Tag: Champions League

  • Manchester United – Schalke 04: le probabili formazioni

    Manchester United – Schalke 04: le probabili formazioni

    Il Manchester United si gioca questa settimana una grossa parte della stagione. I “Red Devils” affronteranno stasera i tedeschi dello Schalke 04 e nel prossimo turno di campionato si giocheranno lo spareggio per la Premier contro il Chelsea di Carlo Ancelotti. Il 2-0 dell’andata lascia poco spazio a clamorose rimonte, ma gli uomini di Sir Alex Ferguson faranno bene a non sottovalutare lo Schalke, vera e propria mina vangante del torneo. La squadra di Gelsenkirchen non ha più nulla da chiedere al suo mediocre campionato e stasera giocherà col coltello tra i denti per uscire a testa alta da una competizione che li ha visti capaci di grandi imprese.

    FORMAZIONI – Ferguson dovrà fare a meno del suo gioiello Rooney ma dovrebbe recuperare Giggs che ha superato l’attacco influenzale che l’aveva tenuto fuori contro l’Arsenal. A centrocampo ci saranno Nani e Park sulle fasce e ancora un giocatore di esperienza come Scholes in mediana, coadiuvato da Anderson. In attacco sicuro Berbatov con Owen e Hernandez in ballottaggio per una maglia. L’undici di  Rangnick basa le sue certezze sull’estremo difensore Nuer, probabilmente il giocatore che più si è messo in luce nel corso della Champions, e sull’esperienza di Raul in attacco. A far coppia col bomber spagnolo sarà Edu con Huntelaar pronto a subentrare a gara in corso.

    Manchester United (4-4-2): Van der Sar; Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra; Nani, Scholes, Anderson, Park; Berbatov, Owen
    Allenatore
    : Ferguson

    Schalke 04 (4-4-2): Neuer; Uchida, Metzelder, Howedes, Sarpei; Baumjohann, Matip, Papadopoulos, Jurado; Edu, Raul
    Allenatore
    : Rangnick

  • Abidal torna in campo dopo il tumore al fegato [video]

    Abidal torna in campo dopo il tumore al fegato [video]

    Nella partita più discussa del calcio spagnolo c’è un momento che ha messo d’accordo tutti i presenti allo stadio: l’ingresso in campo di Eric Abidal. Nel Marzo il Barça aveva comunicato che al giocatore era stato diagnosticato un tumore al fegato e il giocatore era stato operato nei giorni seguenti. Adesso dopo qualche mese ecco che Abidal torna al Camp Nou e riceve la standing ovation dello stadio intero in un match che di sportività sino a quel momento ne aveva vista ben poca.

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  • Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Barcellona-Real Madrid
    Pagelle Barcellona Piquè 7: El Piqueton si dimostra ancora una volta uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, tiene a bada Cristiano Ronaldo & Co. senza correre eccessivi rischi, puntuale nelle chiusure e negli anticipi, non ha eccessive colpe sul gol del pareggio di Marcelo. Abidal 8: Gioca solo 3 minuti ma il voto è tutto per il suo carattere e la sua voglia di ritornare a calcare i campi, la sua partita più importante Eric l’ha già vinta e per questo un semplice 8 in pagella non basta. Iniesta 7,5: El nene è un fenomeno, uno dei tre tenori del Barça è la sintesi di tecnica, velocità e pura classe; l’assist per Pedrito è la sintesi di tutto questo a vederlo giocare insieme con i suoi compagni di reparto si ha come l’impressione di stare a guardare un iperrealistico videogame. Pedro 7: Sia chiaro il giovane attaccante azulgrana nella serata di ieri non ha fatto niente di eccezionale, ma ha il merito di realizzare il gol che chiude definitivamente il discorso qualificazione e che apre le porte della finale ai suoi. Messi 7: Se per una volta sua maestà torna fra i comuni mortali e si concede solo qualche piccolo vezzo e giocata non lo si può condannare, il 7 in pagella per lui è una rarità ma avrà modo di rifarsi nella finale di Wembley dove sarà sicuramente protagonista indiscusso. Villa 5: 22 gol stagionali certo non sono pochi, ma El Guaje può e deve fare di più, nei 180 minuti contro i rivali del Real, non brilla e non si rende quasi mai pericoloso, a tratti pare un pesce fuor d’acqua nel gioco rapido barçellonista. Barcellona(4-3-3): Valdes 6; Dani Alves 6, Mascherano 6,5, Piquè 7, Puyol 6,5 (45′ st Abidal 8); Xavi 6,5, Busquets 6, Iniesta 7,5; Pedro 7 (48′ st Afellay sv), Messi 7, Villa 5,5 (29′ st Keita sv). A disp.: Oier, Fontas, Thiago, Jeffren. Pagelle Real Madrid Casillas 7: Il capitano madridista e della nazionale purtroppo nulla può contro lo strapotere del Barça, compie alcune parate spettacolari su Villa e su Messi, ma alla fine quando si ritrova a tu per tu con Pedro è costretto ad issare bandiera bianca, mostra molta signorilità complimentandosi con gli avversari e di questi tempi in casa merengues anche questo fa notizia. Marcelo 7: Oltre al gol, corre, raddoppia, recupera e si propone, offrendo ai suoi compagni sempre un’alternativa, è l’ultimo ad arrendersi, ma purtroppo come Casillas nulla può contro i fenomeni blaugrana. Kaka 4: E’ l’ombra del fenomeno che incantava San Siro e non solo quando indossava la casacca rossonera, non si vede quasi mai e la partita disputata ieri sera è la sintesi dei suoi anni madridisti condizionati da una non brillante condizione fisica e da un feeling mai nato con l’ambiente della casa blanca. Adebayor 4,5: Se il match di disputasse su un ring lui sarebbe un protagonista assoluto, entra in campo nervoso e con le idee poco chiare, sostituisce uno spentissimo Higuain e non da nessun aiuto alla sua squadra, anzi contribuisce ad innervosire ulteriormente l’ambiente con entrate al limite del regolamento e con continue lamentele. Di Maria 6,5: Sfortunato sul palo che colpisce dopo un delizioso dribbling e poi intelligente nel fornire l’assist giusto a Marcelo. La sua è una partita di corsa e sacrificio, il voto rispecchia anche il comportamento avuto nei complessivi 180 minuti di Clasico, è, infatti, l’unico a creare qualche reale pericolo agli avversari. C.Ronaldo 6,5: Il mago di Madeira prova a guidare i suoi nell’impresa e ad onor del vero meriterebbe qualcosa in più anche dall’arbitro che molto spesso soprassiede su alcune entrate ai suoi danni, come in occasione del gol annullato di Higuain. Meriterebbe qualche voto in meno per la solita caduta di stile di fine partita dove anche lui si unisce al coro mourinhiano di polemiche contro arbitro e Uefa. Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Albiol 5.5, Carvalho 5, Marcelo 7; X. Alonso 6, Diarra 6.5; C. Ronaldo 6.5, Kakà 4 (15′ st Özil 6), Di Maria 6,5; Higuain 5 (10′ st Adebayor 4,5). Adisp.: Adan, Garay, Granero, Canales, Benzema.

  • Mou e Ronaldo ancora polemici. Il gesto del “robo”. Video

    Mou e Ronaldo ancora polemici. Il gesto del “robo”. Video

    Il gol annullato ad Higuain sullo 0-0 per un presunto fallo di Cristiano Ronaldo su Mascherano ha dato lo spunto ai madrileni di contestare ancora una volta l’operato degli arbitri e di De Bleeckere in particolare. Tra i più esagitati come al solito Josè Mourinho e Cristiano Ronaldo, i due portoghese sono stati beccati in aereoporto a far il gesto del “robo” in aereoporto verso i tifosi al seguito. Ovviamente il video è diventato un tormentone del web al pari del Por Què scandito a modo sfottò dai tifosi catalani ieri al Camp Nou.

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  • Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real
    Finale doveva essere e finale è stata, nonostante l’impegno maggiore rispetto alla gara d’andata mostrata dagli uomini di Mourinho, il Barcellona come da copione ha raggiunto l’obiettivo e il 28 maggio volerà a Wembley probabilmente a sfidare il Manchester, per conquistare la quarta Champions della sua gloriosa storia. Venendo alla partita, la prima mezz’ora trascorre senza grosse occasioni da ambo le parti, i padroni di casa si limitano a mantenere il controllo della palla con la solita fitta serie di passaggi (oltre 400 dopo 30 minuti), ma dal 32° al 36° è solo grazie a Casillas se i blaugrana non passano in vantaggio, gli uomini di Guardiola, infatti, collezionano 3 importanti palle gol, la prima non poteva che portare la firma del fenomeno Messi, che sfruttando una corta respinta della difesa merengues, mette a sedere con una finta due avversari e calcia di poco a lato col suo sinistro magico. Un minuto dopo è Villa a rendersi pericoloso, El Guaje sfruttando un assist del solito Messi, calcia a botta sicura sul secondo palo, ma sulla sua strada trova un ottimo Casillas pronto a respingere il pericolo e a tenere a galla i suoi. Il numero uno madrileno si ripeterà due minuti dopo ancora su Messi, stavolta l’attaccante argentino prova a batterlo di destro dopo una splendida azione targata Villa-Pedro, con il primo a suggerire e il secondo a far da sponda per l’accorrente numero 10. Al 39° prova ad affacciarsi dalle parti di Victor Valdez anche il Madrid, con Cristiano Ronaldo pronto a scattare sulla fascia e a suggerire in mezzo per Di Maria anticipato di poco in un’uscita dall’estremo difensore catalano. Si va al riposo sul pareggio, ma adesso la partita appare più viva, la prova è l’inizio scoppiettante di ripresa, il Real prova ad intimorire gli avversari con un’azione personale di Ronaldo, che viene ostacolato da Pique e frana addosso a Mascherano liberando al tiro Higuita, che insacca, ma il gol a giudizio dell’arbitro non è regolare e il direttore di gara concede, anzi, una punizione a favore dei padroni di casa. Al 54° passa il Barça, azione che si sviluppa sulla destra con Dani Alves che vede e serve solo in mezzo al campo Iniesta, il centrocampista della nazionale spagnola alza la testa e vede Pedro pronto a scattare sul filo del fuorigioco, assist al bacio e da lì il giovane attaccante non può sbagliare controllo di destro e sinistro sul primo palo a battere l’incolpevole Casillas. Passano 10 minuti e l’undici di Mourinho si riportano in parità, Di Maria sfrutta un errore in uscita del centrocampo azulgrana, supera elegantemente Mascherano e calcia a botta sicura in porta colpendo però il palo, dopo la ribattuta la palla torna fra i suoi piedi ma stavolta il fantasista argentino decide di servire a centro area il liberissimo Marcelo che insacca senza problemi. Di fatto la partita si chiude qui, anche perchè il Barcellona continua a fare melina e ad amministrare il proprio vantaggio con il solito possesso palla, mentre il Real appare spossato e senza forza per cercare di siglare altre due reti necessarie a compiere El Miracle. Da segnalare il rientro in campo, accolto da un boato del pubblico, di Eric Abidal, il difensore transalpino è ritornato a giocare qualche minuto in gare ufficiali dopo solo 6 settimane dalla diagnosi del tumore al fegato, che tanto sconvolse tutto il mondo del calcio.

  • Mou resta in albergo, partita in tv e indicazioni via sms

    Mou resta in albergo, partita in tv e indicazioni via sms

    Il tormentone della vigilia della semifinale di ritorno Barcellona – Real Madrid, alla luce delle polemiche, dei Por què, e dell’espulsione rimediata, era: dove siederà Mourinho al Camp Nou? Nella giornata di ieri erano trapelate indiscrezioni circa una sua probabile presenza nella tribuna d’ onore, nel palco riservato alle autorità, per mantenersi a distanza di sicurezza da eventuali contatti ravvicinati con i tifosi blaugrana.

    L’ultimissima notizia, però, secondo Marca – quotidiano spagnolo ben informato sulle vicende delle merengues – sarebbe la decisione di Mou di restare a guardare la partita in televisione, nell’Hotel di Barcellona dove la squadra ha alloggiato in questi giorni di vigilia. La scelta sarebbe stata dettata da ragioni di sicurezza, in considerazione che al Camp Nou non sono presenti barriere, nè vetrate di delimitazioni e si teme che i tifosi blaugrana possano, in qualche modo, riversare proprio su Josè Mourinho – che ha notevolmente contribuito ad alimentare un clima ancor più rovente attorno al “Clasico” – le proprie esternazioni di gioia o di rabbia, a seconda del risultato del campo.

    Inoltre, se anche fosse stato presente in tribuna, Mourinho avrebbe dovuto accettare di essere sorvegliato da un funzionario dell’Uefa, incaricato di vigilare sul rispetto della regola che impedisce al tecnico squalificato di avere contatti diretti con la squadra e di non poter scendere negli spogliatoi fino ad un quarto d’ora dopo il termine dell’incontro.

    La squadra Madridista, dunque, sarà guidata da Aitor Karanka, il vice del tecnico portoghese, che dovrà però prestare attenzione al suo cellulare in virtù del fatto che Mourinho provvederà a “dirigere le operazioni” dalla sua camera d’albergo, distante circa un chilometro dallo stadio di Barcellona, tramite sms.

    L’assenza del tecnico sarà un ostacolo in più, dunque, alla già difficile “remontada”, partendo dal pesantissimo 0-2 subito all’andata al Santiago Bernabeu, ma la scelta di restare in Hotel potrebbe essere considerata anche una soluzione astuta e non casuale, ben ponderata dal meticoloso Special One.

    Infatti,  in questo modo, tramite il ricorso agli sms, sarà possibile evitare sia lo scambio epistolare di bigliettini in direzione della panchina, che verrebbe ripreso in diretta televisiva, così come sarà possibile eludere gli sguardi di tifosi avversari e dei Commissari Uefa.

  • Barcellona – Real Madrid, la mission impossible di Mou. Probabili formazioni

    Barcellona – Real Madrid, la mission impossible di Mou. Probabili formazioni

    Dire che quella di stasera sarà un’impresa ardua per gli uomini di Mourinho, pare essere un eufemismo, la conclamata remuntada appare tanto impossibile che anche gli stessi supporter merengues, che avevano prenotato il biglietto in anticipo, hanno deciso di disertare l’appuntamento e di rassegnarsi ad aspettare la prossima stagione per inseguire ancora una volta la tanto ambita decima Champions.
    I Blancos guidati dallo Special One, dovranno fare a meno di due pedine importanti come Pepe e Sergio Ramos, nonchè del loro stesso allenatore espulso nella partita precedente e stasera pedinato a vista da un delegato Uefa, per evitare che si ripeta quanto accaduto al Bernabeu nella gara di andata, quando Mou catechizzava il suo vice Karanka con pizzini e consigli.
    La formazione madridista dovrebbe dunque riportare al centro della difesa Carvalho con al suo fianco Albiol, sugli esterni dovrebbero agire, invece, Arbeloa e Marcelo. Sulla linea mediana vista la lunga indisponibilità di Khedira, sarà probabilmente confermato il duo Xabi Alonso-Diarra, in attacco ci sarà una novità rispetto all’andata, con l’inserimento dal primo minuto di Benzema come unica punta e ad agire alle sue spalle il solito trio Ronaldo, Ozil, Di Maria. Ancora panchina per Kaka, pronto a subentrare in qualsiasi momento della gara.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Carvalho, Albiol, Marcelo; Xabi Alonso, Diarra; Ronaldo, Ozil, Di Maria; Benzema.
    A disp.: Dudek; Garay, Nacho, Granero, Pedro Leon, Kaka, Adebayor.

    In casa blaugrana la vigilia non poteva che essere tranquilla, gli uomini di Pep Guardiola forti del doppio vantaggio esterno hanno sicuramente un pensiero rivolto già a Wembley e alla finale del prossimo 28 maggio, la notizia migliore per quanto riguarda i catalani è il rientro tra i convocati di Eric Abidal, il difensore francese ritorna a calcare i campi da gioco dopo sole 6 settimane d’assenza e dopo aver superato brillantemente l’operazione per l’asportazione del tumore al fegato che gli era stato diagnosticato circa due mesi fa. Per il resto nessun turn-over è previsto, quindi il Barça dovrebbe scendere in campo con il solito schema e con la formazione migliore, che prevede ancora l’utilizzo di Mascherano come centrale difensivo con al suo fianco Pique e il dirottamento del capitano Puyol sulla fascia sinistra, a destra agirà il solito Dani Alves, mentre a centrocampo, dopo l’assenza dell’andata per un piccolo problema, riprenderà il suo posto Iniesta che andrà a completare il reparto con i soliti Xavi e Busquets. In attacco il trio delle meraviglie Pedro, Villa e l’extraterrestre Messi, alla ricerca di gol che possa fargli battere l’ennesimo record, quello delle 14 reti in una sola edizione della Champions, appartenente al momento a Josè Altafini. In panchina oltre al già citato Abidal, ci sarà anche un altro protagonista della gara d’andata, Afellay, suo, infatti, l’assist che consentì alla Pulce di violare per la prima volta la porta difesa da Casillas.

    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes; Dani Alves, Mascherano, Piquè, Puyol; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Villa.
    A disp.: Oler, Fontas, Abidal, Keita, Sergi Roberto, Afellay, Jeffren.

  • La volata per la Champions, 4 squadre per un posto

    La volata per la Champions, 4 squadre per un posto

    Quando mancano solo 3 giornate alla fine del campionato la volata per la Champions si fa sempre più incerta. Nelle ultime giornate la grande sconfitta sembra essere l’Udinese che dopo la partenza ad handicap (5 sconfitte nelle prime 5 partite) ha inanellato un altro periodo nero con la sola vittoria di Napoli nelle ultime 5 gare. Ad avvantaggiarsi del momento difficile dei bianconeri sono state le squadre romane, con la Lazio che ha scavalcato i friulani di un punto e i giallorossi a pari punti con Di Natale e compagni. Un gradino sotto la Roma c’è la Juventus, capace di sprecare 4 punti nelle partite contro Cesena e Catania e costretta a rincorrere anche l’Europa League.

    Il calendario comunque vede avvantaggiati proprio i piemontesi, che dovranno affrontare nell’ordine Chievo, Parma e Napoli. I clivensi sono praticamente salvi dopo la vittoria sul Lecce ma già all’andata punirono i bianconeri in pieno recupero e aprirono la crisi di gennaio della squadra di Delneri. Stesso discorso vale per il Parma, praticamente salvo, e giustiziere della Juve all’andata. All’ultima giornata ci sarà il Napoli al quale basta solo un punto per ottenere la qualificazione diretta alla Champions League e ha poco da chiedere al campionato. Dunque la Juventus dovrà fare quello che non le è mai riuscito durante tutto il corso della stagione: vincere le partite che sulla carta dovrebbero essere più facili.

    Udinese e Lazio si affrontano tra loro nel prossimo turno e in caso di vittoria degli “aquilotti” i bianconeri potrebbero essere definitivamente estromessi dalla corsa per la Champions. La Roma invece dovrà scontrarsi contro i futuri campioni d’Italia del Milan e il risultato più probabile appare il pareggio. I turni successivi invece arridono agli uomini di Guidolin che affronteranno il Chievo (quasi salvo) e il Milan all’ultima giornata. I giallorossi invece hanno due partite difficili contro Catania e Sampdoria, entrambe in piena lotta salvezza. La Lazio invece se la gioca contro il Genoa (che non lotta per nessun obiettivo) ed il Lecce. Se si dovesse creare un gruppone a pari punti, ad avere la meglio sulle altre pretendenti sarebbe clamorosamente la Juventus, in virtù del vantaggio maturato negli scontri diretti con le avversarie in lotta Champions.

    I CALENDARI DELLA LOTTA CHAMPIONS (in grassetto le partite in casa)

    Squadra 36 Giornata 37 Giornata 38 Giornata
    LAZIO 60 pt
    UDINESE GENOA LECCE
    UDINESE 59 pt LAZIO CHIEVO MILAN
    ROMA 59 pt MILAN CATANIA SAMPDORIA
    JUVENTUS 56 pt CHIEVO PARMA NAPOLI
  • Uefa contro Mou, dopo De Bleeckere respinto anche il ricorso

    Uefa contro Mou, dopo De Bleeckere respinto anche il ricorso

    Alla vigilia della resa dei conti finale del Clasico, dopo una sfida infinita dentro e fuori dal campo che prosegue da ben diciotto giorni, nella giornata di oggi si registrano due brutte notizie per il Real Madrid di Josè Mourinho. Infatti,  oltre alla pesante sconfitta per 0 – 2 subita nella partita d’ andata al Santiago Bernabeu con la doppietta di Lionel Messi, le merengues hanno anche perso la battaglia con l’Uefa, ossia il  ricorso che avevano inoltrato nel post semifinale d’ andata, denunciando alcune presunte condotte antisportive di calciatori blaugrana, come Dani Alves, Sergio Busquets e Pedro. La Uefa ha, infatti, comunicato che è  stato respinto il ricorso della squadra di Florentino Perez.

    La tesi della squadra madridista sarebbe che i giocatori blaugrana citati avrebbero, in modo reiterato nel corso della gara, simulando i falli subiti, accentuando le cadute ed inducendo, con i loro comportamenti, l’arbitro ad espellere Pepe. Inoltre, sempre secondo il Real, Busquets avrebbe rivolte offese razziste all’ indirizzo di Marcelo, giocatore brasiliano del Real, apostrofandolo per ben due volte come ” mono “, ossia scimmia.

    Mourinho, dunque, potrà continuare a chiedersi i suoi tanti Por què?, ma il ricorso non è stato accolto, anche se il Real Madrid parrebbe intenzionato a presentare ulteriore ricorso contro la decisione in questione.

    A proposito di temi caldi Mourinhiani, l’arbitro designato per dirigere la semifinale di ritorno di domani sera al Camp Nou sarà il belga Frank De Bleeckere, di sicuro non gradito al tecnico portoghese. Lo scorso anno, infatti, il fischietto belga aveva arbitrato la semifinale di ritorno – sempre al Camp Nou – fra Barcellona ed Inter, finita in modo favorevole agli uomini di Mourinho, che però avevano concluso la partita il dieci a causa dell’ espulsione di Thiago Motta, che lo costrinse anche a saltare la finale contro il Bayer Monaco.

    Se Mourinho volesse abbandonare la sua celeberrima vis polemica per concentrarsi sull’ aspetto positivo della questione, potrebbe considerare alcuni aspetti beneauguranti: la semifinale di ritorno dello scorso anno giocata dalla sua Inter e diretta proprio da De Bleeckere si disputò, esattamente come accadrà domani, al Camp Nou, contro il Barcellona, e portò l’ Inter a staccare il tagliando per la finalissima contro il Bayern Monaco, poi vinta.

    Di certo, dopo un pesante 0 – 2 in casa il punto di partenza è ben diverso, anche in considerazione dell’esplosività funambolica del Messi della partita d’ andata che ha affettato facilmente la molle retroguardia delle merengues. Ecco perchè, dopo la designazione del fischietto belga e la decisione di respingere il ricorso avanzato dal Real Madrid per l’ “antisportività” dei blaugrana, sicuramente Mourinho si starà arrovellando ancora sui suoi infiniti Por què? In silenzio, però, perchè nella conferenza stampa di presentazione non si presenterà lasciando spazio per il suo vice Aitor Karanka, per evitare ulteriori polemiche.

    D’altronde, dopo l’espulsione subita nella partita d’andata non potrà sedere in panchina domani, e dovrà assistere alla gara dalla tribuna. A tal proposito, è partita la caccia al posto del tecnico portoghese, per scovare da quale posizione psserverà domani sera il match: la soluzione più accreditata è la tribuna autorità, dove Mourinho potrebbe sedere per evitare contatti con i tifosi blaugrana, e da dove potrebbe raggungere – un quarto d’ ora dopo il termine della gara secondo quanto prevede il regolamento – la squadra negli spogliatoi. Di certo, eviterà le posizioni vicine al campo. In tal caso, il rischio di entrare a contatto ravvicinato con i tifosi del Barca sarebbe troppo elevato.

  • Porqué De Bleeckere, dall’Uefa un dispetto a Mou

    Porqué De Bleeckere, dall’Uefa un dispetto a Mou

    Nell’ormai famosissima conferenza stampa del post Real Madrid Barcellona Mourinho lo aveva inserito nella lista “nera” degli arbitri che a suo dire hanno aiutato i catalani negli scontri contro di lui, l’Uefa ha però deciso di designarlo per la partita di ritorno.

    Il nome è quello di De Bleeckere, uno dei migliori fischietti europei che lo scorso anno diresse il match di ritorno tra Barcellona e Inter espellendo Thiago Motta per una manata su Busquets