Tag: Champions League

  • Kassai dirigerà la finale di Champions

    Kassai dirigerà la finale di Champions

    La finale di Champions League di Wembley, in programma sabato 28 Maggio, una delle più suggestive degli ultimi anni, non avrà nessun elemento italiano: non le squadre in campo, ma neppure l’arbitro. E’ stato designato oggi, infatti, il direttore di gara ungherese Viktor Kassai, deludendo le aspettative di Nicola Rizzoli, l’unico italiano papabile per la designazione.

    Sarà, invece, l’ungherese trentaseienne, internazionale già dal 2003, ad avere l’onore e l’onere di dirigere Manchester Utd – Barcellona, e sarà la sua prima finale in assoluto. Nelle fasi finali della Champions di quest’anno, l’arbitro magiaro aveva diretto la gara d’andata fra Inter e Bayern Monaco, negli ottavi, oltre che agli scorsi Mondiali Sud Africani quattro gare, fra cui la semifinale fra Germania e Spagna.

  • Lazio, Reja resta e pensa al futuro

    Lazio, Reja resta e pensa al futuro

    Con il fischio finale su questo campionato, Edy Reja può abbandonare le scaramanzie del caso ed annunciare il suo rinnovo con la Lazio per la prossima stagione, quando guiderà la squadra biancoceleste in Campionato ed in Europa League.

     Una decisione che il tecnico friulano aveva già preso, quasi un mese e mezzo fa, durante un incontro con il presidente Lotito culminato con una stretta di mano che, secondo Reja, è valsa più di una firma.

    Ora bisognerà discutere i dettagli, la durata contrattuale ed i rinforzi dell’ organico per affrontare al meglio la prossima stagione, aggiungendo valore ad un gruppoo già competitivo per migliorare ancor di più il risultato ottenuto.

    Resta il rammarico per la mancata qualificazione in Champions, ma Reja non si attendeva regali da Udine, nè tantomeno un esito doverso della gara fra Udinese e Milan, riconoscendo però che granm parte della colpa per il mancato raggiungimento del quarto posto si deve far risalire alla sconfitta nello scontro diretto con l’Udinese, pur nella consapevolezza che i 66 punti raggiunti sono uno straordinario risultato, difficilmente pronosticabile ad inizio stagione. 

    Con Reja, rimarrà a Roma anche il capitano Tommaso Rocchi autore di un’ ottima gara e di un gol. L’attaccante è proiettato già alla prossima stagione, e giura di voler restare perchè ” non esiste il mercato “, nella speranza di poter disputare una stagione con maggiore continuità, con meno problematiche di infortuni.

  • Il Milan non rovina il sogno, l’Udinese in Champions League

    Il Milan non rovina il sogno, l’Udinese in Champions League

    Bastava un punto alla vigilia ma in casa Udinese temevano la beffa, il Milan infatti come ampiamente annunciato in settimana non era disposto a sconti e sopratutto nel primo tempo questa sera è stata partita vera.

    Bellissimo il colpo d’occhio al Friuli con un agitatissimo Guidolin a dar consigli ai suoi a getto continuo. L’Udinese parte forte ma si trova di fronte un AMelia scatenato disposto a tutto pur di garantirsi un altro anno di rossonero, dopo la mezzora i friulani calano un pò l’intensità e il Milan ha ben tre occasioni per metter i brividi ad Handanovic.

    Si va al riposo sul pari, nella ripresa la paura di perdere prende il sopravvento con l’Udinese che si limita a tener palla e il Milan che prova a far male senza riuscirci. Di Natale dagli undici metri ha l’occasione per blindare la Champions League ma il capocannoniere della serie A questa volta viene ipnotizzato da Amelia, qualche minuto dopo invece è Inler con un siluro a beccare palo e traversa contemporaneamente. La partita scema, c’è solo il tempo per un infortunio a Pato in un contrasto con Zapata, sospetta lussazione alla spalla e la Coppa America in bilico.

    Finisce con l’urlo del popolo friulano, l’Udinese centra i preliminari di Champions League, il Milan porta in trionfo un commosso Andrea Pirlo.

  • Napoli, il San Paolo e la magia della Champions

    Napoli, il San Paolo e la magia della Champions

    Il Napoli con una stagione memorabile riconquista un posto nell’Europa che conta: la Champions League nella prossima stagione acquisterà il calore del popolo partenepeo e per qualsiasi squadra che giocherà al San Paolo sarà una emozione nuova e forse irripetibile. Lo ha detto De Laurentiis nel festeggiare il terzo posto ma è un dato assodato che i tifosi del Napoli sono molto più del dodicesimo uomo in campo.

    All’entusiamo contagioso del pubblico partenopeo toccherà però a De Laurentiis in primis e poi al pragmatismo di Fassone e Bigon bilanciare evitando voli pindarici e il rischio di ripetere il tracollo della Samp tanto per intenderci. Oggi il presidente incontrerà Mazzarri per porre le basi per il futuro la sensazione è che i due proseguiranno insieme in questa nuova e avvincente avventura, in fondo anche per Mazzarri la musichetta della Champions dovrebbe dare nuovi stimoli.

    Dall’esito dell’incontro odierno partirà la campagna di rafforzamento già promessa dal presidente ma adesso ancor più importante grazie ai 25 milioni per l’accesso alla fase a gironi e tutti i proventi generati dal circuito. Il primo acquisto potrebbe esser il capitano doriano Palombo mentre per la difesa si torna con insistenza ad inseguire Britos, per l’attacco la scelta dovrebbe esser per un uomo di esperienza con Trezeguet primo della lista.

  • Pagelle Napoli-Inter: Eto’o da record 35 gol

    Pagelle Napoli-Inter: Eto’o da record 35 gol

    Pagelle Napoli

    De Sanctis 7 Festeggia la qualificazione alla Champions del Napoli con una grande prestazione, dimostrano ancora una volta come i portieri a volte siano più decisivi degli attaccanti. Soprattutto in una serata dove l’assenza di uno come Cavani si fa sentire. Assolutamente incolpevole sul primo gol di Eto’o, con la palla che viaggia a oltre 100 km/h, lui non può arrivarci.  È fortunato sul palo di Maicon, ma dimostra la sua abilità sulla conclusione di Milito a botta sicura, compiendo un miracolo che tiene i suoi sul punteggio di 1 a 1. Ragno!

    Maggio 6,5 Partita di grande corsa, dove l’esterno di Mazzarri praticamente spinge in continuazione sulla sua fascia, e tiene a bada Nagatomo che stasera è davvero una furia. Crossa e serve assist perfetti per gli inserimenti delle punte. Decisivo anche nell’azione del gol di Zuniga.Da nazionale!

    Zuniga 7 Serviva un vice Lavezzi stasera, perché il Pocho aveva preso il posto del Matador Cavani al centro dell’attacco e con Mascara indisponibile, Zuniga è stata la scelta perfetta. Fortunato e caparbio nell’azione rocambolesca del pareggio napoletano. Insacca la palla in un’azione dove la difesa nerazzurra mostra tutti i suoi evidenti limiti.  A parte il gol tiene in apprensione la retroguardia interista con le accelerazioni e inserimenti sempre pericolosi. Giocatore ritrovato!

    Lavezzi 6,5 El Pocho stasera si carica tutto il peso dell’attacco del Napoli sulle spalle e cerca di essere determinante come il suo compagno Cavani. Dribbling, tanta corsa e qualche buon tiro, ma non è mai incisivo. Nella ripresa come tutti smette di giocare in attesa della festa del San Paolo.

    Hamsik 6,5 Cerca sempre il fraseggio con in compagni di reparto, e tira fuori una prestazione discreta. Festeggia come un forsennato la qualificazione in Champions League, dimostrando di essere davvero attaccato a questa maglia. Marechiaro!

    Pagelle Inter

    Maicon 7 Tanta corsa, tanti ripiegamenti e ottime diagonali difensive. Tanta anche la sfortuna quando nel primo tempo colpisce un palo cercando un tiro a giro, con De Sanctis battuto. Addormentato anche lui nell’azione del gol del pareggio di Zuniga.

    Ranocchia 5 Stasera soffre moltissimo le accelerazioni di Lavezzi e Zuniga. Soprattutto non avendo un centrale veloce come Lucio al suo fianco. Dormita colossale sul gol del Napoli, quando Zuniga stoppa la palla, la perde in area e ha il tempo di battere a rete nell’incertezza generale della difesa nerazzurra. In quei casi spazzare è legge! Mancanza di esperienza.

    Eto’o 7 E stasera sono 35 gol stagionali. Roba da marziani, o roba da Eto’o! Supera anche Ronaldo nella classifica dei cannonieri nerazzurri e vede il suo vecchio record di 36 gol (con il Barcellona) sempre più vicino alla cancellazione. 101 Km/h di velocità per la sua bordata da fuori area. Un gol di rara bellezza, e straordinaria precisione. Ancora una volta te lo trovi a ricoprire il ruolo del terzino per aiutare i suoi compagni in fase di ripiegamento. Senza aggettivi per descriverlo!

    Milito 6,5 Un appunto per Moratti e per la dirigenza interista: Non vendere Milito, facendo una cosa affrettata. Stasera il Principe ha mostrato lampi di genialità, e giocate che ricordavano il Milito della passata stagione. Dribbling e movimenti che hanno mandato in tilt un’intera difesa. Solo il tempismo e la bravura di De Sanctis hanno negato l’emozione del gol al bomber argentino. 5 infortuni muscolari in un anno sono davvero tantissimi per un atleta che ha pagato la sfortuna e nella prossima stagione avrà voglia di dimostrare a suon di gol il suo reale valore.

    Kharja 5,5 Titolare dal primo minuto, ci si aspettava di più da lui. Sbaglia moltissimi appoggi e passaggi, non riuscendo mai ad essere incisivo come vorrebbe Leonardo. Anche in fase di copertura ci sono evidenti lacune, quando perde troppo spesso le marcature e non sale per fare pressing sui portatori di palla. Il riscatto deve guadagnarselo, e sicuramente non ci riuscirà giocando in questo modo anonimo.

  • Napoli-Inter 1-1. E’ festa Champions al San Paolo

    Napoli-Inter 1-1. E’ festa Champions al San Paolo

    Napoli che con questo pareggio casalingo contro l’Inter conquista la qualificazione matematica alla prossima edizione di Champions League, tornando ai vertici del calcio europeo dopo 21 anni. Festa grande al San Paolo per gli uomini di Mazzarri che raggiungono un traguardo storico in una serata particolare, in una partita giocata a due velocità: primo tempo bellissimo e spettacolare pieno di occasioni e con la realizzazione dei due gol, uno per parte. Secondo tempo lentissimo con le squadre che rinunciano ad attaccare e a vincere è la noia. Ma in una serata come questa tutto è lecito. Inter e Napoli sorridono in una serata di festa assoluta. Complimenti sinceri ad Aurelio De Laurentiis che in soli 5 anni è riuscito a portare questa squadra dalla Serie C alla Champions League.

    Novità in formazione per i nerazzurri con la scelta di 4-4-2 più prudente, con Thiago Motta e Cambiasso  entrambi davanti la difesa e Kharja e Zanetti ai lati. Vince il ballottaggio in attacco Milito con Pazzini. Nel Napoli tutto confermato con Zuniga nel tridente offensivo insieme ad Hamisk e Lavezzi.

    PRIMO TEMPO- Napoli più vivace e aggressivo nei primi minuti, con un approccio troppo attendista invece per gli uomini di Leonardo.  Passati i primi dieci minuti cala vistosamente la pressione del Napoli e l’Inter inizia a guadagnare campo e a rendersi pericolosa con continuità, grazie agli spunti di Milito e alle percussioni di Maicon e Nagatomo.

    Al 14’  è l’Inter a gioire, perché arriva il 35esimo gol stagionale di Samuel Eto’o. Il camerunense da fuori area servito da Milito fa partire una bordata di destro che si va ad insaccare alle spalle di un incolpevole De Sanctis. Inter 1 Napoli 0.

    Al 28’ brividi per i nerazzurri con Lavezzi che da fuori area fa partire un gran tiro che impegna in una parata un po’ goffa Julio Cesar. Forcing degli uomini di Mazzarri nell’azione seguente, con Campagnaro che trova lo spazio per calciare e vedersi chiudere lo specchio della porta dal numero uno interista. Napoli pericolosissimo in questa fase di gioco, complice la difesa nerazzurra che soffre le avanzate dei partenopei.

    Nerazzurri vicini al raddoppio al 42’ su conclusione di Milito deviata che sfiora il palo e va di pochissimo a lato. Nell’azione successiva è Maicon da fuori area a provare il tiro a giro, colpendo il palo, e facendo tirare un sospiro di sollievo a De Sanctis.

    Inaspettato arriva il pareggio del Napoli nel primo minuto di recupero, su un pasticcio della difesa nerazzurra, nell’indecisione generale di tutti  Zuniga ne approfitta e insacca a porta vuota. Tutto da rifare: Napoli 1 Inter 1.  Squadre a riposo in un primo tempo bellissimo e al tempo stesso molto equilibrato.

    SECONDO TEMPO- Nessun cambio nella ripresa. Splendida percussione di Milito al 4’, quando da solo praticamente si beve mezza difesa del Napoli, calcia e trova De Sanctis a negargli la gioia del gol con una parata difficilissima. Occasionissima per il raddoppio del Napoli  al 11’ quando Maggio serve in area Zuniga che calcia e mette il pallone di pochissimo a lato. Lungo possesso palla per i nerazzurri che cercano di rallentare i ritmi di gioco. Cambio nelle fila nerazzurre al 15’ con Eto’o che lascia il posto per Pazzini. Squadre che rallentano l’intensità di gioco, e lo spettacolo ne risente visibilmente, con la partita che diventa più noiosa.  Al 32’ c’è il ritorno in campo  (dopo 5 mesi dopo l’infortunio al legamento crociato) di una colonna portante della difesa nerazzurra: Walter Samuel, che rileva Ranocchia. Partita praticamente nulla per gran parte del tempo rimanente al fischio finale, complice il caldo e la stanchezza della squadre, che invece di affondare, prediligono un lungo possesso palla con un ritmo di gioco decisamente lento. Totalmente differente infatti l’atteggiamento delle due squadre nella ripresa rispetto al primo tempo, dove  Inter e Napoli si erano affrontate a viso aperto, creando moltissime occasioni da gol. Solo gestione palla per entrambe le squadre in una fase di gioco praticamente nulla. Lo stadio è in fermento nell’attesa del triplice fischio finale. 2 minuti di recupero e scoppia la grande festa per gli eroi di Napoli e per Mazzarri che  ora dovrà sciogliere i dubbi sul suo futuro.

  • Napoli – Inter, probabili formazioni. Profumo di Champions al San Paolo

    Napoli – Inter, probabili formazioni. Profumo di Champions al San Paolo

    Una partita senza troppe motivazioni per i nerazzurri che con un punto in due gare otterrebbero la certezza matematica del secondo posto, chiudendo una stagione in maniera più che dignitosa, e con la finale di Tim Cup in programma il 29 maggio. Discorso diverso per il Napoli e Mazzarri che cercano un punto per ottenere la certezza della qualificazione in Champions League il prossimo anno. Tornare nell’Europa che conta a 21 anni di distanza riportando il Napoli ai vertici del calcio europeo.

    NAPOLI Al San Paolo nonostante il traguardo Champions League sia realmente ad un passo, il clima non è dei più sereni, con le indecisioni e le mezze risposte del tecnico Mazzarri quasi a far presagire un addio per la sua ultima partita al San Paolo. Il presidente De Laurentiis e gran parte della tifoseria sembra non aver digerito il modo in cui il tecnico abbia preso questa decisione di abbandonare il progetto Napoli per abbracciare la causa juventina. Dopo questa partita, o dopo il raggiungimento del traguardo storico della qualificazione alla Champions League, Mazzarri farà maggiore chiarezza spiegando magari se nella prossima stagione siederà ancora sulla panchina partenopea. Per quanto riguarda la partita di stasera, Mazzarri scioglierà gli ultimi dubbi sull’undici titolare probabilmente nelle ultime ore ma la formazione che dovrebbe scendere in campo contro i nerazzurri dovrebbe essere così composta: classica difesa a tre uomini con Cannavaro, Aronica favorito su Ruiz e Campagnaro. Mediana robusta con Gargano e Pazienza a coprire le avanzate avversarie con Maggio e Dossena pronti a colpire sulle fasce laterali. In attacco c’è il problema maggiore, perché la squalifica di Cavani comporta un totale rinnovamento dell’assetto offensivo. Lavezzi sarà la punta centrale, supportato da Hamsik a sinistra e Zuniga a destra.

    INTER – Leonardo probabilmente lascerà spazio a chi ha avuto meno occasioni di giocare da quando lui siede sulla panchina nerazzurra. La lista degli indisponibili si è notevolmente allungata, e al nome di Sneijder, Stankovic e Cordoba si è aggiunto anche il centrale brasiliano Lucio ancora dolorante per un problema alla caviglia che non recupera e viene preservato in vista della finale di Tim Cup contro il Palermo. Squadra da ridisegnare quindi, in difesa, a centrocampo e con qualche dubbio anche in attacco. “Vi do la formazione? Ma se non la so nemmeno io” ha detto in maniera ironica il tecnico brasiliano in conferenza stampa, spiegando inoltre come  la convocazione di Walter Samuel potrebbe voler dire che è pronto per tornare a giocare qualche minuto di partita. Le ipotesi sono due: Rombo di centrocampo, o un 4-4-2 più coperto con Pandev titolare dal primo minuto. Nella prima ipotesi spazio a Coutinho dall’inizio. Formazione titolare da decifrare, con rebus anche in difesa dove il posto da centrale vicino a Ranocchia se lo giocano Materazzi e Chivu. Centrocampo da adattare con l’immancabile capitan Zanetti, Cambiasso e un’ulteriore conferma per Mariga apparso in crescita nella sfida contro la Roma. Davanti l’intoccabile Samuel Eto’o alla ricerca del gol per insidiare il suo personale record di 36 gol in una stagione (ottenuto ai tempi del Barcellona) e il solito ballottaggio tra Pazzini e Milito, con l’argentino leggermente favorito.

    PROBABILI FORMAZIONI

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Zuniga; Lavezzi.
    A Disposizione: Iezzo, Santacroce, Ruiz, Yebda, Vitale, Sosa, C. Lucarelli.
    Allenatore: Mazzarri
    INTER (4-3-1-2):
    Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Chivu, Nagatomo; J. Zanetti, Mariga, Cambiasso; Coutinho; Eto’o, Milito.
    A Disposizione: Castellazzi, Samuel, Materazzi, Obi, Thiago Motta, Pandev, Pazzini.
    Allenatore: Leonardo

  • Udinese, la Champions ad 1 punto

    Udinese, la Champions ad 1 punto

    La vittoria della Lazio ieri costringeva l’Udinese alla vittoria sul campo del Chievo per mantenere i due punti di vantaggio nella lotta al quarto posto. I friulani dimostrano di aver superato il periodo di appannamento e dopo aver vinto lo scontro diretto contro la Lazio due settimane fa sembrano aver in testa un solo obiettivo: la storica qualificazione in Champions League.

    Guidolin ritrova Isla a centrocampo ma decide di salvaguardare Sanchez portandolo in panchina, l’avvio degli ospiti è veemente con Sorrentino miracoloso in avvio in almeno due occasione e DI Natale becca una incredibile e sfortunata traversa, Benatia poi, sbaglia un gol incredibile di testa facendo presagire ad una giornata storta.

    A scacciare gli incubi questa volta ci pensa il motorino Isla bravo a trovare il giusto pertugio e superare Isla, Di Natale ancora sfortunato e Armero vanno vicinissimi al raddoppio, poi però tocca ad Handanovic superarsi su un colpo a botta sicura di Fernandes.

    Passata la paura i friulani trovano il raddoppio con un altro lavoratore instancabile: Asamoah dalla distanza trova con un bolide l’angolino superando Sorrentino e mettendo cosi i tre punti in cassa forte. Basterà infatti un punto in casa contro il Milan Campione d’Italia per raggiungere un traguardo insperato ad inizio stagione ma meritatissimo.

    RISULTATI, CLASSIFICA E MARCATORI DELLA 37 GIORNATA

  • Chievo-Udinese: probabili formazioni. Tre punti per la Champions

    Chievo-Udinese: probabili formazioni. Tre punti per la Champions

    La vittoria della Lazio nell’anticipo di sabato impone all’Udinese di conquistare i tre punti nella gara contro il Chievo, tappa fondamentale e delicatissima per la corsa al quarto posto valido per la Champions League. Una prova di maturità, a due giornate dal termine del campionato, che non può essere fallita per non lasciarsi sfuggire un traguardo fondamentale ed, ora, realmente a portata di mano dell’ Udinese, senza dover preoccuparsi dei risultati delle concorrenti.

    Il destino è nelle loro mani, e Francesco Guidolin lo sa bene, per questo ha voluto lasciare i suoi giocatori sereni e senza troppe pressioni, ben conscio che in casi come questi le motivazioni si riescono a trovare senza alcuna diffcoltà.

    Il Chievo, al contrario, non ha più nulla da chidere al campionato, poichè è salvo ed ha già avuto modo di regalare ai suoi tifosi qualche importante soddisfazione, come l’ultimo pareggio ottenuto sul campo della Juventus nel posticipo di lunedi scorso, rimontando una gara che sembrava compromessa e segnando due gol pesantissimi.

    La partita, dunque, non può considerarsi troppo scontata nel risultato, anche se la bilancia pende sicuramente a favore dei bianconeri friulani.

    Francesco Guidolin pare intenzionato a schirare il suo modulo, consolidato e vincente, ossia il 3 – 5- 2, nella speranza che Alexis Sanchez sia in grado di poter giocare: il ninho maraviglia cileno, fondamentale per la squadra e non soltanto in fase realizzativa, dovrebbe comunque stringere i denti e giocare regolarmente dal primo minuto.

    Non ci sarà, invece, il difensore Angella, squalificato a seguito dell’ espulsione rimediata contro la Lazio, e verrà sostituito da Domizzi. Fondamentale, inoltre, anche il ritorno di Inler in campo, che riprenderà, così, in mano il centrocampo friulano. La probabile formazione: Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Inler, Pinzi, Asamoah, Armero; Sanchez, Di Natale. A disposizione vi saranno: Belardi, Abdi, Pasquale, Cuadrado, Ekstrand, Denis, Corradi.

    Per il Chievo, invece, l’ allenatore Pioli è orientato a schierare un 4 – 3 – 1 – 2, con i seguenti undici in campo: Sorrentino; Frey, Andreolli, Cesar, Mantovani; Fernandes, Guana, Constant; Bogliacino; Pellissier, Moscardelli. A disposizione vi saranno: Squizzi, Mandelli, Thereau, Rigoni, Marcolini, Luciano, Granoche. Con tutta probabilità, dovrebbe essere assente Sardo, per problemi fisici causati da una forte contusione alla coscia destra, e verrà sostituito da Nicolas Frey, mentre ritornerà Bogliacino come trequartista a suggerire per la coppia Pellissier-Moscardelli.

    Quel che è certo, è che il ruolo del Chievo sarà sicuramente delicato, poichè rivestirà i panni di arbitro nella volata Champions, ed anche perchè sulla partita di domani saranno di certo puntati i riflettori e l’attenzione del Presidente laziale Lotito e della sua ormai celebre task force di osservatori sulla regolarità del campionato, in particolar modo perchè la Lazio sarà spettatrice più che interessata del match.

    Al Bentegodi, l’ Udinese troverà comunque un clima di grande festa, poichè verrà festeggiata la salvezza del Chievo, con grande afflusso di pubblico, anche in virtù dei prezzi ridotti voluti dalla società, ed anche per la sfilata di tutti i componenti delle scuole calcio clivensi.

    L’ arbitro della gara sarà Gianluca Rocchi di Firenze, coadiuvato dagli assistenti Marzaloni di Rimini e Iannello di Novi Ligure, mentre il quarto uomo sarà il  Nicola Rizzoli di Bologna.

  • Mancini nella storia dei Citizens. E’ Champions League

    Mancini nella storia dei Citizens. E’ Champions League

    Roberto Mancini raggiunge un traguardo storico per il Manchester City conquistando per la prima della sua storia un posto tra le squadre che disputeranno la prossima Champions League e domenica prossima ha la possibilità di vincere la FA Cup contro lo Stoke City riportando un trofeo nella parte meno nobile (calcisticamente parlando) di Manchester dopo ben 35 anni.

    A dar la matematica certezza del quarto posto è stato lo scontro diretto di ieri sera contro il Tottenham. L’undici di Mancini non ha giocato una buona partita, anzi se si fosse decretato il vincitore ai punti, come in un incontro di boxe, sarebbe usciti sconfitti.

    Il gol vittoria, ironia della sorte, è arrivato per una sfortunata deviazione dello spilungone Crouch alla mezzorra. Obiettivamente il piazzamento in Champions League era l’obiettivo minimo per i Citizens visto l’enorme investimento fatto dallo sceicco Mansour ma se abbinato alla vittoria della Coppa inglese potranno permettere a Mancini di continuare a sedere su una delle panchine più ambite d’Europa.

    La gioia di Mancini in conferenza stampa: