimo 2-2.

     

     

    JUVENTUS – TOTTENHAM 2-2 (1°, 9° rig. Higuain (J), 35° Kane (T), 72° Eriksen (T))

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira (66° Bentancur); Bernardeschi, Douglas Costa (92° Asamoah), Mandzukic (76° Sturaro); Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Tottenham (4-3-3): Lloris; Aurier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Eriksen (91° Wanyama), Dier, Dembele; Lamela (89° Lucas), Kane, Dele Alli (84° Son).

    Allenatore: Pochettino.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Davis (T), Benatia (J), Aurier (T), Higuain (J), Bentancur (J)

  • Sorteggi Champions: Tottenham e Shakhtar le avversarie di Juve e Roma

    Sorteggi Champions: Tottenham e Shakhtar le avversarie di Juve e Roma

    Sorteggi Champions, l’urna di Nyon è stata meno cattiva del previsto per le italiane, le Juventus, seconda nel proprio girone, ha evitato le due di Manchester ed il Psg e se la dovrà vedere contro il Tottenham, la Roma è riuscita a scansare le due mine vaganti Bayern Monaco e Real Madrid ed ha pescato lo Shakhtar Donetsk.

    Due avversarie decisamente alla portata delle compagini italiane che però non dovranno assolutamente sottovalutare l’esito di questi sorteggi Champions.

    Poteva andare peggio ai bianconeri, certamente poteva anche andare meglio. Il Tottenham è certamente una squadra di buona qualità, la punta di diamante degli Spurs è certamente il talentuoso Harry Kane ma non è soltanto lui che i bianconeri dovranno temere, la squadra di Londra ha altri calciatori di qualità: il coreano Heung-Min Son, l’ex Roma Lamela, il danese Eriksen, l’inglese Dele Alli, i nazionali del Belgio, Dembelé, Vertonghen ed Alderweireld senza dimenticare il tanto ex amato bianconero Fernando Llorente.

    La squadra di Mauricio Pochettino è arrivata a questi ottavi vincendo il proprio girone, nel quale erano presenti grandi squadre del calibro di Real Madrid e Borussia Dortmund, conquistando 5 successi ed un solo pareggio, al Bernabeu, con 15 gol fatti e solo 4 subiti. La Juventus dovrà fare quindi molta, molta attenzione ma il passaggio ai quarti non è certo impresa impossibile.

    I sorteggi Champions hanno lasciato un sapore piuttosto dolce per la Roma, certo il Napoli insegna che lo Shakthar Donetsk non è avversario da sottovalutare ma visto il rischio di trovare sulla propria strade il Bayern o il Real, gli ucraini sono certamente alla portata degli uomini di Di Francesco.

    Una rosa, quella guidata da Fonseca, che vede brillare i brasiliani Taison, Bernard, Fred, Dentinho, oltre al bomber argentino Facundo Ferreyra e all’esperto portiere ucraino Pyatov.

    Lo Shakhtar ha raggiunto gli ottavi, a danno del Napoli, conquistando il secondo posto del girone alle spalle del Manchester City e davanti proprio ai partenopei, con un bottino di 4 successi e 2 sconfitte, con 9 gol fatti e 9 subiti.

    I sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno anche proposto sfide di altissimo livello, due vere e proprie finali anticipate come Chelsea-Barcellona e Real Madrid-Paris Saint Germain.

    Le altre sfide degli ottavi di finale di Champions League saranno Basilea-Manchester City, Porto-Liverpool, Siviglia-Manchester United e Bayern Monaco-Besiktas.